redazione

Appunti biografici dell’artista campana Elisabetta Panico

Nell’ambito del programma autunnale Percorsi d’autunno proposto dal Museo Irpino (Av), s’inaugura il giorno 7 Dicembre, presso la sede de il Palazzo della cultura, la mostra “Appunti biografici” dell’artista campana Elisabetta Panico. Collage analogici dalle dimensioni di una pagina di diario quelli che, Elisabetta Panico/Beibi Laplá, raccoglie e mette insieme nella sua seconda personale dal titolo “Appunti biografici”.

Una riflessione sulle intime fragilità del quotidiano, sulle occasioni perse, quelle trattenute, divorate e lasciate andare. Una ricerca che dura da anni e che offre il risultato di versi sospesi in scenari onirici e surreali. Contenuto e casualità.
Simili ai primi Journaux intimes, di Sophie Calle o ai romanzi-collages di Max Ernst, “Appunti biografici” è un taccuino trascritto senza margine di errore o sbavature, pagine scisse formalmente disciplinate e prive di incidenti cromatici, forbici come prolungamento delle mani. Un discorso privato, raccolto e riassunto in stratificazioni che scatenano le facoltà visionarie. Il riepilogo di passaggi fugaci di quotidianità.

Appunti biografici dell’artista campana Elisabetta Panico

Elisabetta Panico: chi è?

Elisabetta Panico/Beibi Laplá, è una collage artist ed autrice di origine campana.

Ha pubblicato “Il riflesso del mondo, in una pozzanghera nel fango” (BookSprint 2016) e “Diavolo di sabbia” (Mnamon 2020), due raccolte di poesie dal gusto ermetico ed agrodolce. I suoi collages appaiono su riviste indipendenti di respiro internazionale quali: The Release, Lona Fanzine, CedroMag, Salmace, Suttapress, Photo Trouvée Magazine, Vulva Fanzine.

Ha curato la copertina del numero 13 di Crack Rivista, presentata al Salone del Libro di Torino (2022). “Appunti biografici” presso il Museo Irpino è la seconda personale dell’artista, preceduta da “Appunti biografici” presso il Museo Archeologico di Nola.

nss magazine l’edicola di San Pasquale a Chiaia diventa un point cultural

Un ritorno alle origini per gli editori di nss magazine portale on line di streetwear e street culture nato a Napoli dieci anni fa per poi trasferirsi a Milano. Un redazione in maggioranza napoletana scandaglia, analizza, critica e anticipa i tempi su moda e cultura italiana e internazionale. Sin dalle origini l’obiettivo di nss magazine è sempre lo stesso: il cultural hunting, per immortalare e raccontare oggi quello che domani diventerà un fenomeno.

Fondato nel 2013 da Walter Aprile, Vincenzo Schioppa e Simon Laudati, nss magazine è un punto di riferimento per i migliori brand che fanno del fashion uno stile di vita ed è diventato un riferimento soprattutto per gli appassionati di moda e di tutto ciò che ruota intorno come lo sport, la musica, il visual design con una community internazionale di oltre cinquecentomila followers.

Dopo il successo delle celebrazioni a Milano, nssx torna a casa. Dal 6 al 15 dicembre, la redazione si trasferisce a Napoli, in Piazza San Pasquale a Chiaia, trasformando la storica edicola di giornali della piazzetta antistante la chiesa in un point artistico e divulgativo dove sarà possibile ascoltare buona musica e degustare street food napoletano. L’iniziativa, ancora una volta, unirà fisico e digitale fondendo le due anime che da sempre hanno contraddistinto l’impegno di nss magazine.

nss magazine l’edicola di San Pasquale a Chiaia diventa un point cultural

Dichiara Walter D’Aprile, CEO e Co-founder di nss:

Celebrare a Napoli la nostra storia è un diritto e un dovere! Ricongiungerci con la nostra community local, dopo dieci anni di crescita in giro per il mondo, significa per noi un nuovo punto di partenza verso obiettivi ancora più importanti. Dieci tra creativi, brand e media hanno re-interpretato visivamente il loro rapporto con nss e noi ne abbiamo fatto delle t-shirts che saranno in vendita al prezzo simbolico di 10 euro, assieme a una serie di accessori (sciarpe, beanie e socks) targati nssx.

Aggiunge Aprile:

L’obiettivo è raccontare una diversa visione di Napoli, e il nostro compleanno è un buon motivo per proporre un concept innovativo per la città, elevandola culturalmente e aggregando anche tanti media del settore e ospiti internazionali che, mescolati a designer e realtà locali, possono offrire la migliore versione possibile della città.

L’appuntamento per radunare i lettori e gli appassionati di nss è l’8 dicembre, dalle ore 10 alle in Piazza San Pasquale per un block party partenopeo con il food proposto dall’Antica Salumeria Malinconico.

Il block party (con ingresso su prenotazione al link proseguirà poi al The Sequel Club (vicolo Santa Maria Cappella Vecchia 10) con il DJ set di Vincenzo Paccone & Friends e con l’house music del DJ inglese Jordan Vickors. Al party parteciperanno anche media internazionali e talent che hanno contribuito alla realizzazione di nssx. Un modo di intendere i media da sempre collaborativo, un ecosistema artistico e formativo che ha portato nss negli anni a collaborare con realtà europee, americane ed asiatiche.

Tra queste saranno ospiti e protagonisti Andrea Grossi head of design di Diesel; Culted media di street culture e moda inglese; Concettina ai 3 Santi pizzeria storica; Gilda Ambrosio designer di The Attico, napoletana doc tra le più influenti e affermate giovani designer italiane; Domenico Formichetti designer, stylist e art director per gran parte della scena rap e trap degli ultimi anni, da Sfera Ebbasta alla Dark Polo.

Views France media di street culture e moda francese, LC23 designer pugliese; Samutaro brand consultant; Italy Segreta agenzia di comunicazione e traveling americana; Highxtar media di street culture e moda spagnolo.

Raduno auto storiche a Sant’Angelo all’Esca

Le vetture d’epoca e sportive tornano protagoniste in Irpinia.
È in programma giovedì prossimo – 8 dicembre – il 1° Raduno di Auto Storiche a Sant’Angelo all’Esca.
L’appuntamento all’insegna delle quattro ruote è organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla scuderia Avellino Racing, con la collaborazione della Proloco e dalle associazioni culturali locali. L’evento è patrocinato dalla Provincia e dall’ACI di Avellino ed è sovvenzionato dagli agenti irpini della Sara Assicurazioni.
Raduno auto storiche a Sant'Angelo all'Esca
Il raduno si svolgerà in Piazza Dante dalle ore 10,00 alle ore 13,30. Alle 12:30 dopo una breve visita guidata del centro storico, partecipanti e pubblico potranno degustare i prodotti tipici locali. Per l’occasione sarà preparato ”Lo Pastiero” di dimensioni giganti. “Lo Pastiero” è una specialità del posto e simbolo della comunità di Sant’Angelo all’Esca.
Il rustico verrà preparato con duemila uova, quaranta chili di pasta e settanta chili di formaggio, in una grande teglia di rame, sulla brace ricavata da un grande falò allestito nella piazza principale del paese.
L’evento è dedicato al compianto Alfredo Mazza, appassionato e corridore automobilistico irpino, deceduto prematuramente.

Il Guerriero di Capestrano: tra indagini scientifiche e proposte narrative

L’incontro nasce da un’iniziativa di collaborazione fra istituti e luoghi della cultura diversi per offrire al pubblico una riflessione nuova e aggiornata intorno all’immagine del Guerriero di Capestrano, simbolo dello spirito delle culture italiche anche a livello internazionale.

Il Guerriero di Capestrano sarà al centro della presentazione di studi tradizionali e di nuova generazione, che vedono coinvolti la Direzione regionale e l’Università in un progetto comune per approfondire temi e interrogativi ancora aperti. L’incontro prevede la partecipazione di specialisti del settore accanto ad autori che si sono cimentati sul tema dei guerrieri nella narrativa contemporanea.

Dal rinvenimento del Guerriero di Capestrano e dei guerrieri affini, ai dettagli delle rappresentazioni scultoree e figurate, ai guerrieri onorati nelle sepolture del territorio, alle caratteristiche dell’ambiente e ai suoi riflessi nella conservazione di capolavori simili: sono alcuni dei temi che saranno affrontati nella prima parte dell’incontro. La seconda parte sarà dedicata ai guerrieri nella narrativa e alle immagini di combattenti in epoche storiche diverse così come immaginate dai rispettivi autori. Con l’occasione sarà inoltre proposto, a cura dell’Associazione Nazionale Italia Nostra, un premio per la narrativa dedicato al soggetto del Guerriero di Capestrano.

Il Guerriero di Capestrano. il programma

15.00   Saluti d’apertura

15.10  Valentina Belfiore (DRM Abruzzo) Il sonno del Guerriero. Fra immagine e gestualità nelle sculture arcaiche

15.30  Vincenzo D’Ercole, Silvano Agostini, Oliva Menozzi  (Università G. d’Annunzio)  Il progetto ARS: Arte, Archeometria e la falsa storia di un vero Guerriero

15.50  Luigi Capasso (Museo Universitario) Il Guerriero di Capestrano fra antropologia, paleopatologia ed arte

16.10 Francesco Stoppa, Francesca Falcone (Università G.  d’Annunzio): Dottorato di ricerca EEH Earthquake and Environmental Hazards (Università degli Studi  G.d’Annunzio), DATA- – U.D’A ANALYTICAL HIGH-TECH, Laboratorio di  caratterizzazione dei materiali, “Mappatura  e misurazione del rischio
sismico per le collezioni museali e dell’edificio di Villa Frigerj”

 16,30 DISCUSSIONE

17.00  INTERVALLO

17.15  Prima dell’opera d’arte Psiconauta. Ologramma dell’artista Vito Bucciarelli

17.30 Massimo Pamio (direttore del Museo della Lettera d’Amore) “Piccolo poema in forma di luoghi. Letture di pagine narrative”

Italia Nostra: Promozione del Premio Nazionale di narrativa “Io sono il Guerriero”

17.50  Nicola Mastronardi, Il Guerriero immaginato. L’assenza del mito italico

18.10  Nicola Antonucci, Presentazione del romanzo La chiave dei tre Abruzzi

18,30 DISCUSSIONE

19,00 Considerazioni finali

Il Guerriero di Capestrano

 Il Guerriero di Capestrano: i relatori

Valentina Belfiore

Funzionario Archeologo del Polo Museale dell’Abruzzo, con sede a Chieti, Borsa Postdoc dell’Université Libre de Bruxelles per il progetto dal titolo “Descriptions de rituels dans l’Italie au 1er millénaire avant notre ère”; Borsa Postdoc Lise-Meitner (FWF Der Wissenschaftfonds, Haus der Forschung, Wien, Direttrice del progetto di ricerca: FWF M1841-GBL, Stone monuments of ancient Italy (7th-4th cent. BC) per lo studio degli aspetti artigianali, tecnologici, cronologici e d epigrafici delle stele funerarie di area italica a partire dall’ambito di Novilara presso la Leopold-Franzens-Universität Innsbruck, Institut für Archäologien, Ur- und Frühgeschichte; Docente presso la Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg, Institut für Klassische Philologie, corsi tenuti: Einführung in die Etruskologie; Einführung in die etruskische Sprache und Epigraphik; Docente presso la Leopold-Franzens-Universität di Innsbruck, presso l’Institut für Alte Geschichte e presso l’Institut für Archäologien; corsi tenuti: Einführung in eine Sprache der Rand- und Kontaktzone: Die etruskische Sprache; Etruskische Textlektüre. Elemente der etruskischen Kultur in den wichtigsten epigraphischen Texten.

Vincenzo D’Ercole

Per lunghi anni funzionario di zona della soprintendenza archeologica abruzzese, ora è alle dipendenze della direzione generale antichità a Roma. Ha scavato i siti archeologici dell’Aquilano palmo a palmo, e mantiene forte il legame con l’Abruzzo.

Silvano Agostini

Retired  Geologist official at the Archaeological fine arts and landscape Superintendence of Abruzzo, headof the Geological and Paleontological Survey, Computer Service and GIS project “Geology Abruzzo” and “Archaeology and Territory”. Among the technical scientific activities conducted research in diagnostic and archaeometry for monuments and archaeological sites, archaeological finds artificial and natural stone projects of restoration. Has played studies for landscape and hydrogeological restoration relative to the monuments and archaeological areas. Has worked in the scientific Committees of museums and exhibitions of cultural heritage and naturalistic.

Oliva Menozzi

Docente presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Laurea in Lettere Classiche, con indirizzo Archeologico nel 1990. Master in Archeologia presso l’Università di Oxford nel 1992. Specializzazione della Scuola Nazionale post lauream in Archeologia  dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma nel 1995. Dottorato di Ricerca dell’Università di Oxford  nel 1999. Vincinìtrice di Assegni di Ricerca presso l’Università di Chieti tra il 1999 ed il 2002. Dal 2002 è stata assunta come Ricercatrice di Archeologia Classica presso l’Università di Chieti. Brevetto di Scuba Diving conseguito nel 2004. Ablitazione da Associato nel 2012. Vincitrice di Borse di studio e premi. Dirige le Missioni Archeologiche dell’Università di Chieti in Libia dal 2005, in Egitto dal 2008 e a Cipro dal 2007. In Italia dirige lo scavo archeologico di Aufinum a Capestrano. Ha fatto parte di diversi Progetti nazionali e intarnazionali cofinanziati. Ha partecipato a numerosi scavi e progetti di ricognizione in Italia e all’estero. Ha curato e edito diverse pubblicazioni.

Luigi Capasso

Ha insegnato Antropologia, Paleopatologia, Storia della Medicina e Bioetica nelle Università di Firenze, Napoli e Chieti; è stato ricercatore del C.N.R. nell’ambito del quale ha coordinato anche al Progetto Finalizzato “Beni Culturali: Archivio Biologico”, dirige il Museo Universitario di Chieti. È consulente antropologo forense di numerose Procure e Tribunali italiani ed ha ricevuto incarichi di antropologia forense di rilevanza nazionale ed internazionale: ha identificato cadaveri nell’ambito delle indagini sulla Banda della Magliana a Roma; ha accertato le cause della morte del banchiere Roberto Calvi a Londra; ha identificato gli esecutori della strage di Piazza della Loggia a Brescia; ha identificato, nell’ambito di un mandato internazionale, i cadaveri della pattuglia di elicotteristi abbattuti in Libano nell’ambito di una missione ONU-Unifil. Ha svolto numerose attività antropologiche di raccolta e di studio di materiali umani, in prevalenza osteologici, particolarmente in Italia centrale e meridionale ed in Medio Oriente: necropoli medioevale di Sant’Anna a Teramo, necropoli normanna di San Lorenzo ad Anversa, necropoli saracena di Monte D’Argento a Minturno, necropoli italica di Arboreto ad Alfedena, necropoli italica di Opi Val Fondillo, necropoli arcaica di Bazzano. Molti sono stati anche gli interventi nel campo dello studio e della conservazione di resti umani antichi mummificati, come quello sulla celebre mummia della Val Senales (Tirolo), sulla Mummia di Santa Rosa da Viterbo, su quella dell’eroe nazionale libanese Joseph Karam, sulla popolazione di mummie umane rinascimentali da Navelli, sulla mummia di San Bernardino da Siena, sull’insieme di mummie di Casentino (L’Aquila).

Ha ricevuto inoltre l’incarico di studiare i resti umani vittime della celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ritrovati sull’antica spiaggia di Ercolano. Ha sviluppato particolari esperienze nel settore della conservazione dei resti antropologici, realizzando impianti tutt’oggi funzionanti per la conservazione dei resti umani antichi, soprattutto di Santi (San Tommaso Apostolo, Santa Rosa da Viterbo, San Crispino, Santo Stefano del Lupo, Beato Angelo da Acri, Beato Lorenzo da Villamagna, San Bernardino da Siena, Beato Gaetano Catanoso da Reggio Calabria, Beato Giovanni da Caramola, Beato Domenico Lentini da Lauria, e molti altri),  ha contribuito sostanzialmente all’istituzione del Servizio Tecnico per le Ricerche Antropologiche e Paleopatologiche presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Servizio del quale ha assunto il coordinamento nazionale.

Francesco Stoppa

Geologo, vulcanologo, esperto di tematiche ambientali, direttore del C.A.T.A. per lo studio delle tradizioni e dei costumi locali, docente all’Università D’Annunzio di petrografia.

Francesca Falcone

Ricercatore in Scienze e Materiali per la Conservazione e il Restauro presso l’Università D’Annunzio.

 Vito Bucciarelli

Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti a L’ Aquila, Urbino e Milano. Vive e lavora a Milano; è da annoverare tra gli artisti del rinnovamento artistico contemporaneo. Dalla fine degli anni ’60 ha esplorato i limiti dei linguaggi e delle tecniche artistiche, dalle performances, alla fotografia, alla scultura, alla pittura e ai nuovi linguaggi del digitale; nella ricerca di far coincidere, rendere visibile e partecipativa la vita fisica e spirituale in un’opera compiuta. Ha partecipato ad importanti mostre tra le quali: 1973 Arte sacra, Galleria Cenobio Visualità, Milano, Fornaci Ibis, Cunardo, Museo Civico di Crema, Palazzo dei Diamanti, Ferrara; 1974 Omaggio all’Ariosto, Palazzo dei Diamanti, Ferrara; 1981 Arte e critica, segnalato da Alberto Boatto, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Nel 1982 Tommaso Trini lo invita alla 46esima Biennale Arti Visive, Venezia; 1986 Il teatro della scultura, a cura di Filiberto Menna, Spazio Sala 1, Roma; 1991 A sud dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, Fiera del Levante, Bari; 1990 Arte fax, a cura di Claudio Cerritelli, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna; 1991 Arte Agravitazionale, presentazione del libro a cura di Antonio Gasbarrini, Palazzo dei Diamanti, Ferrara (Bucciarelli scrive il primo Manifesto Agravitazionale a Urbino nel 1989). Nel 1992 gli viene assegnato il Premio Nazionale per la Scultura Pericle Fazzini, catalogo a cura di Umberto Palestini con un testo di Elena Pontiggia. Nel 1995 partecipa alla Biennale Arte, Accademia di Brera, Sala Napoleonica. Nel 1999 XIII Quadriennale d’Arte di Roma, Proiezioni 2000, lo spazio delle arti visive nelle civiltà multimediali; 2000 Materie del digitale, Museo della Permanente, Milano. Nel 2011 è presente alla 54esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia (sezione Abruzzo). Nel 2016 realizza due importanti mostre dal titolo Siamo tutti impermanenti, Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo (Pescara) e nei Sotterranei dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, nel 2019 vince il Premio Michetti.

Massimo Pamio

Saggista e scrittore, direttore del Museo della Lettera d’Amore, museo unico al mondo, è presidente sezione di Chieti di Italia Nostra, ed è direttore editoriale di Edizioni Mondo Nuovo. Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, per meriti culturali. Ha lavorato nell’editoria fin dal 1978, ha diretto le Edizioni Noubs per 20 anni. Ha curato la regia del video I poeti, le città, il primo video girato in Abruzzo che mette a confronto un poeta con la propria città, indicizzato da IMDb, il database mondiale di film e audiovisivi. Ha pubblicato in volume numerose opere: Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Padovani/Pamio (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019) di saggistica; di poesia: In nome della rosa (1987), Nell’appartamento confuso dei giorni (1999), Bucanotte (2008) Luceversa (2009), Amormorio (2010); in corso di pubblicazione Anonimie (Poesie 2010-2020) con saggi di D’Alessandro, De Laurentiis, Forni, Gazzoldi, Minore, Pecora, Sica; diverse monografie su scrittori contemporanei: Lo statuto dei labirinti (Introduzione alla poesia di Domenico Cara, 1987), Il filo lungo della parola (Contributi per una lettura di Vito Moretti, 1991), Ritmi del lontano presente (Introduzione alla lettura dell’opera di Antonio Spagnuolo, 1991), Parola etica (La poesia di Cesare Ruffato, 1999).

Nicola Mastronardi

Giornalista, scrittore, autore televisivo per la Rai. Membro dell’Accademia dei Georgofili, ha pubblicato saggi sulla storia della Civiltà pastorale appenninica. Come scrittore è autore di fortunati romanzi storici ambientati nel mondo italico antico. Tra essi, Viteliu, il Nome della Libertà (Itaca ed. 2012) divenuto un classico e attualmente alla sesta ristampa e adottato da Istituti scolastici di sei regioni appenniniche. Ha in preparazione una trilogia sulla Guerra Sociale di cui ha pubblicato il primo volume, Figli del Toro (Volturnia ed., 2019) giunto alla terza edizione.

Nicola Antonucci

Laureato in filosofia, consulente pubblicitario, ha una sua agenzia di comunicazione. Ha scritto e pubblicato La Chiave Dei Tre Abruzzi, atto d’amore verso la sua terra.

Il primo e omonimo album dei Little Boys

Il primo e omonimo album dei Little Boys è un ritorno all’inorganico, una full immersion di verità, senza lavorazione sintetica nella stesura e nella registrazione delle 16 tracce che compongono l’omonimo album come progetto puro nella scelta stilistica.

Il duo si descrive così:

Ci piace giocare, sporcarci le mani con la musica, amiamo le sfide e le cose difficili. Non amiamo la deriva perversa della tecnologia nel produrre musica, per questo, con strumenti musicali alla mano ci siamo rivolti al fonico puritano per eccellenza nella presa diretta.

Ci siamo privati delle infinite possibilità del tecnicismo moderno, che altro non fanno che atrofizzare le capacità e la soglia di attenzione.

Il loro modo di comporre segue un paradigma rigido, dove vige un minimalismo d’altri tempi che impatta naturalmente anche sull’immagine, con la predominante del bianco e nero.

L’infatuazione per il sound vintage li porta a “Sotto il mare recording studios” di Verona, dove per il loro primo album registrano sedici pezzi su nastro da 2” con Ampex 24 tracce. Incidono così in presa diretta la loro attitudine rock, le influenze delta blues e l’arroganza acid-punk.

Confida Elle:

Fare con quello che si ha a disposizione è una sfida ancora più ardua che ci ha consentito di risvegliare istinti sopiti e di entrare più a fondo nel processo che caratterizza l’atto creativo, conferendo al tutto un approccio più istintuale che accademico, così che da pochi elementi a disposizione nasca una sincera esigenza che si contraddistingue poi nella composizione.

Questo processo diventa un elemento importante e imprescindibile per una band: la personalità.

Con lo scopo di Arrivare nel profondo di noi stessi e negli altri, i Little Boys sono già pronti con il secondo Album, di cui si anticipano la presenza di tantissime collaborazioni e novità.

La sua stanza scelta come prima traccia estrapolata dall’album, parla dei sentimenti che porta l’amore, una relazione tormentata, dove entrambe le parti stanno cercando di sfondare una barriera:

La stanza delle proprie emozioni, una lotta interna, come se volontà e desiderio si retroflettessero dando spazio a cicli di presenza e indifferenza; come elogio di magnificenza dell’incertezza.

Nel brano è messo in risalto il potere attrattivo generato dalla debolezza.

La contraddizione è una ricerca della verità, abbandonata al timore dell’incertezza; il rifiuto del buon senso rende possibile l’impossibile e per quanto spesso siano irrealizzabili i nostri desideri, la gente ama i sogni.

Temiamo e bramiamo ciò che non possiamo avere e questo non significato è il significato stesso della vita chiuso in quella stanza.

Little Boys

Little Boys: chi sono

Pacato, tranquillo, introverso, giudizioso: Esse.

Irrequieta, estroversa istrionica ed egocentrica: Elle.

I Little Boys sono un Power Rock duo nato nell’inverno del 2020 in Giappone, dopo una scommessa su un volo aereo: Elle (Laura) alla chitarra/voce ed Esse (Sergio) alla batteria. Amici, fidanzati, fratelli? Amano il blues e il rock’n’roll, e questo vi basti.

Racconta Elle, frontwoman e autrice dei testi:

Siamo come bambini che hanno fiducia e gravitano in modo naturale verso la luce, noi viviamo in un posto segreto dove gli adulti non hanno accesso, siano degli eterni Peter Pan

I prossimi progetti futuri sono concentrati su “Tokyo”e sulla messa in discussione della nostra spiritualità.

Vogliamo seguire l’istinto e la spontaneità, rinforzare la nostra verità, consolidare i nostri ideali, a Dicembre uscirà il primo Album dei Little Boys, a Settembre saremo in Studio a registrare il secondo e questo autunno voleremo in Giappone per registrare un singolo. 

Attenzione siamo fuori di testa, ma per davvero.

Le uniche persone per noi sono i pazzi, quelli che non sbagliano mai e non dicono mai un luogo comune, ma bruciano come stelle.

Questo è quello che vogliamo fare, continuante a bruciare.

Il codice del violino è il nuovo romanzo di Laura Cialè

È disponibile in libreria e negli store online Il codice del violino (Laura Capone Editore), il nuovo romanzo di Laura Cialè.

Commenta la scrittrice:

Ho scritto questo nuovo romanzo per raccontare di una donna straordinaria nella società femminile del “secolo breve” e per evidenziare la forza e il talento delle donne libere da convenzioni. Prediligo la narrazione storica in cui i personaggi comuni si trovano di fronte a biforcazioni esistenziali impresse nella filigrana del secolo scorso, si trasformano in protagonisti, pur rimanendo nell’oscurità o nell’ambiguità, per dare forma agli ideali che solo l’amore può rivelare nel tempo.

L’ho scritto perché il lettore possa soffermarsi a riflettere, a criticare, a soffrire come se affiancasse la protagonista, sfogliando i suoi diari in un crescendo che si snoda sui principi d’emancipazione e sul coraggio di affrontare anche le scelte più drastiche, prima, durante e dopo il periodo dell’occupazione nazista, continuando a credere che nelle melodie di un violino può esistere un codice indissolubile.

Il codice del violino è il nuovo romanzo di Laura Cialè

Il codice del violino: la trama

Il celebre violinista Renè Tristan De Wit, dopo uno spettacolo al Madison Square Garden, con gran soddisfazione per aver celebrato i cinquant’anni di carriera, si prepara psicologicamente e fisicamente al prossimo concerto, sempre in America.

Riceve da un segretario un plico di missive e, nel riposarsi, inizia a leggere, vedendo il nome della mittente, nonché sua amante passata, vecchia fiamma di giovinezza: Lia Sartori, tanto amata, ma tanto odiata…

Leggendo, però, scopre nuove importanti verità sul passato criptico ed ambiguo della donna, ritornando sui suoi passi: dalla vita fascista alla vita nazista, con un segreto da nascondere per amore d’un ragazzo.

Romanzo storico, vincitore della IX edizione del Premio LCE.

Laura Cialè

Laura Cialè: biografia

Laura Cialè è nata e vive a Roma. Psicologa, ex Dirigente scolastica, ha scritto e pubblicato con le Edizioni Anicia i seguenti romanzi: Tutti i fiori del mio giardino (2016); Una donna in leasing (2017); Rondinella (2018); Il Cherubino (2019); La terra promessa, Amazon (2020). Pegaso è tornataRacconti e scritti di Laura Cialè, 2020, Edizioni Anicia.

Precedentemente ha scritto e curato saggi di settore tecnico professionale, tra cui: Lo studente competente, Edizioni Anicia, Roma 2008; Cosa Sarò/Farò da grande, un percorso di conoscenza e di cittadinanza per alunni e genitori della scuola dell’obbligo, Edizioni Anicia, Roma 2009; I Care: integrare ‘integrazione. Accoglienza -integrazione -inclusione, Edizioni Anicia, Roma, 2010.

Il 10 dicembre a Largo Venue (Roma) si scatena la 3×5 Saturday Night

Il 10 dicembre dalle 21 a Largo Venue (Roma) va in scena la 3×5 Saturday Night, una serata all’insegna della miglior musica indie emergente italiana selezionata da due importanti realtà: la storica community sulla scena indie italiana Sei tutto l’indie di cui ho bisogno e Spaghetti Unplugged, tra i più importanti hub di musica dal vivo romana e non solo. Una serata per tutti, che offre 3 artisti a soli 5 euro.

Sul palco del 3×5 Saturday Night i protagonisti saranno il retro-pop dei Disco Zodiac, la disco music psichedelica del milanese Mille Punti e la malinconia d’autore de La Fine Del Mondo, all’esordio live ufficiale.
A seguire #BACKTOTHEDISCO serata indie/hit/pop/fresh anni ‘80, ‘90 e ‘00 con Dj Federico Carnevale e Silvia Teti.

Band del litorale romano, i Disco Zodiac si riuniscono ufficialmente nel 2012 e cominciano ad avere un proprio seguito grazie ai primi brani originali. Nell’estate 2014 partecipano al contest Postepay Rock in Roma Factory aggiudicandosi il primo premio.

Nel 2015, dopo la pubblicazione dell’EP “Linda e i suoi difetti” aprono il concerto agli Alt-J. Nell’estate del 2018 lanciano il brano Della Città che apre le porte alla loro nuova sonorità vintage. Alla fine dello stesso anno, inizieranno a collaborare con Marta Venturini per la produzione dei nuovi singoli, come Vino che resterà in vetta alla playlist Scuola Indie di Spotify per diverse settimane.

Alla fine del 2019 esce Platino e nel 2020 la band pubblica altre due canzoni: Supereroi e Scusami. Il 27 Gennaio finalmente viene rilasciato “RETRO POP” il primo album ufficiale della band che unisce atmosfere e storie diverse tra loro usando il pop come unico filo conduttore.

Mille Punti si scrive staccato, si balla d’un fiato. Disco music all’italiana e tanta voglia di fare festa, devozione per il clubbing internazionale, cassa dritta e testi malinconici. Cosa aspettarsi dal live? Tutto questo e molto di più, ma sicuramente gran parte di Supervintage Disco Rave, il suo ultimo disco prodotto da Bruno Belissimo. Parola d’ordine: dance.

La Fine del Mondo si descrive così:

La Fine Del Mondo è il mio Tyler Durden musicale, purché a guardarmi le spalle ci siano Andrea, Claudio, Gianmarco e altra gente a cui devo più di quanto do. Ho una passione viscerale per tutto ciò che mi fa male fisicamente e mentalmente, tipo Battiato, il gin tonic o l’amore che strappa i capelli. Mi terrorizza il concetto di tempo illimitato, universo infinito e l’immensamente grande o l’infinitamente piccolo. Tutte queste cose le metto nelle mie canzoni. Infatti, il mio primo singolo è Non è vero che mi manca. Come si deduce, è ironico.

Fafaglione dell’Immacolata a Sant’Angelo dei Lombardi

Dicembre riaccende il Fafaglione dell’Immacolata, l’antico falò comunitario della vigilia delle festività di Sant’Angelo dei Lombardi. Folclore, musica, ritualità e condivisione nell’appuntamento di mercoledì 7 dicembre in Piazza Umberto I.

Un evento atteso e di aggregazione per la collettività di Sant’Angelo dei Lombardi, che si ripete per mantenere la continuità del rituale a tenere viva la sua carica simbolica.

Fafaglione dell'Immacolata a Sant'Angelo dei Lombardi

La manifestazione si apre ufficialmente alle ore 17 con un seminario di pizzica curato e diretto da Sonia Totaro, storica danzatrice e corista del cantautore di musica popolare Eugenio Bennato. Alle ore 19 in programma la benedizione per l’accensione del Fafaglione seguita da “La cultura popolare nel mondo”, momento di condivisione culturale intorno al falò a cura dell’associazione ‘Il Punto’ e dall’associazione ‘Avellino per il mondo’. Condivisione e co-progettazione gli obiettivi delle manifestazioni ricreative, progettate per il consolidamento di un turismo dinamico e per mantenere vivo lo spirito evocativo della tradizione popolare del comune irpino.

Dichiara Gianni Romano, presidente dell’associazione APS Il Punto:

La tradizione è il complesso delle memorie notizie e testimonianze trasmesse da una generazione all’altra, e può dare coscienza di quello che era l’uomo prima e di come si viveva nella società aperta alla condivisione ed alla solidarietà. Oggi più che mai abbiamo il bisogno di muovere le coscienze degli uomini al fine di asseverare il pensiero di Aristotele il quale asseriva che l’uomo è un animale sociale in quanto capace di riunirsi in gruppo e costituire una società.

A partire dalle ore 20 in poi, gli spettacoli musicali a cura di Roberto D’Agnese saranno protagonisti dell’evento festivo del comune irpino di Sant’Angelo dei Lombardi con la performance dei Makardìa, progetto di commistione artistico sociale, che unisce la musica popolare e cantautorale al sentimento di unione della collettività.

Al termine dell’esibizione, seguirà il concerto di Eugenio Bennato con il suo Vento Popolare Tour. Alle ore 23.30 grande chiusura con la mega quadriglia ed il cerchio della comunità con Fantasy Show. Tutta la manifestazione sarà accompagnata da proposte di cucina tipica locale presso gli stand enogastronomici posizionati in tutta piazza Umberto I.

Napoli World 2022 è il primo showcase festival di world music

Ferdinando Tozzi delegato per l’industria musicale e dell’audiovisivo descrive così Napoli World 2022:

Napoli World è un altro straordinario traguardo che il Sindaco Manfredi raggiunge per il progetto di Napoli città della Musica. Oltre 70 delegati dal Mondo e dall’Italia, contest di giovani artisti napoletani emergenti e loro valorizzazione professionale, incontri B2B, formazione e audience development attraverso la canzone napoletana, spettacoli gratuiti per cittadini e turisti e tanto altro ancora, per una Napoli policentrica ed internazionale per una Napoli sempre più al centro delle dinamiche non solo artistiche ma produttive e di business del comparto musica, nel bacino del Mediterraneo e nel Mondo. 

 Davide Mastropaolo e Fabio Scopino, fondatori di Italian World Beat – Music Connect Italy, ne curano la direzione artistica. 

Napoli città della Musica e la direzione artistica dedicano l’evento a Marcello Colasurdo, colonna fondamentale della musica folk e popolare napoletana riconosciuta in tutto il mondo. In una fase delicata della sua vita il Comune di Napoli ha ritenuto opportuno, vista l’alta figura artistica e rappresentativa della cultura partenopea, di sostenere le cure ospedaliere. Al contempo i direttori artistici di Napoli World 2022 vogliono rivolgere un pensiero d’amore per Marcello proponendo iniziative musicali in suo onore: in particolare il 7 dicembre si terrà in serata una tammurriata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli a ridosso del Teatro Nuovo.

Napoli World

In coerenza con le linee guida di “Napoli Città della Musica”, Napoli World 2022 ha lo scopo di valorizzare le professionalità musicali del territorio attraverso un percorso di internazionalizzazione, sviluppando l’export delle attività musicali della città e mettendole in rete con le varie realtà musicali nel mondo. In quest’ottica lo showcase festival rende possibile attivare relazioni culturali e imprenditoriali durature con prestigiose istituzioni da tutto il mondo.

Oltre ad offrire una vetrina esclusiva per gli artisti e per gli operatori locali, Napoli World 2022 punta a diventare negli anni un riferimento nazionale, con la consapevolezza che la città di Napoli ha le potenzialità per rappresentare un polo di attrazione per il settore musicale, specie in ambito world music, proponendosi come capitale culturale del Mediterraneo e del M.E.N.A., e come volano di sviluppo economico, culturale e sociale attraverso il linguaggio universale della musica.

Lo show-case festival e meeting b2b si svolgerà dal 7 al 10 dicembre presso la Fondazione Foqus, il Teatro Nuovo ubicati nei suggestivi Quartieri Spagnoli, per poi concludersi con un grande evento al Teatro Mediterraneo confermandosi anche come iniziativa policentrica.

I concerti in programma sono andati sold out nel giro di 48 ore dalla pubblicazione del link per le prenotazioni.

Il programma prevede 17 esibizioni live per oltre 70 direttori artistici e manager internazionali e nazionali, ben 30 provengono da Spagna, Argentina, USA, Korea del Sud, Norvegia, Ungheria, Mauritius, Isole Baleari, Canada, Portogallo, Capo Verde, Serbia, Marocco, India, Francia, Uganda, Tunisia, Slovacchia, Isole Canarie, Irlanda, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceca. Il loro compito è assistere ai concerti degli artisti napoletani invitati e selezionati per permettere loro di valutarli in ottica di potenziali collaborazioni futura ed inserirli nei loro programmi artistici. Tra i prenotati troviamo anche oltre 80 artisti che frequenteranno il festival.

Dichiarano i Dir. Artistici Davide Mastropaolo e Fabio Scopino:

Siamo certi che lo sbarco di Musiconnect a Napoli grazie a Napoli World aprirà una nuova stagione per la world music nella nostra città, fatta di opportunità reali, formazione per le realtà emergenti e consolidamento di un settore ricco di creatività e talento ma frammentato e abituato ad avanzare senza un’idea di programmazione sulla lunga distanza. 

Oltre ai concerti il programma prevede due giorni di speed meeting B2B, due workshop e due panel con i migliori rappresentanti della cultura e imprenditoria musicale partenopea. Mentre si è conclusa con un successo enorme la call to action per gli emergenti: oltre 236 proposte artistiche si sono candidate in meno di dieci giorni e tra queste la giuria di qualità, composta da Ernesto Nobili (musicista), Francesco Fodarella (direttore dell’Ariano Folk Festival) e al giornalista Ciro De Rosa (Blogfoolk, Songlines, Il Manifesto), ha selezionato i seguenti artisti: Araputo ZenAlessio ArenaTaraf de FunicularFede ’n’ MarlenRa di Spina. A questi si aggiungono i Brigan band selezionata in collaborazione con Ethnos Generazioni.
 

Mercoledì 7 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla musica di tradizione con l’esibizioni live di: Vesevo (ore 21:00), Tammurianti World Project (ore 22:00) e Ars Nova Napoli (ore 23:00).

Giovedì 8 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla canzone napoletana con gli showcase live dei Suonno D’ Ajere (ore 21:00) e Raiz & Radicanto (ore 22:00). 

La mattina (dalle ore 10.00 presso Fondazione Foqus) invece ci sarà il panel sulla canzone napoletana con il musicologo Pasquale Scialò, il giornalista Federico Vacalebre e la direttrice del Teatro Trianon-Viviani e attrice Marisa Laurito

Dalle ore 12.15 previsti i primi incontri B to B / networking tra delegati e operatori e a seguire i concerti di artisti emergenti selezionati attraverso la call to action: Araputo Zen (ore 12:30), Ra Di Spina (ore 15:00), Taraf De Funicular (ore 16:00). Il pomeriggio verrà chiuso dal primo ospite internazionale gli spagnoli El Pelujáncanu che si esibiranno (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il MUM (Jornadas Internacionales de la Musica de Extremadura) di Merida.

Il giorno venerdi 9 dicembre (alle ore 10.00) inizia con l’incontro a Palazzo San Giacomo tra i delegati internazionali e operatori italiani con l’Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro Chiara Marciani e il Delegato all’industria musicale e audiovisiva Ferdinando Tozzi per ribadire e ampliare le linee guida del progetto “Napoli Città della Musica” e le sinergie in atto. 

La giornata prosegue presso la Fondazione Foqus con un panel (ore 12.30) che omaggerà il festival Ethnos di Gigi Di Luca, lo storico festival della città di Napoli e dei comuni vesuviani. 

Il pomeriggio (ancora presso Fonazione Foqus) seguiranno gli showcase con gli artisti selezionati dalla call to action più l’ospite internazionale la marocchina Sonia Noor che si esibirà in concerto (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il meeting festival Visa For Music di Rabat. Prima si esibiranno Fede ’n’ Marlen (ore 12:30), Brigan (ore 15:00) e Alessio Arena (ore 16:00). In serata presso il Teatro Nuovo i concerti della cantautrice Flo (ore 21:00) e dello storico cantautore Enzo Gragnaniello(ore 22:00) che tornerà a suonare dal vivo dopo il recente malore e lo farà  nel quartiere dove vive.

Sabato 10 dicembre (dalle ore 10.00) la manifestazione si conclude con gli incontri business to business dedicati agli operatori presso Fondazione Foqus mentre la serata finale avverrà al Teatro Mediterraneo (Mostra d’Oltremare) con il concerto di Lucibela (ore 21:00), terzo ospite internazionale che si esibirà in virtù della collaborazione con l’AME (Atlantic Music Expo di Capo Verde). A seguire il concerto (ore 22:00) dei padri della musica folk la Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Ospite d’onore sarà lo storico cantautore Enzo Gragnaniello che ritorna a suonare dal vivo proprio nel quartiere dove vive, i Quartieri Spagnoli.
Afferma il musicista:
Questa è una iniziativa importante per la città la città ha un grande potenziale, la classica canzone napoletana è in giro da sempre nel mondo, facciamo conoscere anche la contemporanea che non è gestita molto bene. Napoli è trascendentale, ha delle radici forte piantate nella poesia, è una melodia intima, conosciuta in tutto il mondo e deve continuare a parlare. 

Anteprima VitignoItalia 2023: numeri da record

Ha registrato numeri da record la diciottesima edizione di Anteprima VitignoItalia, con biglietti andati esauriti ben prima della data di quella che è ormai da tempo tra le iniziative dedicate al vino più apprezzate dal pubblico degli appassionati e dagli addetti ai lavori. Circa 100 le aziende presenti alla degustazione che ha avuto luogo nei saloni dell’Hotel Excelsior, splendida struttura con vista sul golfo di Napoli. 500 le etichette a raccontare le tipicità dei tanti terroir italiani. Massiccia la presenza di cantine campane ma tantissimi anche i “campioni” provenienti dalle zone più vocate, dalle Langhe a Montalcino, dall’Alto Adige all’Etna, senza dimenticare la presenza di importanti consorzi come Prosecco DOCFriuli DOC e Roma DOC, a ribadire la rilevanza raggiunta dalla manifestazione.

Sottolinea Maurizio TetiDirettore di VitignoItalia:

Anteprima VitignoItalia non è nato come spin off della manifestazione di maggio ma come iniziativa in qualche modo autonoma. La collocazione temporale, a ridosso delle festività natalizie, ne fa un appuntamento molto apprezzato dagli operatori di settore ma che non perde la sua connotazione di tappa obbligata per i winelover. A questo abbiamo aggiunto, in particolare in questa edizione, una parte convegnistica in grado di affrontare tematiche di estremo interesse per i diversi player del settore.

In tal senso va letto il convegno che ha aperto la giornata “In & Out – Enoturismo + Export = il successo del vino italiano”. L’incontro, moderato da Giorgio Dell’Orefice, giornalista de IlSole24Ore, ha visto la partecipazione di Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino, Gabriella Migliore, funzionaria ICE Londra, Leandro Sansone, Responsabile Territorial Development per il Sud di UniCredit, Luciano Pignataro, prestigiosa firma del giornalismo di settore e Nicola Caputo, Assessore agricoltura Regione Campania. L’incontro ha offerto interessanti dati e prospettive sulla situazione del turismo enogastronomico italiano e dell’export del vino. Due asset fondamentali nell’ambito dell’economia nazionale, che da tempo registrano numeri straordinari.

Anteprima VitignoItalia a Napoli

Sul fronte del turismo enogastronomico importante l’intervento di Nicola D’Auria, che ha ribadito come il vino per primo in Italia abbia colto l’opportunità di sviluppare un discorso turistico tematico. In tal senso la visione avuta trent’anni fa da alcuni imprenditori del settore, prima fra tutti Donatella Cinelli Colombini, ha certamente contribuito a sviluppare un discorso che oggi vede impegnate nel Movimento Turismo del Vino ben 800 cantine di tutte le regioni italiane. Sull’importanza dell’aspetto enogastronomico del turismo si è espresso anche Luciano Pignataro, che ha evidenziato come i prodotti e le eccellenze agroalimentari dei territori, siano un biglietto da visita che il turista ricerca costantemente. Stimolante il contributo di Leandro Sansone che ha presentato il progetto Made4Italy: un nuovo plafond di 5 miliardi per il prossimo triennio in Italia per stimolare il fare rete sui territori e sostenere un sistema integrato tra turismo e agricoltura per valorizzare i territori italiani.

Sull’Export è intervenuta Gabriella Migliore, funzionaria ICE Londra, che forte dell’esperienza maturata durante il periodo della Brexit, ha rilevato come sia sempre più importante, soprattutto per le piccole e medie imprese italiane, riuscire a contestualizzare il proprio lavoro sul Paese in cui intendono operare ma si è anche soffermata su come in UK l’appeal dei vini italiani risulta in importante crescita. 

Concetti ripresi anche dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, il quale dopo un approfondimento sul felice momento turistico vissuto da Napoli e dall’intera regione, ha ribadito alcuni temi come l’importanza di una denominazione regionale, più facilmente ‘’vendibile’’ anche all’estero. 

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