redazione

Seni e uova: un romanzo che parla alle donne di oggi

Seni e uova è un romanzo di Mieko Kawakami, pubblicato in Italia e tradotto da e/o editori nel 2020.

Il romanzo attraverso la trama offre uno spaccato contemporaneo delle problematiche, delle esigenze e della voglia di affrontare la propria libertà e indipendenza delle donne nipponiche ma anche di quelle che appartengono al resto del mondo.

Seni e uova: recensione

Il romanzo della scrittrice giapponese è stato tradotto in italiano

Seni e uova la trama

Protagoniste del libro sono Makiko, Midoriko e Natsu-chan, tre donne legate da una parentela ma molto diverse tra loro e con esigenze altrettanto differenti.

Makiko e Natsu-chan sono due sorelle che per motivi di lavoro vivono distanti. Makiko ha una figlia adolescente Midoriko che da mesi, all’improvviso, ha smesso di parlarle e le scrive le sue necessità con brevi frasi su fogliettini di carta.

La madre crede che questo atteggiamento della figlia sia qualcosa di passeggero e non se ne preoccupa oltremodo perché a scuola e con tutti gli altri, a parte lei, il suo comportamento è normale.

Midoriko vive all’interno della vita domestica con la madre in un mondo fatto di silenzi e comunicazione non verbale che si compone di piccole smorfie o accenni di disapprovazione. Intanto usa due quaderni: uno per comunicare con la madre e il secondo è un diario in cui scrive tutto ciò che le passa per la testa.

Ripenso spesso alla litigata con mia madre per una questione di soldi. A un certo punto, sopraffatta dalla rabbia, le ho urlato:

“Sì, ma allora si può sapere perché mi hai messa al mondo?!”

Mi sono subito pentita e ho pensato che non erano parole da dirsi a un genitore, in fondo mi erano scappate. Lei ha fatto una faccia tremenda, si vedeva che se l’era presa a morte, però è rimasta zitta, non ha detto una parola, e questo mi ha lasciata davvero con l’amaro in bocca. Ci sono rimasta malissimo, è stato peggio di un pugno in faccia o di una caterva di insulti.

È stato in quel preciso momento che ho deciso di non rivolgerle più la parola.

Makiko decide di andare a trovare Natsu-chan, insieme alla figlia, per poter visitare e studiare meglio le cliniche che si occupano di chirurgia estetica perché ha intenzione di rifarsi il seno. Da tempo ormai  la sua immagine riflessa allo specchio non le piace, provocandole un senso di insoddisfazione e di insicurezza.

Natsu-chan invece è una scrittrice che vive da sola, il suo lavoro le piace ma non le consente di progettare un futuro stabile o di realizzare il suo sogno che è quello di ricorrere all’inseminazione artificiale, evitando la sua più grande paura: quella di vivere una vita da sola.

Che senso prenderanno le loro esistenze lo potrete scoprire solo leggendo il romanzo di Mieko Kawakami.

Seni e uova di Mieko Kawakami

Seni e uova di Mieko Kawakami

Perché leggere il romanzo di Mieko Kawakami?

Seni e uova mostra il rapporto instabile  tra una madre e una figlia adolescente ma anche i bisogni di una società che è cambiata. Le aspettative e le prospettive di ciascun essere umano sono cambiate ma poterle realizzare non è poi così semplice nonostante si abbiano a disposizione diverse alternative per ottenere ciò che si vuole.

Ciascuno ha a disposizione la possibilità di scegliere tra diverse strade da intraprendere, per poter raggiungere una sorta di stato di grazia e per poter vivere la vita che si vuole.

Probabilmente quest’ampia gamma di possibilità non fa altro che accrescere le insicurezze di ciascuno che, intimamente, vengono alimentate da alte aspettative che, spesso, sembrano partire da un bisogno interiore ma che in realtà non sono altro che bisogni indotti dall’esterno.

Seni e uova mostra lo spaccato più intimo di un’umanità che non è più protesa verso l’esterno e verso la condivisione ma orientata dal puro individualismo.

Per avere un’altra visione della società contemporanea femminile vi consigliamo la lettura di Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter.

Le assaggiatrici di Rosella Postorino diventa un film di Comencini

Le assaggiatrici di Rosella Postorino (2018), edito da Feltrinelli, tradotto in 32 lingue, diventato un bestseller nonché vincitore del Premio Campiello 2018 diventa un film di Cristina Comencini.

Queste le parole della regista che motivano la scelta di trasporre in immagini il romanzo:

Il romanzo tratto da una storia vera, racconta forse per la prima volta di come ogni guerra passi sul corpo delle donne. Rossella Postorino ha scritto il romanzo a partire dalla testimonianza di una donna anziana, che ha rivelato prima di morire una storia sconosciuta a tutti. Sono molto felice di fare il film e onorare il suo coraggio.

Il film è prodotto da Lumière and Co e sarà distribuito da Vision Distribution.

Le assaggiatrici diventa un film di Cristina Comencini

Le assaggiatrici copertina

Le assaggiatrici: la trama del libro

Siamo nel ’43 e Rosa è  appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoi suoceri mentre il marito combatte sul fronte russo. Rosa diventa una delle assaggiatrici del Führer, che hanno il compito di assaggiare i pasti e devono restare, un’ora dopo aver mangiato, sotto osservazione per scoprire se il cibo è avvelenato.

Fra le pareti bianche della mensa, quel giorno diventai un’assaggiatrice di Hitler.

Era l’autunno del ’43, avevo ventisei anni, cinquanta ore di viaggio, settecento chilometri addosso. Da Berlino ero venuta nella Prussia orientale, il luogo dove era nato Gregor, e Gregor non c’era. Per sfuggire alla guerra, da una settimana mi ero trasferita a Gross-Partsch.

Lavorare per Hitler, sacrifica la vita per lui: non era quello che facevano tutti i tedeschi? Ma che potessi ingerire cibo avvelenato e morire così, senza nemmeno uno sparo di fucile, senza un’esplosione, Joseph non lo accettava. Una morte in sordina, fuori scena. Una morte da topi, non da eroi.

Le donne non muoiono da eroi.

Nell’ambiente chiuso della mensa Rosa e le altre giovani donne assaggiatrici creano alleanze, amicizie ma anche rivalità. Rosa nel gruppo viene considerata la straniera e quindi ha più difficoltà a integrarsi e ad ottenere una sorta di benevolenza.

Rossella Postorino attraverso le assaggiatrici trova un modo per mostrare come si può restare umani nonostante un passato vissuto in un clima intriso di male, odio e terrore in cui la propria vita vale meno di zero.

Il romanzo mostra come il terrore, se vissuto ogni giorno, può diventare banale e monotono da non fare più paura. Il film riuscirà a rendere giustizia al libro? Considerando la bravura di Cristina Comencini la nostra risposta è affermativa ma non ci resta che aspettare di poter vedere il lavoro finito.

Trema ancora: una rassegna di cinque webinar sul terremoto dell’Irpinia

Trema ancora è il titolo della rassegna composta da 5 webinar, che si svolgeranno dal 19 al 22 novembre online, che raccontano il terremoto in Irpinia.

Attraverso questi incontri virtuali vengono affrontati i temi della sicurezza, della ricostruzione, della legalità e dell’innovazione attraverso materiale del passato e del futuro. C’è bisogno di idee nuove per poter discutere e pensare ad una nuova immagine dell’Irpinia.

Il presidente Domenico Biancardi su Trema ancora dice:

Abbiamo da subito condiviso la proposta scientifica dell’associazione Ossopensante di cogliere questo anniversario come occasione per una riflessione su più temi, diversi ma connessi attraverso la trama del sisma.

Trema ancora un progetto culturale sul terremoto dell'Irpinia

Trema ancora un progetto culturale sul terremoto dell’Irpinia

Trema ancora: il programma

Trema ancora è un evento culturale che si svolgerà online, è possibile seguire tutti gli incontri sulla pagina Facebook terremoto dell’Irpinia.

Il programma è il seguente:

  • 19 novembre, giovedì, alle ore 15:00 si parlerà di Sicurezza, ricostruzione e prospettive
  • 20 novembre, venerdì, alle ore 15:00 tema della discussione sarà Osservatorio sulla legalità
  • 21 novembre, sabato, alle ore 15:00 si parlerà di Nuove idee per l’Irpinia
  • 22 novembre, domenica, alle 0re 10:00 si discuterà delle start up innovative
  • 22 novembre, domenica, alle ore 15:00 il tema della discussione sarà 1980-2020 Memorie del doposisma

Terra trema è un progetto promosso dalla Provincia di Avellino con la collaborazione scientifica dell’associazione culturale Ossopensante inserito all’interno del programma Terremoto dell’Irpinia, 40 anni dopo organizzato con Consorzio Cirpu, Comunità Montana Alta Irpinia, Comuni del Cratere, associazione Irpini della Capitale e con il patrocinio del Ministero della Difesa ed il supporto tecnico di Scabec Regione Campania.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 185 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia,1.540, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 185 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 6 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
  • 2 residenti nel comune di Aquilonia
  • 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 6 residenti nel comune di Atripalda
  • 13 residenti nel comune di Avella
  • 10 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
  • 13 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 3 residenti nel comune di Casalbore
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 1 residente nel comune di Castel Baronia
  • 3 residenti nel comune di Castelfranci
  • 2 residenti nel comune di Cervinara
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Contrada
  • 2 residenti nel comune di Domicella
  • 1 residente nel comune di Fontanarosa
  • 7 residenti nel comune di Forino
  • 5 residenti nel comune di Grottolella
  • 2 residenti nel comune di Guardia dei Lombardi
  • 3 residenti nel comune di Lauro
  • 3 residenti nel comune di Lioni
  • 1 residente nel comune di Marzano di Nola
  • 1 residente nel comune di Melito Irpino
  • 3 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
  • 1 residente nel comune di Montecalvo Irpino
  • 1 residente nel comune di Montefredane
  • 1 residente nel comune di Montefusco
  • 10 residenti nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemarano
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 5 residenti nel comune di Montoro
  • 7 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 4 residenti nel comune di Pietradefusi
  • 1 residente nel comune di Pietrastornina
  • 2 residenti nel comune di Quadrelle
  • 2 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 3 residenti nel comune di San Michele di Serino
  • 3 residenti nel comune di San Nicola Baronia
  • 4 residenti nel comune di San Sossio Baronia
  • 1 residente nel comune di Santa Lucia di Serino
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 4 residenti nel comune di Savignano Irpino
  • 2 residenti nel comune di Serino
  • 3 residenti nel comune di Sirignano
  • 4 residenti nel comune di Solofra
  • 6 residenti nel comune di Sperone
  • 2 residenti nel comune di Taurano
  • 1 residente nel comune di Taurasi
  • 3 residenti nel comune di Vallata
  • 1 residente nel comune di Vallesaccarda
  • 1 residente nel comune di Venticano

Screening scuola: da oggi tamponi al personale e agli alunni

Dopo l’ordinanza regionale n.90 del 15 novembre, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha predisposto un servizio per prenotare tamponi antigenici per effettuare uno screening volontario per il personale della scuola dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria e dunque anche agli alunni e ai relativi familiari.

Per prenotare il tampone è necessario contattare il seguente numero verde 800 814 818 attivo dal 17 novembre dalle ore 07:30 alle 19:30 per l’intera durata dello screening.

Screening scuola in Irpinia

Screening scuola in Irpinia

Screening scuola: cosa bisogna fare per prenotare il tampone?

Dopo aver telefonato al numero verde al momento della prenotazione è necessario fornire i propri dati anagrafici, l’istituto scolastico di appartenenza e fornire il consenso al trattamento dei dati personali forniti.

L’operatore telefonico comunicherà, in tempo reale o attraverso mail, al cittadino la data, l’orario e il luogo dove effettuare lo screening insieme ad un numero di prenotazione che dovrà essere comunicato all’ASL di Avellino.

Il cittadino dovrà recarsi presso la postazione indicata dove dovrà recarsi munito di tessera sanitaria. Data la situazione di zona rossa il cittadino si recherà in postazioni adibite in modalità Drive-in per sottoporsi al tampone.

Le postazioni Drive-in per effettuare il tampone in Irpinia

Le postazioni per effettuare il tampone sono state disposte nei seguenti Comuni:

  • Avellino: dal lunedì al sabato dalle ore 15:00 alle ore 20:00
  • Ariano Irpino: martedì giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle 22:00
  • Moschiano: martedì e sabato dalle ore 15:00 alle ore 22:00
  • Cervinara: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00
  • Montella: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00
  • Avella: giovedì e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine: la graphic novel di Vanna Vinci

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine è un romanzo a fumetti di Vanna Vinci, edito da Feltrinelli, che uscirà nelle librerie il prossimo 19 novembre.

Protagoniste del volume sono donne che hanno vissuto la propria vita incuranti del giudizio altrui che le etichettava come donne scandalosamente libere. Le libertine sono state definite in modi diversi: cortigiane, donne fatali, cocotte, grandi orizzontali o semplicemente donne dai facili costumi che hanno ispirato versi e menti di molti intellettuali tra l’800 e il ‘900.

Parle moi d'amour. Vite esemplari di grandi libertine

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine

Vanna Vinci cerca di dare una voce diversa a donne come Cora Pearl, Valtesse de La Bigne o Carolina Otero.

Ho deciso di raccontare la vita e il carattere di alcune donne celebri e ora praticamente dimenticate, vissute a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

Donne poco raccomandabili e poco perbene che offrivano se stesse in cambio di lusso e denaro, e la cui condotta era ritenuta scandalosa.

Donne intelligenti, avventurose e spregiudicate, pronte a tutto pur di ottenere indipendenza ed evitare vite dimesse, convenzionali o, peggio, da schiave.

Le hanno chiamate mangiatrici uomini, donne fatali, cortigiane, grandi orizzontali, cocottes, demi-mondaines, leonesse o semplicemente puttane…

Qualcuno potrà dire che facevano il mestiere più vecchio del mondo e che erano comunque alle dipendenze degli uomini che le pagavano…

Altri parleranno di emancipazione della donna, anche se sono certa che queste signore pensassero a emancipare solo se stesse.

Si può dire tutto, tranne che non siano state delle persone eccezionali. Per questo motivo, ho deciso di andare a cercarle e ascoltare il racconto delle loro vite.

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine è un romanzo che vede la stessa autrice protagonista della stori perché è lei che intervista le libertine, per scoprire la storia di ciascuna.

Il mood segue l’idea di un’intervista impossibile perché si fondono epoche diverse con i propri usi, costumi e retaggi culturali.

Parle moi d'amour. Vite esemplari di grandi libertine: il libro

Copertina del romanzo a fumetti di Vanna Vinci

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine: trama

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine ci spiega la vita e i tormenti delle donne più chiacchierate tra l’800 e il ‘900 e dalle loro storie si evince una grande voglia di indipendenza e di libertà.

Sono donne che spesso provengono dalla strada, che hanno visto la povertà e che hanno vissuto storie d’amore finite male. Da questo mix di delusioni, in loro si accende il desiderio di riscatto sociale e d’indipendenza.

Ma una donna che non ha denaro o beni materiali può aspirare ad una vita migliore? A quei tempi no! Duque ad una donna intelligente non restava altra alternativa che sfruttare il proprio capitale e monetizzarlo, l’unica alternativa era quella di giocare l’arte della seduzione, vendendo a caro prezzo il proprio corpo, l’unica cosa di loro proprietà e a loro diposizione.

Parle moi d'amour. Vite esemplari di grandi libertine

Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine

La storia di La Paiva: la celebre cortigiana del regime di Napoleone III

Una delle intervistate in Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine è Esther Lachmann (1819-1884), più conosciuta come La Paiva, è stata la cortigiana più celebre del regime di Napoleone III.

Dalla Russia, Esther Lachmann, arriva a Parigi in cerca di riscatto sociale e di lusso, diventando l’amante del compositore Henri Herze riuscendo così a  fare il suo ingresso nei salotti aristocratici. La poca parsimonia della donna compromette la relazione con lo scrittore che, partito per un tour lontano, si sposa con un’altra donna, lasciando l’amante a Parigi con un figlio.

Senza più protezione e senza un soldo Esther Lachmann lascia Parigi per andare a Londra e qui conosce e sposa, dopo diverse frequentazioni altolocate, il marchese Albino Francesco Araùjo de Paiva, dal quale ottiene il tanto ambito titolo nobiliare che manterrà come soprannome per il resto della vita.

Il matrimonio tra i due dura poco, La Paiva è rimasta alla storia per aver lasciato il marito con questo biglietto:

Tu torni i Portogallo, io devo rimanere a fare la puttana.

Il marito distrutto dall’abbandono si suicida e questo gesto non fa altro che alimentare la fama della cortigiana. Esther Lachmann chiede l’annullamento del matrimonio per poter convolare a nozze con il conte Guido Henckel von Donnersmarck rientrando nuovamente a pieno titolo nel mondo aristocratico.

Di lei si dice che sia stata una donna affascinante, misteriosa e con una personalità magnetica che unita all’astuzia le hanno consentito di farsi strada negli ambienti e salotti aristocratici.

In Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine di Vanna Vinci invece abbiamo la possibilità di scoprire la vera storia di ciascuna di queste donne, scoprendola dalla loro prospettiva e dal loro punto di vita.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 114 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 640, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 114 casi.

Nuovi casi positivi in Irpinia al Covid-19

Nuovi casi positivi in Irpinia al Covid-19

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 2 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 2 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 6 residenti nel comune di Atripalda
  • 1 residente nel comune di Avella
  • 17 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 1 residente nel comune di Cervinara
  • 1 residente nel comune di Grottaminarda
  • 8 residenti nel comune di Grottolella
  • 1 residente nel comune di Lauro
  • 1 residente nel comune di Lioni
  • 1 residente nel comune di Manocalzati
  • 7 residenti nel comune di Mercogliano
  • 2 residenti nel comune di Montecalvo Irpino
  • 4 residenti nel comune di Montefalcione
  • 9 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 2 residenti nel comune di Montefredane
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 15 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Moschiano
  • 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 2 residenti nel comune di Nusco
  • 6 residenti nel comune di Prata Principato Ultra
  • 1 residente nel comune di Pratola Serra
  • 1 residente nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di Rotondi
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 1 residente nel comune di Serino
  • 1 residente nel comune di Solofra
  • 5 residenti nel comune di Sperone
  • 1 residente nel comune di Sturno
  • 2 residenti nel comune di Tufo
  • 2 residenti nel comune di Vallata
  • 1 residente nel comune di Volturara Irpina

Vincenzo De Luca e l’ordinanza n.90

Siamo arrivati alla cifra tonda per quanto riguarda il numero delle ordinanze pubblicate che coincide con il nuovo colore della Campania che dal 15 novembre è diventata ufficialmente zona rossa.

L’ordinanza n.90 riguarda prevalentemente l’attività scolastica a distanza e il trasporto pubblico locale ed è valida dal 16 novembre fino al 23 novembre.

Restano sospese le attività educative in presenza per le scuole dell’infanzia (da 0 a 6 anni) e per le prime classi della scuola primaria. Dal 16 novembre è possibile sottoporsi su base volontaria alla somministrazione di tamponi antigenici relative al personale tutto delle classi interessate e degli alunni e dei familiari.

Dal 24 novembre quando sarà prevista la ripresa scolastica il personale che dovrà ritornare nelle strutture scolastiche, gli alunni e i genitori degli alunni, salvo nuove disposizioni, potranno sottoporsi ad uno screening volontario del tampone.

Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità.

Restano sospese le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi compresi corsi di lingua, recitazione, canto, danza e musica.

Le aziende che si occupano di trasporto pubblico locale sono obbligate a modulare l’erogazione dei servizi minimi essenziali in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti. È obbligatorio da parte delle suddette aziende dare massima diffusione della nuova programmazione dei servizi essenziali offerti sui propri siti aziendali, alle fermate, alle stazioni e su ogni altro mezzo di comunicazione alle stesse in uso.

È inoltre obbligatorio il rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti e in vigore sul proprio territorio.

Campania zona rossa: le risposte ad alcuni dubbi su cosa si può fare e cosa no

Per rendere più chiare le disposizioni del Dpcm del 3 novembre riguardo le limitazioni o possibilità di spostamento, in base al colore delle Regioni, cercheremo di fare chiarezza e di focalizzarci sulla zona rossa e quindi su cosa si può fare e cosa no in Campania.

Per quanto riguarda gli spostamenti all’interno dell’area rossa è vietato qualsiasi spostamento sia all’interno del proprio Comune che verso i limitrofi.

Ci si può spostare solo per motivi legati a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute.

Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi in qualsiasi luogo che sia esso al chiuso o all’aperto.

Sono consentiti gli spostamenti volti ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.

È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È consigliato lavorare a distanza o prendere ferie o congedi.

Si deve sempre essere in grado di dimostrare che gli spostamenti rientrano tra quelli consentiti. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione per comprovate esigenze lavorative può essere svolta esibendo una documentazione adeguata fornita dal datore di lavoro idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Assistenza a parenti o amici non autosufficienti è possibile perché è una condizione di necessità.

Separati e divorziati possono andare a trovare i figli minorenni presso l’altro genitore per condurli presso il proprio domicilio e ciò può avvenire anche tra Comuni di aree differenti.

Lo spostamento verso altri Comuni rispetto da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità.

Fare la spesa, ad esempio, rientra fra le motivazioni giustificate per gli spostamenti. Dunque qualora il proprio Comune di residenza non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità di maggiore convenienza economica necessarie alle proprie esigenze lo spostamento è consentito.

L’accesso nei luoghi di culto è possibile scegliendo quello più vicino alla propria abitazione. Possono essere raggiunti luoghi di culto  che si trovino già lungo il percorso previsto per esigenze lavorative.

Campania zona rossa: cosa si può fare e cosa no

Campania zona rossa

Le passeggiate sono ammesse esclusivamente in prossimità della propria abitazione. L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito rispettando il divieto di assembramento.

È possibile usare l’automobile con persone non conviventi purché siano rispettate le misure di precauzione previste: la sola presenza del guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili.

Tutti i passeggeri hanno l’obbligo di indossare la mascherina a meno che la vettura non sia dotata di un separatore di plexiglas tra la fila anteriore e quella posteriore.

È vietato praticare pesca dilettantistica o sportiva.

Le attività di ristorazione compresi bar e pasticcerie, etc. sono aperte esclusivamente per la vendita da asporto dalle ore 05:00 alle 22:00 e per la consegna a domicilio, quest’ultima consentita senza limite di orario.

Entrare e restare all’interno di bar, ristoranti e simili è consentito solo per il tempo strettamente necessario per acquistare i prodotti. Non è consentito consumare in prossimità dei locali.

Questi sono alcuni dei punti principali da rispettare in caso di zona rossa.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 174 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.730, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 174 casi.

Nuovi casi positivi in Irpinia al Covid-19

Nuovi casi positivi in Irpinia al Covid-19

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 3 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 3 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 7 residenti nel comune di Atripalda
  • 2o residenti nel comune di Avellino
  • 5 residenti nel comune di Calitri
  • 4 residenti nel comune di Caposele
  • 5 residenti nel comune di Capriglia Irpina
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 3 residenti nel comune di Cervinara
  • 2 residenti nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Flumeri
  • 9 residenti nel comune di Fontanarosa
  • 4 residenti nel comune di Forino
  • 6 residenti nel comune di Gesualdo
  • 2 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Guardia dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Lacedonia
  • 4 residenti nel comune di Lioni
  • 3 residenti nel comune di Manocalzati
  • 4 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
  • 2 residenti nel comune di Montecalvo Irpino
  • 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 2 residenti nel comune di Montemiletto
  • 14 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 4 residenti nel comune di Prata Principato Ultra
  • 1 residente nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di Salza Irpina
  • 2 residenti nel comune di San Potito Ultra
  • 1 residente nel comune di San Sossio Baronia
  • 1 residente nel comune di Santa Paolina
  • 1 residente nel comune di San Mango sul Calore
  • 2 residenti n el comune di San Martino Valle Caudina
  • 2 residenti nel comune di San Michele di Serino
  • 7 residenti nel comune di San Potito Ultra
  • 2 residenti nel comune di San Sossio Baronia
  • q residente nel comune di di Santa Lucia di Serino
  • 1 residente nel comune di Santa Paolina
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo a Scala
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo all’Esca
  • 5 residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 2 residenti nel comune di Scampitella
  • 6 residenti nel comune di Serino
  • 1 residente nel comune di Sirignano
  • 4 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Summonte
  • 1 residente nel comune di Taurasi
  • 1 residente nel comune di Torella dei Lombardi
  • 2 residenti nel comune di Vallata
  • 1 residente nel comune di Vallesaccarda
  • 1 residente nel comune di Venticano
  • 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
  • 3 residenti nel comune di Volturara Irpina
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