Continua la campagna di sensibilizzazione del plurale.it sull’inciviltà e il vandalismo presente in città.
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Il secondo anno de Il Plurale
Siamo arrivati al secondo anno di vita de Il Plurale. Quest’anno abbiamo deciso di festeggiarlo perché se esistiamo è soprattutto per voi che ci seguite e ci rendete partecipi dei vostri progetti e delle vostre iniziative. Quindi il video in home rappresenta un augurio per tutti voi.
Più che un’autocelebrazione, questo, è un modo per ringraziarvi e per ricordare insieme a noi questo anno che sta per terminare e che non dimenticheremo facilmente.
Il 2020 ci ha cambiati, ci ha limitati ma al tempo stesso ci ha fortificati perché mostrando la nostra fragilità e dovendone fare i conti, prevalentemente con noi stessi, l’unica alternativa possibile a nostra disposizione è stata quella di combattere, ciascuno per come ha potuto.
Questo anno per il mondo della cultura, non è stato un periodo semplice, e il non poter partecipare o organizzare eventi aggregativi ha dato il colpo di grazia all’abbrutimento dell’anima.
La cultura esiste perché è il nutrimento essenziale per l’essere umano e nonostante gli sforzi di qualcuno, che ha deciso di organizzare eventi o incontri online, la cultura si fa dal vivo perché ha bisogno del calore umano e della presenza.
Il 2020 probabilmente ci ha insegnato a non dare nulla per scontato e ad apprezzare la libertà e le piccole cose che nella normalità ci sembravano insignificanti ma che, con il senno di poi, abbiamo compreso essere fondamentali.
Ci siamo resi conto dell’importanza dei piccoli gesti, come gli abbracci che ancora non riusciamo a poter dare liberamente o all’importanza di trascorrere una serata, facendo ciò che più ci piace ma all’aperto e in mezzo alla gente.
Probabilmente ci siamo resi conto che noi non siamo solo macchine produttive per il sistema economico e politico ma anche tanto altro che per la società non conta ma per noi, invece, sì.
Mi sento proprio di scrivere che davvero ciò che più conta è quello che è invisibile agli occhi ed è per questo motivo che nonostante tutto dobbiamo ricordare questo 2020 come un anno che ci ha insegnato molto. Ora tocca a noi decidere se abbiamo appreso e accolto la lezione oppure no.
Un abbraccio virtuale a tutti da Il Plurale!
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In piazza Garibaldi si parcheggia così
Parcheggi in divieto di sosta, in doppia e tripla fila e perfino sui marciapiedi di piazza Garibaldi.
Questo avviene tutti i giorni nei pressi del Palazzotto e non solo all’inizio e alla fine delle lezioni. Come si vede, le auto parcheggiate su ambo i lati della strada arrivano fin quasi al centro della carreggiata occludendo la corsia e creando molti disagi e difficoltà per le auto che transitano.
La sosta selvaggia, vista anche l’assenza di garage e parcheggi pubblici, è una costante degli automobilisti avellinesi, ma in piazza Garibaldi si va oltre ogni senso di umana comprensione e di convivenza civile.
E anche l’operato implacabile dei vigili non sembra frenare il problema nei pressi dell’istituto scolastico Regina Margherita dove le auto vengono parcheggiate dappertutto, dalle zone riservate al traffico a quelle pedonali.
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Diversamente abili, Esposito:
«Autobus e chiese impraticabili»La nuova denuncia di Cittadinanza Attiva. Dopo il problema dei falsi contrassegni, Giovanni Esposito, segnala i disservizi vissuti sugli autobus e i problemi di accesso ai luoghi di culto.
11 comments on Avellino, bidone rotolante in piazza Kennedy
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