redazione

Siamo tutti Migranti: la danza di Andrea Veneri incontra la musica dei KamAak

Siamo tutti Migranti è un progetto audiovisivo del poliedrico regista e coreografo Andrea Veneri realizzato con la collaborazione musicale del duo napoletano KamAak.

La messa in scena di corpi in movimento, caratterizzati da una gestualità frenetica e da movimenti isterici, restituisce l’immagine angosciosa e straziante di un dramma che attraversa la nostra quotidianità e che non può, e non deve, lasciarci indifferenti; e cioè quello dei migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. 
Siamo tutti migranti

Siamo tutti migranti

Il numero dei decessi dei migranti, specie quelli che attraversano il mare o conflitti violenti, è più che raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. Lo ha reso noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), la quale ha invitato gli Stati interessati a prendere provvedimenti urgenti.


L’arte, e il modo dello spettacolo, non può assistere in silenzio ed è dunque questo nuovo video-artistico e di denuncia si ha l’intento di veicolare un messaggio ben chiaro: “siamo tutti in movimento…siamo tutti migranti”.

Un messaggio che è rivolto agli Stati Europei, ed a tutti coloro che sono in qualsiasi modo coinvolti, ai quali si chiede di adoperarsi nella gestione dei flussi migratori facendo uso di sensibilità e umanità. Lo spostamento è difatti un gesto insito nella natura dell’uomo ed è dunque nostro dovere tutelarlo, come è nostro compito preservare il diritto alla vita di colore che sono costretti, o per volontà, a migrare. È necessario garantire loro il diritto ad avere dei sogni e un futuro migliore.

Dentro il presepe. Immagini e suggestioni

Sabato 18 dicembre 2021, alle ore 18.30, nella Cripta del Duomo di Avellino, si inaugurerà la mostra Dentro il presepe. Immagini e suggestioni, progettata da Carmine De Angelis, organizzata da De Angelis Art e dalla Diocesi di Avellino. All’inaugurazione dell’evento, patrocinato dal Comune di Avellino parteciperà Mons. Arturo Aiello (Vescovo di Avellino), Gianluca Festa (sindaco del Comune di Avellino), Giuseppe Pescatore (sindaco del Comune di Fontanarosa), Angelo Giusto (autore della pubblicazione Il presepe di Fontanarosa, De Angelis Art).
Dentro il presepe. Immagini e suggestioni

Dentro il presepe. Immagini e suggestioni

Il senso della mostra Dentro il presepe. Immagini e suggestioni è sottinteso nel titolo: con questa esposizione si vuole proporre una riflessione sul presepe, sul suo significato intrinseco e soprattutto su cosa ci dice quel racconto che è il presepe; si è focalizzata l’attenzione su alcuni particolari utili alla comprensione della simbologia della rappresentazione. Per guidare il visitatore in questa riflessione è stata allestita – grazie all’ospitalità del parroco don Enzo – nella Cripta del Duomo di Avellino una mostra fotografica con alcune immagini della pubblicazione Il presepe di Fontanarosa, con immagini del Presepe napoletano e con manufatti di arte presepiale del Museo Abbaziale di Montevergine, dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, della Parrocchia di San Nicola Maggiore, Fontanarosa (AV), di Vincenzo Saccardo e di Bhumi Ceramica.
Rappresentazione tra le più significative della religione cristiana, il presepe è il risultato di una lunga stratificazione di forme e contenuti, eterogenei per provenienza religiosa e culturale, i cui principali e irrinunciabili elementi costitutivi sono profondamente influenzati da scritture apocrife, esegetiche e leggendarie, più che dalla stringata narrazione evangelica. Dietro le statuine che animano la scena della Natività residuano dispute teologiche, tradizioni, interpretazioni, significati, assimilati nel patrimonio mitico e religioso cui fa riferimento il presepe ecclesiastico e, in misura maggiore, quello popolare. Personaggi, animali, miti e simboli, nati sotto la spinta di specifiche esigenze dottrinali, che nel corso dei secoli acquisiscono una loro sacralità e che conferiscono al presepe la poeticità, il fascino e la magia che giustificano, in parte, la sua indistinta diffusione tra credenti e laici.
Erberto Petoia

Didiesse porta a casa il Quality Award 2022

Ennesimo riconoscimento per Didiesse, azienda napoletana, specializzata nella produzione di macchine per caffè espresso a cialde, che si è appena aggiudicata, anche per l’edizione 2022, il Quality Award”: prestigioso premio che vede, come giudici, consumatori reali.

Ancora una volta, le ormai iconiche Frog e Didì, fiori all’occhiello del marchio, si riconfermano così, macchine d’eccellenza, scelte da fruitori, sempre più attenti non solo all’aroma del caffè, ma anche alla sostenibilità.

Fulvio di Santo

Fulvio di Santo

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Milano, martedì 14 dicembre, negli spazi dello storico Palazzo Barozzi. A ritirare il premio, durante la cena di gala, Fulvio di Santo, direttore commerciale di Didiesse nonché proprietario del brand con Massimo Renda, fondatore di Caffè Borbone.

A tal proposito dichiara:

Questo ennesimo riconoscimento – dichiara di Santo – ci gratifica e ci spinge a fare sempre meglio, portando avanti con fierezza la nostra filosofia, che punta sulla qualità dei prodotti con un occhio sempre più attento all’ambiente.

Praticità, design, efficienza e compattezza, le altre caratteristiche delle macchine Didiesse, vincitrici nella loro categoria, dagli standard altissimi ed interamente realizzate in Campania.

Il Premio Quality Award è unico nel suo genere in Italia, perché coinvolge realmente i consumatori attraverso esperienze sensoriali complete, che hanno visto per l’occasione, 300 giudici in target, selezionati da laboratori indipendenti specializzati, testare in modalità blind le macchine, senza conoscerne la marca, esprimendo un giudizio di soddisfazione.

Campania Book Fair ad Avellino

Inizia sabato 18 il Campania Book Fair, la IX Edizione della mostra itinerante di libri promossa da Arturo Bascetta Editore di libri, con il contributo della Regione Campania, che si abbina al Premio Penne Sport e Cultura in collaborazione con il CONI di Avellino, ultima tappa irpina a completamento del Festival dei Due Principati 2021, iniziato a Torino e che ripartirà il 3 gennaio da Benevento con la nuova edizione di Stregarti.Si parte al Circolo della Stampa di Avellino, prestigiosa sede culturale, dove, alle 10, ci sarà l’appuntamento con le case editrici ospiti di ABE. Giovanna Scuderi presenta il libro di Amalia Leo.

La manifestazione prosegue con Gaetana Aufiero, Gaetano Calabrese, Vera Mocella e Luigi Maria Pilla. Alle 17, la rassegna ospita “Ebbridilibri”, l’Associazione presieduta da Marina Siniscalchi, e con “Il Bucaneve” di Maria Ronca. Saranno ospiti di ABE il Comune di Grottolella, con l’Assessore alle Pari Opportunità. Sarà infatti presentato il libro “Terraferma”, di Marianna Morante. Dalle 10 alle 18 c’è l’esposizione dei lavori a cura del Laboratorio del Carcere di Bellizzi Irpino, che ha realizzato il progetto di Vitrizia, finanziato dal Garante Campano dei Detenuti, Samuele Ciambriello.

Domenica 19, alle 10, al via l’esposizione dei 1000 libri sulla città capoluogo e sull’Irpinia. Interessante l’indagine sull’evoluzione del toponimo Irpinum- Arpinum. Alle 17, a Napoli, ABE punta i riflettori su “I Divi della Canzone Comica” presso il Teatro Cortese, ispirato al fortunoso volume della collana ABE dell’Almanacco della Canzone Napoletana a cura di Antonio Sciotti.

Campania Book Fair

Campania Book Fair

Lunedì 20, alle 10, al Circolo della Stampa, i giornalisti sportivi sono attesi per il IX Premio Penne ABE Italia: Autori e Sportivi dell’Anno e MEMORIAL “ Giacomo Del Mauro”, per l’assegnazione delle benemerenze del settore cultura e sport, in collaborazione con il CONI provinciale guidato da Giuseppe Saviano. Sono previsti premi per sportivi e giornalisti. Alle 17 si riparte da storici e professori, “Il mondo classico di Enea, Orazio e Virgilio”, con le dissertazioni  diVirgilio Iandiorio, Teresa Zeppa, Emilio Dell’Orfano e Pellegrino Caruso, moderati da Stefania Marotti.Alle 18, le “Letture del Teatro d’Europa”, con Angela Caterina, seguita dalla presentazione di “Leo Brandi, il comico “cafone” di Carlo Maria Todini, fra gli autori ospiti.

Martedì 21, alle 10, l’esposizione di testi di Campania, Puglia e Lucania, – Libri sul Mezzogiorno. Libri in mostra, libri in vendita, a cura della libreria Russomanno. Alle 17, Autori ABE. Arbereshe, Meridione e Meridionalismo”, di Luigi Mainolfi, Seguirà tavola rotonda con M. C. Della Pace, V. Iandiorio e la presidente di Archeoclub Ilenia Doria. Seguirà la presentazione del libro di Antonio Sasso “Tanto da grande farò il nonno”, a cura di Paolo Matarazzo.

Mercoledì 22, esposizione sui Comuni dell’ex Principato Ultra e Tutti i Libri sul Sannio. Libri in mostra e libri in vendita, a cura di ABE, promozionerà per tutta la durata della mostra anche libri di storia locale a dieci euro.Alle 17,00, presentazione di “Per ultimo l’amore”, di Michele Vespasiano.Alle 18,il Premio Personaggio dell’Anno: Gianni Festa ricorda il dottor Gennaro Bellizzi, nel 34° della casa editrice ABE. Al termine, distribuzione delle copie gratuite sulla storia di Avellino nel Rinascimento e strenne natalizie.

A Sturno, l’arte del presepe napoletano in mostra a Il Mulino della Signora

Come nasce un presepe? Quali sono i segreti che si celano dietro i personaggi che animano uno “scoglio”? E come scegliere materiali, forme e colori?

Domenica 19 dicembre, al “Mulino dell Signora di Sturno” arrivano le suggestioni e le atmosfere del Natale del ‘700, tra ambientazioni storiche, menù dell’epoca e riproduzioni dei pastori realizzati secondo i canoni classici della tradizione del Presepe napoletano del ‘700, tradotte dal maestro presepista Maurizio Petraccaro.

Maurizio Petraccaro

Maurizio Petraccaro

A partire dalle 10.30, Petraccaro, interprete della più autentica arte nella creazione delle figure che animano la scena della Natività per eccellenza e membro e socio espositore dell’Associazione Presepistica Napoletana, insieme a Giovanna Bovenzi, docente di storia e filosofia, soddisferà tutte le curiosità legate al mondo dell’arte presepiale, un viaggio tra storia e simbolismo al cospetto della scena più celebre al mondo, quella della Natività.

Spiega il maestro Maurizio Petraccaro:

Nel corso della giornata mostreremo come nasce un pastore che si ispira alla tradizione settecentesca. Lavoreremo l’argilla, modelleremo una testina. Ma ci sarà spazio anche per i manichini in ferro e stoppa, per gli occhi di vetro, per la vestizione dei pastori e per tutti gli accessori realizzati senza mai discostarsi dai canoni dell’epoca. Insomma, scopriremo tutti i segreti del vero presepe del ‘700 napoletano.

Vivere il Natale, al Mulino della Signora, significa anche fare un tuffo nella storia e nella cultura della Campania in età borbonica, uno dei periodi più floridi sotto il profilo della verve artistica e culturale.

Dalle 13.30, poi, la sala del Mulino della Signora si trasformerà in un salone da ricevimento settecentesco, con un menù ispirato alla cucina borbonica: dall’aperitivo al ragout della domenica alla pizza chiena su salsa di caciocavallo, dal sartù di riso napoletano al papupiére ed altre carni al “ragù che pippea” per finire con l’immancabile babà e le sfizioserie del Mulino.

Ma il Natale è soprattutto la festa dei bambini.

Ed è pensando a loro, ai più piccini, che martedì 21 dicembre, a partire dalle 15.30, la piazzetta del Mulino si trasformerà nella Casa di Babbo Natale, con tanti Elfi divertenti e indaffarati a raccogliere le letterine e dolci delizie.

Racconta il patron del Mulino della Signora, il dottor Gianfranco Testa:

Il Natale vive dei sogni dei più piccoli, dei ricordi che ciascuno si porta dietro da sempre ma anche dei sapori della festa, delle luci che fanno brillare il cuore. Proviamo a ricreare le atmosfere più tradizionali con dei momenti di condivisione anche per rilanciare un messaggio di ottimismo, in un’epoca in cui ce n’è davvero tanto bisogno.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico (La Ruota edizioni) di Silvio Coppola è un’opera a metà tra il genere urban fantasy e il romanzo storico, ambientata nell’affascinante Venezia in varie epoche, tra il 16esimo secolo e la nostra contemporaneità. È l’avventurosa storia di un ragazzino, Daniel, che scopre di avere un ruolo importante nella cruenta guerra che sancirà l’evoluzione della razza umana o la sua sconfitta.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico di Silvio Coppola è il primo volume di una saga urban fantasy che narra di un’incredibile avventura, tra viaggi nel tempo e creature magiche che provengono da miti e leggende mistiche. Ricca di citazioni storiche e letterarie, la trama si snoda avvincente attraverso diversi periodi storici, mentre si dipinge il dettagliato ritratto di una Venezia magnificente e misteriosa.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico: la trama

Daniel è il protagonista della vicenda: è un ragazzino di undici anni dall’aria impertinente e sognatrice, molto impulsivo e intelligente; la sua famiglia possiede da generazioni una libreria nella città lagunare – la “Libreria Antiquaria Dickens” – in cui si conserva e si tramanda uno dei beni più preziosi del genere umano: la cultura.

Cresciuto tra le citazioni ad autori latini del nonno, l’amore per la musica della madre e quello per la letteratura del padre: non stupisce quindi che sia molto acuto e colto e che sia diverso dai ragazzini della sua età, che certamente non trascorrono il loro tempo a riflettere sulle opere di Charles Dickens o di qualche filosofo greco. Daniel è però ancora più distante dai suoi coetanei di quello che pensa: un giorno scopre di avere dei grandi poteri mentali e di essere il Prescelto, colui che dovrà fronteggiare la Setta comandata dal perfido Natal Teid, Sacerdote Supremo di Venentide, che vuole recuperare il testo di Fra’ Luca Bartolomeo de Pacioli dal titolo “De Occulta Mathematica”, contenente segreti fondamentali per l’umanità, e vuole sconfiggere i Guardiani del Tempo per rifondare la perduta Atlantide e dominare la razza umana.

Aiutato dalla sua famiglia e da una serie di fidati alleati, come i suoi tre amici con cui ha creato la società segreta “Compagnia del Lumen Magico” e diversi personaggi provenienti dal passato come Giacomo Casanova e la cortigiana e poetessa Veronica Franco, Dante si imbarca in una pericolosa avventura tra segreti inviolabili ed enigmatiche pergamene, tra coraggiosi sacrifici ed epiche battaglie.

Daniel Dante è un ragazzino di 11 anni, rampollo di una stirpe di librai veneziani. Ha tre amici inseparabili, con cui, per gioco, ha fondato la Compagnia del Lumen Magico. Lui non sa di avere poteri eccezionali, ma lo scoprirà con l’arrivo dal passato dell’affascinante Veronica Franco, poetessa e cortigiana del ’500 che gli svelerà di essere il Prescelto.

Daniel avrà, infatti, il compito di guidare l’umanità a livelli superiori di conoscenza e di ritrovare il “De Occulta Mathematica”, il testo di un matematico del ’400 misterioso e apparentemente introvabile che, una volta recuperato, lo aiuterà nella sua missione. Il giovane Prescelto non sarà solo in questa avventura ma, oltre ai suoi amici e familiari, arriveranno in suo aiuto dal passato altri Guardiani del Tempo, tra cui, Casanova e Vivaldi.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico: recensione

Silvio Coppola: biografia

Silvio Coppola è nato a Salerno. Musicista, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico, è stato redattore per riviste specializzate di computer music, ha suonato nei migliori locali e piano bar della Campania e ha collaborato con il grande batterista napoletano Tullio De Piscopo, con cui ha composto due canzoni.

Attualmente, racconta storie di artisti e di canzoni sul “Blog della Musica” e produce un programma radio trasmesso da diverse emittenti. Nella sua vita parallela è laureato in Giurisprudenza ed è stato prima Ispettore Superiore della Polizia di Stato, poi Funzionario giudiziario presso il Tribunale di Salerno. “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico” è il suo primo romanzo fantasy, per cui l’autore ha scritto musiche originali reperibili su tutte le piattaforme digitali.

Manu Delago in concerto per la prima volta a Napoli

Manu Delago è un musicista austriaco, di base a Londra, che ha suonato in prestigiose venue in oltre 50 paesi, sia con il suo progetto che in tour con artisti del calibro di Björk ed Olafur Arnalds, oltre a collaborare con la London Symphony Orchestra.
Il suo concerto oscilla tra
percussioni ed elettronica che esplora ed integra i suoni della natura con i moderni rumori industriali.

Il suo obiettivo è creare musica sostenibile. La sua forte attenzione al rispetto dell’ambiente, ed alla sostenibilità, l’ha dimostrata e messa in atto lo scorso mese. Infatti con una bellissima avventura da lui ideata ha percorso oltre 1.500 km in 35 giorni realizzando il ‘ReCycling Tour’: 18 concerti in Europa dove l’artista, e la sua band, si sono spostati da un paese all’altro attraverso speciali biciclette create appositamente in modo che, attraverso la pedalata, si ricaricassero i pannelli solari posti sulle bici, che hanno poi alimentato la strumentazione per i live, a dimostrazione che la sostenibilità è possibile.

Manu Delago 

Manu Delago

Maestro dell’handpan (strumento a percussione a forma di disco volante) riconosciuto in tutto il mondo, Manu Delago ha pubblicato il 24 settembre ‘Environ Me’ (One Little Independent Records/Bertus), il nuovo album che, tra percussioni ed elettronica, rappresenta un’esplorazione dinamica e commovente che sfrutta il meglio dello spirito avventuroso dell’artista. ‘Environ Me’ contiene suoni registrati direttamente dal rumore della natura, un viaggio audiovisivo accompagnato da una raccolta di filmati realizzati con maestria.

Ogni traccia rappresenta anche un elemento diverso e contiene un proprio concetto ispirato e individuale, che varia dall’uso della fauna selvatica, del fuoco e dell’acqua all’acciaio artificiale, agli ingranaggi, al velcro e altro ancora.

Manu Delago anche dal vivo invita ad un’avventura multisensoriale, un’esperienza intrigante che si evolve costantemente nel corso dei suoi brani, attraverso l’elettronica e l’ambient, portando con sé un importante messaggio ambientale.

L’offerta turistica di Summonte

L’offerta turistica di Summonte, è questo il tema dell’incontro informativo previsto per domani, giovedì 16 dicembre, ore 17.00, presso la Sala Consiliare di Summonte.

L’incontro, che sarà moderato dal giornalista Erminio Merola, è promosso dal Gal Partenio nell’ambito del progetto transnazionale Villages of Tradition.

L’offerta turistica di Summonte

L’offerta turistica di Summonte

Interverranno: Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, Maurizio Reveruzzi, Direttore del Gal Partenio, Francesco Iovino, Presidente del Parco Regionale del Partenio e Paolo Mascilli Migliorini, Direttore del Museo Civico di Summonte. Le conclusioni saranno affidate a Luca Beatrice, Presidente del Gal Partenio.
Al centro dell’iniziativa la volontà da parte degli attori chiave dello sviluppo locale di disegnare una struttura più aperta e integrata di partecipazione alle proposte messe in campo dalla rete transnazionale Villages of Tradition, che affonda le sue radici nel cuore dell’entroterra campano, in Irpinia; si dirama sulle coste del Cilento e crea un ponte con la regione francese dei grandi laghi, la Champagne-Ardenne.

Tra i principali ambiti di lavoro che saranno affrontati dai relatori si evidenziano: la promozione dei percorsi culturali, ambientali, didattici ed enogastronomici messi in campo dall’Amministrazione Comunale di Summonte; la raccolta di studi e ricerche promossa negli anni dal Parco Regionale del Partenio e l’analisi della proposta di internazionalizzazione dell’offerta turistica locale presentata dal Gal Partenio.
L’obiettivo di questo incontro e di quelli che seguiranno in altri meravigliosi borghi della rete Villages of Tradition è la creazione di una coscienza diffusa delle potenzialità turistiche di zone vergini, bellissime ma tagliate fuori dai grandi flussi turistici, che devono essere valorizzate attraverso racconti e proposte.

È un lavoro lungo che richiede tanta cura e voglia di mettersi in gioco e che necessita di una visione politica, di comunità e di rete, che indirizzi tutti gli sforzi dei singoli enti e delle associazioni operanti sul territorio.

Terra di Madonne: il nuovo album di Fede ‘N’ Marlen

Esce oggi il terzo capitolo discografico di Federica Ottombrino e Marilena Vitale.
Terre di Madonne“, questo il titolo del nuovo album del duo Fede ‘N’ Marlen, è pubblicato dalle label FullHeads & AreaLive con distribuzione fisica di Audioglobe e digitale a cura di Believe.

Animo gipsy e cosmopolita caratterizzano l’approccio artistico del duo che fa del cantautorato napoletano la propria cifra stilistica, substrato delle altre lingue utilizzate, italiano, spagnolo e francese.
Le nove tracce che compongono la tracklist sono prodotte artisticamente da Massimo De Vita e mixate da Paolo Alberta (Negrita, Roy Paci, Edoardo Bennato, Ligabue) mentre la produzione esecutiva è a cura di Luciano Chirico. Ospite speciale al contrabbasso è Ferruccio Spinetti che suona magnificamente nel brano “Malafemmena” che in occasione del suo 70° anniversario viene rivisitata e cantata in spagnolo in un sentito omaggio al Principe De Curtis.

Appuntamenti live

“Terre di Madonne” verrà presentato dal vivo con due showcase a Napoli:
presso la libreria SparkHub venerdi 17 dicembre (inizio ore 19.00)
e presso Fonoteca lunedi 20 dicembre (dalle 18 alle 19:30)
L’ingresso è consentito con green pass – Posti limitati

Terre di Madonne di Fede 'N' Marlen

Terre di Madonne di Fede ‘N’ Marlen

Il titolo “Terra di Madonne” è un esplicito riferimento alla loro città: Napoli. Oltre cento edicole votive, nicchie sacre, hanno per decenni illuminato le strade, i vicoli, avvicinando il divino alla terra. Il duo ha ricevuto innumerevoli stimoli dalla propria città, sviluppando una spiccata sensibilità alla scrittura dei testi con la volontà di raccontarsi e raccontare.

Le loro canzoni si fondano sul desiderio di dare visibilità a storie troppo spesso inascoltate. La responsabilità che si assumono in prima persona di non nascondersi, affermando attraverso le loro scelte da che parte stare, è la loro modalità per incoraggiare gli altri a fare lo stesso.

Nei brani di Fede ‘n’ Marlen si parla di migranti, diritti LGBTQ+ e legami umani. Si parla della bellezza degli idiomi come contaminazione culturale; si racconta il Mediterraneo e la sua cultura millenaria che ci rende tutti fratelli e sorelle. Non ultima la tematica dell’identità sessuale, argomento alle quali sono sensibili, che non viene separata da quella delle discriminazioni verso i migranti.

Dichiarano Fede ‘n’ Marlen:

Nei nostri brani, si parla di migranti, diritti LGBTQ+ e legami umani. In ‘Io sono confine’ ci si domanda se il viaggio nel Mediterraneo, compiuto dai migranti per scappare dalle loro terre, non debba essere nel verso opposto, per riappropriarsi dell’umanità perduta nel progresso. In egual misura ci si domanda come possa la società, di cui le famiglie sono le fondamenta, condannare una persona solo perché manifesta la sua naturale inclinazione identitaria, come in ‘Fantasma’ e ‘Calpestami’.

Frida Kahlo: record di presenze e sabato 18 presentazione libro

Un vero tributo di ammirazione a Frida Kahlo, quello registrato sino ad oggi, da parte dei visitatori dell’esposizione dedicata all’artista messicana in corso a Palazzo Fondi di Napoli. In soli tre mesi la mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro ha già registrato presenze record per oltre 45mila visitatori e sabato 18 dicembre, nella stessa sede, sarà presentato il libro “Frida Kahlo – Strappi, voli e bizzarrie. Una vita oltre” della scrittrice Valeria Biotti.

Così la giornalista romana, autrice dell’opera, descrive Frida Kahlo e racchiude nelle 224 pagine un’inedita chiave di lettura sul personaggio femminile più estroso, intrigante e bizzarro del Messico:

 Amore e vendetta. Politica e arte. Sogno, incubo. E una surrealtà che per Frida non è altro che l’ambiente naturale della propria percezione del mondo. Una chiave inconsueta per raccontare l’immaginario, le passioni, gli strappi e i voli di un’artista straordinaria. L’animo di una donna spezzata e orgogliosa che, nelle sue battaglie, trova un equilibrio dinamico, vorticoso e perfetto.

L’incontro della scrittrice con i visitatori della mostra è fissato per sabato 18 alle ore 17.00 e prevede un biglietto al costo di 25 euro che consente: l’ingresso alla mostra, la visita guidata a cura della guida abilitata, l’incontro con l’autrice Valeria Biotti e in regalo il libro autografato. Iniziativa a numero chiuso con prenotazione solo on line.

Intanto la mostra, in vista delle festività di Natale, Capodanno e dell’Epifania, cambia orari ma non chiude.

Frida Kahlo: mostra interattiva

Frida Kahlo in mostra a Napoli

Orari della mostra: periodo natalizio

A dicembre questi gli orari d’ingresso:

Venerdì 24 –   dalle ore 09,30 alle 18,30 (ultimo ingresso un’ora prima)

Sabato 25 –     dalle ore 15,00 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Domenica 26 – dalle ore 09,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Venerdì 31 –   dalle ore 09,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso un’ora prima)

 

Mentre per le festività di gennaio questi gli orari di ingresso:

Sabato 1 –       dalle ore 10,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Giovedì 6 –     dalle ore 09,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Tra le iniziative rivolte ai visitatori anche quelle collegate al bookshop, infatti per chi acquista i gadget dell’esposizione, con una spesa superiore ai 25 euro, scatta uno sconto del 30%.

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