In pochi anni Ciak Irpinia è diventato un punto di riferimento per operatori e appassionati di vino. Non possiamo che essere soddisfatti della risposta convinta ed entusiasta del territorio che conferma la volontà condivisa di operare in filiera. Un obiettivo perseguito sempre con grande attenzione e passione dal nostro Consorzio per l’Irpinia.L’evento, oltre che agli esperti di settore e alla stampa, è aperto anche agli appassionati di vino e a chi vuole conoscere l’Irpinia attraverso la sua ampia offerta di vini presenti sul territorio: Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Taurasi DOCG, Irpinia Aglianico, Irpinia Coda di Volpe e Irpinia Falanghina. L’appuntamento è fissato per sabato 18 maggio presso la Dogana dei Grani di Atripalda dove i visitatori potranno degustare vini e conoscere gli oltre 60 produttori dell’Irpinia. Ciak Irpinia nasce con l’obiettivo di approfondire, vendemmia dopo vendemmia, il cambiamento dei vini sul territorio, approfondendo l’area vitivinicola irpina e offrire ai produttori della zona un’occasione per dare visibilità ai propri prodotti e creare una rete di comunicazione nazionale ed internazionale.
Il vino custodisce la memoria degli uomini: non è forse il custode principale, ma sicuramente uno dei più particolari.Jonathan Nossiter
Ciak Irpinia 2019: il programma
Ciak Irpinia apre le sue porte alla stampa con una sessione di approfondimento e di degustazioni a cura della Commissione Tecnica Territoriale dalle ore 13:30 fino alle 14:15. L’evento prosegue con Vintage Rating, un dibattito tra tecnici, giornalisti e produttori, dalle ore 14:15 fino alle 15:00. Ciak Irpinia continua con WalkaroundTasting, apertura dei banchi d’assaggio dedicato alla stampa dalle ore 15:00 fino alle 16:30. L’ultimo appuntamento della kermesse inizia alle 16:30 fino alle 20:30 con l’apertura dei banchi d’assaggio per gli appassionati del settore.You Might also like
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Fast di R3TO è il singolo dedicato al brivido dei motori
Dopo il successo di ”F1RST“, brano dedicato all’universo della Formula 1 (diventato poi colonna sonora ufficiale del MonzaGP2021 per Sky e Tv8), R3TO ritorna con un nuovo progetto musicale realizzato sulla brillante ed originale produzione di Heysimo, dal titolo “Fast”.
“Fast” sono i brividi e le emozioni legate al mondo delle corse e a quello dei motori. Nei primi minuti del brano possiamo sentire i suoni tipici dei circuiti a cui si unisce la ritmica incalzante dell‘hip-hop, il tutto intervallato da due ritornelli estremamente pop/rock.
Fast è l’inno alla libertà e al piacere di vivere al massimo le proprie passioni.
R3TO descrive così il suo singolo:
Fast rappresenta per me un punto di svolta, un passaggio da digitale a reale, dove i suoni del mondo delle corse si uniscono con le emozioni della musica. Un Outro così impattante e diverso è stata una mia scelta, me ne assumo responsabilità e rischi, ma non potevo ignorare o nascondere il dolore e i sacrifici che questo sport richiede ai piloti e alle loro famiglie; sono molto contento di averlo inserito e di avergli dato il giusto peso.
L’immaginario del nuovo progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione ufficiale di due realtà molto importanti dell’universo Lamborghini:
Imperiale Racing: Team Storico di Lamborghini specializzato nelle corse GT, che ha messo a disposizione dell’artista e del suo staff sia il team che l’auto da corsa ufficiale, per tutta le giornate di riprese e shooting fotografici.
Lamborghini Genève: Importante dealer autorizzato con sede a Ginevra, che ha ospitato tutta la troupè nel circuito di Cremona.
Una nota particolare va ad Alberto Di Folco, pilota ufficiale di Imperiale Racing, che per primo ha avvicinato l’artista R3TO, mostrando l’interesse che queste realtà racing hanno nei confronti dell’immaginario musicale e visivo che R3TO e il suo gruppo di lavoro stanno portando avanti.
La scelta artistica di R3TO è quella di far emergere la frenesia ma anche la gioia amara legata al mondo del MotorSport.
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César 2020: i film candidati per la migliore sceneggiatura
Il premio César è un riconoscimento cinematografico che riguarda esclusivamente il grande schermo francese. La prossima premiazione è prevista per il 28 febbraio a Parigi. Tra le varie nomination c’è quella per la migliore sceneggiatura.
Quali sono i film in gara per contendersi il premio per la migliore sceneggiatura?
1. I Miserabili
I Miserabili è un film diretto da Ladj Ly che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Giordano Gederlini e ad Alexis Manenti.
Il regista ci offre uno spaccato di Montfermeil, una periferia di Parigi, che è un quartiere pieno di tensioni tra gang locali e forze dell’ordine che cercano di contendersi il potere sul territorio.
I Miserabili è un film che si ispira alle vicende del 2005 e alle rivolte di strada connesse a quel periodo. Quello che ci offre Ladj Ly è uno scorcio sociale e di denuncia.
Il lungometraggio è uscito nelle sale francesi nel 2019 mentre in Italia l’uscita è prevista per il prossimo 12 marzo.
2. Ritratto della giovane in fiamme
Ritratto della giovane in fiamme (2019) è un film di Céline Sciamma che ne ha curato anche la sceneggiatura.
Siamo in Francia ed è il 1770, Marianne, è una giovane pittrice che ha ricevuto l’incarico di ritrarre Héloise, una giovane donna che, appena uscita dal convento, ha ricevuto l’imposizione di sposarsi e lei non vuole.
Marianne e Héloise si troveranno a fare i conti con dei sentimenti nuovi e, a causa dei quali, dovranno intraprendere decisioni importanti per le loro vite.
Ritratto della giovane in fiamme è uscito nella sale italiane lo scorso 19 dicembre.
3. Grazie A Dio
Grazie A Dio è un film di François Ozon, che ne ha curato anche la sceneggiatura.
Siamo a Lione e Alexandre scopre che il prete che abusava di lui continua ad avere un ruolo che gli consente di stare a contatto con i bambini. Da qui inizia il coraggio d’intraprendere una battaglia con il prete, per evitare che altri bambini debbano subìre gli stessi abusi che, tempo addietro, sono stati destinati a lui.
Alexandre scopre molte vittime del sacerdote e insieme, visto il gran numero di abusati, formano un associazione che decide di costituirsi in giudizio legale.
4. The Specials
The Specials è un film di Olivier Nakache ed Eric Toledano (2019), che ne hanbno curato anche la sceneggiatura.
Malik e Bruno (Vincent Cassel) sono amici e colleghi: sono educatori di bambini adolescenti con autismo. I due passano intere giornate, occupandosi di decine di ragazzi e cercando di trasmettergli un vago senso di responsabilità.
The Specials è un film che mostra le falle di un sistema che ormai fa buchi da tutte le parti nonostante ci siano persone che, ogni giorno, si sforzano nel cercare di cambiare, ciascuno nel suo piccolo, un modus operandi devastato.
Il lungometraggio non è ancora uscito nelle sale italiane.
5. La Belle Èpoque
La Belle Èpoque è un film di Nicolas Bedos e ne ha curato anche la sceneggiatura.
Victor e Marianne sono sposati ma con un’idea della loro storia diversa: lei vorrebbe andare avanti mentre lui, nostalgico, vorrebbe ritornare nel passato. La condizione di Victor si riversa anche sul suo lavoro: lui è un disegnatore diventato disoccupato perché rifiuta la grafica digitale moderna.
Marianne decide di cacciare il marito perché non riceve più stimoli da lui che, intanto, si è rifugiata tra le braccia di François, miglior amico di di Victor.
Quasi per gioco Victor accetta l’invito di un’agenzia che mette in scena il passato e da questa messa in scena riuscirà a focalizzarsi sulle derive che ha preso la sua vita lavorativa e sentimentale.
Rispetto all’elenco dei film con la migliore sceneggiatura di BAFTA 2020, quelladel premio César punta, prevalentemente sullla denuncia dei temi sociali.
Dalle ricerche e valutazioni svolte i più accreditati sono The Specials e La Belle Èpoque. Noi tifiamo per I Miserabili o per La Belle Èpoque.
Per scoprire chi si aggiudicherà il Premio César 2020 del film con la migliore sceneggiatura non ci resta che aspettare il prossimo 28 febbraio.
Voi a chi dareste il premio per la migliore sceneggiatura? Scrivetecelo nei commenti.
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Sergio Nocera della compagnia SulReale scrive una poesia per la popolazione di Ariano Irpino
Sergio Nocera è di Gesualdo ma lavora, come direttore palco e attore, all’interno della compagnia SulReale di Ariano Irpino, la cittadina più colpita dal Covid-19 in Irpinia, definita da molti la Codogno del Mezzogiorno.
I giorni di quarantena hanno permesso a molti di riflettere sulla pandemia, sulle nostre vite sospese e qualcuno, purtroppo, ha visto persone care morire a causa del virus.
Sergio Nocera si occupa di teatro e, per le circostanze note a tutti, ha dovuto bloccare le sue attività culturali e d’intrattenimento che si svolgevano nella cittadina del Tricolle con i suoi amici e compagni arianesi.
Nonostante l’immobilità il ragazzo ha deciso di lanciare un messaggio in versi, diverso da quelli soliti che stiamo leggendo, perché durante la pandemia siamo stati privati di tutto ma non della nostra sensibilità e umanità.
Sergio Nocera ha provato a regalarci immagini attraverso una poesia che racconta di Ariano Irpino e dell’impossibilità, durante il Covid-19, di poter lavorare o provare scene insieme al resto della compagnia SulReale.
Ariano Su(l)rreale
Copioni oramai impolverati
ci negano le battute
niente balli né canti
solo cupi scricchiolii giungono
ormai dalle secche assi del palco
e si fondono al lamento di una campana.
Nelle stradine lastricate del borgo
lacrime nascoste dietro finestre sbarrate
cercano disperatamente una mano
un abbraccio impossibile.
Aspettavamo la neve ad Ariano
a gennaio
candida, soffice, silenziosa e invece
un nemico invisibile, subdolo
sceso su di noi come un velo
ci ha colpito alle spalle
alla gola
ha spezzato vite, ha fermato la vita
ma non la voglia di ricominciare.
Del prossimo spettacolo
abbiamo già pronto il copione
e in estate, forse, sarà tutto dimenticato
ma non la memoria di tanti, di molti
volata via insieme alle loro anime
tra lampeggianti, sirene e mascherine
e angeli vestiti di bianco
che hanno combattuto e ancora
combattono una strenua battaglia.
Intanto inverdiscono i campi
e l’erba si riempie di margherite
come di speranza si riempie la vita:
mai più lacrime o soffocanti lamenti
ma soltanto canti e suoni a festa
d’ora in poi…
…dall’antico e maestoso Campanile.
7 comments on Appuntamento alla Dogana dei Grani di Atripalda con Ciak Irpinia 2019
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