redazione

Il settore wedding è in crisi: da 13 mesi in zona rossa

Il settore wedding è in crisi: sono 13 mesi di zona rossa. Luciano Paulillo, presidente Airb (Associazione italiana regalo e bomboniera) traccia il bilancio di questo settore che è costretto allo stop da più di un anno.

A quanto sembra da marzo 2020 ad oggi c’è stato un danno incalcolabile che ha investito l’intera filiera.

Queste le parole di Luciano Paulillo:

Tra Dpcm e Ordinanze regionali, che hanno impedito di svolgere cerimonie e feste religiose, alle quali si aggiungono la chiusura delle chiese, anche nei periodi di aperura sociale, abbiamo ad oggi ben 13 mesi di inattività totale.

I numeri parlano chiaro a livello nazionale abbiamo perso l’80% del fatturato, pari a ben 29 miliardi di euro per il 2020, mentre il 100% da gennaio a marzo 2021. Il dato finale della perdita di fatturato è raffrontato a quanto registrato nel 2019 con circa 35 miliardi di euro.

Settore wedding in crisi: dati Istat

I dati riportati dall’Istat segnalano quanto segue:

  • Nel 2020 si sono svolti 85mila matrimoni contro i 170mila nello stesso periodo del 2019 e 182mila nel 2018.
  • Tra gennaio e luglio 2020 si sono celebrati in Italia 34.059 matrimoni. Nello stesso periodo del 2019 i matrimoni furono 101.461. Il calo è dovuto ovviamente in massima parte al Covid. Nel 2018 i matrimoni sono stati 107.990.
  • Durante il primo trimestre del 2020, che ha scontato gli effetti della pandemia solo limitatamente al mese di marzo, la diminuzione rispetto alo stesso periodo del 2019 risulta del 20% circa per i matrimoni, unioni civili, separazioni consensuali presso i Tribunali.
  • Nel secondo trimestre 2020 si delinea il vero crollo per via delle pesanti restrizioni relative alla celebrazione dei matrimoni religiosi durante il lockdown, così come per quelle finalizzate a ridurre gli eventi di stato civile che hanno luogo nei Comuni. La diminuzione rispetto al secondo trimestre 2019 è stata di circa 80% per i matrimoni, di circa 60% per le unioni civili e le separazioni/divorzi consensuali presso i comuni e i tribunali.
il settore wedding da 13 mesi

Il settore legato ai matrimoni è in crisi perché fermo da 13 mesi

Continua con queste parole Luciano Paulillo:

Una volta terminate le CIGS governative, troveremo un disastro. Dei 7mila negozi in Italia di vendita dell’articolo bomboniera e confetti circa 1.500 non rialzeranno la serranda con una perdita di 2.000 posti di lavoro ai quali si sommano almeno 3.000 dipendenti di aziende produttrici e distributrici. In Italia sono circa 1.700 e saranno 200 a non ripartire. 5mila lavoratori che, una volta perso il lavoro, come faranno a mantenere le proprie famiglie? Senza contare una folta partecipazioni di lavoratori, della filiera di settore, non sostenuti dalla protezione dello Stato come: lavoratori occasionali, stagionali o di prestazione, figure che lavorano con Partita Iva o con ritenuta d’acconto che non hanno avuto alcun ristoro.

La situazione è molto critica nella maggior parte dei settori e considerando che l’economia è circolare e che la politica non ha tenuto conto di dover sovvenzionare tutti i settori, a prescindere dalla mobilità lavorativa concessa, ci aspettano anni duri dal punto di vista economico.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 102 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.548, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 102 casi.

Nuovi casi positivi al Covid-19 in Irpinia

Nuovi casi positivi al Covid-19 in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
  • 1 residente nel comune di Andretta
  • 1 residente nel comune di Ariano Irpino
  • 9 residenti nel comune di Atripalda
  • 2 residenti nel comune di Avella
  • 18 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Baiano
  • 6 residenti nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Cervinara
  • 3 residenti nel comune di Cesinali
  • 5 residenti nel comune di Contrada
  • 1 residente nel comune di Forino
  • 3 residenti nel comune di Gesualdo
  • 1 residente nel comune di Grottaminarda
  • 1 residenti nel comune di Lacedonia
  • 2 residenti nel comune di Lapio
  • 3 residenti nel comune di Lauro
  • 2 residenti nel comune di Lioni
  • 7 residenti nel comune di Mercogliano
  • 5 residenti nel comune di Montefalcione
  • 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemarano
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 3 residenti nel comune di Montoro
  • 2 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 1 residente nel comune di Pago del Vallo di Lauro
  • 1 residente nel comune di Pratola Serra
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 4 residenti nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di Sant’Andrea di Conza
  • 3 residenti nel comune di  Serino
  • 5 residenti nel comune di Sirignano
  • 2 residenti nel comune di Taurano
  • 1 residente nel comune di Venticano
  • 1 residente nel comune di Villanova del Battista

Covid-19 in Irpinia: nuovi 115 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.258, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 115 casi.

Casi positivi in Irpinia: i risultati dei tamponi naso-faringei

Nuovi casi positivi ai tamponi naso-faringei

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
  • 7 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 13 residenti nel comune di Avella
  • 12 residenti nel comune di Avellino
  • 4 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 5 residenti nel comune di Contrada
  • 1 residente nel comune di Domicella
  • 6 residenti nel comune di Forino
  • 2 residenti nel comune di Lauro
  • 1 residenti nel comune di Melito Irpino
  • 4 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
  • 2 residenti nel comune di Montecalvo Irpino
  • 6 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montefredane
  • 2 residenti nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemarano
  • 2 residenti nel comune di Montemiletto
  • 13 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Moschiano
  • 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 2 residenti nel comune di Parolise
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 3 residenti nel comune di Quindici
  • 2 residenti nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di San Michele di Serino
  • 1 residente nel comune di  Serino
  • 1 residente nel comune di Sirignano
  • 8 residenti nel comune di Solofra
  • 5 residenti nel comune di Sperone

Covid-19 in Irpinia: nuovi 166 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1,406, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 166 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
  • 17 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 10 residenti nel comune di Atripalda
  • 7 residenti nel comune di Avella
  • 29 residenti nel comune di Avellino
  • 4 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Bisaccia
  • 11 residenti nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Castelvetere sul Calore
  • 2 residenti nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Contrada
  • 1 residente nel comune di Domicella
  • 3 residenti nel comune di Forino
  • 2 residenti nel comune di Frigento
  • 5 residenti nel comune di Domicella
  • 1 residente nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Grottolella
  • 6 residenti nel comune di Lauro
  • 2 residenti nel comune di Lioni
  • 1 residente comune di Manocalzati
  • 1 residenti nel comune di Melito Irpino
  • 7 residenti nel comune di Mercogliano
  • 7 residenti nel comune di Montefalcione
  • 5 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montefredane
  • 4 residenti nel comune di Montella
  • 2 residenti nel comune di Montemiletto
  • 3 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 6 residenti nel comune di Pago Vallo Lauro
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 4 residenti nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di Sant’Andrea di Conza
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 2 residenti nel comune di Serino
  • 1 residente nel comune di Sirignano
  • 8 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 2 residenti nel comune di Villamaina
  • 2 residenti nel comune di Villanova del Battista

Covid-19 in Irpinia: nuovi 154 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1,670, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 154 casi.

nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia

nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
  • 3 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 13 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 2 residenti nel comune di Atripalda
  • 4 residenti nel comune di Avella
  • 24 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Bonito
  • 2 residenti nel comune di Calitri
  • 2 residenti nel comune di Candida
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Contrada
  • 9 residenti nel comune di Fontanarosa
  • 7 residenti nel comune di Forino
  • 2 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Grottolella
  • 1 residente nel comune di Lapio
  • 1 residente nel comune di Lauro
  • 3 residenti nel comune di Lioni
  • 2 residenti comune di Manocalzati
  • 2 residenti nel comune di Melito Irpino
  • 12 residenti nel comune di Mercogliano
  • 2 residenti nel comune di Montefalcione
  • 7 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montefredane
  • 2 residenti nel comune di Montefusco
  • 8 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Moschiano
  • 6 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
  • 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
  • 1 residente nel comune di Quindici
  • 2 residenti nel comune di Rotondi
  • 1 residente nel comune di San Potito Ultra
  • 4 residenti nel comune di Santa Paolina
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 2 residenti nel comune di Serino
  • 2 residenti nel comune di Sirignano
  • 3 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 3 residenti nel comune di Summonte
  • 1 residente nel comune di Taurano
  • 2 residenti nel comune di Torre Le Nocelle
  • 1 residente nel comune di Villamaina
  • 6 residenti nel comune di Villanova del Battista

Covid-19 in Irpinia: nuovi 130 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 996, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 130 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 1 residente nel comune di Atripalda
  • 13 residenti nel comune di Avella
  • 10 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Baiano
  • 4 residenti nel comune di Bonito
  • 12 residenti nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Candida
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 2 residenti nel comune di Capriglia Irpina
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 1 residente nel comune di Cervinara
  • 1 residente nel comune di Contrada
  • 1 residente nel comune di Forino
  • 2 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Grottolella
  • 1 residente nel comune di Guardia dei Lombardi
  • 7 residenti nel comune di Lauro
  • 2 residenti nel comune di Lioni
  • 3 residenti comune di Marzano di Nola
  • 7 residenti nel comune di Melito Irpino
  • 8 residenti nel comune di Mercogliano
  • 3 residenti nel comune di Montefalcione
  • 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 6 residenti nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 8 residenti nel comune di Montoro
  • 4 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 2 residenti nel comune di Rocca San Felice
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 2 residenti nel comune di Serino
  • 5 residenti nel comune di Sirignano
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 3 residenti nel comune di Summonte
  • 3 residenti nel comune di Taurano
  • 1 residente nel comune di Vallesaccarda

L’ineffabile sapore della dignità di Anna Giancontieri Mele

L’ineffabile sapore della dignità (2021) è un romanzo di Anna Giancontieri Mele, pubblicato da Pegasus Edition, che è stato candidato al Premio Campiello 2021.

La scrittrice commenta cos’ riguardo la candidatura:

Partecipare al Premio Campiello è prestigioso. Arrivare fra i prim cinque sarebbe il riconoscimento della bontà del mio lavoro e dell’egregio supporto dell’Editore che si è fatto, senza risparmio alcuno, parte attiva in prima persona.

L’ineffabile sapore della dignità è un libro che affronta la problematica comune che abbraccia i rapporti sentimentali e coniugali: l’appiattimento che spesso trova come unica soluzione la conoscenza extraconiugale, per ritrovare una parvenza di  equilibrio perduto e il problema di affrontare i pregiudizi di ciascuno.

'ineffabile sapore della dignità: trama

Un romanzo che affronta la problematica dell’appiattimento del rapporto di coppia

L’ineffabile sapore della dignità: trama

Protagonista del romanzo di Anna Giancontieri Mele è Denise, una donna colta e raffinata che divide la sua vita tra la famiglia e la passione per la scrittura. La sua vita procede tranquilla fino a quando Carlo, uno dei suoi due figli, si innamora perdutamente di Maria, donna particolarmente seducente e affascinante.

La famiglia di stampo classico-borghese scopre che Maria è stata un uomo prima, una notizia che in loro crea forte imbarazzo perché non riescono a vedere la normalità di una storia come le altre.

Tema principale de L’ineffabile sapore della dignità è l’omosessualità, il difficile rapporto genitori-figli  e i pregiudizi che, in molti, nascono inevitabilmente davanti a qualcosa che non si conosce.

Spesso i pregiudizi si nascondono dietro la presunzione di voler dare un consiglio quando ciò che si sta facendo, in realtà, è quello di dare un imperativo morale a chi non lo ha mai chiesto. In breve, le storie considerate non convenzionali, per molti, perché si ama una persona dello stesso sesso chiedono di essere accettate al pari di altre, in primis nella propria famiglia. Il sentimento dell’amore è universalmente valido per tutti ed è un sentimento intimo, spesso, difficile da far capire per chi nella vita ha un limite mentale e culturale che non deriva solo da una provenienza sociale e culturale medio-bassa, per intenderci.

La difficoltà di accettare ciò che è diverso da noi, di giudicarlo negativamente e di opporci dipende da diversi fattori che esulano dallo spessore culturale e dal concetto di valori che risulta, mai come oggi, essere completamente soggettivo. La paura nasce da una mancata confidenza con una realtà che socialmente è stata sempre negata, fino a qualche decennio fa, soprattutto se si pensa all’omosessualità e alle battaglie che tutt’ora si fanno per affermare il semplice diritto di essere ciò che si è senza aver paura.

Purtroppo ci sono stati inculcati falsi miti e credenze come la più sempliciotta che è quella che l’uomo debba essere più grande della donna o coetaneo al massimo, per essere considerato un rapporto normale e accettabile socialmente. Questa tipologia di pensiero, in molti, è stanziata ed è un dogma che diventa insuperabile quando all’interno della cerchia affettiva e familiare si disattendono questi pseudo dogmi che sono invece semplicemente preconcetti senza fondamenta e soprattutto privi di senso.

Per rendere più chiaro ciò che abbiamo detto, riportiamo un passo de L’ineffabile sapore della dignità:

I problemi non erano arrivati dal piccolo, Paolo, che ora sembrava voler mettere un punto al suo svolazzare con una ragazza più giovane di lui di dodici anni, ancora studentessa liceale, ma dal nostro primogenito Carlo che, dopo la prima storia d’amore, da noi condivisa, ed altre di minore importanza, si era innamorato di una persona inadeguata, dando un duro colpo al suo e al nostro equilibrio.

Carlo, invece, viveva l’amore più sbagliato che potesse capitargli con una persona più grande di ventitré anni e, pur di n sentirselo ripetere, aveva rinunciato persino a vederci, ergendo fra lui e noi un muro, come se continuare a rispettare i vecchi affetti, ascoltarne i consigli, significasse soggiacere ad insegnamenti cui non voleva più piegarsi.

E ancora:

Non era facile per noi accettare che Carlo, l’orgoglio della casa, l’esempio prezioso per il fratello minore, proponesse di avere al suo fianco una donna più vecchia di lui, una donna della stessa età di sua madre.

Ma non era tutto! La verità, quella tragica, distruttiva, annientante, l’avremmo appresa successivamente: quella donna non era solo più vecchia, era… era un transessuale. Un uomo bugiardo e meschino che non aveva avuto il coraggio di confessare a Carlo il proprio stato.

Quell’uomo, la cui identità avevamo scoperta tramite amici, aveva infinocchiato nostro figlio, facendogli credere di essere femmina.

Con questi pochi passi riportati la scrittrice coglie in pieno l’assurdità dei luoghi comuni e dei pregiudizi verso ciò che non si riconosce come simile. La normalità non segue dettami, se non quelli basici che non consentono comportamenti lesivi o mortali nei confronti di altri. Il resto non lo si può catalogare con la parola normale o con il suo opposto.

Normale è ciò che ci fa stare bene, normale è ciò che per noi è giusto, normale è la modalità con cui si sceglie di vivere la propria vita, l’unica che abbiamo e che per diritto naturale appartiene esclusivamente a noi e alla nostra volontà di agire per come meglio riteniamo per noi stessi.

Per approfondire da un’altra prospettiva questo delicato argomento vi consigliamo la lettura di Senza rosa né celeste. Diario di una madre sulla transessualità della figlia di Mariella Fanfarillo.

Premio Strega 2021: alcune proposte che concorreranno al premio letterario

Tra le proposte presentate per concorrere al Premio Strega 2021 troviamo:

  1. La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli, proposto da Francesca Pansa
  2. Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta, proposto da Enrico Deaglio
  3. Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi, proposto da Gianpiero Gamaleri
  4. La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello, proposto da Maria Cristina Donnarumma
  5. Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti, proposto da Massimo Onofri
Premio Strega 2021: alcune proposte dei libri

Ecco alcune proposte che sono state presentate per il Premio Strega 2021

Premio Strega 2021: alcune delle proposte letterarie che concorreranno

1. La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli

La sirena dei mari freddi: la recensione

Un romanzo psicologico intenso e con una sapiente costruzione narrativa

La sirena dei mari freddi (2020) di Roberto Michilli è un romanzo che parla dell’incontro tra una giovane donna sprofondata nella depressione, per alcuni episodi che le sono accaduti durante la sua esistenza, e di un anziano professore che le offre un appoggio materiale e affettivo.

Il romanzo è stato proposto da Francesca Pansa con la seguente motivazione:

La sirena dei mari freddi si impone alla lettura per la sapiente costruzione narrativa che mostra in Roberto Michilli uno scrittore di storie e di armosfere, ben rodato anche dalla rigorosa carriera di traduttore di classici di Lermontov a Flaubert, Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine.

L’atmosfera è quella di un racconto dalla forte coloritura psicologica, con nuove comparse a infittire la scena, qualche rivelazione, qualche sorpresa e uno strategico flashback che portano alle pagine finali.

2. Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta

Al passato si torna da lontano: recensione

La famiglia Castellari è intrisa di vicissitudini sentimentali

Al passato si torna da lontano (2020) di Claudio Panzavolta è una sorta di manifesto della memoria in cui lo scrittore è tornato al suo passato familiare.

Mio babbo è arrivato a casa poco dopo la fine della guerra. Si è fatto tutta la strada da solo, un po’a piedi e un po’ in bicicletta, dalla GErmania al paese. Lo avevano messo in un campo di lavoro. A dormire stavano dentro delle baracche, come in un lager, e di giorno i tedeschi li portavano fuori, per accompagnarli alle fabbriche. Quando me lo sono ritrovato davanti, ci ho messo un po’ prima di riconoscerlo. Dovevi vedere com’era ridotto. Tutti quei chilometri… Non abbiamo mai fatto il conto, ma dovevano essere tanti. Aveva i calzoni che ci mancava mezza gamba, e una camicia sbrindellata; sembrava uno straccione, secco come un chiodo, lordo.

Enrico Deaglio spiega così la sua proposta:

Le zolle di terra sono quelle che Pascoli, Bertolucci e Fellini hanno arato con epica e dolcezza: i campi, e i borghi, della Romagna da cui è passata una Storia violenta. Se si scava ancora si scopre che quella terra non ha prodotto solo bandiere rosse e divise nere, ma anche due sorelle normali (e quindi geniali). Anita e Edda crescono tra madri uccise e padri distrutti; vanno a lavorare in fabbrica e sono felici, come quando vanno al cinema o in bicicletta.

3. Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi

Stjepan detto Jesus, il figlio: la recensione

Un romanzo che racconta di una storia causata dagli stupri durante la guerra nei Balcani

Stjepan detto Jesus, il figlio (2020) di Maria Rita Parsi è un romanzo che ha come protagonista un bambino chiamato Jesus perché è nato a mezzanotte nel giorno di Natale. Lui è il figlio di una violenza di un soldato su una giovane donna durante la guerra dei Balcani. Stjepan è stato abbandonato dalla madre che non sapeva amarlo e non voleva odiarlo e viene affidato alla bisnonna che non gli nasconde la verità. Il bambino scoperto questo sulla sua vita decide di partire in cerca della madre accompagnato dalla sua tartaruga.

Il romanzo si apre con la storica decisione dell’Onu, 23 settembre 2019, in cui stabilisce che la Bosnia dovrà risarcire le donne vittime degli stupri di massa durante la guerra nei Balcani. Una decisione destinata a fare la storia.

4. La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello

La vera storia di Martia Basile: recensione

La storia di una sposa bambina

La vera storia di Martia Basile (2020) di Maurizio Ponticello ci conduce all’interno di una Napoli inconsueta tra il ‘500 e il ‘600 dove una donna viene ceduta in moglie a un commerciante.

Martia aveva sollevato il velo sul capo e sorrideva, gli occhi le brillavano per la felicità e spandevano risolini come se fosse ad andar su e giù sopra un’altalena innocente: da sotto la coroncina di fiori innervata con primizie di stagione e tralci d’uva, spartiva occhiate ingenue con lampi di giubilo.

Il viso del padre che l’accompagnava verso l’altare offriva la medesima sensazione di compiacenza: dal momento in cui i suoi traffici erano stati risucchiati dai debiti, quella cerimonia nuziale era la prima boccata d’ossigeno. Il resto non contava, E poi, piazzare una figlia a quele condizioni, e scrollarsela dal groppone delle spese così anzitempo, non erano cose che capitavano ogni giorno della settimana. Aveva pure pensato di fare entrare Martia in un monastero ma, alla fine, questa soluzione l’aveva considerata sterile se non addirittura controproducente per le proprie tasche: belisario Basile aveva investito nella sua piccola, l’aveva affidata alle cure di una suora orsolina che le aveva insegnato a cucire, a leggere e a scrivere, la religione e le buone maniere.

Quella di Martia Basile è una storia struggente e affascinante che è ancora molto attuale ai nostri giorni se pensiamo alle donne vittime di violenza che sono costrette a subire soprusi o che vengono uccise, spesso, per un puro desiderio di possesso o sopraffazione.

5. Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti

Non dipingerai i miei occhi

Il romanzo sulla modella e compagna di Modigliani

Non dipingerai i miei occhi (2020) di Grazia Pulvirenti ha come protagonista Jeanne, compagna e modella di Modigliani, che si suicidò dopo la morte dell’amato. Una figura che è sempre comparsa in modo marginale tra le diverse biografie dedicate al pittore. Lei era una donna audace, disinibita, ribelle e anticonformista.

Sai tutto di me, Jeanne, delle notti randagie nel silenzio di Parigi, della lotta contro i miei demoni, dello sfinimento della carne, del buio che si popola di cammelli e cariatidi dai mille occhi, di donne nubiane che ancheggiano lascive… dee… chimere… del vuoto nella mia anima.

Non dipingerai i miei occhi ci mostra più da vicino l’identità di una donna affidata da voci che appartengono a quadri anche se le vicende della vita di Jeanne sono fonti documentarie che sono state trascritte in corsivo.

Ecco a voi altre proposte presentate per il Premio Strega 2021. Voi avete letto qualcuno dei libri che sono stati proposti per concorrere al premio letterario?

Covid-19 in Irpinia: nuovi 108 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.142, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 108 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 7 residenti nel comune di Atripalda
  • 7 residenti nel comune di Avella
  • 19 residenti nel comune di Avellino
  • 3 residenti nel comune di Baiano
  • 6 residenti nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Cervinara
  • 9 residenti nel comune di Contrada
  • 2 residenti nel comune di Domicella
  • 2 residenti nel comune di Forino
  • 1 residente nel comune di Gesualdo
  • 2 residenti nel comune di Lauro
  • 2 residenti nel comune di Lioni
  • 2 residenti nel comune di Melito Irpino
  • 2 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
  • 3 residenti nel comune di Montefalcione
  • 3 residenti nel comune di Montemarano
  • 2 residenti nel comune di Montemiletto
  • 6 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Moschiano
  • 3 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 3 residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro
  • 1 residente nel comune di Pietrastornina
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 2 residenti nel comune di Rotondi
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di Serino
  • 7 residenti nel comune di Sirignano
  • 3 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 1 residente nel comune di Torre Le Nocelle
  • 1 residente nel comune di Villanova del Battista

Sanremo 2021: Il festival è finito con il trionfo dei Maneskin, favoriti della prima ora

Alla fine hanno vinto loro, i Maneskin, che si cancellano di dosso l’etichetta di secondi e salgono sul gradino più alto del podio.

Tornano a casa con la palma sanremese, dopo aver ingoiato amaro ad X Factor, dove avevano, appunto, conquistato l’argento, e dove però avevano trovato un contratto con la major Sony Music, e l’ala protettiva di Manuel Agnelli, che ha contribuito non poco al lancio dei quattro ragazzi che vincono l’indimenticabile (ma solo perché non c’era pubblico in sala) Sanremo 2021 dell’era Covid, e lo fanno copiando se stessi ed assecondando la platea di rockettari improvvisati ed inconsapevoli, quelli dell’ultimissima ora, che partecipano al televoto, che non hanno idea di cosa sia davvero il rock, di quelli che anzi credono che Vasco Rossi ne sia il massimo esponente.

Sanremo 2021: la finale del festival

Vincono i Maneskin la 71esima edizione del festival

Damiano, il leader della band, ha risvegliato gli ormoni di mezza nazione, e questo è il suo merito principale, assieme alla capacità di stare sul palco (indiscutibile) e riuscire a coniugare le lacrime di emozione nel momento della proclamazione, alla durezza (ahahaha) della proposta musicale della sua band.

Una vittoria salvifica, se si considera il podio, dove sono saliti il duo Fedez-Michielin con una canzonetta da villaggio turistico, che ha raccattato i voti sollecitati dalla Ferragni su Instagram, e la solita minestra riscaldata firmata Ermal Meta che, parole sue, ha portato una canzone con due accordi in croce, che però ha vinto il premio come migliore composizione musicale, assegnato dall’orchestra. Andiamo bene. Nello sprint finale, dunque, ha vinto il meno peggio. Come sempre le cose interessanti non ce la fanno.

Arrivano ad un passo dal podio Colapesce e Dimartino, quarti, e Willie Peyote, sesto. Quasi non pervenuto Ghemon, che chiude ventunesimo. La certificazione che a Sanremo o ci vai con un pezzo brutto o non hai speranze.

Ne sa qualcosa Irama, quinto, sfortunato concorrente a distanza a causa del Covid, ma ne sanno qualcosa anche tre regine che avrebbero meritato miglior sorte con le loro canzoni, Annalisa (settima), Noemi e Malika Ayane (quattordicesima e quindicesima).

Basso, bassissimo in graduatoria Max Gazzè (diciassettesimo), che stavolta ha decisamente riscontrato scarso consenso da parte di tutti, pubblico e critica, nonostante si sia presentato nei panni di Clark Kent/Superman per l’ultima esibizione.

Finire dietro a Orietta Berti (nona, dio mio) non deve essere una bella sensazione. A proposito, è stata lei la vera anima rock del festival 2021, con la violazione del coprifuoco, gli inseguimenti della Polizia, l’allagamento della stanza d’albergo, lo storpiamento del nome dei Maneskin in Naziskin, gli
ingioiellamenti che nemmeno il peggior rapper americano. La sua canzone già non ce la ricordiamo più, ma questo è un dettaglio.

D’altronde chi si ricorda le canzoni di Fulminacci (posizione 16), de La Rappresentante di lista (11), di Gio Evan (23), di Random (fanalino di coda, ma se l’è giocata alla grande con Aiello), di Fasma (18), dei Coma Cose (20)? Al limite qualcuno stamattina si è alzato fischiettando il brano degli Extraliscio, che non potevano ambire alla vittoria, ma a modo loro, con l’amico Toffolo, a casa il risultato lo hanno portato eccome, con un onorevole dodicesimo posto. A differenza de Lo Stato Sociale, in graduatoria un gradino più sotto, che nella transizione che sta portando Lodo ad abbandonare il microfono, toppano e non riescono a replicare “Una vita in vacanza” che li portò, tre anni fa, alla ribalta nazionalpopolare.

Dimenticabile la Arisa (10) tatangelizzata dal brano scritto per lei da Gigi D’Alessio, il Bugo (24) stralunato e senza voce, il Francesco Renga (22) che ha deciso di servire la sua parabola discendente al pubblico, come in un reality show. Ci si ricorderà, invece, delle urla del penultimo in classifica Aiello, che ha ispirato più meme di Bernie Sanders, e della bruttissima canzone di Gaia, diciannovesima, che però (ci scommettiamo) passerà in radio da qui alla fine dell’estate (sapete com’è, lei, proprio come i Maneskin e la coppia Fedez-Michielin, è della scuderia Sony, che qualche parola la può spendere in fatto di rotazioni).

E non ci siamo dimenticati di Madame, che ha conquistato l’ottavo posto nella classifica generale, ma ha vinto il premio per il miglior testo, lei che ha solo diciotto anni, che le canzoni se le scrive da sola e che ha qualcosa da dire. Quando le restituiranno anche le ultime sillabe delle frasi sarà una cantante completa.

Enrico Riccio

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