redazione

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Maschile singolare (2021) è il primo film di Matteo Pilati e Alessandro Guida in cui i due registi decidono di raccontare i sentimenti e la crisi di coppia senza confini di genere. La qualità degna di nota di questo lungometraggio è quella di immergere lo spettatore all’interno di un mondo senza pregiudizi, aprendo le porte di una comunità omosessuale italiana che esiste e vive le relazioni allo stesso modo degli etero, come è giusto che sia.

Protagonisti della pellicola sono Antonio (Giancarlo Commare) sposato da 12 anni con Lorenzo (Carlo Calderone), il suo primo amore dai tempi del liceo. La storia tra i due sembra aver perso lo smalto di un tempo e quel sentimento che li lega da tutti questi anni.

Lorenzo decide di troncare la loro relazione e il matrimonio perché ha un’altra storia clandestina da tempo e, per lui, è palese che non ci sono più i presupposti per continuare una relazione basata solo sull’abitudine e l’infelicità.

Questa decisione per Antonio è difficile da accettare perché non avrebbe mai pensato di arrivare ad un punto di rottura con Lorenzo.

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Antonio con molta fatica accetta questa decisione e lascia il loro appartamento, andando a vivere da un’altra parte, anche se in cuor suo spera che quella di Lorenzo non sia una scelta definitiva. I giorni passano e la situazione non accenna a cambiare. Lui sta male per la fine della sua storia d’amore e si sente smarrito e senza stimoli.

Il giovane si ritrova a fare i conti con la sua vita messa in standby da tempo, per il troppo amore che ha profuso a Lorenzo, dimenticando l’amore per se stesso.

Antonio inizia a pensare a se stesso, alle scelte fatte come quella di vivere in un città ch non gli ha mai offerto le opportunità lavorative da architetto. Pian piano la consapevolezza inizia a fare capolino dentro di sé e finalmente fa i conti con il suo problema: ha sempre cercato una stampella negli altri e mai in se stesso. La cosa più importante da fare è quella di iniziare ad amare se stesso.

Maschile singolare: recensione

Il primo film di Matteo Pilati e Alessandro Guida

La ripresa è difficile, Antonio, deve cercare un lavoro e allo stesso tempo crearsi nuovi spazi e del tempo da dedicare a se stesso, per comprendere realmente cosa vuole fare della sua vita a trent’anni suonati.

Denis (Eduardo Valdarnini), il suo coinquilino, gli apre una nuova visione del mondo, quella che non aveva mai vissuto. Il mondo che Antonio fino a quel momento non aveva vissuto è la sfera delle opportunità e della leggerezza.

Antonio inizia a fare l’apprendista da un amico del suo coinquilino e decide di coltivare questa passione, iscrivendosi ad un corso di pasticceria. Pian piano l’uomo inizia a vivere una vita più piena in cui è lui il suo centro.

Maschile singolare è un film che racconta l’omosessualità senza trascendere nello stereotipo dei luoghi comuni e nella banalità, la pellicola segue una linea del racconto fluida e senza preconcetti, sfatando anche alcuni miti come quello della promiscuità omosessuale che è simile a quella etero. Il lungometraggio conduce lo spettatore nel mondo reale dei sentimenti che non hanno distinzione di genere: amiamo e viviamo tutti nello stesso modo.

I monologhi della vagina di Eve Ensler

I monologhi della vagina (1996) è un’opera teatrale di Eve Ensler, l’autrice recitava i monologhi che riguardavano le donne e le loro esperienze riguardo la loro vagina, lo faceva con il pubblico.  Il materiale contenuto nel testo è il risultato di 200 interviste fatte a donne sugli argomenti più disparati e su cui si aveva difficoltà nel raccontare e accettare: le loro idee sul sesso, relazioni intime e violenza contro le donne.

L’idea di mettere nero su bianco queste esperienze al femminile prende vita quando la drammaturga si rende conto di vivere in una società violenta e che la difficoltà dell’emancipazione femminile è strettamente connessa alla loro sessualità.

Eva Ensler è una donna e drammaturga statunitense che si è impegnata, e tutt’ora si impegna, nel cambiare il mondo, denunciando non solo gli stereotipi ma cercando una strada comunicativa che sia capace di familiarizzare con tematiche complesse e renderle normali.

Per fare questo tipo di percorso, oltre ad una spiccata sensibilità, c’è bisogno di coraggio perché prima di intraprendere una strada dettata da un’idea controcorrente e per certi versi scomoda, si sa da dove si parte e ma non si sa dove sia il punto di arrivo.

L’autrice non immaginava che il suo spettacolo teatrale potesse essere ripreso in tutto il mondo come, poi, è accaduto. Erano tante le donne che avevano bisogno di liberarsi, parlare e denunciare.

Eve Ensler

Eve Ensler

I monologhi della vagina: temi affrontati

Ecco alcune parole di Eve Ensler sulla messinscena de I monologhi della vagina:

La prima volta che ho messo in scena I monologhi della vagina ero certa che qualcuno mi avrebbe sparato. Perciò quando sono salita sul palco di un piccolo teatro di Manhattan mi sono sentita come se stessi attraversando una barriera invisibile, rompendo un tabù mo0lto profondo. Ma non mi hanno sparato. Alla fine di ogni spettacolo c’erano lunghe code di donne che volevano parlare con me. sulle prime ho pensato che volessero condividere le loro storie di desiderio e appagamento sessuale.

In realtà si mettevano in fila per dirmi come e quando fossero state stuprate o aggredite o picchiate  o molestate. Ero sconvolta al vedere che, una volta rotto il tabù, si liberava un fiume in piena di memorie, rabbia e dolore.

I monologhi della vagina si compone di diversi brani, ciascuno di questi testi affronta diversi temi legati al mondo intimo femminile: sesso, stupro, mutilazione, mestruazioni, mutilazione, nascita, orgasmo e masturbazione. Ciò che a livello tematico preme comunicare al lettore è che la vagina non è semplicemente un organo del corpo ma la rappresentazione di ciascuna individualità.

Ciò di cui non si parla spesso o di cui si fa fatica a pronunciarne anche il solo nome, diventa un segreto e il segreto nasconde in sé sempre quel senso di vergogna e di paura. Questi sentimenti di disagio provocano imbarazzo e limitazione che dal pensiero si trasforma in azione e quindi in privazione.

Familiarizzare con questa sfera, soprattutto intima, aiuta ad avere maggiore consapevolezza di se stesse, di ciò che si è e di quello che si desidera. Partendo da questo presupposto, la sicurezza del proprio corpo e della propria sessualità aprono la mente ad una visione più ampia, appartenente a qualsiasi sfera sociale che riguarda ciascuna donna.

I monologhi della vagina

I monologhi della vagina

Quando si subisce uno stupro, ad esempio, si ha difficoltà nell’accettare ciò che è accaduto non solo per la violenza subìta ma per la vergogna che si prova nel dover comunicare un tipo di abuso intimo. Questo timore e questa vergogna sono frutto anche di una società che ha esaltato la sessualità maschile a discapito di quella femminile, vista sempre come un qualcosa di peccaminoso o di irrilevante.

Il contenuto de  I monologhi della vagina oltre a sfatare tabù atavici, è fondamentale per comprendere il meccanismo perverso che genera chiusura e censura su taluni argomenti e problematiche che possiedono, se liberate, la forza della libertà e dell’indipendenza femminile.

Isa Danieli mette in scena Raccontami una passeggiata devota

Isa Danieli porta in scena Raccontami una passeggiata devota, l’evento conclude il progetto La valorizzazione della millenaria fiera della Croce di Stio che unisce in partenariato i Comuni di: Campora, Orria, Perito, Stio e Valle Dell’angelo con capofila del progetto Gioi.

Isa Danieli

Isa Danieli

L’ultimo appuntamento della Rassegna artisticamente diretta da Lillo De Marco, è con lo spettacolo teatrale di Isa Danieli. Il 13 Giugno alle ore 21:00, nella splendida cornice del Convento di San Francesco a Gioi, l’attrice napoletana mette in scena “Raccontami – una passeggiata devota”, riportando l’attenzione sui comuni riuniti sotto il segno della “Fiera della Croce” ed inseriti nel progetto turistico e di eventi finanziato dalla Regione Campania.

La sindaca di Gioi, Maria Teresa Scarpa, dichiara:

l’evento di Gioi rappresenta la conclusione di un percorso interrotto a causa del Covid che adesso ci consente di avviare quello che è il nostro progetto di destagionalizzazione turistica. Ospitiamo lo spettacolo di Isa Danieli nel giardino del convento di San Francesco, struttura storica che é sede di diversi appuntamenti artistici e culturali.

É un luogo che vogliamo riaprire e offrire ai nostri concittadini e non solo. A causa ancora della pandemia ci saranno delle stringenti regole per l’accesso alla manifestazione infatti è obbligatoria la prenotazione per un numero di posti limitato. Inoltre ai non residente a Gioi è possibile prenotarsi accedendo gratuitamente allo spettacolo teatrale solo se avrà prenotato, e utilizzato nei giorni precedenti o nello stesso giorno, i servizi offerti dalle attività di ristorazione, bar, B&B, commercio e servizi di accoglienza del Comune.

Questa formula sarà utilizzata anche per i prossimi appuntamenti proposti dal Comune per la destagionalizzazione nei mesi di giugno, luglio, settembre e poi per tutto l’autunno. Gioi si propone come una meta turistica da vivere più mesi l’anno.

Lillo De Marco, direttore artistico, dichiara:

Le attività spettacolari messe in campo nell’articolato percorso di valorizzazione del Cilento interno , hanno dato luogo ad un variegato cartellone artistico costituito da rievocazioni storiche, spettacoli musicali, concerti di musica classica, spettacoli teatrali, installazioni artistiche (murales) . Un mix di attività impreziosite dalla presenza di artisti del panorama nazionale tra i quali Enzo Gragnaniello, Gaetano Stella, Espedito De Marino, Sarah Falanga,.

Tantissimo spazio è stato dato agli artisti e alle tante produzioni del territorio. Il crono programma prolungatosi ben oltre i tempi previsti a causa della pandemia è stato prorogato per ben due volte dalla Regione Campania. E’ motivo di orgoglio per il sottoscritto, e per il Comune di Gioi, soggetto promotore dell’iniziativa,  aver prodotto con questi spettacoli numerose giornate lavorative per gli artisti impiegati che, anche grazie ai numerosi eventi del progetto hanno potuto beneficiare  dei “bonus Covid”  messi in campo dal Governo, Regione Campania, Mibact e Nuova Imaie.

Isa Danieli

Isa Danieli

Raccontami una passeggiata devota: lo spettacolo scritto e interpretato da Isa Danieli

Quello dell’attrice partenopea è un percorso di donna e di attrice che ha attraversato e attraversa, i generi più diversi delle forme teatrali esistenti. Dal gradino più basso, quello della sceneggiata, alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino ad incarnare le parole di autori contemporanei che hanno scritto per lei. Dalla Wertmuller a Chiti, da Ruccello a Santanelli e poi Moscato, Letizia Russo e Antonio Tarantino, fino al recente Ruggero Cappuccio.
Una tradizione teatrale antichissima “tradita” e amata al tempo stesso. Parole soffiate fino al cuore di chi ascolta, per trattenerle, perché rimbalzino in un’eco mai rassegnata e muta.
Isa Danieli spiega con queste parole il progetto:
Sono contenta di recitare a Gioi per condividere un privilegio specialissimo: quello di aver dato voce come attrice, per un quarto di secolo, ad autori e autrici che hanno scritto per me storie che narravano quegli anni e questi anni: la forza, la fragilità, i vizi e le virtù dei personaggi che ho interpretato, sono imbrigliati nei ricordi e in questa lettura ce n’è una testimonianza che a me fa piacere salutare insieme a voi.

Lo spettacolo è ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria al numero 333/8267216 
Data l’emergenza sanitaria in corso si applicheranno le misure di prevenzione Covid previste dal protocollo vigente per garantire la massima sicurezza.

Il salone Bluexperience ospiterà il Bike Summit 2021

Soluzioni innovative di mobilità ecologica per la riqualificazione delle aree urbane e per il turismo. Alle nuove prospettive del settore è dedicata una delle tre aree dell’esposizione Bluexperience, il Salone della mobilità sostenibile, organizzato da Action Events Srl alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 10 al 12 settembre.

A sostenere l’impegno di Bluexperience per una cultura della mobilità leggera, l’importante adesione di Legambiente e dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) che hanno scelto il Salone come sede del Bike Summit 2021. L’evento annuale, nato con l’obiettivo di monitorare il cicloturismo e le sue potenzialità per far crescere l’economia sviluppando territori bike-friendly, traccerà alla Mostra d’Oltremare il bilancio e le prospettive del settore. Una importante occasione, realizzata in collaborazione con Invitalia, Osservatorio Nazionale BikeEconomy e Vivitalia, che Napoli in qualità di capitale del Mediterraneo dovrà cogliere al volo.

Osservatorio Nazionale BikeEconomy

Osservatorio Nazionale BikeEconomy

Afferma Gianluca Santilli, presidente dell’Osservatorio Nazionale Bike Economy:

La bike economy vale oggi 500 miliardi. L’Italia deve liberare l’enorme potenziale di territori e città al fine di rigenerarli, riqualificandoli. Il Piano Nazionale di Resistenza a Resilienza (PNRR) ha destinato 25 miliardi alla mobilità sostenibile.

L’amministrazione di Napoli si allinea e realizza sul lungomare una ciclovia per generare economia sana e sostenibile, grazie all’utilizzo, in chiave turistica e di mobilità, di un’area di straordinario fascino.

La Campania deve, però, valorizzarsi turisticamente, recuperando borghi e territori, per offrire turismo attivo e sostenibile, fonte di ricchezza e lavoro in specie per i giovani. Bike Summit Campania analizzerà la bike economy, indicando gli strumenti ad Amministrazioni e aziende, per sviluppare un comparto destinato ad essere tra quelli con il maggior potenziale di crescita.

Condivisione di vedute e progetti anche dai vertici di V-ITA, main sponsor della categoria mobilità leggera e ultimo miglio a Bluexperience. Il Ceo, Carlo Parente, annuncia così l’adesione dell’azienda milanese produttrice di biciclette elettriche al Salone di Napoli:

Saremmo onorati di poter collaborare con le istituzioni locali mettendo a disposizione il nostro know how. Sarà la mobilità leggera la vera opportunità per il Mezzogiorno, andando a colmare eventuali gap con le città del nord Italia. Siamo solo all’inizio del percorso che porterà le nostre città ad avere maggiore attenzione verso forme più pulite di mobilità. In questo ultimo anno abbiamo notato un vero cambio di rotta da parte di tantissime amministrazioni locali, incoraggiate da una nuova cultura che vede bici e monopattini elettrici come la più valida alternativa all’auto per l’ultimo miglio in città.

Siamo sulla buona strada.

Music for Change: aperte le iscrizioni per 12esima edizione Musica contro le mafie

Music for Change è il più importante Premio musicale europeo a sfondo civile ed è giunto alla sua 12esima edizione. Quest’anno si rinnova come format perché non rappresenta solo un premio ma anche residenza creativa, un incubatore per giovani talenti e grande evento dal vivo e online.

Music for Change 2021

Music for Change 2021

Dichiara Gennaro de Rosa:

I Numeri della scorsa edizione hanno premiato le scelte tecniche e artistiche dell’organizzazione, riuscendo a raggiungere fino ad 1 Milione di utenti unendo Musica di qualità e impegno civile. Il periodo che abbiamo vissuto ha impresso una accelerazione incredibile allo sviluppo tecnologico facendo leva sul nostro bisogno di comunicare. Sembra che il ritorno alle attività in presenza si stia concretizzando e siamo felicissimi di questo ma la trasformazione è strutturale e definitiva e non si può tornare indietro. Solo capendo che siamo in un contesto globale nuovo, possiamo pensare di ripartire realmente. Da questi presupposti nasce MUSIC for CHANGE – 12th Musica contro le mafie Award.

Dal 7 giugno al 1mo agosto 2021 è possibile candidarsi per la prima fase di casting seguendo la procedura che troverete sul sito ufficiale.

Le iscrizioni sono aperte a tutti gli artisti e artiste europei dai 16 anni in su (senza limiti di età) ma la novità assoluta di questa nuova edizione è che per partecipare non si dovrà presentare un brano con una tematica specifica ma basterà che rappresenti lo stile autorale e compositivo dell’artista.
Come da tradizione i temi sociali delle canzoni ci saranno ma verranno assegnati nella fase Sound Bocs” che si svolgerà dal 14 al 23 settembre 2021 a Cosenza.

Dal 2 al 21 Agosto sarà possibile, a chiunque, votare online il proprio artista e i voti si andranno a sommare a quelli della “Giuria Scouting” e della giuria “Alpha/Zeta” formata da giovani tra i 10 e i 22 anni.

Una delle grandi novità di questa nuova edizione è “Sound BoCS” un vero e proprio quartiere creativo nel quale musica, arte, cultura, impegno civile e contaminazione si fondono. Una comunità nella comunità, un luogo lontano dal caos della città ma comunque nel cuore del centro storico di Cosenza, città simbolo del premio.
Gli 8 finalisti vivranno all’interno dei BoCS, ognuno avrà la propria “mini casa” nella quale vivere, creare e comporre. Ad ogni artista finalista verrà assegnato uno degli 8 temi tra “resistenza e democrazia”, “diritti civili”, “ambiente”, “parità di genere” e, insieme ai coach, inizierà un percorso creativo e di produzione del brano con il quale si presenterà alla finalissima del 24 settembre presso il Teatro Rendano di Cosenza.

Le esibizioni saranno giudicate da: Giudici on Stage, una giuria selezionata di giovani studenti in sala e voto on line, insieme a tanti ospiti in presenza e interventi in streaming.

Altre novità di quest’anno: il 25 settembre si conosceranno i nomi dei vincitori in un momento di gala in cui ospiti, partner e artisti consegneranno il “Premio Music For Change – 12th Edizione” e gli otto brani finalisti saranno distribuiti in esclusiva per l’assegnazione del “Premio TIMMUSIC Stream” che porterà i vincitori a partecipare a Casa Sanremo 2022 durante il 72° festival della Canzone Italiana.

Numerosissimi i premi in palio concerti in 2 città europee con SMART, esibizione sul palco dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto 2022; showcase in alcuni dei più importanti Festival e Live Club Italiani grazie alla Partnership con Keepon Experience e Live; showcase presso Casa Sanremo nei giorni del Festival della Canzone Italiana; borse di studio/produzione, Secret Award e ancora premi speciali di ogni tipo da tutti i partner che saranno annunciati da giugno a settembre 2021.

Dum Dum Republic: inaugurazione della stagione estiva

L’energia del Dum Dum Republic sta per sprigionarsi.

L’arena sul mare si prepara all’inaugurazione della stagione estiva con un cartellone spinto verso la contaminazione, in un incrocio di arti e world music.

La repubblica indipendente del Dum Dum si rivoluziona, si trasforma, evolvendosi in una factory a cielo aperto sul mare, tra exhibition art, design, performing act, cinema ed happening di poesia. A fare da fil rouge, come sempre, immancabile, la musica con i suoni del mondo pronti a sbarcare sulla spiaggia del Cilento. Un luogo magico, all’ombra dell’area archeologica di Paestum, per sognatori, viaggiatori, poeti o popoli erranti. Uno spazio in cui ognuno si senta accolto e il cuore possa sentire forte le pulsioni della vita.

Per lo startin programma il 13 giugno alle ore 17, protagonista sarà Jorit, artista di fama internazionale, uno dei massimi esponenti della contemporaneità, che ha trasformato la sua street art in testimonianza e denuncia sociale. I suoi sono eroi rivoluzionari, sono gli “ultimi”, tutti guerrieri della sua Human Tribe”, dipinti sui muri dei quartieri più combattivi e ostili, nelle periferie degradate delle metropoli del mondo.

Dum Dum Republic

Dum Dum Republic

Un messaggio universale contro l’austerity del mondo, contro l’ingiustizia e contro ogni forma di oppressione, con i volti marchiati dalle cicatrici rosse, in quelle che sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.

Una performance di pittura live, dal vivo, direttamente in spiaggia. A scandire il ritmo, in consolle, Dj Tonico Settanta, con una selezione esclusiva ed estemporanea, ispirata alla world music con vibrazioni funk, disco ed incursioni electro, sempre proiettato alla sperimentazione.

Un opening straordinario, che rompe gli schermi, in un anno iconico, il 25esimo dalla fondazione del Dum Dum Republic.

 Racconta Biancaluna Bifulco, fondatrice ed ispiratrice della filosofia che anima il beach club:

Con la stessa emozione e lo stesso entusiasmo del primo giorno, venticinque anni fa, quando con uno stereo di seconda mano e due casse gracchianti, misi su il primo brano Garden of love degli Skatalites e fu subito Dum Dum!

Libertà di essere se stessi, ricerca della felicità nella semplicità dell’incontro con l’altro, giustizia sociale, inclusione, ecosostenibilità, rispetto della natura e tutela degli oceani.

No borders: nessuna barriera, nessuna sovrastruttura. Il mare unisce, contamina, accoglie. È un linguaggio universale da cui lasciarsi ispirare, quello del Dum Dum Republic, per imparare a riconoscere la bellezza e a riscoprire il valore, l’unicità e la dignità di ogni singola vita.

Sottolinea Biancaluna Bifulco:

Spero che questo periodo così brutto che il mondo ha attraversato, possa portare nei sogni dei ragazzi di 20 anni una nuova considerazione delle problematiche mondiali e la consapevolezza che siamo un’unica umanità con un unico destino Da sempre attraverso la musica cerchiamo di veicolare un messaggio di unità e di amore: lo facciamo con la world music. In questa stagione apriamo un percorso nuovo, con esperienze e format innovativi, partendo dall’arte attraverso la potenza dell’espressione artistica visiva.

Credo nella difesa dell’allegria, della spensieratezza, con lo sguardo su un mondo alla ricerca della semplicità. Una gioventù semplice, meno condizionata dai modelli, con la vocazione ad essere universale. È un abbraccio sul mondo che parte da Paestum, aperto ad altri popoli e culture  perché ho voluto fortemente Jorit? Perché lo ammiro, come artista e come arte militante, a servizio degli ultimi del mondo. Per la sua capacità di prendere posizione come artista nel dibattito mondiale. Perché è un giovane, ma ha già una visione chiara che esprime attraverso la ritrattistica. La sua abilità pittorica è degna di Caravaggio e dei caravaggeschi: un realismo profondo e rivoluzionario, i contrasti di luci ed ombre, veritiero e vitale. Dipinge e con la sua pittura magistrale conduce la sua battaglia.

Dopo una fase oscura provocata dall’emergenza pandemica, il Dum Dum Republic fa brillare i propri colori, per spalancare i cuori alla gioia e alla speranza, sempre coerente ai suoi principi cardine in 25 anni di attività.

Pomodori ripieni al basilico: ricetta vegetariana

I pomodori ripieni al basilico sono un piatto versatile che può essere preparato come antipasto, contorno o come secondo. Questa ricetta può essere realizzata per portare in tavola un piatto diverso dal solito e soprattutto più leggero rispetto alle classiche versioni con carne, riso o salumi.

La difficoltà per realizzare questa pietanza è media e servirà abbastanza tempo per la sua realizzazione: circa un’ora. Per preparare nel migliore dei modi i pomodori ripieni al basilico, consigliamo l’utilizzo di pomodori delle stesse dimensioni in modo da realizzare una cottura uniforme.

Altro consiglio è quello di impiegare materie prime di qualità perché da ciò dipenderà la buona riuscita di qualsiasi ricetta.

Pomodoro: ricette

Proprietà nutritive del pomodoro

Pomodoro: proprietà nutritive

Il pomodoro è considerato l’imperatore degli orti di tutto il mondo perché è un alimento ricco di proprietà benefiche. È un alimento ricco di acqua, carboidrati, proteine, fibre, grassi. Inoltre è un ortaggio che contiene: Vitamine B, acido ascorbico, vitamina D, E che assicurano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.

È un ortaggio che rientra tra le verdure di stagione di giugno.

I valori nutrizionali per 100 gr di pomodori sono i seguenti:

  • Calorie 18
  • Grassi o,2 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 5 mg
  • Potassio 237 mg
  • Carboidrati 3,9 g
Pomodori ripieni: ricetta

un piatto sano e versatile

Pomodori ripieni al basilico: la ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • Pomodori 4 grandi rotondi
  • Patate 3 a pasta gialla
  • Basilico 1 mazzetto
  • Parmigiano reggiano 2 cucchiai
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Uovo 1 tuorlo
  • Pangrattato 2 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione

  1. Lava le patate sotto abbondante acqua corrente, immergile in una casseruola con acqua fredda salata, porta ad ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura lasciale lessare per circa 25-30 minuti.
  2. Trascorso il tempo necessario, scola le patate, sbucciale e passale in uno schiacciapatate.
  3. Trasferisci la purea in una ciotola di vetro e lasciala intiepidire, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
  4. Lava i pomodori, asciugali con un panno di cotone e tagliali a metà.
  5. Con un cucchiaino priva la parte interna dei semi e della maggior parte della polpa. Aggiungi un pizzico di sale e sistemali capovolti su di un tagliere in modo che perdano tutta l’acqua di vegetazione.
  6. Lava velocemente le foglie di basilico sotto abbondante acqua corrente, asciuga delicatamente le foglie con un panno di cotone e spezzettale finemente con le mani.
  7. Aggiungi alla purea di patate il basilico, il parmigiano e il tuorlo insieme ad un cucchiaio di olio.
  8. Insaporisci con un pizzico di sale e abbondante pepe, mescolando il tutto per amalgamare i sapori.
  9. Asciuga l’interno dei pomodori con un foglio di carta assorbente e riempi con il composto preparato, con una sac a poche.
  10. In una teglia da forno antiaderente aggiungi 3 cucchiai di olio extravergine di oliva.
  11. Allinea i pomodori nella teglia, cospargi ciascun pomodoro con il pangrattato.
  12. Cuoci in forno a 180° per circa 20 minuti.
  13. Quando la superficie si sarà gratinata, servi i pomodori ripieni al basilico sia caldi che tiepidi.

Se l’idea è quella di realizzare questa ricetta come contorno, un secondo piatto vegetariano potrebbe il tofu strapazzato.

Napoli: nasce WellBar dal gusto di essere una comunità

A Napoli nasce un nuovo spazio dedicato alla socialità e alla riqualificazione del territorio. WellBar alzerà le serrande il 7 giugno, all’interno della stazione metropolitana di Napoli Gianturco, in via Benedetto Brin. Questo spazio nasce grazie all’impegno sul territorio della cooperativa sociale Chiari di Bosco, Consorzio Proodos, nella rete di Confcooperative Federsolidarietà Campania.

WellBar è una nuova idea di bar in cui oltre a gustare un buon caffè o acquistare uno snack, sarà possibile ritagliarsi uno spazio per lavorare, realizzare eventi sociali o aziendali. L’idea è quella di creare un incontro tra le diverse realtà del terzo settore, creando un luogo aperto e comunitario.

WellBar Napoli Gianturco

WellBar un nuovo spazio dedicato alla condivisione

Uno spazio dedicato all’inclusione

Questo progetto imprenditoriale punta sull’inclusione, soprattutto, nei confronti di colori che hanno maggiore difficoltà nel trovare un’occupazione lavorativa perché sappiamo bene che per poter dare dignità sociale e civile a tutti indistintamente c’è ancora tanta da strada da fare sia a livello culturale che politico.

Mario Sicignano, presidente del Consorzio Proodos, spiega con queste parole la filosofia di questa nuova realtà:

Questo progetto di imprenditoria sociale nasce dal desiderio di riqualificare e di valorizzare spazi comuni e dalla volontà di offrire nuovi servizi alla comunità, creando allo stesso tempo nuova occupazione.

La cooperazione sociale risponde quindi ancora una volta a bisogni territoriali innescando processi di socializzazione, capaci di generare nuova ricchezza, impiegando disabili, donne vittime di violenza, giovani in situazioni di difficoltà, che in questo modo sperimentano percorsi di autonomia e di emancipazione.

Leitmotiv di WellBar è: il gusto di essere comunità e ciò nasce proprio dal desiderio di diversificarsi dal classico bar.

All’interno di questo spazio commerciale verranno venduti e promossi prodotti tradizionali insieme a quelli delle aziende e delle cooperative del territorio, nel rispetto dell’ambiente e dell’eticità per poter garantire il piacere di una sosta all’interno di questa nuova realtà.

Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere

Nel teatro della scuola media “Giovanni Pascoli” di Matera si è tenuto l’incontro sul tema Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere.

L’incontro è stato presenziato da Michele Ventrelli, Dirigente Scolastico della Pascoli All’iniziativa hanno partecipato l’onorevole Stefania Ascari, parlamentare italiana e prima firmataria del “Codice Rosso”, la legge del 2019 che tutela donne e soggetti vulnerabili che subiscono violenza; Margherita Perretti, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata; il sindaco Domenico Bennardi e Antonella Fontana, presidente dell’associazione “Anna Rosa una di noi”, che ha promosso l’incontro e Tiziana D’Oppido, Assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità.

L’appuntamento “Non t’amo da morire” nasce nell’ambito di un progetto, intitolato ‘Piccole grandi donne’, nel quale c’è stata una collaborazione intensa tra la signora Fontana, la cui sorella fu vittima di femminicidio nel 2010, e la scuola Pascoli. In particolare, è la professoressa Grazia Tantalo a proporre da anni progetti tesi a sensibilizzare i giovanissimi sulla piaga della violenza di genere.

A tutto volume: il contest lettario

Graus Edizione lancia un contest letterario

Quest’anno la docente Tantalo, che è anche giornalista, propone un libro scritto a più mani, nel quale i ragazzi di due classi, la 1 H e la 3 E, hanno approfondito il tema da più punti di vista, spaziando dalla ricostruzione storica dell’evoluzione della figura della donna alla violenza di genere, dagli stereotipi al femminicidio, alle disuguaglianze di genere.

Un lavoro complesso, svolto in classe e anche sfruttando i tempi della DAD con ricerche sul web. Il risultato è questo libro, impreziosito dall’intervento prestigioso della criminologa Roberta Bruzzone; verrà presentato venerdì e pubblicato il prossimo settembre dalla casa editrice Graus, di Napoli.

Sarà proprio Pietro Graus, l’editore che ha fortemente creduto in questo progetto, a chiudere la giornata di dibattiti ed incontri, nella quale sono previsti anche degli interventi in remoto di alcuni familiari di donne vittime di femminicidio.

Tematiche come questa hanno bisogno di grande spazio e diffusione. C’è bisogno di una cultura capace di diffondere ed istruire soprattutto le generazioni future.

Ordine dei Geologi della Campania: Egidio Gasso confermato Presidente

Da martedì 1mo giugno si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Campania, che rappresenterà il quadriennio 2021-2025.

’Ordine dei Geologi della Campania

’Ordine dei Geologi della Campania

Ordine dei Geologi della Campania: il nuovo Consiglio

Nel corso della seduta, a seguito dell’assegnazione delle cariche istituzionali, il Consiglio è stato così costituito:

  • Egidio Grasso Presidente Ariano Irpino (AV)
  • Gennaro D’Agostino Vice Presidente Teverola (CE)
  • Vincenzo Testa Segretario Giugliano in Campania (NA)
  • Francesco Matarazzo Tesoriere Vitulano (BN)
  • Alberto Alfinito Consigliere Salerno (SA)
  • Lucio Amato Consigliere Napoli (NA)
  • Flavia Bova Consigliere Curti (CE)
  • Giovanna Cavallaro Consigliere Scafati (SA)
  • Massimo Danna Consigliere Avellino (AV)
  • Maurizio Gallo Consigliere Paolisi (BN)
  • Antonio Console (Sezione B) Consigliere S. Gregorio Magno (SA)

Il nuovo Consiglio ha ricevuto pieno consenso dalla comunità geologica campana che ha partecipato in massa dimostrando apprezzamento per il lavoro svolto nel precedente mandato, piena condivisione dei nuovi obiettivi programmatici e grande spirito di appartenenza alla categoria.
Un Consiglio giovane e profondamente rinnovato dove i sette nuovi ingressi garantiranno, anche questa volta, il binomio “rinnovamento e continuità” consentendo alla nuova squadra di sviluppare un’attività innovativa partendo da solide basi.
Un Consiglio che si dichiara pronto a contribuire con idee e proposte alla prossima fase di ripresa e crescita del paese, in un territorio fragile come la Regione Campania, afflitto dalle numerose
problematiche ambientali derivanti dalla concomitante presenza del rischio sismico, vulcanico, ed idrogeologico.
Uno degli obiettivi del nuovo Consiglio sarà quello di accrescere e valorizzare la professionalità del geologo, facendo riconoscere alla Categoria un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione del Paese.
Infine, come anticipato dal Presidente Grasso nel discorso di insediamento, saranno istituite specifiche Commissioni di studio che affronteranno le tematiche più importanti ed attuali, quali: Ambiente, Fondi Europei, Pianificazione Territoriale, Protezione Civile, Rischio Idrogeologico, Sismico e Vulcanico.

Scroll to top