Tutto intorno a noi si muove velocemente, compresa l’economia e tutte le sfere le ruotano intorni, imprenditoria compresa. Tommaso Ragazzi, Corporate Strategy & Business Development presso UQIDO, spiega com’è cambiata l’idea di fare impresa oggi e quanto è indispensabile l’innovazione, solo se è effettivamente necessaria.
L’argomento su cui punta Tommaso Ragazzi è quello di tener ben chiaro che tipo d’impresa si vuole creare e dove si vorrebbe arrivare tra dieci anni. L’impresa è cambiata molto negli ultimi anni, basta guardarsi intorno e vedere le grandi aziende come si comportano. È importante rendersi conto, vista l’espansione del mercato, che pensare di fare impresa da soli è un’idea che non porta lontano: c’è bisogno di partnership e di una mentalità imprenditoriale che coinvolga attivamente tutte le parti della filiera.
Oggi c’è bisogno di fare rete per poter emergere e in base a questo modus pensandi anche il termine competitor ha mutato la sua connotazione negativa perché, ad esempio, a lui potrei vendere un brevetto ideato da me o sfruttare la forza di due imprese che si uniscono.
Questi accenni sull’imprenditoria portano a delle riflessioni sull’economia nel nostro territorio e sul nostro modo di voler fare impresa senza fare rete che, in realtà imprenditoriali piccole e medie, rappresenta un suicidio o una continua lotta alla sopravvivenza a restare sul mercato.
C’è bisogno di idee innovative da poter fare insieme, per poter uscire dai propri confini e creare economia.
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