redazione

Cenere è il brano di K-ANT che anticipa l’omonimo album in uscita

Il videoclip di Cenere, brano di K-ANT che anticipa l’omonimo album in uscita il 4 aprile per Trulletto Records. Il videoclip diretto da Marco Meledandri esprime la necessità di ritrovarsi dopo essersi persi alla costante ricerca di sé stessi attraverso le macerie che spesso accompagnano la propria vita. Cenere è uno dei brani più energici e diretti dell’album in cui l’arrangiamento gioca sui contrasti: le sonorità morbide e aperte delle chitarre arpeggiate e dei pad delle tastiere, convivono con una sezione ritmica più nervosa ed intricata, basata su un particolare equilibrio di incastri tra basso e batteria. Su questo sound si poggia una parte vocale altrettanto cangiante, che passa da un approccio particolarmente melodico e disteso, all’extrabeat nel bridge del brano.

Perdere se stessi, perdere una persona cara. Cambia poco, ci si ritrova smarriti. Domande, sogni infranti, dubbi. Ciò che poteva essere, voglia di altro tempo. Arsi da ciò che siamo stati, resta solo cenere da cui ripartire. Come fossimo noi stessi quel ricordo della persona che non c’è più.

K-ANT

K-ANT: biografia

L’artista si descrive così:

Progetto artistico, band, persona
In costante viaggio tra Bisceglie e Molfetta, impregnato da quell’odore tipico di sottani umidi adattati a sale prove. Influenzato da un miscuglio di generi che vanno dallo ska al reggae, dal rap al funk, dall’elettronica al rock.

In quasi 20 anni di testi e musica, di poesie e canzoni, mi sono ritrovato oggi ad un bivio, a metà strada tra l’immaturità e l’incoscienza di voler cambiare il mondo, e la consapevolezza raggiunta di voler guardare dentro me stesso.

K-ANT (che si legge “chei-ant”) nasce nel 2003 come progetto solista, diventato band nel 2011. Originario di Bisceglie (BT) oggi si presenta live con la sua band, il cui genere fonde funk, rap e rock. Dal 2011 protagonista di numerosi live in tutta Italia sia per la vittoria del contest “A.R.T. Medimex – ARCI Re.A.L. Tour 2012“, che per gli opening act di artisti come Caparezza, Ministri, Rezophonic, Subsonica e Tre Allegri Ragazzi Morti.

Nel 2012 autoproduce il disco “Il Problema“. Nel 2014 vengono inseriti 2 brani in “Hit Mania Special Edition”. Nel 2015 esce il disco “La Concezione Del Tempo” (feat. Caparezza, Molla, ThinkAboutIt) grazie alla vittoria del bando Puglia Sounds Record, e si esibisce come opening act di Manu Chao e al Concerto del Primo Maggio Taranto. Nel 2016 esce il videoclip “La rivoluzione del Ctrl Alt Canc” e 2 brani dell’album vengono inseriti in “Hit Mania Champions 2016”.

Dal 2018 è stato impegnato nella produzione del nuovo disco, collaborando con il collettivo “Crooked Waves” prima, e con l’etichetta Trulletto Records poi. Nel dicembre 2022 pubblica il singolo “Pulsar” e relativo videoclip, mentre a marzo 2023 esce il videoclip di “Cenere” che anticipa l’omonimo album in uscita il 4 aprile.

Il gioco della dieta mediterranea

Creare una vera e propria rete di promozione della dieta mediterranea è la finalità del progetto lanciato da ASL Napoli 3 sud in sinergia con scuole e aziende del territorio. Un intervento che unisce educazione alimentare ed educazione motoria e che coinvolge i bambini di classi terze e quarte della Scuola Primaria, chiamati a scoprire gli effetti benefici della dieta mediterranea. Ogni mese è dedicato a un prezioso alimento della piramide alimentare.

Nello specifico, a marzo i bambini impareranno a conoscere i legumi, anche grazie al contributo di Select, brand storico campano specializzato nella selezione e confezionamento dei legumi. I bambini scopriranno cibi e sapori attraverso “il gioco della dieta mediterranea”, un nuovo strumento ludico-didattico pensato per facilitare l’apprendimento di uno stile di vita sano e attivo, attraverso la valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Favorire l’approccio ai prodotti della dieta mediterranea attraverso il gioco, lo studio e la cucina, stimolerà i bambini ad alimentarsi correttamente, proprio come ispirato dall’obiettivo del progetto. A supporto delle attività, un vero e proprio gioco da tavolo, strutturato con tabelloni e schede illustrate da compilare per spiegare i principi della dieta mediterranea e consentire ai bambini di imparare divertendosi.

La partecipazione di Agria al progetto è a titolo gratuito e senza alcun impegno da parte di Asl Napoli 3 sud.

Spiega Alessandra Aliberti, responsabile Marketing e Sostenibilità Select:

Il ruolo dei legumi nella dieta mediterranea è legato alle proprietà nutrizionali che possiedono. Essi, infatti, sono ricchi di nutrienti essenziali come fibre, minerali, vitamine. Inoltre, possiedono un alto contenuto proteico e sono fonte di carboidrati complessi. È importante, quindi, che questa categoria di alimenti venga inserita nella dieta regolarmente sin dall’infanzia.

I legumi, poveri di grassi e ricchi di fibre solubili, aiutano a ridurre il colesterolo ed a controllare la glicemia. Consumati regolarmente insieme agli altri alimenti essenziali della dieta mediterranea, come verdura, frutta e cereali integrali, garantiscono un apporto nutrizionale elevato.

Un regolare consumo di legumi da parte dei bambini aiuterà a ridurre la quantità di grassi saturi e proteine animali ingerita, contribuendo a tenere sotto controllo l’apporto calorico e limitando il rischio di obesità infantile. I legumi, inoltre, si rivelano utili nella prevenzione del diabete infantile.

Aggiunge Aliberti:

È pur vero che i legumi spesso non sono graditi dai bambini questo dipende dalle abitudini alimentari che si delineano durante l’infanzia. Per questo è importante indirizzarli verso scelte corrette, sin da subito. Assaggiare cibi nuovi, soprattutto verdure e legumi, non è una cosa facile per i più piccoli, come spesso accade paradossalmente con gli alimenti più sani. L’ attività di promozione della dieta mediterranea da parte di ASL Napoli 3 sud e, nello specifico, il gioco della dieta mediterranea, si riveleranno un veicolo utile a questo scopo.

Un modo alternativo per assumere legumi potrebbe essere anche quello di utilizzarli per realizzare un insalata calda!

Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers: in anteprima esclusiva

Martedì 4 aprileore 21, per l’anteprima esclusiva de Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers, con protagoniste Charlotte Gainsbourg e una Parigi anni ’80 ricostruita al dettaglio. Un film che trascina lo spettatore indietro nel tempo, una storia d’amore, di amicizia, coraggio. Le fervide notti parigine raccontate alla radio da instancabili speaker (tra le quali il mito Emmanuelle Béart) e vissute da giovanissimi in cerca di loro stessi.

Si aprono le proiezioni del martedì alla Cineteca di Milano Arlecchino alle 17 con Dancer, documentario del regista candidato all’Oscar Steven Cantor. Il film racconta la vita e la carriera di Sergei Polunin, il “James Dean della danza,” raccogliendo le immagini della sua infanzia, documentando i suoi tanti successi, i tatuaggi, e l’amore con Natalia Osipova.

Alle 19, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, si terrà la proiezione speciale di Sul sentiero blu, un film di Gabriele Vacis, in collaborazione con CAI, Club Alpino Italiano, che racconta di giovani protagonisti autistici, che insieme ai loro medici ed educatori, percorrono oltre 200 km a piedi in 9 giorni. Un cammino di crescita, tra fatica e divertimento, in cui i protagonisti affrontano ed imparano a gestire emozioni e difficoltà grazie a specifici programmi abilitativi per sviluppare le competenze sociali. Saranno presenti in collegamento ospiti provenienti da realtà legate al progetto e al film stesso.

 

Dopo la pausa della prossima settimana, l’11 aprile riprende la serie ICONS presentata da Wanted e MUBI Italia – un percorso in 5 film, per 5 serate, dedicata a figure iconiche della cultura contemporanea. Dopo la prima serata di marzo, si prosegue con il secondo appuntamento, The Wolfpack il documentario di Crystal Moselle (2015, 80′) che racconta l’incredibile storia dei fratelli Angulo, costretti dal padre a vivere reclusi in un appartamento di Manhattan, e che trovano la loro fonte di ispirazione e vita nel guardare e recitare i classici del cinema.

Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers uscirà nelle sale il 13 aprile.

Tosca in ‘Sto core mio. Notturno napoletano per Roberto Murolo

Tosca ritorna nel teatro della Canzone napoletana con un recital che rende omaggio a Roberto Murolo, a venti anni dalla scomparsa del Maestro.

Tosca in 'Sto core mio. Notturno napoletano per Roberto Murolo

‘Sto core mio. Notturno napoletano per Roberto Murolo è uno spettacolo «pieno di gratitudine e sentimento», per la regia di Massimo Venturiello.

Ricorda l’artista:

Ho conosciuto Roberto Murolo un uomo capace di interpretare la musica napoletana in maniera distinta ed elegante, quasi da crooner, rendendola semplice e immediata. Le sue interpretazioni erano limpide, capaci di arrivare all’essenza dei segreti racchiusi nei brani.

In programma non solo serenate e serenatelle, madrigali e villanelle, ma anche momenti di gioco musicale con alcune macchiette e grandi canzoni partenopee tradotte in altre lingue: da Il canto delle lavandaie del Vomero a Te voglio bene assaje, da E allora? a Serenata Napulitana, nonché un inedito, dedicato a Murolo, scritto poco prima della sua morte da Enzo Gragnaniello.

Tosca in 'Sto core mio. Notturno napoletano per Roberto Murolo

Sabato 1° aprile, alle 21, Tosca ritorna nel teatro della Canzone napoletana con “‘Sto core mio”, un recital dedicato a Roberto Murolo, a venti anni dalla scomparsa del Maestro, nel quale la famosa cantante romana interpreterà anche alcune perle rare scoperte grazie alla collaborazione della fondazione Murolo, che patrocina il concerto.

Uno spettacolo di suoni e parole che, attraverso un percorso poetico ed emozionante, condurrà l’artista e lo spettatore a immergersi nelle grandi canzoni partenopee e perle rare trovate, grazie alla collaborazione della fondazione Murolo, che patrocina il concerto.

Gli arrangiamenti musicali sono a cura di Bubbez orchestra e duo Anedda.

Ad accompagnare Tosca, Giovanna Famulari (pianoforte, violoncello e voce), Massimo De Lorenzi (chitarra), Ermanno Dodaro (contrabbasso e chitarra), Emanuele Buzi (mandolino), Valdimiro Buzi (mandolino e mandola) e Alessia Salvucci (percussioni).

Il concerto è prodotto da Vertigo music.

Aperte le iscrizioni al Corso avanzato in Tecniche di Agricoltura di Precisione

Sono aperte le iscrizioni al Corso avanzato in “Tecniche di Agricoltura di Precisione, organizzato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale (COAM) in sinergia con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania l’Osservatorio Regionale Agricoltura di Precisione (ORAdP).

Il Corso si propone di formare esperti e tecnici nel settore dell’agricoltura di precisione e digitale per il settore della produzione agricola, della difesa e forestale.

Sottolinea la Prof.ssa Mariagiovanna Riitano, Presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e Coordinatrice del Corso:  

L’Agricoltura di precisione utilizza tecnologie informatiche e ingegneristiche, con l’applicazione in campo di sensori e di intelligenza artificiale per monitorare e analizzare prescrizioni, consentendo, tra l’altro,  la riduzione dei costi energetici e il risparmio di consumo di acqua e prevenzione degli incendi.

Dopo il successo del Corso di base svolto lo scorso anno e la richiesta proveniente da esperti e aziende campane, abbiamo deciso di promuovere un nuovo Corso di livello avanzato. L’innovazione scientifica diventa un asset strategico per lo sviluppo dei territori, in sinergia con l’agricoltura tradizionale al fine di realizzare produzioni di elevata qualità, con attenzione alla sostenibilità.

Sensori, droni, tecnologie IoT, intelligenza artificiale: le tecniche di precisione rispondono alle esigenze di difesa dell’ambiente, abbattono i costi di produzione e diventano uno strumento determinante per accrescere il valore delle cultivar. Allo stesso tempo permettono di ridurre la spesa in fitofarmaci, in concimazioni e in energia, garantendo maggiore efficienza e ottimizzando i processi.

Corso avanzato in Tecniche di Agricoltura di Precisione

Il Corso consentirà agli utenti di avere un’ampia panoramica degli strumenti tecnologici utilizzabili in campo, al fine di acquisire ed elaborare dati utili per la gestione delle principali attività agricole presenti in Campania.

La durata del Corso sarà di 55 ore, di cui 40 teoriche in aula e 15 applicative in campo e sarà destinato ad aziende e associazioni di settore, professionisti, agronomici, tecnici, oltre che laureati e diplomati interessati all’agricoltura di precisione.

Le domande di iscrizione, dovranno essere inviate al Consorzio dell’Appennino Meridionale, all’indirizzo di posta elettronica certificata segreteria.osservatorio@postecert.it entro le ore 12:00 di mercoledì 5 aprile 2023. Il Bando integrale è disponibile al sito https://www.appennino.unisa.it/.

Le lezioni partiranno giovedì 13 aprile 2023 alle ore 16, presso la Sala Conferenze dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, Campus di Fisciano – via dell’Osservatorio, 1.

Simposio sulle terapie innovative

Ricercatori italiani di fama internazionale ad Avellino per confrontarsi sulle terapie innovative in Ematologia.

Il lavoro avviato nell’avanzato centro di sperimentazioni cliniche in onco-ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati fa arrivare nel capoluogo irpino studiosi del settore del calibro di Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ed esperto di patologie ematologiche pediatriche, Fabio Ciceri, Direttore delle Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo e Oncoematologia  dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente del Gruppo Italiano di Trapianto Midollo Osseo (Gitmo), Lucio Luzzatto, Professore Onorario dell’Università di Firenze, con alle spalle una carriera ai vertici dell’ematologia degli ospedali e delle Università di New York, Londra, Genova, Napoli, e Andrea Bacigalupo, docente di Ematologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Relatori di riconosciuta fama, che, insieme a tanti altri, parteciperanno al 1° Simposio sulle terapie innovative in Ematologia, organizzato da Antonio Maria Risitano, Direttore dell’Unità operativa di Ematologia e Trapianto e responsabile del centro di sperimentazioni dell’Azienda Ospedaliera Moscati.

Simposio sulle terapie innovative

L’importante evento prenderà il via dopodomani, giovedì 30 marzo, alle ore 13, presso l’Hotel de la Ville di via Palatucci, per poi proseguire per l’intera giornata di venerdì 31 (dalle ore 8,30 alle 18). Dopo i saluti, affidati al Direttore generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, al Direttore sanitario, Rosario Lanzetta, e al Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia, Cesare Gridelli, il primario Risitano aprirà i lavori del simposio, con la prima delle cinque sessioni in programma.

Spiega Risitano:

Le malattie ematologiche comprendono tanti diversi disordini, di natura neoplastica e non, che colpiscono soggetti di qualsiasi età. La cura dei pazienti ematologici resta estremamente complessa perché la gran parte di queste malattie può avere un impatto negativo sia sulla sopravvivenza che sulla qualità di vita. Nell’ultimo decennio sono state messe a punto numerose terapie che hanno cambiato, o stanno per cambiare, i percorsi terapeutici.

Il congresso organizzato ad Avellino ha proprio lo scopo di fare il punto sulle più importanti novità emerse negli ultimi anni. Tra le tematiche affrontate, la priorità sarà data a quelle terapie che rappresentano una innovazione tecnologica per tutta la medicina, oltre che per la specifica patologia ematologica per la quale sono state sviluppate e che sono oggetto di sperimentazione e di studio anche presso l’Azienda Moscati.

Nello specifico, si parlerà delle opzioni di terapia genica per malattie ereditarie, quali le talassemie e le emofilie, e di quelle di terapia sostitutiva per altre anemie congenite. Nell’ambito delle malattie ematologiche non neoplastiche, si discuterà, partendo da due ricerche specifiche coordinate dall’Unità operativa di Ematologia dell’Azienda Moscati, del trattamento delle anemie aplastiche e dell’emoglobinuria parossistica notturna.

Simposio sulle terapie innovative

Per quanto riguarda le patologie neoplastiche, saranno descritte le più recenti modalità di “terapia a bersaglio” per i diversi tumori del sangue, basate sull’utilizzo di anticorpi monoclonali o di altre molecole capaci di bloccare in maniera selettiva le cellule tumorali. L’importanza delle cosiddette “terapie immunologiche” sarà sottolineata con la discussione relativa alle tecniche di trapianto di midollo osseo, e soprattutto alle terapie di ultima generazione basate su linfociti T manipolati con tecniche di terapia genica (le cosiddette CAR-T): sperimentazione, quest’ultima, per la quale l’Azienda Moscati è in fase di accreditamento.

Conclude Risitano:

Lo sforzo che si sta compiendo nell’ambito della ricerca ha come obiettivo principale garantire l’accesso alle terapie all’avanguardia a tutti i pazienti, indipendentemente dal luogo in cui risiedono, e contribuire così a ridurre il triste fenomeno della migrazione sanitaria.

IPSEOA Rossi-Doria organizza una cena-evento I sapori della legalità

L’IPSEOA ‘Rossi-Doria’ di Avellino continua l’incessante azione di dialogo con la società civile. Infatti, mentre sta per cominciare il denso programma della ‘settimana dell’inclusione’, dall’istituto di via Visconti si annuncia l’ulteriore appuntamento de I sapori della legalità, che si terrà alle ore 19:30 del 31 marzo nell’ormai nota sala atelier HoReCa.

Il programma della serata ci è illustrato dalla professoressa Monica Aprea, referente del team eventi:

Ai convenuti proporremo un momento osmotico di gusto ed etica grazie ad una cena messa a punto con prodotti agro-alimentari esclusivamente coltivati nelle terre confiscate alla malavita organizzata, nello specifico dal fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano e dall’orto del carcere di Secondigliano.

L’iniziativa asseconda in pieno la strategia didattica e sociale del ‘Rossi-Doria’, che ormai da anni promuove organiche attività di sensibilizzazione sul tema della legalità, dimostrando quanto la realtà dell’enogastronomia e dell’accoglienza turistica sia importante per lo sviluppo consapevole delle nostre comunità. Per informazioni e prenotazioni si potrà inviare una mail all’indirizzo ristorantedidattico.ipseoaav@gmail.com.

IPSEOA ‘Rossi-Doria organizza una cena-evento I sapori della legalità

In preparazione della ventiquattresima ‘Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie’, l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, diretto dalla dottoressa Luisa Franzese, ha indetto un seminario di aggiornamento per docenti referenti alla legalità, in collaborazione con la fondazione ‘Pol.i.s’ e l’associazione ‘Libera’ rispettivamente guidate in Campania da don Tonino Palmese e Fabio Giuliani. L’evento si terrà giovedì 7 marzo presso la sala convegni dell’IPSSEOA ‘Manlio Rossi-Doria’ di Avellino, in via Filippo Visconti. In mattinata, dopo i saluti degli organizzatori, si terranno due sessioni di studio e riflessione.

La prima, prevista per le ore 9:30 e moderata da Emilia Noviello, sarà dedicata allo scottante tema della diffusione delle mafie in Irpinia e nel Sannio: alla discussione parteciperanno il dott. Rosario Cantelmo (procuratore di Avellino), il dott. Aldo Policastro (procuratore di Benevento) ed il prefetto dott.sa Maria Tirone. Alle ore 11:00 si affronterà l’altrettanto importante tema della ‘memoria e dell’impegno’, con gli interventi del giornalista Sandro Ruotolo, della signora Antonella Oliva (moglie di Pasquale Campanello, sovrintendente della Polizia di Stato, ucciso nel 1993 a Mercogliano), del signor Antonio Iermano (figlio del dipendente regionale Aldo Iermano, ucciso nel 1982 in un attentato terroristico), e di Francesco Iandolo (in rappresentanza del maglificio ‘Centoquindici passi’).

Dopo il pranzo (preparato dagli alunni del ‘Rossi-Doria’), i docenti iscritti parteciperanno ai laboratori curati dall’associazione Libera (‘Memoria’), Angelo Buonomo e Fabio Gliuliani (‘Progettare percorsi sui beni confiscati’), Agita (‘Il teatro’), Licio Esposito (‘Il potere delle storie’), Mariano Di Palma e Lina Capasso (‘L’educazione non formale in classe’).

Stre torna con La Terra è piatta

A poco più di un mese dalla pubblicazione di “Uscire”, il cantautore e polistrumentista campano Stre torna nei digital store con La Terra è piatta, il suo nuovo singolo in grado di stupire e affascinare sin dal primo play.

Dopo aver appassionato e coinvolto pubblico e critica con l’incisività dei suoi testi, avvolti da sonorità fortemente rockeggianti perfettamente amalgamate ad un pop fresco e attualissimo, l’artista dona un’ulteriore prova del proprio eclettismo presentando un pezzo che si distacca completamente dalla dimensione punk-alternativa finora abbracciata, per esplorare la delicatezza e la suggestione di un indie-pop dal profumo vintage ma dal sapore contemporaneo, mantenendo però la graffiante carezza del rock che sostiene e accompagna l’intera release di riff e rullanti, senza rinunciare ai violini e ad un ritornello dal richiamo britpop a lui tanto caro.

Con le sue liriche sospese tra il vuoto scaturito dalla struggente mancanza della persona amata e il desiderio di mettere un punto effettivo ad un capitolo già concluso, “La Terra è piatta” rappresenta la chiusura di un cerchio, della trilogia iniziata ad Ottobre 2022 con “A pezzi”, in cui l’artista ha affrontato il tema della rottura, proseguita con “Uscire”, dove ha raccontato il passaggio tra una fase e l’altra, e che qui si conclude con la narrazione, sentita e viscerale, di ciò che viene dopo, appunto la mancanza.

L’assenza dolorosa e sofferta che attraversa e valica il tempo senza trovare senso e pace in nuove abitudini e conoscenze – «passeranno i sogni come compleanni, e ti cercherò un po’ negli altri» -, portandoci a dubitare di tutto, di noi stessi «adesso che non son più io» -, e perfino delle evidenze attorno a noi – «divento complottista, perché senza di te la terra è piatta» -.

Una vera e propria pop-ballad ricercata ed elegante, capace di cullare ferite e sentimenti tra l’immancabile autoironia dell’artista ed il suo estro creativo, che continua a fare centro per l’originalità delle sue vedute: per supportare l’uscita del pezzo, infatti, Stre ha sfoggiato le sue doti attoriali vestendo i panni di un terrapiattista tra le strade di Napoli e, nel suo riuscitissimo vaneggiare, ha catturato l’attenzione di tutti i passanti e degli utenti online, a cui ha donato un volantino, contenente un misterioso QR Code che riportava, astutamente, all’ascolto di “La Terra è piatta”.

Una visione caleidoscopica e personalissima dell’arte, che grazie al taglio ironico e mordace di cui si compone, gli ha consentito di arrivare dritto al cuore del pubblico sin dai suoi primi inediti e che in questo singolo, senza dubbio il più sofferto e malinconico, ritroviamo sia nel titolo che nel videoclip ufficiale – come sempre ideato, diretto e prodotto dallo stesso Stre -, in cui il flusso di rancore e tristezza espresso nel testo, lascia spazio ad alcuni momenti ilari e leggeri, trasponendo in frame una vera e propria conversazione WhatsApp, per far riflettere su quanto, la mancanza della persona amata, attecchisca sulla quotidianità di chi continua a vivere nella sua presentissima assenza.

Stre 

Dichiara l’artista:

Con questo brano ho voluto fare una cosa a cui tenevo molto, anticipare al pubblico un piccolo assaggio di quello che ci sarà nel mio disco di prossima uscita, anche se ha un mood diverso dai miei precedenti singoli.

Nella mia musica, il filo conduttore è sempre quello di vedere la luce in fondo al tunnel ma è anche vero che, a volte, questa luce riusciamo a vederla solo se conosciamo bene il buio.

Sentivo il bisogno di pubblicare questa canzone adesso, perché per me rappresenta la chiusura della trilogia iniziata con “A pezzi” e proseguita con “Uscire”. Qui si evince ciò che viene dopo: la mancanza. La mancanza quasi perenne, perché il tempo passa, ma la mancanza resta.

Stre 

Stre: chi é?

Stre è il progetto del cantautore, regista e polistrumentista napoletano Stefano Crispino che, dopo aver militato in diverse formazioni come batterista ed aver rivestito il ruolo di frontman e chitarrista in una band pop punk per quasi un decennio, riparte da solista con un nuovo spirito artistico, inizialmente dai tratti indie-pop e via via sempre più contaminato da generi e sfumature sonore differenti.

Il poliedrico artista partenopeo, oltre ad occuparsi della scrittura e dell’interpretazione dei suoi brani, si dedica alla regia e al montaggio di tutti i videoclip che li accompagnano, evidenziando duttilità, eclettismo e visione d’insieme.

Esperienze e competenze artistiche a tutto tondo, evincibili anche dal suo secondo canale YouTube, in cui pubblica recensioni di film e rubriche musicali. La sua carriera solista prende il via con la pubblicazione della coinvolgente “Remake”, ma è con l’iconica “Alzheimer” che il cantautore firma la hit con cui comincia la sua inarrestabile ascesa, a cui susseguono la leggera ma profonda “Un motivo c’è” e la trilogia di incredibile successo iniziata con l’inno generazionale “A pezzi“, in cui l’artista affronta il tema della rottura, proseguita con la travolgente “Uscire”, ove racconta il passaggio tra una fase e l’altra e terminata con la malinconica pop-ballad “La terra è piatta”, che in una sentita e viscerale dedica, pone in analogia la mancanza della persona amata ai dubbi che ne conseguono, su noi stessi, e perfino sulle evidenze attorno a noi.

Antonella Stefanucci nello spettacolo di teatro civile Pregiudizi convergenti

Giovedì 30 e venerdì 31 marzo, alle 21:00 al Trianon Viviani, Antonella Stefanucci sarà in scena con “Pregiudizi convergenti”, scritto e diretto da Domenico Ciruzzi.

L’attrice interpreta il doppio ruolo di Angelina, donna povera e dolente, che si divide tra i colloqui con il marito in carcere e gli interrogatori giudiziari, e quello del pubblico ministero, che non si fa scrupolo di usare il suo “potere” per trarne piccoli benefici personali.

Antonella Stefanucci nello spettacolo di teatro civile Pregiudizi convergenti

Con Pregiudizi convergenti il drammaturgo e regista Domenico Ciruzzi e l’attrice Antonella Stefanucci proseguono il progetto di analisi della realtà del “sottosuolo” napoletano, iniziato con il precedente spettacolo Colloqui, in cui vengono affrontati, con amara ironia e dolente umanità un mondo di degrado e ignoranza, ma al contempo vivo e tenero e le ambiguità e i pregiudizi che ruotano attorno al mondo giudiziario.

Spiega Ciruzzi:

Il testo è un racconto che esplora realtà marginali della contemporaneità, gli stereotipi del bene e del male, della giustizia “giusta” e dell’illegalità vengono continuamente rovesciati e si intersecano in un gioco paradossale e grottesco, dove non mancano momenti di pura ilarità, in una Napoli lontana dalla descrizione totalizzante e omologata dei media, che sovente rappresentano la città soltanto attraverso la prospettiva distorta della cronaca giudiziaria.

Antonella Stefanucci, attrice di teatro e cinema, è nota al grande pubblico soprattutto per i suoi ruoli nelle fiction televisive “Capri” e quella dedicata alla vita di Giuseppe Moscati nel ruolo della sorella Nina.

Antonella Stefanucci

In questo spettacolo l’attrice interpreta il doppio ruolo di Angelina, donna povera e dolente, che si divide tra i colloqui con il marito in carcere e gli interrogatori giudiziari, e il ruolo del pubblico ministero, figura rigida e integerrima, che però non si fa scrupolo di usare il suo “potere” per trarne piccoli benefici personali. Due ruoli come due sono le facce della città: quella di “sotto”, che non è solo barbara criminalità, ma anche buffa e ingenua ignoranza, e quella della Napoli “bene”, chiusa nei suoi privilegi inviolabili.

Angelina entra in contatto con le prassi e gli eventi dell’investigazione giudiziaria. Le interpretazioni fuorvianti di intercettazioni telefoniche e interrogatorî, inquinati da domande suggestive, daranno luogo a tragicomiche conclusioni.

Non resta altro da fare che godervi lo spettacolo in programmazione al Trianon Viviani!

Napoli come non l’hai mai vista diventa un film breve

Napoli come non l’hai mai vista: il racconto dei più giovani diventa un film breve con il progetto del Comune, di Giffoni Film Festival e di Giffoni Innovation Hub. La voce dei Giovani Napoli: attiva fino a fine aprile la call to action” rivolta alle scuole napoletane.

Nuove generazioni protagoniste del racconto inedito della bellezza artistica e paesaggistica di Napoli che da sempre stimola la creatività di chi ha la fortuna di sentirsi parte di una città unica al mondo.

La Voce dei Giovani Napoli è il progetto ideato e curato da Comune di Napoli, Giffoni Innovation Hub e Giffoni Film Festival, promosso e finanziato dal Comune e sostenuto da Cohousing Cinema Napoli – Ufficio Cinema nell’ambito delle attività che svolge per la formazione e i mestieri dell’audiovisivo, rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado della città.

L’obiettivo è formare i giovani al linguaggio cinematografico e alla scrittura creativa con l’obiettivo di produrre e distribuire un cortometraggio che racconti le peculiarità di una città dalla bellezza indiscussa, partendo da un soggetto ideato dalla classe selezionata attraverso la challenge attiva da marzo con termine a fine aprile.

Napoli come non l’hai mai vista pone al centro la creatività dei ragazzi per creare uno storytelling in cui il contesto storico, sociale e culturale saranno i protagonisti indiscussi. Partner del progetto La Doria S.p.A, Mad Entertainment e Rai Cinema Channel.
La Formazione e le Risorse Didattiche Le classi degli istituti scolastici del comune di Napoli che parteciperanno alla Challenge avranno l”opportunità di approcciare il mondo cinematografico in maniera originale e innovativa attraverso: scrittura creativa e mestieri del cinema, video tutorial e workbooks; mentorship sui progetti di classe con webinar di supporto per docent.
Il progetto si inserisce all’interno del quadro di azioni messe in campo dall’Amministrazione del Comune di Napoli e dal Sindaco Gaetano Manfredi per rafforzare la conoscenza e la diffusione del Cinema e delle molteplici declinazioni dell’Audiovisivo dedicando una forte rilevanza alla Formazione.

Napoli come non l’hai mai vista: il racconto dei più giovani diventa un film breve

La formazione è un pilastro imprescindibile per creare valore e mettere a sistema iniziative culturali che puntino alla crescita sociale delle nuove generazioni; nel caso specifico attraverso il coinvolgimento diretto dei docenti e degli studenti della città.

Annuncia il Sindaco Manfredi:

È la prima volta che il Comune di Napoli stringe una partnership con il Giffoni Film Festival e in particolare modo con la società Giffoni Innovation Hub. Con il Direttore Gubitosi abbiamo sviluppato un’idea che punta sui giovani e il volano è l’audiovisivo.

Il coinvolgimento delle scuole napoletane, nella realizzazione di un film per raccontare la loro città con i loro occhi e i loro punti di vista, è un percorso stimolante e permetterà di trovare nuovi stimoli ed entusiasmo per avvicinarsi e conoscere da dentro l’arte cinematografica oramai un indotto importantissimo per la nostra Regione. E sarà un traguardo fondamentale presentarlo durante la prossima edizione del festival del cinema per ragazzi che si terrà a luglio, un ulteriore modo concreto di confronto e crescita per i giovani aspiranti registi, autori e attori.

Le parole di Jacopo Gubitosi, direttore generale di Giffoni:

L’attività continuativa che Giffoni svolge da oltre 50 anni con le nuove generazioni è nota. Siamo orgogliosi di questa nuova collaborazione con una città importante come Napoli. Come in tutte le nostre attività, i protagonisti saranno i giovani che avranno la possibilità di guardare e raccontare la città in maniera diretta, senza filtri e senza stereotipi. Il risultato di questo lavoro sarà presentato durante la prossima edizione del Festival e i ragazzi che lo hanno realizzato avranno la possibilità di presentare il loro progetto e far conoscere la “loro” Napoli ai coetanei di tutto il resto d’Italia e di tutto il Mondo.
Ringrazio la città di Napoli e l’amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi per l’attenzione e la fiducia: Giffoni si dimostra ancora una volta un anello importante per la cooperazione fra le varie realtà culturali e le istituzioni della nostra Regione.

Dichiara Ferdinando Tozzi:

Questo progetto rafforza il ruolo di Napoli per il cinema e la serialità scripted ed unscripted e le altre declinazioni dell’audiovisivo e, in coerenza con gli obiettivi dell’Amministrazione Manfredi sull’industria culturale, pone grande attenzione alla formazione delle risorse professionali ed alla divulgazione dei mestieri dell’audiovisivo presso le nuove generazioni per offrire loro una piccola scintilla di creatività coniugata con professionalità e cultura.

Dice Sergio Locoratolo:

Napoli è da qualche giorno la “Città dei Giovani” per il 2023. Il miglior viatico, dunque, a suggellare la collaborazione tra la città ed il Festival di Giffoni nel segno della promozione del talento e del merito ma, al contempo, dei valori di socialità, di partecipazione, dello scambio di esperienze tra i ragazzi delle scuole napoletane. Tutti impegnati a raccontare la città con i propri occhi, la propria sensibilità, le proprie emozioni.

Un grande festival della fantasia, che sfocerà nell’evento estivo che si terrà tradizionalmente a Giffoni. Un impegno, quello del sindaco Manfredi, atto a promuovere e ad incoraggiare i giovani di Napoli a partecipare alla vita della propria comunità, a narrarla con le parole del futuro, quelle ancora prive di rancore per ciò che non è stato ma dense di speranza per ciò che potrà e dovrà essere.

Spiega Diodato Ferraioli Export Sales Director e Consigliere di amministrazione La Doria S.p.A:

Questo progetto è molto importante perché rappresenta un esempio concreto di come le aziende e l’amministrazione locale possano contribuire a promuovere la cultura e il territorio offrendo opportunità ai giovani e sostenendo le comunità locali. I ragazzi delle scuole di Napoli avranno l’opportunità di raccontare la loro storia e di far conoscere al mondo intero la bellezza e le criticità dei loro quartieri.

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