Daniela Mastroberardino, vicepresidente nazionale dell’associazione Le donne del vino, racconta l’evoluzione e il cambiamento dell’associazione in questi ultimi anni e spiega quali sono le problematiche che bloccano il commercio del vino in Irpinia.
L’imprenditrice trova le soluzioni per un ampliamento della rete commerciale vitivinicola locale e spiega come creare un cambiamento che possa rendere più dinamica la situazione statica di tutte le imprese della zona.
Altro focus è rappresentato dalle donne che, negli ultimi anni, si stanno affermando in un mondo che sembrava appartenere solo a quello maschile.
Daniela Mastroberardino fa una panoramica generale e individua i canali che potrebbero lanciare i vini dell’Irpinia. Ciak Irpinia e le donne del vino rappresentano dei canali che potrebbero dare rilievo al panorama enologico irpino.
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Al via il bando del Gal Irpinia,
40 mila euro a fondo perduto per le startupAprire un’impresa con agevolazioni e finanziamenti fino a 40 mila euro a fondo perduto. Da oggi fino al 18 giugno, presso gli uffici del Gal Irpinia di Grottaminarda, tutti possono presentare e candidare un progetto d’impresa connessa ad attività turistiche, ambientali, culturali e alla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali locali. Lo scopo principale del bando è favorire l’occupazione, in particolare quella giovanile e femminile, in un’area potenzialmente soggetta a spopolamento.
La misura si attua su tutto il territorio del Gal Irpinia, ovvero nei comuni di: Andretta, Aquilonia, Ariano Irpino, Bisaccia, Bonito, Cairano, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Guardia Lombardi, Lacedonia, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Monteverde, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Torre Le Nocelle, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli.
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Consorzio Tutela Vini d’Irpinia delucida la situazione attuale causata dall’emergenza Covid-19
Con la chiusura forzata del canale HoReCa, strumento della commercializzazione dei vini, il mondo del vino è in forte crisi a causa dell’emergenza Covid-19.
Stefano di Marzo, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia dichiara:
L’arresto del flusso degli ordini ha generato un effetto drammatico sulla liquidità delle aziende, i cui riflessi si ripercuoteranno presto sulla produzione, per la difficoltà oggettiva da parte delle aziende di far fronte agli impegni finanziari scaturenti dalla gestione ordinaria che, nonostante il virus, restano invariati.
Le nostre attività agricole non possono essere abbandonate, così come le attività connesse alla cura dei vini in cantina. Ma la chiusura forzata dei ristoranti ha bloccato gli incassi, anche quelli relativi a forniture pregresse in attesa di pagamento.
Un effetto domino che può causare un vero e proprio shock dell’intera filiera produttiva, da sempre indicata come uno dei comparti guida per il Made in Italy nel mondo.
I ritardi negli interventi pubblici a sostegno delle imprese aggravano il quadro, a fronte di una condizione finanziaria che giorno per giorno non potrà che deteriorarsi rapidamente.
Gli imprenditori della filiera, dunque, si ritrovano senza sbocchi di mercato, senza una previsione per il futuro fattibile e concreta con la consapevolezza dei contraccolpi delle dinamiche di consumo future.
È necessario arginare la crisi incombente e dare una prospettiva progettuale per salvare la situazione drammatica che si sta prospettando.
È necessario un intervento che aumenti la liquidità per poter far fronte alle scadenze e ai pagamenti che continuano ad esserci nonostante l’emergenza e lo stallo finanziario dovuto all’emergenza Covid-19.
È necessaria l’attivazione della misura vendemmia verde finalizzata nel far diminuire la quantità di uve disponibile per la prossima vendemmia e nel ridurre i rischi di caduta dei rendimenti economici dei piccoli vignaioli.
Il tutto dovrebbe essere accompagnato da una semplificazione delle procedure per poter accedere alle varie proposte di sostegno che dovrebbero essere di facile accesso, contrariamente a come sta accadendo.
Stefano di Marzo prosegue:
Dobbiamo fare appello alla convinzione con la quale iniziammo ad investire nelle nostre cantine, restando fedeli al valore delle nostre denominazioni, per l’Irpinia, che è riuscita ad affermarsi sullo scenario nazionale ed internazionale non in virtù di fenomeni modaioli e passeggeri, ma per un sostanziale valore qualitativo insito nella sua variegata espressione produttiva.
Un lavoro tenace e costante che non possiamo permetterci di veder andare perduto, tenendo bene in mente quanti grandi uomini hanno dedicato la vita a creare il patrimonio di reputazione che la nostra terra incorpora.
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Fca, Morsa suona la carica:
«Necessari investimenti sugli ibridi»A Bari si sta tenendo in queste ore il congresso nazionale della Cgil per il rinnovo dei vertici del sindacato.
Intanto, ad Avellino si è riunito in mattinata il direttivo provinciale della Fiom per discutere della Fca di Pratola Serra. Abbiamo sentito il segretario provinciale Giuseppe Morsa.
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