redazione

Memorie del sottoscala di Vittorio Gassman

Sospeso tra realtà autobiografica e finzione letteraria, Memorie del sottoscala costituisce un mirabile pastiche narrativo, dove si alternano attraverso le gesta del protagonista Vincenzo – vero e proprio alter ego di Vittorio Gassman – romanzo, memoir, monologo, piccole scene drammaturgiche, dando vita a un testo grondante di umori e passioni.

Come sottolineato dalle preziose pagine introduttive di Vittorino Andreoli, emerge, tra brani di cupa riflessione ma anche di irresistibile ironia, «l’inconscio teatrale» di Vittorio Gassman in una rappresentazione dell’«avventura umana, raccontata in teatro da un grande attore, da un uomo che crea e distrugge, che soffre e cerca il piacere».

Vittorio Gassman

Vittorio Gassman: biografia

Nato nel 1922, dopo aver frequentato per un biennio l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, esordisce nel 1943 sulle scene a fianco di Alda Borelli.

Divenuto ben presto uno dei massimi attori teatrali (si ricordano le sue interpretazioni in Amleto e Otello di Shakespeare, nell’Adelchi di Manzoni e nell’Oreste di Alfieri diretto da Visconti), sbarca a Hollywood negli anni Cinquanta, ma è in Italia dove trova il grande successo al cinema, rivelandosi uno degli esponenti principali della commedia all’italiana (tra gli altri si ricorda, sotto la regia di Dino Risi, Il sorpasso e Profumo di donna; con Mario Monicelli, I soliti ignotiLa grande guerra e L’armata Brancaleone).

Acclamato interprete per la tv sia dell’arte recitativa colta che dell’intrattenimento di massa, nel 1996 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera.

Si spegne a Roma nel 2000.

Il restauro del capolavoro di Lou Ye: La Donna del Fiume!

La Donna del Fiume – Suzhou River vincitore del Tiger Award al Rotterdam International Film Festival, del Grand Prix al Tokyo Filmex, del Fipresci Award al Viennale e del Grand Prix e del premio come Miglior Attrice al Paris Film Festival.
Il film racconta di una storia d’amore romantica e tormentata, ambientata a Shanghai, sulle sponde del fiume Suzhou e divisa in due tempi distinti.
Un finale sorprendente e disperatamente passionale richiama la vicenda del capolavoro di Alfred Hitchcock “La donna che visse due volte”.
La Donna del Fiume: trailer

La Donna del Fiume: trama

Ad un giovane motociclista viene chiesto di accompagnare la figlia sedicenne di un contrabbandiere. I due si innamorano, ma quando lei scopre che lui la sta rapendo per un riscatto, si getta nel fiume conducendo lui in carcere per omicidio. Una volta scagionato incontra una ballerina: un misterioso alter ego.

Ansgar Frerich dichiara:

Ogni progetto di restauro è un prototipo. Non esiste un manuale, soprattutto quando si lavora su film di altri background culturali. Spesso paragono il lavoro di restauro a quello di un archeologo, che trova i pezzi rotti, li rimette insieme e poi, vedendone la forma, riempie le parti mancanti. Restaurare un film significa cercare di capire non solo il background culturale, ma anche il tempo in cui è stato prodotto e ciò che circondava la produzione. È abbastanza intimo. Esamini il lavoro del regista al microscopio. Lavorare su Suzhou River è stato speciale, poiché sono stato in grado di comunicare con Lou Ye e il suo assistente alla regia Ying Li durante l’intero processo. Un’opportunità come questa stabilisce un quadro chiaro per il restauro.

Durante queste sessioni, abbiamo discusso generalmente dell’approccio del regista, e tutto quello che avrebbero voluto fare al momento della produzione ma che non era permesso o tecnicamente impossibile da ottenere. In termini di suono, diffondere il segnale mono dal materiale originale in un’esperienza 5.1 .

Viscosa è l’ultimo singolo di Gionata

La viscosa è un tessuto dalla fibra morbida ma resistente.
Se fosse un sentimento, sarebbe leggero, spontaneo, dolce e allo stesso tempo forte e capace di accusare i colpi di un’incomprensione.

L’aspetto più difficile in un rapporto umano è rendersi conto che siamo tutti diversi e abbiamo delle idee che a volte possono andare in contrasto con quelle dell’altra persona.

In questi casi, empatizzare e sforzarsi di comprendere il punto di vista altrui è necessario per comunicare in modo efficace senza litigare.

Gionata

Gionata

Gionata: biografia

Gionata è un musicista toscano. Nato e cresciuto a Lucca, ha vissuto a Milano e attualmente abita a Bologna.

Disincantato, introspettivo, malinconico e incoerente, canta l’amore e i rapporti umani in modo autobiografico. Ha la stessa Telecaster da più di dieci anni e un pianoforte a casa dei genitori in Toscana.

Il 18 ottobre 2019 è uscito il suo album d’esordio “L’America”, pubblicato da Phonarchia Dischi/TheOrchard, anticipato dai singoli Frigorifero, Oceano e Male che vada, prodotto da Jesse Germanò.

Rockit.it lo ha definito “uno dei cantautori tradizionalmente intesi (ovvero chitarra&voce per capirsi) più interessanti in circolazione”.

Con i brani del suo primo album si è esibito in varie date in tutta Italia, tour interrotto bruscamente a metà del percorso a causa della pandemia, periodo nel quale lavora a nuovi pezzi.

“Torno Subito”, “Pizzeria Ex Cinema”, “Mal di mare”, e “Il Contorno” (feat. Jesse the Faccio) sono i primi frutti di questa lunga fase di scrittura: canzoni dalle sonorità lo-fi, indie rock e psichedeliche, coprodotte con Nagni e pubblicate da Amor Fati Dischi nell’inverno del 2021.

Per qualche giorno” è il primo singolo del 2022 uscito per Amor Fati Dischi, edizioni Universal/TSCK Group.

In Sicilia, due concerti per rivivere la magia de Il cinema di Ennio

A due anni dalla scomparsa del grande Maestro (avvenuta il 6 luglio 2020), due concerti spettacolo per celebrare il genio immortale e l’opera di chi ha scritto la colonna sonora della nostra vita.

Il primo appuntamento è a Zafferana Etnea (CT), il 18 luglio all’Anfiteatro Falcone e Borsellino, all’interno della rassegna ; il secondo a Enna, il 19 luglio al Castello di Lombardia, per la seconda edizione del Festival.

Il cinema di Ennio

Il cinema di Ennio vuole essere un omaggio al grandissimo compositore romano, che vede esibirsi sul palco l’Orchestra giovanile e Coro dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania con una importante presenza di centocinquanta elementi, suddivisi in ottanta orchestrali (tra archi, fiati, percussione, arpa, pianoforte, tastiera e strumenti etnici) e settanta cantanti del coro, diretti rispettivamente da Giuseppe Romeo e da Carmelo Crinò.

Ennio Morricone

Un programma musicale con l’esecuzione di una suite, composta e arrangiata dal Maestro Giuseppe Romeo, delle opere più celebri di Morricone e una coda finale che riunisce e sovrappone alcuni temi come conclusione.
L’Orchestra giovanile e Coro dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania ci condurrà in un viaggio incredibile tra le melodie che sono rimaste nella memoria collettiva di generazioni come la potenza evocativa di Mission; Giù la testa; La Piovra 5; Nuovo cinema Paradiso; Canone inverso; La leggenda del pianista sull’oceano; Sacco e Vanzetti; Il clan dei siciliani; Il buono, il brutto, il cattivo; C’era una volta il West; C’era una volta in America.
Cinquecento colonne sonore, settanta milioni di dischi venduti nel mondo, sei nominations e due Oscar vinti, tre Grammy, quattro Golden Globe e un Leone d’Oro fanno di Morricone un gigante della musica di tutti i tempi… e Il cinema di Ennio uno spettacolo che resterà indelebile negli occhi e nel cuore.

L’Università di Salerno e il Ministero della Difesa insieme per formare i leader della trasformazione digitale

‘Piattaforma multi-dominio per la disseminazione delle informazioni e il supporto decisionale operativo’, ‘Virtual Control room’, ‘Banca dati per il riconoscimento facciale’.

E ancora ‘intelligenza emozionale’ applicata ai contesti militari e modelli di business circolari ad alta efficienza energetica: sono alcuni degli 8 progetti di alta formazione presentati in occasione della cerimonia di laurea del Master di secondo livello in “Leadership and Digital Transformation”, frutto della collaborazione tra il Centro Interdipartimentale per la ricerca in Economia, Diritto e Management della Pubblica Amministrazione (CIRPA) dell’Università degli Studi di Salerno e il Centro Alti Studi per la Difesa.

L’Università di Salerno e il Ministero della Difesa insieme per formare i leader della trasformazione digitale

Finalità del Master è costruire un progetto di cambiamento per il Sistema Paese, formando leader capaci di governare la trasformazione digitale, ideare e guidare progetti di innovazione.

Una cerimonia di laurea di forte impatto, con la discussione finale di progetti di innovazione avveniristici, in un’osmosi e multidisciplinarietà di saperi, a cura dei team di lavoro eterogenei in cui sono stati suddivisi i discenti: insieme, a comporre i vari gruppi, esponenti dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Esercito, della Guardia di Finanza, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, manager sanitari e dirigenti di grandi aziende italiane leader nei vari asset strategici per il Paese.

L’elevata qualità dei progetti presentati è riconducibile all’alto livello dei selezionatissimi discenti, docenti e facilitatori, nonché alla qualità del lavoro di gruppo, potenziata nei laboratori di formazione esperienziale on line e immersiva guidati dai formatori interforze – sottolinea il Direttore Scientifico del Master, Prof.ssa Paola Adinolfi. Altro elemento che ha consentito di raggiungere l’eccellenza è rappresentato dalla metodologia didattica utilizzata – il modello di Change Based Learning T.R.E.E. – fondata su un meccanismo ciclico e ricorsivo che coniuga lo sviluppo di project work ad alto impatto di innovazione a processi di apprendimento strettamente legati alle esigenze dei discenti e della committenza”.

Una metodologia di apprendimento orientata al cambiamento, con la definizione di progettualità innovative, che mira a creare una ‘learning community’, una comunità creativa che possa guidare l’accelerazione della trasformazione digitale. Un ambiente di apprendimento collaborativo che fonde competenze manageriali con quelle esperienziali immersive, attraverso l’intervento delle forze armate per lo sviluppo di skills di leadership.

Nell’innovativo ambiente di progettazione rappresentato dalla metodologia T.R.E.E., ha avuto luogo un proficuo processo di co-creazione di valore tra l’università e i partner aziendali – prosegue la Prof.ssa Paola Adinolfi. A questi va la nostra gratitudine: tutto il percorso formativo del Master LDT, dalla fase di progettazione alla realizzazione, ha visto il continuo supporto di un Advisory Board di primissimo livello che annovera i vertici delle Forze Armate Italiane e i dirigenti delle principali aziende strategiche nazionali come Leonardo, Terna, Enel, Enav, Vitrociset, Elettronica, MDBA, Inps e la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Connessi in streaming, durante la seduta di laurea avvenuta nell’aula Nicola Cilento, esponenti dell’Advisory Board, referenti aziendali ed ex-discenti collegati con il Vicedirettore del Master, Prof.ssa Gabriella Piscopo e il Direttore del Centro Alti Studi per la Difesa, Gen. BA Fabio Giunchi. Hanno partecipato da remoto il gen. Silvano Frigerio del Comando delle Scuole A.M. – 3^ Regione Aerea, l’ing. Paolo Solferino di Leonardo Company, il gen. Fernando Giancotti già Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, l’ing. Marco Petrucci di TERNA, Col. Giovanni Tosti del Comando Generale Arma dei Carabinieri, la dott.ssa Anna Favi di Enel People Business Partner, l’ing. Gianni Maratta di Elettronica, il Col. Donato Barnaba dell’Aeronautica Militare.

Tra i neo laureati del Master anche il Tenente Colonnello Davide Occhiogrosso del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri:

Il percorso universitario è stato molto interessante. Parlare oggi di temi come innovazione e digitalizzazione in riferimento alla Pubblica Amministrazione ci proietta verso il futuro – afferma dopo la proclamazione – La digitalizzazione attraversa trasversalmente tutti i processi lavorativi ed è determinante per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell’Arma dei Carabinieri.

Leadership e innovazione sono due elementi chiave per Luca Nardini, ingegnere informatico Enel:

Fondamentale l’opportunità offerta dal Master di confrontarsi con background e contesti lavorativi differenti”.

Contaminazione e full immersion esperienziale sono le caratteristiche su cui si concentrano molti dei partecipanti al Master. “Siamo stati selezionati per questa esperienza per esplorarci in primis”, aggiunge Stefano Pizzo di Enel. “Mi è piaciuto interagire con persone provenienti da realtà culturali e formative diverse dalla mia, continua il medico del lavoro Elena Pennarola.

Sono venuta con uno zaino pienissimo per farmelo svuotare. La destrutturazione era quello che cercavo – spiega Teresa Spadafora di Leonardo  . Mi ha insegnato strumenti che non conoscevo nella gestione della leadership. Noi ingegneri siamo diventati forze armate e le forze armate si sono trasformate in progettisti. È stato eccezionale, tra condivisione e influenza reciproca, con risultati straordinari”.

Il Master si rivolge a dirigenti pubblici, manager e quadri, Ufficiali Dirigenti delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, brillanti laureati che aspirano a diventare “leve del cambiamento” per il Sistema Paese.

Per accedere al nuovo bando del Master di II livello in Leadership and Digital Transformation, cliccare al link.

Roccabascerana, presentati i primi risultati del progetto Forfresh

Il Progetto Forfresh, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014/2020 mis 16.1.2 del Gal Partenio, intende coniugare innovazione e tradizione nella filiera lattiero-casearia di qualità.

Nella prima Giornata divulgativa, svoltasi nella suggestiva Fattoria Savoia a Roccabascerana, il partenariato composto dall’Azienda agricola Francesco Savoia e dall’Università Federico II di Napoli con i Dipartimenti di Medicina Veterinaria ed Agraria, ha presentato i primi risultati raggiunti dal progetto.

La prof Nicoletta Murru, del Dipartimento di Medicina Veterinaria, responsabile scientifica del progetto, ha relazionato sulla caratterizzazione chimico-fisico e nutrizionale del formaggio spalmabile “Lattica” dell’azienda Savoia e sulla determinazione della conservabilità del prodotto stesso (shelf-life), senza e con un nuovo packaging interamente compostabile, con i primi risultati decisamente interessanti che confermano l’alta qualità del formaggio studiato.

Roccabascerana, presentati i primi risultati del progetto Forfresh

La prof Maria Aponte, del Dipartimento di Agraria, ha invece presentato i primi lavori sulla composizione microbiologica ed identificazione dei ceppi autoctoni della Lattica e del latte di Pezzata Rossa da cui deriva, e sulle prime prove di arricchimento della Lattica tradizionale con diversi probiotici al fine di conseguire un formaggio funzionale e nutraceutico.

Sono intervenuti, oltre al titolare dell’azienda Savoia, anche Giuseppe Gorga,  nuovo dirigente regionale della UOD Agricoltura di Avellino, il coordinatore del Gal Partenio Maurizio Reveruzzi, Veronica Barbati, presidente nazionale dei Giovani Coldiretti e Manuel Lombardi, responsabile della filiera Formaggi della Coldiretti.

Al termine del dibattito si è svolta una prova di assaggio tra i partecipanti, che hanno potuto testare i due tipi di formaggi spalmabili, la Lattica tradizionale e quella arricchita con probiotici.

Il borgo e il Fiume un progetto dell’associazione Ribellarci di Apice

L’Associazione “Ribellarci” di Apice porta a casa un altro grande risultato aggiudicandosi un nuovo finanziamento europeo di 200.000 euro circa, erogato dalla Agenzia Nazionale Giovani all’interno del programma Erasmus Plus KA220-YOU – Partnership di cooperazione nei giovani”, con il progetto denominato “R.I.D.E. The Rivers of Ideas”.

Il progetto vede come capofila l’associazione Ribellarci di Apice in partenariato con altre cinque associazioni provenienti da tutta Europa, Social Youth Civil Nonprofit Society (Grecia), Associaçao Portuguesa de Educaçao (Portogallo), Daustvo Bodi Svetloba (Slovenia), Wildfluss-Akademie (Germania) e infine l’associazione Linc.

L’oggetto principale del progetto sono i fiumi ed il loro ruolo nell’ambito delle comunità locali.

L’obiettivo del progetto, invece, è sviluppare buone pratiche e nuove idee di sviluppo territoriale attraverso il coinvolgimento dei giovani e degli attrattori locali.

Le attività del progetto prenderanno il via proprio ad Apice, il 16 e il 17 luglio.

Il 16 luglio presso l’auditorium comunale ci sarà l’avvito delle attività di progetto con l’arrivo e la presentazione dei partner provenienti dai vari paesi europei ad Apice.

I lavori proseguiranno poi presso il Centro Storico di Apice, e si concluderanno nella giornata del 17 luglio, quando i partner prenderanno parte all’evento-cornica denominato “Il borgo e il Fiume”.

Prenderanno parte all’attività del progetto RIDE ed anche all’evento “il borgo e il fiume” le seguenti personalità:

Luigi Mesisca (Ribellarci), Guido Ricci (Linc),Fotini Arapi (Social Youth Civil Nonprofit Society), Joana Diniz (Associaçao Portuguesa de Educaçao), Robin Dewa (Daustvo Bodi Svetloba), Nico Dorino (Wildfluss-Akademie), Giulio Conte (Legambiente Nazionale), Nino Lombardi (Vice presidente della Provincia di Benevento), Angelo Pepe (sindaco del Comune di Apice), Roberta Santaniello (Presidenza Regione Campania – Fondi Para), Antonio Mesisca (Archeologo Appia Patrimonio Unesco), Vincenzo Principe (avvocato). Modererà l’incontro il giornalista Michele Intorcia.

Il borgo e il Fiume un progetto dell'associazione Ribellarci di Apice

Durante l’evento ci saranno mostre fotografiche e proiezione video, oltre a visite guidate del borgo di Apice Vecchia.

Tutto il progetto vedrà il coinvolgimento di almeno 300 ragazzi provenienti da tutta Europa.

Chiude la serata del 17 luglio l’esibizione musicale di Francesco Di Bella & Alfonso Bruno e al termine Luigi Limongelli (Two Opposites/Unruly Girls).

L’evento è patrocinato dal Comune di Apice, BMagazine, Legambiente Medio Calore, Pro Loco e Forum dei Giovani di Apice.

XXII edizione del Premio Massimo Troisi

Inizia il 12 luglio la XXII edizione del Premio Massimo Troisi diretto dall’attore Gino Rivieccio.
La serata inaugurale inizierà alle ore 21:00 con la Prima semifinale del concorso Miglior Attore Comico.

Super4
In conclusione di serata il concerto dei Super4, gruppo vocale formato da Greg Rega, Sabba, Aurelio Fierro Jr. e da Francesco Boccia che farà un omaggio
alla canzone italiani degli anni ’60, ’70 e ’80.

La XXII edizione del Premio dedicato al grande attore sangiorgese è organizzata e promossa dalla Città di San Giorgio a Cremano (Na) e realizzata con un contributo della Regione Campania.
Concorsi, musica, comicità sono gli ingredienti principali di una kermesse che da la possibilità a nuovi autori e comici emergenti di essere valutati da una giuria di qualità, e competente, per l’ambito riconoscimento del Premio Massimo Troisi.
Tra gli ospiti in programma: Ezio Greggio, Ale e Franz, Gigi Finizio, Sandra Milo, Nathaly Caldonazzo, EbbanesisVincenzo De Lucia.
Conduce le serate Titta Masi.

XXII edizione del Premio Massimo Troisi

L’ingresso alle serate della kermesse è gratuito ma è necessario esibire un invito che potrà essere ritirato dalle ore  9 alle 13 e dalle 16 alle 20 presso gli uffici comunali di Villa Bruno.
(Per informazioni email: premio.troisi@e-cremano.it oppure tel. 0815654429)

Su questa XXII edizione il Sindaco di San Giorgio Giorgio Zinno dichiara:

Il Premio Massimo Troisi è ormai un’eccellenza tra le kermesse dedicate ai nuovi talenti comici. Anno dopo anno è diventato infatti, un evento sempre più prestigioso e la partnership con lo “Zelig” di Milano, il tempio della comicità italiana, ne è la prova. Abbiamo raddoppiato le giornate dedicate alle semifinali del Concorso “Miglior Attore Comico”, in quanto la competizione per vincere l’ambito trofeo si preannuncia molto vivace.

Il Premio è riuscito, inoltre, ad imporsi negli anni come appuntamento di cultura e spettacolo incentrato su un variegato programma artistico-culturale che vedrà la partecipazione di protagonisti del cinema, del teatro, della musica, della letteratura e della televisione. Il tutto, sotto la direzione artistica di Gino Rivieccio nella magica atmosfera del parco di Villa Bruno. Un ringraziamento va sempre alla Regione Campania e al Presidente Vincenzo De Luca che anche quest’anno ha contribuito a sostenere il nostro Premio.

Dynamo Academy e Mestieri Campania promuovono due corsi di formazione

Dynamo Academy, impresa sociale che dal 2010 offre advisory, engagement e formazione a imprese, istituzioni e scuole affinché possano essere motori di Bene Comune e creare un impatto nelle proprie
comunità, promuove un’iniziativa rivolta a NEET, giovani che non studiano né attualmente abbiano un lavoro o siano in formazione, e a donne in condizione di fragilità psicologica, economica e sociale. Si tratta di due corsi per Animatore Sociale, riconosciuti dalla Regione Campania e erogati da Mestieri Campania, consorzio regionale che si occupa di formazione e di politiche attive per il lavoro, operando per l’integrazione sociale di persone a rischio di emarginazione ed esclusione, favorendo la formazione e la riqualificazione professionale e svolgendo attività rivolte alla promozione umana, morale, culturale e professionale.

I corsi si svolgono a Napoli e Salerno.

Dynamo Academy e Mestieri Campania promuovono due corsi di formazione
Dynamo Academy e Mestieri Campania lavorano in co-progettazione a questa iniziativa, insieme a tutti gli attori coinvolti per la realizzazione della stessa, desiderando dare il proprio contributo concreto per favorire la professionalizzazione e l’inserimento nel mondo del lavoro di NEET e di giovani donne in condizione di fragilità, la cui situazione costituisce un’emergenza nel nostro Paese.
I corsi hanno l’obiettivo, in particolare, di offrire formazione e possibili sbocchi occupazionali a 13 ragazzi e ragazze fra i 18 e i 35 anni disoccupati, inoccupati, o inattivi, e a 13 donne, in condizione di fragilità, offrendo competenze, strumenti e chiavi di lettura per misurarsi con il cambiamento sociale e inserirsi nella società.
I corsi sono gratuiti perché interamente finanziati. Per questo si ringrazia Intesa Sanpaolo Vita.
Parte di un progetto ampio.

Dynamo Academy

Dynamo Academy

Si tratta della seconda parte di un progetto più ampio che Dynamo Academy e Intesa Sanpaolo Vita hanno l’obiettivo di promuovere a livello nazionale, coinvolgendo più regioni italiane.
Intesa Sanpaolo Vita – attenta al tema dell’inclusione e al problema di grave disagio sociale in cui versa la
popolazione dei NEET – contribuisce concretamente al loro inserimento nel mondo del lavoro, promuovendo la loro formazione e qualificazione, con un’attenzione particolare agli ambiti che riguardano il benessere e la cura delle persone.

Dopo l’avvio del corso di formazione in Tecnico dell’animazione socio educativa in Toscana, attualmente in atto a beneficio di 20 giovani NEET, lo sviluppo del progetto in Campania prevede un elemento di novità: l’ampliamento della categoria dei destinatari di riferimento a giovani donne. L’obiettivo è agire su una altrettanto significativa vulnerabilità sociale: la disoccupazione femminile.

Chi è l’Animatore Sociale

L’Animatore Sociale è una figura professionale che, nell’ambito dei servizi sociali e assistenziali, svolge
un’attività finalizzata all’empowerment di individui e gruppi e alla promozione e realizzazione di interventi di prevenzione e riduzione del disagio sociale di varia natura. L’animatore sociale progetta e realizza attività collettive di carattere educativo, socio culturale e ricreativo rivolte prevalentemente a disabili, anziani, minori svantaggiati, persone con disagio psichico ed altri soggetti in situazione di fragilità. Opera in stretta collaborazione con altre figure professionali e con i servizi del territorio. Trova collocazione, come dipendente o autonomo, in strutture pubbliche e private in cui si svolgono attività finalizzate alla promozione delle potenzialità di relazione, partecipazione e autostima individuali e collettive, alla prevenzione delle marginalità e del disagio sociale, alla integrazione e partecipazione sociale (servizi residenziali, centri diurni socio – educativi, case di riposo, comunità per minori ecc.).

Come si articola il corso

Il percorso si svolge da settembre 2022 a maggio 2023. Comprende 600 ore di formazione, articolate in una parte teorica e una parte pratica di stage. La parte teorica, di 360 ore, si svolge a Napoli (donne) e Salerno (giovani NEET), da metà settembre a fine marzo , e comprende argomenti quali Fondamenti pedagogici dell’animazione socio-educativa, Elementi di psicologia e psichiatria per animazione di comunità, Principi e concetti fondamentali della disabilità, Elementi di sociologia e di ricerca sociale, Metodologia della progettazione socio-educativa, Tecniche e organizzazione di interventi di animazione, Processi e metodologie di lavoro per la promozione e lo sviluppo delle comunità territoriali, Sicurezza, aspetti normativi e deontologici della professione di animatore.
La teoria include un modulo con formazione specifica sul Metodo Dynamo e sulla Terapia Ricreativa che caratterizza Dynamo Camp, Onlus che da 15 anni offre gratuitamente programmi volti a dare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità e a fornire strumenti per affrontare la malattia e la vita, a beneficio di bambini e ragazzi con patologie gravi e croniche e alle loro famiglie, a disabili adulti, a nuclei mamma bambino e a minori che vivono in comunità protette.
Lo stage, di 240 ore, previsto per i mesi di aprile e maggio, ha l’obiettivo di fornire un’esperienza pratica e costruire in modo concreto il proprio curriculum, e avviene in associazioni, imprese sociali o cooperative sociali nel territorio campano. Tra queste, il gruppo Proodos e i consorzi di cooperative sociali La Rada e Co.Re. che, complessivamente, aggregano oltre 40 cooperative sociali campane.
Il corso rilascia una Qualifica professionale di IV livello di Qualificazione Europea per Animatore Sociale.

Partecipazione

Corso sede di Napoli: donne in condizione di fragilità economica ai sensi del DM 17/10/2017 e/o psico-sociale prese in carico dai servizi sociali territoriali pubblici e del privato sociale autorizzati, che abbiano compiuto il 18° anno di età, in possesso di qualificazione professionale di livello 3 EQF oppure diploma di scuola superiore, residenti in Campania al momento dell’iscrizione inoccupate o disoccupate;

Corso sede di Salerno: giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti in possesso di qualificazione professionale di livello 3 EQF oppure diploma di scuola superiore, residenti in Campania, al momento dell’iscrizione inoccupati o disoccupati.

Free Walking Tour of Villages of Tradition

Nell’ambito del progetto Villages of Tradition, il Gal Partenio in collaborazione con l’agenzia Ruralis organizza due Free Walking Tour alla scoperta dei borghi di San Martino Valle Caudina e Summonte.

Free Walking Tour di San Martino Valle Caudina e Summonte

Si parte Domenica 10 luglio, con un suggestivo viaggio nel centro storico di San Martino Valle Caudina e visita guidata al Palazzo ducale, al Convento di Santa Caterina e al Castello longobardo Pignatelli della Leonessa. Il tour si concluderà con una passeggiata naturalistica nell’oasi WWF “Montagna di Sopra” di Pannarano.

Venerdì 15 luglio ci sarà invece la visita organizzata a Summonte, uno dei borghi più belli d’Italia, alla scoperta dei suoi tesori: i Palazzi settecenteschi, il Tiglio secolare, la gigante Scacchiera e la maestosa Torre angioina. L’esperienza si concluderà con una passeggiata naturalistica lungo i sentieri del Parco Regionale del Partenio.

Prenotare le visite turistiche gratuite è semplicissimo, basta accedere alla pagina Facebook dedicata di  o sul sito “www.ruralis.com” e in pochi click avrete il vostro biglietto a portata di mano e in più la possibilità di usufruire del servizio navetta in partenza da Avellino.

L’obiettivo principale dei due eventi è la promozione turistica dei piccoli villaggi incastonati all’interno del grande polmone verde dell’Irpinia, il Parco Regionale del Partenio, e il rilancio del turismo interno in provincia di Avellino dopo le numerose limitazioni imposte dal diffondersi del Covid che hanno frenato l’avvio di un processo virtuoso legato allo sviluppo di questi affascinanti luoghi.

Scroll to top