L’orso polare, l’albero e gli altri addobbi natalizi installati sul Corso continuano a illuminare il salotto cittadino e ad attirare la curiosità dei passanti.
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Botte: «Mancava la sorveglianza»Il questore di Avellino Luigi Botte non effettua giri di parole e sottolinea come la farmacia dell’azienda ospedaliera cittadina non è ben protetta.
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Screening scuola: da oggi tamponi al personale e agli alunni
Dopo l’ordinanza regionale n.90 del 15 novembre, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha predisposto un servizio per prenotare tamponi antigenici per effettuare uno screening volontario per il personale della scuola dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria e dunque anche agli alunni e ai relativi familiari.
Per prenotare il tampone è necessario contattare il seguente numero verde 800 814 818 attivo dal 17 novembre dalle ore 07:30 alle 19:30 per l’intera durata dello screening.
Screening scuola: cosa bisogna fare per prenotare il tampone?
Dopo aver telefonato al numero verde al momento della prenotazione è necessario fornire i propri dati anagrafici, l’istituto scolastico di appartenenza e fornire il consenso al trattamento dei dati personali forniti.
L’operatore telefonico comunicherà, in tempo reale o attraverso mail, al cittadino la data, l’orario e il luogo dove effettuare lo screening insieme ad un numero di prenotazione che dovrà essere comunicato all’ASL di Avellino.
Il cittadino dovrà recarsi presso la postazione indicata dove dovrà recarsi munito di tessera sanitaria. Data la situazione di zona rossa il cittadino si recherà in postazioni adibite in modalità Drive-in per sottoporsi al tampone.
Le postazioni Drive-in per effettuare il tampone in Irpinia
Le postazioni per effettuare il tampone sono state disposte nei seguenti Comuni:
- Avellino: dal lunedì al sabato dalle ore 15:00 alle ore 20:00
- Ariano Irpino: martedì giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle 22:00
- Moschiano: martedì e sabato dalle ore 15:00 alle ore 22:00
- Cervinara: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00
- Montella: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00
- Avella: giovedì e domenica dalle ore 15:00 alle ore 22:00
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Legambiente, Italia Nostra e Touring Club Italiano chiedono la conservazione delle “casette asismiche” di Aquilonia
L’accorata richiesta del comitato Palazzine Bene Comune e delle associazioni locali di non demolire né alienare a privati il patrimonio storico costituito dalle “casette asismiche” del 1930, o “palazzine”, ancora esistenti nel comune altirpino trova ora nuovi sostegni nei rappresentanti di tre importanti organismi della società civile, che hanno sottoscritto il documento delle associazioni qui allegato.
In particolare:
- Legambiente: con le sue 18 sedi regionali e 1000 gruppi locali Legambiente, associazione fondata 40 anni fa, è il più diffuso in Italia tra i soggetti del mondo ambientalista. Associa 115.000 persone e organizza ogni anno più di 1.000 giovani in campi di volontariato ambientale e sociale; 30.000 classi aderiscono ai suoi programmi di educazione ambientale; oltre 200 avvocati prestano servizio nei suoi Centri di azione giuridica al servizio delle vertenze;
- Italia Nostra: fondata nel lontano 1955 e tradizionalmente attenta in primo luogo alla tutela dei centri storici, è una delle più antiche associazioni italiane per la difesa del patrimonio storico, artistico e naturale. Ne hanno fatto parte, anche con ruoli dirigenziali, numerose donne e uomini di primo piano del mondo culturale italiano. Per citarne solo alcuni, la letterata e scrittrice Elena Croce, lo scrittore Giorgio Bassani (“Il giardino dei Finzi-Contini”), l’archeologo e giornalista Antonio Cederna;
- Touring Club Italiano: è la più nota e antica associazione italiana di promozione turistica, nata nel lontano1894. Il suo scopo e ideale, come da Statuto, «consiste nel corretto sviluppo di attività di viaggio e turismo riconoscendo in esse alto valore sociale, culturale ed economico». «In particolare – prosegue l’art. 1 – il Touring Club Italiano intende collaborare alla tutela e alla educazione ad un corretto godimento del paesaggio, del patrimonio storico, artistico e delle identità plurali dell’Italia in tutte le sue forme espressive, materiali e immateriali, che considera nel suo complesso beni e valori insostituibili da trasmettere alle generazioni future». Già nel dicembre 2017 le due petizioni del comitato civico Palazzine Bene Comune contro la demolizione delle “casette” avevano complessivamente raccolto, oltre alle centinaia di firme della cittadinanza, i sostegni di decine di intellettuali, di cui alcuni molto noti ma tutti particolarmente autorevoli in merito ai problemi delle aree interne.
Veramente ci riesce difficile comprendere come un sindaco di un piccolissimo paese dell’entroterra che si ostina a parlare il linguaggio vecchio della cancellazione del patrimonio culturale della propria comunità non senta il peso dell’isolamento, e non veda, al contrario, la possibilità di fare leva sul sostegno di tali soggetti a un’operazione pubblica di rigenerazione urbana che potrebbe porre questo piccolo centro in posizione di avanguardia nelle politiche territoriali delle aree interne.
Che ne è dell’apertura di dialogo annunciata nel consiglio comunale del 1° aprile 2021? Era un pesce d’aprile?
Il Sindaco De Vito – la registrazione è agli atti – annunciò la costituzione di una “commissione” di esperti e rappresentanti di diversi interessi e competenze per esaminare la questione delle “casette”: perché non si è ancora nemmeno cominciato a comporla e a discuterne in dettaglio obiettivi e metodi? Se il tema è il patrimonio storico-culturale identitario che una comunità, in piena autonomia, riconosce come tale, cosa c’entra la privatizzazione? E perché questa dovrebbe garantirne la tutela? Il Sindaco Giancarlo De Vito vuole attuare una demolizione per interposta persona? Possibile, nel 2021, dopo secoli di maturazione della cultura della tutela delle testimonianze del passato, dopo la Convenzione di Parigi sulla tutela del patrimonio mondiale, culturale e naturale (1972), la Convenzione di Granada per la salvaguardia del patrimonio architettonico d’Europa (1985), la Convenzione europea del paesaggio (2000), la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società (2005), essere a questo punto? In Italia?
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