redazione

Daniele Sepe omaggia Totò

Al Trianon Vivianisabato 28 gennaio, alle 21, Daniele Sepe sarà in concerto con “Sepè le Mokò”, il suo speciale omaggio musicale a Totò e agli autori dei suoi film.

Lo spettacolo di Daniele Sepe dedicato a Totò

Spiega Sepe:

Le avventure dadaïste di Totò e i suoi comprimari, come Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Taranto e Aldo Fabrizi, sono talmente intense e veloci che il più delle volte prestiamo poco orecchio a quello che avviene al di sotto, alle strepitose partiture che sottolineano la comicità tragicomica delle sceneggiature, e così perdiamo di vista un elemento prezioso: compositori della levatura di Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini e Piero Umiliani avevano una possente preparazione jazzistica alle loro spalle.

Prosegue il musicista:

Quello che meraviglia, ascoltando la sola colonna sonora, è la qualità degli interventi degli interpreti che si susseguono negli assolo, perché molta musica è puro e semplice be bop, spesso declinato nella sua variante west coast, ed è sorprendente riconoscere figure del calibro di Chet Baker o Gerry Mulligan dialogare con i personaggi dei film.

Ad accompagnare il sax di Daniele Sepe, Mario Nappi (piano e tastiere), Aldo Capasso (contrabbasso e basso elettrico), Paolo Forlini (batteria), Antonello Iannotta (percussioni), Alessandro Tedesco (trombone) e Federico Luongo (chitarra).

Appuntamento con Sepè le Mokò al Trianon Viviani il 28 gennaio alle 21:00.

Voce del verbo supplire di Edmondo Lisena

L’Associazione Equilibri aps, nata per promuovere il territorio, la cultura ed il patrimonio librario, comunica che domani, 28 gennaio 2023, alle ore 18, presso la sala consiliare del Comune di Cesinali, si terrà il terzo appuntamento della rassegna Un libro al mese dedicata alla presentazione di volumi redatti da autori locali ed ormai giunta alla seconda edizione.

L’appuntamento di domani sarà dedicato all’opera Voce del verbo supplire, di Edmondo Lisena, edito da Argento Vivo edizioni.

Voce del verbo supplire di Edmondo Lisena

Voce del Verbo Supplire è un racconto stracolmo di stereotipi, imbevuto di luoghi comuni, pieno di assurdità e viziato da grottesche esasperazioni. E anche falso, infondato e a tratti persino inopportuno. D’altronde, potrebbe essere mai diversa la storia di un giovane supplente che prova a diventare un docente a tempo indeterminato? Ettore Marcone, fresco imberbe neolaureato, è disposto a tutto pur di realizzare il sogno di una vita e insegnare latino e greco nella scuola pubblica italiana. Ma fare il supplente si rivelerà più insidioso del previsto e per Ettore sarà impossibile sfuggire ad un destino di atroci e singolari sofferenze.

 Ad animare la discussione con l’Autore, docente di filosofia, ci saranno Antonio Iuliano, docente di filosofia e Raffaele Cucciniello, associato presso l’Università di Salerno.

Il testo, riprendendo luoghi comuni, stereotipi e grottesche esasperazioni, narra le vicende di un giovane supplente che prova a diventare un docente a tempo indeterminato

Per informazioni è possibile visitare la pagina Facebook dell’Associazione Equilibri – biblioteca comunale di Cesinali.

Ginori 1735: Jake Gyllenhaal Talent della nuova campagna 2023/2024

Ginori 1735 annuncia che l’attore Jake Gyllenhaal sarà l’official Talent della nuova campagna. Da sempre appassionato di Ginori 1735, Jake Gyllenhaal sarà il volto del brand che verrà svelato nella campagna pubblicitaria globale 2023/2024.

È la prima volta che Ginori 1735 sceglie un attore per una propria campagna, scattata da Gray Sorrenti.

Ha commentato Alain ProstPresidente e Amministratore Delegato di Ginori 1735:

Jake Gyllenhaal è un grande artista, con un forte stile personale, e riesce a incarnare naturalmente quell’eleganza e quella classe senza tempo che rappresentano il perfetto connubio tra tradizione e innovazione della nostra Maison.

Queste caratteristiche lo rendono perfetto per riflettere la visione di Ginori 1735 di portare l’arte nella vita di tutti i giorni e la vita di tutti i giorni nell’arte, esprimendo pienamente la propria individualità e superando ogni distinzione di età e personalità attraverso la passione per la cultura italiana, fatta di colore e ospitalità gioiosa. Ginori 1735 è entusiasta di lavorare al fianco di Jake. 

Ginori 1735 rappresenta da quasi tre secoli uno tra i principali marchi mondiali nel settore del lusso e del lifestyle, espressione dell’eccellenza italiana nella porcellana pura e nel design. Parte del Gruppo Kering dal 2013, Ginori 1735 è da sempre associata a grandi personalità della moda, dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema e dell’arredamento. La gamma di prodotti della Manifattura costituisce un perfetto punto d’incontro tra tradizione e innovazione e comprende collezioni per la tavola, oggetti d’arte e per il living, gift, posate e cristalli, espressione di una passione per la cultura, i colori, l’arte e l’ospitalità tipicamente italiani.

L’iconica corona che marchia le creazioni Ginori 1735 nelle più eleganti abitazioni e nei ristoranti più esclusivi del mondo simboleggia la sofisticata fusione tra artigianato e arte e questa ardita combinazione di gusto è sempre stata il cuore del brand. Nel corso dei secoli, la Manifattura ha innovato i propri processi produttivi, unendo tecniche antiche a un gusto sempre contemporaneo per realizzare creazioni frutto di guide visionarie.

La mission di Ginori 1735 è quella di promuovere un moderno Rinascimento, attraverso una riscoperta e un rilancio della vita quotidiana nei suoi piaceri, nelle sue espressioni artistiche e nell’affermazione dell’individualità di ciascuno. Il mondo Ginori 1735 viene oggi plasmato da una molteplicità di voci e di stilemi, che reinvestono la legacy della Manifattura nella visione di nuove generazioni di maestri di stile, in grado di portare l’arte nella vita quotidiana e la vita quotidiana nell’arte. Ginori 1735 può contare su una rete distributiva composta dal proprio canale di e-commerce che raggiunge 31 Paesi a livello globale, dai flagship store di Firenze, Milano, Sesto Fiorentino e Parigi, da un network di rivenditori autorizzati in Italia e da punti vendita in selezionati Department Store e Specialty Store multimarca di alto livello nel mondo.

Il tour teatrale di Ermal Meta è stato annullato

Il tour teatrale di Ermal Meta, la cui partenza era prevista per il prossimo 25 febbraio dal Palainvent di Jesolo, e che avrebbe toccato anche il Teatro “Gesualdo” di Avellino il 28 marzo, è stato annullato.

L’artista sarà, infatti, impegnato in studio per la realizzazione del suo nuovo album, in uscita quest’anno, e la cancellazione dei live si è resa necessaria per permettergli di proseguire la lavorazione del progetto discografico e poter quindi tornare a suonare dal vivo presentando anche nuova musica.

Ermal Meta

L’artista vincitore del Festival di Sanremo del 2018 era atteso ad Avellino per il prossimo 28 marzo, proseguirà il lavoro del nuovo progetto discografico in uscita entro l’anno. Il rimborso del ticket sarà possibile entro il 15 aprile sul circuito di vendita utilizzato per l’acquisto.

Non appena saranno definite le tempistiche di uscita dell’album, verrà comunicato anche il ritorno in tour dell’artista.

È possibile richiedere il rimborso dei biglietti entro il 15 aprile presso il circuito di vendita utilizzato in fase di acquisto.

Per info: www.friendsandpartners.it e www.vertigo.co.it.

Roma è nuovo singolo del progetto Frank Past insieme a Listanera 

Disponibile dal 27 gennaio nelle piattaforme digitali (distribuzione Artist First) e in radio Roma, nuovo singolo del progetto Frank Past insieme a Listanera. Un brano sul rapporto con la Città Eterna e i suoi amori che nasce dalla penna di Frank Past e Listanera e di cui lo stesso Listanera ha ricamato la veste musicale in collaborazione con il produttore Ayellow, con influenze che rimandano alle produzioni italiane tipiche degli anni ‘80 – Luca Carboni e Stadio in particolare – con un tocco di modernità.

Listanera, spiega così il significato del singolo:

Roma è una città grandiosa, eterna, infinita. È lo sfondo perfetto per le storie d’amore tristi come piacciono a noi. Solo chi l’ha vissuta tuttavia, può sentire il fetore, accarezzare i suoi inestetismi, sopportare il suo essere impietosa.  Roma è sprezzante, indecente, è un controsenso, un fallimento. È consumata, bugiarda e ti giudica. Se ci vivi vorresti scappare. Se te ne sei andato la brami ogni giorno.

Frank Past, descrive così Roma:

Nella affollata solitudine della città eterna, un brano nostalgico che narra un addio che si trascina e crea nuovi confini. Roma è arbitro e giudice, spettatore e confidente.

Frank Past: chi è?

Classe 1985. Frank Past nasce esattamente a metà degli anni ‘80: musicalmente parlando, in quel giorno di primavera, siamo nel pieno di una rivoluzione. Tra rumore colorato e embrionali proteste. Questa profonda entropia sonora non verrà mai risolta: legge, scrive e ascolta senza pregiudizi di sorta. Questo disordine si esprime anche nella sua playlist Indie Hub, incontro e calderone di musica senza paraocchi o classificazioni.

Frank Past è stato il nick name della mia prima mail al liceo. Non è bellissimo ma contiene il mio nome, un accenno al passato e fa molto British. Sono 50% campano e 50% pugliese: adoro allo stesso modo la pizza e la focaccia e per questo sono sempre a dieta. Sono cresciuto in provincia con le cuffiette, coltivando un vorace appetito musicale che mi ha portato a concerti sia di Einaudi che di Sven Vath. La curiosità è la mia migliore qualità: adoro conoscere e raccontare quello che mi piace. Dopo tanti anni a Napoli mi sono regalato una nuova avventura a Roma: città magica e piena di contraddizioni. Indosso un camice ed ho sempre penne in numero dispari.

Va pur detto che non imparerà purtroppo mai a suonare o cantare: in fondo meglio così anche se la cosa lo innervosisce. Medico e narratore musicale in perenne tirocinio: articoli da scrivere e camice con tre penne. Studia da songwriter: dopo Polvere, uscita a gennaio 2021, ha affidato alle emozioni vocali di Listanera il testo di LucertolaVanità e Cattive Stelle. Ha collaborato con Listanera e Marvo MD in La mia parola contro la tua. Tra gli scorci della città che lo ha accolto da pochi mesi nasce Roma, traccia dolorosa e riflessiva che narra con parole semplici di passaggi, capitoli che cambiano e squarci che non si riescono a sanare. Anche questa volta è Listanera a creare la traccia perfetta per un racconto intimo e vissuto.

Listanera: chi è?

Nato nel 1984 Daniele nasce a Roma  ed è ossessionato da tutto ciò che ha caratterizzato quel decennio. Soprattutto il cantautorato e le produzioni che hanno portato una definitiva innovazione (Carboni, Dalla, Stadio, Venditti tra gli altri).

Si affaccia alla musica relativamente tardi con la pubblicazione di un album intitolato proprio 1984 nel 2019 tramite Aphrodite Records Label. Dopo contrastanti giudizi della critica indipendente prosegue il suo percorso pubblicando diversi singoli in collaborazione con il Re della synthwave/Italo Disco Vincenzo Salvia, con il quale fa uscire DeckardNighstalker e Polvere.

Mi chiamo Listanera perché cerco da una vita di non finire in nessuna lista nera di chi mi conosce. La vita tuttavia, ti porta necessariamente a stare ‘sui coglioni’ a qualcuno, soprattutto a causa dei passi falsi e delle scivolate durante tutto l’arco dell’esistenza. La timidezza e l’insicurezza che mi affliggono non hanno vita facile contro l’irreprensibile voglia di scrivere e di condividere con il prossimo la mia traballante impalcatura emozionale.

Nel 2020 la pubblicazione di Incontro Banale il primo singolo totalmente autoprodotto. Nello stesso anno esce Bebeto, l’ultimo brano in collaborazione con l’etichetta padovana che racconta alcuni eventi che hanno segnato l’infanzia ed adolescenza dell’autore. Dal 2021 inizia la collaborazione come interprete e autore del paroliere Frank Past, pubblicando Polvere, Lucertola, Vanità, Cattive Stelle ed una collaborazione a 6 mani insieme a MARVO MD e lo stesso Frank Past, interpretando il brano La mia parola contro la tua.

Nuove Idee per la Sostenibilità in Campania

L’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania prosegue la fase di confronto tra la Regione e il mondo accademico e scolastico, in vista del Forum ‘Campania sostenibile’, in programma nei prossimi mesi nei cinque capoluoghi di provincia. Dopo le prime due tavole rotonde tenute il 17 e il 24 maggio presso le università di Salerno e di Benevento, si è svolto un seminario a Napoli presso l’Università Suor Orsola Benincasa, con il laboratorio partecipato da studenti e docenti denominato ‘Sustainability Lab’.

«La Campania per il Clima: nuove idee per la Sostenibilità Ambientale» il tema al centro del confronto scientifico, promosso nell’Ateneo dal Coordinamento della Sostenibilità Ambientale, presieduto dal sen. Enzo De Luca, in stretta collaborazione con il CUGRI – Consorzio inter-Universitario previsione e prevenzione Grandi Rischi, diretto dal prof. Domenico Guida.

I lavori sono stati aperti dal prof. Marcello D’Amato, che ha dato il benvenuto ai relatori. Sono poi intervenuti: il dirigente regionale Rosa Caterina Marmo, per fare il punto sulla situazione parchi in Campania; il Direttore Generale ‘Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti’ Antonello Barretta, con un riepilogo molto dettagliato sullo stato dell’arte del ciclo integrato dei ambientale campano; il Direttore dell’Arpac, Stefano Sorvino, ha illustrato in sintesi le attività dell’Agenzia, braccio operativo della Regione per le matrici ambientali di competenza.

Al centro della giornata la relazione introduttiva del Presidente dell’ORGR, Enzo De Luca, e le conclusioni del Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.

Il sen. De Luca ha presentato l’iniziativa, promossa dalla Giunta Regionale con l’Assessorato all’Ambiente attraverso l’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti. Il Presidente dell’ORGR ha spiegato che la consultazione mira alla elaborazione del ‘Documento per la Campania Sostenibile’, con «l’obiettivo di elaborare con il pieno coinvolgimento delle componenti culturali, economiche e sociali, la strategia da attuare per rendere compiuta la transizione ecologica, contribuendo al contrasto dei mutamenti climatici in Campania, nel più ampio contesto nazionale ed europeo». Nella veste di Presidente del Coordinamento, De Luca ha spiegato che «il documento confluirà nel ‘Piano per lo Sviluppo Sostenibile’, impegno in corso del Governo Regionale con la Cabina di Regia».

Fulvio Bonavitacola ha sottolineato l’importanza di saldare nel binomio economia e ambiente il futuro della Campania:

La mia generazione ha creduto che tutto era possibile a risorse infinite», ha esordito il Vicepresidente della Regione, citando la enciclica di Papa Francesco ‘Laudato si’,  «un puntuale e autorevolissimo richiamo al senso del limite».  Nel binomio tra ambiente e economia ci sono i diritti delle persone e del contesto ecologico, della natura, ha argomentato. Per questo ha parlato di ‘sostenibilità democratica’. Ha ricordato la responsabilità dei cittadini e delle istituzioni di scrivere in Campania una storia nuova dopo l’emergenza iniziata alla fine dello scorso secolo, «ma dobbiamo evitare strumentalizzazioni e falsificazioni della realtà», ma promuovendo il cambiamento «sui dati scientifici.

Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania

Qui l’impegno della Regione Campania nella società viva, in particolare nel mondo della scuola e dell’università. Riflessione, approfondimento, confronto e partecipazione attiva dei giovani al cambiamento, sono i punti chiave di questa visione. «Vogliamo creare un luogo dove mettere insieme tutti i dati conoscitivi in materia ambientale per il monitoraggio e la socializzazione della conoscenza, che significa anche responsabilità», ha concluso.

Borse di studio nelle scuole. Intanto, l’ORGR fa sapere che il Bando di concorso scolastico 2022-3 per le borse di studio riservate alle primarie e secondarie della Campania è stato esteso anche alle scuole dell’infanzia. Per l’effetto, il termine per partecipare è stato differito al 31/3/2023.

𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣 Č𝙚𝙘𝙝𝙤𝙫, il primo film dedicato a uno dei più grandi autori del XIX secolo

𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣 Č𝙚𝙘𝙝𝙤𝙫, un giovane medico inizia a scrivere racconti per dei giornali. Le sue doti vengono notate, il suo nome inizia a girare per tutta la Russia.

Progressivamente, Anton Čechov diventa lo straordinario autore che ricordiamo, studiamo, amiamo e performiamo oggi.

Un film chiave per conoscere da vicino il mito di Čechov, un viaggio nella mente di un giovane uomo al suo bivio esistenziale: proseguire con la professione di medico o intraprendere una carriera indimenticabile, i cui frutti diventeranno parte di un incredibile testamento letterario, destinato ad entrare nella storia.

𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣 Č𝙚𝙘𝙝𝙤𝙫

Nei suoi lavori fotografa le debolezze e le contraddizioni della borghesia russa di fine ‘800. Col successo delle sue opere e col passare degli anni seguenti Cechov inizia a soffrire di tubercolosi. Malgrado ciò, non rinuncia a scrivere: risalgono a questo periodo alcuni dei suoi racconti più famosi, come Corsia n. 6 e La signora con il cagnolino. Nel 1896 va in scena Il gabbiano, un dramma che racconta un amore infelice. In questo lavoro lo scrittore anticipa alcuni temi del teatro del ‘900: la difficoltà di comunicazione tra gli esseri umani e la solitudine esistenziale che ne deriva.

Un appuntamento imperdibile, il grande maestro del Teatro Moderno arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema.

 

I Foja annunciano quattro date speciali

I Foja annunciano per il mese di febbraio quattro date speciali: Milano (02/02), Torino (03/02), Roma (09/02), Napoli (14/02), saranno le città che accoglieranno questo tour particolare per la band napoletana

Così Dario Sansone, frontman dei Foja, descrive questi quattro appuntamenti:

Finalmente portiamo “Miracoli e Rivoluzioni” in giro per i maggiori club italiani. Questo tour per noi ha un valore emotivo enorme, perché ci permetterà di riabbracciare dopo tre anni il nostro pubblico sparso per lo stivale e rincontrarci attraverso le nostre canzoni. Questi saranno, inoltre, gli ultimi quattro concerti del nostro storico e amato chitarrista Ennio e ogni tappa sarà ancora più emozionante facendo festa sopra e sotto al palco.

Miracoli e rivoluzioni è un disco che sa di presente, di passato, di futuro, in cui le strutture tradizionali della canzone sono permeate di suoni e di sfaccettature che continuamente ne cambiano gli orizzonti. E quindi Enzo Gragnaniello e Davide Toffolo, Clementino e Lorenzo Hengeller, Alessio Sollo e Alejandro Romero sono preziosi compagni di viaggio che con il loro contributo hanno fatto di “Miracoli e Rivoluzioni” una pietra angolare nel repertorio di questa band, un enorme atto d’amore che arriva a chi ha orecchie e cuore aperti. 
 
Dal disco sono stati estratti cinque singoli con altrettanti video. L’ultimo, in ordine di tempo, è la splendida “Santa Lucia”, pubblicato lo scorso 22 novembre 2022 con il featuring di Clementino e la straordinaria partecipazione di Isa Danieli.
 
I Foja sono esponenti di un nuovo sound della tradizione folk napoletana. Hanno realizzato quattro album in studio, partecipato a diverse colonne sonore di lungometraggi di animazione. Sono stati candidati al David di Donatello e ai Nastri d’Argento come migliore canzone originale, e collaborato con artisti internazionali come Pauline Croze, La Pegatina, Shaun Ferguson, Weslie, Black Noyze, Alejandro Romero.
In tutto quello che fanno ci mettono l’anima. Ogni disco è un viaggio in una cultura ricchissima, visionaria e meticcia, elementi di ricchezza e crescita artistica, oltre che umana.

Miracoli e rivoluzioni: il disco

Miracoli e rivoluzioni è il nuovo album dei Foja, uscito nel mese di aprile 2022. In questo ultimo lavoro sono molte le collaborazioni con ospiti che hanno condiviso il miracolo di un frammento, di una scintilla creativa: Enzo Gragnaniello, voce e anima inconfondibile, presente in una profondissima “’Nmiezo a Niente”; Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, voce e autorevolezza nell’ironica e riflessiva “A cosa stai pensando?”; Clementino, che mette il suo flow al servizio di una ballad struggente come “Santa Lucia”; il pianoforte di Lorenzo Hengeller che libera dieci dita cariche di swing nell’intensa “Stella”; la poesia di Alessio Sollo ne “L’Urdema Canzone”; Alejandro Romero, guest internazionale nella rilettura in napoletano di un classico come “A mano ‘e D10S”, dedicato anima cuore e bandoneón a Diego Armando Maradona, alla sua rivoluzione sportiva e umana. 

E infine Alessandro Rak e le sue illustrazioni, la genialità poetica di storie come “Yaya e Lennie – The Walking Liberty”, il lungometraggio di animazione della Mad Entertainment da cui è tratta “Duje comme nuje”, canzone dell’amore assoluto inserita nella colonna sonora dell’ultima fatica del regista napoletano, legato al leader dei Foja Dario Sansone da amicizia e collaborazione decennale.

 “Miracoli e Rivoluzioni” è sensibilità, impegno, passione allo stato puro, un progetto che consegna un immaginario che va solo vissuto, con quella libertà e creatività che fanno dei Foja una delle band napoletane più importanti degli ultimi venti anni, autori di una rivoluzione stilistica che ha elevato la nuova musica napoletana mettendola in relazione con i suoni dell’oggi e la visione del domani.

Foja 

Foja: chi sono?

I Foja nascono nel 2006. Hanno all’attivo quattro album in studio, ‘Na Storia Nova, Dimane Torna ‘O Sole, ‘O Treno Che Va e Miracoli e Rivoluzioni. Con il secondo e il terzo ottengono un posizionamento nella cinquina finale delle Targhe Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Girando l’Italia per anni, hanno calcato palchi prestigiosi, registrando sempre il sold-out, tra cui quelli del Teatro di San Carlo con uno show diretto da Franco Dragone (Cirque du Soleil), dell’Arena Flegrea con uno speciale spettacolo che ha unito musica e illustrazioni dal vivo, del Cortile della Reggia di Capodimonte, del Palazzo Reale e di Castel Sant’Elmo a Napoli davanti ad un pubblico di oltre seimila persone. 

La loro musica è stata utilizzata con successo in diversi film come L’arte della felicità (EFA European Film Award) e Gatta Cenerentola, ottenendo la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello con i brani “’A malia” e “A chi appartieni”, che ai Nastri d’Argento con “’A malia”. Dal 2018 hanno inizio collaborazioni discografiche con artisti internazionali (Pauline Croze, La Pegatina, Shaun Ferguson, Weslie, Black Noyze, Alejandro Romero). Nel novembre del 2018 registrano il tutto esaurito nelle date del loro Tour Europeo nei migliori club delle principali capitali e, nel 2019, volano oltreoceano per il loro Tour Canadese e Statunitense tra club e grandi teatri. Nel 2020 chiudono il loro primo decennio di attività discografica con lo speciale cofanetto “Dieci” che raccoglie l’intera produzione, compresi diversi brani fuori album e un inedito. 

 
Nel 2021 escono in contemporanea due nuovi singoli, “ADDÒ SE VA” e “TU”, primi segnali del nuovo progetto discografico. Nel mese di giugno è stata rilasciata ’A Mano ’e D10S” versione in napoletano di “(INRI) La mano de Dios” canzone scritta da Alejandro Romero e dedicata a un campione senza tempo, Diego Armando Maradona. Del brano è stato pubblicato anche il videoclip con la regia di Michel Liguori e la produzione di Anartica Film, girato in parte all’interno dello stadio Ex San Paolo ora Stadio Diego Armando Maradona. A fine ottobre esce “Duje comme Nuje”, singolo e video presente nella colonna sonora di “Yaya e Lennie – The Walking Liberty”, nuovo film di animazione della Mad Entertainment diretto da Alessandro Rak e di cui Dario Sansone, leader dei Foja, è anche aiuto regista, direttore artistico e autore delle musiche insieme a Alessandro Rak e Enzo Foniciello.  L’8 aprile 2022 è uscito il nuovo album dal titolo “Miracoli e Rivoluzioni”. 

Pecci torna a mostrare il suo eclettismo in Incubo

Pecci dopo aver magnetizzato il pubblico con le sonorità ipnotiche di “Armageddon” ed averlo cullato con la malinconica dolcezza di “Latte e Biscotti”, il poliedrico cantautore e producer milanese Pecci, nuovo volto della fusione musicale made in Italy, torna a mostrarci il suo eclettismo in “Incubo” (distr. ADA Music Italy), perfetta destinazione del suo Ciclo dei Sogni che, iniziato nel 2021 con la pubblicazione di “Narcolettico”, in questa tappa conclusiva trova senso e valore mediante la sua antitesi.

Su ricercate ed attualissime sonorità indie-lunge, minuziosamente curate dall’abilità figurativa di Delicottero, si posa infatti un testo d’autore in cui l’incubo simboleggia il viaggio verso la scoperta di se stessi nella propria totalità, perché è solo entrando in contatto con timori e conflitti interiori, temprati dall’indomita volontà di guardarli dritti negli occhi, che è possibile comprenderli a fondo prima, per esorcizzarli e superarli poi.

Pecci

Una vera e propria accettazione della ciclicità dell’esistenza, in cui bene e male non si identificano in concetti necessariamente contrapposti, bensì in un incessante fluire nel quale, senza la presenza di uno, non potrebbe esistere l’altro e, di conseguenza, ove ciascun essere umano è conscio di dover accogliere entrambi all’interno della propria quotidianità. Questo è “Incubo”, una carezza delicata sulla ruvidità di paure complesse da scardinare, una brezza fine e leggera sulle zavorre che gravano e gravitano nel nostro universo animico, una vivida istantanea su ciò che è la nostra vita al momento presente e su ciò che, invece, sarebbe stata se avessimo pensato e agito in maniera differente.

Dichiara Pecci:

In questo pezzo cerco di entrare in un incubo per rassicurarmi in un momento di stress e tensione, rendendo il più lucido e nitido possibile un sogno che poteva finire male.

In quel «fragile gioco d’istinto», rappresentato da un’impeccabile sequela di liriche e traslati, l’artista narra inizialmente le complessità che si celano dietro alle maschere che abitualmente indossiamo per l’apprensione di mostrare la nostra vera natura, come «palazzi argento e neon che nascondon la provincia»; maschere che, come pozzanghere sul cemento del cuore, riflettono un volto alterato e distorto, portandoci a confonderci e confondere – «nelle pozzanghere non ti tuffare che ti fai male, che ti fai male e poi piangi e fai danni anche agli altri» -, per poi affrontare, nella seconda strofa, l’importanza di vivere appieno gettando a terra ogni filtro – «per un secondo fatti sto viaggio» – ed inutile dissimulazione, perché infondo «è così bello avere coraggio», il coraggio di scorgere oltre «un futuro già visto», al di là un’immagine distopica e ingannevole proiettata da «specchi infranti» che solo l’audacia di guardarsi dentro sa ricostruire, ricomponendone ogni frammento, senza sostituirlo, ma rendendolo parte di un nuovo processo creativo, più autentico e realistico che mai.

La release è accompagnata dal videoclip ufficiale, diretto da Andrea Pomarico, in cui Pecci ripercorre flashback e ricordi per poi liberarsi dei fardelli del suo passato, raffigurati nella clip attraverso la suggestiva metafora di un bagaglio, gettato, alla fine del viaggio, tra le fiamme di un falò, simbolo di trasmutazione e rinascita.

“Incubo” chiude ufficialmente il Ciclo dei Sogni, inaugurando al contempo il nuovo percorso artistico di Pecci, un cantautore originale e versatile che ha fatto della fusione di generi e stili la sua cifra stilistica e, dell’emozionalità e dell’eleganza, i punti cardine di un successo in continua ascesa.

Pecci

Pecci: biografia

Pecci, al secolo Pietro Ceppi, è un produttore, musicista e cantautore italiano classe 1995. Con un trascorso da cameraman ed un passo da ballerino che lui nega di avere, a soli 14 anni entra a far parte della sua prima band in qualità di frontman, pubblicando, 4 anni dopo, il singolo “Il Sole nel Taschino”, con cui giunge in semifinale al Festival di Castrocaro l’anno successivo. In quell’occasione, conosce Matteo Lambertucci dei Sanlevigo, con cui produrrà il suo primo EP, “Educazione Coatta”, sotto lo pseudonimo di Al Peccino, con mix e master a cura di Kermit e Timongothekeys. In veste di cameraman, nel 2019 lavora al Milano Latin Festival, kermesse annuale mediante la quale ha modo di entrare in contatto con generi musicali apparentemente distanti dai suoi riferimenti e di conoscere alcuni dei maggiori esponenti del latin-pop internazionali, come Ozuna, Bad Bunny, Karol G, Sebastian Yatra e molti altri.

Nello stesso anno, cambia il suo nome d’arte in quello attuale e, sempre affiancato da Matteo Lambertucci alla produzione e da Timongothekeys nel mixaggio, pubblica l’EP “Ombelico di Venere”. Nel 2021, produce con Pietro Fichtner degli Inquietude il singolo “Narcolettico”, prima tappa del suo suggestivo Ciclo Dei Sogni, a cui seguono “Chaos” (il cui videoclip ufficiale, girato da Ortica Studio, mostra il lato estetico dell’artista volutamente eccessivo, opulento, attraverso il quale cerca di controllare questo suo “Chaos” interiore una dimensione onirica) e, nel 2022, “Armageddon” (ove Pecci è “una meteora nel campo gravitazionale” dello sguardo di Anastasia, che si sposta fuori dalla terra diventando “solo un satellite senz’orbita”) e “Latte e Biscotti” (scritto e prodotto con Valentina Tioli e Ciccio Terrana di Prisma Studio: qui ritroviamo un Pecci che si sveglia “alle sei di mattina” con “nel cuore i cerotti”, mentre ricorda gli errori commessi, cercando di esorcizzarli e superarli).

Nel Gennaio del 2023 è la volta di “Incubo”, meta del Ciclo dei Sogni, in cui l’artista cerca di entrare in un incubo per rassicurarsi, rendendo il più lucido e nitido possibile un sogno che poteva finire male. Trasversale, diretto e camaleontico, Pecci rappresenta il nuovo volto della fusione musicale made in Italy.

Marcantonio Spera preannuncia la formazione di un Comitato dei Sindaci per l’acqua e il PNRR

Si informano i cittadini che anche l’ulteriore guasto idrico è stato ripristinato dai tecnici dell’Alto Calore che con estrema cautela, pena nuove rotture, stanno procedendo a ridare acqua ai serbatoi e dunque pian piano tornerà nelle case di tutti.

Intanto il primo cittadino di Grottaminarda, preannuncia la formazione di un “Comitato dei Sindaci per l’acqua e il PNRR” che chiederà il Patrocinio alla Provincia e alla Regione.

Dichiara Marcantonio Spera:

L’acqua non deve essere fonte di profitto per i privati ma deve essere gestita con la partecipazione dei cittadini, mediante aziende speciali, regolate non dal mercato ma dal Diritto pubblico.

L’Amministrazione di Grottaminarda ha partecipato con senso di responsabilità e grande serietà alle recenti vicende dell’Alto Calore per la risoluzione delle criticità incombenti, ma oggi considerate le continue carenze idriche a cui sono sottoposti i Cittadini e le fatiscenti reti idriche ormai al collasso totale, chiede l’apertura di un “tavolo tecnico” e di una discussione che parta dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione per concertare in maniera forte, decisa e coesa la programmazione di accesso ai Fondi del PNRR per il rifacimento non più procrastinabile delle reti colabrodo.

Trattasi oramai di Emergenza sociale e quindi l’appello forte alle Istituzioni e di Emergenza economica considerati gli appetiti dei privati. Questo grido di dolore per l’emergenza idrica, sicuramente più sentito, riguarderà a breve anche l’emergenza rifiuti, altro tema politico-economico-ambientale con grande impatto sui cittadini, disatteso con ignavia dalla politica, e che fa gola ai mercanti.

La situazione che si è verificata in questi giorni oltre ad essere oltremodo gravosa per la vita quotidiana dei cittadini, rivela una grande arretratezza dell’Irpinia che da anni non provvede a sistemare situazioni che nel 2023 non dovrebbero verificarsi.

La maggior parte dei cittadini grottesi, ad esempio, conoscendo le problematiche idriche relative alle reti colabrodo hanno le abitazioni provviste di autocisterne che però nella giornata di oggi, a causa del guasto che è iniziato ieri, non si sono riempite. Il disagio dunque è molto grave e inammissibile ai giorni nostri.

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