Luca Cipriano ha 43 anni, è un avellinese che ama la sua città ed è per questo motivo che ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative. Le sue liste di riferimento sono: Mai più Avellino, Avellino più, PD e Laboratorio Avellino.
In questi giorni ha presentato la sua candidatura, annunciando i temi più importanti del suo programma elettorale.
Citando le sue stesse parole:
Il programma ha due direttrici: oggi e domani. Oggi si riferisce alle azioni che il sindaco può fare nell’immediato, nei primi 100 giorni, come l’introduzione di 15 minuti gratuiti nella sosta per servizi veloci, una tariffa forfettaria per chi deve fare una lunga sosta. Poi ci sono le strategie del futuro: il miglioramento del collegamento ferroviario con la città di Benevento, risistemare le strutture culturali abbandonate, rilanciare l’ex Eliseo, inserire Villa Amendola nel circuito delle mostre affinché porti in città nuovi turisti, la ricostruzione della Dante Alighieri, lo sviluppo urbanistico e il recupero dei monumenti.
Queste sono solo alcune delle problematiche che ha intenzione di affrontare perché la sua idea di Avellino è quella di una città che deve risollevarsi dal torpore in cui ha vissuto fino ad ora, per colpa delle precedenti amministrazioni.
Il senatore Enzo De Luca sostiene Luca Cipriano e spende alcune parole sulla politica nazionale e locale
You Might also like
-
Rifiuti in Irpinia, il documento della Federazione provinciale del Partito Democratico
Il sindaco di Avellino per l’ATO rifiuti ha convocato, per il giorno 23 marzo, alle ore 16.00 in prima convocazione ed il giorno 24 marzo alle ore 16.00 in seconda convocazione, l’assemblea dei sindaci per l’approvazione del bilancio di Previsione dell’ATO 2023-2025. Tanto premesso si fa rilevare l’importanza che riveste l’approvazione di tale bilancio per la salvaguardia della gestione pubblica dei rifiuti in provincia di Avellino.
La gestione pubblica attraverso una società in House consentirebbe:
- Una gestione dettata non solo da logiche di profitto e di fatturato, ma da una “vision” che ponga come obiettivo dell’agire l’efficientamento del servizio in termini qualitativi e innovativi, piuttosto che di crescita del fatturato e il margine di utile, derivante sostanzialmente dalla contrazione dei costi del personale, considerato che i costi di gestione rimangono pressoché invariati
- La maggiore elasticità di adeguamento al cambiamento delle esigenze di esecuzione del servizio rispetto alle previsioni contrattuali.
- Maggiore trasparenza gestionale derivante dall’obbligo di “controllo invariati analogo” da intendersi quale rapporto quasi equivalente ad una relazione di vera e propria subordinazione gerarchica e quale controllo dell’attività operativa non solo attraverso l’esercizio del normale potere di indirizzo ma anche con l’esame preventivo dei principali atti di gestione.
- La riduzione delle possibilità di contenzioso tra Amministrazione ed esecutore del servizio.
- Alle amministrazioni una gestione meno “stressante” dei pagamenti da effettuare. Difatti Irpiniambiente nonostante la morosità patita, ha sempre garantito l’esecuzione del servizio.
- La prevedibilità di costi di servizio più bassi per la mancanza di utili di impresa e la possibile riduzione delle spese generali.
- La possibilità di utilizzare il know how maturato dalla società attualmente operante (Irpiniambiente) nella sua pluriennale esperienza su un territorio particolare sotto vari aspetti (geografico, logistico etc.), più adeguato rispetto a quello di un soggetto esterno.
- Garantire il raggiungimento di vantaggi ambientali, sia come salvaguardia dei presidi ambientali, sia come effettivo recupero del materiale raccolto delle varie frazioni della raccolta differenziata. Tale approvazione consentirà di raggiungere quella economia di scala idonea a garantire l’ottimizzazione del servizio che sarebbe utile a tutti i comuni della provincia.
- Inoltre, la gestione in House assicurerebbe la stabilità occupazionale degli oltre 500 dipendenti della attuale società provinciale, non solo nell’immediato, garantito dal cosiddetto passaggio di cantiere, ma anche a lungo termine con una migliore qualità della vita dei lavoratori stessi e delle loro famiglie. La sostenibilità finanziaria dell’ATO è garantita soprattutto dalla gestione in proprio degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, aspetto confermato anche dallo studio effettuato dall’Università Parthenope di Napoli, dimostrando la fattibilità della gestione del ciclo integrato dei rifiuti anche in assenza della partecipazione del Comune di Avellino.
- Infine, la gestione pubblica arginerebbe il ben noto fenomeno delle infiltrazioni malavitose in un settore “appetibile” come quello dei rifiuti in Regione Campania che secondo Legambiente si conferma terra di grandi affari per le Ecomafie.
Tutto ciò premesso, la federazione irpina del Partito Democratico, nel ribadire la vicinanza e la solidarietà espressa nei confronti di tutte le maestranze e i dirigenti di Irpiniambiente, che nel corso degli anni hanno saputo dimostrare con il loro impegno quotidiano , garantendo eccellenti prestazioni nell’interesse della intera comunità irpina, non solo quella del comune capoluogo, sollecita gli amministratori che si riconoscono nei valori e negli ideali del Partito Democratico a non far venire meno il lor sostegno in sede di approvazione del bilancio di previsione, la cui mancata approvazione potrebbe avere effetti esiziali sulla gestione in House della raccolta dei rifiuti nella nostra provincia.
Auspica che in momenti come questi l’appartenenza e la lealtà siano la cifra caratterizzante l’impegno politico sul territorio e per il territorio, anche a tutela dei livelli occupazionali e, soprattutto, dei livelli prestazionali.
Questa attenzione, già ribadita anche in sede di direzione provinciale del Partito, va rimarcata ancora maggiormente in un momento delicato e cruciale per la qualità del servizio e, soprattutto, perché lo stesso venga ancora preservato da possibili infiltrazioni ambigue e poco trasparenti e conservi quella natura pubblica che lo rende sostenibile per tutti gli irpini, in termini di costi e di tutela dell’ambiente e dell’intero ecosistema.
-
Avellino: Elezioni Provinciali 2021
Presso l’Ufficio Elettorale della Provincia sono state presentate due candidature per la carica di
presidente della Provincia: Rizieri Buonopane, Sindaco di Montella; Angelo Antonio D’Agostino, Sindaco di Montefalcione.Per l’elezione dei dodici componenti del Consiglio Provinciale sono state presentate cinque liste.
Lista Partito Democratico: Luigi D’Angelis, Caterina Lengua, Rosa Anna Maria Repole, Vincenzo
Bruno, Laura Cervinaro, Raffaella Rita D’Ambrosio, Yuri Gioino, Costantino Giordano, Mirko
Iorillo, Lorenzo Manganese, Paolo Normanno, Annamaria Oliviero.
Lista Proposta Civica per l’Irpinia: Domenico Biancardi, Roberto Cardinale, Matilde
Chirichiello, Franco Di Cecilia, Girolamo Giaquinto, Domenica Giuliani, Marisa Graziano,
Giuseppe (detto Pino) Graziano, Stefania Merolla, Antonio Olivieri, Rosalia Passaro, Fausto
Picone.
Lista Irpinia Protagonista: Romualdo Meola, Maria Vivolo, Costantino Preziosi, Letizia Cecere,
Alberto Manganiello, Filomena Catalano, Francesco Mazzariello.
Lista Laboratorio Irpinia: Noemi Aurisicchio, Giovanni Cardillo, Carmen Galluccio, Francesco
Iandolo, Attilio Iannuzzo, Giuseppe Pedoto, Ferdinando Picariello, Rossella Simoniello.
Lista Davvero Avellino: Giovanni Contardi, Vittorio D’Alessio, Giovanna Ferullo, Diego
Guerriero, Maria Iride Ianniciello, Giuseppe Ragucci, Marino Sarno, Flavia Serrone, Sandra
Siniscalchi, Luigi Tenneriello, Luigi Urciuoli, Marianna Morante.Da domani 29 novembre e fino al 3 dicembre prossimo, l’Ufficio Elettorale procederà alle verifiche
delle candidature a presidente e delle liste.
Il giorno 3 dicembre prossimo, alle ore 16.00, presso l’Ufficio Elettorale si procederà al sorteggio
per l’assegnazione del numero progressivo a ciascuna lista ammessa. -
La Settimana dei diritti umani a luglio a Rovigo
Il titolo dice tutto: “La Settimana dei diritti umani” è un nuovo festival che nasce a Rovigo coinvolgendo il centro storico, e non solo, da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti a ingresso gratuito.
Nel pomeriggio del 22 giugno alla Sala della Gran Guardia è stato svelato il programma di questo evento denso di iniziative che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di oltre trenta associazioni e realtà culturali.
Il parterre degli ospiti sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero particolare.
ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.
Spiegano Michele Lionello e Martina Manfrinati di Voci per la libertà, organizzatori della manifestazione:
È grande la soddisfazione ce l’abbiamo fatta, dopo mesi di intenso lavoro, di riunioni, coordinamenti, telefonate, mail tra le numerosissime realtà che hanno creduto in questo progetto ci siamo, eccovi questo splendido programma.
Sarà un percorso tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. Lo slogan e filo conduttore è “D(i)ritti al futuro” con un focus su: diritto alla dignità, ovvero il diritto a vivere piuttosto che sopravvivere, includendo tematiche come casa, lavoro, salute e salario; diritto alla libertà di movimento, inteso sia come diritto a restare nel proprio territorio che a spostarsi fisicamente e socialmente; diritto alla partecipazione, intesa come pace, comunità, protesta e detenzione; diritto alla propria identità, dal sesso al genere all’orientamento sessuale senza discriminazioni; diritto all’ambiente: l’importanza di considerare la sostenibilità del pianeta come elemento imprescindibile in tutte le scelte che compiamo.
Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione.
L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche due iniziative particolari: la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”.
Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Natalia Spada.
Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazzetta Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”.
I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l’atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”.
Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive.
Clou del festival sarà la 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm “Rumore – Human Vibes“, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio Arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD realizzato dal Centro Astalli in collaborazione con Appaloosa Records e I.R.D. a sostegno delle donne rifugiate. Con Simone Veronelli di I.R.D. , un rappresentante del Centro Astalli, Lorenzo Monguzzi e Erica Boschiero.
Il palco principale del festival sarà in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali ci saranno otto artisti (fra band e cantautori) provenienti da tutta Italia in lizza per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggeranno: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”. I migliori cinque saranno protagonisti nella finale di domenica 23.
In ciascuna serata un ospite prestigioso. Si parte venerdì 21 con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l’occasione vedrà come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Sabato 22 sarà la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo che proporranno dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati. Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano “Severodonetsk“, una canzone che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II ci saranno gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton.Afferma Martina Manfrinati, coordinatrice del festival:
Tutti nel nostro piccolopossiamo cambiare le cose, o perlomeno far sentire la nostra voce, combattere non con armi ma con la forza della speranza e dell’amore, per migliorare il nostro mondo… Solo quando saremo disposti ad aprire gli occhi, solo quando capiremo che in realtà siamo cittadini del mondo… allora il nostro pensiero e la nostra anima saranno liberi da quelle barriere che troppo spesso ci fanno inciampare in pregiudizi e preconcetti.
Conclude Michele Lionello, direttore artistico della manifestazione:
Perché questi temi possano entrare nel cuore prima che nella mente c’è bisogno di trasformarli in emozioni mediante il potere immediato ed empatico dell’arte e della cultura. Il festival proporrà un corposo cartellone artistico, che nasce dalla forza creativa di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte.
Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero e gratuito.
7 comments on Amministrative Avellino: Luca Cipriano presenta la sua candidatura
Comments are closed.