redazione

Blu Summer di Jim Nichols

Blue summer di Jim Nichols è un romanzo che ha il ritmo e l’andamento di una ballata;  un musicista che insegue il tempo passato come una melodia jazz, ricordando le estati azzurre, la giovinezza, le perdite e il potere magico della musica e dell’amore.

Il romanzo vincitore del Maine Award Fiction Prize 2021.

Blu Summer di Jim Nichols

Blue summer: trama

1997, Penitenziario di Bolduc, Maine. Calvin Shaw, un musicista fallito quarantenne, decide di raccontare la propria storia come solo lui la conosce. La sua versione. E nell’unico modo in cui lo sa fare, seguendo le note. Una storia di ascese e cadute, di salvezza, ma anche di estati, affetti e musica, tanta musica, che si intreccia con il passato e con le sue perdite. Una melodia che diventa il titolo del libro, Blue Summer.

Dal passato vengono rievocati il fratello, Alvin, l’amata sorella Julia, la piccola città di Baxter nel Maine, quegli anni che lasciavano presagire una vita felice e poi il fatale 4 Luglio, con la città in festa, le bandierine rosse, bianche e blu, i ferri di cavallo, i barbecue, le cavalcate sui pony, quel 4 Luglio in cui il padre di Cal, Jack, uscì per andare a giocare a poker con gli amici e non tornare mai più.

Cambiare la storia: quanto è possibile tornare indietro? Quanto le circostanze fortuite riescono a deviare il corso delle nostre vite?

In uno stile dolcissimo, denso, accattivante, Jim Nichols ci guida in un viaggio di redenzione, partendo dal suo Maine per arrivare fino in Florida.

Jim Nichols: biografia

Jim Nichols è nato e cresciuto a Freeport, nel Maine. Appassionato di scrittura, pur svolgendo negli anni molti altri lavori; i suoi testi sono apparsi in numerose riviste fra cui Esquire, Narrative, American Fiction.

Ha vinto due volte il Maine Award Fiction Prize (2012 e 2021). È stato nominato più volte per il premio Pushcart.

Rasoterra è il nuovo singolo di Petullà

Rasoterra è il nuovo singolo del cantautore torinese Petullà con la collaborazione della giovane cantautrice Anna Castiglia entrambi semifinalisti al Premio Lunezia 2022. Il brano è stato prodotto da Fractae ed esce per Piuma Dischi distribuito The Orchard.

Ballare senza la paura di cadere, ballare per evadere dalla stasi e dalla paralisi fisica e mentale attraversata in questi anni.
Riprendere coscienza dei nostri corpi e muoversi sopra il torpore di questi tempi.
Lentamente e armoniosamente, come satelliti in movimento.

Petullà

Petullà

Petullà: biografia

Petullà è un cantautore torinese. I suoi testi descrivono la quotidianità con immagini evocative e poetiche. Dal suo cantato emerge una visione del mondo in cui, al di là delle contraddizioni, la chiave dei rapporti umani sta nell’intimità e nel romanticismo.

Già attivo dal 2017, con il singolo Titoli di Coda e i primi passi nella sua città, dall’estate 2018 fa uscire Brera e altre 4 canzoni.

Partecipa a Sofar Sounds e sale sul palco di Deejay on Stage. Prende parte alla decima edizione del Reset Festival, uno dei più importanti della scena emergente in Italia.

Con Le Luci Fuori, in uscita nel febbraio 2019, va in rotazione su stazioni, metro e aeroporti italiani e partecipa a numerosi live tra cui il Festival Maledetta Primavera all’ Off Topic di Torino e altri del circuito KeepOn, tra cui Rock CaravanFarciSentire Fest e Memorabilia Fest, in un minitour che lo porta in giro per l’Italia.

In acustico, dopo l’uscita dell’ultimo singolo, Zara, nell’autunno del 2019, apre i concerti di Niccolò Carnesi, Tropico, Mox, Manitoba, e a Milano al Circolo Ohibò e Magazzini Generali per la rassegna This Is Indie.

Dal 2020 si dedica alla produzione del suo primo album con la collaborazione di Paolo Caruccio e della sua band. Si occupa anche di co-scrittura di brani come autore.

Dopo Soprammobili e Orgasmi e Origami, il 29 aprile esce il terzo singolo Un appartamento.

Silvia Mezzanotte e le sue regine allo Stupor Mundi

Il 27 luglio Silvia Mezzanotte porta in scena le grandi voci della musica italiana e internazionale al Festival Stupor Mundi – Musica d’autore nei luoghi federiciani, una rassegna di spettacoli organizzata dalla cooperativa Olimpo con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

Ai piedi dell’imponente Torre di Federico, un viaggio a 360° che spazia da Mina a Mia Martini, da Alice a Giuni Russo, rivisitando in chiave pop-rock grandi classici di Nina Simone, Gloria Gaynor e molte altre.

Silvia Mezzanotte

Silvia Mezzanotte

Confida Silvia Mezzanotte:

Gli artisti non amano raccontare le loro fragilità  “Regine”, invece, nasce dalla voglia di condividere il mio viaggio artistico e umano: la timidezza innata che ha accompagnato la mia infanzia, la mia ferrea volontà di cantare che si è scontrata con un forte senso di inadeguatezza nell’affrontare la vita.

La musica mi ha salvata, l’ascolto delle più grandi voci femminili che già da bambina erano parte della mia esistenza mi ha aperto nuovi spiragli sul mondo. Per questo “Regine” rappresenta più di ogni altra cosa il percorso che mi ha permesso di trasformare le mie debolezze nella mia forza.

Alcune di loro aspettavano da un po’ nascoste ai quattro angoli del cuore, e adesso prepotentemente si riprendono la scena, tra note audaci e atmosfere rock. Qualcuna si mette a nudo, dimenticando lustrini e paillettes, qualcun’altra dismette l’abito da sera e insospettabilmente indossa pantaloni di pelle e giubbotto borchiato.

Ecco allora che brani celeberrimi di Mina, Ornella Vanoni, Anna Oxa, Patty Pravo, si spogliano della loro classicità per entrare a pieno titolo nella modernità di nuovi arrangiamenti, oppure rinascono in una sorprendente versione tradotta in una lingua diversa dall’originale. Mentre alcune perle più intime e raccolte del repertorio di Mimì o Giuni Russo si vestono di nuova popolarità, viaggiando in parallelo con le voci che hanno segnato la scena internazionale come Annie Lennox, Kate Bush, Noa e molte altre.

Musicisti di spessore ed esperienza accompagnano l’artista in questa nuova avventura: Pino De Fazio (piano e tastiere), Luca De Fazio (basso e contrabbasso), Claudio Bonora (batteria e percussioni).

Sottolinea Silvia Mezzanotte:

Naturalmente ho riservato in questo spettacolo un posto speciale per il percorso artistico che mi ha portato ad essere per dieci anni la voce dei Matia Bazar. Da Brivido caldo a Messaggio d’amore, canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2002, il mio modo per ricordare con gratitudine e affetto il viaggio condiviso con il gruppo.

Il 27 luglio, ai piedi dell’ottagonale Torre di Federico, Silvia Mezzotte omaggia le sue “regine” in un viaggio tra le grandi voci della musica italiana e internazionale, che farà tappa alla seconda edizione del Festival Stupor Mundi – Musica d’autore nei luoghi federiciani. La rassegna di spettacoli è organizzata dalla cooperativa Olimpo con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

Amore Incondizionato di Vi Skin: un brano che unisce musica e calcio

Quando l’amore per la musica incontra quello per i colori della propria squadra del cuore, il risultato è un inno di ritmo, voce ed anima capace di unire i tifosi di ogni generazione sotto la stessa bandiera e, quando a farlo è una giovane donna che fin dal suo esordio artistico scrive e canta per abbattere pregiudizi e cliché, l’effetto che ne consegue è ancora più influente.

Amore Incondizionato di Vi Skin

Amore Incondizionato di Vi Skin

Ed è così che, dopo aver emozionato tutti con la grazia della sua voce e l’incisività della sua penna in “Nei guai” ed aver mostrato il lato di sé più intenso e graffiante in “Scusa”, la cantautrice ciociara Vi Skin, definita dai Media tra le più belle vocalità del panorama emergente italiano, torna nei digital store con “Amore Incondizionato”, il suo lascito di note e passione per il club nerazzurro.

Scritto dalla stessa artista in occasione del diciannovesimo scudetto vinto dall’Inter, il brano è un encomio alla devozione e al sentimento di appartenenza verso un ideale ancora prima che ad una squadra, un elogio ricolmo di ardore e grinta che evidenzia come, in una società sempre più incline alle scissioni, ai contrasti e alle divergenze, Arte e Sport restino il collante di milioni di persone, connesse e compatte nel sostenere le proprie inclinazioni, unite dall’orgoglio, dalla fierezza, di essere una piccola ma importante goccia di un oceano di “Amore Incondizionato”.

Un atto di fede sportiva, ma ad una più attenta analisi, anche un invito a rialzarsi ogni qualvolta si presenti una battuta d’arresto:

nati da una scissione, sotto il segno del Biscione, siamo la dimostrazione che si può realizzare qualcosa di sensazionale partendo dal niente, tienilo a mente.

Moniti preziosi che scivolano ed echeggiano su un beat dal forte impatto emozionale, per ricordarci che impegno, dedizione e costanza restano il più efficace carburante dei nostri sogni.

Cenni storici e fine umorismo si susseguono in quasi tre minuti pregni di romanticismo e trasporto – accompagnati dal videoclip ufficiale, diretto da Frank Meta e girato a Cassino (FR) -, in un agglomerato di energia ed enfasi capace di coniugare passato, presente e futuro di una vera e propria vocazione: dalle frasi storiche dell’Avvocato e Dirigente Sportivo Giuseppe Prisco, emblema per antonomasia dell’Interismo a sagaci e mai smodate frecciatine rivolte agli avversari storici della società calcistica meneghina nata da una discrepanza con il Milan, Vi Skin ripercorre oltre un secolo di storia de La Beneamata, l’unica in Italia ad aver partecipato a tutte le edizioni della Serie A dal suo ingresso nel 1908.

Dichiara l’artista:

Definisco l’Inter bipolare , in quanto spesso è capace di farci vivere momenti adrenalinici, a volte animati da una gioia euforica, altre da attimi di puro sconforto. Ma è proprio per questo che noi tifosi l’amiamo incondizionatamente.

Una duplicità che Vi Skin abbraccia anche nel suo percorso musicale, ponendo in netta antitesi il suo carisma vivace, il suo spirito libero e anticonformista, ad interpretazioni raffinate, avvalorate da una timbrica delicata e armoniosa, istantaneamente riconoscibile, che la portano ad essere una delle migliori proposte del nuovo panorama pop femminile italiano.

Vi Skin

Vi Skin: biografia

Vi Skin, pseudonimo di Sofia Pelle, è una cantautrice italiana classe 1993.

Nata ad Esperia (FR), nella meravigliosa Ciociaria, si avvicina alla musica a soli 7 anni, anche grazie alla zia, pianista, che dopo averle fatto ascoltare il capolavoro beethoveniano “Per Elisa” e percependo l’inclinazione della nipote allo strumento, suggerì ai genitori di iscriverla ad un corso di musica. Così, Vi Skin iniziò la sua formazione artistica: prima la tastiera elettronica, poi, il canto.

L’attitudine al canto venne notata dalle sue insegnanti della scuola primaria, che le consigliarono di prendere parte anche ad un corso di canto, corso che però, decise di abbandonare poco dopo. Ma l’amore per la musica non l’ha mai abbandonata ed è così che, all’età di 13 anni, iniziò a comporre i suoi primi testi, intraprendendo anche lo studio del pianoforte da autodidatta, trovando il giusto equilibrio tra passione, impegno, leggerezza e divertimento.

Raggiunta una nuova consapevolezza di se stessa ed una maturità artistica frutto di diverse esperienze personali e formative, nel 2020 pubblica i suoi primi tre brani – “Sei solo musica”, “Do You Feel Me?” e “La chiamano società” – e ad inizio 2021 firma con Pako Music Records, sublabel di Visory Records, una realtà dinamica e frizzante, sempre attenta alle nuove leve del panorama musicale italiano.

A Marzo dello stesso anno approda su tutte le piattaforme digitali “Nei Guai”, un brano intimo e profondo, che avvolge l’ascoltatore in un delizioso abbraccio musicale, lontano dallo spazio tempo e vicino solo alla parte più intima e profonda di ciascuno di noi. Pochi mesi più in là, è il turno di “Scusa” e, l’anno successivo, nell’estate 2022, di “Amore Incondizionato”, un inno d’amore e fede per i colori nerazzurri e, ad una più attenta analisi, anche al potere di unione delle inclinazioni e delle passioni umane, come l’arte e lo sport.

Con la sua voce cristallina, in grado di accarezzare le parole e le corde dell’anima di chi l’ascolta, Vi Skin è una delle più promettenti cantautrici italiane del panorama musicale italiano.

Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti di Josep Maria Miró

In questo testo «per unico interprete (a sette voci)», Miró, come dichiara espressamente in postfazione, affronta il tema della resurrezione, in una chiave al contempo laica e religiosa.

L’autore catalano decostruisce un fatto che, per quanto drammatico, potrebbe essere un semplice fatto di cronaca, attribuendo ad esso un nuovo significato, gradualmente revocato – in un contesto dentro e fuori dal tempo – tramite ‘la voce degli altri’ (la madre, Albert bambino, la preside del liceo).

Attraverso i monologhi di cinque personaggi (alternati a due personaggi secondari), si delinea quella resurrezione sublimata nel possibile incontro con il padre al quale Albert si dirige nei «secondi in cui abbandona il suo corpo fisico per fondersi con il cosmo».

Josep Maria Miró libri

Josep Maria Miró: biografia

Josep Maria Miró è nato a Vic, in Catalogna, nel 1977.

Autore prolifico, tradotto in una ventina di lingue e rappresentato in più di trenta paesi.

Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi, tra questi spiccano il Premio Frederic Roda nel 2015 e il prestigioso Premio Born in due occasioni, nel 2009 e nel 2011, mentre risultava tra i finalisti nel 2014 e 2015.

Ha spesso portato in scena i propri testi, ma ha anche diretto opere altrui.

È coordinatore della sezione di drammaturgia del Grau d’Arts Escèniques dell’Università di Girona.

Tiene regolarmente dei corsi presso la Sala Beckett di Barcellona, laboratori e seminari internazionali. Dalla stagione 2013-14 è membro del Comitato di lettura del Teatro Nazionale di Catalogna.

Luna Piena è il nuovo singolo di Martina Difonte

Ritorno discografico per Martina che con “Luna piena” lancia un singolo estivo ricco di speranza e positività.
Martina Difonte, attrice di cinema e teatro con collaborazioni nazionali e internazionali, sale alla ribalta nel circuito musicale dopo aver vinto nel 2018 Area Sanremo, il Premio Mia Martini e pubblicato i singoli “Di te” (2016), “Tu che ne sai” (dicembre 2021) e “Giù da me” (agosto 2021).

La cantante pugliese torna con un nuovo singolo dalle sonorità urban-pop prodotto da Francesco Bellomo per la Virginy l’isola trovata e distribuito dalla label FUMO (TheRivati, LDO, Achex, Endly) mentre l’autore è Roberto Strano con le basi di CocoBeatz (già a lavoro per GionniScandal, Clementino, Don Sid).

Una nuova Martina in “Luna Piena” nella quale esprime una consapevolezza, e maturità, artistica più definita che rispecchia la sua sincera personalità mettendosi a nudo in un testo quasi autobiografico.

 Afferma Martina Difonte:

Sono una ragazza del Sud andata via di casa molto presto, e non è stato sempre facile, ma <<non sono mica fragile, quando non so più come fare sono tranquilla se vedo il mare>>; il mare per me sono gli occhi dei miei genitori a cui devo tutto perché se oggi sono una Donna felice e libera è solo merito loro.


In Luna Piena mi mostro senza filtri tanto fragile ma a volte indistruttibile, la gente è stanca delle apparenze, di vedere un’immagine della perfezione che non esiste, abbiamo bisogno di verità, di concretezza.

Martina Difonte

Martina Difonte: biografia

Martina Difonte nasce in Puglia e sin da bambina si mostra interessata al canto. Crescendo inizia a studiare con diversi maestri del settore come Mario Rosini, Roberta Faccani, Fabrizio Palma, Maria Grazia Fontana. Il suo genere è il pop, ma spazia anche nel rock e nel gospel. Tra i suoi brani ricordiamo: “Di te”, “Tu che ne sai”, “Giù da me”.

In teatro ha preso parte ad alcune importanti produzioni come “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello con Gianfranco Jannuzzo, “Parlami d’amore Mariù” con Paolo Conticini e Rocio Morales diretti da Francesco Bellomo, “Fiori d’acciaio” con Tosca D’Aquino, Rocio Morales per la regia di Michela Andreozzi.
Per il cinema ricordiamo “Tommaso” con Willem Dafoe, regia Abel Ferrara, “La guerra del Salento” (coprotagonista) con Marco Leonardi, Pino Ammendola, per la regia di Marco Pollini.
“Non tutto è perduto” (coprotagonista) regia Francesco Bellomo con Brenno Placido, Gioele Dix, Paolo Calissano, Maurizio Micheli che uscirà nelle sale il prossimo autunno.

L’Irpinia punta sul turismo di ritorno

L’Irpinia, coordinata dalla Presidenza della Provincia di Avellino ha deciso di dare un forte impulso all’attività turistico-ricettiva per il quinquennio 2023-2028, aderendo in maniera formale al Progetto 2023 Anno del Turismo di Ritorno, promosso dalla Rete Destinazione Sud, facente parte del più ampio programma denominato “2023-2028 Ritorno in Italia”.
Il Progetto è un’iniziativa rivolta ai nostri connazionali residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero.
L’idea che muove il progetto è quella di rilanciare l’immagine dell’Italia e di promuovere il Paese attraendo turismo e investimenti, favorendo l’export, gli incontri commerciali e creando collaborazioni stabili con i nostri connazionali.
L’obiettivo è di dare vita a un Expo internazionale dell’italianità. Un evento diffuso in tutti i territori della Penisola, dove ogni Regione e ogni Comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche.
La riscoperta della propria italianità e l’orgoglio delle proprie origini vuole essere il pretesto per invitare i nostri connazionali all’estero non solo a tornare in Italia per turismo, ma anche per invitarli a investire per rivitalizzare intere aree del Paese, creando lavoro e occupazione e valorizzando competenze e talento dei giovani italiani.
Al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale dell’iniziativa hanno già aderito formalmente con delibera di giunta oltre 30 Comuni della Provincia di Avellino, oltre ad associazioni, consorzi, e imprese del territorio.
Il giorno sabato 23 luglio 2022, nell’ambito delle attività relative al progetto, si terranno due importanti eventi di presentazione e programmazione.
Irpinia

Programma

Si parte alle 11:30, a Montella presso Complesso Monumentale del Monte, dove avverrà la firma dei protocolli d’intesa e un confronto per la programmazione delle iniziative e per la creazione degli Hub per l’assistenza dei turisti di ritorno e delle radici.
Interverranno: Michelangelo Lurgi, Presidente della Rete Destinazione Sud, Rizieri Buonopane, Presidente della Provincia di Avellino, oltre 30 sindaci dei comuni dell’Irpinia già aventi aderito formalmente al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale del Progetto 2023 Anno del Turismo di Ritorno nonché Tony Lucido, Presidente UNPLI Campania e Giuseppe Silvestre, Presidente UNPLI Avellino. Modererà l’incontro la Dott.ssa Rosanna Repole.
Alle ore 17:30 dello stesso giorno, Presso il Castello di Gesualdo, si terrà il convegno dal titolo “2023 Anno del Turismo di Ritorno, Opportunità per lo sviluppo delle aree interne e dei borghi dell’Irpinia”.
Parteciperanno al convegno come relatori: Michelangelo Lurgi, Presidente di Rete Destinazione Sud, Domenico Forgione, Sindaco di Gesualdo, Fiorello Primi, il Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, Presidente Nazionale Associazione Borghi più Belli d’Italia, Letizia Sinisi, Esperta di Turismo delle Radici, Pino Aprile, Giornalista e Scrittore, Gianluca Carrabs, Project Manager e Gianfranco Bianco, Assessore al Turismo del Comune di Gesualdo. Interverranno, inoltre i Sindaci della Provincia di Avellino che hanno aderito formalmente al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale dell’iniziativa.
Dichiara il Presidente Lurgi:
Siamo fieri di accogliere lo spirito di rinnovamento e la voglia di fare turismo dell’Irpinia, manifestata attraverso l’adesione di un importante numero di comuni della Provincia di Avellino, all’interno del nostro progetto.
L’Irpinia, per cause endogene ed esogene è stata una delle terre più interessate dai fenomeni migratori all’interno del nostro territorio regionale. La voglia di ritornare in questi splendidi territori, nelle vesti di turisti, è forte nelle associazioni degli italiani nel mondo sudamericane, americane, europee e australiane che già hanno aderito al progetto. Ci faremo trovare pronti e saremo in grado di fornire una proposta non solo turistica, ma anche culturale ai nostri connazionali residenti all’estero.

Cetara Arts Festival 2022: tra concerti e teatro per grandi e piccini

Frangenti – Cetara Arts Festival, il festival di teatro e musica diretto da Vincenzo Albano, si svolgerà dal 23 al 30 luglio e dal 25 agosto al 3 settembre nel cuore della Costiera Amalfitana, nel borgo marinaro di Cetara (Sa).

Giunta alla VI edizione, Frangenti parte il 23 luglio nell’area porto con la musica di Giorgio Poi 
in esclusiva regionale e prosegue con la sezione #stories il giorno 26 luglio (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro · spettacolo e degustazione si consiglia la prenotazione)  “Il Vecchio e il Mare” di E. Hemingway sarà raccontato dal noto attore Paolo Cresta che insieme a Carlo Lomanto, musicista e studioso delle potenzialità espressive della voce, condurrà il pubblico in un viaggio profondo, personale e suggestivo.

Il  28 luglio (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro spettacolo e degustazione si consiglia la prenotazione) “Omu a mari“, fa parte, assieme allo spettacolo Epica fera, del dittico Horcynus, ed è un progetto che nasce e si sviluppa a partire dalla riscrittura di alcune parti del romanzo di Stefano D’Arrigo, Horcynus Orca. Protagonisti sono i pescatori e gli uomini di mare dello Stretto di Messina. Una comunità di uomini e donne raccontata nel loro complesso e plurale mondo di significati e appartenenze. 

Il 30 luglio torna la sezione #live con il concerto di Cristina Donà, nell’area porto sospesa tra mare e terra.

Dopo una sosta, il programma riprende con la sezione #stories il giorno 26 agosto con “La vita salva” (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro spettacolo e degustazione · si consiglia la prenotazione) un inno alla complessità meravigliosa e sorprendente della vita con l’incrocio di più storie, di più vite, di più personaggi. Infine il  28 agosto (ore 21:00 Piazzetta al Casale ingresso libero fino ad esaurimento posti) andrà in scena “Un giorno bianco” un reading, tra musica e parole, dal libro “Ho costruito una casa da giardiniere” di G. Clément.  

Completano il programma #Live  Folcast (25 agosto ore 22 presso Piazzetta Grotta biglietto euro 10 al botteghino) giovane e talentuoso cantautore romano salito alla ribalta al Festival di Sanremo è stato ospite del Wired Next Fest 2021 a Milano e tra i protagonisti del Concerto del Primo Maggio di Roma. Un concerto minimale, chitarra e loop, attraverso i momenti più intimi e incisivi del loro repertorio sarà di scena grazie ai cantautori  Zibba e Erica Mou (27 agosto ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 15 al botteghino).

L’1 settembre sarà di scena la promessa Cecilia (ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 10 al botteghino) cresciuta con il soul e i grandi classici italiani, si esibirà accompagnata da pianoforte e chitarra tra sperimentazione e ricerca musicale. A chiudere la sezione #Live sarà il cantautore italiano per eccellenza: Riccardo Sinigallia.

Il 3 settembre (ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 15 al botteghino) il raffinato produttore romano torna in tour per alcune date in giro per l’Italia e ha scelto Cetara per il suo fascino portando on stage lo spettacolo “Concerto a cuor leggero”.

Frangenti 2022

Frangenti – Cetara Arts Festival sezione #KIDS: il programma

Per quanto concerne l’attesa sezione #KIDS, il programma prevede: 23 luglio (ore 20:30 Piazza S. Francesco) lo spettacolo “Pocket Circus – Il circo in valigia“. Un circo tutto da inventare, gli oggetti di una valigia e una buona dose di immaginazione guideranno il pubblico verso il piacere creativo di un gioco poetico e divertente.  

25 luglio (ore 20:30 Chiesa di S. Pietro Apostolo) in scena “I racconti di Fernando, storia di un panettiere pescatore” uno spettacolo frutto di una ricerca sulle possibili interazioni tra il teatro di figura, il teatro d’attore e quello di strada, cerca attraverso un cantastorie di raccontare un’epoca, dagli anni prima del grande conflitto ai nostri giorni.

Il programma per ragazzi continua il giorno   27 luglio (Piazzetta Grotta ore 20:30) con “Il Fiore Azzurro” un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto, ma è in continuo cambiamento.

Il  29 luglio (ore 19:30 Piazza S. Francesco) in scena “Che Viaggio!” ovvero la tragicomica historia di un uomo chiamato Odisseo narrata con pupazzi animati a vista. A seguire laboratorio pratico e di manualità.

La sezione KIDS riprenderà poi il  25 agosto (ore 20:30 Chiesa S. Pietro Apostolo) con “Le favole della saggezza” uno spettacolo di maschere e semplici elementi di scena che danno vita alle più famose favole di animali parlanti che dall’antichità hanno attraversato i secoli e le civiltà e che ancora oggi continuiamo ad amare sin dalla prima infanzia.

Il  27 agosto (ore 20:30 Piazza S. Francesco) “Storie di pezza” è uno spettacolo teatrale messo in scena attraverso il teatro di figura. Burattini, marionette, muppet e ombre cinesi raccontano otto storie che appartengono a tradizioni diverse, universi distanti ma paralleli tra loro.

Il  30 agosto (ore 20:30 Piazzetta al Casale partecipazione libera) “Mare Monstrum” un laboratorio realizzato utilizzando imballaggi che sempre più spesso troviamo sulle rive delle spiagge: plastica, carta, alluminio etc. Tanta fantasia per trasformare degli “orridi” rifiuti in superbi Mostri assemblati.

Il giorno seguente (31 agosto ore 20:30 Chiesa S. Pietro Apostolo) “Appeso a un filo” uno spettacolo di marionette pieno di poesia e divertimento, perfetto per tutte le età: “incantano i bambini e fanno sognare gli adulti”. Il giorno 01 settembre in scena “Pulcinella che passione” (ore 20:30 Piazza S. Francesco) uno spettacolo di forte impatto che vede una gigante immagine della maschera di Pulcinella che fa  da cornice al palcoscenico del teatro su cui vanno a muoversi i personaggi in stoffa e gommapiuma.

La sezione KIDS terminerà il  2 e 3 settembre: il penultimo appuntamento e con “Anche i cani hanno un’adolescenza difficile” (in prima nazionale ore 20:30 Sala Benincasa) che indaga il mondo dell’adolescenza e il loro rapporto con la famiglia, la scuola e i compagni. Per trovare un accesso al loro mondo interiore la compagnia utilizza una similitudine con il mondo animale. Mentre l’ultimo in scena è “Dov’è finito il Principe Azzurro?” (Piazza S. Francesco ore 20:30) Tutte aspettano il loro principe azzurro e, come in tutte le fiabe che si rispettino, prima o poi il principe azzurro arriva, ma ne è uno solo e di principesse ad aspettarlo ce ne sono troppe.

Tutte le rappresentazioni sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti e sono adatte a un pubblico di tutte le età, a partire dai 3 anni.

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Hollywood film industry è un volume prezioso che affronta, in tutte le sue sfaccettature, l’attuale organizzazione dell’industria cinematografica hollywoodiana: passando dall’attento esame del sistema di distribuzione e di proiezione dei film in un’ottica di internalizzazione, fino a un’approfondita analisi dello star system come promozione su scala globale delle celebrità del grande schermo, gli autori costruiscono un ritratto rigoroso ed esaustivo della più grande «industria dei sogni» contemporanea.

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Paul McDonald: biografia

Paul McDonald è professore di Cultural and Creative Industries presso il Dipartimento di Culture, Media and Creative Industries di King’s College di Londra.

Prima di intraprendere la carriera universitaria, Paul ha fatto pratica come attore professionista alla Royal Academy e ha lavorato in diverse aree dell’industria dei media, compresi la produzione di film di animazione, proiezione cinematografica, studi di fotografia ed editoria.

Le sue principali pubblicazioni: World Film Distribution (1999); Video and Dvd Industries (2007); co-curatore di The Contemporary Hollywood Film Industry (2008); Hollywood Stardom(2013) e co-autore di Hollywood and the Law (2015).

Janet Wasko: biografia

è titolare della cattedra in Giornalismo e Comunicazione all’University of Oregon, presidente dell’International Association for Media and Communication Research.

È autrice di How Hollywood Works (2003); Understanding Disney: The Manufacture of Fantasy (2001) e Hollywood in the Information Age: Beyond the Silver Screen (1994); curatrice di A Companion to Television (2005) e di Dazzled by Disney?The Global Disney Audience Project (2001), oltre che di altri volumi sulla politica economica della comunicazione e dei media democratici.

Giacomo Manzoli: biografia

È professore ordinario di Storia del Cinema Italiano presso l’Università di Bologna, dove ha presieduto il corso di Laurea in Dams e il corso di Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale.

Le sue attuali ricerche riguardano principalmente l’industria cinematografica italiana e la cultura popolare.

Fra le sue pubblicazioni, oltre a decine di saggi su riviste e volume italiani e stranieri, Voce e silenzio nel cinema di Pier Paolo Pasolini (Pendragon, 2001), Cinema e letteratura (Carocci, 2003), Da Ercole a Fantozzi. Cinema popolare e società italiana dal boom economico alla neotelevisione, 1958-76 (Carocci, 2012: vincitore del Premio Limina 2014 per il miglior libro italiano di cinema), Joel e Ethan Coen (Marsilio, 2013).

Come capire il reale costo di un mutuo casa in poche semplici mosse

Quando le persone acquistano casa si preoccupano principalmente dell’ammontare della rata del mutuo anche se, come vedremo, i fattori da valutare sono molti di più. L’importo mensile di una rata di un prestito, infatti, si compone di una serie di voci di spesa che includono un frazionamento dell’importo preso in prestito e i costi che la banca ci addebita per il servizio reso.

Ecco perché quando un consumatore si appresta a fare una simulazione del mutuo casa tra le proposte di facile.it o su altre piattaforme di comparazione, dovrà inserire una serie di informazioni tecniche e anagrafiche utili a determinare il preventivo più conveniente.

Nello specifico non è solo il valore dell’immobile a determinare l’importo della rata, perché concorrono anche l’età anagrafica del richiedente, il tipo di tasso scelto, la durata del prestito e così via. Per capire se un mutuo conviene, quindi, ecco quali sono i fattori da considerare all’interno della proposta.

mutuo casa

Istruttorie, perizie e atti: ecco i costi

Per prima cosa dobbiamo quantificare i costi di istruttoria, ovvero le spese che la banca ci addebiterà per avviare gli atti necessari alla concessione del prestito. Questa fase comprende anche le indagini circa la capacità di credito del richiedente e, quindi, prevede l’acquisizione della documentazione e la successiva validazione.

Il costo può essere fisso o variabile e oscilla dai cento ai trecento euro oppure addebitato nella misura dello 0,1 – 0,5% sull’importo finanziato. A seguire ci sono le spese di perizia e quelle notarili dove le prime sono svolte da un tecnico della banca che accerterà il valore dell’immobile mentre, le seconde, sono quelle che riguardano l’attività contrattuale di iscrizione dell’ipoteca. Il costo è vario ma può arrivare a costare da poche centinaia a qualche migliaia di euro.

Costi assicurativi e altre voci di spesa

L’assicurazione per il mutuo casa è obbligatoria e il suo valore dipende da quello dell’immobile che ti accingi ad acquistare. La durata della polizza è la stessa della durata del mutuo e, talvolta, può essere abbinata anche all’assicurazione vita. Inoltre c’è da considerare l’imposta sostitutiva di registro, quella ipotecaria e quella catastale a cui si aggiunge anche il bollo come da D. legge 168 del 2004.

Questi costi ammontano a qualche centinaio di euro e sono ulteriori voci di spesa da considerare nell’ambito della stipula di un mutuo. Banalmente, quindi, il costo di un prestito è la differenza tra l’importo preso in prestito per pagare l’immobile e quello che andremo a restituire.

Una volta valutate tutte queste voci di spesa potremo passare alla scelta tasso fisso o variabile, tenendo conto della loro variazione periodica.

Come vedi, quindi, il costo del mutuo non è da valutare solamente rispetto all’ammontare della rata proprio perché, al suo interno, sono compresi tutti questi costi che verranno conteggiati nel TAEG, il tasso annuo effettivo globale. Questo importo è espresso in percentuale e ci dice, a conti fatti, qual è il costo applicato dalla banca sul prestito richiesto.

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