redazione

Green, nel PNRR il nuovo volano di sviluppo

Si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 settembre a Villa Pojana (nel Comune di Pojana Maggiore, Vicenza) la manifestazione “The best practice green”, dedicata ai temi del paesaggio, delle riforestazioni e delle bonifiche. L’iniziativa è organizzata da Assoimpredia, Associazione nazionale imprese di difesa e tutela ambientale, patrocinata, tra gli altri, dal Ministero della Transizione ecologica, la Regione Veneto l’ISPRA, l’Ordine nazionale degli Agronomi e forestali, l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche italiane), l’ANCI veneto e il Comune di Pojana Maggiore, ed è realizzata grazie al contributo di Energreen.

The best practice green: programma completo

The best practice green: programma completo

Alla manifestazione, giunta alla sua terza edizione, interverranno, tra gli altri, Mario Conte, Presidente di ANCI Veneto, il deputato Marzio Liuni, promotore della Riforma del settore florovivaistico, il deputato Diego Sozzani, vice presidente della commissione Trasporti, Cristina Guarda, vice presidente della commissione Politiche agricole e forestali della Regione Veneto, Daniele Fraron, amministratore delegato di Evergreen Spa, e il presidente di Assoimpredia, Gianluca Bartolini.

Spiega Bartolini:

Questa edizione della manifestazione coincide con il decennale della nostra Associazione, da sempre impegnata nella salvaguardia del territorio e del paesaggio e nel rilancio delle imprese del settore. Alla luce della pandemia che ha sconvolto le nostre vite, il varo del PNRR rappresenta un’occasione unica per la crescita del Paese. Ma attenzione: le risorse ci sono, ora servono progetti innovativi e di qualità, altrimenti rischiamo di sprecare questa opportunità.

Parteciperanno alla manifestazione gli studenti del Master in Management delle opere di tutela ambientale del verde pubblico e privato dell’Università di Perugia.

Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse

Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse con queste parole riguardo le ultime accuse ricevute.

La lettera è stata scritta da Sergio Di Lauro, Rappresentante Legale Provinciale.

Ecco la dichiarazione completa:

Dopo aver osservato, per circa nove mesi, alcuni aspetti organizzativi e funzionali riguardanti l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, iniziamo a trarre conclusioni in merito. Premettiamo che, tranne la FP CGIL, non abbiamo visto ancora alcuna segnalazione da parte di delegati appartenenti ad altre sigle; non sappiamo se ci è sfuggita, oppure se altri delegati fossero impegnati su altre tematiche. L’intervento dell’USB è stato richiesto sia da utenti che da operatori.

Annunciamo sin d’ora che le nostre osservazioni saranno oggetto di interrogazioni.

È doveroso segnalare che ci appare inspiegabile, in un momento persistente di carenza infermieristica e di coordinatori legittimati, che alcune Unità siano state assegnate alla Direzione Sanitaria di Presidio.

Utilizzando quali criteri? Non vogliamo pensare che ciò sia avvenuto solo per aspetti estetici. Ancora più grave, ci appare l’allocazione di una unità infermieristica c/o la Direzione menzionata, transitata per cambio compensativo. E quale compensazione? Mentre avveniva ciò, in alcune Unità Operative, dove il personale è assoggettato ad elevati ritmi, si continuava con il redigere turni massacranti; tutto a danno di operatori già allo stremo. Quale sicurezza per gli stessi? Quale sicurezza per gli utenti?

Altro aspetto, non meno importante, è rappresentato dalla qualità dei pasti forniti; situazione rilevata fino al subentro della ditta aggiudicataria. Ma il Sistema Qualità, introdotto in forma dettagliata, dalla Legge 502/92, non prevedeva, e tutt’ora prevede, il controllo di tutti i servizi erogati durante un processo di assistenza sanitaria? L’Azienda Moscati ha visionato e legittimato i menù quotidiani? Ci sono agli atti, questionari di soddisfazione degli utenti con cadenza periodica, debitamente protocollati? La soddisfacente qualità poco evidente dei pasti, ha indotto, spesso, molti pazienti a rinunciare al consumo degli stessi; situazione aggravata anche dal Covid, in quanto non si è potuto trovare un’alternativa a tale défaillance. Anche se, sostanzialmente, è sempre vietato introdurre pasti in ospedale con o senza Covid.

Nelle ultime ore, abbiamo appreso di un’altra situazione sconfortante.

Un utente su sedia a rotelle, recatosi con accompagnatore per esami di controllo, si è sentito male. Invece di essere assistito con celerità, è stato sottoposto ad una prassi burocratica secondo un descritto “protocollo nazionale”. Ma quale protocollo, al cospetto di una vita umana! Risultato finale: il paziente è morto. La testimonianza ha detto in sintesi: “Si è sentito male al Moscati, i sanitari non lo hanno soccorso subito: litigavano sul protocollo mentre l’uomo moriva”. Perché il signor Vincenzo De Luca non interviene? Questa appare, agli occhi di tutti, “l’eccellente Sanità” che egli stesso descrive. E non solo questo è l’aspetto negativo.

Arrivederci, alla prossima puntata.

Siglato accordo d’intesa per la Castagna IGP del Partenio

Siglato accordo d’intesa per la Castagna IGP del Partenio.

Enti e Associazioni fanno quadrato per dare nuovo impulso alla nascita della Castagna IGP del Partenio. A Santa Paolina, presso la sede del Gal Partenio, alla presenza del Presidente del Gal Partenio Luca Beatrice, del Presidente del Parco Regionale del Partenio Francesco Iovino, del Presidente dell’Associazione Castanicoltori Campani Davide Della Porta, del Direttore del Distretto della Castagna e del Marrone della Campania Roberto Mazzei, del Consulente Agronomo Italo Santangelo, del Coordinatore del Gal Partenio Maurizio Reveruzzi e del consigliere del Cda del Gal Partenio Palerio Abate, è stata sancita la nascita di un accordo di partenariato per la costituzione di un Comitato di Sostegno che affiancherà il costituendo Comitato Promotore della Castagna IGP del Partenio.

Castagna IGP Partenio

Castagna IGP Partenio

L’intesa istituzionale, che punta a mettere insieme tutti gli attori del comparto castanicolo del Partenio per l’avvio dell’iter che porterà i Comuni rientrati nella denominazione e perimetrazione geografica all’ottenimento della certificazione Igp, vede tra i sottoscrittori anche il Presidente della Comunità Montana Partenio – Vallo di LauroDomenico Biancardi.

Luca Beatrice: nuovo Presidente della CNA

Luca Beatrice

Afferma il presidente del Gal Partenio Luca Beatrice:

La nostra intenzione è quella di avviare un processo virtuoso che abbia come protagonisti le aziende agricole, i produttori e i trasformatori, con l’obiettivo di ottenere il marchio di qualità territoriale IGP che risulta fondamentale per lo sviluppo di un settore così importante nell’area ricadente nei Comuni che fanno parte del Gal Partenio, del Parco Regionale del Partenio, della Comunità Montana del Partenio – Vallo di Lauro e delle aree contigue. Il prossimo appuntamento sarà un incontro con le aziende per avviare una discussione approfondita sulle problematiche inerenti al settore castanicolo.

Il tocco del piccolo angelo: il noir di Fiorenza Pistocchi

È disponibile in libreria e negli store online “Il tocco del piccolo angelo”, il nuovo romanzo giallo/noir di Fiorenza Pistocchi edito da Neos Edizioni. Con il talento che le è proprio di restituire l’umanità e le atmosfere delle situazioni, la scrittrice affronta la metropoli, le sue inquietudini e la molteplicità delle sue relazioni.

Dalla penna di Fiorenza Pistocchi nasce una nuova protagonista: Linette, giovane, capelli crespi e occhi abbaglianti, con un passato doloroso. Con lei, l’autrice regala ai suoi lettori una guida sensibile che avvince e scompagina le carte dei luoghi comuni.

Afferma la scrittrice:

Ho avuto occasione di visitare il settore femminile di San Vittore e anche la residenza protetta per le carcerate con figli. Ho visto molte detenute giovanissime, belle, a cui si fa fatica ad attribuire un passato criminale. Ho voluto narrare la storia di una di loro, alla ricerca di una redenzione, tra mille dubbi e incertezze… anche alle prese con un omicidio.

Il romanzo è ambientato nella città di Milano.

Conclude l’autrice:

Lambrate e Crescenzago sono due quartieri, una volta di estrema periferia, oggi inseriti nel tessuto urbano milanese, che hanno caratteristiche interessanti: Lambrate, persa l’identità industriale, è diventato un polo artistico/creativo, mentre Crescenzago, in alcune parti riqualificato, è multiculturale, con pregi e difetti, in cui si può vivere il clima della Milano affacciata sul Naviglio della Martesana. Ho vissuto e lavorato in entrambi. A Lambrate vive Linette, la protagonista femminile, a Crescenzago vive Diego Perego, il protagonista maschile.

Il tocco del piccolo angelo: recensione

L’ultimo romanzo della scrittrice

Il tocco del piccolo angelo: la trama

Lambrate, periferia di Milano. Il corpo di una donna viene trovato sotto il viadotto della tangenziale.

Inizia un’inchiesta lunga e problematica dalla quale faticano a emergere i moventi dell’assassinio. Fra un sopralluogo, un interrogatorio e una perquisizione, il commissario Perego si imbatte nell’inatteso: la giovane Linette, che sta tentando di imbastire una vita normale dopo vicende di droga e prostituzione.

Il suo passato e ciò che si percepisce di lei però non combaciano, gli occhi trasparenti e l’attenzione per gli altri raccontano di una storia che ha preso una via sbagliata. Diego Perego ne resterà irretito, soprattutto quando la fragilità di lei si esprimerà in premonizioni e intuizioni imprevedibili.

Il tocco misterioso del piccolo angelo accompagnerà le vicende alla soluzione.

Fiorenza Pistocchi: biografia

Nasce a Savona, ha vissuto per molti anni a Milano, attualmente risiede a Pioltello.

In passato ha scritto pubblicazioni per bambini a carattere didattico per Signorelli, Juvenilia, DeAgostini, Atlas. Neos Edizioni di Torino ha stampato la serie di suoi romanzi gialli ambientati in Liguria, a Noli, un antico borgo nel quale agisce il suo personaggio, un vigile impegnato a risolvere delitti e misteri: Il destino disegna paesaggi di mare, 2014; Appuntamento a San Paragorio, 2015; Il tesoro del Transylvania, 2016; Le perle portano lacrime, 2017; La madre nell’ombra, 2019; Ossa sotto il castello, 2020.

È curatrice per Neos Edizioni delle antologie Natale a Milano 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021. Quest’ultima in collaborazione con lo scrittore Gian Luca Margheriti.

A settembre 2018 è uscito il suo primo romanzo a sfondo storico: Il cuore tenace della lavanda, ambientato negli anni della Prima Guerra Mondiale (Neos Edizioni) e a novembre 2019 è stato stampato il secondo, I colori del buio (Neos Edizioni), ambientato a Pioltello tra il 1943 e il 1945, quando dalla piccola stazione del paese transitavano i convogli carichi di persone destinate ai campi di concentramento e di sterminio.

Ha scritto molti racconti, che si trovano in antologie tematiche di Neos edizioni, tra le quali, nel 2020, Nulla più come prima sul dopo-Covid19 e TutTo SotTo-Sotto mentite spoglie, raccolta di racconti noir ambientati in Piemonte.

La sua ultima opera è il romanzo giallo/noir Il tocco del piccolo angelo, uscito nel giugno 2021 per Neos Edizioni, ambientato a Milano, nel quartiere di Lambrate-Città Studi, dove ha abitato.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute: un libro sull’importanza del verde terapeutico

Un oncologo e un vivaista raccontano le loro esperienze sulle terapie diversionali e il verde terapeutico.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute, il libro sulla prima ricerca italiana condotta da un oncologo e un vivaista sui benefici del verde terapeutico in oltre 200 pazienti oncologici dell’Ospedale di Carrara e l’impatto sulla “farmaco- economia”, pubblicato il 20 settembre.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute

Due amici con lo stesso nome, Maurizio, lo stesso anno di nascita, 1956, gli stessi “umani” orizzonti e lo stesso ”pensiero laterale”. Lo sguardo rivolto a percorsi diversi oltre la strada più battuta, verso impegni, obiettivi e realtà nuove, come la loro esperienza sulle terrazze terapeutiche, sui bisogni dei pazienti, oltre l’assunzione di una compressa, raccontata ora in un libro: il concreto sostegno che il Verde ha dato ai malati oncologici nell’angosciante attesa della chemioterapia o dell’esito di una TAC e il risultato sulla riduzione del consumo di farmaci ansiolitici e degli anti-dolorifici al bisogno.

L’oncologo ha messo a disposizione le due terrazze del suo reparto ospedaliero, il vivaista il loro completo allestimento a verde e, insieme ad un selezionato gruppo di paesaggisti urbani, agronomi, farmacisti, psicologi, biologi, vivaisti ed oncologi, hanno trasformato le terrazze terapeutiche in una ricerca scientifica.

I benefici prodotti sulla salute dalla presenza di piccoli spazi verdi, come i terrazzi allestiti con piante e fiori dell’Oncologia di Carrara, assumono una valenza sociale: gli effetti positivi agiscono infatti su qualsiasi persona che ha il privilegio di poter godere di un angolo verde, non solo sui malati.

Qualità dei vini rossi di pregio dell’area del Gal Partenio

Una giornata divulgativa sul progetto “E.CO.VINI” e sugli effetti delle pratiche colturali e di parametri tecnologici e microbiologici sulla qualità di vini rossi di pregio dell’area del Gal Partenio.

E.CO.VINI programma incontro

E.CO.VINI programma incontro

L’appuntamento, inserito nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale “Terra del Partenio” – PSR Campania 2014/2020 Misura 19 Tipologia di intervento 19.2.1 Misura 16 Tipologia di intervento 16.1.1 Azione 2 “Progetto E.CO.VINI”, è in programma mercoledì 22 settembre alle ore 11 a Sant’Angelo a Scala presso la Masseria Alfano (Via Toppe, 16).

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Angelo a Scala, Carmine De Fazio, e del vice sindaco Paolo Ciriello, introdurrà il tema Francesco Acampora, presidente provinciale della Coldiretti. Quindi l’intervento di Giuseppe Blaiotta, docente di Microbiologia Agraria presso l’Università “Federico II” di Napoli e responsabile scientifico del progetto E.CO.VINI. Concluderà i lavori il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice.

Equinozio d’autunno: curiosità

Il 21 settembre arriva l’equinozio autunnale, un momento particolare in cui l’estate cede il passo all’autunno. Questo passaggio rappresenta una dimensione della vita di ogni essere vivente, che si muove lungo le proprie stagioni della primavera, attraverso l’estate, per giungere all’autunno e infine all’inverno.

Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo delle rinascite. Sono momenti di passaggio che segnano un punto di svolta, soprattutto in un tempo ciclico come lo è il nostro.

Dopo un periodo di quaranta giorni cadono molte ricorrenze collegate alla natura a cui corrispondono riti molto antichi, soprattutto celtici.

Con l’equinozio autunnale si aprono le ricorrenze collegate alla morte.

Le origini di questa festa affondano in un passato remoto, quello delle popolazioni tribali che usavano dividere l’anno in due parti, in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, quando la terra si preparava all’inverno  era necessario ricoverare il bestiame in un luogo chiuso, per potergli garantire la sopravvivenza durante la stagione fredda.

Questo periodo coincide con quello di Halloween, ricorrenza che si è diffusa con i Celti perché questo popolo festeggiava la fine dell’estate con il Samhain, il loro capodanno.

Equinozio d'autunno

Equinozio d’autunno

In gaelico Samhain significa fine dell’estate. Nella dimensione circolare del tempo, Samhain si trovava in un punto fuori della dimensione temporale dunque non apparteneva né all’anno vecchio né al nuovo, era questo il momento che divideva il velo  e si assottigliava dando la possibilità ai vivi di accedere nella terra dei defunti e condividere il cibo con loro.

Sono numerose le tradizioni alimentari che si riconducono al periodo del passaggio autunno-inverno, in modo particolare in quel periodo in cui si riteneva possibile un contatto con il mondo infero: dai cibi a forma di ossa di morto ai cibi che si pensava fossero a questi connessi, come le fave o altre leguminose.

Irpinia: nasce un formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

Si chiama “Forfresh” il progetto per lo sviluppo di un formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile che sarà presentato martedì 21 settembre presso l’azienda agricola Francesco Savoia di Roccabascerana, nell’ambito di un incontro promosso dal Gal Partenio per il PSR Campania 2014/2020.

forfresh: formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

forfresh: formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

MISURA 19 – Sviluppo locale di tipo Partecipativo – LEADER. Tipologia di intervento 19.2.1 “Strategie di Sviluppo Locale” – Misura 16: “Cooperazione” – Tipologia di intervento 16.1.1: “Sostegno per la costituzione e il funzionamento dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)”.

L’incontro, che comincerà alle ore 16, sarà moderato da Italo Santangelo, agronomo e giornalista, e si aprirà con i saluti di Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio; seguiranno le relazioni di Nicoletta Murru, Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, su “Il progetto FORFRESH, scopo ed obiettivi”, Maria Aponte, Dipartimento di Agraria Università Federico II di Napoli, su “La Lattica, tour microbico guidato dal buono al sano”, Francesco Savoia, Azienda agricola Francesco Savoia, su “Lattica, lo spalmabile moderno dal latte più antico”. Interverranno l’agronomo Raffaele Picone, responsabile Misura 19 Uod 500710 Regione Campania, e Francesco Acampora, Presidente Coldiretti Avellino.

Concluderà i lavori il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice.

Sanità in Irpinia: la precarietà continua

Continua la precarietà nell’ambito sanitario in Irpinia, pubblichiamo le dichiarazioni fatte dal Segretario Generale e dal Responsabile della sanità pubblica e privata  della isl FP IrpiniaSannio.

Affermano Antonio Santacroce Segretario Generale e Mario Walter Musto responsabile della sanità pubblica e privata della Cisl FP IrpiniaSannio:.

Insostenibile continuare ad assistere all’attuazione di soluzioni tampone che rendono di fatto precario il sistema dell’Assistenza dell’ASL di Avellino. Un servizio così importante come quello del 118 è in bilico, visto le continue proroghe a soggetti terzi, che potrebbero venir meno in qualsiasi momento e quindi mettere a rischio la continuità del servizio con un serie di ricadute sull’assistenza territoriale.
Tutte le giustificazioni da un punto di vista burocratico/amministrativo non ci interessano
perché nella sostanza si vive di fatto una situazione precaria appesa ad un filo che da un
momento all’altro si può spezzare.

Filo che si è spezzato per alcune problematiche e rimediate attraverso il convenzionamento con l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino e con il “San Pio” di Benevento. Per non parlare poi della situazione, a nostro avviso altrettanto precaria, che deve necessariamente essere attenzionata della Unità Operativa di Psichiatria in forza all’ASL ma incardinata all’interno dell’Azienda “San Giuseppe Moscati” presso il Presidio Ospedaliero di Solofra che, come noto, è in una fase di ristrutturazione/riconversione e, per condizioni oggettive, carente di tutte una serie di attività e servizi quali ad esempio quella del Pronto Soccorso o come dovrebbe essere stato individuato dalla Regione Campania un punto di primo intervento che invece sono presenti a Contrada Amoretta assieme alle Unità Operative di supporto specialistico.
Queste sono solo alcune delle problematiche!

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Concludono Santacroce e Musto:

Cosa si aspetta ad intervenire in maniera strutturata ed organica?
Da tempo invochiamo, e non ci stancheremo mai di farlo, una cabina di regia, alla quale siamo pronti a fornire il nostro contributo con proposte e suggerimenti, con tutti gli attori che ruotano attorno al Sistema Salute Irpino, che, eviscerando le problematiche, possa tracciare un percorso per la loro definitiva risoluzione e che dia risposte certe alla domanda di salute da parte della cittadinanza.
Auspichiamo che il nostro appello non cadi nel vuoto, tocchi la sensibilità degli amministratori, delle istituzioni e della politica.

Frida Kahlo e Diego Rivera: la storia d’amore tormentata

Una duratura, passionale e tormentata storia d’amore fu quella tra Frida Kahlo e Diego Rivera.

Quando i due si incontrarono per la prima volta, nel 1922, Frida era appena quindicenne mentre Diego aveva già 36 anni.  Colpito dallo sguardo della giovane, Diego così scriveva:

…aveva una dignità e una sicurezza di sé del tutto inusuali e negli occhi le brillava uno strano fuoco.

Sette anni più tardi, nel 1929, “l’elefante e la colomba” diventano marito e moglie, dopo il secondo divorzio di Diego.

Diverse separazioni costellarono la loro storia, insieme alle gelosie e ai tradimenti, tra i quali, il più eclatante, quello che Diego consumò con Cristina, sorella di Frida, nel 1939. Altre donne entrarono nella vita di Diego Rivera durante il matrimonio con Frida, fino al divorzio, dopo il tradimento con l’attrice Paulette Godard. Eppure, dopo un anno di separazione, Frida e Diego tornarono insieme, risposandosi. Il matrimonio rinnovato aprì però una nuova fase della loro relazione, che si trasformò in una relazione aperta.

Frida Kahlo: mostra interattiva

Frida in mostra a Napoli

Le lettere e le pagine di diario originali esposte in mostra sono un prezioso contributo al racconto della loro storia d’amore.  In una delle lettere indirizzate a Diego (1935), Frida così scriveva:

Perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che tutte queste lettere, avventure con donne, insegnanti di “inglese”, modelle gitane, assistenti di “buona volontà”, le allieve interessate all’“arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani, sono soltanto avventure? In fondo tu ed io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, porte sbattute, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre.

Diego confessò che il suo amore per Frida era stata la cosa migliore che gli fosse mai capitata.

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