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Mi Perdo è singolo di esordio del duo pugliese La Chiamata d’Emergenza 

Disponibile dall’11 gennaio nelle piattaforme digitali e in radio Mi Perdo, singolo di esordio del duo pugliese La Chiamata d’Emergenza scritto da Marco Di Nunno e arrangiato da Andrea Cascini con la partecipazione musicale di Francesco Cassano.

Il brano nasce in versione “piano e voce” in un appartamento a Milano, mentre la produzione finale è un connubio fra strumenti elettronici e cordofoni come la chitarra elettrica che rievoca sonorità e connotazioni stilistiche appartenenti a differenti culture musicali, quali la musica pop, trap, R&B e soul, trasportando l’ascoltatore in un’esperienza musicale particolarmente ricercata dal punto di vista compositivo, stilistico, di arrangiamento e sound design.

La Chiamata d’Emergenza spiega così il senso del singolo:

Mi Perdo è la sintesi descrittiva di come l’uomo della società odierna venga circondato da una serie di distrazioni inutili e controproducenti, facendogli perdere di vista l’essenziale, i piccoli dettagli della vita come un incontro, una chiamata inattesa, un abbraccio, un bacio rubato durante una pausa.

Quest’insoddisfazione trova poi rifugio nella figura di una donna, antidoto prezioso al suo mal di vivere. Poter ‘morire’ dentro il suo corpo – frase contenuta all’interno del brano – riassume in maniera perfetta la centralità della figura femminile all’interno della storia, capace di disinnescare ogni forma di frustrazione, conflitto interno e impotenza di reagire agli eventi esterni della vita, impossibili da controllare.

Il duo si descrive così:

Siamo un duo pugliese nato a Bitonto da una vera e propria chiamata d’emergenza.
Uno squillo inatteso, l’incontro, un impeto subitaneo e l’esigenza di raccontare al mondo le nostre radici, mantenendo fedele la sensazione costante di sentirsi fili d’erba dentro una vita cinica e perfezionista.
Non ci piace etichettarci con un solo genere, ci sentiamo trasversali come i gusti di gelato che scegliamo prima di salire sul palco.
Fottutamente romantici, ribelli del bello e guerrieri difensori della gentilezza.
Siamo nicchia di questa società.

Mi perdo è l'esordio de La Chiamata d'Emergenza

La Chiamata d’Emergenza: chi sono?

La Chiamata d’Emergenza è un duo pugliese formatosi in periodo pre-pandemia a seguito di una vera e propria “Chiamata d’Emergenza”.
Uno squillo inatteso, l’incontro fugace, un impeto subitaneo e l’esigenza di raccontare il progetto, attraverso la penna di Marco, la chitarra e gli arrangiamenti di Francesco rievocando sonorità e connotazioni stilistiche appartenenti a differenti culture musicali, quali la musica pop-rock, R&B e soul.

Give Back. Una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne

È online l’e-Book Give Back. Una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne, elaborato alla conclusione del progetto Erasmus+ che si è svolto la scorsa estate a Castelvetere sul Calore (AV).

La pubblicazione, oltre a diffondere i principi alla base dell’iniziativa, si pone l’obiettivo di alimentare il dibattito sulle questioni connesse al grande tema delle Aree Interne e incentivare la conoscenza delle best practice in merito, al fine di favorire la loro replicabilità in altri contesti nazionali ed europei. Al lavoro hanno contribuito sia i ragazzi sia i relatori che hanno preso parte ai workshop e ai tavoli tematici della Summer School.

L’e-Book si apre con alcune riflessioni sul benessere dei giovani delle Aree Interne (Samantha Mongiello), sui loro desideri e sulle difficoltà che incontrano per realizzarli (Emma Barbaro); si analizza l’impatto derivante dalla creazione di network locali e dalle relative strategie di sviluppo (Davide Emanuele Iannace) nonché il valore delle pratiche collaborative nelle aree rurali (Federica Ammaturo).

Nella seconda parte del lavoro si affronta il tema della cittadinanza europea e l’impatto della pandemia sul processo di integrazione comunitaria (Sara Pane). Si analizzano poi alcune buone pratiche legate alle Aree Interne come il progetto SIBaTER, gestito da ANCI con il supporto tecnico della sua Fondazione IFEL, che rappresenta un’azione reale di “capacity building” complessiva dei Comuni meridionali, rispetto alle attività di censimento e valorizzazione del proprio patrimonio pubblico immobiliare e di terre (Luigi Famiglietti); il progetto KiNESIS, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, il quale propone un’alleanza della conoscenza al servizio di comunità che soffrono di fenomeni di spopolamento (Johanna Monti).

Give Back

Altri esempi virtuosi sono legati all’esperienza delle “Case a un euro” e alle strategie adottate dalle amministrazioni comunali della provincia di Avellino, volte al contrasto dello spopolamento attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare (Stefano Ventura) e a quella dell’Incubatore SEI, finalizzato alla creazione d’impresa nei territori con una scarsa vocazione all’autoimprenditorialità (Vincenzo Vitale). A tale questione è stato dedicato anche il lavoro seguente, in cui si evidenzia il collegamento tra fallimenti e successi (Alfonso Maria Gallo).

Nell’ultima parte del Toolkit, infine, sono presenti alcune riflessioni sulle opportunità offerte dalla didattica a distanza (Leonardo Festa) e dall’Elearning (Giulia Iacovelli). L’ultimo contributo è incentrato sul tema della digitalizzazione, che rappresenta la vera svolta epocale nella produzione di beni e servizi, il propulsore tecnologico più potente delle economie moderne (Gentil Petrillo).

I contributi raccolti, dunque, intendono non solo arricchire l’agenda delle istituzioni politiche di diverso livello su singoli aspetti che interessano le comunità delle Aree Interne, ma anche offrire un supporto alla classe dirigente in senso ampio, agli imprenditori, ai rappresentanti di categoria, agli intellettuali, agli studiosi, a tutti gli stakeholders e alla larga opinione pubblica. È possibile discutere dei grandi temi a partire dai piccoli paesi, anzi spesso la storia si è fatta proprio partendo da qui.

La verve fantasista di Manlio Dovì al Teatro Garibaldi di Enna

Sabato 21 gennaio si alzerà il sipario sull’irresistibile comicità di Manlio Dovì. Sarà la verve dell’artista palermitano ad animare il pubblico dello splendido Teatro Garibaldi con il varietà “Facce ride show”. Prodotto e distribuito da Tramp Management, lo spettacolo impreziosisce la 9ª edizione di Voci di Sicilia. Una rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

Se è vero che gli scienziati hanno curato la nostra salute, ebbene signore e signori, il teatro vi curerà l’anima.

Inizierà esattamente così il personalissimo show di Manlio Dovì scritto a quattro mani con Antonio Di Stefano.

Con un pizzico di presunzione e l’irrefrenabile desiderio di calcare ancora una volta le tavole del palcoscenico che Manlio ama con tutto sé stesso. E proprio il teatro è il luogo principe della fantasia, punto d’incontro tra varie realtà ed aperture all’immaginazione.

Manlio Dovì

Da uno dei fantasisti più dotati del cabaret italiano il racconto, inanellato di battute, su quello che è stato il periodo di lockdown. La nostra vita durante la pandemia e come siamo cambiati. Si riderà di cuore con l’imitazione dei rumori caratterizzanti passato, presente e futuro. Ci si emozionerà quando, alla sua maniera, avrà ricordato le voci e la gestualità di quei maestri che ci hanno regalato momenti indimenticabili. E, con la loro arte immortale, continuano a farlo. Un mix di comicità esilarante declinata in canzoni, boutade, monologhi, imitazioni, beatbox, che rapirà il pubblico in novanta minuti di performance.

“Facce ride show” è un varietà comico musicale che mette in luce tutte le doti di interprete, imitatore, fine dicitore e ballerino di Manlio Dovì  . Dalle parodie di personaggi d’attualità, e tanti altri che la televisione ha reso famosi con gli spettacoli del Bagaglino, ai monologhi satirici. Dalle imitazioni di cantanti celebri alle maschere immortali. Da Frank Sinatra a Ray Charles, da Charlot a Totò. Un caleidoscopio di volti e luci che si concentrano e si rincorrono con un ritmo che non lascia respiro.

L’appuntamento con Manlio Dovì e il suo “Facce ride show” è sabato 21 gennaio al Teatro Garibaldi di Enna, all’interno della rassegna Voci di Sicilia.

Via Appia. Regina Viarum nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco

È stato sottoscritto a Roma il protocollo d’intesa tra il Ministero della Cultura, le Regioni Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, le Città metropolitane di Roma Capitale e Bari, le Province di Avellino, Caserta, Benevento, Latina, Potenza, Matera, Taranto, Brindisi, Foggia, Barletta-Andria-Trani, la Riserva naturale statale di Torre Guaceto, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e una serie di Comuni per il riconoscimento del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Con proprio provvedimento, il presidente Rizieri Buonopane ha approvato l’adesione all’accordo e la sottoscrizione dell’atto.

Il protocollo d’intesa prevede, tra l’altro, che “il Ministero della Cultura, attraverso i suoi Uffici ed Istituti centrali e periferici, gli Enti territoriali, competenti anche per i Parchi naturali, la Riserva naturale statale di Torre Guaceto, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra,  si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione delle aree ricadenti nel sito per il quale si chiede l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nonché per la tutela e la riqualificazione urbana e paesaggistica e la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate”.

I soggetti firmatari convengono, inoltre, “di mantenere nel tempo l’integrità dei valori che consentiranno l’iscrizione del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale, attraverso obiettivi strategici fondamentali, cercando di assicurare un giusto equilibrio tra conservazione, sostenibilità e sviluppo, in modo che il sito stesso possa essere tutelato con attività adeguate che contribuiscano anche allo sviluppo socio-economico e alla qualità della vita delle comunità”.

Sabino Basso ringrazia Rizieri Buonopane

Ringrazio il Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, per la fiducia che ha inteso riconoscermi. Avverto sulle mie spalle il peso di una sfida tanto entusiasmante quanto ardua e complessa ma soprattutto, mi sia consentito, il peso di un testimone che non avrei mai voluto raccogliere.

Il mio pensiero, in questo momento, va a Maria Gabriella De Matteis, strappata alla vita poche settimane fa da un male incurabile. Una grande donna, una persona a cui mi legava immensa stima e profonda amicizia, una straordinaria imprenditrice la cui prematura dipartita ha rappresentato per l’intera provincia un’incolmabile perdita. Con umiltà lavorerò per dare continuità al percorso lungo il quale la Fondazione si è avviata sotto la sua presidenza, per dare prospettiva concreta alla sua visione strategica, muovendo dai grandi risultati ottenuti sul piano della programmazione. Risultati a cui ha lavorato con la passione di sempre a debita distanza da taccuini e riflettori.

Cercherò di operare al meglio delle mie possibilità con questa ambizione, mettendo a servizio di questa sfida la mia esperienza, le mie poche competenze e la massima dedizione. Lavoreremo giorno dopo giorno, nella massima autonomia e al riparo da ingerenze di ogni sorta, con il solo obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio culturale, storico, ambientale e paesaggistico che la nostra meravigliosa provincia custodisce.

Salerno: Guida Bio Selezione vini 2023

Le etichette e le relative cantine otterranno l’ambito riconoscimento promosso dalla “Guida Bio Selezione Vini 2023” (Edizione dell’Ippogrifo) a cura di Antonio Stanzione, nel corso della cerimonia che si svolgerà il prossimo 14 gennaio 2023 alle ore 11 al Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino di Salerno, sede dell’Ente Provinciale.

Ecco i migliori vini italiani da agricoltura biologica certificata o in conversione, premiati con l’esclusiva Foglia d’Oro 2023.

Guida Bio Selezione vini 2023

Nel corso della manifestazione, alla presenza degli esponenti istituzionali, dei produttori e dei massimi esperti del settore Wine, sarà illustrata anche la nuova edizione della Guida Bio 2023, con oltre 2000 vini degustati e recensiti e 500 aziende che, per la quarta edizione, si presenta anche in formato cartaceo.

Di pomeriggio si cambia location per il Salone dei Vini, un tasting event aperto al pubblico con le etichette più esclusive in assaggio nella straordinaria cornice della Stazione Marittima Zaha Hadidin programma dalle ore 15 alle 21, dedicato a tutti gli appassionati del vino.

Esordisce Antonio Stanzione, Direttore e ideatore di Guida Bio, curatore sezione Vino:

Guida Bio è il primo e unico format nel panorama nazionale ad occuparsi solo ed esclusivamente di vini derivanti da agricoltura biologica Ripercorre le esperienze di chi ha deciso di intraprendere questa strada, con ampie recensioni di prodotti e aziende che hanno deciso di aderire a rigidi disciplinari di certificazione. Un progetto di divulgazione e promozione della viticoltura biologica e sostenibile, concepita con l’idea di preservare la natura e rispettare la salute del consumatore.

I vini presenti nella guida sono stati degustati e recensiti tutti rigorosamente alla cieca dalle varie commissioni regionali. La valutazione prevede un punteggio da 2 a 5 foglie. È stata, inoltre, assegnata la Foglia d’Oro, una menzione speciale per i vini che si sono distinti per eleganza, qualità e specificità.

La Foglia d’Oro è il massimo premio assegnato ai vini che si distinguono per qualità, per emozione che suscitano, per tipicità o caratteristiche di produzione. In genere si tratta di vini che, nella valutazione, superano i 90 centesimi.

Guida Bio Selezione vini 2023

Continua Antonio Stanzione:  

Il mondo del vino rappresenta, in primis, una grande passione per me. La foglia d’oro nasce dall’esigenza di costruire un premio esclusivo per le aziende che hanno scelto un percorso green, che mira alla sostenibilità.

La foglia rappresenta l’elemento distintivo delle diverse tipologie di vitigno. Esistono in Italia oltre 500 varietà autoctone di uve, tante di esse distinguibili solo dalla foglia.  Abbiamo scelto Salerno per la presentazione nazionale della Guida Bio Selezioni Vini 2023 e per la premiazione della Foglia d’Oro. Avremo centinaia di produttori provenienti da tutte le regioni di Italia. Invito tutti al Salone dei Vini che si terrà alla Stazione Marittima, con una selezione straordinaria di vini 100% Bio.

Eugenio Finardi in Euphonia suite al Trianon Viviani

Il recital di Eugenio Finardi è intitolato Euphonia suite.

Il cantautore propone all’ascoltatore l’esperienza di un percorso emozionale che si dipana tra i brani del suo repertorio e quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sulla condizione umana.

Dopo anni in cui ha alternato nei suoi concerti l’interpretazione delle sue composizioni alla narrazione e all’analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in Euphonia Eugenio Finardi si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore e interiore.

Eugenio Finardi in Euphonia suite al Trianon Viviani

Euphonia è un’esperienza sempre diversa, che supera la parola per arrivare a una trascendenza condivisa tra musicisti e pubblico: al di là di un “canovaccio”, ogni concerto è unico, diverso da tutti gli altri, influenzato dalla sala, il pubblico, il momento… Lo scopo è quello di perdersi nel fluire della musica e di abbandonarsi alle sorprese di un nuovo percorso dove anche le canzoni più conosciute trovano un contesto più ampio, come saltando di pietra in pietra si attraversa un fiume, per arrivare a sponde inesplorate.

Questo gioco di improvvisazione e reinvenzione di Euphonia è frutto della particolare intesa del cantautore con Mirko Signorile e Raffaele Casarano, che collaborano con Eugenio da più di dieci anni.

Questa «magia», come la definisce Finardi, è caratterizzata da «una costante ricerca del senso
profondo della Musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l’Assoluto Cosmico», di quella «mitica Armonia delle Sfere che Dante descrive come massima espressione del Paradiso e la scienza descrive come la vibrazione che tutto lega e tutto contiene».
Eugenio Finardi in Euphonia suite ti aspetta sabato 14 gennaio alle ore 21:00 al Trianon Viviani.
Il concerto è prodotto da Ef sounds.

Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito

A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro, Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito, ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.

La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo e in polemica con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, alla gente comune e faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale.
La lotta di mons. Riboldi fu efficace? Non del tutto.

Novembre e dicembre 1982: in migliaia marciano con il Vescovo di Acerra, mons. Riboldi. Manifestano con lui, con coraggio, contro la camorra e contro il suo potere. Molti, oggi, lo ricordano come il loro “25 aprile”. Tra questi, l’autore. A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.

Essa avviò una presa di coscienza indispensabile per i successi giudiziari contro la camorra, ma restò anche, in parte, inascoltata perché egli voleva una riforma del vivere civile di Napoli, di tutta la Campania e del Mezzogiorno.
Oggi i luoghi del Vescovo sono tristemente noti come “Terra dei Fuochi”, dimenticati dallo Stato
e avvelenati da nuovi e feroci criminali. Simbolo di una lunga storia di coraggio e di grandi tradimenti.

Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito

Presentazione del libro di Pietro Perone giovedì 12 gennaio ore 17,30 Circolo della Stampa, Avellino.
Saluti del presidente della Provincia: Rizieri Buonopane
Dialogano con l’autore: Aldo Balestra vice caporedattore de Il Mattino
Gianfranco Rotondi deputato
Monsignor Arturo Aiello vescovo di Avellino.

Pietro Perone: chi è?

Pietro Perone è un giornalista, è stato negli anni Ottanta uno dei “ragazzi” di don Riboldi. Caporedattore de Il Mattino di Napoli, segue le vicende politiche del nostro Paese, dopo essersi occupato di criminalità organizzata e aver seguito l’inchiesta sul delitto del collega Giancarlo Siani che ha portato alle condanne di mandanti e killer.
Il dovere della verità come il Vescovo ha insegnato.

Fondazione Sistema Irpinia, l’imprenditore Sabino Basso nominato presidente

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha affidato il timone della Fondazione Sistema Irpinia, all’imprenditore Sabino Basso.

Con proprio decreto, lo ha nominato presidente.

Dichiara il presidente Buonopane:

Non nascondo la grande soddisfazione per la decisione del dottore Sabino Basso di accettare la proposta di guidare la Fondazione Sistema Irpinia. Il suo nome è sinonimo di garanzia, lungimiranza, attenzione per il territorio e di promozione delle eccellenze che questa terra custodisce. La storia personale e professionale di Sabino Basso è nota a molti, così come il suo proficuo impegno alla guida degli industriali irpini e della Campania. Siamo certi che la sua visione complessiva di sviluppo dell’Irpinia intercetti perfettamente la mission della programmazione generale di Sistema Irpinia.

Questa scelta di chiedere il supporto del dottore Basso s’inserisce nel solco tracciato nei mesi scorsi con la designazione della compianta dottoressa Maria Gabriella De Matteis. Parliamo di storie imprenditoriali di successo che danno lustro al territorio ed esaltano proprio ciò che la nostra provincia ha da mostrare dentro e fuori i confini locali.

Prosegue il presidente Buonopane:

È questa l’occasione  per rimarcare il superlativo lavoro che stava portando avanti la dottoressa De Matteis. Un’attività notevole, preziosa, lontana dai riflettori di cui potremo beneficiare a lungo. Il dolore per la sua prematura dipartita è ancora forte.

Sempre con proprio decreto, il presidente Rizieri Buonopane ha nominato nel consiglio di amministrazione della Fondazione Sistema Irpinia, la dottoressa Nunzia Pagano, consigliera comunale a Santo Stefano del Sole, che subentra all’onorevole Toni Ricciardi che ha rassegnato le proprie dimissioni.

Il presidente Rizieri Buonopane conclude:

Anzitutto, voglio ringraziare l’onorevole Ricciardi per il suo importante contributo che, come mi ha già assicurato, continuerà ancora per la Fondazione e il programma generale dell’Ente. Alla base della sua decisione motivazioni di carattere strettamente personale. Comunque, è al nostro fianco e questo ci onora non poco. Siamo lieti che la dottoressa Pagano abbia abbracciato il progetto di Sistema Irpinia, nella consapevolezza che possa aggiungere le sue competenze e la sua passione per proseguire nell’azione di rilancio della Fondazione.

Flo in Brave ragazze al Trianon Viviani

Con Brave ragazze la cantautrice Flo racconta la musica e la vita di donne straordinarie, che, “armate” di canzoni, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura latina: storie di coraggio e rivoluzione che ci
restituiscono una visione contemporanea e allargata della prospettiva femminile e del carattere latino.

Le brave ragazze – autrici o ispiratrici di questo recital – sono donne divise tra grandi successi e grandi solitudini, pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura. Come Gabriella Ferri e Violeta Parra, entrambe simboli di passione incontenibile e mal di vivere. Come la Lupe, l’artista cubana che incantò Hemingway, Tennessee Williams e Marlon Brando, che, dopo l’enorme successo in America, conobbe l’oblio in sedia a rotelle e la vita da senza tetto.

Flo in Brave ragazze al Trianon Viviani

Come Leda Valladares, la cantante ricercatrice del Tucuman, che con il suo registratore raccoglieva sul campo canzoni antiche e urla solitarie, che andavano via via scomparendo: a lei che recuperava la
memoria, l’ironia macabra della sorte la condannò a finire i suoi giorni in una clinica per malati di Alzheimer.

Come, infine, Gilda Mignonette, la più famosa cantante napoletana d’America, la Regina degli emigranti che morì in mare, durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria amata città natale: sul suo certificato di morte verranno riportate le coordinate del punto in cui si spense, da migrante per sempre.

La cantautrice (voce, ukulele, percussioni) sarà accompagnata da Michele Maione (percussioni) e Cristiano Califano (chitarra classica). La produzione è di Sound fly.

Flo in Brave ragazze vi aspetta venerdì 13 gennaio, ore 21 al Trianon Viviani!

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