redazione

Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarrauted al Teatro Mercadante

Come possono le parole non dette o le intonazioni ambigue provocare malintesi e guastare definitivamente l’amicizia di due vecchi amici?
La commedia Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità.
Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle intonazioni a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati.

Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarrauted

Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarrauted

Pour un oui ou pour un non è quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca lacerazioni profonde, ferite insanabili.
Franco Branciaroli e Umberto Orsini si ritrovano sulla scena dopo tanti anni per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede.
A guidare questo gioco sarà uno dei maestri indiscussi dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, che ritorna al suo antico amore per la prosa.

Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarrauted all’ 8 al 13 febbraio al Teatro Mercadante.

Teatro II di Sergio Blanco

«Il mio lavoro è mentire la verità»: questa frase ben definisce l’operazione che compie Sergio Blanco in questi cinque testi, uniti dal concetto da lui sviluppato di autofinzione: l’autobiografia come canovaccio per continue invenzioni e reinvenzioni di sé, in una sfida all’attendibilità della memoria, in una sorta di cronaca-documento della propria vita che mescola il vissuto probabile all’esistenza inesistente.

La morte del padre, la sessualità violenta, il terrorismo, la ricerca dell’amore e della vita nell’arte, come in un autoritratto allo specchio, dove ogni piano riflette l’altro in un rimando continuo alla finzione e alla realtà dell’Io, sono i temi portanti dei quattro testi, che vedono per protagonisti lui stesso e figure legate alla sua vita: la sorella, Joan Brossa, i suoi collaboratori, il suo medico, i suoi amanti, in un turbinio di realtà e fantasia, dove il fine ultimo è confondere lo spettatore, spesso ignaro se si tratti di realtà, possibilità, probabilità o finzione.

Teatro II di Sergio Blanco

Teatro II di Sergio Blanco

Sergio Blanco: biografia

È un drammaturgo e regista teatrale franco-uruguaiano.

Ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Montevideo e vive attualmente a Parigi.

Dopo aver realizzato studi di filologia classica ha deciso di dedicarsi interamente alla scrittura e alla regia teatrale.

Le sue opere hanno ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Nacional de Dramaturgía del Uruguay, il Premio de Dramaturgía de la Intendencia de Montevideo, il Premio del Fondo Nacional de Teatro, il Premio Florencio al Miglior Drammaturgo, il Premio Internacional Casa de las Américas e il Premio Theatre Awards al Miglior Testo in Grecia.

Nel 2017, per Tebas Land ha ricevuto il prestigioso British Award Off West End a Londra, premio bissato nel 2021 con L’ira di Narciso.

Una famiglia allargata, cane compreso di Marianna Scagliola

Una famiglia allargata, cane compreso è il romanzo d’esordio di Marianna Scagliola pubblicato dalla casa editrice Graus Edizioni nel quale la voce narrante del padre di famiglia Gennaro Schiattarella racconta le vicissitudini di una “tradizionale” famiglia napoletana.

Il titolo arricchisce la collana «Tracce», dedicata alla narrativa, ed è impreziosito dalla prefazione firmata dalla “voce ufficiale” dello Stadio Maradona di Napoli, lo speaker radiofonico Decibel Bellini. Quest’ultimo e il protagonista condividono una passione importante: il calcio. Da grande “patito” del Napoli, infatti, Gennaro non soltanto dovrà fare i conti con un televisore capriccioso che gli impedisce di vedere le sue amate partite, ma dovrà anche cercare di “tollerare” la presenza di un figlio juventino nella sua casa, situazione inaudita per un padre napoletano: «Tutti i suoi tentativi per riportarlo sulla retta via erano falliti miseramente e Gennaro per quel tradimento non si dava pace».

Tutti i membri del piccolo focolare Schiattarella vivono in un appartamento da ottantadue metri quadri in centro, spazio un po’ piccolo per una famiglia “allargata” come la loro. Discussioni, silenzi e battibecchi sono all’ordine del giorno sottolineando quanto sia difficile la convivenza.

La storia, oltre a divertire e allietare con scene comiche, offre numerose pagine introspettive. Ogni personaggio rappresenta una realtà estremizzata delle caratteristiche che fanno di un partenopeo, un napoletano d.o.c.: Concetta è una casalinga ossessionata dall’ordine e dalla pulizia; Gennaro adora essere “servito e riverito” e ritiene che sopportare la suocera per ricevere la sua pensione sia già un lavoro quanto mai     estenuante; a loro si aggiungono i tre giovani figli della coppia. Tuttavia, la famiglia Schiattarella non si conclude qui: a completare il quadretto familiare la strana presenza che saltuariamente si avverte in casa in alcune occasioni, “o’ munaciello”, e il coprotagonista della storia, il bianco meticcio a quattro zampe, Pulcinella.

Quando Concetta però simula la scomparsa dell’amato cucciolo e mascotte di casa, l’intera famiglia si adopera per le ricerche dimostrando che non si dovrebbe dare mai nulla per scontato, nemmeno, o forse soprattutto, l’amore per la famiglia.

Una famiglia allargata, cane compreso di Marianna Scagliola

Una famiglia allargata, cane compreso di Marianna Scagliola

Marianna Scagliola: biografia

Marianna Scagliola è nata a Napoli nel 1978. Grazie a suo nonno si è appassionata al dialetto napoletano e ha cominciato a scrivere poesie in vernacolo grazie a sua madre, alla cucina partenopea e alla battuta facile. Nel 2000 si cimenta nella scrittura di racconti che vengono inseriti in raccolte pubblicate da case editrici locali: è il caso di 19 (diciannove), pubblicato in Le affinità affettive (Albus Edizioni, 2008) e Precario, in Lavoro in corso (Albus Edizioni, 2008). Nel 2007 partecipa al laboratorio di scrittura comica e umoristica “Achille Campanile”, fondato da Pino Imperatore, ed è amore a prima scrittura. Con Una famiglia allargata, cane compreso estende la sua scrittura anche al romanzo pubblicando il suo primo volume.

La collana “Tracce”

Morbide e sinuose come impresse sulla sabbia, indelebili ed eterne come scolpite nella pietra: queste sono le tracce che danno il nome alla collana. Si tratta di un contenitore essenzialmente riservato alla narrativa, che racchiude storie lunghe di autori affermati o di debuttanti altamente promettenti; un espositore eccellente per talenti nazionali che mettono in mostra la propria abilità scrittoria, con le quali sono capaci di imprimere le proprie orme nell’animo del lettore, il quale viene preso per mano e accompagnato lungo un cammino indimenticabile attraverso storie uniche. Non ci sono restrizioni di contenuti: la collana abbraccia tutti i generi letterari, che siano romanzi drammatici o polizieschi, sentimentali o d’avventura, autobiografici o fantastici.

Brevi interviste con uomini schifosi interpretato da Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Brevi interviste con uomini schifosi (1999), una raccolta di 23 racconti, di David Foster Wallace diventa una rappresentazione teatrale diretta da Daniel Veronese e interpretata da Lino Musella e Paolo Mazzarelli.

Una scelta coraggiosa quella di Veronese, per chi conosce bene lo scrittore e i contenuti dei suoi romanzi, in particolare dell’opera letteraria in questione. Brevi interviste con uomini schifosi, se volessimo riassumerlo con poche parole, è un bestiario completo che racchiude e definisce l’umanità e la società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi

Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Dei 23 racconti che compongono il testo letterario sono stati scelti 8 dialoghi, che meglio definiscono il mood dell’opera e che ben riflettono, con le dovute sfumature che caratterizzano ciascun io, ciò che caratterizza l’uomo nella sua essenza e totalità individuale e collettiva.

Siamo tutti in qualche modo difettati: c’è chi esaspera un tratto distintivo caratteriale, chi diventa vittima, chi carnefice ma ciò che predomina è il ruolo, consapevole o scelto a ragion veduta, che ciascun individuo decide e vuole interpretare, per arrivare ad un fine sia esso materiale o metafisico.

Il cinismo e lo humor nero predominano nella rappresentazione teatrale portata in scena, dividendo il pubblico facendolo alternare, durante i diversi dialoghi, tra chi si immedesima e partecipa in sacro silenzio, alle volte commiserandosi o prendendo semplicemente consapevolezza di ciò che si è e tra chi ride travolto dall’assurdità di un momento o di un sentire che non gli appartiene e che sente lontano. In base a questa divisione e a questa tipologia di approccio, si nota quella vena disincantata e cruda che appartiene a quel modo di descrivere la vita nella sua poca eleganza che definisce un quadro grottesco di ciò che siamo, in fondo lo siamo un po’ tutti. Ciascun essere umano definisce un ruolo per se stesso, in cui si identifica e che ha lo scopo di farci vivere, in fondo, per come abbiamo scelto e per come vogliamo farci riconoscere sia dall’altro che dalla società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi tocca diverse problematiche non solo individuali e disturbate ma soprattutto sociali. Un esempio nonché tratto distintivo è la scelta non casuale di Daniel Veronese di portare sul palco due uomini che senza travestimenti, imbelletti o riconoscibili da tratti distintivi sessuali si scambiano i ruoli interpretando l’uomo e la donna durante lo spettacolo. Una scelta, questa, che ben si presta alla modernità dei nostri tempi.

Il risultato della rappresentazione teatrale trasuda di una verità cruda che non parla per metafore e di riflessioni intime e sociali su cui, ciascuno spettatore, inevitabilmente valuterà.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace va in scena a teatro

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace

Brevi interviste con uomini schifosi è stato in scena fino al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli mentre dall’8 al 13 febbraio è in scena al Teatro India a Roma.

M5S, Gaudiano: Borghi a rischio spopolamento

La senatrice Felicia Gaudiano:

I fondi del PNRR, come emerge dalle linee di indirizzo tracciate dal Governo, sono un’opportunità straordinaria per sviluppare nuovi progetti di rigenerazione e di attrattività per i nostri borghi storici. In caso contrario, la nostra storia rischia di andare dispersa per sempre, nonostante l’azione di contrasto che portiamo avanti da anni. Non possiamo perdere questa occasione. Chiedo un confronto con De Luca: il governatore si apra al dialogo.

È necessario che venga rivista la delibera della giunta della regione Campania del 18 gennaio 2022, relativa all’individuazione dei borghi a rischio abbondano e abbandonati, che potranno predisporre dei progetti pilota per la loro valorizzazione e per la rigenerazione culturale, sociale ed economica, al fine di poter concorrere all’utilizzo dei fondi del PNRR dedicati a questo scopo (PNRR Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo).

A dirlo è la Senatrice del Movimento 5 Stelle Felicia Gaudiano, in confronto costante con le amministrazioni locali delle aree interne del Cilento e del Vallo di Diano.

Raccolgo e condivido le perplessità degli amministratori locali delle aree interne che si vedono esclusi, per motivi tutt’altro che chiari, dalla possibilità di accedere ai fondi. Penso, ad esempio, a Roscigno vecchia, nel Cilento, il Paese-Museo abbandonato che, pur avendo tutti i requisiti è, ad oggi, tagliata fuori dal raggruppamento, come ha giustamente denunciato il sindaco Pino Palmieri.

Felicia Gaudiano

Felicia Gaudiano

Chiarisce la senatrice Felicia Gaudiano:

Spetta alle Regioni individuare i centri caratterizzati da un “indice di spopolamento progressivo e rilevante. La giunta della Campania, però, ha individuato solo 38 comuni della nostra regione.  Ci sono tanti altri comuni che hanno indici di spopolamento altissimi, ma sulla base della delibera emessa dal governo della Campania DGR 30/2022 (ovvero l’avviso pubblico destinato ai Comuni per la manifestazione di interesse), non avranno la possibilità di presentare istanza perché esclusi a priori dallo schema di riparto dei finanziamenti nazionali in ambito regionale. Chiediamo al Presidente De Luca di farsi carico di una immediata richiesta di chiarimenti agli organismi regionali, per permettere a tutti i territori di avere eguale dignità all’interno della nostra regione.

Le linee di indirizzo del governo nazionale prevedono l’individuazione di interventi finalizzati alla valorizzazione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela dei beni culturali con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Da anni ci battiamo per i nostri territori interni, per contrastare la fuga di giovani, di famiglie, con natalità spesso pari a zero, sempre più proiettati a trasferirsi verse aree fortemente urbanizzate fuori dalla Campania. Dalle case fantasma abbandonate, dai vicoli vuoti, deve risuonare nuova vita. Possiamo aprire nuovi orizzonti, con progetti sperimentali che mettono in campo le energie e i talenti dei nostri giovani. Non possiamo perderli.

Luca Polito eletto delegato del coordinamento dei Forum della Provincia di Benevento

Il Consiglio Direttivo del Coordinamento del Forum dei Giovani della Provincia di Benevento, nel corso dell’ultima assemblea, tenutasi lo scorso 30 gennaio, ha eletto il proprio delegato al Forum Regionale dei Giovani, l’organismo pubblico di partecipazione giovanile della Regione Campania.

L’assemblea sannita ha designato mediante voto all’unanimità il ventitreenne Luca Polito, del Forum dei Giovani di San Marco dei Cavoti, studente magistrale di Giurisprudenza presso l’Università del Sannio. Il giovane Polito vanta una lunga esperienza nel campo delle politiche giovanili e dell’associazionismo, percorso iniziato nel 2019 quale Coordinatore del Forum di San Marco dei Cavoti e proseguito con la nomina a Segretario del Coordinamento dei Forum sannita nel 2021.

Luca Polito

Luca Polito

In questi anni Polito si è fatto promotore di numerose iniziative volte alla sensibilizzazione del territorio in merito alle tematiche giovanili quali l’occupazione, l’imprenditorialità e il rinnovamento culturale e sociale delle aree interne, configurandosi quale parte attiva del tessuto sociale locale e distinguendosi per le proprie capacità relazionali e umane.

L’elezione di Polito all’assemblea del Forum Regionale rappresenta una svolta importante per il Coordinamento sannita, come ha affermato anche il Coordinatore provinciale Daniele Belmonte nel corso del suo intervento a chiusura delle operazioni di voto il quale, dopo aver formulato i propri auguri di buon lavoro al neo-eletto delegato ha dichiarato:

La presenza del nostro delegato, Luca Polito, all’interno dell’organismo del Forum dei Giovani della Regione Campania sarà fondamentale per la nostra crescita e per continuare ad allargare la rete di rapporti con altre associazioni e altri giovani su tutto il territorio campano.

La speranza è che l’organismo “Forum dei Giovani regionale” possa essere veicolo per la diffusione di stimoli provenienti dall’azione dei Forum comunali e dai Coordinamenti provinciali, in modo da favorire la partecipazione attiva alla vita sociale e politica e avvicinare i giovani alle istituzioni e le istituzioni al mondo dei giovani. Inoltre, si spera che le risorse derivanti dal PNRR possano essere indirizzate ed investite grazie all’ausilio e il supporto del Forum Giovani regionale verso una progettazione che metta al centro i giovani e tutto ciò che li circonda, tra cui lavoro e formazione in primis.

Cammarano: “Pnrr, rivedere criteri di scelta dei borghi della Campania”

Nota alla Regione da parte del presidente della Commissione Aree Interne: “Esclusi siti prestigiosi”
Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se:
Vanno rimodulati i parametri di scelta dei borghi campani ammessi a partecipare al bando per l’assegnazione del fondo di 20 milioni previsto con il Pnrr. Dal finanziamento, infatti, sono risultati esclusi siti di prestigio storico e architettonico come Roscigno Vecchia, che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Tra i requisiti, inoltre, pare non si sia tenuto conto di criteri relativi al potenziale culturale e storico che soprattutto nelle aree interne dovrebbero essere preminenti per il rilancio”.
Michele Cammarano

Michele Cammarano

Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se “come previsto dalle linee di indirizzo del Ministero della Cultura, fra i parametri utilizzati dalla Regione Campania, si sia tenuto conto anche di quelli di interesse ambientale, paesaggistico e culturale dei siti.
Infine abbiamo richiesto una proroga delle date di presentazione dei progetti, così da fornire un tempo di lavoro maggiore per la redazione di proposte credibili.
Come è noto, nell’ambito degli investimenti del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Linea A dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” è dedicata a 21 progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, in uno con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro.
Per la definizione dei 21 progetti finanziati dalla Linea A, dell’importo massimo pari a 20 milioni di euro per ciascuno, il Ministero della Cultura ha chiesto alle Regioni di presentare entro il 15 marzo 2022 la candidatura di un borgo per ciascuna regione o provincia autonoma.
La Giunta della Regione Campania, con propria deliberazione n. 30 del 18 gennaio 2022, ha avviato il percorso di individuazione e predisposizione del progetto pilota, recependo le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento 2.1 Attrattività dei Borghi del Ministero della Cultura e determinando i 38 comuni che possono accedere alla candidatura con la presentazione di una manifestazione d’interesse.
Con Decreto n. 45 del 31/01/2022 la Direzione generale per le Politiche culturali ed il turismo ha approvato l’Avviso Pubblico rivolto ai comuni della Campania di cui alla DGR. n. 30 del 18 gennaio 2022 recante “Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati” in uno con gli allegati che ne costituiscono parte integrante, dove vengono riportati i criteri di accesso e le modalità di presentazione e di valutazione delle candidature.
Come definito nel suddetto Decreto e nella DGR pubblicata sul BURC n. 12 del 31/01/2022, l’istanza di partecipazione alla Manifestazione di Interesse, compilata secondo le modalità indicate nell’Avviso Pubblico, unitamente agli allegati richiesti, dovrà essere inviata entro il 15 febbraio 2022 alle ore 23,59 all’indirizzo di posta elettronica certificata di Regione Campania.
Alla luce di queste premesse, appare palesemente giustificata la forte contestazione raccolta in queste ore dai Sindaci che si sono visti esclusi dall’elenco dei 38 comuni candidati, considerato che molti di questi hanno oggettivamente i requisiti di borghi così come previsti dalle normative nazionali ed inoltre numerosi di essi (citando uno per tutti, il borgo di Roscigno) hanno oggettivamente tutte le caratteristiche previste dalle Linee di indirizzo del Ministero per rientrare nel gruppo dei comuni potenzialmente oggetto dell’intervento di Rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi.Il Bando regionale (allegato alla DGR n. 30/2022) invece prevede un elenco di parametri non esaustivo e rappresentativo per le finalità del Bando. Nello specifico non si prendono in considerazione criteri e requisiti definiti nelle Linee di indirizzo ministeriali quali ad esempio:
– l’interesse ambientale (comune localizzato in area protetta)
– l’interesse paesaggistico (comune localizzato in area di valore paesaggistico)
– l’interesse culturale (appartenenza a siti Unesco, riconoscimenti di interesse internazionale e nazionale, appartenenza a reti e itinerari riconosciuti ecc.) e borghi inclusi in sistemi di valorizzazione (comuni appartenenti ai sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione) con particolare riferimento alle Aree Interne.
Per quanto sopra, si chiede in primis di considerare l’opportunità di rivedere, sulla base di parametri più aderenti allo spirito della linea di investimento prevista dal PNRR, l’elenco dei comuni che possono partecipare all’intervento 2.1. “Attrattività dei Borghi”.
In subordine, in considerazione dei tempi stringenti definiti dal Ministero per la presentazione da parte di ogni Regione della candidatura di un unico borgo (termine del 15 marzo), si chiede di accogliere e di valutare senza riserva le istanze (presentate nelle modalità disciplinate dall’Avviso pubblico regionale) che perverranno da altri Comuni attualmente non ricompresi nei 38 definiti dalla citata DGR n. 30/2022 Inoltre, appare anche giustificato l’allarme raccolto in queste ore dagli Amministratori dei comuni candidati, i quali -in ragione delle suddette determinazioni regionali, termine ultimo di
presentazione 15 febbraio- hanno solo due settimane per realizzare una progettazione valida e strutturata di un importo pari a 20 milioni di euro.
Pertanto, considerata l’opportunità che tale bando rappresenta per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, si chiede anche di considerare l’opportunità di prorogare al 1° marzo 2022 il termine ultimo per l’invio delle istanze di partecipazione alla manifestazione di interesse in oggetto.

Lorenzo Hengeller e Raiz al Trianon Viviani

Da compagni di scuola a compagni anche di note.

Sul palco del Trianon Viviani, l’originale incontro di Lorenzo Hengeller e Raiz, che venerdì 11 febbraio, alle 21, suoneranno insieme per la prima volta dopo le prime esperienze musicali comuni al liceo.

Frequentando la stessa scuola, i due artisti e amici partenopei hanno suonato nella stessa band, spaziando dai classici internazionali al cantautorato napoletano e italiano. Hanno poi intrapreso due carriere musicali diverse: il primo è diventato un cantapianista e jazzista; il secondo un cantante impegnato tra reggae, suoni mediterranei e canzone napoletana.

Lorenzo Hengeller e Raiz

Lorenzo Hengeller e Raiz

Per gioco e per amicizia, in questa serata intitolata “Compagni di scuola e di note”, i due ragazzi di ieri incontreranno i due artisti di oggi per suonare una musica nuova e inattesa per entrambi.

Racconta Lorenzo Hengeller:

A vederci allora sembravamo solo irrimediabili e accaniti appassionati di musica , ma oggi sappiamo che ci stavamo semplicemente allenando a diventare quelli che ora siamo, due artisti ai quali la musica ha suggerito mondi diversi: immaginarci, quindi, di nuovo insieme su un palco, quello del teatro Trianon, è stata per noi un’idea naturale, accolta con entusiasmo dal direttore artistico Marisa Laurito.

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata è un mosaico di storie che transitano da Porto Giordano, un minuscolo lembo di terra insediato in un’ansa del Tevere, dove si spalanca una Roma poco nota e dalle molteplici facce.

A Porto Giordano vivono personaggi che conosciamo attraverso i racconti dello Scrittore, il protagonista, che decide di osservare, scoprire, e appartenere a quell’umanità: la coppia di anziane e memorabili sorelle, Lidia e Faustina, Bruno lo sfasciacarrozze, Pryma la badante fuggita dalla Costa D’Avorio, Carina e il marito Bacchisio, il cameriere anziano del bar Pedrelli, ritrovo di intellettuali e pseudo tali.

Porto Giordano è anche lo scenario che fa da sfondo ad una potente epica dei ratti, impegnati in un’impietosa lotta per la sopravvivenza, spinti – nella loro immediatezza e istintività – dalle stesse ragioni prime che da sempre muovono il genere umano.

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata è un testo curioso e innovativo, un romanzo circolare – o come preferisce definirlo l’autore orbicolare – dove le varie vicende, di uomini e ratti, si inanellano e s’intrecciano l’un l’altra. Una scelta narrativa coraggiosa, che ci conduce nel paradosso di due esistenze che per un momento corrono in parallelo, quella di uno scrittore intento a cercare una nuova forma del suo romanzo e quella di una Ratta impegnata a salvare il suo popolo.

Le storie di Speranza sono storie di migrazione in un’accezione molto ampia – di uomini, di topi, di scrittura – in una Roma sorprendente, descritta con linguaggio allusivo e attento.

Quella di Alfredo Speranza è un’architettura narrativa che intreccia sapientemente passato e presente, geografie e storia: una scorribanda tra realismo e fantasia che, senza mai cedere a facili didascalismi o moralismi, sceglie piuttosto l’ironia, il paradosso, la dolcezza, la musica della lingua: tutto per guardare in faccia cos’è migrare di chilometri o millimetri per noi umani.

Gli autotrasportatori chiedono al Governo risposte chiare e immediate

Aumento del carburante e formazione del personale viaggiante: gli autotrasportatori chiedono al Governo risposte chiare e immediate. La richiesta parte da Napoli dove, ieri, più di 150 autotrasportatori si sono autoconvocati per affrontare le criticità del settore, da tempo in grande affanno.

Dall’incontro, che si è svolto presso la D’Alterio Group, è nato il gruppo Autotrasportatori Autonomi. Un nuovo coordinamento di imprese del settore che, nel corso del primo lockdown, si erano ritrovate nel gruppo WhatsApp “Trasportatori Amici”.

Dalle discussioni del gruppo è emersa la volontà e la necessità di andare oltre le sigle di rappresentanza del settore e di chiedere, compatti, al Governo misure urgenti per affrontare le criticità del momento. A partire dall’aumento dei carburanti, che da un anno e mezzo interessa tutti i mezzi pesanti alimentati a Gnl (Gas naturale liquefatto), alla formazione dei nuovi conducenti di veicoli industriali.

Alla riunione sono intervenuti anche rappresentanti di ALIS – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile – del FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani e TrasportoUnito.

Spiegano i promotori dell’iniziativa:

La scelta di dar vita a un tavolo unitario servirà per coordinare le proposte da avanzare al Ministero dei Trasporti.

Dichiara Giuseppe Altamura, Vicepresidente della Sezione Logistica, Intermodalità e Trasporti dell’Unione Industriali di Napoli e amministratore delegato di Tutela+:

La riunione ha visto la partecipazione dei principali imprenditori del Trasporto campano è giunto il momento di riconoscere a questa categoria un’alta professionalità e il giusto riconoscimento economico per garantire, non solo a loro ma a tutti noi, alti livelli di sicurezza e standard ambientali.

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