I dati definitivi delle Elezioni Europee ci consegnano un Paese a trazione leghista. Il partito di Salvini vola al 34% seguito dal Pd al 22.7% e dal M5s che perde quota e si ferma al 17.1%. Forza Italia prende l’8.8%, Fratelli d’Italia il 6.5%, + Europa il 3.1% e La Sinistra l’1.7%.
Il quadro della provincia di Avellino si distacca leggermente dai dati nazionali.
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Irpinia con il 30%, seguito dalla Lega al 22%, sul podio il Pd con il 20.5% dei consensi. Forza Italia prende il 12.7%, Fratelli d’Italia il 5.3%; + Europa e La Sinistra si fermano rispettivamente al 2.4% e al 2.3%.
You Might also like
-
Fondi per le mense scolastiche biologiche a tutte le Regioni italiane
Sono stati stanziati e distribuiti 5 milioni di euro a tutte le Regioni italiane per sostenere le mense scolastiche biologiche per l’anno 2020. Il fondo messo a disposizione serve anche per ridurre i costi a carico delle famiglie oltre che per promuovere la sana alimentazione.
Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole afferma:
La dotazione del Fondo contribuirà anche quest’anno a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di sana educazione alimentare, stimolando la diffusione dell’agricoltura biologica nel nostro Paese.
Fondi stanziati e distribuiti per mense biologiche scolastiche
La ripartizione delle risorse è la seguente:
- 1,5 milioni di euro all’Emilia Romagna
- 821 mila euro alla Liguria
- 816 mila euro alla Lombardia
- 275 mila euro alla Toscana
- 268 mila euro alle Marche
- 240 mila euro al Veneto
- 204 mila euro alla Puglia
- 192 mila euro all’Umbria
- 149 mila euro al Piemonte
- 127 mila euro al Friuli Venezia Giulia
- 105 mila euro al Lazio.
La restante somma è stata distribuita tra le altre Regioni italiane in misura inferiore. Il settore biologico rappresenta un segmento del mercato in costante crescita infatti l’Italia è il Paese con il maggiore numero di produttori biologici in Europa.
-
ASL di Avellino assume un comportamento antisindacale
Sergio Di Lauro, rappresentante legale provinciale dell’USB Pubblico Impiego, scrive una lettera aperta per comunicare situazioni poco chiare che stanno accadendo all’interno dell’ASL di Avellino.
Il testo integrale è il seguente:
Ancora una volta la Direzione della ASL Avellino assume un comportamento che sembrerebbe rasentare, fortemente, l’aspetto di “comportamento antisindacale”. E su questo ricorreremo alle valutazioni legali. Ormai, succede di tutto.
Dopo la famosa seduta di contrattazione decentrata del 22 settembre u.s., era stato deciso che la RSU si sarebbe riunita per decidere la priorità degli argomenti da trattare e la relativa calendarizzazione; aspetto che sarebbe stato espressione di democrazia poiché tale volontà rappresenta espressione manifesta emersa attraverso contatti e sondaggi effettuati con il personale, nonché volontà della maggioranza schiacciante tra i componenti della stessa RSU.
Il coordinatore dell’Organismo sindacale, aveva provveduto, celermente, già dal 23 settembre, a richiedere la disponibilità di un’aula consona per poter svolgere l’incontro. Ma la tanta fretta della Direzione Generale della ASL Avellino per “sanare” chissà che cosa (a tal riguardo sono altre le cose che si sanano), si è trasformata in un processo burocratico assurdo, al punto che la risposta a riguardo della disponibilità è arrivata dopo “soli 15 gg”. Alla faccia della fretta e delle richieste del personale. E pensare che prima le prenotazioni delle aule erano gestite da un coadiutore amministrativo e tutto funzionava alla perfezione, in tempo reale. Ma la ASL Avellino conosce diritti e doveri, così come li conoscono i dipendenti?
Vogliamo solo ricordare che è leggermente in ritardo (10 mesi) la corresponsione economica del premio incentivante, che altre aziende hanno corrisposto nei tempi dovuti. Siamo pronti per un decreto ingiuntivo, con addebito delle spese legali. Volendo ritornare ai diritti sindacali, abbiamo notato e ricevuto chiarimenti per le vie brevi che, in conseguenza ad una direttiva della ASL Avellino, sono letteralmente scomparsi dal “perfetto” sistema di rilevazione presenze i giustificativi per la partecipazione alle sedute di contrattazione decentrata e i componenti della RSU dovrebbero presenziare utilizzando i permessi previsti dal mandato. E no! Le ore RSU non servono per partecipare alle sedute di contrattazione decentrata e direttive in tal senso violano l’accordo quadro del 7 agosto 1998.
Per un ravvedimento di quanto espresso, poniamo una sola domanda: se le convocazioni per le sedute fossero, numericamente parlando, più numerose cosa accadrebbe? Che il delegato non avrebbe più ore per presenziare e quindi gli verrebbe di fatto negato il diritto a partecipare? Non è possibile ciò. La soluzione è che le convocazioni avvengano al di fuori dell’orario di servizio. Tenerle durante l’arco lavorativo di una giornata è “una comodità” che non ci appartiene. Così come pretendiamo che, entro il giorno dopo una seduta, ci sia notificato il verbale, che viene preparato e firmato all’istante. A tutt’oggi, il verbale del 22 settembre risulta non pervenuto. E nulla chiediamo. E come se ciò non bastasse, sono scomparsi, dallo stesso sistema, i giustificativi per tutte le altre tipologie di permessi sindacali, perché andrebbero in conflitto con il sistema. Noi vogliamo stare in regola e non fare il cartaceo. Perché il ricorso alla forma cartacea (non prevista)? È stato modificato il programma di rilevazione presenze e di giustificativi, ed immaginiamo che ciò non sia avvenuto a titolo gratuito. Una modifica avviene per migliorare e sinceramente non ci siamo accorti di un miglioramento. Anzi.
Non siamo qui a fare polemiche, ma nella Direzione della ASL circola, con insistenza, una voce strana a riguardo di una presunta “parentopoli” relativa a due concorsi espletati (9 posti di assistente amministrativo e 54 posti di infermiere), che vede, da illazioni, in ogni caso ed ingiustamente, coinvolto il mondo sindacale. Ma possiamo mai subire che candidati o parenti ci accusino di aver fatto valutare una laurea 0,50 punti per un concorso esterno, quando per un avviso interno un titolo del genere vale molto di più? Per cui, meglio non badare a quelle che ci vengono descritte come “strane situazioni”. Tra l’altro, non sono di nostra competenza. Un bando è un atto unilaterale. Non c’è tempo per le polemiche. E sinceramente, per il restante, non siamo investigatori.
-
Vincenzo De Luca e l’ordinanza n.90
Siamo arrivati alla cifra tonda per quanto riguarda il numero delle ordinanze pubblicate che coincide con il nuovo colore della Campania che dal 15 novembre è diventata ufficialmente zona rossa.
L’ordinanza n.90 riguarda prevalentemente l’attività scolastica a distanza e il trasporto pubblico locale ed è valida dal 16 novembre fino al 23 novembre.
Restano sospese le attività educative in presenza per le scuole dell’infanzia (da 0 a 6 anni) e per le prime classi della scuola primaria. Dal 16 novembre è possibile sottoporsi su base volontaria alla somministrazione di tamponi antigenici relative al personale tutto delle classi interessate e degli alunni e dei familiari.
Dal 24 novembre quando sarà prevista la ripresa scolastica il personale che dovrà ritornare nelle strutture scolastiche, gli alunni e i genitori degli alunni, salvo nuove disposizioni, potranno sottoporsi ad uno screening volontario del tampone.
Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità.
Restano sospese le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi compresi corsi di lingua, recitazione, canto, danza e musica.
Le aziende che si occupano di trasporto pubblico locale sono obbligate a modulare l’erogazione dei servizi minimi essenziali in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti. È obbligatorio da parte delle suddette aziende dare massima diffusione della nuova programmazione dei servizi essenziali offerti sui propri siti aziendali, alle fermate, alle stazioni e su ogni altro mezzo di comunicazione alle stesse in uso.
È inoltre obbligatorio il rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti e in vigore sul proprio territorio.
13 comments on Elezioni Europee,
la Lega prima in Italia e seconda in Irpinia
Comments are closed.