Metalli Pesanti è uno spettacolo di Vittorio Zollo incentrato sulla poesia performativa che unisce spoken word, improvvisazione e, a volte, anche qualche licenza poetica dialettale e qualche imprecazione popolare.
Qualcuno dentro me, usando le parole di Vittorio Zollo, ha sintetizzato il tutto con queste parole:
Lo spettacolo cerca una relazione tra il processo di decadimento radioattivo e il processo di degradazione delle zone rurali post caduta del muro di Berlino.
Nello spettacolo convivono il culto mariano delle sette sorelle campane e la legge di conservazione dell’energia, il crollo del muro di Berlino e le radiazioni ionizzanti, il metadone e i betabloccanti, la vita di paese e la globalizzazione, il suicidio della poesia nella parola, il cancro e l’amore.
Per farvi comprendere meglio di cosa stiamo parlando, ecco alcuni estratti dello spettacolo Metalli Pesanti.
Metalli Pesanti: Alive in Amarcord
Metalli Pesanti: Il ne peut pas échapper à la machine
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Cilento Tastes: gastronomia e non solo
Prende forma Cilento Tastes, l’evento nato per dar voce al “brand Cilento” con i suoi piccoli artigiani del gusto e non solo. Tante le adesioni, con il patrocinio di enti, istituzioni e il supporto di aziende locali, per un appuntamento che ha l’obiettivo di fare rete sul territorio, promuovendo le piccole economie locali presentando al pubblico le eccellenze cilentane, le stesse che hanno ispirato Angel Keys, precursore della dieta mediterranea. Allo stesso tempo, l’evento avrà lo scopo di fare da indotto turistico e non a caso, si svolgerà durante l’atteso ponte del 22 – 25 aprile, al Next di Capaccio-Paestum.
L’evento aprirà al pubblico tutti i giorni alle ore 18.00 e proseguirà fino alle 22.00 nell’area permanente di degustazione dove gli artigiani del gusto presenteranno le proprie eccellenze, e momenti di approfondimento enogastronomici, solo su prenotazione, dopo le 22.00 la serata continua con una serie d’intrattenimenti. Ad introdurre “Cilento Tastes” un momento di riflessione sulle tematiche centrali dell’evento con CREA (Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo) e il progetto Agro Biodiversità Campana.
Al centro, sempre e comunque, gli antichi mestieri e le eccellenze cilentane coordinate dall’esperienza di Giovanna Voria, la chef contadina, come lei ama definirsi, ambasciatrice della dieta mediterranea nel mondo.
Riflettori accesi sui prodotti più rappresentativi del Cilento, valorizzati attraverso le diverse masterclass coordinate dal giornalista Marco Contursi: sono previsti, approfondimenti sui salumi cilentani, sull’olio extravergine di oliva Cilento dop, sui vini Dop e Igp del territorio, infine sulla Mozzarella di Bufala DOP ed altri formaggi tipici del Cilento, con l’intervento di professionisti del settore e di associazioni di promozione della cultura gastronomica come Oleum “Assaggiatori Olio d’Oliva” ed Onaf “Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio” – delegazione Salerno. E ancora, laboratori sulla cipolla di Vatolla (Associazione Cipolla di Vatolla) e sugli iconici “Fusilli di Felitto” (Associazione APS – Pasquale Oristanio).
Non mancheranno laboratori dedicati al cibo e alla dieta mediterranea a cura di associazioni radicate sul territorio come “Associazione per la dieta mediterranea di Paestum: stile di vita, salute e longevità” e il “Museo Vivente della dieta mediterranea” di Pioppi che rappresenta il tributo più importante ad Ancel Keys scienziato americano che per primo scoprì i benefici dell’alimentazione e dello stile di vita cilentano sulla salute, portando avanti nella piccola località, per oltre 40 anni gli studi sulla dieta Mediterranea, dal 2010 Patrimonio dell’Unesco.
Spazio anche ai bambini, non a caso, al “Cilento Tastes” debutta il format “Food Lab For Kids” in collaborazione con In Cibum, scuola di alta formazione gastronomica, pensato non solo per garantire un valido intrattenimento ai più piccoli, ma anche per sensibilizzare le nuove leve ad una corretta alimentazione: imparare la cultura mediterranea, giocando e divertendosi, diventando “ristoratori per un giorno”. Durante il laboratorio, i bambini vivranno l’esperienza della ristorazione e cucineranno per i propri genitori. All’insegna dei principi del recupero e della biodiversità è anche previsto un focus sulle “sementi antiche” e la presenza dei “Coltivatori Custodi” ossia, chi provvede alla conservazione “insitu” delle risorse genetiche di interesse agrario a rischio di estinzione iscritte nel Repertorio Regionale. Inoltre è previsto l’intervento dell’associazione “Aperitivo Sociale” che promuove il benessere, la crescita sociale culturale e territoriale. Anche “Campania Tipica” è presente all’evento, brand che lega il turismo alla scoperta dell’autenticità del territorio e delle tradizioni locali e che mette in rete i settori dell’ospitalità extra alberghiera, la ristorazione, le aziende agricole e incoming turistico.
Non solo visibilità, ma anche nuove opportunità: l’evento porterà all’attenzione di operatori del settore, chef, ristoratori, giornalisti, blogger e opinion leader, le eccellenze presentate dai piccoli artigiani del gusto, attraverso un incontro “B2B”, tra produttori e addetti ai lavori allo scopo di generare nuove occasioni di business, ma anche d’ incontro, con appuntamenti di presentazione dell’evento agli esperti del gusto. Forte anche il contributo di grandi aziende in co-branding, come Sole 365: l’azienda sosterrà l’evento condividendone la mission, ossia tutelare le piccole produzioni per sfuggire all’omologazione supportando la catena del valore legata ai prodotti tipici.
Tra le aziende che supporteranno l’evento: Pasabahce specializzata nella produzione di calici in vetro. L’acqua sarà esclusivamente quella campana del marchio Lete e Sorgesana, così come il caffè, grazie al supporto di Caffè Borbone. L’evento sarà raccontato in live da Radio Punto Zero attraverso il programma “Storie di eccellenza” format ideato per Cilento Tastes, con interviste agli esperti presenti all’evento e agli artigiani del gusto che avranno così la possibilità di farsi conoscere, mentre La Contadina, la cultura artigiana della Mozzarella di Bufala Campana, omaggerà tutti i visitatori con il nuovo yogurt di bufala “Bufarello”.
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Seni e uova: un romanzo che parla alle donne di oggi
Seni e uova è un romanzo di Mieko Kawakami, pubblicato in Italia e tradotto da e/o editori nel 2020.
Il romanzo attraverso la trama offre uno spaccato contemporaneo delle problematiche, delle esigenze e della voglia di affrontare la propria libertà e indipendenza delle donne nipponiche ma anche di quelle che appartengono al resto del mondo.
Seni e uova la trama
Protagoniste del libro sono Makiko, Midoriko e Natsu-chan, tre donne legate da una parentela ma molto diverse tra loro e con esigenze altrettanto differenti.
Makiko e Natsu-chan sono due sorelle che per motivi di lavoro vivono distanti. Makiko ha una figlia adolescente Midoriko che da mesi, all’improvviso, ha smesso di parlarle e le scrive le sue necessità con brevi frasi su fogliettini di carta.
La madre crede che questo atteggiamento della figlia sia qualcosa di passeggero e non se ne preoccupa oltremodo perché a scuola e con tutti gli altri, a parte lei, il suo comportamento è normale.
Midoriko vive all’interno della vita domestica con la madre in un mondo fatto di silenzi e comunicazione non verbale che si compone di piccole smorfie o accenni di disapprovazione. Intanto usa due quaderni: uno per comunicare con la madre e il secondo è un diario in cui scrive tutto ciò che le passa per la testa.
Ripenso spesso alla litigata con mia madre per una questione di soldi. A un certo punto, sopraffatta dalla rabbia, le ho urlato:
“Sì, ma allora si può sapere perché mi hai messa al mondo?!”
Mi sono subito pentita e ho pensato che non erano parole da dirsi a un genitore, in fondo mi erano scappate. Lei ha fatto una faccia tremenda, si vedeva che se l’era presa a morte, però è rimasta zitta, non ha detto una parola, e questo mi ha lasciata davvero con l’amaro in bocca. Ci sono rimasta malissimo, è stato peggio di un pugno in faccia o di una caterva di insulti.
È stato in quel preciso momento che ho deciso di non rivolgerle più la parola.
Makiko decide di andare a trovare Natsu-chan, insieme alla figlia, per poter visitare e studiare meglio le cliniche che si occupano di chirurgia estetica perché ha intenzione di rifarsi il seno. Da tempo ormai la sua immagine riflessa allo specchio non le piace, provocandole un senso di insoddisfazione e di insicurezza.
Natsu-chan invece è una scrittrice che vive da sola, il suo lavoro le piace ma non le consente di progettare un futuro stabile o di realizzare il suo sogno che è quello di ricorrere all’inseminazione artificiale, evitando la sua più grande paura: quella di vivere una vita da sola.
Che senso prenderanno le loro esistenze lo potrete scoprire solo leggendo il romanzo di Mieko Kawakami.
Perché leggere il romanzo di Mieko Kawakami?
Seni e uova mostra il rapporto instabile tra una madre e una figlia adolescente ma anche i bisogni di una società che è cambiata. Le aspettative e le prospettive di ciascun essere umano sono cambiate ma poterle realizzare non è poi così semplice nonostante si abbiano a disposizione diverse alternative per ottenere ciò che si vuole.
Ciascuno ha a disposizione la possibilità di scegliere tra diverse strade da intraprendere, per poter raggiungere una sorta di stato di grazia e per poter vivere la vita che si vuole.
Probabilmente quest’ampia gamma di possibilità non fa altro che accrescere le insicurezze di ciascuno che, intimamente, vengono alimentate da alte aspettative che, spesso, sembrano partire da un bisogno interiore ma che in realtà non sono altro che bisogni indotti dall’esterno.
Seni e uova mostra lo spaccato più intimo di un’umanità che non è più protesa verso l’esterno e verso la condivisione ma orientata dal puro individualismo.
Per avere un’altra visione della società contemporanea femminile vi consigliamo la lettura di Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter.
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Frida Kahlo: Sotheby’s vende, Napoli la celebra
Attenzione puntata su Frida Kahlo. La memoria della pittrice messicana vive un momento particolarmente intenso in tutto il mondo e anche Napoli fa la sua parte.
A New York, martedì 16 novembre, Sotheby’s batterà all’asta l’autoritratto Diego y Yo, ad un valore record stimato tra i 30 e i 50 milioni di dollari.
Nelle sale cinematografiche, invece, il 23, 24 e 25 novembre il docufilm evento Frida Kahlo di Ali Ray celebrerà la pittrice con un progetto presentato come il “film definitivo” con uno sguardo sulla vita privata e artistica, ambientato nella celebre dimora messicana di Frida, Casa Azul.
Mentre Napoli coltiva l’omaggio all’amata Frida, con eventi di approfondimento e visite guidate organizzati da Navigare Srl nell’ambito della mostra Il Caos Dentro, in corso a Palazzo Fondi sino al 9 gennaio e visitata già da oltre 20mila persone in meno di 2 mesi.
Dichiara Salvatore Lacagnina, promoter della società Navigare Srl:
Non meraviglia la valutazione da record di Sotheby’s né la realizzazione di un docufilm come quello della serie Art Icons Frida Kahlo è una donna e una artista estremamente complessa, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura, nell’arte e nel sentimento delle persone. Anche la nostra esposizione, che conduce il visitatore nell’Universo-Frida, sta contribuendo con successo alla conoscenza di una delle icone del ventesimo secolo più amate al mondo e ne siamo orgogliosi.
La mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro realizzata a Napoli rappresenta una importante occasione per entrare a pieno nella vita e nell’arte di Frida, grazie all’allestimento che unisce opere originali e riproduzioni, come i suggestivi ambienti di Casa Azul proposti in scala reale e arredati nei dettagli, ma anche tecnologie multimediali come quelle adattate ai celebri autoritratti esposti con la sofisticata tecnica di retroilluminazione modlight.
Frida Kahlo – Il Caos Dentro, Palazzo Fondi – Via Medina 24, Napoli, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 21.00. Biglietti in loco e online.
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