Un particolare albero di Natale campeggia nell’atrio del Trianon Viviani.
Questo popolare simbolo, che racchiude i sentimenti di pace e solidarietà del Natale e di prosperità per il nuovo anno – quanto più vivi e sentiti in questo momento cruciale per l’atteso superamento della crisi sociale ed economica dovuta alla pandemia – è la tangibile testimonianza voluta da A’Forcella e Arte presepiale san Gregorio Armeno.
Le due associazioni dei commercianti del Centro storico sono da tempo impegnate nel programma di rilancio del territorio di Forcella insieme ad altre realtà. Con i colori, le luci e i fiocchi imbiancati dell’albero, allestito da Uanema di Samuele e Giusy, i due sodalizî e il teatro della Canzone napoletana , diretto artisticamente da Marisa Laurito, intendono dare la cifra della forza del “fare sistema”, di quello che insieme si può fare per Forcella, il Centro storico e la città di Napoli.
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Trianon Viviani: la ricca offerta di spettacolo di dicembre
Al Trianon Viviani, musica, teatro musicale, serate/evento e una speciale rappresentazione eduardiana di teatro di figura caratterizzano la programmazione di dicembre.
Nel ricco cartellone del mese, curato da Marisa Laurito, spazio a concerti di noti cantautori partenopei e giovani cantanti già affermati sul panorama nazionale, con rivisitazioni di brani famosi in chiave napoletana e alcuni rilevanti omaggi: il tributo a Enrico Caruso e Sergio Bruni, due grandi figure artistiche del Novecento apprezzate internazionalmente, rispettivamente nel centenario della scomparsa del primo e dei cento anni dalla nascita del secondo, nonché i novant’anni della commedia Natale in casa Cupiello.
La programmazione si dipana da venerdì 3 dicembre, alle 21, con il recital, già sold out da giorni, di Tommaso Primo che presenta, con Favola nera in concerto, il suo ultimo album. «È un concept album – spiega il cantautore partenopeo – che vuole fotografare la parte oscura dell’essere umano nello sfondo del ventre partenopeo».
Dieci racconti forti dove la provocazione è l’ingrediente principale, storie di strada e di sessualità, ma anche di fiori che sbocciano nel cemento, di angeli che diventano demoni e viceversa. Ospiti della serata Roberto Colella della Maschera con Antonio Gomez Caddeo e Vincenzo Capasso, Dario Sansone dei Foja, il Cile e Pasquale Palma.
Sabato 4, alle 21, ritorna nel teatro della Canzone napoletana Peppe Barra. L’artista propone brani che partono dalla contaminazione di brani della tradizione, con autori come Giambattista Basile, E. A. Mario, Leonardo Vinci e Ferdinando Russo, a composizioni di musicisti contemporanei, come Pino Daniele, Bob Marley ed Enzo Gragnaniello. I testi costruiscono, con la musica, architetture sonore, riuscendo a far convivere suoni antichi e moderni, tammurriate, echi di canzone francese e arie del Settecento.
Domenica 5, alle 19, è la volta delle EbbaneSis con Transleit, un concerto nel quale le due musiciste, Viviana Cangiano e Serena Pisa, interpretano i brani del recente e omonimo album. Il duo, il cui sodalizio è ormai affermato sulle scene e da una grande amicizia, si contraddistingue per l’originalità degli arrangiamenti per voci e chitarra, caratterizzati da singolari contaminazioni linguistiche, e per la fusione delle voci. Tra i brani proposti, nella loro chiave originale, classici come Reginella, ‘O sarracino, Rundinella, ‘O zappatore, ‘A rumba d’ ‘e scugnizze e ‘O sole mio, alternati a brani internazionali tradotti in napoletano come Bohemian rhapsody dei Queen.Giovedì 9, alle 21, Serata d’Onore Enrico Caruso, manifestazione/evento, in occasione del centenario della scomparsa, registrata per Rai1. La Serata intende essere una sorta di “compendio” della figura del celebre tenore, del quale racconta le vere storie e fa giustizia di alcune leggende che sono fiorite sul conto di una figura così carismatica e popolare. Ne sono autori Massimo Andrei, Mauro Gioia, Marisa Laurito e Giorgio Verdelli, con la consulenza di Giuliana Muscio. La stessa Laurito conduce il racconto dal palco del teatro, dove è allestita una scenografia di Bruno Garofalo ispirata alla hall di un grande albergo dei primi anni del ‘900, con un grande piano a coda, poltrone e stampe d’epoca. Da New York Mauro Gioia ci condurrà nei “luoghi” americani del grande tenore.
Il racconto si dipana tra riprese e documenti d’epoca, fotografie, filmati di grandi tenori alle prese col repertorio di Caruso e una serie di esibizioni, tra cui quelli di Lina Sastri, Nicholas Ceragioli, il talento quindicenne speranza della lirica.
Tra le testimonianze, Jonas Kaufmann e Cecilia Gasdia, Andrea Bocelli, Vittorio Grigolo e Daniel Oren, Ron, che racconta Lucio Dalla e la genesi della sua celeberrima Caruso; il Volo; il critico musicale Francesco Canessa, già sovrintendente del San Carlo; il regista Riccardo Canessa; e Giuliana Muscio. Regia teatrale di Bruno Garofalo. Regia televisiva di Barbara Napolitano.
Da venerdì 10 a domenica 12 (venerdì e sabato alle 21; domenica alle 18) Marco Simeoli è il protagonista di Musica Simeoli… manca solo Mozart, atto unico tratto da una storia vera scritto e diretto da Antonio Grosso. Il protagonista racconta Napoli e la sua musica attraverso spartiti, nonché aneddoti dello storico negozio musicale di famiglia, nel quale sono passati tanti musicisti internazionali, tranne il compositore di Salisburgo.
Giovedì 16, alle 21, Serata d’Onore Sergio Bruni, in occasione del centenario della nascita dell’artista definito «’a Voce ‘e Napule» da Eduardo De Filippo. La manifestazione, registrata per Rai1, è scritta da Marisa Laurito, Salvatore Palomba e Giorgio Verdelli. La stessa Laurito, allieva di Bruni, conduce il racconto tra documenti d’epoca, fotografie, filmati e una serie di esibizioni del repertorio del cantautore: Tony Esposito con la compagnia Stabile della Canzone napoletana, Pino Perris, Raiz, Andrea Sannino, Irene Lupe Scarpato, Tosca e Fausta Vetere della Nccp. Tra le testimonianze, Enzo Avitabile, che racconta l’incontro col Maestro ed esegue un’esclusiva versione di Carmela, Roberto
De Simone e quella familiare della figlia Adriana Bruni.Sabato 18 e domenica 19 (sabato alle 20:30 e alle 22; domenica alle 18 e alle 19:30), Colapesce, oltre la leggenda, una commedia musicale di Pietro Pignatelli con le musiche dei Baraonna.
Il racconto della leggenda è accompagnato dalla mostra dell’artista livornese Stefano Pilato, che realizzerà live in teatro un’opera, dedicata a Colapesce e al mare, utilizzando i rifiuti raccolti sul litorale napoletano e puteolano, e l’associazione Plastic free sensibilizzerà il pubblico sul diritto all’accesso all’acqua e all’ambiente come beni comuni e diritti universali e inderogabili.
Giovedì 23, alle 21, il Trianon Viviani ospita un allestimento singolare di teatro di figura di Natale in casa Cupiello, una delle più conosciute commedie di Eduardo, a novant’anni dalla sua scrittura. Con il sottotitolo “Spettacolo per attore cum figuris”, questa produzione di Interno 5 e Teatri associati di Napoli, che si avvale del sostegno della fondazione De Filippo, vede protagonista Luca Saccoia e i le figure animate che lui stesso manovra nell’ambientazione di un grande presepio.
Trianon Viviani: programmazione natalizia
Ritorna in scena nei giorni di festa la produzione del Trianon Viviani dedicata alla Canzone napoletana.
Sabato 25, alle 21, domenica 26, alle 18, e giovedì 30, alle 21, va in scena Adagio Napoletano.Cantata d’ammore di Bruno Garofalo che cura la regia e le scene.
Il musical di melodie partenopee vede la partecipazione dei musicisti, cantanti e ballerini della compagnia Stabile della Canzone napoletana. con protagonisti Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione straordinaria di Gigio Morra.
Tra i vicoli della città rivivono le storie delle canzoni classiche napoletane, tra scene di strada, di mare e paesaggi di Napoli e della Costiera.
Promozioni
Il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone.
Per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.
I miniabbonamenti e i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.
Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina. -
Brian Murphy espone le sue opere all’AXRT Contemporary Gallery: l’intervista
Brian Murphy e Caroline Geys espongono le loro opere all’AXRT Contemporary Gallery di Avellino fino al 16 giugno. Ciò che accomuna i due artisti americani è l’utilizzo della geometria che, in ciascuno degli artisti, rappresenta un significato diverso.
Per Caroline Geys l’utilizzo delle linee geometriche rappresentano un percorso tracciato che raccontano il suo viaggio e la sua storia.
Per Brian Murphy il servirsi della geometria avviene in modo differente così come lo è sua decodificazione: le sue opere, infatti, rappresentano un ponte che congiunge e rappresenta la connessione tra la sua visione del mondo interna con quella esterna.
Il mondo di Brian Murphy è un mondo introspettivo e intimo che regala agli spettatori attraverso le sue opere e che nel momento stesso in cui le condivide, per lui, rappresenta un atto d’amore verso gli altri.
Brian Murphy: biografia
Brian Murphy nasce nel 1961 a Buffalo (New York). Nel 1984 si laurea in BS Urban & Regional Planning, nello stesso anno lavora fino al 1989 lavora come consulente d’ingegneria civile. Inizia a sviluppare un amore smisurato verso il mare che lo conduce a dipingere paesaggi marini, iniziando a creare sculture per parchi tematici, film e musei.
Negli ultimi dieci anni Brian Murphy si è focalizzato sulla pittura astratta e le sue recenti opere sono state esposte in diverse gallerie a Los Angeles, Laguna Beach e San Diego.
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Ferdinando Terlizzi ci racconta di Vittime Assassini Processi
Vittime Assassini Processi (2020) è l’ultimo libro, edito da Edizioni Eracle, di Ferdinando Terlizzi, scrittore e avvocato,
Il libro si compone di delitti che vengono analizzati con attenzione scrupolosa e meticolosa. La maggior parte dei delitti si sono svolti nel casertano dagli anni ’20 in poi.
Se si volesse riassumere Vitime Assassini Processi si potrebbe dire che il libro è un mix tra racconto e cronaca nera che trovano il giusto equilibrio all’interno di una narrazione che ci mostra uno spaccato umano non molto diverso dal nostro.
Vi riportiamo due racconti di omicidi presenti all’interno del libro di Ferdinando Terlizzi per farvi capire come si compone il libro e per mostravi come, a prescindere dagli anni e dalla società il mondo di oggi non è poi così diverso da quello di ieri.
Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: Ingegnere casertano ucciso a Venezia con la compagna incinta.
Giustizia è fatta per l’ingegnere aerospaziale di Sant’Arpino, Biagio Jr Buonomo e la sua compagna originaria della Russia, Anasasiia Shakurova, entrambi trentenni- lei incinta- uccisi da un professore di inglese di Venezia, di 51 anni, Stefano Perale, condannato all’ergastolo gal Gup Roberta Marchiori nel corso di un’udienza con rito abbreviato che non gli ha risparmiato la massima pena chiesta dal pubblico ministero Giorgio Gava.
L’avvocato di parte civile, Raffaele Costanzo, del Foro di Santa Maria Capua Vetere si ritiene soddisfatto del risultato in quanto sono state accolte tutte le nostre richieste e perché la invocata infermità mentale dell’imputato era il frutto di una chiara simulazione dello stesso.
È evidente che nessuna pena e nessun risarcimento potrà mai realmente alleviare il dolore dei familiari di Biagio junior.
Penso al contegno sempre composto del padre Vito, della sorella Simona e del cognato Diego che non hanno mai chiesto vendetta ma solo giustizia per il loro amato Biagio junior.
Per la parte civile è stato impegnato anche l’avvocato Michele Maturi mentre a difendere Perale c’erano gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi.
Da questo racconto appena riportato emerge la storia di un delitto efferato e ci porta anche a riflettere sulla differenza sostanziale tra vendetta e giustizia. La prima (la vendetta) è frutto di un sentimento di rabbia e se vogliamo atavico perché simile alla legge del taglione per cui ci si sente sollevati solo in un’azione che sia feroce e intensa come quella subìta.
La seconda (la giustizia) è capace invece di infliggere un’azione parimenti intensa ma seguendo un filone altro: quello del raziocinio e del rispetto dell’essere umano.
Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: omicidio a sfondo passionale ad Aversa, uccide il rivale in amore.
Quello che vi stiamo per riportare è un omicidio che ci ricorda quello di Maria Paola Gaglione di 22 anni uccisa dal fratello Michele Antonio Gaglione perché non accettava che la sorella avesse una relazione con il compagno perché transgender.
Lui, la trans e l’altro. Un triangolo amoroso che si è risolto con l’omicidio del rivale. Ciro guarente, militare della Marina, declassato poi a dipendente civile, ha confessato di aver ucciso Vincenzo Ruggiero, 25 anni, sparito il 7 luglio da Aversa. Tutto nasce dalla scomparsa di Ruggiero, 25enne di Parete, attivista gay molto conosciuto nella comunità LGBT campana, commesso in un accorsato negozio del Centro Commerciale Campania.
L’ex militare lo ha ucciso a casa sua, ad Aversa, durante un litigio nato dalla gelosia per lo stretto rapporto di amicizia della vittima con la trans Heven Grimaldi – legata all’indagato – poi ne ha nascosto il corpo. Gli inquirenti hanno, così, cominciato a insospettirsi; hanno poi scoperto che uno studio privato, situato di fronte casa della vittima, ad Aversa, aveva la telecamera puntata proprio verso l’ingresso dell’abitazione del giovane e hanno passato al setaccio le immagini della serata del 7 luglio: gli occhi elettronici avevano catturato tutto.
Dalla registrazione emerge una sequenza inquietante: si scorge il 35enne, poi reo confesso del delitto, mentre si infila nel portone dell’abitazione della vittima, poi l’arrivo di quest’ultimo.
Il cadavere del povero giovane è stato poi trovato fatto a pezzi e murato a Ponticelli.
Il caso giudiziariamente è ancora aperto.
Per scoprire qualche altra curiosità sul libro Vittime Assassini Processi non vi resta che guardare l’intervista di Ferdinando Terlizzi in home!
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