redazione

La stagione delle meraviglie irpine: la seconda edizione

Dopo la prima edizione del 2019 che ha riscosso consensi e grande partecipazione da parte della comunità, torna la seconda edizione de La stagione delle meraviglie irpine.

Roberto Pascarella, promotore dell’evento, ha creduto fortemente in questo progetto da amante del suo territorio e soprattutto da grande estimatore delle materie prime che offre l’Irpinia.

L’evento si svolgerà il 22 e il 23 ottobre al Passo di Mirabella con eventi enogastronomici, musicali e altri incontri legati all’affascinante mondo del tartufo e dei tartufai.

Domenica 23 alle 10:30 in Via Grotte (adiacente a Piazza Angrisani) alle ore 10:30 si svolgerà una gara di bellezza dei cani da tartufo. Alle 11:30 presso Contrada Bosco inizierà una vera e propria caccia al tartufo.

La due giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio si concentrerà soprattutto sulla conoscenza delle materie prime irpine: tartufo bianco, tartufo nero, funghi, funghi porcini, formaggi, salumi, olio d’oliva, vino e torrone.

La stagione delle meraviglie irpine non mira a diventare una sagra ma un evento che sia capace di aggregare le piccole e medie imprese che hanno investito sulla qualità delle materie prime del territorio. Le eccellenze a cui si è dato maggiore rilievo sono: i funghi porcini e il tartufo nero e bianco.

Quando parliamo di tartufo, in particolar modo del nero, siamo portati ad associare questa materia prima esclusivamente alla zona di Bagnoli Irpino mentre come ha affermato Carmine Marinelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Tartufai  della Regione Campania, le nostre zone sono ricche di tartufo e non solo di quello nero ma anche del più pregiato bianco.

Quando si parla del tartufo bianco si pensa al Bianco d’Alba considerato da sempre il re dei tartufi perché oltre ad essere il più profumato e aromatico è il più raro, difficile da trovare perché i tentativi di coltivazione sono falliti miseramente nel tempo.

Roberto Pascarella, nell’intervista, ci spiega come in alcune annate invece fosse più pregiato il tartufo bianco irpino rispetto a quello di zone più rinomate.

Il tartufo bianco, infatti, si sviluppa in modo spontaneo in un rapporto simbiotico solo con alcune piante specifiche ed è per questo motivo che raggiunge prezzi stratosferici. Il tartufo bianco irpino non è da meno, stiamo parlando in media di 2000 euro al kg.

La stagione delle meraviglie irpine nasce con lo scopo di diffondere una conoscenza genuina verso le materie prime del territorio, mostrando un mondo che non tutti conoscono e che viene, molto spesso, commercializzato superficialmente e senza passione.

Per prenotare basterà telefonare al seguente numero: 0825 44 90 65

28esimo Trofeo RiLL: risultati, premiazione e nuova antologia

Domenica 30 ottobre, alle 18:00, avrà luogo la premiazione del XXVIII Trofeo RiLL per il Miglior Racconto Fantastico, premio letterario organizzato dall’associazione RiLL – Riflessi di Luce Lunare.
La cerimonia si svolgerà all’interno del festival internazionale Lucca Comics & Games, presso la sala incontri “Giovanni Ingellis” di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).

Il Trofeo RiLL è uno dei maggiori concorsi letterari italiani per racconti fantastici. Possono partecipare al premio storie fantasy, horror, di fantascienza e, in generale, ogni racconto sia (per trama e/o personaggi) “al di là del reale”. A ogni edizione partecipano stabilmente più di 300 racconti; nel 2022 i testi ricevuti sono stati 371, scritti da più di 300 autori e autrici, residenti in Italia e all’estero.
Il Trofeo RiLL è patrocinato da Lucca Comics & Games, che da sempre ospita la premiazione.

Nel corso della premiazione sarà presentata l’antologia “Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”: ventesima uscita della collana “Mondi Incantati”, che pubblica ogni anno i migliori racconti del Trofeo RiLL e di SFIDA (altro concorso bandito da RiLL). Il libro, curato da RiLL, è edito da Acheron Books. La copertina è firmata dall’illustratrice Valeria De Caterini.
“Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” propone anche la sezione RiLL World Tour, che dal 2013 ospita i racconti fantastici premiati nei concorsi esteri con cui il Trofeo RiLL è gemellato: il premio Visiones (Spagna); il premio Ataegina (Portogallo); la NOVA Short-Story Competition (Sud Africa); la Horror Flash Fiction Competition (Australia).

28esimo Trofeo RiLL: risultati, premiazione e nuova antologia

Trofeo RiLL: i vincitori

“Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” include tredici racconti.
Aprono il volume le cinque storie premiate del XXVIII Trofeo RiLL, selezionate dalla giuria del concorso, composta da scrittori, giornalisti, accademici, esperti e autori di giochi:

Vincitore del XXVIII Trofeo RiLL: Quel signore in salotto, di Nicola Catellani (Carpi, Modena)
Una ghost-story dei nostri giorni, scritta con tale naturalezza da accentuare l’empatia verso i personaggi. Si parte da uno spaccato di vita familiare, con le ansie e le preoccupazioni quotidiane comuni a molti di noi; in questo contesto il soprannaturale si fa strada inaspettato, senza ricorrere a effetti speciali, ma semplicemente sedendosi nel tranquillo salotto di un’anziana signora.

Secondo Classificato: nonmorto, di Marta Bonaventura (Londra, Gran Bretagna)
Un racconto sui non morti, molto ben sviluppato e nel quale un nucleo doloroso sottende l’invenzione fantastica. Dopo un avvio quasi investigativo, l’orrore si afferma come colpa e ripristino dell’equilibrio. Quasi un omaggio a Poe.

Terzo Classificato: Il funerale dell’assassino, di Nelson Nazzicari (Lodi)
Una storia dura e cruenta, una sorta di frammento di un’ambientazione (un’Italia futuristica?) che si intuisce molto articolata, nella quale emerge con forza lo scontro fra istituzioni laiche e religiose. Per certi aspetti, un racconto a tesi, che vuole scuotere i lettori.

Quarto Classificato: Still life, di Riana Rocchetta (Imola, Bologna)
Il racconto di una notte di festa in cui i defunti escono dalle tombe per vivere un effimero momento di nostalgia, rimpianto o vendetta… ma il grottesco si fa garbato e l’orrore è solo uno sfondo per la narrazione, mentre la scrittura procede ironica e disinvolta.

Quinto Classificato: Il frutteto, di Giorgio Smojver (Padova)
Un racconto evocativo e coinvolgente, che si svolge a Messina nel XIII secolo. L’ambientazione italiana è ben utilizzata, e molto apprezzabile è la forma linguistica, che usa arcaicismi con efficacia, risultando scorrevole e mai forzata. Le tre voci narranti si alternano in modo convincente, fino all’epilogo.

Sempre durante la premiazione, sarà consegnato il premio speciale Lucca Comics & Games per SFIDA 2022, il concorso che RiLL riserva dal 2006 agli autori/ autrici arrivati una o più volte in finale al Trofeo RiLL. Il concorso deve il nome alla SFIDA che RiLL lancia con ogni edizione: scrivere una storia che rispetti uno (o più) vincoli, che cambiano ogni anno.
Nel 2022 SFIDA rende omaggio al centenario della nascita di Charles M. Schulz (il “papà” dei Peanuts, e quindi di celeberrimi personaggi del mondo del fumetto: Snoopy, Charlie Brown, Linus…) e “gioca” con il ventennale della collana Mondi Incantati, che da sempre pubblica i racconti vincitori del concorso.
La SFIDA era quindi duplice: in primis, l’incipit di ciascun testo doveva obbligatoriamente essere “Era una notte buia e tempestosa” (forse il più celebre inizio di una storia, puntualmente usato da Snoopy quando si cimentava nella scrittura); inoltre, ogni racconto doveva avere come tema: “storia di uno scrittore (o scrittrice) e del suo libro”.

I quattro racconti vincitori di SFIDA 2022, selezionati da RiLL, sono pubblicati nell’antologia “Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”. Uno di essi sarà insignito con il premio speciale Lucca Comics & Games.
Si tratta di:
– L’uomo lince, di Andrea Galla (Torino)
– La fromula magica, di Nicola Catellani (Carpi, Modena)
– Libro delle piogge, di Cristiano Montanari (Modena)
– Loop, di Alessandro Izzi (Gaeta, Latina)

Lo stand di RiLL a Lucca Comics & Games 2022 è il numero CAR 109 di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).
L’antologia “QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” sarà disponibile presso lo stand RiLL, insieme agli altri libri curati da RiLL.

Le poesie di Titina De Filippo musicate da Brunello Canessa

Il Trianon Viviani propone “Filumena, in arte Titina. La musica nelle parole”, il concerto con le canzoni di Brunello Canessa che ha musicato poesie della zia Titina De Filippo.

Punto di equilibrio tra le forti e conflittuali personalità dei fratelli Eduardo e Peppino, dopo il ritiro dalle scene, a causa del suo cuore malato, Titina De Filippo concentrò la sua creatività su altre arti, come la pittura e la poesia. Proprio da qui, dai suoi versi malinconici, nasce questo concerto, ideale continuazione della tradizione della canzone napoletana nata spesso dall’incontro di un poeta e di un musicista.

Le poesie di Titina De Filippo musicate da Brunello Canessa

Brunello Canessa: chi è

Brunello Canessa, nipote della grande artista scomparsa, musicò negli anni ‘90 una ventina di sue poesie, all’epoca raccolte in una compilation prodotta da Gino Aveta per le edizioni Curci nella quale, a interpretare i brani, furono chiamati artisti del calibro di Lina Sastri, Ron, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Nino Buonocore, Lino Vairetti, Leopoldo Mastelloni, Riccardo Pazzaglia e, più recentemente, Fiorella Mannoia. In questo spettacolo Canessa, artista fra i più attivi della scena underground partenopea, fa di nuovo sua questa opera interpretando i brani dal vivo, con alcune “incursioni” recitate, per una sorta di concerto/racconto dedicato al mito di Titina.

Sul palco, Susanna Canessa (violoncello e voce), Ingrid Sansone (voce recitante), Giorgio Pinto (voce recitante), con la partecipazione di Lino Vairetti degli Osanna. Con loro i musicisti Marco Corcione (piano), Roberto Giangrande (basso), Francesco De Laurentiis (violino) e Leopoldo Brancaccio (batteria).

Prodotto da Brunello Canessa official e i Due della Città del Sole, il concerto sostiene le attività del Rotary club Pozzuoli.

C’est la vie è uscito il nuovo singolo dei Motelnoire

La rock band Motelnoire torna in radio e nei digital store con il singolo C’est la vie, brano scritto insieme a Tiziano Motti (co-producer) e che farà parte dell’album in uscita a fine 2022. La canzone è prodotta da Luca Venturi per On the set, con distribuzione Artist first, registrata, mixata e masterizzata da Danilo Di Lorenzo @MoonHouse recording a Milano. Arrangiamento e produzione MotelNoire.

Il videoclip, diretto da Carlo Battillocchi (supporto tecnico Marco Romeo) è stato girato a Milano.

La band:

C’est La Vie e’ il risultato così come il racconto della profonda relazione tra noi MotelNoire e quella splendida “cherie”: Milano.

Una meravigliosa ed elegantissima signora che tutti abbiamo amato e continuiamo ad amare alla follia, dal primo momento fino all’ultimo ballo, essendone figli ed orfani al tempo stesso, inghiottiti dal suo caos ma dipendenti dallo stesso, ogni qualvolta ci si allontana anche per pochi istanti.

MotelNoire

MotelNoire: chi sono

I MotelNoire nascono nel 1999 nelle periferie di Milano ed a quell’epoca la musica per loro rappresentava tutto. Sul finire degli anni ’90 Milano era paragonabile ad una vera e propria giungla, sempre più caratterizzata dalle nuove tendenze e dove le mode che arrivavano da oltreoceano imperavano un po’ ovunque… i locali e i club erano gremiti e fumanti, sempre colmi di gente e l’attenzione era soprattutto rivolta alla musica “live” e vi erano concerti praticamente ad ogni angolo della strada.

Ed è proprio in quel periodo lì che MotelNoire muovono i primi passi, dalle periferie della zona sud di Milano, suonando varie cover nei club limitrofi, ma di lì a breve il bisogno sempre più crescente di “dire la loro” è andato a sfociare in vere e proprie canzoni inedite. Incidono molti provini, girando per tanti studi di registrazione, in un periodo in cui si lavorava ancora e solamente con tecnologia analogica e si registrava su nastro (ancora non c’era stato l’avvento del digitale…), pertanto gli studi di registrazione avevano costi molto alti, a dir poco quasi proibitivi per dei giovani come loro.

La musica oggi per i Motelnoire si può quasi definire come “un’astronave del tempo”: lungo il proprio cammino hanno attraversato suoni e stili musicali diversi, passando dal Rock al Pop, dal Punk degli anni Settanta fino all’Hard Rock, dal Blues ma senza disdegnare il Jazz, tutto questo fino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti, dopo tanti anni impiegati nel mondo del professionismo con Artisti del panorama nazionale e internazionale quali Federico Zampaglione – Tiromancino, Jake La Furia dei Club Dogo, Gary Wallis (Pink Floyd, Duran Duran, Tom Jones), Nathan East (Eric Clapton, ecc.), Rockets, Luca Carboni solo per citarne alcuni, decidono nel 2016 di racchiudere tutto il loro passato nell’album “On Tv”, edito per Sony Music.

I MotelNoire da sempre sono molto attivi anche per quanto concerne l’attività live; molteplici sono le collaborazioni che si sono susseguite nel tempo con Artisti come le Vibrazioni (due Tour nazionali all’attivo), Lacuna Coil, Rival Sons, e molti altri.

Tutto questo va oggi a concretizzarsi nel loro prossimo lavoro discografico: un vero e proprio “Diario di bordo”, nel quale i MotelNoire hanno annotato tutti i loro trascorsi musicali e grazie al quale sono in grado oggi di condividere tutte le esperienze vissute fino ad ora, che è previsto in uscita nel periodo prenatalizio, sulla label on the set e con la distribuzione capillare di Artist First, grazie alla persona di Luca Venturi, che li sta seguendo artisticamente ormai da diverso tempo.

Celebrazioni per il Centenario della morte di Giovanni Verga

Sabato 22 Ottobre, in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga, la Biblioteca Provinciale “S. e G. Capone” organizza due eventi speciali con il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.
Alle ore 17.00 nella Sala Penta il prof. Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, terrà una lezione dal titolo: “Il mondo non può esser diverso da quello che è”. Ritratto di Giovanni Verga (1922-2022).
Alle ore 18.30 nelle sale della “Capone” sarà aperta al pubblico la Mostra documentaria e bibliografica:
“Sostituiamo la nostra mente ai nostri occhi?”.
Manoscritti, documenti e libri di Giovanni Verga (1922-2022), Biblioteca provinciale “S. e G. Capone” Avellino a cura del prof. Toni Iermano con la stretta collaborazione del personale della Biblioteca Provinciale.

Percorsi d'autunno

Il percorso espositivo si propone di offrire in particolare al mondo della Scuola un profilo letterario e critico di Giovanni Verga attraverso i preziosi manoscritti autografi delle novelle La lupa e Cos’è il re, entrambe edite nella “Rivista Nuova” prima di essere pubblicate rispettivamente nelle raccolte Vite dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883), il carteggio tra il maestro siciliano e lo scrittore verista Carlo Del Balzo (1853-1908), rare prime edizioni (Drammi intimi, Novelle rusticane, Pane nero, Il marito di Elena per citarne alcune), giornali e riviste del tempo tratti dalla rigogliosa Emeroteca della “Capone”, edizioni apparse nel Novecento, testi di critica letteraria, tra cui quelli di alcuni dei più significativi studiosi dell’opera verghiana ad iniziare da Luigi Russo e Giacomo Debenedetti.
Documenti e opere esposti contribuiscono a definire anche i rapporti tra Giovanni Verga con famiglie e scrittori della provincia di Avellino.

Il carteggio con Carlo Del Balzo, iniziato nel 1879 e protrattosi fino al 1897, attesta una relazione intellettuale e umana significativa che trova la sua consacrazione nella collaborazione di Verga alla “Rivista Nuova”, fondata e diretta dal letterato di S. Martino V.C. (1879-1881), all’ambientazione del romanzo Il marito di Elena (1882) ad Altavilla Irpina e ai riferimenti alla città di Avellino contenuti nella prima versione di Tigre reale (1875).
La Mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2023.
L’ingresso agli eventi è libero.

Sud Top Wine 2022: oltre 600 etichette da sei regioni d’Italia

Oltre 600 vini da tutto il Sud Italia: numeri importanti e in crescita per la quarta edizione di Sud Top Wine, concorso ideato e organizzato da Cronache di Gusto che vede protagoniste le migliori etichette da Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna.

Nei prossimi giorni i vini pervenuti saranno degustati da grandi nomi della critica enologica nazionale e internazionale presso Il Picciolo Etna Golf Resort & Spa di Castiglione di Sicilia (Catania), nel corso dei lavori della Commissione composta da Daniele Cernilli (Doctor Wine – presidente della Commissione), Stephen Brook (Decanter), Robert Camuto (Wine Spectator), Andreia Debon (Bon Vivant) e Federico Latteri (Cronache di Gusto), che valuteranno i vini suddivisi in 23 categorie, due in più rispetto alla scorsa edizione.

Sud Top Wine 2022

Sud Top Wine 2022

Ogni anno, infatti, in risposta alla continua crescita della partecipazione delle aziende, vengono aggiunte categorie per allargare la possibilità di iscrizione e riuscire ad avere come obiettivo futuro la copertura totale delle denominazioni più importanti delle regioni del Sud Italia.

Quest’anno è toccato alla Campania, con l’aggiunta delle categorie “Altri vini bianchi campani Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)” e “Altri vini rossi campani Doc, Docg e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)”.

Saranno dunque degustate le seguenti denominazioni: per la Sicilia Etna Doc Bianco, Etna Doc Rosso, vini rossi siciliani da Nero d’Avola (Sicilia Doc e altre Doc), Sicilia Doc Grillo e Sicilia Doc Catarratto, altri vini rossi siciliani Doc, Docg e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni), altri vini bianchi siciliani Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni); per la Campania Taurasi Docg, Greco di Tufo Docg, Fiano di Avellino Docg, vini bianchi campani a base di Falanghina, altri vini bianchi campani Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni), altri vini rossi campani Doc, Docg e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni); per la Calabria Cirò Doc Rosso, altri vini rossi calabresi Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni), vini bianchi calabresi Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni); per la Basilicata Aglianico del Vulture Doc e Aglianico del Vulture Superiore Docg; per la Puglia vini rossi pugliesi a base di Primitivo, vini rossi pugliesi a base di Negroamaro, altri vini rossi pugliesi (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni), per la Sardegna vini bianchi sardi a base di Vermentino, vini rossi sardi a base di Cannonau. Per tutte le regioni, spumanti (Metodo Classico o Metodo Martinotti di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) e vini rosati (tutti i vini rosati prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).

La giuria decreterà poi i 3 vincitori per ogni categoria, con ben 69 etichette premiate. La premiazione avverrà domenica 23 ottobre alle ore 16.30, nell’ambito di Taormina Gourmet presso l’Hotel Villa Diodoro, alla presenza dei giurati e dei giornalisti presenti all’evento e di Gino Colangelo, dell’agenzia americana Colangelo & Partners, partner del concorso Sud Top Wine.

Fermo immagine è il nuovo singolo di Gaia Di Fusco

Fermo immagine, di cui Gaia Di Fusco è autrice e compositrice assieme a Nicolò Claudio Romano e Matteo Russo, racconta di un momento della vita passata che però si ripete continuamente, la protagonista rimane intrappolata nel ricordo stesso, come se fosse un “fermo immagine” perenne.

Gaia Di Fusco

Gaia Di Fusco è un’artista di classe 2001 conosciuta al pubblico per aver partecipato a vari programmi televisivi fra cui “Amici 2020”.

Qualcuno si ricorderà di Gaia all’età di 12 anni quando sale sul palco del programma “Io canto”, condotto da Gerry Scotti, riuscendo ad approdare alla finale.

Successivamente solca nel 2014 il palco del programma “I fatti vostri”, condotto da Giancarlo Magalli, come ospite nello spazio “Saremo Famosi”.

Nel 2015 prende parte alla prima edizione di “Tra sogno e Realtà” in duo con la sorella Sara Di Fusco su La 5. Posizionandosi seconde nella categoria canto.

Nel 2019 è una delle concorrenti di “All Together now”, il programma condotto da Michelle Hunziker, dove Gaia riesce ad arrivare di nuovo in finale. Posizionandosi sul podio al terzo posto.

Partecipa appunto al programma “Amici di Maria De Filippi” nell’edizione del 2020 accedendo al “Serale”. Durante il percorso pubblica il suo primo inedito “Forse neanche un bacio”.

Nell’estate 2022 è invece sul palco di Deejay On Stage.

A pezzi è il nuovo singolo di Stre

A distanza di un anno dal fortunatissimo esordio nei digital store con “Remake”, seguito dall’iconica “Alzheimer” e dalla leggera ma profonda “Un motivo c’è”, il cantautore, polistrumentista e regista partenopeo Stre, al secolo Stefano Crisrpino, torna ad intrecciare generi ed emozioni in “A Pezzi”, il suo nuovo singolo.

Stre

 

Scritto dalla fulgida e vibrante penna del poliedrico musicista napoletano, il brano miscela egregiamente un’attualissima e sfavillante dimensione pop dalla melodia super catchy, all’eccentrico e più cupo universo punk tanto caro all’artista, posandosi su un arrangiamento che strizza l’occhio alle rock ballad, avvalorato da chitarre distorteriff californiani e violini, per dar vita ad un’avvincente antitesi sonora da cui scaturisce un’esplosione di ritmo e sentimento in grado di fondere e attraversare tutte le sfumature del complesso e policromo spettro sensoriale di ciascuno di noi.

Come in ogni release proposta da Stre, infatti, la tematica centrale è di fortissimo impatto socio-emotivo: “A pezzi”, si articola sul concetto di perdita, in una sensazionale analogia con la mancanza, l’assenza improvvisa di una parte di sé, del proprio corpo, come lo stesso artista spiega:

Quando si perde una persona importante, si percepisce un vuoto interiore, uno smarrimento paragonabile all’aver perso una parte, dunque, un pezzo, del proprio corpo.

Amarezza, disillusione e sottile ironia si amalgamano in un testo in cui si susseguono liriche e passaggi dal duplice significato, con traslati e giochi di parole che, sin dal titolo, accostano la loro accezione morale a quella letterale.

«Strapparmi il cuore oppure un braccio, che tanto ormai, sono già a pezzi», è una delle frasi più rappresentative dell’intera composizione, da cui si evince con chiarezza il parallelismo tra l’evidente e tangibile perdita di una parte del proprio corpo ad una più celata e recondita, ma non per questo meno effettiva e sofferta, dipartita di un pezzo del proprio cuore.

Altro passaggio chiave del brano è però «questi pugni non fanno più male se tanto ormai sono già a pezzi», con cui STRE mette in luce l’importanza di trarre insegnamento dal proprio dolore, come lui stesso racconta:

A tutti è capitato di confermare che “ciò che non uccide, fortifica”. E allora ecco che la sofferenza può essere concepita sotto una luce positiva, un po’ come secondo la celebre locuzione latina “frangar, non flectar”, ovvero “mi spezzerò, ma non mi piegherò”.

Una rinascita dalle proprie ceneri, che sfocia e collima in una ritrovata consapevolezza di se stessi e della capacità, insita in ciascuno di noi, di poter scegliere in che modo reagire alle circostanze poste sul tavolo della vita.

Il brano è accompagnato da un suggestivo videoclip ufficiale che, traendo proprio dal concetto di rinascita, immortala l’artista mentre continua a cantare, nonostante un boia lo stia decapitando, e come per le precedenti pubblicazioni, lo vede vestire simultaneamente anche il ruolo di regista, riconfermandone versatilità e visione d’insieme.

“A Pezzi” fa da apripista al primo attesissimo album di Stre, in uscita su tutte le piattaforme digitali nel corso dei prossimi mesi.

A pezzi è il nuovo singolo di Stre

Stre: biografia

Stre è il progetto del cantautore, regista e polistrumentista napoletano Stefano Crispino che, dopo aver militato in diverse formazioni come batterista ed aver rivestito il ruolo di frontman e chitarrista in una band pop punk per quasi un decennio, riparte da solista con un nuovo spirito artistico, inizialmente dai tratti indie-pop e via via sempre più contaminato da generi e sfumature sonore differenti.

Il poliedrico artista partenopeo, oltre ad occuparsi della scrittura e dell’interpretazione dei suoi brani, si dedica alla regia e al montaggio di tutti i videoclip che li accompagnano, evidenziando duttilità, eclettismo e visione d’insieme, avvalorate anche dalla creazione di un secondo canale YouTube, all’interno del quale pubblica, con professionalità e competenza, recensioni di film, dischi e rubriche tematiche.

L’esperimento di Monica Nappo

Una donna, tra le pareti del suo studio di psicologia, in attesa dell’arrivo di un cliente, riflette sulla propria vita e i recenti cambiamenti che l’hanno sconvolta: il lavoro, la fine del matrimonio, la maternità mai desiderata.

Lungo un racconto dal ritmo incalzante, quasi più vicino a un inesorabile flusso di coscienza che a un semplice monologo teatrale, la protagonista rielabora la propria esistenza, cercando di riannodare i fili che la legano alla realtà, in un crescendo in cui momenti fortemente drammatici si alternano a frammenti di esilarante comicità.

L'esperimento di Monica Nappo

Monica Nappo: biografia

Monica Nappo fin da giovanissima inizia a scrivere testi di stand up comedy, vincendo a vent’anni La Zanzara D’Oro, concorso nazionale per comici.

Comincia a lavorare in teatro con Mario Martone e, per oltre un decennio, nella compagnia di Toni Servillo, collaborando anche con registi quali Sepe, Cirillo, Lievi, Arias, Cecchi e Alessandro Gassman.

A queste produzioni affianca il lavoro sia di attrice che di regista di drammaturgia contemporanea britannica (portando per la prima volta nei teatri italiani testi di Tony Kushner, Sarah Kane, Dennis Kelly), oltre che di traduttrice (Every brilliant thing di Duncan Macmillan e Kelly’s play vol. 1).

Al cinema è co-protagonista del film Estate Romana di Matteo Garrone, e vanta collaborazioni con importanti registi italiani (Paolo Sorrentino, Silvio Soldini, Ferzan Ozpetek, Leonardo Pieraccioni e Ivan Cotroneo) e internazionali (Ridley Scott, Peter Greenaway e Woody Allen).

Congratulazioni è il nuovo album di Gionata

Congratulazioni è il titolo del nuovo album di Gionata composto da nove tracce.

Congratulazioni è il nuovo album di Gionata

Voolcano

La canzone si ispira al film Stromboli (Terra di Dio), film del 1950 di Rossellini. Una figura (femminile, come nel film) ossessionata dai beni materiali, mai contenta, è lo sfondo che ispira le parole del ritornello, in cui ammetto che Piuttosto che vivere così / mi tuffo dentro ad un vulcano / piuttosto che vivere, io sì / mi butto giù da un aeroplano.

Per qualche giorno

La vita è imprevedibile, e lo è per tutti. Ogni giorno ci sono tante dinamiche che ci portano, nel bene o nel male, a cambiare, sia come persone ma anche come ci rapportiamo agli altri. Purtroppo, proprio a causa di questi cambiamenti a volte i rapporti non sopravvivono. Quando succede questo ci sentiamo spaesati come se tutto il nostro mondo ci stesse crollando addosso. Come se ci mancasse la terra da sotto i piedi. Per poterci rialzare abbiamo la necessità di aggrapparci a dei momenti belli, attimi fugaci che ci rendono possibile andare avanti. Questi attimi, anche se piccoli sono una grande spinta per affrontare la vita, giorno per giorno.

Oggi sembra domenica

È una canzone autobiografica. Per la prima nella vita, l’artista ha provato (e sto ancora provando) l’amore più puro verso una persona, la volontà di farla stare bene, di migliorarsi, mettendosi in dubbio. È la prima volta che una persona lo affascina così, a tal punto da essere sempre presente nei miei pensieri e nelle mie scelte di vita. Quando scrisse questa canzone già provava qualcosa di forte ma entrambi non erano ancora maturi per ammetterlo (vorrei dirti parole d’amore / ma non è domenica); adesso che stianno riuscendo a rispettarsi e stare bene, ogni giorno sembra domenica.

L’importante è arrendersi

È una canzone risalente a quasi due anni fa. Quando qualcosa finisce (un’amicizia, un amore, un lavoro, una vita) inizia un processo di lutto, che termina con l’accettazione. Il mio mantra quando mi sento in ansia: lascia andare, arrenditi agli eventi e fai scorrere le cose.

Viscosa

La viscosa è un tessuto dalla fibra morbida ma resistente. Se fosse un sentimento, sarebbe leggero, spontaneo, dolce e allo stesso tempo forte e capace di accusare i colpi di un’incomprensione. L’aspetto più difficile in un rapporto umano è rendersi conto che siamo tutti diversi e abbiamo delle idee che a volte possono andare in contrasto con quelle dell’altra persona. In questi casi, empatizzare e sforzarsi di comprendere il punto di vista altrui è necessario per comunicare in modo efficace senza litigare.

Canzone di vetro

Una delle canzoni preferite dell’artista. Di solito ho un pensiero negativo su tutto ciò che succede, in questa canzone delicata (di vetro, appunto) invece mi metto a nudo e ammetto che dico sempre che / va tutto male ma / oggi voglio pensarci su.

Vivere

Un inno alla vita. Avevo bisogno di cantarlo, di ricordare a me stesso che io voglio vivere / capire tutta la mia umanità.

Mobike

Canzone in cui Gionata si sforza di accettare una condizione che gli sta stretta, perché non è così che si immaginava il futuro. Per arrivare a questa consapevolezza tiriamo una bici a noleggio nel fiume / per vedere quanto in basso si può andare: toccare il fondo, guardare il peggio in faccia e affrontare la realtà.

Un altro di quei lunedì

La pesantezza dei lunedì quando nel weekend hai dato il peggio di te, affrontando situazioni che non ti fanno stare bene. Canzone risalente al periodo precedente del primo disco, L’America.

Gionata

Gionata: chi è

Gionata è un musicista toscano, di poche parole, che vengono raccolte e raccontate in musica.

Nato e cresciuto a Lucca, ha vissuto a Milano, a Bologna e attualmente vive a Roma. Disincantato, introspettivo, malinconico e incoerente, canta l’amore e i rapporti umani in modo autobiografico.

Ha la stessa Telecaster da più di dieci anni e un pianoforte a casa dei genitori in Toscana.

Il 18 ottobre 2019 è uscito il suo album d’esordio L’America, pubblicato da Phonarchia Dischi/ TheOrchard, anticipato dai singoli FrigoriferoOceano e Male che vada e prodotto da Jesse Germanò.

Con i brani del suo primo album si è esibito in varie date in tutta Italia, tour interrotto bruscamente a metà del percorso a causa della pandemia, periodo nel quale lavora a nuovi pezzi.

Torno Subito, Pizzeria Ex Cinema e Mal di mare sono i primi frutti di questa lunga fase di scrittura: canzoni dalle sonorità lo-fi, indie rock e psichedeliche, prodotte insieme a Rafqu e Nagni.

Prima della fine del 2021 esce Il Contorno, scritto in collaborazione con Jesse the Faccio, e tra la primavera e l’estate 2022 vengono pubblicati due nuovi singoli, Per qualche giorno e Viscosa, pubblicate da Amor Fati Dischi/InGrooves/Universal/TSCK Group, che anticipano e fanno parte del secondo disco, Congratulazioni.

Scroll to top