Il futuro dell’Alto Calore, l’ente di servizio idrico irpino su cui pesa un debito di oltre 140 milioni di euro, è sempre più al centro dei lavori nelle assise comunali, provinciali e regionali.
Ferdinando Picariello, consigliere comunale di Avellino, da mesi impegnato in un’opera di sensibilizzazione sulla delicata questione, ha di recente espresso la propria posizione nel Consiglio monotematico tenutosi a Palazzo di Città e da questa riparte, indicando nel cambio della struttura giuridica di Alto Calore s.p.a l’unica soluzione possibile per restituire linfa a un ente moribondo.
Intanto, il presidente dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, si prepara a consegnare un dossier (il cosiddetto Piano Pozzoli) al Ministro De Micheli, nei prossimi giorni in visita ad Avellino, per verificare la possibilità di accesso a un mutuo con Cassa Depositi e prestiti necessario per ripianare il pesante debito accumulato dall’Ente di Corso Europa.
Picariello non nasconde il proprio scetticismo sul piano di rientro proposto da Ciarcia e invita i vertici di Alto Calore ad ammettere che c’è stato, anche in questi anni, un vero e proprio fallimento nella politica gestionale dell’ente.
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Gusto Italia in tour arriva ad Avellino
Gusto Italia in tour, dopo la sesta tappa a Caserta, approda ad Avellino dal 2 al 4 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 24:00.
Tra le aziende presenti durante la prossima tappa che si svolgerà ad Avellino sarà presente l’azienda Choco Time, una realtà imprenditoriale femminile nata dal progetto della Regione Campania.
L’azienda si trova a Mirabella Eclano ed è specializzata nella produzione di prodotti vegani, per diabetici e per sportivi. Non mancano proposte che hanno i prodotti tipici come il cioccolato al peperone crusco.
Tra i prodotti in degustazione e prodotti dall’azienda troviamo il cioccolato senza zucchero adatto per i diabetici o il cioccolato al latte di riso.
Questa iniziativa itinerante nasce dalla voglia di sostenere le aziende che rappresentano il Made in Italy e che sono in grado di proporre e di presentare prodotti che raccontano il Sud Italia, un mondo ricco di tradizioni e di sapori.
L’evento è gratuito e si svolgerà lungo il Corso Vittorio Emanuele.
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L’Irpinia Express parte per il borgo di Cassano Irpino
Irpinia Express parte per il borgo di Cassano Irpino in occasione dell’evento “Ritorno al Medioevo” per rivivere gli usi e costumi della vita medioevale, con musica, enogastronomia, mestieri di altri tempi e rievocazioni storiche.
Sabato 8 Ottobre, l’Irpinia Express, il progetto di turismo ferroviario frutto della collaborazione tra Fondazione FS, Regione Campania e InLocomotivi APS, parte alla volta del borgo medievale di Cassano Irpino, un piccolo paesino arroccato tra le alture del Parco dei Monti Picentini, in occasione della manifestazione annuale “Ritorno al medioevo” per rivivere gli usi e costumi della vita medioevale, con musica, enogastronomia, mestieri di altri tempi e rievocazioni storiche.
La partenza è alle ore 16.00 a bordo delle carrozze restaurate Aln668 dalla stazione di Avellino. Una volta arrivati al borgo di Cassano Irpino alle ore 17.45, i viaggiatori saranno accolti e accompagnati per una passeggiata nel centro storico. Alle 19.00, è in programma la sfilata di abiti d’epoca, alle ore 20.00 è prevista l’apertura degli stand gastronomici e l’inizio di spettacoli per le vie del paese con artisti e musicisti. Alle ore 𝟐𝟐:𝟑𝟎 il trasferimento con le navette alla stazione di Cassano Irpino 𝟐𝟐:𝟒𝟑 – partenza dalla stazione di Cassano Irpino, 𝟎𝟎:𝟑𝟎 – Arrivo alla stazione di Avellino.
I biglietti sono in vendita presso tutti i canali Trenitalia (biglietterie e self-service in stazione, agenzie di viaggio abilitate).
Il costo per gli adulti è di € 12.00, mentre per i bambini dai 4 ai 12 anni è di € 6.00, il biglietto è gratuito per i bambini fino a 4 anni (è necessaria la prenotazione del biglietto gratuito per assicurarsi il posto a sedere).
Alla scoperta del borgo di Cassano Irpino
𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟔:𝟎𝟎 – Partenza dalla stazione di Avellino
𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟕:𝟒𝟓 – Arrivo alla stazione di Cassano Irpino – trasferimento con navette al borgo𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟖:𝟎𝟎 – Arrivo nel borgo, accoglienza e passeggiata nel centro storico
𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟗:𝟎𝟎 – Sfilata storica in abiti d’epoca nel centro storico
𝐎𝐑𝐄 𝟐𝟎:𝟎𝟎 – Stand enogastronomici e spettacoli per le vie del paese, con musica
𝐎𝐑𝐄 𝟐𝟐:𝟑𝟎 – Trasferimento con navette alla stazione di Cassano Irpino
𝐎𝐑𝐄 𝟐𝟐:𝟒𝟑 – Partenza dalla stazione di Cassano Irpino
𝐎𝐑𝐄 𝟎𝟎:𝟑𝟎 – Arrivo alla stazione di Avellino
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Per Franco Fiordellisi e Carmine De Maio l’Irpinia è una provincia politicamente devastata
Con l’inizio della campagna elettorale, in vista delle Regionali, si evidenzia secondo Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil, e Carmine De Maio, segretario generale Fictem Cgil, si evidenzia la drammaticità della grande crisi presente in Irpinia da un punto di vista sociale ed economico.
I due sindacalisti commentano così la situazione:
La nostra è una Provincia devastata sia sul piano sociale che su quello economico: negli ultimi tre anni c’è stato un vero e proprio tracollo con centinaia e centinaia di posti di lavoro andati in fumo, tante aziende in grande difficoltà anche per l’assenza dei servizi infrastrutturali delle zone industriali.
Per quanto riguarda il piano sociale e quello che riguarda la qualità della vita si è registrato un peggioramento nei servizi (trasporti, infrastrutture, ambiente e sanità). Questo che abbiamo davanti è uno scenario che spiega il fenomeno dello spopolamento che conta circa 2mila persone all’anno che decidono di lasciare l’Irpinia. Di queste persone la maggior parte sono giovani che decidono di andare via nel tentativo di poter avere una prospettiva migliore di vita rispetto a quella che offre l’Irpinia.
Oltre il fenomeno dello spopolamento Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano un calo delle nascite annuo pari 1500 e ciò denota lo stato attuale di una crisi da un punto di vista economico, sociale e politico.
Il tasso di irregolarità delle aziende cresce, assistiamo ad una desertificazione industriale che si traduce in un rasso di disoccupazione giovanile pari al 55%.
I due sindacalisti sottolineano il completo silenzio relativo a questi dati e problematiche da parte dei politici locali.
La nostra non è una presa di posizione ma un’amara constatazione di chi, giorno dopo giorno, percorrendo le sconnesse strade dell’Irpinia, vive quotidianamente i drammi di questa provincia.
Alcuni esempi che rappresentano il simbolo di questa grave crisi sono rappresentati da Novolegno che ha licenziato 117 lavoratori, FIB Sud che ha indotto in un limbo burocratico 20 lavorotari, Whirlpool che a messo a rischio licenziamento circa 200 lavoratori. L’indifferenza per le sorti di questa terra proviene da quei luoghi che dovrebbero rappresentare lo Stato come ad esempio il Tribunale di Avellino, in particolare la sezione fallimentare, che gestisce tutti gli immobili industriali sottoposti a concordato o a fallimento.
Questi luoghi molto spesso, a detta dei sindacalisti, procedono senza tener conto delle esigenze dei lavoratori e di chi li rappresenta. Molto spesso, infatti, vengono ignorate le proposte per un piano di recupero delle maestranze perché la loro missione è quella di far deperire gli immobili per decenni e rivenderli, al 30%/40% del loro valore, a chiunque si presenti esclusivamente provvisto di moneta contante.
L’esempio di ciò viene confermato da quello che è successo a Solofra dove il tribunale ha accolto un’offerta fatta a titolo personale presentata da due giovani imprenditori che non erano né investitori né imprenditori. I fondi per giunta non si sa da dove provenissero.
Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano le classiche dinamiche cui siamo costretti ad assistere durante il periodo delle campagne elettorali in cui improvvisamente i candidati si svegliano dal letargo e chiedono confronti con i sindacati, avallando proposte.
I sindacalisti ribadiscono di essere aperti al dialogo 365 giorni all’anno a prescindere dai soli 30 giorni di propaganda politica perché per risollevare le sorti dell’Irpinia c’è bisogno di impegni concreti, di politica di strada quella si prende carico della fatica del vivere quotidiano a differenza di quella fatta attraverso slogan e retorica inutili.
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Picariello (M5S): «Un fallimento politico e gestionale»
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