Nelle ultime ore sono stati analizzati 307 tamponi dall’AORN Moscati di Avellino, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, dall’Istituto di Ricerche Genetiche Biogem di Ariano Irpino, dall’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento e dall’Ospedale Cotugno di Napoli.
Dalle analisi effettuate sui tamponi non risultano nuovi casi positivi al Covid-19.
Piano screening sulla popolazione di Ariano Irpino: affluenze e dati
Il 19 maggio si è concluso il Piano di Screening Sierologico, disposto dalla Regione Campania, sull’intera popolazione di Ariano Irpino.
Durante la giornata del 19 maggio sono stati effettuati complessivamente 470 test sierologici presso il Centro fiere Casone di Ariano Irpino mentre 101 sono stati effettuati dalle unità mobili. Complessivamente sono state screenarate 571 persone.
Dal 16 al 19 maggio il totale degli screening effettuati è di 13.444.
Tabella sugli aggiornamenti dello screening sierologico ad Ariano Irpino
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L’Azienda Moscati sperimenta il modello modular nursing
Una riorganizzazione del Pronto soccorso basata su un modello di assistenza modulare.
Partirà il primo marzo, in via sperimentale, un progetto, proposto dalla Direzione Medica di Presidio e approvato dal management dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, per cercare di migliorare il flusso e la gestione dei pazienti nel reparto di emergenza attraverso un’ottimizzazione delle risorse infermieristiche.
Terminata la fase di formazione del personale, mercoledì prossimo si passerà al momento applicativo, con la definizione di specifici compiti agli infermieri e agli operatori socio-sanitari assegnati al pronto soccorso. Il modello modular nursing, nello specifico, prevede l’assegnazione di personale per ogni codice di ingresso assegnato al triage ai pazienti. I sette infermieri e i 3 Oss di ogni turno saranno distribuiti a gruppi nei percorsi individuati per ciascuno dei cinque codici di priorità e saranno responsabili di determinate procedure, facendosi carico del paziente da tutti i punti di vista e collaborando in maniera diretta con il bed-manager sotto diversi aspetti: dall’agevolazione del turn-over verso le unità operative in caso di ricovero, alla comunicazione con i familiari, alla gestione dei rapporti con la Farmacia ospedaliera.
Un riordino delle procedure e della fruizione degli spazi tramite un lavoro coordinato, multidisciplinare e trasversale, che dovrebbe ridurre attese e tempi di permanenza, migliorare l’accoglienza e personalizzare i piani assistenziali, nonché garantire una maggiore sicurezza al paziente e agli operatori sanitari.
Dichiara il Direttore Sanitario Rosario Lanzetta:
Si tratta di una delle iniziative che saranno messe in campo per decongestionare il Pronto soccorso. Con il progetto basato sul modular nursing, l’infermiere diventa la professionalità fondamentale per gestire i flussi dei pazienti, acquisendo una maggiore autonomia e responsabilità, con una più giusta valorizzazione del suo ruolo. La fase di sperimentazione del progetto sarà costantemente monitorata – conclude Lanzetta – attraverso diversi strumenti di misurazione. Se i risultati raggiunti saranno in linea con quelli attesi, si potrà prendere anche in considerazione di applicare in altre Unità operative aziendali il modello di lavoro basato su nuovi assetti organizzativi.
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Carnevale: come nasce e perché si festeggia così
Il grigiore dell’inverno che sembra, per molti, non giungere mai al termine viene squarciato dal Carnevale, una festa lunga una settimana, rivolta al divertimento e ai colori straripanti, da ogni dove.
Tra le diverse etimologie attribuite alla parola Carnevale, in molti ritengono che derivi da carnem levare (levare la carne).
Goethe sul Carnevale dice:
Il Carnevale non è una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso.
Durante il Carnevale il mondo si capovolge, si sbeffeggiano le autorità, il servo diventa padrone e il padrone servo, la tristezza cede il posto all’allegria e si liberano tutti gli istinti repressi. Il grottesco, il fantasioso e gli animaleschi personaggi del Carnevale simboleggiano, per alcuni, le angustie dell’inverno, rappresentate anche dai camuffamenti.
Carnevale: le maschere e i coriandoli
Le sfide carnevalesche sono delle battaglie simulate e i proiettili sono coriandoli, che si lanciano scambievolmente.
Come nascono i coriandoli?
Un tempo, prima che nascessero i coriandoli, le munizioni di Carnevale erano le uova (solo i gusci), successivamente si passò ai confetti di zucchero, che al loro interno contenevano semi di coriandolo. Da qui deriva l’origine del nome. Dai confetti di zucchero si passò ai confetti di gesso e poi si arrivò ai coriandoli di carta che erano più leggeri, pratici ed economici dei confetti di gesso.
Le maschere, oltre a dissimulare la propria identità, hanno significati magici, irreali e misteriosi.
La maschera di Arlecchino, ad esempio, proviene dal nome hellequin, radice tedesca holle, che significa inferno. Inizialmente la maschera di Arlecchino non era colorata ma era formata da foglie che avevano i diversi colori delle stagioni climatiche.
Nell’antichità classica, quando il nuovo anno iniziava il primo marzo, il tempo della rinascita cosmica precedeva di poco la primavera e, dunque, c’era maggior motivo di inneggiare per l’arrivo dell’anno nuovo e per l’addio al vecchio e per dare il benvenuto alla ripresa stagionale.
Ecco alcune delle motivazioni per cui si festeggia il Carnevale.
Tutto ci riconduce agli scampoli dei saturnali romani, durante i quali, si nominava un re e lo si immolava, nello stesso modo in cui si celebra la morte del Carnevale.
In Grecia, invece, vi erano celebrazioni in onore di Dioniso, il dio della vite, che però aveva anche giurisdizione sui defunti e aveva il potere di farli vivere e rinascere. Dioniso veniva presentato seduto su un carro, altro elemento che caratterizza il nostro Carnevale.
Il Carnevale viene anche definito la festa del ventre perché rappresenta l’eccesso e le scorpacciate. Infatti la gastronomia tradizionale di Carnevale è composta da cibi consistenti, come gli gnocchi o la braciola di maiale ripiena.
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L’Irpinia in Vespa,
il video-blob dei protagonisti del One Summer WeekendSi è appena concluso il One Summer weekend, l’evento che ha portato in Irpinia vespisti provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo. Una kermesse unica nel suo genere che ha messo in connessione 8 borghi dell’Irpinia, contribuendo a far radicare nell’immaginario comune le bellezze della nostra terra.
Il network generato in collaborazione con Mater.ia, Vespa Club “Leoni Rossi” e con il Comune di Melito ha promosso in modo integrato le eccellenze dei territori di Melito Irpino, Grottaminarda, Ariano Irpino, Mirabella Eclano, Morra De Sanctis, Sant’Angelo all’Esca, Chiusano San Domenico e Castelvetere sul Calore coinvolgendo nella tre giorni tutte le realtà attive delle comunità interessate.
5 comments on Aggiornamento sui tamponi positivi in Irpinia e sullo screening sulla popolazione di Ariano Irpino
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