Black – L’amore ai tempi dell’odio (2016) di El Arbi e Bilall Fallah lo si potrebbe riassumere come una sorta di Giulietta e Romeo in chiave moderna, un film che oscilla tra spietatezza e romanticismo.
Mavela, una disadattata teenager quindicenne, che ritrova se stessa e la voglia di vivere quando entra a far parte della gang The Black Bronx, formata da giovani africani della periferia di Bruxelles. Si sente finalmente a casa adesso, accettata da tanti nuovi amici con i quali condivide il giorno e la notte in giro per la città.
Per la prima volta nella sua vita Mavela prova un senso di appartenenza finora sconosciuto. Ma realizza subito che militare nei Black Bronx significa far parte di una famiglia totalizzante che non accetta
compromessi. Soprattutto comprende che, una volta entrata a far parte della gang, non potrà più uscirne.
Mavela peraltro non ha alcuna intenzione di farsi da parte.
Ma un giorno come un altro, Mavela incontra Marwaan.
Marwaan è un ragazzo marocchino, e fa parte della Gand 1080, nemici giurati dei Black Bronx. Dal primo loro veloce incontro, Mavela e Marwaan sanno e sentono di avere un comune destino: passione violenta e amore reciproco. Ma la loro appartenenza a gang rivali li costringe a incontri clandestine e a un futuro di paure, ombre e sospetti. Il velleitario piano per vivere segretamente la loro storia viene presto scoperto e i due ora devono pagarne le conseguenze.
Adil El Arbi e Bilall Fallah: i due giovani registi
Adil El Arbi (1988) e Bilall Fallah (1986) sono due giovani registi belgi.
La loro amicizia è nata nelle aule della scuola di cinema Sint-Lukas di Bruxelles, e da allora i due hanno
collaborato su diversi progetti tra film per la TV, corti e lungometraggi per il grande schermo. “Black” è il loro secondo film.
Tratto dai romanzi “Back” e “Black” di di Dirk Bracke. La sceneggiatura del film è stata tratta dai due romanzi “Back” e “Black” di Dirk Bracke, scrittore molto noto in Belgio, soprattutto tra il pubblico più giovane. I due libri hanno venduto in patria oltre 350.000 copie e sono stati tradotti finora in tedesco, spagnolo, danese e polacco.
Nella fase preparatoria dei due romanzi, Bracke ha seguito personalmente il lavoro investigative e di monitoraggio della polizia e delle autorità rispetto alle bande giovanili a Brussels.
È stato inizialmente il regista Hans Herbots a pensare a un film, ispirato dai due libri di Bracke. Ma proprio lo stesso Herbots ha convinto Adil e Billal a tradurre in immagini le storie di Back e di Black, i quali ne hanno tratto un film dallo stile innovative, che ha però saputo mantenere l’aspetto drammatico e commovente del racconto.
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