Sono stati ammessi al contributo regionale “Buoni Libro a.s. 2022/23” n° 1527 aventi diritto.
Gli elenchi dei beneficiari, distinti per Scuole dell’Obbligo (medie e classi 1^ e 2^ degli istituti
superiori) e Scuole Superiori (classi 3^, 4^ e 5^) e l’elenco dei non ammessi per mancanza di requisiti
sono pubblicati in “Amministrazione Trasparente” e all’Albo Pretorio del Comune di Avellino e
consultabili, anche, sul sito istituzionale dell’Ente nell’apposita sezione “Servizi al Cittadino” alla
voce “Buono Libri”.
I “buoni” sono spendibili a decorrere dalla data del presente avviso (21 luglio 2022) ed entro e non oltre il 31/12/2022 presso le librerie convenzionate con il Comune ed iscritte all’Albo dei
fornitori, aggiornato e pubblicato sul sito dell’Ente nell’apposita sezione “Servizi al Cittadino” alla
voce “Buono Libri”.
Il genitore per usufruire del buono dovrà, semplicemente, esibire alla Libreria il Codice fiscale dell’alunno.
Si precisa, che negli elenchi, ai fini della Privacy per il trattamento dei dati personali, ogni utente è
identificato con il corrispettivo “codice utente” rilasciato al momento della presentazione online della
domanda.
Ad ogni avente diritto, secondo le disposizioni regionali, è stato assegnato un “buono libro” sotto
forma virtuale dal valore diversificato per scuola e classe di appartenenza, i cui importi corrispondono
ai tetti massimi di spesa stabiliti dal MIUR per l’anno scolastico di riferimento.
Per eventuali informazioni tel. 0825 200531/510/274.
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Dopo il lockdown a Tutto Sposi “ci si risposa”. Boom di divorziati riconciliati
Le giovani coppie vogliono il matrimonio, ma anche i divorziati. Non sono solo i numeri del bilancio del primo weekend di Tutto Sposi, il salone nazionale del wedding in corso alla Mostra d’Oltremare di Napoli, a dimostrarlo grazie ad un’affluenza di pubblico quasi da record, ma anche le analisi di alcuni avvocati matrimonialisti.
A spiegare il fenomeno è l’avvocato matrimonialista Rosa Frullone, che attribuisce il fattore a due elementi: quello del lockdown e quello economico, ma soprattutto differenzia i dati in Italia per aree geografiche: tra centro Sud e centro Nord.
Afferma la legale avellinese che esercita da oltre 30 anni:
Da Roma in giù nel periodo post Covid le separazioni sono diminuite rispetto a quanto invece è accaduto da Roma in su. Il motivo è da ricondurre al fattore economico, con famiglie monoreddito al centro Sud rispetto a quelle del Nord dove i coniugi hanno doppio stipendio, che ha limitato le scelte di rompere il matrimonio per non poter far fronte ai costi del doppio nucleo familiare che si sarebbe venuto a creare. Ma allo stesso tempo ha prevalso anche il fattore del periodo drammatico della pandemia, per le coppie di lungo corso, che hanno unito le forze per far fronte al difficile momento e rilanciando così la propria storia coniugale.
Eppure i dati Istat, riferiti al periodo pandemico 2020, pur dando parzialmente ragione a quanto esposto dall’avvocato Rosa Frullone, indicano che sono diminuiti i matrimoni e aumentate le convivenze. In particolare sarebbero diminuiti i matrimoni religiosi con incidenza maggiore rispetto ai civili.
Prosegue l’avvocatessa Rosa Frullone:
Come detto l’analisi va considerata per territorialità , nel centrosud il matrimonio religioso ha sempre avuto percentuali superiori, per cultura e tradizione, a quello civile che trova al nord maggior riscontro. Mentre sempre a causa del lockdown e della incertezza vissuta, le giovani coppie cercano stabilità e rassicurazione dopo evento così drammatico. Per lo stesso motivo i divorziati si risposano.
Questi dati trovano riscontro anche tra gli espositori presenti a Tutto Sposi, secondo le prime analisi di vendita e di richiesta di pacchetti per il matrimonio. La compressione del divieto di celebrare le cerimonie religiose ha infatti quasi triplicato l’interesse al matrimonio da parte delle future coppie di sposi. Ma a destare stupore anche un altro dato sorprendente: a ritornare al matrimonio sono anche ex coppie di sposi, divorziati riconciliati, che puntano alle seconde nozze.
Intanto Tutto Sposi sino a venerdì 22 resterà aperto dalle 16.30 alle 21.30, mentre sabato 23 e domenica 24 si tornerà all’orario canonico dal mattino (10.30 – 22.30).
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Oinos…l’oro d’Irpinia: attese le date per l’apertura dei casting
“Oinos…l’oro d’Irpinia”, attese le date per l’apertura dei casting.
Furante la conferenza stampa tenutasi venerdì 18 marzo, sono stati presentati gli obiettivi e confermati i prossimi step per la realizzazione del progetto cinematografico sul soggetto scritto dal regista irpino Modestino di Nenna.
A fine mese saranno ufficialmente comunicate le date dei provini che saranno aperti a tutti e si terranno all’interno dell’Istituto Agrario “Francesco De Sanctis” di Avellino. Un’occasione importante per promuovere la provincia irpina e che intende porre un faro sul vino di qualità, traino per lo sviluppo del settore.
Le audizioni rappresenteranno momento decisivo in cui saranno selezionate persone provenienti da tutta Italia.
Le comparse, invece, saranno valutate da uno staff tecnico, tra i cittadini residenti delle amministrazioni aderenti al progetto cinematografico.
Il primo ad aver già dato la sua adesione, è stato Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano, che ha manifestato entusiasmo a voler dare una vetrina al territorio attraverso uno dei mezzi comunicativi più performanti del mondo della comunicazione e dello spettacolo, il cinema. Presenti all’appello, anche il comune di Montefusco e il presidente di ConfIndustria, Emilio De Vizia, e l’importante presenza del presidente Antonio Capone dell’Ordine degli Agronomi di Avellino.
Al termine della produzione, “Oinos…l’oro d’Irpinia”, il film sarà poi processato nei migliori festival di cinema, per poi continuare con la distribuzione nelle sale cinematografiche del film. Inoltre, i diritti del film saranno ceduti e destinati a servizi on-demand nazionali e internazionali come Netflix e Amazon Prime.
A dare i saluti al tavolo dei lavori, il dirigente scolastico Pietro Caterini che ha rianimato l’importanza e la memoria dello scenario cinematografico nella provincia di Avellino:
Il vino è già stato protagonista di un soggetto cinematografico del regista Alfonso Perugini, intitolato“45Good Wine”e che ha fatto già conquistare molti riscontri e conoscere l’Irpinia. Dare un concreto contributo alla nostra provincia, per promuovere il territorio attraverso una trama appassionante e con un soggetto centrale che ci riguarda è un nostro dovere per investire creare nuove opportunità per il turismo delle aree interne.
Sulla scia dell’affermazione del preside della Scuola Enologica di Avellino, il regista Modestino di Nenna, ideatore e promotore di questa iniziativa è intervenuto dicendo:
La collaborazione stretta con l’istituto Agrario è stata immediata. Il nostro è stato un dialogo aperto seguito da una naturale empatia, ed è per questo che è stato subito accolto con il giusto entusiasmo. Coniugare il cinema al territorio è fondamentale. Il vino irpino è un’eccellenza nel mondo ed è un dato indiscutibile. Il film sarà ambientato in Irpinia e sarà nostro impegno mettere in evidenza gli enti e le cantine che hanno creduto alla realizzazione della produzione a cura della casa cinematografica Follower One srl. La Puglia e la Basilicata sono diventate mete ambite grazie a questo tipo di attività, ed è per questo che ci teniamo a proseguire.
A sostenere la visione e le intenzioni di Di Nenna, è stato l’attore partenopeo Antonio Fiorillo che, per la sesta volta, consolida il rapporto di lavoro con l’autore di Oinos:
È grazie a Modestino Di Nenna che ho avuto la possibilità di conosce una terra ancora inesplorata come questa. Far conoscere i paesi e questo è importante. Il cinema riesce a dare un valore aggiunto alla promozione. Saremo a contatto con prodotti straordinari, conosciuti ovunque.
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La cucina irpina approda al Festival di Sanremo con la brigata de Il Mulino della Signora
Dietro le quinte del Festival di Sanremo, giunto alla 72esima edizione, ci sarà anche quest’anno l’eccellenza irpina. L’esclusività dei piatti della brigata di cucina del rinomato ristorante-resort di Sturno (Av) Il Mulino della Signora si è ormai guadagnata un posto fisso ai fornelli di Casa Sanremo – la kermesse collaterale al Festival organizzata dal Gruppo Eventi e che accoglie da 15 anni cantanti in gara, giornalisti, addetti ai lavori per promuove le serate sanremesi, ma soprattutto le bellezze e le ricchezze del nostro Paese.
Esordio in trasferta per il nuovo resident chef de Il Mulino della Signora Francesco Agnese, scelto da Gianfranco Testa, titolare della country house, per aggiungere l’ingrediente dell’esperienza ai sapori d’Irpinia: affiancato da Lucio De Luca, sarà proprio Agnese il responsabile del Roof di Casa Sanremo, lo studio principale dei cooking show L’Italia in Vetrina, format televisivo con collegamenti da tutte le regioni per raccontare le eccellenze gastronomiche nazionali. La gestione degli ospiti ai tavoli sarà invece affidata al maître storico de Il Mulino, Lucio Cammisa, che ha portato con sé per l’avventura sanremese anche Rosa Pavese e Maurizio Piazzola, dello staff di sala.
Il taglio del nastro di Casa Sanremo si terrà domani, domenica 30 gennaio, al Palafiori, con Vincenzo Russolillo, presidente del Consorzio Gruppo Eventi, il direttore artistico e conduttore del Festival, Amadeus, e il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri.
Sottolinea Gianfranco Testa:
Ho accolto con entusiasmo anche quest’anno l’invito di Russolillo perché il mondo che gira intorno a un evento come il Festival della Canzone italiana rappresenta un’opportunità unica per far conoscere le peculiarità dei territori. Avendone la possibilità, ritengo sia quasi doveroso promuovere i prodotti e i piatti irpini. E quest’anno ancora di più che in passato, per dare un contributo al rilancio di settori, quali quelli dell’enogastronomia e della ristorazione, che, in Irpinia come anche altrove, sono stati messi in ginocchio dalla pandemia.
4 comments on Avellino: buoni Libro a.s. 2022/23
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