redazione

Presentato al Trianon Viviani il progetto Guida bene in piazza Mercato

Con “Guida bene in piazza Mercato” l’educazione stradale per l’inclusione sociale. Presentato al Trianon Viviani il progetto che permetterà a cento giovani del centro storico di Napoli di conseguire la patente di guida e inserirsi nel mercato del lavoro.

Con il ministero dei Trasporti (Dgt Sud), nella rete dei promotori associazioni delle autoscuole e istituzioni del territorio Marisa Laurito madrina dell’iniziativa.

Diffondere la cultura della sicurezza stradale per recuperare e sviluppare le regole della cittadinanza e della solidarietà.

Questo l’obiettivo di “Guida bene in piazza Mercato”, il progetto di educazione stradale e diffusione della cultura della legalità promosso dalla direzione generale territoriale del Sud (Dgts) del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.

L’iniziativa consentirà il conseguimento della patente di guida a giovani della seconda Municipalità del Comune di Napoli, provenienti da famiglie con particolari disagi culturali, sociali ed economici.

Il progetto riprende la formula già sperimentata con successo in realtà territoriali complesse e non prive di situazioni di fragilità o disagio, come i quartieri partenopei della Sanità e di Forcella e Gioia Tauro: un
programma che dà l’opportunità a cento giovani, che vivono realtà socio-economiche poco fortunate, di conseguire quella patente di guida che spesso è un requisito per un futuro inserimento nel mondo del lavoro.

Guida bene in piazza Mercato

Madrina di questa nuova edizione Marisa Laurito.

Il progetto, che terminerà entro il settembre dell’anno prossimo, è il frutto di un protocollo di intesa sottoscritto dalla Dgts con la Città metropolitana di Napoli, l’Unione nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza automobilistica (Unasca), la Confederazione Autoscuole riunite e Consulenti
automobilistici (Confarca). la fondazione Trianon Viviani, l’Associazione Gioventù cattolica (Asso.Gio.Ca.) e la Fondazione di comunità del Centro storico di Napoli (Fccsn).

L’Asso.Gio.Ca. e la Fccsn individueranno i cento giovani, che saranno suddivisi in quattro gruppi. Ogni gruppo seguirà un corso in tema di sicurezza stradale, propedeutico alla preparazione delle prove di verifica dell’idoneità tecnica per il conseguimento della patente. A integrazione del corso ci saranno alcune ore di lezione sulla legalità tenute dai Carabinieri.

I moduli didattici, individuati dalla Dgts, verranno sviluppati da esperti della stessa direzione generale, l’Unasca e la Confarca. La formazione specifica finale per il conseguimento della patente di categoria A1 o B si terrà presso le scuole guida del quartiere che hanno aderito al progetto.

Ha evidenziato Umberto Volpe, direttore della Dgts:

Obiettivo primario dell’iniziativa è contribuire a riannodare il rapporto di fiducia del territorio con lo Stato. Ancora una volta, insieme alle associazioni
presenti sul territorio che operano quotidianamente per migliorare e rilanciare il quartiere, lavoreremo accanto ai ragazzi, provando a convogliare le loro energie e ad avvicinarli alle Istituzioni attraverso un
percorso formativo che, partendo dal tema della sicurezza stradale, possa far comprendere loro l’importanza del rispetto della regola quale strumento a garanzia di ogni convivenza civile.

Nella manifestazione di presentazione al teatro Trianon Viviani, i rappresentanti dei soggetti partner del progetto hanno espresso, con grande soddisfazione, i motivi di partecipazione per questa iniziativa di
solidarietà e inclusione sociale.

Ha dichiarato Antonio Datri, presidente dell’Unasca:

All’interno delle regole del Codice della Strada creiamo una nuova occasione di riscatto sociale in un quartiere difficile, proseguendo il progetto di innovazione sociale, voluto nel 2019 da Pasquale D’Anzi della Dgts, e condotto assieme alla Città metropolitana, al Terzo settore e ai professionisti della sicurezza stradale: dopo la Sanità e Forcella, continua il nostro contributo per trasmettere il senso della legalità, dando l’occasione di conseguire la patente, uno strumento in più per lavorare.

Per Paolo Colangelo, presidente della Confarca:

aderiamo sempre con grande entusiasmo a queste importanti iniziative sulla sicurezza stradale patrocinate dalla Dgts: saremo impegnati nel far conseguire la patente a persone con difficoltà economica non solo perché l’autonomia di poter effettuare spostamenti sarà di aiuto a coloro che ne beneficeranno, di accedere più facilmente al mondo del lavoro, ma anche perché lo faranno, “guidati” con l’attenzione alla massima sicurezza sulle nostre strade.

Affermano il presidente Giovanni Pinto e il direttore artistico Marisa Laurito, testimonial di Guida bene in piazza Mercato:

Dopo l’edizione di successo dedicata a Forcella  la fondazione Trianon Viviani partecipa con slancio al rilancio di questa iniziativa della Dgts, che in questa edizione è dedicata allo storico quartiere vicino di piazza Mercato: il teatro della Canzone napoletana offre il proprio contributo per l’inclusione sociale e la diffusione della cultura della legalità collegata al rispetto delle regole, in linea con la propria missione statutaria.

Dichiara il presidente Gianfranco Wurzburger:

Per l’Asso.Gio.Ca., l’associazione nata nel 1997 che si occupa di minori e giovani a rischio, l’educazione stradale non deve essere esclusivamente considerata come conoscenza tecnica o addestramento, ma anche come un’attività educativa rivolta ai ragazzi di insegnamento dell’importanza delle regole.

Conclude Antonio Alfano, vicepresidente della Fccsn:

Guida bene in piazza Mercato sarà una opportunità con cui i fermenti positivi di questa “periferia” nel Centro di Napoli avranno modo di dimostrare l’ansia che ha questa vasta area, che tanto ha contribuito alla storia, alla cultura e all’economia della città, di tornare ai livelli storici e rilanciarli in nuove prospettive.

AMarti scava nella propria interiorità con “Pietra”

Dall’8 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio Pietra, nuovo singolo della poliedrica artista emiliana AMarti. Un brano dalle influenze indie-folk, etereo e fuori dal tempo in cui spicca la straordinaria voce di Martina Alberi.

 AMarti spiega così il singolo:

Quando ho iniziato a scrivere Pietra credevo di liberarmi di un’illusione d’amore. La musica è arrivata, invece, a scovare un cassetto più nascosto, dove ho trovato l’infelicità di mia madre, nutrita dalle stesse illusioni ed effimera come la sabbia. Avrei voluto richiuderlo subito, ed invece sono rimasta lì, in silenzio, nel nostro dolore. L’ho ringraziato. Senza, non avrei mai potuto scegliere la mia felicità, sentirmi più solida, come la pietra.

C’è un rapporto simbiotico fra testo e melodia: l’inizio è lento, cupo e si snoda con un leggero movimento verso una sbocciante serenità che culmina nella incalzante gioia di una più grande consapevolezza.

AMarti

AMarti: chi è?

AMarti è un’artista che associa musica e disegno per dare voce alla sua coscienza. L’Italia e la Scozia, paese che l’ha ospitata per lungo periodo, sono presenti nei suoni e nei testi. Ad una base folk, si aggiungono synth ad evocare l’oniricità a cui l’artista naturalmente tende. Le atmosfere sono impreziosite da Maria e Giulio, mani raffinate e curiose di rendere il progetto nella sua più sincera intensità.

Di sé dice:

Vengo da uno scoglio sul mare di Porto Garibaldi, piccolo porto in provincia di Ferrara. Nel cercare un accesso autentico a me stessa, su quello scoglio, che per anni tentai di dimenticare, ritrovai la chiave.
Avevo una semplice chitarra, nessuna tecnica ma una instancabile necessità di liberare. Facendo spazio al silenzio, con la musica lui si è raccontato. Ha trasformato il mio dolore e ho vibrato con la vita.

Narciso presenta Make Up il suo primo singolo

Narciso: drag singer e cantautore, diventato virale sul web nell’estate 2022 per il duetto fuori programma con Arisa durante un concerto dell’artista lucana, arrivato al grande pubblico con la sua entrata nel cast della seconda stagione di Drag Race Italia.

Narciso

Narciso presenta “Make Up”, il suo primo singolo disponibile dall’11 Novembre 2022 per Indieffusione, scritto insieme a Roberto Casalino e prodotto da Francesco Tosoni. 

L’artista si esibirà live, nello stesso giorno d’uscita del singolo, a Largo Venue di Roma durante la serata “Latte Fresco”.

Prendetevi sempre cura di voi perché siete l’unica cosa che conta.

Il resto è solamente un bla bla bla che non può scomporre il vostro Make-Up.

É questo il messaggio che Narciso, prima eliminazione della seconda stagione di Drag Race Italia, versione nostrana del celebre talent americano ideato da RuPaul, ha lasciato alle altre concorrenti sullo specchio della Werk Room dopo aver abbandonato il main stage del programma. Una frase chiave che Narciso riprende nel suo primo singolo, un brano manifesto scritto a quattro mani con Roberto Casalino, come messaggio universale verso tutti coloro che nella vita arrivano a sentirsi sconfitti.

Non bisogna necessariamente vincere per lasciare un segno nel mondo perché ognuno di noi ha già in sé qualcosa di divino da cui attingere per trascendere i giudizi e le aspettative con i quali ogni giorno ci incontriamo e ci scontriamo.

“Make Up” è un invito a brillare anche quando non ci si sente adatti al contesto che ci circonda in una società basata sull’immagine in cui stereotipi e pregiudizi sono all’ordine del giorno. È un’esortazione ad indossare l’abito con il quale ci si sente più a proprio agio per andare oltre l’ossessione dell’aspettativa.

Narciso

Narciso: chi è?

Anche Narciso si distingue nel mondo Drag: ha uno stile androgino, non indossa seni o parrucche e, per questo, si trova spesso a dover giustificare il suo modo di essere, proprio come capita ad ognuno di noi, in qualsiasi ambiente o situazione della vita in cui ci sentiamo a disagio perché fuori dai canoni abituali. É attraverso la musica, unita al make-up e all’attenzione per gli outfit come mezzo per diffondere un messaggio trasversale di inclusività e rendere i valori del mondo Drag fruibili al di fuori di un ambiente esclusivo, che Narciso riesce ad essere out of the box, inclusivo e accessibile a chiunque voglia ascoltarlo.

Nella produzione di Francesco Tosoni,Make Up” è inquadrata in un pop di stampo internazionale.

Lo scintillio dei synth si fonde con il calore di strumenti analogici come le chitarre elettriche e l’organo, tipici di un sound retrò, per unire tradizione e innovazione, rispecchiando anche in questo aspetto lo stile e l’essere Drag di Narciso: un’anima retro-glam tempestata di scintillanti glitter.

Cantine Aperte a San Martino: Aminea Winery racconta le differenze tra Vino nuovo e Vino Novello

Molto spesso si confonde il vino nuovo, ossia il vino “appena fatto” figlio dell’ultima vendemmia, con il vino novello, che è ben altra cosa. Infatti, quest’ultimo è il risultato di una particolare tecnica di vinificazione, la “macerazione carbonica”, il procedimento per ottenere il vino Novello che risale agli anni ’30 ed è utilizzato soprattutto in Francia, nella regione del Beaujolais, a partire dal vitigno Gamay per ottenere il notissimo “Beaujolais nouveau“. Due tipologie di vino totalmente diverse, che spesso vengono confuse, probabilmente per l’assonanza del nome.

Cantine Aperte a San Martino

In occasione di Cantine Aperte a San Martino, il 12 e il 13 novembre Aminea Winery fuga ogni dubbio attraverso un’avvincente degustazione che mette a confronto, appunto, il “vino nuovo” a base di Aglianico e il vino francese Beaujolais nouveau“, celebrando allo stesso tempo anche il classico abbinamento di entrambi i vini con le castagne.

In questo caso, la castagna di Montella IGP, prodotto tipico irpino. Infatti, dopo l’arrivo in cantina alle ore 11,00 con coffee break, si proseguirà con trekking dolce nel castagneto per un focus sul ciclo della vita della pianta di castagno, sui segreti della raccolta e sui mille modi di preparare i frutti. Alle ore 12,00 si continuerà con la visita guidata in cantina per la degustazione del vino nuovo a confronto con il vino francese Beaujolais, accompagnati da caciocavallo impiccato su fetta di pane caldo e spiedini di mortadella; poi, pranzo in terrazza per gustare la “maccaronara”, pasta fresca tipica di Castelvetere sul Calore, fatta a mano al momento, e vino aglianico “Monsignore”, con la possibilità di partecipare al show cooking dedicato alla castagna di Montella Dop.

Ovviamente, il momento clou dell’appuntamento sarà il confronto tra il vino nuovo a base di Aglianico, prodotto dell’ultima vendemmia, con il vino novello francese. L’enologa di Aminea Winery racconterà ai propri ospiti della zona di produzione “Beaujolais” e di tutte le caratteristiche del disciplinare consentito in Italia per la produzione di Vino Novello Dop, con particolare riferimento alle differenze che intercorrono tra i due vini solitamente confusi. Da una parte il vino nuovo, con caratteri di “giovinezza” accentuati, molto profumato, per il quale serviranno altri processi di vinificazione per cui è un prodotto non ancora “finito” e, dall’altra, il vino Novello, il celebre AOC Beaujolais, che deve le sue caratteristiche gustative ad una particolare condizione, la fermentazione alcolica intracellulare. Questa si verifica in assenza di ossigeno, perché l’uva non viene pigiata subito, ma sottoposta a macerazione per almeno dieci giorni, a una temperatura intorno ai 30°C.

È in questa fase che l’alcol estrae dalla buccia il colore e le principali sostanze aromatiche, mentre il tannino è in quantità limitata. Solo nella fase finale l’uva viene pigiata e il residuo zuccherino trasformato in alcol con un metodo di vinificazione tradizionale. Per questo, il vino Novello ha una gradazione alcolica non molto alta. Si presenta di color rosso rubino con riflessi violacei, con note di viola e frutti rossi come fragola, lampone e ciliegia. Il gusto è morbido, fresco e fragrante.

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli è il racconto della Milano degli anni Ottanta-Novanta, una stagione di vita italiana conficcata nelle seggiole dei bar della grande metropoli.
L'ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta: la trama

Sergio Corselli è un ventisettenne col pallino del gioco delle carte. Vive a Milano dove è cresciuto tra le vie della periferia, i bar, smargiassate e poker in compagnia. Da quel mondo però è uscito e si porta dietro solo un soprannome, si è laureato, ha avviato una piccola azienda di consulenza editoriale e cerca di farsi strada nella metropoli che conta, nei salotti frequentati dalle teste pensanti dell’editoria.
Scopre anche un inedito di Shakespeare, ma le cose vanno come vanno e allora ecco che ritornano gli amici del passato a provare a dare una mano a un tavolo e in una partita decisiva.

Maurizio Zottarelli: biografia

Maurizio Zottarelli è nato a Milano, città dove vive e lavora. Giornalista, nel 2000 ha esordito come autore teatrale. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’undicesimo dito”, per Bompiani. Nel 2020 ha pubblicato “Confini”, per Morellini (2020), romanzo che ha ottenuto notevoli riconoscimenti di critica arrivando, nel 2021, in semifinale al Torneo letterario di Repubblica e tra i sedici finalisti del Premio Nebbia Gialla.

Torna Acronimo Costanzo, tra Napoli e il Brasile, passando per la “Piana”

Torna Acronimo Costanzo con “Passame ‘e parole”, singolo che anticipa il nuovo lavoro discografico, il primo con il progetto“Macrè Ensemble” in uscita prossimamente su etichetta ed edizioni Suono Libero Music. 

Il brano è una morbida bossa nova acustica che si sposa perfettamente con la musicalità evocativa della lingua napoletana.

Costanzo, partenopeo d’origine ma lucchese d’adozione e professione (è maestro di Scuola Primaria), sta sperimentando nuove strade mescolando il suo essere cantautore ai suoni della Macrè Ensemble, eclettico quartetto formato da musicisti provenienti da formazioni e generi diversi. I componenti del progetto sono Diego Ruschena (basso balalaika/chitarra), Emiliano Barrella (percussioni), Mattia Salvadori (tromba), e lo stesso Acronimo Costanzo (voce e tastiere).

Acronimo Costanzo

Nel videoclip della canzone i protagonisti sono Sauro e Piera Mori, coniugi lucchesi sia sullo schermo che nella vita reale, il loro matrimonio è prossimo alle nozze d’oro, cinquant’anni di vita vissuta assieme.

Sauro ha una storia particolare. Contadino, come suo nonno, il mitico Luigi Gaddini, che nel 1956 da Massa Macinaia divenne campione italiano del celebre “Lascia o Raddoppia” programma condotto da Mike Bongiorno.  Il suo talento? Conosceva tutta la “Divina Commedia” di Dante a memoria! 

Vederli in scena, bellissimi nella spontaneità di sorrisi e sguardi, mostra allo spettatore “la premura e il rispetto dell’amore maturo, in una più lenta condivisione del fluire del tempo.”. A spiegarlo così è proprio l’autore Costanzo, che aggiunge:

Il loro è un esempio per tutti. Un amore sa affrontare il mare in tempesta della vita e si trasforma in un fiume placido, che accompagna i due protagonisti lungo un fluire di esperienze, emozioni e consapevolezze con un’alchimia che si rinnova quotidianamente.

Le riprese ed il montato, girate in Corte Mori, una delle caratteristiche corti di Capannori nella Piana lucchese, sono opera di Diego Ruschena, con soggetto di Acronimo Costanzo.

Milano: la nuova viewing room del pittore italiano Guido Rocca

L’8 novembre verrà inaugurata presso la prestigiosa Area35 Art Gallery di Milano (in via Vigevano 35) la nuova viewing room del pittore italiano Guido Rocca.

Già nominato dalla rivista “Albatros” come uno dei maggior esponenti dell’arte come soluzione sociale e dell’astrattismo contemporaneo italiano e più volte intervistato da “The Art Insider” per il suo costante contribuito artistico, nell’ultimo anno Guido Rocca ha raggiunto con le sue opere decine di collezionisti italiani e internazionali aumentando notevolmente il valore dei suoi quadri.

Nel corso di un’intervista radiofonica, alla richiesta di dare dei consigli ad altri artisti emergenti ha risposto: 

Per anni non ho venduto un quadro, finché leggendo dei libri di filosofia ho compreso che con l’arte potevo essere d’aiuto non solo a me stesso, ma anche agli altri e li è nato uno scopo nuovo, una motivazione incrollabile. Se posso dare un consiglio agli artisti emergenti quello che voglio dirgli è di togliere l’attenzione dalle vendite e dal successo, ma diventare consapevoli di quanto la propria arte possa essere d’aiuto, perchè quella è l’unica cosa che conta veramente nella vita di un artista.

Con questa sua affermazione si comprende lo spirito con cui Guido Rocca dipinge i suoi quadri, che sono una moltitudine di pennellate colorate che interagiscono tra loro in un tripudio di colori ed energia.

Ogni pennellata racchiude un mondo, perché mentre dipingo vivo ogni istante con presenza nonostante la monotonia del gesto. Anche dopo ore che dipingo, ogni pennellata che creo è come se fosse la prima. La vita può essere insignificante o meravigliosa, dipende se uno sa vivere ogni istante con presenza o invece si fa passare tutto davanti come spettatore, perdendosi nei meandri dei sensi di colpa. L’arte mi ha insegnato a vivere, su questo non ci sono dubbi.

Guido Rocca

Questo rigore nella tecnica di Guido Rocca non fa però perdere potere alla sua comunicazione, infatti l’artista descrive così il suo processo creativo:

Negli anni ho acquisito questa gestualità nel dipingere ad olio molto peculiare, quello che per me è fondamentale è padroneggiare la tecnica a tal punto da non doverci pensare, questo è l’unico modo per buttarmi sulla tela in modo diretto senza permettere alla mente di alterare ciò che sono e che sento in quel momento, per me la sincerità espressiva è tutto. Quando dipingo veloce ed elimino il tempo e il pensiero tra una pennellata e l’altra sento che entro nell’opera, la mente si placa e il dipinto ha ciò che cerco di più in un quadro, il movimento.

E aggiunge: 

Mi auguro sempre che colui che osserva e percepisce diventi anche esso l’artista, creando in sé la propria trasformazione e ampliando il contenuto dell opera.

Osservando i quadri dell’artista si rimane avvolti dalla vitalità che emerge dalle tele, la materia prende decisamente vita ed è come se lui riuscisse ad imprimere nel colore il suo scopo di penetrare nell’ animo umano per sollevarlo dai problemi della vita.

Comune di Grottaminarda: avviso pubblico per gli esercenti

A Grottaminarda in preparazione la tradizionale “Fiera dell’Immacolata” in programma per l’otto dicembre.

In vista della manifestazione Avviso pubblico per gli esercenti sulla scorta della deliberazione della Giunta Comunale n.78: “Direttive agli Uffici per organizzazione Fiera dell’Immacolata“.
La prima info è diretta ai proprietari dei negozi dislocati all’interno dell’area Fiera che possono inoltrare, entro 7 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso, domanda per l’assegnazione dello stallo situato davanti al proprio esercizio commerciale. In assenza di istanze si procederà ad assegnare i posti ricadenti davanti ai negozi ad altri operatori commerciali.

Entro ulteriori sette giorni dalla scadenza del termine i commercianti, che intendano fare richiesta di partecipazione alla Fiera, sono invitati a presentare l’istanza e a recarsi presso il Comune per conoscere i dettagli ed adempiere così il pagamento del Canone Unico necessario all’assegnazione del posto.

Per quanto riguarda invece i commercianti ambulanti che frequentano il mercato settimanale del lunedì, già titolari di posteggio, occuperanno, lo stesso spazio, previa presentazione, al Protocollo comunale della domanda di partecipazione alla fiera insieme al versamento del canone unico.

In generale l’assegnazione dei posti avverrà secondo l’ordine di presentazione cronologico delle istanze previa verifica del pagamento del Canone Unico tenendo conto della settorializzazione definita nel rispetto delle prescrizioni indicate nel Piano di sicurezza. Sarà concesso al massimo un solo posteggio per ogni operatore economico partecipante alla manifestazione fieristica.
Il controllo all’interno dell’area mercatale sarà a cura del personale del Comando di Polizia Municipale.

Comune di Grottaminarda

Come partecipare

Le istanze per la partecipazione possono essere consegnate con le seguenti modalità:
a mano, direttamente al Protocollo del Comune di Grottaminarda, negli orari d’ufficio;
a mezzo Raccomandata A/R al seguente indirizzo: Comune di Grottaminarda via Alcide De Gasperi, 83035, Grottaminarda
a mezzo Pec al seguente indirizzo: protocollo.grottaminarda@asmepec.it
Il Canone Unico, calcolato con la tariffa vigente, dovrà essere versato al Comune di Grottaminarda con il sistema Pago Pa accessibile dal banner “PagoPA Link Mate” in alto a destra del sito istituzionale attraverso il seguente link.

I Lontano da qui: in “Senza fare rumore” il fuoco arrabbiato della passione

Dal 9 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio Senza Fare Rumore, nuovo singolo della band romana Lontano Da Qui. Un brano in cui protagonista è l’amore, con veemenza e passione che si rispecchia in un sound indie-folk di forte impatto pop.

La band spiega così il singolo:

Senza Fare Rumore è stato scritto tutto d’un fiato voce e chitarra. E’ arrivato ad inaugurare il nuovo disco con passione e voglia di sperimentare. La musica è caratterizzata da un tappeto elettronico che colora i suoni le radici acustiche su cui si fonda la nostra musica. Rappresenta l’amore passionale che travolge e poi appassisce, che ci fa specchiare negli occhi dell’altro, senza filtri, con i difetti, con le debolezze. Senza Fare Rumore è la vita che esplode ed implode, un urlo silenzioso, un fuoco arrabbiato, un attimo di felicità.

Lontano Da Qui

Lontano Da Qui: chi sono?

Lontano da Qui sono un trio composto dalla cantante toscana Elisa Castells e dai chitarristi romani Matteo Uccella e Michele Bellanova. I tre musicisti si conoscono all’interno del Conservatorio e nel 2012 fondano il gruppo con l’intento di proporre un viaggio musicale fra le varie culture europee e americane, con l’uso, oltre che delle chitarre acustiche, di strumenti e percussioni etniche. Con il tempo il gruppo si solidifica e sente l’esigenza di proporre brani inediti dando il via ad un progetto discografico.

Negli anni, oltre ai numerosi concerti nei più famosi locali di Roma, in Toscana e in altre città italiane, in Austria, Svizzera, e Germania hanno l’onore di aprire concerti di alcuni grandi artisti come Roberto Vecchioni e Cristiano De Andrè e i Dirotta Su Cuba.

Partecipano due volte a Musicultura e nel 2016 vengono premiati da Antonello Venditti al Teatro Olimpico di Roma nel concorso dallo stornello al rap. Il gruppo poi prosegue le sue collaborazioni con altri musicisti che sono presenti nel primo disco omonimo della band, pubblicato nel 2017, in particolare con il batterista Antonio Lana.

La band si descrive così:

Siamo energia, chitarre, voce, legno e ritmo. Con le nostre storie coinvolgiamo il pubblico della Capitale, dei club e dei teatri italiani ed europei. La nostra adrenalina è il live ed il pubblico che ci segue. Abbiamo trent’anni e parliamo della nostra generazione. La nostra musica è trasversale, pop, folk, acustica, elettronica…è Lontano Da Qui”.

Il gruppo ha pubblicato quattro singoli dal primo album e nell’ottobre del 2019 pubblica il singolo Di Nuovo Giovedì. Attualmente la band è impegnata nella realizzazione del secondo album, il quale sarà prodotto artisticamente da Igor Pardini.

Concorso Miglior Sommelier d’Italia Ais

Chi sarà il #bestitaliansommelier2022?
Appuntamento a Sorrento il 12 novembre all’Hotel Hilton dove si svolgerà la finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc, durante la quale si deciderà il nuovo campione italiano dei sommelier.
Sono dieci i concorrenti che hanno superato la prova preselettiva del Concorso Miglior Sommelier  Premio Trentodoc 2022. I vincitori si uniranno ai campioni regionali e al finalista dell’edizione 2021, per continuare la loro avventura in terra campana e contendersi l’ambito premio.
Concorso Miglior Sommelier d’Italia Ais
Le prove di semifinale saranno così articolate: si sfideranno il 1° classificato contro il 4° classificato, e il 2° contro il 3° in questo ordine.
– degustazione alla cieca di uno spumante Metodo Classico, accompagnata dalla proiezione di un elenco di contenuti da sviluppare verbalmente nella descrizione del vino;
– degustazione alla cieca in lingua straniera di un vino bianco, accompagnata dalla proiezione di un elenco di contenuti suggeriti per la descrizione;
– aperitivo con proiezione di una foto di un amuse bouche con indicazione di scelta; il candidato dovrà
indicare un abbinamento fra 3 tè, 3 birre, 3 cocktail suggeriti;
– abbinamento cibo-vino con proiezione di una foto; il candidato dovrà scegliere un piatto da abbinare con uno fra 4 o 5 Trentodoc, motivando la scelta. Tempo a disposizione per le prove di semifinale: 13 minuti.
Le prove di finale, cui avranno accesso i vincitori delle semifinali, saranno così articolate:
– abbinamento pratico cibo-vino; il candidato dovrà abbinare alcuni vini a un piatto proposto di cucina
nazionale e/o internazionale, secondo le richieste dei commensali; una domanda sarà rivolta in lingua
straniera;
– decantazione e servizio di un vino rosso a scelta fra 3 alternative; degustazione e descrizione emozionale del vino scelto;
– prova di comunicazione sulla traccia suggerita da immagini proiettate di territori, personaggi e vini di
caratura internazionale. Tempo a disposizione per le prove di finale: 13 minuti.
Una competizione avvincente e spettacolare che si concluderà con la proclamazione del vincitore e il brindisi per tutti partecipanti con Trentodoc.
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