Frida. Viva la vida è un documentario di Gianni Troilo, che verrà proiettato nelle sale italiane dal 25 al 27 novembre, in cui viene mostrato un volto inedito della nota pittrice messicana.
Su Frida Kahlo sono stati girati diversi film e documentari, è un’artista diventata un’icona simbolo del femminismo contemporaneo insieme alla sua arte, su cui ha riversato tutti i dolori fisici e non in cui si è imbattuta nel corso della sua vita.
A sei anni Frida viene colpita dalla poliomelite e successivamente, a diciotto anni, resta vittima di un incidente che la rende invalida. La pittrice trascorre la sua vita convivendo con dolori fisici atroci che non l’abbandoneranno mai più. Il suo unico modo per evadere dall’immobilità e dal dolore è quello di dipingere e di scrivere.
Frida. Viva la vida vuole evidenziare questo dualismo, che è stato fonte di forza e sofferenza dell’artista, mostrando materiale inedito e non accessibile al publico, custodito nel Museo Frida Kahlo. Altro aspetto molto discusso della sua vita è stato quello del suo grande amore con Diego Rivera, fatto di passione ma anche di numerosi tradimenti.
Quando Frida Kahlo parlava di suo marito Diego esordiva con queste parole:
Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo fu quando un tram mi mise al tappeto, l’altro fu Diego.

Frida. Viva la vida
Frida Kahlo e Diego Rivera
Frida Kahlo e Diego Rivera si incontrano nel 1922 mentre lui stava dipingendo un murale. Dopo sette anni i due decidono di sposarsi e da qui inizia quella storia travagliata fatta di tradimenti, prevalentemente di lui, che portano nel 1939 la pittrice a lasciarlo, dopo aver scoperto l’ennesima tresca di Diego che, questa volta, l’ha tradita con sua sorella Cristina. Dopo un anno di separazione i due decidono di risposarsi.
C’è una famosa lettera (23 luglio 1935) che Frida Kahlo scrive a Diego Rivera, in cui gli perdona tutti i tradimenti perché, secondo lei, il loro amore è più forte dei loro flirt extraconiugali.
La storia d’amore tra i due è travagliata anche per l’impossibilità di poter creare un nucleo familiare con dei bambini perché, a causa dell’incidente, Frida non riesce a portare a termine nessuna gravidanza, abortendo tre volte.
Frida. Viva la vida mette in rilievo due immagini diverse di Frida Kahlo: quella della donna e quella dell’artista che, in alcuni momenti, sembrano viaggiare in modo parallelo mentre in altri si fondono in un’unica entità.
You Might also like
-
Alburni World Jazz Festival 2023
Torna uno dei festival più longevi della Campania e lo fa per la XXIX volta.
L’Alburni World Jazz Festival 2023 si svolgerà per tre giorni offrendo grande qualità musicale a cavallo tra jazz e world music..
La direzione artistica è affidata per il secondo anno al cantante e pianista jazz Walter Ricci.Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
Il prestigioso Alburni World Jazz Festival, una delle manifestazioni più longeve e significative nella regione Campania, si appresta a celebrare la sua XXIX edizione. Quest’anno, l’atteso evento si terrà nei suggestivi scenari del borgo medievale di Serre, situato alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ai piedi dei Monti Alburni. Le date da segnare in agenda sono l’8, 9 e 10 agosto, tre giornate straordinarie all’insegna della musica, dell’arte e dell’eccellenze gastronomiche.Il Festival, che ha conquistato un posto di rilievo nella tradizione culturale della regione, è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del jazz e della buona musica in generale. La sua longevità è testimonianza di una storia ricca di emozioni e di un impegno costante per promuovere l’arte e la cultura nel territorio cilentano.Il borgo medievale di Serre, con la sua atmosfera incantevole e la sua architettura suggestiva, sarà lo scenario perfetto per accogliere gli artisti e il pubblico del festival. La sua posizione privilegiata, alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, conferisce un valore aggiunto all’Alburni World Jazz Festival, permettendo agli spettatori di immergersi nella bellezza di un territorio ricco di storia e natura.Tutti i concerti in programma sono ad ingresso libero e si svolgeranno dalle ore 21:30 presso Piazza Ennio D’Aniello.A partire dallo scorso anno, il festival ha avuto l’onore di accogliere come direttore artistico una delle voci più autorevoli del panorama jazzistico italiano, il talentuoso cantante jazz Walter Ricci affiancato dalla società Mr.Few che si occupa della produzione.Grazie alla sua esperienza e al suo profondo legame con la musica, Ricci ha portato una ventata di freschezza e innovazione all’Alburni World Jazz Festival, confermandolo come uno degli eventi di punta nella regione.Per celebrare questa nuova ed entusiasmante edizione il super ospite è un virtuoso della fisarmonica jazz, infatti il grande musicista francese, di origini italiane, Richard Galliano tornerà ad incantare il pubblico campano con la sua performance. Un’opportunità unica per gli appassionati di jazz che potranno vivere un momento magico grazie alla sua straordinaria capacità di fondere le sonorità tipiche del jazz con i suoni tradizionali attraverso la passione e la maestria che si fondono in un’unica melodia. Richard Galliano si esibirà in solo il giorno 10 agosto.Alburni World Jazz Festival 2023: il programma
Ad inaugurare l’8 agosto il festival però ci penserà un’altra grande band iconica della musica world ovvero la storica NCCP – Nuova Compagnia di Canto Popolare con a capo la storica cantante Fausta Vetere.La Nuova Compagnia di Canto Popolare nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano. Lo straordinario successo che il gruppo ottiene al Festival di Spoleto del 1972 e del 1974 segna il suo lancio internazionale: da allora la NCCP ha ripetutamente partecipato a tutti i più importanti festival d’Europa e d’oltreoceano. Il gruppo ha alternato alla sua attività musicale anche quella teatrale, promuovendo e partecipando a numerosi spettacoli: La Cantata dei pastori, La canzone di Zeza, La Gatta Cenerentola, La Perla Reale, Sona sona… Per questo motivo Eduardo de Filippo li volle ospiti nel suo teatro, il San Ferdinando di Napoli. In occasione dei suoi cinquant’anni di musica, la Nuova Compagnia di Canto Popolare ha pubblicato il doppio cd “50 anni in buona compagnia”, da cui prende il titolo anche il nuovo spettacolo che ha toccato diverse città italiane. Il 2019 si apre col nuovo tour Anime di Terra che porta la NCCP ancora in giro per l’Italia, tra festival e concerti, alternandosi al lavoro in studio per l’uscita di un nuovo cd. L’anno seguente inizia con la presentazione dell’album “Napoli 1534”. Tra moresche e villanelle, apprezzatissimo dalla critica italiana ed estera, ultimo lavoro diretto e voluto dal compianto Corrado Sfogli, direttore artistico della NCCP.Il secondo giorno (09 agosto) sarà una serata tutta all’insegna della contaminazione e della condivisione a ritmo di jazz e cantautorato. Il mattatore sarà il direttore artistico Walter Ricci che, con il suo trio composto dai musicisti Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria, omaggerà il cantante statunitense Nat King Cole icona del jazz americano che attraverso le sue interpretazioni ci ha lasciato un repertorio di brani indimenticabili. Previste collaborazioni dal vivo con: la cantante Karima la quale vanta una lunga e variegata esperienza artistica, tra cui il Festival di Sanremo nel 2009 e soprattutto la collaborazione con Burt Bacharach dal quale è stata prodotta. E’ l’unica cantante italiana a cui il “Maestro” ha scritto dei brani e con il quale ha registrato a Los Angeles il suo primo album dal titolo Karima. Sempre nello stesso anno viene scelta dalla Disney per interpretare la colonna sonora nel film di animazione la Principessa e il ranocchio, ha aperto i concerti di Whitney Houston e di John Legend, ha partecipato a Tale e Quale Show e I migliori Anni su Rai 1.L’artista Dean Bowman tra i vocalist più dotati e rispettati della scena musicale afroamericana contemporanea, con alle spalle una carriera trentennale totalmente votata all’impegno, sia artistico (fondamentale il suo contributo a tutta la scena jazz, rock e d’avanguardia della Downtown newyorchese) che “politico” (è uno dei membri di vecchia data della Black Rock Coalition). La sua carriera lo ha visto impegnato con una delle band più innovative ed elettrizzanti degli ultimi anni, gli Screaming Headless Torsos, e come solista si è esibito in progetti tradizionali di ‘black spirituals’ e gospel music e in varie formazioni tra cui TriFunkTory, Soul Trilogy, The Black Spiritual Quintet e Ten Ballads duo (20 mag 2015).A completare la formazione ci sarà il polistrumentista jazz salernitano Alfonso Deidda della grande famiglia Deidda considerati tra le migliori realtà del panorama jazzistico italiano.A completare i live set ci penseranno due open act d’eccellenza: la versatile cantante ed autrice Rossella Cosentino e Alessandro Santacaterina giovanissimo strumentista e compositore calabrese riconosciuto come uno dei principali virtuosi europei di chitarra battente. Dopo i concerti le tre seresi concluderanno con i dj set di Aldolà Chivalà.Dichiara il Sindaco di Serre Antonio Opramolla:Descrivere l’importanza dell’Alburni World Jazz Festival per la nostra cittadina è un’impresa ardua perché questa manifestazione è davvero un contenitore di meraviglie: innanzitutto consacra Serre come la Città della Musica, poi è un evento longevo, basti pensare che quella di quest’anno è la ventinovesima edizione e poi, ancora, permette a migliaia di persone, che in quei giorni affollano le strade di Serre, di conoscere questa bella realtà del territorio degli Alburni. Anche l’indotto economico che l’evento crea per gli esercenti della nostra comunità non è trascurabile. Lo spettacolo è la migliore forma di comunicazione e portare avanti un evento che mette l’arte della musica Jazz al centro, sottolineandone l’importanza e dando modo a tutti di apprezzare questo genere che rientra a pieno titolo nella storia della Musica, è per noi un grande impegno, ma anche un immenso piacere.Quest’anno la direzione artistica è stata affidata al Maestro Walter Ricci ed anche questo è un fattore che ci riempie di orgoglio, Ricci ha già curato, magistralmente, la scorsa edizione dandole l’importanza e la luce che merita. L’esito della gara espletata proprio per affidare la direzione artistica dell’Alburni Jazz Festival ha dato un risultato che ci rende felici permettendoci di essere seguiti da un grande professionista. Siamo certi che sarà, ancora e sempre, un successo.Dichiara il direttore artistico Walter Ricci:Sono davvero entusiasta di aver ricevuto per il secondo anno l’incarico di direttore artistico della XXIX edizione dell’Alburni World Jazz Festival. Ringrazio il sindaco Antonio Opramolla, l’assessore Antonio Luongo e tutta l’amministrazione comunale per avermi riaffidato la direzione artistica del festival dandomi l’opportunità di continuare il lavoro iniziato un anno fa. La denominazione world, associata alla parola jazz, nasce da una nuova e ristrutturata concezione musicale che vuole aprirsi alle contaminazioni e alle condivisioni di genere. Questo incarico, di grande responsabilità, mi stimola a creare sinergie musicali e artistiche, insieme al mio team composto da grandi professionisti del settore, rafforzando le basi per la realizzazione di un festival internazionale, attrazione unica per il territorio degli Alburni e il comune di Serre.
-
Ministro Santanchè: “Pompei Street Festival, un’iniziativa unica di promozione turistica nella società moderna”
Con questo messaggio inviato dal ministro al Turismo, Daniela Santanchè, è stata presentata questa mattina al Comune di Pompei la terza edizione del Pompei Street Festival, alla presenza del sindaco, Carmine Lo Sapio, del responsabile tecnico del Parco Archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese, e di Nello Petrucci, direttore artistico della manifestazione.
Oggi inaugurate un’iniziativa unica, che offre l’occasione di riflettere sull’interessante connubio tra street art e turismo, dimostrando che l’arte urbana, integrandosi armoniosamente con il patrimonio storico e culturale di Pompei, non è solo espressione di creatività ma strumento attrattivo, influenzando i turisti e le loro prospettive, ancorché promuovendo le comunità locali. La street art ha assunto un ruolo di rilievo nella società moderna, trasformando le pareti anonime di strutture cittadine in vere e proprie opere d’arte, può quindi aggiungere a Pompei – destinazione già popolare grazie al suo patrimonio archeologico unico – un elemento contemporaneo e moderno all’esperienza dei visitatori.
È noto a tutti che i dati sul turismo di Pompei segnalano una grande ripresa rispetto agli anni della pandemia. Se nel 2022 Pompei ha sfiorato i 3 milioni di visitatori, triplicando il numero rispetto al 2021, i primi dati del 2023 promettono anche meglio e parlano chiaro: +127% sullo stesso periodo del 2022 e +6% sullo stesso periodo del 2019.
In termini di incassi, il 2023 registra, sinora, un +162% sugli incassi del 2022 e un +19% sugli incassi del 2019. Numeri importantissimi che vanno consolidati e resi sempre più
strutturali e le iniziative come la vostra, che puntano anche all’avvicinamento delle nuove generazioni all’arte e alla cultura, vanno in questa direzione.
Sappiamo bene quanto il turismo culturale sia vitale per la nostra Nazione. Chi viaggia per motivi culturali spende sensibilmente di più al giorno del turista medio italiano per gli acquisti di beni e servizi durante la vacanza: 93 euro medi contro 74; una tendenza di spesa che supera anche i 70 euro registrati nel 2019 e che non è esclusivamente legata alla spirale inflazionistica in atto.
Nell’offerta culturale diversificata ed anche innovativa troviamo la nostra sfida futura per tornare a conquistare il primo posto nel mondo.Al termine dell’incontro con la stampa celebrato l’inizio del festival con l’inaugurazione dell’opera realizzata da Nello Petrucci intitolata Pompei Street Tour. Il Festival, che da oggi proseguirà sino al 2 luglio nel centro della Pompei moderna e all’interno del Parco Archeologico, si propone, anche attraverso il tema scelto quest’anno “Resilienza e Armonia”, quale strumento di riqualificazione urbana, di sensibilizzazione verso temi sociali e ambientalisti, nonché quale attrattore culturale e turistico.
Il valore del Festival, in termini turistici, è stato sottolineato anche dal sindaco di Pompei impegnato in un programma di rilancio del territorio volto a dare a Pompei e ai comuni limitrofi una visibilità sempre più internazionale.
Ha affermato il sindaco Lo Sapio:
Il Pompei Street Festival è un ulteriore elemento del nostro programma, che vede l’abbattimento dei confini e anche grazie a questo Festival stiamo ottenendo gli effetti sperati dal punto di vista della promozione turistica e culturale, con risultati che ci faranno proseguire in questa direzione. A dimostrazione di aver intrapreso la strada giusta, l’indice di affluenza turistica che sta registrando l’occupazione alberghiera pari al 98%.
In pieno accordo con i programmi dell’amministrazione comunale, Nello Petrucci ha dichiarato:
L’arte non ha DNA, l’arte non ha confini. Per questo motivo, ci siamo impegnati a organizzare un ampio programma di attrazioni e attività che vedono il coinvolgimento non solo della città, ma anche di numerosi artisti provenienti da tutto il mondo e ospiti internazionali.
Particolarmente significativo è anche l’evento che coinvolge quattro street artist: uno svizzero, un americano, un francese e un russo che realizzeranno da oggi al 30 giugno un’opera a otto mani intitolata Ponte oltre i confini, nell’Antiquarium degli Scavi archeologici di Pompei.
In rappresentanza del soprintendente del Parco archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese ha aggiunto:
Il sito diretto da Gabriel Zuchtriegel si sta aprendo sempre di più al territorio oltre che ai turisti, differenziando anche l’offerta culturale attraverso fattive sinergie importanti, come quella con il Comune e il Pompei Street Festival.
-
Berlino è il nuovo singolo di Naeli
Disponibile dal 14 luglio su tutte le piattaforme digitali (distribuzione ADA Music) e in radio Berlino, nuovo singolo di Naeli, giovane cantautrice di Latina di stanza a Roma. Il brano arriva dopo un anno in cui ci sono state parecchie “montagne russe” per Naeli: nuove produzioni, premi e partecipazioni. Il 2022 vede la vittoria del Radio Sonica Contest e finisce con la partecipazione a Spaghetti Unplugged x Dargen D’Amico e infine l’apertura del concerto di Rocco Hunt a Latina. Berlino dal ritmo pop-elettronico suggestivo apre la strada al primo EP di Naeli in uscita a Settembre 2023.
Ero qualche mese fa in studio con Gianmarco e Federica. Pioveva e scrivere mi sembrava la cosa più stimolante da fare. Anche perché far nascere una canzone non è necessariamente un appuntamento. Forse è proprio questo il motivo per cui mi piace. Berlino nasce da un frame cinematografico, uno di quelli che pensi: ‘su questo vorrei scriverci su’. È un viaggio nostalgico fatto di ricordi e dettagli puliti o delusi. Ognuno può leggerci qualcosa di diverso, come un film.
Sono Eliana, in arte Naeli, nasco e cresco a Latina, come molti altri più bravi. Da quando ho 18 anni, Roma mi ha adottata e non la ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che mi ha regalato, a partire dalla musica.
Naeli: chi è?
Naeli è Eliana, cantautrice classe 97, cresce in un posto fortunato per gli artisti, Latina.
All’età di 18 anni sente l’esigenza di cambiare aria e si trasferisce a Roma, città che tra le mille sfumature e influenze consente la nascita del progetto “Naeli”.
La musica è da sempre parte di lei. Inizia a suonare la chitarra a 11 anni senza mai abbandonarla. L’incontro con il canto nasce per necessità, ma uno non prescinde dall’altro.
Influenze stilistiche di vario genere, senza controindicazioni: Alicia Keys, Ed Sheeran, Khalid, Joji, Elisa, Tom Odell fino ai grandi come Dalla, Baglioni, Battiato e Mina.
Il 2022 vede la vittoria per Naeli del Radio Sonica Contest e finisce con la partecipazione a Spaghetti Unplugged x Dargen D’Amico e infine l’apertura del concerto di Rocco Hunt a Latina.
A settembre 2023 è prevista l’uscita dell’EP d’esordio.
11 comments on Frida. Viva la vida: il docufilm a breve nelle sale italiane
Comments are closed.