Inizia oggi il primo appuntamento dell’estate grottese con Moon Walk 2019 che celebra il 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna. Il sindaco Angelo Cobino ha presentato tutti gli eventi culturali organizzati dall’assessore Marilisa Grillo e dai consiglieri delegati Marisa Graziano e Rocco De Luca, soffermandosi anche su altre iniziative che esulano dal calendario.
Dal calendario appena presentato si evince il cambiamento generazionale all’interno dell’amministrazione comunale. Gli eventi in programma abbracciano tutte le fasce d’età, in modo da poter intrattenere tutti i cittadini, cercando d’incontrare tutti i gusti.
Questa ricca programmazione, oltre ad avere come scopo principale quello d’intrattenere la cittadinanza, è un invito a partecipare attivamente a tutte le iniziative, per ritrovare quel senso di appartenenza e di aggregazione che ci identifica come abitanti di un determinato luogo.
You Might also like
-
Ci vuole orecchio è un viaggio nel mondo musicale di Enzo Jannacci
Venerdi 2 dicembre, e in replica sabato 3 e domenica 4 dicembre va in scena “Ci vuole orecchio”, un viaggio nel mondo musicale del cantante-chirurgo milanese Enzo Jannacci.Protagonista un altro milanese doc Elio (voce della storica band Elio e Le Storie Tese) che canta e recita il “poetastro”, come amava definirsi.Con la regia, e drammaturgia, di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, in scena ad accompagnare Elio troviamo: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono e Giulio Tullio al trombone.Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.Enzo Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.“Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora.A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone, dove una band di cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il Comico, anche in musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato ma piuttosto un potente strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo. Sovversione del senso comune, mondo alla rovescia, ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati e che, contemporaneamente, non teme di creare disagio o generare dubbi.Dichiara Elio:Ci vuole orecchio” non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente (…)È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa.Così, nel panorama infinito delle figure che abitano l’universo Enzo Jannacci trovano posto anche personaggi dolenti, clown tristi e inadeguati che spesso inciampano nella vita. Lo spettacolo sarà perciò un viaggio in questo pantheon teatralissimo, dove per vivere “ci vuole orecchio” e dove, da saltimbanchi si vive e si muore… Opla! -
Covid-19 nuovi tamponi positivi in Irpinia
L’ASL di Avellino comunica che sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 22 casi.
I risultati pervenuti sono i seguenti:
- 10 residenti nel comune di Frigento.
- 5 nel comune di Sturno che risultano essere casi che sono stati in contatto con un positivo.
- 1 residente nel comune di Avellino, ricoverata presso l’AORN Moscati di Avellino.
- 1 residente nel comune di Cervinara che è stato in contatto con un caso positivo.
- 1 residente nel comune di Grottaminarda che risulta essere stato precedentemente in contatto con un caso positivo.
- 1 residente nel comune di Roccabascerana, ricoverata presso l’AO San Pio di Benevento.
- 1 residente nel comune di Sperone.
- 1 residente nel comune di Torrioni e deriva da un rientro.
L’ASL di Avellino ha avvito le indagini epidemiologiche sui contatti positivi.
-
Grottaminarda,
l’associazione Civitas presenta “Dialogo sul conflitto”L’associazione Civitas di Grottaminarda, dopo la proiezione del docu-film: “Tenk iù Globalizescion” e la presentazione del libro “Politicamente corretto” di Eugenio Capozzi, propone ai cittadini ufitani una nuova lettura: “Dialogo sul Conflitto” di Orazio Maria Gnerre e Gianfranco La Grassa.
“Dialogo sul conflitto” affronta i principali problemi teorici del XXI secolo: fine della destra e della sinistra e ricerca di un nuovo paradigma, rivolta delle classi medie e nuova lotta di classe, transizione uni-multipolare, destino dell’Europa nell’epoca dell’acutizzazione della competizione policentrica.
Il ripensamento dei sistemi interpretativi di autori sempre attuali, tra i quali Karl Marx e Carl Schmitt, dischiude, in forma di dialogo, una riflessione approfondita sulla reale natura del conflitto e dell’uomo, aprendo il discorso a nuove interpretazioni e problematiche.
11 comments on Angelo Cobino presenta il calendario dell’estate grottese e altri eventi
Comments are closed.