Dopo 38 anni trascorsi dalla realizzazione dell’opera Fate Presto di Andy Warhol, realizzata dopo il terremoto dell’80 in Irpinia, ad Avellino arriva una mostra dedicata all’artista statunitense. L’esposizione è stata organizzata da Stefano Forgione con la collaborazione della galleria milanese Deodato Arte, da cui provengono le opere.
Il visitatore della mostra potrà osservare le note stampe di Marilyn Monroe e di altri personaggi famosi, Flowers e le Campbell’s Soup, stampe firmate e pezzi unici.

l’artista statunitense
Cosa rende speciale l’arte di Andy Warhol?
Annoverato tra i padri fondatori della Pop Art, la sua idea di arte è stata rivoluzionaria ed innovativa. Per l’artista i prodotti di massa e di largo consumo, infatti, rappresentano uno spaccato sociale del tempo e una sorta di democrazia sociale che mortifica ed annulla l’uomo a livello emozionale.
Per usare le sue stesse parole:
Credo che negli anni Sessanta la gente abbia dimenticato cosa dovessero essere le emozioni. E da allora non se lo è più ricordato.
La Pop Art ha una chiave di lettura cinica, nonostante la vivacità cromatica, perché nasce nel periodo in cui s’impone il consumismo di massa, ciò viene interpretato da Andy Warhol e da Claes Oldenburg e dagli altri rappresentanti del movimento attraverso forme d’arte seriali e, se vogliamo, anche anonime perché la massa non ha volto e dunque e solo così può essere fruibile a tutti.

La Pop Art di Andy Warhol
Le tecniche utilizzate dagli artisti di questo movimento artistico sono molteplici: si passa dai collage, ai video, alla fotografia, al cinema e alla serigrafia infatti non vengono impiegati i classi strumenti della pittura tradizionale. Non a caso le opere si rifanno alle immagini della comunicazione di massa come quelle delle pubblicità, per intenderci.
Andy Warhol scardina il concetto di arte per pochi, trasformandolo in un prodotto commerciale come qualsiasi altro.
La mostra è stata organizzata all’AXRT Contemporary Gallery di Avellino e sarà presente fino al 6 maggio.
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Oasi della Caccia di Senerchia: un angolo di paradiso dell’Irpinia
L’Oasi della Caccia di Senerchia è una riserva protetta dal WWF. È un luogo che viene definito magico per il suo corso d’acqua e le cascate che, durante i giorni di pioggia e sole, regalano ai visitatori suggestivi arcobaleni. Il percorso naturalistico risale le rive del torrente Acquabianca, regalando uno scenario ricco di betulle, querce, faggi e altre piante rare.
Cascate di Senerchia
La natura calcarea della zona conferisce un colore bianco al torrente, esaltando il colore della vegetazione circostante. Per quanto riguarda la fauna, l’Oasi è ricca di uccelli come il picchio verde, il picchio nero, l’allocco, il barbagianni, la civetta e il gufo. Tra i mammiferi che vi abitano ci sono il lupo, il ghiro, il moscardino e il gatto selvatico.
L’Oasi della Caccia è un luogo incantato, perfetto per chi ama le passeggiate, la natura e le sue meraviglie. Il percorso è adatto a tutti perché ha poca pendenza ed è breve: la durata del percorso è di circa 45 minuti.
Riserva naturale di Senerchia
La Riserva della Caccia è aperta il sabato, la domanica e durante i giorni festivi dalle ore 09:30 fino alle 18:30. Durante l’arco della settimana è richiesta la prenotazione sia da parte di privati che di scolaresche.
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Il Trianon Viviani va “A tutto teatro”
Il direttore artistico del teatro della Canzone napoletana, Marisa Laurito, presenta il ricco cartellone della Stagione 2021/2022!
Oltre cinquanta titoli in programma, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze musicali, un talent show, proiezioni, laboratorî teatrali e attività di inclusione sociale.
Inaugurazione il 15 ottobre col musical di melodie partenopee “Adagio Napoletano”. Prologo a settembre, con nuovo allestimento di “Tuledo ‘e notte”; novembre dedicato ai fratelli De Filippo.
L’apertura delle “Stanze” multimediali per una nuova fruizione del patrimonio musicale. “Scètate”, il risveglio web/radio quotidiano con l’Archivio della Canzone napoletana della Rai.
“il Teatro delle Persone”, progetto di arte e inclusione sociale.
A tutto teatro”. Con questa frase il Trianon Viviani sintetizza la voglia di ripartire, rilanciando con un ricco programma di attività per la Stagione 2021/2022.
Spiega il direttore artistico Marisa Laurito:
Non vogliamo dimenticare nulla di quello che ci è accaduto in questo anno perché ci ha portato tanti dolori, ma ci ha fatto anche crescere e abbiamo deciso di combattere e resistere, utilizzando tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania e dalla Città metropolitana per dare lavoro, mettendo in scena tre importanti produzioni e sette concerti.
A tutto teatro è il titolo della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani
Trianon Viviani: il cartellone 2021/2022
Il cartellone presenta cinquantuno titoli, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze con musica dal vivo, proiezioni, laboratorî teatrali, attività di inclusione sociale, nonché il Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, la manifestazione che, da gennaio, cercherà i talenti più esplosivi che potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.
Dopo un “prologo” in settembre con Disarmante speranza, incontro in piazza con Piccola Amal, la marionetta di tre metri e mezzo in tournée internazionale per sostenere la causa dei bambini profughi e rifugiati, ci sarà Tuledo ‘e notte, nuova produzione del progetto speciale Viviani per strada, curato e diretto da Nello Mascia, l’inaugurazione il 15 ottobre, con la prima teatrale assoluta di Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, musical di canzoni classiche napoletane scritto e diretto da Bruno Garofalo, con la compagnia Stabile.
Nuove produzioni del Trianon Viviani sono anche le due Serate d’onore curate da Giorgio Verdelli: la prima di omaggio a Enrico Caruso, per il centenario della scomparsa, in collaborazione con Massimo Andrei; la seconda per Sergio Bruni, in occasione del centenario della nascita, firmata con Salvatore Palomba.
Sempre prodotti dal teatro della Canzone napoletana, il Concerto di Capodanno, con le Orchestre sociali di Napoli per il progetto Il Teatro delle persone (1° gennaio), e Ossessione napoletana, concerto recitato di Mauro Gioia e Maria De Medeiros (13 maggio).
Nel cartellone non mancano certo i grandi protagonisti della scena nazionale e internazionale: Tosca in Morabeza (30 ottobre); Peppe Barra in Tiempo (4 dicembre); Peppe Servillo e i Solis string quartet in Caro Carosone (14 gennaio); Stefano Di Battista e Nicky Nicolai in Ma perché mi inviti a cena? (15 gennaio); Strativari, suite di Stefano Valanzuolo, con Iaia Forte, Capone&BungtBangt e i Solis string quartet, su progetto scenico e regia di Raffaele Di Florio (21 gennaio); il Live di Enzo Gragnaniello (12 febbraio); Mario Maglione in Napoli… in smoking. Dai Murolo a Totò (4 marzo); James Senese Jnc live in James is back (5 marzo); Noa, con Gil Dor e i Solis string quartet, in un’edizione speciale di To Napoli with love (2 aprile); Eugenio Bennato in W chi non conta niente (10 aprile); e il recital di Peppino di Capri (7 maggio).
A rurro teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani
Vi sono ancora gli interpreti che hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo con l’Orchestra Italiana: Eddy Napoli con la Luna Rossa orchestra in Viva Napoli (27 gennaio); Gianni Conte e Mariano Caiano in Duje paravise (16 aprile); Barbara Buonaiuto in ‘A cunfessione (6 maggio).
Ancòra in cartellone: le EbbaneSis in Transleit (5 dicembre), Michele Simonelli e Paolo Raffone in Pino Daniele Opera (30 gennaio), il cantapianista Lorenzo Hengeller ne Il giovanotto matto (11 febbraio); Fiorenza Calogero in Vico Viviani (13 febbraio); il recital Liricamente Napoli, con Antonio Lubrano, Alessandro Cerino, il soprano Leona Peleskova e il tenore Enzo Tremante (18 marzo); il quartetto di sassofoni Accademia in 4 sax in concerto per Napoli (1° aprile); Francesca Marini nel recital Mia cara città, scritto da Gaetano Liguori, che firma anche la regia, e Roberto Criscuolo (3 aprile); Rosa Chiodo, nella fiaba musicale Cenerentola è nata a Napoli, con la regia di Paolo Caiazzo (15 aprile); Ciccio Merolla in Ciccio e i suoi fratelli, new edition, per la regia di Raffaele Di Florio (8 maggio).
Musica sempre protagonista anche negli spettacoli teatrali: Musica Simeoli… manca solo Mozart, scritto e diretto da Antonio Grosso, con Marco Simeoli (10 dicembre); Colapesce – La leggenda, commedia musicale di Angelo Ruta su musiche dei Baraonna, regia di Pietro Pignatelli (17 dicembre); Belle époque e polvere da sparo, commedia musicale con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, scritta e diretta da Paolo Coletta (7 gennaio); Captivo, spettacolo di teatro-canzone, scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Gallo (4 febbraio); e Beniamino dell’avanspettacolo, varietà musicale scritto e diretto da Carmine Borrino, con il mattatore Oscar Di Maio (25 marzo).
Ancòra in cartellone il teatro musicale con Carosone, l’Americano di Napoli, musical di Federico Vacalebre, con Andrea Sannino, regia di Nello Mascia (20 aprile); e l’opera mozartiana Il Flauto magico, con Antonella Morea e Renata Fusco, con il libretto napoletano e la regia di Mariano Bauduin (20 maggio).
Sul piano più eminentemente teatrale, il mese di novembre sarà interamente dedicato ai fratelli De Filippo, con spettacoli di prosa, burattini, proiezioni e dibattiti. Si inizia, martedì 3, con una tavola rotonda, promossa in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo, cui farà sèguito la proiezione del mediometraggio Eduardo e i burattini di Francesco Saponaro. L’indomani Natale in casa Cupiello. Monologo cum figuris, spettacolo di burattini di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, con Luca Saccoia, per lo spazio scenico, le maschere e i pupazzi di Tiziano Fario e la regia di Lello Serao. Quindi, il giorno 5, la prima ripresa, dopo la rappresentazione unica del 1937, de I due calmi, atto unico di Eduardo, con la regia di Bruno Garofalo. Seguiranno la proiezione del video Il Lucernario di Francesco Saponaro (11 novembre) e Antonella Stefanucci ed Edoardo Sorgente in Titina la magnifica, drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro, che firma anche la regia e lo spazio scenico (12 novembre).
Tre gli appuntamenti dedicati al mondo femminile: la performance del progetto la Scena delle Donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella Sirene, signore e signorine di Marina Rippa per f.pl. (28 ottobre); Donne ∞ Voce ‘e femmene, spettacolo musicale scritto e diretto da Maurizio Palumbo, con Maria Boccia, Francesca Curti Giardina, Raffaella De Simone, Margherita Marinelli, Mavi, Teresa Moccia, Sara Russo e Daniela Sponzilli, con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Aniello Misto (18 febbraio); e Un teatro tutto per sé, laboratorio, proiezione e dibattito con Marina Rippa, Monica Costigliola e Fiorella Orazzo, ideato e curato dalla stessa Rippa per f.pl. (8 marzo).
Parla Napoli, la canzone in cattedra: conferenze con musica dal vivo
Per l’azione di valorizzazione della Canzone napoletana, il Trianon Viviani ha anche programmato dei momenti specifici di approfondimento della tradizione musicale partenopea. Sotto il titolo Parla Napoli, la canzone in cattedra, si terranno tre cicli di conferenze con musica dal vivo: Conferenze cantate di Mauro Gioia (dal 6 gennaio), Le mille e una Napoli di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede (dal 13 gennaio) e Città cantante di Pasquale Scialò, al quale partecipano Salvatore Palomba e il trio Suonno d’ajere (dal 3 marzo).
Le “Stanze”
Sul versante, invece, di nuove forme di fruizione rese possibili dall’adozione delle nuove tecnologie multimediali, grazie all’intervento di Scabec, nel Trianon Viviani saranno ospitate la Stanza delle Magie della Canzone napoletana, uno spazio virtuale, disegnato da Bruno Garofalo, per offrire al pubblico tutta la ricchezza del panorama musicale che si è sviluppato tra i vicoli di Napoli e le emozioni che i grandi classici napoletani sanno evocare, e la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania archiviato sul portale SoNa, Contesto Musica dell’ecosistema digitale ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec. In questa Stanza, su tavoli e monitor interattivi, sarà quindi possibile fruire contenuti digitalizzati dall’age d’or dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature, filmati, video.
Scètate l’appuntamento sul web Trianon Viviani
Scètate
Intanto continua Scètate, l’appuntamento musicale quotidiano sul web del Trianon Viviani con il grande repertorio conservato dall’Archivio storico della Canzone napoletana (Ascn) della Rai. Frutto dell’accordo di collaborazione tra fondazione Trianon Viviani e Rai Campania (centro di produzione tv della Rai di Napoli), l’appuntamento prevede una clip musicale quotidiana, della durata media di quattro minuti, curata dall’Ascn. In ognuna, utilizzando i documenti audiovisivi dell’Archivio storico, Gino Aveta, autore di programmi radiotelevisivi, organizzatore musicale e giornalista, introduce all’ascolto di una canzone eseguita da un grande interprete. Scètate è anche fruibile, solo in audio, alle 8, sulle frequenze di Radio Rai Live, l’emittente radiofonica pubblica tematica che trasmette una programmazione di musica dal vivo e manifestazioni sul territorio.
il Teatro delle Persone: progetto di arte e inclusione sociale
Con il Teatro delle Persone, progetto ideato e curato da Davide Iodice, il Trianon Viviani intende creare la prospettiva della costruzione di un Centro nazionale d’Arte e Inclusione sociale. Tra le azioni previste, quelle di teatro diffuso e di rigenerazione urbana e sociale; processi di pedagogia e prossimità rivolti alle fasce più sensibili ed esposte; cura per le nuove generazioni; attenzione alla pluralità culturale, costituiscono l’asse portante di questa azione estensiva. L’arte diventa strumento di liberazione dal disagio sociale, dall’oppressione di condizioni restrittive, dai condizionamenti della malattia e della marginalizzazione.
Posta sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania, la fondazione Trianon Viviani ha avuto recentemente il riconoscimento del ministero della Cultura come soggetto di produzione teatrale e si avvale del contributo del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc Campania 2014-2020).
Le attività hanno il patrocinio di Rai Campania.
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Mostra antologica di Adriano Eccel al Museo Irpino
Per il secondo appuntamento con “Un anno di mostre al Museo Irpino”, nelle sale espositive del Museo Irpino verrà inaugurata Venerdì 31 Marzo alle ore 17.00, la mostra antologica Adriano Eccel. Il tempo interiore. Archivi dell’Io [Opere1985–2012].
Organizzata dalla Provincia di Avellino e dal Museo Irpino, in collaborazione con l’Associazione AEcceL per la Fotografia di Trento e l’Associazione culturale Contemporaneamente, nell’ambito della rassegna Montoro/Contemporanea, in memoria del celebre fotografo Adriano Eccel, la mostra è un viaggio a ritroso all’interno di un intimo rapporto tra il fotografo e le sue immagini, tra segni e significati, tra tempo storico e tempo soggettivo, tra vissuto e immaginato. È una ricostruzione a posteriori dei fili che tengono assieme l’opera e la poetica di Adriano Eccel.
L’immagine fotografica è qui concepita come costruita, come un processo consapevolmente artigianale in cui l’emozione e l’idea prendono gradualmente forma, attraverso il ricorso a molteplici tecniche grafico-pittoriche, dal collage a interventi manipolativi che plasmano il materiale fotografico, fino alla più contemporanea composizione digitale. In quanto referente ricodificato e costantemente trasformato, la fotografia diventa materia viva, oggetto-simbolo di spazi e tempi interiori, “specchio dell’anima di chi la produce”.
La continua esplorazione concettuale e interrogazione sul senso del fare fotografia, tratto fondante dell’opera di Adriano Eccel, amplifica e diventa parte di un paesaggio biografico e sociale, un archivio in cui il fotografo seleziona frammenti e permanenze, assembla memorie, reinventa nuovi codici espressivi.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 29 Aprile, dal martedì al sabato, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 (chiusa nelle giornate di domenica e lunedì).
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Adriano Eccel: biografia
Adriano Eccel è nato a Bolzano nel 1956. Per più di un decennio sperimenta pittura e grafica, esperienze che abbandona nei primi anni Ottanta per occuparsi di fotografia contemporanea.
Dopo un ricco periodo preparatorio in cui affronta lo studio della psicologia, analisi dell’immagine, tecnica fotografica e stampa Fine Art, realizza Il Muro (1985). A questo lavoro seguiranno, in ordine cronologico, Attraverso la sfera, La partita a bocce, Photoopere, Vietato l’ingresso, Il Codice Duval, Lo specchio immaginario (incompiuto). Nel 1995, le immagini del lavoro fotografico Photoopere vengono pubblicate all’interno dell’edizione svizzero/americana del Graphis International Fine Art Photography. Il suo lavoro viene apprezzato da curatori e critici internazionali come Alain Sayag (Centre Georges Pompidou-Parigi) e Jean Claude Lemagny, per il quale realizza il progetto fotografico Vietato L’ingresso, in permanenza nella collezione di fotografia della Biblioteca Nazionale di Parigi.
Adriano Eccel ha realizzato più di 80 mostre allestite in gallerie private, musei di fotografia e arte contemporanea, aste e festival internazionali in Germania, Francia, Spagna e nei paesi dell’Est Europa. A livello nazionale vanno ricordate la Biennale Internazionale di Torino Fotografia, il Salone della Fotografia di Venezia Immagine, il Festival ‘Fotoleggendo’ di Roma (2007) e la mostra ‘Il Chiaro Scuro delle Violenze’ al Palazzo della Triennale di Milano (2000). Degne di nota sono inoltre le presentazioni de Il Codice Duval a Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2007) e al Macro Future di Roma (2010), le mostre al Museo Ken Damy di fotografia contemporanea e al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Nel 2008 la retrospettiva Invero. Il signor Duval e Lo Specchio Immaginario viene allestita al Santa Sofia di Salerno per l’Arte Contemporanea e presentata da RAI 1 nell’ambito dei Grandi Eventi in Campania. Molti dei suoi lavori sono presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea. Nel 1991 Eccel è fra i soci fondatori del Museo Ken Damy di Brescia. Ha collaborato inoltre come fotografo e commissario d’esame all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma.
Adriano Eccel si spegne prematuramente nell’ottobre del 2012.Opere numerate dei suoi lavori sono oggi conservate in collezioni pubbliche e private, come il Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea, la Fondazione Fotofo International e la Bibliothèque Nationale de France. L’Associazione Adriano Eccel per la Fotografia (AEcceL) cerca di mantenere viva la memoria di Adriano attraverso la valorizzare della sua opera e la promozione fotografia contemporanea.
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