redazione

Sfanghiamola! Concerto di raccolta fondi per la Romagna allagata a Forlì

Giovedì 15 giugno, dalle ore 17 in piazza Morgagni a Forlì si terrà un nuovo concerto di raccolta fondi per sostenere le zone più interessate dall’alluvione che ha devastato la nostra Romagna.

Arriva Sfanghiamola! Forlì, evento di beneficenza che ricalca l’onda di successo generata da Sfanghiamola! Rimini, concerto avvenuto sabato 27 maggio e che ha raccolto ben 12mila euro.

Tutti i musicisti, i tecnici e i promotori lavoreranno gratuitamente per costruire un evento che nasce spontaneamente dal basso, ed è mosso dall’urgenza emotiva di unirsi dopo i giorni cupi dell’alluvione.

Si esibiranno artisti di diverse generazioni, ma soprattutto artisti che hanno voglia di creare qualcosa di speciale grazie all’aiuto della musica!

Insieme vogliamo incarnare una Romagna unita e solidale, libera, luminosa e resistente.

Il ricavato di ogni birra verrà devoluto interamente in beneficenza a sostegno delle popolazioni alluvionate!

Sfanghiamola! è un progetto aperto: invitiamo tutte le altre città ad usarlo – se vorranno – creando così una rete comune di musica, cultura e solidarietà.

Sfanghiamola! Forlì: gli artisti che si esibiranno

Si esibiranno:

MODENA CITY RAMBLERS
DUO BUCOLICO
ESPAÑA CIRCO ESTE
GIACOMO TONI
THE URGONAUTS
SIDOBE DJ DJ
ANDREA MISSIROLI
CRISTA
EDODACAPO
MARGÒ

CORNER IN BLOOM
MAURA
DI BASE
TOMMASO VENTURELLI
I SANTINI
PETUNIA SAUCE

Avella, ritorna il festival I racconti di Dioniso

Ad Avella ritorna il festival “I racconti di Dioniso”, il primo spettacolo si svolgerà il 18 giugno.

Per il quarto anno consecutivo il teatro classico greco latino torna tra i meravigliosi monumenti avellani. Divisi tra spettacoli all’anfiteatro romano, i monologhi alle tombe romane e i workshop al teatro Biancardi il festival è un vero e proprio baluardo per formare ed informare il suo pubblico che negli anni gli ha regalato la garanzia di successo.

Un ricco calendario ci attende per scoprire le bellezze attraverso l’arte.

I racconti di Dioniso: gli spettacoli all’Anfiteatro

– 18 giugno ore 21:00 – ‘’I MENECMI’’ da Plauto – Prod. Il Tappeto Volante, evento inserito nelle “Giornate Europee dell’Archeologia” programmate dal 16 al 18 giugno con ricco programma per famiglie e bambini che prevede il volo vincolato in mongolfiera.

– 9 luglio ore 21:00 – ‘’ILIADE’’ – Prod. Il Demiurgo

– 3 settembre ore 19:00 ‘’SCHERZETTO’’ by Claudio Malangone – Prod. Compagnia BorderlineDanza

I monologhi alle Tombe romane

– 1° luglio ore 20:00 – “VESEVO, SEBETO E LEUCOPETRA’’ – Prod. M&N’s

– 27 agosto ore 20:00 – ‘’ULISSE ‘’ – Prod. Il Demiurgo

I workshop nel Teatro Biancardi

– 18 giugno ore 10:00 – ‘’ L’AMBIENTAZIONE DI OPERE CLASSICHE IN LOCALITÀ A FORTE IMPATTO

ARCHEOLOGICO, MONUMENTALE E NATURALISTICO ’’ a cura di Domenico Corrado

– 27 agosto ore 10:00 – ‘’I GIOCHI NELL’ANTICA ROMA’’ a cura delle Pedagogiste: Michela Acerra e Cristina

Colucci

– 3 settembre ore 10:00 – “SCHERZETTO – INTO THE PROCESS” a cura di Luigi Aruta.

Dichiara il direttore artistico Nicola Le Donne:

Sono molto soddisfatto che realtà importanti del settore mettano in scena veri e propri capolavori che appartengono alla nostra storia.

Questo non è un risultato che si ottiene da soli ma frutto di un lavoro di squadra condiviso, pertanto grazie ai nostri partner, ad Avellarte nostri soci, al comune di Avella e alla sovrintendenza.

Campania.Wine: un evento unico dedicato al vino campano nel cuore di Napoli

Campania.Wine è un evento unico dedicato al vino campano nel cuore di Napoli. Un comparto, quello vitivinicolo, che si mostra coeso ed in grado di dialogare con altre eccellenze del territorio campano per dare vita a momenti di valorizzazione di grande valore.

L’11 e il 12 giugno le bellezze architettoniche e monumentali di Napoli accoglieranno “Campania.Wine”, rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania (Sannio Consorzio Tutela ViniVesuvio Consorzio Tutela ViniConsorzio Vita Salernum VitesViticaserta – Consorzio Tutela Vini CasertaConsorzio Tutela Vini d’Irpinia) e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i vini a Indicazione Geografica della Campania e i loro produttori-attori, attraverso un suggestivo itinerario di conoscenza esperienziale rivolto ad esperti, giornalisti di settore, addetti ai lavori e appassionati del mondo del vino. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania ed è realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Campagna Medways_EU “European Sustainability. From Mediterranean to the East: new ways to advance Food.

Un intenso programma della durata di due giorni con degustazioni, masterclass, seminari, wine tour, wine talk e wine forum per giornalisti, operatori e winelovers in due luoghi di assoluto pregio in una delle città più affascinanti al mondo, Napoli, oggi meta turistica tra le più blasonate al mondo: Galleria Umberto I, monumentale opera del XIX secolo, una delle gallerie più famose ed importanti d’Italia, tappa fissa per chiunque visiti la città, e il MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli situato a Palazzo Zapata, monumentale palazzo di origine seicentesca affacciato sulla elegante piazza Trieste e Trento, cuore della Napoli Reale. Due luoghi ricchi di fascino che rappresenteranno le due sedi di Campania.Wine.

Campania.Wine: il programma

Il taglio del nastro è in programma domenica 11 giugno alle ore 11 presso la Galleria Umberto I, che ospiterà il walk-around tasting con i banchi d’assaggio delle cantine (aperto sia l’11 che il 12 giugno dalle ore 11.00 fino alle ore 19.30), alla presenza di rappresentanti istituzionali e operatori del mondo vinicolo campano. Il MUSAP sarà invece la sede delle Masterclass e dei laboratori di approfondimento sulle denominazioni. Per l’occasione parteciperà alle attività una importante selezione di giornalisti e influencer specializzati che avranno l’opportunità di conoscere il settore vitivinicolo campano con un link fortissimo al suo territorio di riferimento, un importante connubio che molto può dare in termini di attrattività turistica. Per gli appassionati, oltre al percorso degustazione in Galleria Umberto I, un programma di masterclass sul tema “La Campania in 10 vini” condotte da Chiara Giorleo (su prenotazione, per info masterclass@campania.wine)  in collaborazione con AIS Campania.

Per la stampa in programma numerose Masterclass di approfondimento sui temi “Campania.Wine European Sustainability – La Campania dei vini di montagna”, La Campania dei vini vulcanici e dei parchi naturali”, condotte da Luciano Pignataro, Ferdinando De Simone e Pasquale Carlo.

Per la stampa presente previsti anche approfondimenti sulle eccellenze gastronomiche e tour alla scoperta di luoghi napoletani del fascino unico, tra cui la suggestiva Cappella Sansevero che custodisce il capolavoro del Cristo Velato.

Lunedì 12 giugno altro importante appuntamento in programma alle ore 11.30 presso la Sala Comencini del Musap con il Campania.Wine Sustainability Forum: la bellezza dei paesaggi della Campania e il ruolo dell’enoturismo, focus sulle potenzialità turistiche del settore vitivinicolo in un territorio di grande attrattività come quello campano. Alle ore 17.00, sempre presso la Sala Comencini, l’iniziativa speciale “La Campania che ama la Campania 2023”, assegnazione dei riconoscimenti alle migliori carte dei vini con referenze regionali condotta dai giornalista Luciano Pignataro.

Campania.Wine 2023 rappresenta un’opportunità unica per gli appassionati di vino, gli esperti del settore e per la stampa di immergersi nell’eccezionale biodiversità dei vini della Campania, tra degustazioni, seminari, laboratori enogastronomici e molto altro, in un luogo di grande prestigio e di forte richiamo storico culturale, promuovendo i valori di sostenibilità che contraddistinguono i vini campani e il lavoro dei Consorzi di Tutela e realizzando di fatto, nel cuore di Napoli, un itinerario esperienziale e di conoscenza.

Il programma completo, con tutte le informazioni per l’acquisto dei ticket e le modalità di partecipazione, è disponibile sul sito.

XXVIII edizione del Premio Ragusani nel mondo

Torna il Premio Ragusani nel mondo giunto alla sua XXVIII edizione. Come nella migliore tradizione, lo spettacolo che farà da contorno ai premiati sarà in linea con il prestigio della manifestazione, annoverando artisti di caratura internazionale.

Sabato 29 luglio 2023 in piazza Libertà a Ragusa andrà in scena la celebrazione dell’eccellenza.

È una ragusanità bella, positiva, vincente, quella che emerge dalle oltre duecento personalità di spicco che dal 1995 sono transitate sul palco del PREMIO. Testimonianze di straordinaria laboriosità, fantasia, intraprendenza, vivacità, inventiva, che si propongono come un modello virtuoso per le giovani generazioni, stimolo ed esempio per tutti. Ma diventano anche formidabile occasione per consolidare l’orgoglio della comune identità iblea in quanti coltivano l’amore e la passione per le tradizioni e il territorio. Con uno sguardo vigile rivolto al futuro. Protagonisti del mondo delle imprese, della tecnologia, della cultura, dello sport, che hanno preferito scommettere sulla loro permanenza nella terra di origine.

Storie umane e professionali di successo declinate in un premio che si rinnova nella continuità.

Spiega Sebastiano D’Angelo, organizzatore del Premio Ragusani nel Mondo e direttore dell’Associazione omonima:

Vogliamo rendere un pubblico omaggio, in modo semplice e spontaneo, a tutti quegli iblei che, al di là del concetto tecnico e classico di emigrazione, si sono affermati in Italia e all’estero.

Una straordinaria affermazione nel campo delle proprie attività imprenditoriali, professionali ed artistiche, dando lustro alla provincia di origine e contribuendo ad esaltare nel mondo le doti tipiche della nostra popolazione.

Dopo oltre un quarto di secolo di ininterrotta crescita, l’obiettivo primario è e rimane ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio. Ridare lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle attese dei ragusani e non solo. Una manifestazione che, inserita nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove importanti e significativi flussi turistici. Soprattutto nel segmento del “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.

Un evento al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta rilevanza in campo nazionale e internazionale. Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, scandaglio di percorsi per prospettive di sviluppo economico. Un ponte virtuoso con il mondo. Anche la XXVIII edizione del premio proporrà personaggi che si inseriscono in questo filone di grande idealità.

Uomini di notevole spessore culturale e sociale, con significativi meriti accademici, fieri del loro lavoro ma non travolti dal successo ottenuto. Il loro esempio di vita arricchirà ulteriormente la galleria di straordinarie personalità che onorano la manifestazione e l’intera provincia. Fiera e orgogliosa di avere dato i natali ai suoi illustri figli. Appuntamento dunque al 29 luglio in piazza Libertà a Ragusa, per un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione che si fanno spettacolo.

I Sud in scena al Teatro San Ferdinando

Borgo di Sant’Antonio Abate di Napoli, venti donne debuttano sul palcoscenico del Teatro San Ferdinando di Napoli con I Sud, lo spettacolo a cura di Alessandra Cutolo in programma il 9 giugno prossimo alle ore 18.00.  Napoletane, nigeriane, ucraine, keniane per la prima volta diventano attrici, a conclusione di un percorso che le ha coinvolte negli ultimi cinque mesi con l’omonimo laboratorio teatrale I Sud, realizzato nell’ambito delle attività di Sostegno alla Genitorialità del Progetto “Si Può!”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

I Sud è una produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con l’Associazione IF-ImparareFare, Progetto Si Può!, Con i Bambini – Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Le donne, tutte madri di diverse nazionalità, sono state coinvolte attraverso le attività dell’Associazione IF-ImparareFare, in un quartiere popolare e sempre più caratterizzato dalla multiculturalità come quello in cui sorge il teatro di Eduardo. Hanno lavorato alla messa in scena d’un adattamento del racconto Ambasciata Americana della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichi. A guidarle Alessandra Cutolo, regista di consolidata esperienza in teatro come al cinema, abituata a lavorare in ambienti complessi ed eterogenei insieme a Steve Emejuru coreografo. I laboratori hanno previsto attività finalizzate al superamento della naturale difficoltà a condividere situazioni di vita personale, o semplicemente alla costruzione di un sistema non precostituito, ma multiforme e multiculturale in continua evoluzione in cui tutte sono protagoniste e si sostengono. Attraverso la lettura, la traduzione, la rappresentazione delle scene, le partecipanti hanno lavorato su loro stesse, sull’identificazione col proprio vissuto, sull’elaborazione di esperienze dolorose del passato, finalizzando questo impegno alla creazione di una vera comunità interculturale. Gli educatori dell’Associazione IF-Imparare Fare, capofila del progetto “Si Può!”, di cui il Teatro Stabile di Napoli è partner, hanno collaborato ai laboratori, affinché quello delle donne partecipanti potesse essere un percorso di crescita personale e, contemporaneamente, funzionale a costruire e a rafforzare i loro legami sociali sul territorio.

Si è attivato, così, un profondo processo di inclusione.

Mamme, bimbi, educatori, regista, coreografo, tutti hanno partecipato alla costruzione d’un modello culturale che ha visto queste donne condividere momenti di gioia, spensieratezza, ma anche di introspezione profonda. Le interpreti, infatti, hanno avuto la possibilità di lavorare sull’improvvisazione, rielaborando le loro esperienze e divenendo co-autrici delle loro performance.

I Sud – Nota di regia

Il racconto L’Ambasciata Americana di Chimamanda Ngozi Adichie è una storia di ordinaria follia, una tragedia africana ambientata a Lagos, in Nigeria. Protagonista una donna in fila per ottenere un visto per gli Stati Uniti. Tre uomini, entrati in casa sua alla ricerca del marito, le hanno ammazzato il figlio con un colpo di pistola partito per errore. Una giovane vita spezzata. La difficile ricerca delle parole per dirlo ad una funzionaria dell’Ambasciata, alla burocrazia. L’impossibilità di trovare quelle parole. I Sud del mondo hanno degli elementi comuni. Storie con situazioni simili accadono spesso a Napoli, una città con troppe pistole in circolazione. Più di una volta le donne migranti che arrivano in Europa e si presentano davanti ai funzionari delle Commissioni territoriali, faticano a trovare le parole per raccontare le tragedie di cui sono state protagoniste. Faticano a barattare i loro traumi con un pezzo di carta. O decidono di non farlo, anche se i documenti ottenuti dopo l’“audizione” sono fondamentali per cominciare una nuova vita, per entrare in un consesso sociale nuovo, con una storia condivisa. Restano traumi silenziosi, non elaborati, inespressi.

Chi attraversa il Mediterraneo per cominciare una “vita nuova”, spesso assume un nuovo nome e cerca di lasciarsi alle spalle il dolore attraversato. E il Teatro, più che mai, si rivela uno spazio privilegiato in cui elaborare un trauma riguardante la collettività e non solo le singole storie, attraverso il velo della finzione letteraria, la verità, la potenza dei corpi in scena, attraverso il canto e la danza. Un trauma che riguarda sia chi fugge sia chi accoglie.

Il progetto “Si Può!”

Il progetto “Si Può!” punta a costruire una comunità educante nel Borgo di S. Antonio Abate di Napoli, un territorio ben delimitato nella IV Municipalità con una concentrazione di povertà educativa che ha pochi uguali in Italia e che non ha conosciuto attivazioni riparative come quelle di altri quartieri di Napoli. Con il progetto sono state avviate azioni di accompagnamento alla buona crescita dell’infanzia che coinvolgono le famiglie fragili e che formano giovani operatori. Lo scopo è costruire un intervento innovativo che possa diventare duraturo, dedicato ai bambini in condizione di esclusione precoce multi-dimensionale, fino a 10 anni di età ed ai loro genitori, in particolare le mamme. “Si Può!” è stato selezionato nell’ambito del bando “Un passo avanti” dall’Impresa Sociale Con i Bambini e finanziato attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Parte da Napoli il Green screen tour dello jazz-crooner italiano

Walter Ricci inizia da Napoli un lungo tour estivo – intitolato Green screen che lo porterà in giro per lItalia, e allestero, per ben sedici tappe che toccheranno anche Bari, Palermo, Milano, Cosenza, Matera e Brindisi con due appuntamenti attesissimi in Francia. 
Il crooner italiano Walter Ricci, napoletano dallanima e dal sound internazionale, annuncia la tournée estiva che lo vedrà coinvolto per 16 live  in collaborazione con la società Mr.few.
Non è una novità per Walter suonare dal vivo in lungo e in largo per lo stivale e molti sono già gli appuntamenti internazionali che il prodigioso cantante e pianista affronta da alcuni anni con esibizioni esclusive a Dubai Mosca e New York.
 
Venerdi 9 giugno – con leccezionale featuring del trombettista Fabrizio Bosso – si esibirà dal vivo presso la Fondazione Foqus (Via Montecalvario, Quartieri Spagnoli) con un sentito omaggio a Nat King Cole icona del jazz americano che attraverso le sue interpretazioni ci ha lasciato un repertorio di brani indimenticabili.
Walter Ricci gli rende omaggio rispettando i canoni dell’ epoca utilizzando la forma del trio jazz. Accompagnato da Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria due grandi musicisti amici da sempre, esplora il repertorio sempreverde dei classici delleclettico artista americano.
Ho conosciuto Nat King Cole attraverso le sue interpretazioni ed è stato amore al primo ascolto ma vederlo in tv recitare e cantare mi ha totalmente rapito al punto di considerarlo un modello di riferimento per la mia carriera artistica.
È stato doveroso quindi, omaggiarlo attraverso la produzione di un disco in vinile registrato dal vivo in studio nel rispetto totale dei canoni del tempo.

Green screen tour: calendario

“Walter sings Nat King Cole” feat Fabrizio Bosso

presso Fondazione Foqus / Napoli

23 Giugno 

Argiro 52 / Bari

26 Giugno 

Palazzo Butera / Palermo

Sicilia Jazz Festival

27 Giugno 

TBA

28 Giugno

Don Lisander / Milano

Bluenote Off

29 Giugno 

“Walter sings Nat King Cole” feat. Fabrizio Bosso

Piano B / Rende (CS)

01 Luglio

“My little Italy” feat. Jeanpierre Como

Neufchâtel-Hardelot (Francia)

Jazz’Opale

03 Luglio

“My little Italy” feat. Jeanpierre Como

Peillon (Francia) 

Peillon Jazz Festival

13 Luglio 

TBA

15 Luglio

“Walter sings Nat King Cole” feat. Stefano di Battista

Pompei Jazz Festival (Na)

25 Luglio

TBA

02 Agosto

“Walter sings Nat King Cole” feat. Stefano di Battista

Maiori (Sa)

Porto turistico

04 Agosto 

Lercara Friddi (Pa)

My way festival

09 Agosto

Serre (Sa)

Alburni World Jazz Festival

23 Agosto 

Giardini dell’hotel del campo

Matera

24/25 Agosto

Palazzo Roma

Ostuni (Br)

Vattene è il nuovo singolo di Fedele

Vattene è il nuovo singolo del cantautore romano Fedele, canzone che racconta una storia sofferta, dove emerge dolore e inquietudine per la mancanza di comprensione e per la consapevolezza della fine di un amore importante. L’assenza di un dialogo e la mancanza di attenzione da parte della ragazza portano inesorabilmente alla conclusione della relazione, nonostante tutto l’amore e gli sforzi fatti per mantenere vivo il legame sentimentale.
“Forte e particolare la contrapposizione tra il testo del brano molto triste e le sonorità latine che ci accompagnano verso l’inizio dell’estate”.

Il brano prodotto da Defurias e già disponibile nei principali store digitali, è stato registrato presso lo studio Ocean Music di Modena, per l’etichetta discografica The Lab Music Factory.
Fedele, all’anagrafe Gianluca Fedele, è un cantautore.

Nato a Roma l’11 febbraio del 2000. La sua passione per la scrittura si manifesta fin da bambino con la poesia. Da adolescente si appassiona alla musica pop e rap italiana. A 16 anni scrive la sua prima canzone. Nel corso degli ultimi anni arriva più volte alle finali di Area Sanremo e del contest di Anas e Radio Italia sulla sicurezza stradale. Nel 2020 vince il Summer Day Contest di Fondi.

A ottobre 2022 canta i suoi inediti sul palco del MEI di Faenza. Nel 2022 inizia la collaborazione con il producer Defurias. I suoi brani sono stati trasmessi da molte radio e sono entrati in diverse playlist editoriali di Spotify, tra cui Sanguegiovane e Generazione Z. La musica per il cantautore è una cura, uno strumento per elaborare il proprio vissuto, per superare il dolore più profondo e per esprimere le emozioni più pure. L’artista confessa che: “Fedele è più Gianluca di Gianluca stesso”.

Conversazioni in Irpinia: quel che resta della permanenza

Quel che resta della permanenza è il titolo della rassegna di incontro ideata e diretta da Emilia Bersabea Cirillo e Franco Festa che si svolgerà presso la Biblioteca Provinciale S. e G. Capone.

Permanenza vuol dire, tra le tante accezioni, “stare in luogo in modo radicato” ed è con questa definizione che si muove la seconda rassegna di ‘’Conversazioni in Irpinia’’, quest’anno dedicata proprio a chi ha deciso di restare (e resistere) in Irpinia.
Chi sono, cosa fanno e soprattutto perché hanno deciso di stare in questa provincia del Sud interno?

Proseguono gli incontri, iniziati a marzo e che si concluderanno a novembre, occasione per fare una riflessione con quanti risiedono e operano in Irpinia.

Martedì 6 giugno alle ore 17.30 presso la Biblioteca Provinciale ‘’S.e G. Capone’’, avrà luogo ‘’Conversazioni su  quel che resta della permanenza con Enzo Tenore e Michele Citoni’’ .

Vincenzo Tenore, classe 1974, architetto, è stato consulente per il design e gli allestimenti del Museo della Plastica, Fondazione PLART e direttore del Concorso Internazionale di Design, nell’ambito del Festival Internazionale di Design di Napoli. Ideatore di strategie per la riattivazione dei patrimoni dismessi delle aree interne presso Amministrazioni locali. Ha organizzato e diretto attività di urban center e laboratori partecipati.

Ha allestito mostre presso il Padiglione delle Arti e il Museo Madre di Napoli, la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, Castel dell’Ovo, il Museo delle Arti Visive Irpine e presso gallerie private. Nel 2017 è invitato a conferire al TEDx NAPOLI come Best Practice per lo Sponzfest di Vinicio Capossela di cui è organizzatore e creative director per allestimenti, aree food ed eventi.
È autore di pubblicazioni su riviste e testi di settore sul tema della riattivazione delle aree interne e dell’architettura degli interni.

Focalizza la sua ricerca sulla progettazione sostenibile lavorando con una metodologia di approccio ai contesti, recuperando i patrimoni dismessi, siano essi iconografici che di conoscenze, facendo sinergia con i tessuti produttivi locali, mettendo a sistema le competenze dei territori.

Le scale di intervento sono molteplici, dal design di prodotto, alla consulenza aziendale, alla riqualificazione urbana ed ambientale, alla organizzazione e gestione di eventi di promozione e valorizzazione dei territori, agli allestimenti museografici, alle installazioni artistiche, alla edificazione ex novo e al restauro, lasciando sempre interagire il locale con il globale, la tradizione con il contemporaneo. Dal 2012 è animatore di un tavolo multidisciplinare denominato RIHABITAT con cui studia strategie di recupero dei centri minori abbandonati delle aree interne.

Michele Citoni, da giornalista, autore, conduttore radiofonico ha lavorato per Roma Italia Radio, Teleroma 56, Rai Radio 2, è stato Caporedattore di Radio Città Futura/Popolare Network, collaboratore del mensile La Nuova Ecologia e di altre testate.
È autore, regista, produttore, operatore, montatore di prodotti audiovisivi nei settori del documentario di creazione, video giornalismo, installazioni artistiche, con i quali ha partecipato a festival e rassegne in 35 paesi del mondo.

Svolge numerose attività di animazione sociale, didattiche, artistiche fondate sulla lettura del territorio e focalizzate sull’attivazione di dinamiche, di trasformazione nelle relazioni tra individui, comunità, ambiente. È attivamente impegnato in associazioni culturali e progetti museali che svolgono, nei territori dell’Italia interna del sud, attività di promozione della cultura antropologica, di sviluppo locale, di animazione sociale e culturale anche attraverso le arti contemporanee. È autore, tra gli altri, dei seguenti film documentari realizzati in Irpinia e Lucania: Terre in moto (2006), Mezzafemmina a Rocchetta Sant’Antonio (2014), Avellino-Rocchetta, sospensione di viaggio (2015), Traduzioni. Verso un’accademia del design rurale in Alta Irpinia (2016), 5×7 – il paese in una scatola (2018), Dire Fare Basilicare. Giochi di parole per territori (r)esistenti (2019), La stoffa di Mary (2020).

‘’Conversazioni in Irpinia ‘’ dibatte sull’idea di restare, vivere, “radicarsi” nel proprio luogo di origine, pur coscienti delle difficoltà, ma convinti della necessità morale e della propria scelta.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero fino a esaurimento posti.

Grande successo per l’evento Uno Chef per amico

Grande successo per il Gran Galà di beneficenza Uno Chef per Amico, organizzato dall’associazione Micolorodiblu onlus, in favore dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico e della loro integrazione lavorativa.
Arte, gusto, convivialità e solidarietà gli ingredienti di una serata che ha registrato il tutto esaurito e una grande partecipazione sia da parte del grande pubblico che delle autorità istituzionali. Presenti il neo sindaco di Ottaviano, Biagio Simonetti, il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, l’ex senatore Francesco Urraro ed il consigliere regionale Massimiliano Manfredi.

L’evento, in scena il 29 maggio, a Casale Irfid, ha visto sfilare oltre 40 artigiani del gusto per lanciare un messaggio positivo attraverso piatti e ricette prelibate. Chef, pasticcieri, pizzaioli e master griller, chiamati a raccolta dagli chef organizer Tommaso Foglia e Gennaro Langellotti, hanno esibito saperi e sapori lungo un percorso del gusto magistralmente allestito dall’event designer Mirella Greco.

Hanno dichiarato Foglia e Langellotti:

Chi è più fortunato ha il dovere di donare il proprio tempo e impegnarsi in iniziative di responsabilità sociale in modo che nessuno resti indifferente a queste problematiche. Ma cosa ancor più importante dobbiamo fare rete, ciascuno con la propria professionalità per aiutare questi ragazzi a entrare nel mondo del lavoro perché il lavoro è un diritto e tutti hanno diritto ad una possibilità.

Uno Chef per amico rappresenta un tassello importante per un più ampio progetto di raccolta fondi che contribuirà alla costruzione di corsi di formazione a sostegno dei ragazzi autistici con lo scopo di valorizzarne le risorse, le abilità e le potenzialità.

Ha dichiarato la Presidente di #micolorodiblu onlus Maria Gallucci:

Siamo grati a tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa sia cucinando che dandoci sostegno materiale. Quella di lunedì è solo una tappa di un percorso di integrazione sociale e lavorativa che in meno di 24 ore ha già dato i suoi frutti: questa mattina (ieri per chi legge, ndr) siamo stati ricevuti dal pizzaiolo Luca Doro di Macerata Campania che assumerà con regolare contratto retribuito il giovane e talentuoso Alessandro, un ragazzo speciale.

È solo uno dei tanti traguardi che grazie all’evento, riusciremo a portare a compimento nel corso dell’anno.

Non abbiamo la pretesa, con il nostro impegno, di sostituirci alle istituzioni, ma di accompagnarle in un percorso proficuo e sinergico che dia risultati concreti di occupazione e, quindi, di dignità, nel breve e medio termine.


Ad allietare la serata anche l’ intrattenimento. La serata condotta dalla giornalista Rosa Iandiorio, ha visto alternarsi sul palco Andrea Sannino, Ciro Alma e Antonio D’Aquino, protagonista della serie TV Mare Fuori. Accolti dal calore del pubblico, ciascuno con la propria arte, ha dato un contributo importante per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di un tema ancora poco esplorato.
Uno Chef per Amico è stato altresì reso possibile grazie alla collaborazione di tante aziende partner, ma in particolar modo del centro Neapolisanit e dell’Isis De Medici guidato dal preside Vincenzo Falco.

Torna in libreria Lidia Yuknavitch con Lasciarsi cadere

Torna in libreria Lidia Yuknavitch, autrice di La cronologia dell’acquacon un nuovo romanzo, per la prima volta tradotto in Italia: Lasciarsi cadere.

Dentro a tutto ciò che scrivo c’è una bambina. A volte è morta e infesta la storia come un fantasma. A volte è un’orfana di guerra. A volte semplicemente gironzola. Forse la bambina è una metafora, o forse sono io, o forse è un personaggio che non la smette di tornare.

Lasciarsi cadere: trama

Lidia Yuknavitch con il suo lucido coraggio ci conduce fino al punto in cui è “impossibile distinguere le macerie dalla realtà”. Lasciarsi cadere è un romanzo struggente sulla ferocia della Storia, della vita, e sulla tenacia di chi resiste.

In un villaggio dilaniato dell’Europa Orientale, una fotografa americana cattura un’immagine che mostra con forza terribile la follia della guerra: una bambina fugge dall’esplosione che ha appena inghiottito la sua casa e la sua famiglia e vola verso l’obiettivo – verso chi guarda, al riparo dal pericolo.

Quel giorno nei paraggi c’erano delle persone da cui sarebbe potuta correre. C’erano, ovviamente, i soldati; persino nella brutalità, doveva essercene qualcuno di buon cuore, un uomo che ricordasse la propria famiglia e spedisse la bambina almeno in orfanotrofio. C’erano altre persone lì attorno, gli abitanti del villaggio, nascosti o che guardavano. E, senza che lei li vedesse, gli stranieri: fotoreporter clandestini a caccia dello scatto perfetto, giornalisti disposti a morire per accaparrarsi uno scoop, operatori dei “diritti umani” che gironzolavano nelle “case sicure”.

La foto vince premi e diventa un’icona in tutto il mondo. Ma soprattutto diventa l’ossessione della prima donna a cui la fotografa spedisce lo scatto, una scrittrice già tormentata da una devastante tragedia personale che, di fronte a quell’immagine, precipita in una depressione profonda. Il marito e alcuni amici tentano di rintracciare la ragazzina sconosciuta e portarla negli Stati Uniti, salvandola così da salvare anche la donna e ricondurla alla vita. Ma cosa accadrà quando questi mondi lontani – Est e Ovest, reale e virtuale, poesia dell’attimo e spietatezza del quotidiano – si incontreranno e scontreranno?

Lidia Yuknavitch 

Lidia Yuknavitch: chi è?

Ha insegnato Scrittura creativa, Letteratura e Studi femminili alla Eastern Oregon University. Il libro di Joan (Einaudi, 2019) è stato inserito dal New York Times nella lista dei “100 migliori libri” del 2017. La cronologia dell’acqua (nottetempo, 2022) è diventato un libro di culto anche in Italia, dopo aver conquistato lettori e lettrici in tutto il mondo.

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