redazione

A Venezia nasce il primo Master del Gioiello Contemporaneo

Non poteva che nascere a Venezia l’idea di un Master Design del Gioiello Contemporaneo che approfondisce attraverso un percorso tutta la filiera: dalla formazione storico-teorica di manifatture, tecniche e materiali alla progettazione, dalla produzione in laboratorio alle strategie di mercato, come l’individuazione dei trend e la comunicazione visiva del prodotto finito.

Negli ultimi decenni sono stati fatti passi importanti nella valorizzazione del gioiello come Arte a tutti gli effetti.

L’interesse intorno a questa materia è cresciuto in modo esponenziale decennio dopo decennio fino a richiedere oggi vere e proprie figure professionali di alto profilo. La città di Venezia è da sempre crocevia di tradizione e sapere. Molteplici le lavorazioni dell’oreficeria portate avanti nelle botteghe orafe lagunari che si affiancano a quelle legate al vetro, alla foglia d’oro, alla carta.  Un inestimabile patrimonio culturale a disposizione dell’Accademia di Belle Arti, dai “preziosi” bizantini, rinascimentali, barocchi ai più attuali e moderni.

Master del Gioiello Contemporaneo

Un Master a dir poco unico nel suo genere, tenuto dai massimi esperti italiani del settore, in grado di fornire quella necessaria preparazione di base progettuale, laboratoriale e di marketing e, di conseguenza, quelle competenze che aprono a prospettive interessanti in più ambiti: Gioiello di Design, Gioiello D’Artista, Gioiello di Ricerca, Gioielleria e Oreficeria, Bigiotteria, Gioiello per il Sistema Moda, Gioiello di Scena.

Al Master di Primo Livello potrà accedere, senza alcun limite di età, chiunque abbia conseguito un Diploma di Laurea con il vecchio ordinamento o, viceversa, un Diploma di Laurea di primo livello con il nuovo ordinamento.

Nella graduatoria di selezione verrà data precedenza agli studenti laureati nel settore del Gioiello e negli ambiti dell’Arte (pittura, scultura, architettura, grafica), del Restauro, del Design, della Moda e del Teatro (costume e scenografia).

Il Master vedrà la luce a Novembre 2023 e prevede 1500 ore di lezioni (795 delle quali in presenza), in cui acquisire ampie competenze storico/teoriche sulle manifatture, tecniche, materiali, progettazione, produzione in laboratorio. Ma anche strategie di mercato come l’individuazione dei trend e la comunicazione visiva del prodotto finito. Tutto questo creando specifici percorsi che mostrano tutte le tipologie, le caratteristiche e gli sbocchi professionali dell’intero settore.

Il percorso formativo avrà termine a maggio 2024 quando partiranno gli stage di 275 ore in azienda e la preparazione finale della tesi.

Il Master è a numero chiuso con un massimo di 20 partecipanti e la selezione viene fatta per valutazione del portfolio (a parità di curriculum avranno precedenza gli studenti provenienti dai corsi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia).

Il Master Design del Gioiello Contemporaneo verrà attivato con un minimo di 15 partecipanti a un costo singolo di 3500 euro.

Assurdità alimentari – Dalle fake news alla scienza della nutrizione

Assurdità alimentari di Marco Capocasa e Davide Venier è stato realizzato con l’intento di proporre una lettura riguardante i temi dell’alimentazione e della nutrizione umana che possa essere di interesse per il grande pubblico, di facile comprensione e in grado di offrire spunti di riflessione.
Il libro, con la prefazione del Dott. Carlo Chiarla, docente di dietetica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è strutturato in quattro parti.

La prima parte, Passato, presente e futuro, è un breve excursus storico-evolutivo riguardo al ruolo dell’alimentazione e della nutrizione nell’evoluzione umana e sulle strategie di sussistenza che la nostra specie ha sperimentato nel corso della sua storia. In questo capitolo si racconta dei cacciatori-raccoglitori del paleolitico, della transizione neolitica legata alla coltivazione dei campi e all’addomesticamento del bestiame e dei conseguenti cambiamenti nelle abitudini alimentari che questo passaggio ha rappresentato.

Discutendo del rapporto di Homo sapiens con il cibo, dei problemi legati alla sua disponibilità e delle capacità di approvvigionamento nei differenti luoghi in cui è stato in grado di stanziarsi, si arriverà a spiegare come questi aspetti hanno influenzato scelte, abitudini e interazioni sociali. Per poi proseguire nella storia più recente della nutrizione umana, guardandola con gli occhi degli scienziati che negli ultimi due secoli si sono dedicati ad essa: dagli studi sul metabolismo a quelli sulle vitamine, giungendo infine ai recenti sviluppi della nutrigenetica e della nutrigenomica.
Nella seconda parte, Nutrizione, evoluzione, disinformazione, si torna sulla questione del rapporto tra evoluzione umana e nutrizione, mostrando come essa conduca inevitabilmente a riflessioni che portano a sovrapporre i piani della natura biologica e culturale degli esseri umani.

Dagli albori della nostra storia evolutiva, contrassegnati dai numerosi cambiamenti nella cosiddetta “nicchia alimentare” che il genere Homo ha dovuto affrontare già a partire dai suoi
primi passi in Africa, allo sviluppo delle pratiche agricole e dell’allevamento del bestiame, si racconterà poi di altre dinamiche storiche.

In particolare, quelle più recenti che riguardano i cambiamenti economici e sociali legati al passaggio delle società umane da preminentemente agricole a industriali, avvenuto a partire dal XVIII secolo e noto come industrializzazione. Per poi giungere ai mutamenti culturali legati alla globalizzazione a partire dalla seconda metà del secolo scorso e, ancora di più, in questo primo scorcio di 21esimo secolo.

Assurdità alimentari di Marco Capocasa e Davide Venier

Queste trasformazioni hanno inciso sugli stili di vita e, di conseguenza, anche sulle scelte alimentari delle persone, affiancandosi all’incremento della produttività dell’industria alimentare su scala globale che ha finito per mettere a disposizione dei consumatori anche una varietà di cibi caratterizzati da uno scarso valore nutrizionale e da un elevato contenuto di zuccheri e di grassi.
Nel capitolo si discute su come i mezzi di comunicazione di massa, su tutti la televisione e il web, siano veicolo pubblicitario e, al tempo stesso, strumento di diffusione di presunte “verità”, seppur prive di qualsiasi fondamento scientifico, che hanno prodotto abitudini alimentari consolidate.
Una vera e propria selva di informazioni prive di fondamenti scientifici riguardanti, per esempio, i valori nutrizionali di determinati cibi e i loro effetti sulla salute umana.
La terza parte del libro, Assurdità alimentari, è dedicata proprio a queste notizie errate e alle false credenze che possono fuorviare le persone, allontanandole da uno stile di vita realmente sano.
Con questo capitolo si propone un’esplorazione della “mitologia alimentare” (e la loro decostruzione sulla base della letteratura scientifica recente), seguendo un percorso fatto di tante
piccole tappe che sono rappresentative e maggiormente significative.
Scorrendo le pagine di Assurdità alimentari  il lettore si imbatterà in varie microstorie, come quella che “i carboidrati la sera fanno ingrassare”, o l’altra sul vantato effetto depurativo dell’acqua e limone. Per non parlare di quelle sull’ananas brucia-grassi o sul latte scremato povero di calcio. Marco Capocasa e Davide Venier hanno pensato di allargare la discussione anche ad altri aspetti mitizzati, non direttamente legati a specifici alimenti, ma che riguardano particolari regimi alimentari, come le diete detossificanti e dei gruppi sanguigni.
Il volume si conclude con una sezione dedicata all’approfondimento.

Con Per saperne gli autori hanno costruito un percorso bibliografico esplicativo, mirato a suggerire pubblicazioni scientifiche e ulteriori letture a chi desidera esplorare con maggiore ricchezza di dettagli i vari argomenti che abbiamo trattato nel libro. Per ciascuno di essi abbiamo riportato quelle che ritengono essere le principali fonti specialistiche e divulgative di base, nella speranza di soddisfare ulteriormente la curiosità dei lettori e di mettere a loro disposizione i riferimenti per continuare a muoversi nel mondo della nutrizione.
Le ultime pagine sono  riservate a un breve Glossario, per fornire qualche elemento aggiuntivo “a portata di mano”, utile a facilitare ulteriormente la comprensione del testo.

Nuovo appuntamento del ciclo di conferenze cantate di Mauro Gioia

Al Trianon Vivianidomenica 12 febbraio, alle 18:30, il nuovo appuntamento del ciclo di conferenze cantate di Mauro Gioia.

Tra materiali d’archivio, incisioni rare che tornano in vita grazie all’ascolto dal vivo di 78 giri storici e brani iconici, il conferenziere-cantante, al secolo Maurizio Dittura, ha intrapreso un percorso musicale di analisi della Canzone e dei suoi protagonisti a partire da un focus su Napoli e la sua produzione.

Mauro Gioia

Il tema di questa seconda puntata è “Cantanti alfa: la Canzone napoletana tra senso di colpa, femminicidio e mammismo”.

Tra le due guerre era comune ascoltare canzoni napoletane nelle quali un uomo supplica un giudice di rilasciarlo perché considera giusto aver ucciso la sua donna; o un altro confessare «l’ho sfregiata ma le voglio ancora bene». E accanto alla violenza c’è l’amore folle per la mamma. La realtà cantata in quegli anni è, purtroppo, ancora quotidianamente alla ribalta delle cronache e racconta la costruzione della mascolinità tossica.

La serata è divisa in due parti: una prima dedicata al maschio “alfa” e la canzone, curata da Antonio Pascale, e una seconda al maschio tossico e la canzone, scritta da Giuditta Borelli, per comporre una visione maschile e una femminile di un tema drammatico, molto presente nelle canzoni napoletane, forse affrontato per la prima volta.

Mauro Gioia è accompagnato da Giuseppe Burgarella (piano), Paolo Sessa (tastiere) e Carlo Fimiani (chitarra). Gli arrangiamenti sono di Gigi De Rienzo. Il visual di Giovanni Ambrosio. La produzione è di Giano bifronte.

IIA di Flumeri, incontro in Regione

La Regione Campania convocherà già nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus, Antonio Liguori, per un tavolo al quale parteciperanno le rappresentanze sindacali affinché venga illustrato il piano industriale di rilancio del polo unico nazionale di produzione autobus.

Contestualmente la Regione Campania solleciterà il governo nazionale perché venga riattivato in tempi rapidi il tavolo ministeriale per favorire e rendere operativo il rilancio di un settore che è ancora valido e strategico in termini di produttività e di occupazione. Sono queste le risultanze di un incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello, che si è svolto questa mattina, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania anche in vista dell’assemblea degli azionisti di IIA in programma per il prossimo 13 febbraio. Ne danno notizia il consigliere regionale Maurizio Petracca ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e delle RSU dello stabilimento di Flumeri presenti all’incontro.

Aggiunge il consigliere Maurizio Petracca:

L’incontro con l’amministratore delegato convocato dalla Regione rappresenta senza dubbio un momento importante per imprimere una svolta in questa lunga vertenza.  Il pressing sul governo centrale rappresenta un tassello altrettanto importante. Su questo non possono essere tollerati incertezze o tentennamenti da Roma La Regione Campania ha molto a cuore le sorti dello stabilimento IIA di Flumeri.

Le parole dell’assessore Marchiello, che ho sollecitato personalmente per lo svolgimento del tavolo di questa mattina, sono rassicuranti per il pragmatismo che le caratterizza. Flumeri è in area Zes ed è per questo che la Regione Campania ha in mente un progetto molto importante che coinvolgerà alcuni capannoni non utilizzati ed i 600mila metri quadri di suolo adiacenti la fabbrica per creare un indotto che si collegherà anche alla realizzazione dell’Alta Velocità e della piattaforma logistica. Parliamo di un’area strategica, baricentrica rispetto ad un vasto sistema territoriale e rispetto alla quale è massima l’attenzione della Regione, almeno per il pezzo di sua competenza.

Spiegano i rappresentanti sindacali:

Ringraziamo il consigliere Petracca per aver raccolto le nostre istanze ed averle portate all’attenzione della giunta regionale. Esprimiamo apprezzamento per l’approccio operativo tenuto dall’assessore Marchiello. Siamo convinti che l’incontro con l’amministratore delegato di IIA possa rappresentare un’occasione utile per chiarire alcuni punti, anche relativi ai livelli occupazionali o su ipotesi di terziarizzazione di servizi sui quali è necessaria fare definitivamente chiarezza.

Il caso dello stabilimento di Flumeri resta paradossale nella misura in cui, nonostante ci sia la capacità produttiva, l’azienda non riesce a diventare quella che meriterebbe di essere. Il nostro auspicio è che si possa creare un fronte istituzionale solido che coinvolga tutti i livelli per tutelare questa importante realtà produttiva. L’IIA ha grandi potenzialità che spesso vengono mortificate dall’assenza di una strategia aziendale che vada nella direzione di un effettivo rilancio.

Condotte idriche e dissesto idrogeologico, il presidente Buonopane: “Governo e Regione si diano una mossa

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, interviene in relazione alla nuova rottura di una condotta idrica, che ha determinato un disservizio in numerosi comuni del territorio e del vicino Sannio.

Noi abbiamo fatto la nostra parte, così come gli altri enti interessati. E continueremo a farla. Ma non si può più attendere. Su acqua e dissesto idrogeologico l’Irpinia ha bisogno di fatti.

Sottolinea il presidente Buonopane:

Abbiamo sollecitato con una terza comunicazione l’Agenzia per la Coesione Territoriale per cercare di verificare i tempi relativi al progetto che abbiamo candidato nei mesi scorsi per il rifacimento delle rete idriche e per i progetti concernenti captazione e accumulo, potabilizzazione, trasporto e distribuzione, fognature, depurazione, riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica, monitoraggio dei corpi idrici.

Nell’ultima missiva abbiamo reso noti i disagi pesanti che stanno pagando migliaia di cittadini irpini dalla fine dell’anno e che si vanno ad aggiungere a quelli registrati nei mesi precedenti. Ora basta: i progetti ci sono, abbiamo assorbito anche il piano complessivo di Alto Calore, a questo punto servono le risorse. Il tempo delle parole è finito. Ripeto: gli amministratori locali hanno fatto la loro parte. E, purtroppo, sono gli unici a trovarsi in trincea.

Il presidente Rizieri Buonopane ricorda, inoltre, l’impegno della Provincia per la mitigazione del rischio idrogeologico:

La Provincia, pur non avendo competenze in merito, già all’indomani dell’alluvione di Monteforte Irpino la scorsa estate aveva costituito un tavolo tecnico, al fine di accertare le criticità sulla viabilità gestita dall’ente. In quella occasione è stata avanzata richiesta alla Regione Campania di predisporre un piano straordinario per l’Irpinia. E’ stato raggiunto un primo accordo, ma ora sono necessari atti consequenziali. Fondamentali, finora, le interlocuzioni con la Protezione Civile Regionale e la Prefettura, per le attività da realizzare. Ma anche in questo caso servono risposte, cioè le risorse. Altrimenti il territorio continuerà a sbriciolarsi, danneggiando le strade e distruggendo le condotte idriche.

Mille litigi di Eliseo

Disponibile su YouTube il videoclip di mille litigi nuovo singolo del giovane artista campano Eliseo, dal 25 gennaio nelle piattaforme digitali e in radio.

Il videoclip nasce come conseguenza naturale della canzone: dopo aver perso tempo e sanità mentale si deve mollare la presa. Durante questo bagno rilassante alcuni pensieri si sciolgono e altri si rafforzano, e a volte è possibile notarlo nelle espressioni del protagonista, che è lo stesso Eliseo.

Mille litigi è il nuovo singolo dell'artista

L’artista descrive così il suo singolo Mille litigi:

Le terme sono un luogo di rinascita fisica e spirituale ed è lì che in quella giornata dannata ho trovato una nuova tranquillità. Nel video non c’è nulla di artefatto e se dovessi dargli un genere sarebbe ‘documentario sugli animali.

Il brano si sviluppa su un arrangiamento lo-fi etereo, Eliseo porta in musica stralci di guerre casalinghe forti e reali. Il brano pur essendo caratterizzato da una ritmica hip-hop ha una vena cantautorale molto pronunciata.

Per Eliseo mille litigi è “uno sfogo che porta allo scioglimento di un nodo, è un messaggio risolutivo”.

Eliseo si descrive così:

Eliseo è il mio nome vero, giuro. Ringrazio il mio paesino di mille esseri umani per non avermi fatto distrarre troppo e per avermi dato la possibilità di scavare senza limiti dentro di me. Una parte delle cose che trovo la conservo nelle mie canzoni.

Eliseo: biografia

Eliseo nasce nel 1995 in provincia di Caserta. Bambino esuberante cresce e nell’adolescenza inizia a suonare la chitarra sotto consiglio della madre (che forse si pentirà del consiglio). Fino ai 20 anni grida testi in inglese e ricerca un sound aggressivo per poi scoprire di comunicare meglio nella sua lingua nativa.
Dopo  scorribande, studio e lavoro nel cinema su Roma decide di tornare giù, a casa, per dedicarsi alla musica. Nel 2018 esce su youtube “riavvolgi” con il nome “töst”. A febbraio 2022 esce “trovati/persi” su tutte le piattaforme. Oggi eliseo suona e scrive i suoi pezzi in totale autonomia.

Nasce C.I.O.E.(’) – Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive

Da un’idea di Lello Arena, che per loccasione ha voluto la collaborazione di Enzo Decaro, nasce C.I.O.E.(’) – Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive. Il progetto voluto dal Sindaco Gaetano Manfredi, sostenuto dal Comune di Napoli, rientra nei programmi di Napoli Città della Musica per l’Audiovisivo, è rivolto ai giovani e celebra il settantennale di Massimo Troisi.
Le celebrazioni in ricordo di Troisi iniziano con un percorso formativo attraverso la fondazione di un’accademia denominata C.I.O.E.(’) che avrà una durata di tre mesi e sarà a titolo gratuito per i partecipanti.

Il progetto riunisce, dopo anni, le strade professionali di Arena e Decaro che tornano a lavorare insieme per ricordare l’amico e collega con il quale formarono il trio comico La Smorfia.
Massimo Troisi viene omaggiato con un progetto specifico che i due storici attori hanno voluto realizzare insieme avviando, per la prima volta, un percorso artistico-formativo che ha lobiettivo di scovare e formare nuovi talenti.
Nasce C.I.O.E.(’) - Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive
Dal 30 gennaio, fino al 19 febbraio compleanno di Troisi, sarà possibile candidarsi inviando una mail a castingnapoli2023@lelloarena.com 
con i dati personali: nome, cognome, data di nascita, residenza, una foto e allegando un file video della durata massima di 1 minuto con l’esibizione (da ballerino, artista di strada, musicista, attore, cantante).
Per partecipare è necessario essere maggiorenni senza limite massimo d’età.
Dopo unaccurata selezione saranno scelti 100 partecipanti al progetto C.I.O.E.() che si terrà tra febbraio a maggio 2023 a Napoli.
I partecipanti saranno selezionati da una commissione di docenti designata e diretta da Lello Arena.
Verranno formate quattro classi con le seguenti discipline artistiche:
Recitazione/scrittura creativa – Musica/Canto – 
Danza/Movimento coreografico – 
Performer (artisti di strada)/Arte circense
 
Ogni classe per ogni disciplina avrà il suo docente di riferimento. Nel progetto saranno coinvolti artisti di fama nazionale ed internazionale tra i quali:
Vincenzo SalemmeNicola PiovaniArturo BrachettiRoberto ColellaLello ArenaEnzo Decaro. Nei giorni a seguire saranno annunciati altri nomi che in queste ore stanno aderendo con grande entusiasmo. Saranno coinvolte inoltre una serie di associazioni nazionali di categoria.
Al termine del percorso formativo verranno realizzati otto produzioni con eventi dal vivo che si terranno in agosto a Piazza Plebiscito di Napoli. Tutti gli spettacoli prodotti e messi in scena saranno dedicati a La Smorfia tenendo conto dalla storicità e prendendo spunto dai loro testi.
Dichiarazione di Lello Arena:
Fare l’artista non è un mestiere che si può fare solo per se stessi. E’ un mestiere social. Si fa per gli altri. Deve, per forza, servire alla Comunità. Il compito di un artista è fare da tramite tra le idee, le melodie, i concetti, i pensieri immaginati dalle menti più meravigliose che il genere umano abbia mai concepito per metterle a disposizione di tutti. Con questo spirito nasce C.I.O.E.(’) !

Dichiarazione di Enzo Decaro: 
Esattamente come ai tempi in cui nasceva La Smorfia (contemporaneamente a tutte le bellissime, e ancor oggi insuperate espressioni teatrali, musicali e artistiche della Napoli di quegli anni) la parola d’ordine è sempre più “cooperazione”, porte aperte al pensiero che circola, nella tradizione salvifica del passarsi ‘strumenti’ di ricerca e semi esperienziali di bellezza.. Questo, per quel che mi riguarda, il senso più vero e necessario di ‘C.I.O.E.(’).

VDMF 2023 apre la stagione con un evento Pop Up

Si apre la stagione di VDMF 2023, quest’anno con un primo evento Pop Up domenica 5 febbraio negli studi Awen di Verona.

Una commistione di arti accoglierà i partecipanti, che tra musica live, foto, mostre e proiezioni avranno la possibilità di avere un primo contatto con quello che gli aspetta nell’edizione 2023 del Verona Digital Music Festival.

VDMF 2023

Spazio in primo luogo alla musica, con il Live in acustico degli artisti che nel territorio della città, ma non solo, ricoprono un ruolo importante: Federico Secondomè, Laurino, Orlvndo, Ulula e la band i Xcorsi. Cantautori, producer e artisti che nel corso degli anni si sono approcciati al mercato discografico nazionale, affiancati da alcune realtà di spessore come Sugar e Garrincha Dischi.

La location degli studi Awen sarà inoltre allestita dalla mostra fotografica “Suonografie”: gli attimi più caratteristici e iconici della scorsa edizione del festival narrati attraverso gli occhi di Elia Fochesato e Luana De Bernardo, che hanno saputo catturare e descrivere l’attività di VDMF 2022 nel modo più iconico possibile.

Il POP UP sarà inoltre un modo per conoscere di persona le menti dietro a questa grande realtà, proponendosi per collaborazioni, volontariato e per poter supportare l’edizione 2023 del VDMF. L’evento ha un contributo di 10 € e i fondi andranno direttamente a sostenere le spese del festival, le attività associative e le loro destinazioni benefiche finali.

Revman, il poliziotto rapper, torna con A Rozzano legalità

“La mafia uccide, il silenzio pure” (Peppino Impastato) è senza dubbio una delle frasi più iconiche alla lotta contro la criminalità organizzata, un motto a cui il rapper poliziotto palermitano di stanza a Milano Revman continua a dedicare la sua vita, tra Forze dell’Ordine e Musica. Colpire la mafia è difficile, ma ogni qualvolta se ne parla, diffondendo i valori della legalità, si fa sempre centro.

Revman, il poliziotto rapper lo fa ancora, e dopo aver conquistato pubblico e critica per le sue battaglie alla civiltà ed il suo costante impegno nel tradurre in barre concetti quali l’amore incondizionato oltre le barriere geografiche, culturali e di genere parlando la lingua dei giovani, torna nei digital store con “A Rozzano legalità”, brano scritto e inciso con gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Elisa Barozzi Beltrami della periferia meneghina.

Nato dal LABORATORIO RAP organizzato con la Onlus FARE X BENE,  che si occupa di promuovere la cultura della legalità e dei diritti alla cittadinanza alle nuove generazioni mediante percorsi e progetti di prevenzione e lotta ad ogni forma di discriminazione e violenza di genere e tra pari, come bullismo e cyberbullismo, l’artista ha seguito in prima persona una fase di formazione e sensibilizzazione, trasformando con assoluta delicatezza un momento ludico e creativo in un’opportunità per gli uomini e le donne di domani di riflettere sulla legalità, il bullismo e il cyberbullismo, attraverso la potenza  comunicativa e l’immediatezza del rap.

La Dottoressa in Psicologia Marta Mereghetti, che ha affiancato Revman durante il laboratorio, ha dichiarato:

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’entusiasmo dimostrato dai ragazzi nel poter partecipare attivamente alla realizzazione di un intero brano musicale. Stimolarli ad un pensiero critico in questa fascia d’età, permette loro di poter allenare la propria mente ad una rielaborazione continua e costante di realtà spesso già date per assodate, ma ancora malleabili ad innumerevoli traguardi alternativi.

Attraverso una serie di incontri settimanali, orientati all’apprendimento del valore della legalità in un’ottica di condivisione e libertà d’espressione senza giudizio, ragazzi e ragazze delle classi quinte si sono avvicinati ad una sensibilizzazione pratico-formativa sulla violenza tra pari, a partire da un’attività laboratoriale finalizzata alla creazione di un vero e proprio brano musicale prodotto ed inciso dagli stessi studenti, che sono stati coinvolti in ogni fase realizzativa del progetto, dalla stesura al prodotto finito.

Il primo ciclo di incontri si è focalizzato sulle nozioni teoriche della musica e del liricismo rap, conducendo le classi a riflettere sui messaggi e sul lessico utilizzato e, soprattutto, sulla grande responsabilità che può e dovrebbe avere un artista nell’essere o meno un modello imitativo per ascoltatori e pari.

Nel secondo incontro, sono state trasmesse agli studenti importanti nozioni sulla creazione delle barre musicali in rima per la stesura di un brano in metrica e, nel terzo ed ultimo appuntamento, grazie alla strumentazione fornita alla scuola dallo stesso Revman, il rapper e gli studenti hanno inciso il ritornello del pezzo, evidenziando quanto il rap possa rappresentare un importante veicolo comunicativo a sostegno di legalità e benessere collettivo.

L’unione dei contenuti informativi, psicologici e musicali, sorretti dalla presenza dell’artista-agente, ha consentito un naturale avvicinamento di realtà apparentemente distanti, mettendo in luce quanto ciò che spesso etichettiamo agli antipodi, possa dar origine a nuovi orizzonti innovativi e ben coesi tra loro.

Il riscontro degli studenti è stato positivo oltre le aspettative previste dagli stessi esperti: un buon clima di lavoro ha infatti permesso l’esplorazione autentica del pensiero e delle emozioni di ogni singolo alunno, al fine di sperimentare una dimensione ludico-educativa collettiva ben riuscita e strutturata nel suo insieme. Sono gli stessi studenti ad aver colto l’intero senso del progetto, confermando la possibilità di poter far musica trasmettendo messaggi positivi e corretti ed utilizzando un lessico adeguato auspicando ad una diffusione di nuova e rinnovata consapevolezza, partendo proprio dallo stesso tessuto sociale periferico che ogni giorno chiede loro una dura prova di realtà.

Revman

Inoltre, il prossimo 7 Febbraio, in occasione della Giornata Internazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, l’artista e gli oltre 200 alunni dell’Istituto Comprensivo Elisa Barozzi Beltrami, accompagnati dai loro insegnanti, presenzieranno all’evento di rendicontazione del progetto presso la Sala Consiliare del Comune di Rozzano a partire dalle ore 09.30 e, con il patrocinio del Comune di Rozzano e la partecipazione del sindaco Giovanni Ferretti de Luca, della presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano e Politiche Sociali Città Metropolitana Milano Diana de Marchi e della presidente dell’associazione FARE X BENE Onlus Giusy Laganà, presenteranno il brano dal vivo, avvalorando l’accezione di unione e cooperazione che ha corroborato tutto il LABORATORIO RAP.

Con una carriera professionale iniziata proprio nei bordi della città ambrosiana, che gli ha consentito di venire immediatamente in contatto con le problematiche dell’hinterland, Revman pone al centro della sua missione il ritorno nelle periferie, questa volta, utilizzando uno strumento diverso e vicinissimo ai giovani, il rap, dimostrando così che la musica può essere la miglior arma per colpire e prevenire criminalità e discriminazione.

Con “A Rozzano legalità”, accompagnato dal videoclip ufficiale girato e diretto in collaborazione con gli studenti, il cantautore in divisa trasforma ancora una volta la percezione di uno stile musicale ancora troppo spesso equiparato all’illegalità, sottraendolo alla sottocultura criminale che lo utilizza a proprio appannaggio esclusivo, rispondendo con fermezza e positività ai colleghi che incitano sempre di più i ragazzi a combattere contro le istituzioni e le divise, riconfermando la sua urgenza espressiva in una battaglia culturale prima ancora che musicale.

Il Carnevale di Montemarano: 7 giorni di festa

L’edizione 2023 del Carnevale di Montemarano, cade dopo un lungo periodo di stop dovuto alla pandemia, riportando in luce la potenza più vitalistica, autentica e carnale della vita. Sarà un evento ricco di iniziative: sette giorni di musica, tarantella, laboratori, approfondimenti, cibo e vino.
La tradizione, l’allegria, il folklore e la tipicità del Carnevale di Montemarano si preparano ad esplodere nel suo meraviglioso borgo .
Dal 17 al 26 febbraio, ritorna la festa popolare che evoca l’identità storica e culturale della comunità dei Montemaranesi, custodi attenti dei propri riti e costumi.
La kermesse, organizzata dal Comune di Montemarano, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo A. Di Meo, Scuola di Tarantella Montemaranese, Associazione Pro Montemarano, Pro Loco Montemarano, Gruppo Fratres di Montemarano, Misericordia di Montemarano, Amo Montemarano e A Braccia Aperte, è diventata una manifestazione di grande rilievo sul panorama campano che richiama, ogni anno, migliaia di turisti.
Carnevale di Montemarano
Tutti in maschera, dal più piccolo al più grande, si balla sulle note di un ritmo incalzante e travolgente dando forma ad uno spettacolo esilarante e partecipato che contagia pubblico e avventori. Un evento carico di sensazioni e dimostrazioni allegoriche, da salvaguardare e conservare, da portare avanti e celebrare. I montemaranesi, girano il paese in una sorta di processione, guidata dal “caporabballo”, riconoscibile dal suo tipico vestito bianco con mantellino rosso, richiamando antichi gesti legati a culti pagani.
Il Carnevale di Montemarano, infatti, va oltre la festa, è un evento che coincide con la storia di un popolo che nei movimenti rotatori, nei passi ritmati e nelle figure mascherate, richiama i riti agricoli ripercorrendo il passaggio dall’inverno alla primavera, tempo di risveglio e di fioritura, auspicio e speranza per un raccolto abbondante e una stagione florida.
Esordisce il primo cittadino, Beniamino Palmieri:
Annunciare il ritorno del Carnevale un po’ mi rallegra ed un po’ mi commuove. È il segno concreto della vita che vince contro la morte dopo 2 anni di ansie e preoccupazioni La comunità si raccoglierà nuovamente intorno a questa tradizione e, sul volto di ogni Montemaranese sarà leggibile l’orgoglio di appartenere ad una terra unica che è depositaria, da secoli, di un tesoro prezioso, custodito gelosamente.
Prosegue il Sindaco:
Saremo lieti di accogliere migliaia di persone che giungeranno dalla regione, da tutta Italia ma anche dall’estero per godere della bellezza genuina ed autentica della nostra musica, del nostro ballo, della nostra allegria e del nostro calore  Il Carnevale di Montemarano è ormai un appuntamento sempre più considerato dal mondo della cultura e degli appassionati da richiedere uno sforzo organizzativo molto impegnativo.
Ci auguriamo, anche grazie all’aiuto degli Enti Sovracomunali che vorranno darci una mano, di offrire una bella immagine di Montemarano e dell’Irpinia. Un’immagine di semplicità, autenticità e di bellezza. Ringrazio i cittadini, i musicisti, le associazioni e quanti contribuiranno alla riuscita dell’evento che per noi rimane un appuntamento irrinunciabile con la storia – conclude Palmieri.
Carnevale di Montemarano

Carnevale di Montemarano: il programma

Il Carnevale di Montemarano avrà inizio il 17 febbraio, alle 21.30, con il “Carnevale delle Culture”.
A seguire in Piazza Irpinia il concerto con Antonio Modano, Massimo Vietri, Gioacchino Acierno, Eustachio Frongillo, Vito Raosa, Andrea Saldutti, Francesco Mercadante e Valter Vivarelli a cura della Scuola di Tarantella Montemaranese.
Il 18 febbraio, si inizia alle 16.00 con l’ incontro culturale: “Montemarano, Carnevale Globale” a cura dell’Ass. Scuola di Tarantella.
Alle 17.00 “Caporabballo d’Argento” a cura dell’Ass. Pro-Montemarano e alle 22.00, “O Vanto e Sfida” sfilata in notturna.
Domenica 19 febbraio, alle 10.00, sfilata dei bambini del locale plesso scolastico, a cura della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria dell’Istituto Comprensivo A. Di Meo e del Centro per l’infanzia Comunale di Montemarano. Interverrà il Gruppo Folcloristico “Zompa Cardillo” dell’Ass. Pro-Montemarano.
Alle 11.00 apertura del Carnevale di Montemarano, saluto e discorso augurale del Sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri. Alle 11.30 lezioni di Tarantella in piazza Castello. Alle 15.30, tradizionali sfilate dei cortei mascherati per le vie del paese. Infine, alle 21.30, musica popolare in Piazza Mercato.
Lunedì 20 febbraio, alle 16.00, tradizionali sfilate dei cortei mascherati per le vie del paese.
Alle ore 21.30 Musica popolare in Piazza Mercato.
Martedì 21 febbraio momento clou:
Si parte alle 10.00 con “Lezioni di tarantella Montemaranese” a cura della scuola di tarantella montemaranese.
Alle 15.30 “Tradizionali sfilate dei cortei mascherati” per le vie del paese.
Alle 21.30, Musica Popolare in Piazza Mercato.
Sabato 25 febbraio, a Palazzo Castello, “L’Aglianico e il Taurasi in degustazione nella terra del “Grande Rosso, tra carnevale e sonorità dell’anima e del cuore”, a cura dell’Amministrazione Comunale, in collaborazione con A.I.S. Campania, Ass. Pro loco 2.0 e le cantine di Montemarano.
Domenica 26 febbraio “Lezioni di tarantella Montemaranese” a cura della scuola di tarantella montemaranese e, come da tradizione, alle 16.00, il “Carnevale Morto – Corteo funebre di Carnevale e successiva lettura del testamento” . Alle 21.30 Musica Popolare in Piazza Mercato.
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