«Di questi tempi, è difficile mantenere una promessa. L’unica che abbia davvero un valore per qualcuno a cui si voglia bene, soprattutto per dei figli, è quella di esserci sempre, qualunque cosa accada».
È con questo messaggio e, soprattutto, con Prumessa, brano di prossima pubblicazione, che Antonio Scafuri saluta il pubblico dal Palco Emergenti del Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza.
«Un’esperienza emozionante e ricca di stimoli. Il MEI è un posto dove per tre giorni, ad ogni angolo, si respirano musica e voglia di fare. È un momento per condividere la più grande passione con tante persone che, come me, credono in quello che fanno».
Nel corso della sua toccante esibizione il cantautore del Mandamento ha condiviso alcune canzoni che andranno a comporre il suo primo EP, attualmente in lavorazione, come Me manc’, Solo e Bella.
Non sono mancate due rivisitazioni personalissime di altrettanti brani della tradizione campana: Tutt’egual song ‘e criature di Enzo Avitabile e 9 Maggio di Liberato.
Antonio Scafuri è stato selezionato a partecipare alla prestigiosa manifestazione nazionale lo scorso luglio durante il Summer Day Music Fest di Terracina, fondato e diretto da Franco Iannizzi, anche direttore artistico della Lab Music Factory. È rientrato nel ristretto gruppo di 14 invitati (su oltre 40 partecipanti complessivi) che si sono esibiti al gala conclusivo della manifestazione, ed è stato invitato al Mei da Marco Mori, producer, talent-scout e componente del comitato direttivo del Meeting.
Con quest’esibizione ottobrina l’artista della scuderia musicale Inside Ita ha ufficialmente salutato un’estate ricca di successi. Oltre al già citato Summer Day Music Fest, Scafuri ha guadagnato un premio speciale durante la finale del contest I Visionatici e riscosso grande riscontro dal tour estivo, che lo ha portato a Roma, Latina, Ischia e Pomigliano d’Arco, dove si è esibito nell’opening act del concerto della band Foja.
Ora è il momento di entrare il sala di registrazione e cucire addosso alle nuove canzoni il vestito musicale perfetto. Siete pronti ad ascoltarle?
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Sud Top Wine: premiati a Taormina Gourmet i migliori vini del Sud Italia
Sono i migliori vini del Sud Italia secondo la giuria internazionale di “Sud Top Wine”. Si è chiusa a Taormina Gourmet con l’ufficializzazione dei vincitori la terza edizione del concorso enologico che premia i migliori vini provenienti da sei regioni del Sud Italia – Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna – ideato e organizzato da Cronache di Gusto.
Dopo la degustazione di oltre 600 vini – avvenuta sull’Etna presso Villa Neri Resort & Spa di Linguaglossa – la giuria guidata da Daniele Cernilli e composta da Wojciech Bońkowski, Daniela Dejnega, Jean Charles Viens, Anthony Rose e Federico Latteri – ha assegnato un primo posto e due Winners per ciascuna delle 21 categorie in concorso.
Afferma Fabrizio Carrera, ideatore di Sud Top Wine e Taormina Gourmet e direttore di Cronache di Gusto.:
Registriamo una qualità crescente nei vini del Sud Italia. Ora continueremo nel lavoro di promozione all’estero dei vini premiati, perché la caratteristica di Sud Top Wine è proprio questa: il lavoro comincia proprio ora, con la cerimonia di premiazione.
Daniele Cernilli ha sottolineato come spesso i Paesi esteri sottovalutino alcune regioni italiane:
Mentre i vini mediterranei stanno decisamente progredendo, in Italia e in particolare al Sud, dove c’è grande biodiversità e una grande presenza di vitigni autoctoni.
Tante conferme ma anche tante sorprese sono emerse dalla degustazione come ha spiegato Federico Latteri, così come molte nuove realtà che hanno partecipato per la prima volta a Sud Top Wine, a testimonianza della crescita del concorso. Importante il segnale che arriva dagli Usa, come ha spiegato Gino Colangelo, presidente di Colangelo & Partners, dove il vino italiano sta affermandosi molto bene nonostante l’emergenza Covid-19.
Ha spiegato Colangelo:
Il mercato si sta riaprendo e c’è tanto spazio per le cantine nuove che vogliano inserirsi. Sud Top Wine è importante proprio per favorire la conoscenza dei vini del Sud Italia, meno noti rispetto ad altre denominazioni italiane. Oggi il wine lover americano è più sofisticato e approfondisce più di prima ma è sicuramente più istruito sul nord Italia vinicolo. C’è tanto spazio, quindi, per far conoscere i vini del Sud e lo dico da italoamericano di terza generazione, primo fan dei vini del Sud.
Vini Premiati
Ecco i vini premiati nella terza edizione di Sud Top Wine
Vini rossi siciliani da Nero d’Avola
1º Posto
Sicilia Doc Cembali 2016
Baglio di Pianetto
Winner
Sicilia Doc 16 Filari 2019
Case Alte
Winner
Monreale Doc Vuarìa 2015
Feudo Disisa
Sicilia Doc Grillo e Sicilia Doc Catarratto
1º Posto
Sicilia Doc Grillo Mozia 2020
Tasca d’Almerita
Winner
Sicilia Doc Grillo Lalùci 2020
Baglio del Cristo di Campobello
Winner
Sicilia Doc Grillo 204 N 2020
Salvatore Tamburello
Altri vini rossi siciliani Doc, Docg e Igt
1º Posto
Terre Siciliane Igp Schietto Nero d’Avola 2014
Dei Principi di Spadafora
Winner
Sicilia Contea di Sclafani Doc Rosso Riserva Riserva del Conte 2016
Tasca d’Almerita
Winner
Faro Doc Oblì 2016
Tenuta Enza La Fauci
Altri vini bianchi siciliani Doc e Igt
1º Posto
Monreale Doc Catarratto Lu Bancu 2020
Feudo Disisa
Winner
Terre Siciliane Igp Insolia 2020
Curatolo Arini
Winner
Sicilia Doc Insolia Serò 2016
Principi di Butera
Taurasi Docg
1º Posto
Taurasi Docg Sant’Eustachio 2015
Boccella
Winner
Taurasi Docg Riserva 2009
Case d’Alto
Winner
Taurasi Docg Renonno 2015
Salvatore Molettieri
Greco di Tufo Docg
1º Posto
Greco di Tufo Docg Riserva Vittorio 2008
Di Meo
Winner
Greco di Tufo Docg Riserva Vigna Laure 2019
Cantine Di Marzo
Winner
Greco di Tufo Docg Riserva Vigna Serrone 2019
Cantine Di Marzo
Fiano di Avellino Docg
1º Posto
Fiano di Avellino Docg 2019
Guido Marsella
Winner
Fiano di Avellino Docg Il Cavaliere 2020
D’Antiche Terre
Winner
Fiano di Avellino Docg 2020
Terre d’Aione
Vini bianchi campani a base Falanghina
1º Posto
Campi Flegrei Dop Falanghina Vigna Astroni 2017
Cantine Astroni
Winner
Falanghina del Sannio Dop
I Mille per la Falanghina 2016
La Guardiense
Winner
Campi Flegrei Doc Falanghina 2020
Le Vigne di Parthenope
Cirò Doc Rosso
1º Posto
Cirò Doc Rosso Classico Superiore “Vintage Edition” 2018
Caparra & Siciliani
Winner
Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Volvito 2018
Caparra & Siciliani
Winner
Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Ripe del Falco 2013
Ippolito 1845
Altri vini rossi calabresi Doc e Igt
1º Posto
Calabria Igp ‘A Batia 2017
Casa Comerci
Winner
Calabria Igp Mastrogiurato 2019
Caparra & Siciliani
Winner
Calabria Igt Megonio 2018
Librandi
Vini bianchi calabresi Doc e Igt
1º Posto
Calabria Igp Neostòs 2020
Spiriti Ebbri
Winner
Calabria Igp Rèfulu 2020
Casa Comerci
Winner
Calabria Igt Pecorello 2020
Ippolito 1845
Aglianico del Vulture Doc e Aglianico del Vulture Superiore Docg
1º Posto
Aglianico del Vulture Doc Titolo 2019
Elena Fucci
Winner
Aglianico del Vulture Superiore Docg Daginestra 2017
Grifalco
Winner
Aglianico del Vulture Superiore Docg Damaschito 2017
Grifalco
Vini rossi pugliesi a base Primitivo
1º Posto
Salento Igt Primitivo Visellio 2016
Tenute Rubino
Winner
Puglia Igt Primitivo Vriccio 2019
Antica Enotria
Winner
Primitivo di Manduria Dop Riserva Pezzale 2015
Trullo di Pezza
Vini rossi pugliesi a base Negroamaro
1º Posto
Copertino Dop Riserva Divoto 2012
Apollonio
Winner
Salento Rosso Igp Terragnolo 2017
Apollonio
Winner
Salento Rosso Igt Graticciaia 2016
Vallone
Altri vini rossi pugliesi
1º Posto
Salento Igp Susumaniello Arlati 2020
Trullo di Pezza
Winner
Castel del Monte Rosso Riserva Docg Il Falcone 2015
Rivera
Winner
Brindisi Doc Susumaniello Torre Testa 2017
Tenute Rubino
Vini bianchi sardi a base Vermentino
1º Posto
Vermentino di Sardegna Doc Su’orma 2018
Su’entu
Winner
Vermentino di Sardegna Doc Giunco 2020
Mesa
Winner
Vermentino di Gallura Docg Superiore Bèru 2016
Siddura
Vini rossi sardi a base di Cannonau
1º Posto
Cannonau di Sardegna Doc Nepente di Oliena Riserva Pro Vois 2016
Fratelli Puddu
Winner
Cannonau di Sardegna Doc 2019
Cherchi
Winner
Cannonau di Sardegna Doc Mamuthone 2019
Giuseppe Sedilesu
Vini Rosati
1º Posto
Etna Doc Rosato 2020
Travaglianti
Winner
Calabria Igp Gaglioppo Ligrezza 2020
Terre di Balbia
Winner
Etna Doc Rosato Scalunera 2020
Torre Mora
Vini Spumanti
1º Posto
Sicilia Doc Metodo Classico Extra Brut Contessa Franca 2014
Tasca d’Almerita
Winner
Salice Salentino Doc Brut Rosè Five Roses Anniversario 2016
Leone de Castris
Winner
Etna Doc Spumante Sosta Tre Santi Brut 2017
Nicosia
Etna Doc Bianco
1º Posto
Etna Doc Bianco a’ Puddara 2019
Tenuta di Fessina
Winner
Etna Doc Bianco Trainara 2019
Generazione Alessandro
Winner
Etna Doc Bianco Enrico IV Contrada Santo Spirito 2018
Valenti
Etna Doc Rosso
1º Posto
Etna Doc Rosso Passorosso 2019
Passopisciaro Vini Franchetti
Winner
Etna Doc Rosso 2016
Irene Badalà
Winner
Etna Doc Rosso Regalis 2014
Re Ruggero
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Intervista a Roberta Gesuè autrice di Universi di(versi)
Roberta Gesuè è un’attrice, regista nonché autrice e docente di recitazione e dizione che ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta di poesia: Universi di(versi) in corso di pubblicazione per la casa editrice Aletheia Editore.
L’autrice lavorando nel settore dello spettacolo ha subìto un arresto lavorativo, come tutti gli addetti al settore dell’intrattenimento, ma non ha deciso di rinunciare a esprimere la sua creatività e dunque l’ha incanalata in modo diverso, proiettandosi su un’altra modalità di espressione artistica e culturale: la scrittura.
Roberta Gesuè descrive con queste parole il senso di Universi di(versi):
Il libro è un insieme di poesie e riflessioni che nasce dall’esigenza di raccontare come possa essere sorprendente ma anche difficile e caotica la convivenza. Non con un altro essere umano, ma con tutte le parti – che io vedo come tanti piccoli assoluti- che necessariamente devono convivere dentro di me e che qualche volta (spesso, per la verità) agiscono autonomamente scavalcando le altre, facendo danni e creando scompiglio, proprio come accade in un condominio quando si fanno le consuete riunioni.
Per scoprire qualcosa di più su Universi (di)versi abbiamo deciso di farle alcune domande. Ecco cosa ci ha raccontato di sé e del libro Roberta Gesuè.
Roberta Gesuè: intervista
1. Come nasce il desiderio di scrivere il primo libro scegliendo una raccolta di poesie?
Per imparare a conoscermi e ad accettarmi ho sempre dialogato con me stessa, forse molto più che con gli altri. Allo stesso tempo il mio percorso teatrale mi ha insegnato quanto difficile e perciò preziosa sia la semplicità, ovvero quella capacità di esprimersi attraverso gesti, azioni e/o parole restando semplici.
Mi ricordo che da bambina quando mi sentivo molto felice, o di contro, quando avevo paura o mi sentivo preoccupata prendevo a canticchiare i miei pensieri: qualunque cosa stessi facendo o vedessi in quel momento a anche pensassi, beh io la canticchiavo.
E chi mi conosce sa, ahimè, lo faccio ancora adesso! Credo che la poesia, la filastrocca e la rima mi riportino in qualche modo direttamente in quella dimensione di gioco e di libertà, togliendomi di torno il ronzio della mia amatissima nemica mente. In definitiva la poesia è per me il linguaggio delle immagini e, perciò, dell’anima.
2. Qual è il filo conduttore tra i diversi componimenti poetici?
Il filo conduttore delle mie riflessioni, è dare voce alle tante parti di cui siamo fatti. Nella poesia che racchiude il titolo del libro, Universi di(versi) ho scelto un’immagine in particolare per dirlo: il fiume.
In effetti come i fiumi siamo tutti in continuo divenire, soggetti a cambiamenti e tutti quelli che viviamo all’esterno e ai quali in qualche modo dobbiamo adattarci, come il distanziamento sociale cui ci obbliga questa pandemia in corso, inevitabilmente agiscono cambiando qualcosa anche nei nostri aspetti interni, ed ecco allora che i fiumi di cui siamo fatti deviano e disegnano letti diversi da percorrere pur ritrovandosi poi nello stesso mare.
3. Ci spieghi il significato del titolo Universi di(versi)?
Ho scelto come titolo Universi di(versi) perché volevo raccontare come possa essere sorprendente, ma anche difficile e caotica, la convivenza con tutte le parti – che io vedo come tanti piccoli assoluti – che si trovano necessariamente ad abitare dentro di me. Le ho immaginate come piccoli universi che a volte viaggiano insieme senza intralcio, ma altre faticano a parlarsi, o vogliono proprio cose diverse.
Ascoltandole e lasciando che ognuna di esse giochi a suo modo con le parole per esprimersi portando alla luce il proprio universo, chissà che non riuscirò anche a prendere ciascuna per il verso giusto!
4. Come riassumeresti Universi di(versi)?
Lo riassumerei con un sottotitolo ironico, che sarebbe: io e il mio condominio!
5. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi lettori?
Sarebbe bello prendersi cura della propria diversità, e usare la creatività in ogni sua forma per riuscire a trasformare tutto ciò che nei nostri universi diversi viviamo. Forse ci troveremmo per paesaggi meno logici e decifrabili ma, vuoi mettere la bellezza del panorama?
6. Cosa ti ha condotto verso questa forma di espressione altra rispetto a ciò che hai fatto in passato?
È stato un anno difficile per tutti a causa della pandemia, ci troviamo ancora in una condizione di continua emergenza in cui tutto ciò che prima di questo periodo pensavamo di conoscere o di fare in un modo ora appare da rivisitare. Il mio settore, quello dello spettacolo dal vivo è stato fortemente penalizzato e, dopo in pratica un anno di fermo, potrei quasi dire paralizzato. Ho deciso allora di non rinunciare a esprimere la mia creatività, ma di farlo in un modo alternativo e cos’ nasce Universi di(versi).
Per farvi comprendere al meglio il mood di Universi di(versi) di Roberta Gesuè vi lasciamo con la poesia che da il nome al titolo della raccolta di poesia in fase di pubblicazione.
Universi di(versi)
Noi: rari frammenti dispersi.
Noi: tanti universi introversi.
Noi: tutti labirinti senza scia,
perché fiumi di(versi).
Se siete affascinati dal mondo della poesia in versi vi consigliamo la lettura di Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima.
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Avella,
tutto pronto per l’VIII Edizione di “Pane Ammore e Tarantella”Avella si prepara alla ottava edizione di “Pane Ammore e Tarantella” tra arte, spettacoli, cultura ed enogastronomia, in programma il 15, 16 e 17 novembre nel centro storico.
I numeri rendono bene l’idea di cosa attenderà i visitatori: tre palchi con oltre 150 artisti e Street Band d’eccezione; oltre 100 stand tra eccellenze della gastronomia e dell’artigianato; un palinsesto ricco di iniziative, spettacoli, momenti dedicati ai bambini, mostre e visite guidate al patrimonio storico e artistico di Avella.
Organizzato dalla Pro loco Clanis insieme all’associazione “Pane Ammore e Tarantella”, l’evento gode del patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avella, con la direzione artistica di Roberto D’Agnese.
6 comments on Antonio Scafuri al Mei di Faenza
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