Le immagini di Fabio Orvieto confermano il critico stato di salute del torrente.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 80 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 980, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 80 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 8 residenti nel comune di Altavilla Irpina
- 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 1 residente nel comune di Atripalda
- 3 residenti nel comune di Avella
- 16 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Cervinara
- 1 residente nel comune di Flumeri
- 2 residenti nel comune di Grottaminarda
- 2 residenti nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Lioni
- 1 residente nel comune di Mercogliano
- 1 residente nel comune di Monteforte Irpino
- 3 residenti nel comune di Montefusco
- 1 residente nel comune di Montemarano
- 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
- 1 residente nel comune di Pratola Serra
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Roccabascerana
- 5 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Salza Irpina
- 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune San Nicola Baronia
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo a Scala
- 2 residenti nel comune di Scampitella
- 2 residenti nel comune di Solofra
- 6 residenti nel comune di Sperone
- 3 residenti nel comune di Sturno
- 1 residente nel comune di Torre Le Nocelle
- 3 residenti nel comune di Vallata
- 1 residente nel comune di Venticano
- 1 residente nel comune di Zungoli
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Partezigo: un progetto per scoprire e riscoprire il fanciullino che è dentro di noi
Dal 1 dicembre 2019, al Cinema Partenio di Avellino, ci sarà uno spazio dedicato all’arte e alla cultura, non solo cinematografica, e si chiamerà Partezigo. La sala 4 ospiterà attività, laboratori, spettacoli, concerti, corsi, workshop, happening, eventi, dedicati ai piccoli, ai ragazzi, ai grandi, ai molto grandi… A tutti coloro che hanno dai 5 ai 115 anni, a tutti coloro che vogliono guardare/sentire/scoprire/fare arte e, soprattutto, a tutti coloro che la amano e non vogliono vivere senza.
Arte e linguaggi artistici che incontrano lo spazio e le persone: nell’inarrestabile fluire del tempo, ciò accade da sempre! E con il progetto Partezigo, all’interno di una realtà immaginata e realizzabile, si vuole incoraggiare il divenire e il compimento del significato esperienziale, attraverso il sentire chiarificato e intensificato. Concepita come luogo altro che abbraccia il confine di uno spazio reale per trascendere nell’immaterialità e multidimensionalità delle diverse forme/espressioni/esperienze artistiche, essa persegue l’intento di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà.
Il manifesto/poetica di Partezigo proclama la necessità di una ricerca personale e collettiva, volta ad investigare l’auto-consapevolezza di ciascuna creatura vivente, nel compimento di un’esperienza estetica (in senso artistico). In opposizione alle condizioni che isolano l’arte e la sua valutazione in un regno loro proprio, in contrasto con coloro che ne hanno annunciato la fine e celebrato la morte, essa si muoverà per partecipare alla creazione culturale di una nuova società, propugnatrice di individui che partecipano al mondo interrogandosi sulla situazione in cui versa la condizione politico-culturale dell’umanità, per scegliere cosa combattere e cosa sostenere nella vita sociale dell’epoca in cui si vive, e persuasi ad instaurare un rapporto positivo con certi valori positivi.
Come ha affermato Marianna Calabrese, presidente dell’associazione Zigarte:
Allo scopo di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà, si dovrebbe ritornare all’esperienza del corso ordinario delle cose per scoprire la qualità estetica che possiede tale esperienza e non, invece, fornire indizi sulla natura intrinseca dell’esperienza estetica, iniziando ad occuparsi di un oggetto già riconosciuto come opera d’arte e quindi già separato da ogni altra modalità di esperienza. Una concezione dell’arte che cominci dalla sua connessione con qualità colte nell’esperienza comune, sulla base di una trattazione tesa a mostrare che il carattere estetico non deriva in virtù di un’idealità trascendente, ma che è lo sviluppo chiarificato e intensificato di tratti che appartengono a ogni esperienza normalmente compiuta. Il mio filosofo ispiratore è John Dewey che non vuole considerare l’opera d’arte come pura forma isolata e in sé conchiusa, di origine astratta e astorica, concepita da un’idea superindividuale, innata o divina, bensì come la costruzione di un’esperienza integrale attraverso l’interazione tra condizioni ed energie organiche e ambientali.
Rispetto alla questione della cultura in relazione alla dimensione del problema politico, sollevando la prospettiva secondo cui l’instaurazione di una nuova società esigerebbe la distruzione dei valori che dominano attualmente questo agire individuale e sociale, Marianna Calabrese è orientata verso una tesi trasformista: proprio perché l’essere umano nel corso della propria produzione sociale in quanto individuo è indotto a riconoscere e a investire positivamente i valori della società, per spiegare responsabilità, conseguenze, presupposti culturali, che muovono una radicale trasformazione della società, non si può prescindere dal problema della creazione culturale in senso stretto.
Con la poetica della realizzazione dell’impossibilità esploriamo questa prospettiva: far nascere uno spazio culturale articolato, in cui l’equilibrio tra consumo e produzione della cultura renda possibile la creazione e diffusione di significati, per una trasformazione sociale, economica e culturale.
Questo è il primo cartellone Partezigo, quello che chiude un anno per accoglierne un altro.
Partezigo vi aspetta previa prenotazione e prevendita presso il seguente numero: 371 44 54 474 o recandosi al botteghino del Cinema Partenio. Il primo dicembre si terrà il primo evento gratuito in cui si svolgeranno le audizioni per comporre un coro voci bianche.
Non mancate!
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Cgil: lettera aperta del segretario generale Franco Fiordellisi
Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, scrive una lettera aperta per delucidare il suo stato d’animo riguardo l’episodio di ieri e dell’attacco alla sede centrale a Roma, un atto antidemocratico, che conferma un grande regresso mentale, sociale e culturale.
Riportiamo il testo integrale perché è d’obbligo, soprattutto, per riflettere sulle derive prese.
Da tempo come Cgil abbiamo lanciato l’allarme per i ripetuti attacchi alla democrazia. Da svariati mesi, forse anni, stiamo subendo violenza sia verbale sia fisica. Ma quello che avviene contro la Cgil è un’azione contro tutte le democrazie, contro la partecipazione.
Noi agiamo, da sempre, nel solco della costituzione antifascista. E ieri con l’attacco portato avanti da frange fasciste e da formazioni fasciste come Forza Nuova e Casa Pound è stato superato il limite. Abbiamo il timore, più che giustificato, che si torni indietro nel tempo di 100 anni. Il timore che il fascismo in Italia non sia stato mai del tutto estirpato con l’azione di ieri ha dimostrato il volto e la cruda violenza contro uno dei simboli storici dell’antifascismo. Non c’è stata una vera catarsi di quello che è stata la dittatura nel ventennio fascista in Italia: non è accettabile che ci siano ancora oggi persone che possano dirsi fasciste e professarlo.
Deve essere chiaro a tutte e tutti che il fascismo è stato una dittatura: un ventennio terribile, drammatico per l’Italia che ci ha portato in guerra. Una dittatura che ha emanato le leggi razziali e ammazzato tante persone. Alla cui origine ci furono proprio gli assalti sistematici delle sedi sindacali. Ora come allora non possiamo permettere – e non lo permetteremo – che ci possa essere una nuova deriva autoritaria e violenta. Per questo andiamo avanti ed è stata indetta una manifestazione unitaria per sabato prossimo, 16 ottobre, cui sono invitate tutte le forze democratiche. È ancora più importante oggi riaffermare la democrazia e la partecipazione del mondo del lavoro, considerando anche le risorse che il governo nazionale ha dal PNRR, per ricostruire, tutti insieme, il bene comune, per le donne, le giovani generazioni dell’Italia del futuro.
Per questo il fascismo deve essere definitivamente cancellato dal lessico e dalle azioni: in Italia devono essere sciolte le formazioni e le associazioni che si richiamano al fascismo e alla sua ideologia come recita la Costituzione. Quindi dalla Costituzione dobbiamo ripartire per spendere le risorse attraverso la partecipazione democratica di uomini e donne, dei corpi intermedi dei sindacati, delle associazioni per ridisegnare i servizi pubblici come la sanità e la scuola e quindi la conoscenza. Avere un lavoro dignitoso per tutti: quello che la pandemia ci consegna dopo 18 mesi è il dramma della solitudine e della precarietà con l’accentuarsi delle disuguaglianze tra Nord e Sud del paese e tra le aree interne e le aree costiere. Ma ancora di più tra chi tanto ha e chi nulla ha.
Dopo i tremendi fatti di ieri, hanno espresso solidarietà e ringrazio: Anpi provinciale, Cisl IrpiniaSannio, Uil Avellino-Benevento, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Avellino Prende Parte (App), Controvento, Acli, Arci Avionica e Confcooperative, oltre a tantissimi cittadini.
Infine non posso non ricordare la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi che si è tenuta ieri e che assume, dunque, un valore ancora più pregnante. Ribadiamo ancora volta: bisogna estirpare, cancellandole, tutte queste formazioni fasciste che nulla hanno a che vedere con la Costituzione Italiana. Allora per un’Europa sociale e democratica sabato prossimo in piazza contro tutti i fascismi.
6 comments on Ambiente, le acque torbide della Solofrana
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