I Cittadini in Movimento ritornano in campo. Dalle strisce blu gratuite nei giorni festivi alla rivalutazione del centro storico, tante le proposte all’interno del programma del progetto civico guidato da Massimo Passaro.
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L’assessore Veronica Tarantino si dimette dalla Giunta Comunale di Ariano Irpino
Veronica Tarantino ha protocollato le sue dimissioni da assessore del Comune di Ariano Irpino.
La decisione ormai maturata da tempo per motivi strettamente personali, vede rassegnare le proprie
dimissioni, rimettendo nelle mani del primo cittadino le deleghe conferitele e comunicate già per
le vie brevi allo stesso Sindaco Franza.
“Giungo” dice la Tarantino “a questa non semplice conclusione dopo una lunga e accurata riflessione
sia personale, in quanto sono venute meno le condizioni per poter esercitare tranquillamente e con
il necessario impegno le funzioni a me demandate, sia politica, quest’ultima condivisa con i
compagni ed amici della sezione del Partito Socialista “ Ireneo Vinciguerra” di Ariano Irpino”.Veronica Tarantino nel comunicare le sue dimissioni ringrazia il Sindaco per averle dato la possibilità di fare quest’esperienza così rilevante e di grande responsabilità, tutti i componenti della Giunta e del
Consiglio Comunale per il loro impegno e la passione posta nell’espletamento del ruolo politico ed
amministrativo. Un ringraziamento particolare al Segretario Comunale, ai Dirigenti e a tutti i
dipendenti comunali, per il loro lavoro, la loro disponibilità, per la stima e la fiducia dimostratale in
ogni circostanza.
Il segretario cittadino Massimiliano Alberico Grasso a nome di tutto il partito, nel prendere atto e
nel rispettare la decisione del proprio assessore, ringrazia Veronica Tarantino per l’operato svolto e
per l’impegno profuso, con cui ha cercato di rappresentare il PSI arianese nella Giunta Comunale in
questi due anni.
Pertanto il PSI resta in attesa di confrontarsi, come sta già facendo da giorni, con il Sindaco al fine
di concordare il prosieguo dell’attività amministrativa. -
Grottaminarda ricorda e celebra la Resistenza con un convegno
Celebrare e commemorare la Resistenza è un atto dovuto alla storia politica e alla nostra Costituzione, lo sa bene l’Amministrazione di Grottaminarda, che per il 25 aprile ha organizzato un convegno che tratterà su diversi fronti: filosofico, culturale e politico la giornata della Liberazione.
Commemorare significa celebrare in forma solenne e bisogna farlo insieme perché la memoria condivisa è fondamentale, per ricordare ciò che siamo oggi come cittadini perché ciò che siamo ci è stato dato dal passato, con il sangue.
Tante vite si sono sacrificate per la libertà politica e di espressione e non lo hanno fatto invano, come molti oggi vogliono far credere.
Il 25 aprile è una giornata che non deve essere dimenticata perché è grazie ai partigiani, ai resistenti e ai ribelli che si riunirono per un profondo rispetto per la dignità umana e sociale che noi siamo una Repubblica democratica.
Noi a loro dobbiamo tanto, dobbiamo tutto probabilmente e non dobbiamo dimenticarlo.
La memoria condivisa è necessaria perché ci aiuta a comprendere la nostra identità politica perché questa giornata è l’unica vera fonte dell’ethos repubblicano perché chi scelse la Resistenza si oppose, offrendo la sua vita, per combattere coloro che scelsero il fascismo portatore di abusi e soprusi innumerevoli lesivi per la dignità umana, sociale e politica dell’essere umano.
Solo il sentire unanime, attraverso la commemorazione può consolidare una memoria condivisa per una Repubblica democratica, che qualcuno, oggi, cerca di sabotare con fandonie e misere considerazioni volte a non dare il giusto valore alla Resistenza.
Costantino Mortati, giurista e costituzionalista italiano di origine arbëreshë, nel 1955 scriveva:
La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva affermato in Italia, trovando, inizialmente, l’opposizione – spesso repressa nel sangue – di non molti spiriti liberi.
La guerra, con le sue sorti rovinose, fece aprire gli occhi a molti italiani e costituì il motore di un sentimento generalizzato di rifiuto e di rivolta, che si accentuò fortemente dopo l’8 settembre e l’occupazione nazista dell’Italia.
Come notava acutamente un partigiano di stampo cattolico liberale, Sergio Cotta, gli Italiani di quel tragico periodo furono un popolo unito nella sofferenza, sotto l’incubo dell’occupante e del suo alleato per l’oppressione poliziesca, le retate indiscriminate, le drammatiche persecuzioni razziali, la cattura di ostaggi innocenti senza distinzioni di età e di sesso, le rappresaglie fuor di proporzione in città e campagne indifese.La Resistenza, oltre ad essere un evento storico e politico, è un atto di rivolta morale scaturito da un profondo sdegno nei confronti di chi trucidava senza pietà civili, che hanno deciso di unirsi e imbracciare armi per combattere quel senso di oppressione che soffocava la libertà individuale. Questo atto morale è stato pagato con vite, ciò che per ogni singolo individuo è il bene più grande. Per questo motivo il tema della Resistenza è di fondamentale importanza perché solo attraverso la comprensione del profondo senso di umanità che si celebra in questa ricorrenza si possono comprendere i valori e i meriti del 25 aprile.
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Maurizio Petracca approva la proposta di Pasquale Giuditta
Pasquale Giuditta propone di realizzare un nuovo collegamento ferroviario tra Avellino e Napoli attraverso la linea Napoli-Cancello.
Maurizio Petracca: dichiarazioni
Maurizio Petracca ha accettato positivamente questa proposta, decidendo di essere il portavoce presso Vincenzo De Luca.
Per il Consigliere regionale infatti questa è un’opera che potrà avere un’incidenza notevole per il capoluogo e per l’intera area di riferimento e che troverebbe una nuova centralità che viaggerebbe di pari passo con la previsione della stazione Hirpinia sulla linea Napoli-Bari, creando finalmente un collegamento rapido tra le aree interne e i centri metropolitani.
Maurizio Petracca conclude:
Sono certo che il presidente De Luca saprà valorizzare questa proposta, individuando gli strumenti più adeguati per la sua realizzazione.
Avellino avrà così nuovamente un collegamento ferroviario degno di questo nome e potrà godere di una posizione finalmente baricentrica.
La fase post Covid va infatti preparata sin da subito perché per rilanciare la nostra economia servono infrastrutture, oggi più che mai. Ecco perché questa idea è meritevole di essere portata avanti con determinazione da tutti i livelli istituzionali competenti.
Come sappiamo uno dei problemi principali delle aree interne irpine è la mancanza di poter usufruire di mezzi di trasporto pubblici perché le corse sono limitate e i servizi offerti sono carenti su molti aspetti logistici.
La proposta in questione potrebbe facilitare e agevolare notevolmente gli spostamenti sia per i residenti che per i possibili avventori e turisti, curiosi di scoprire luoghi di culto, enogastronomici e non solo.
Ricordiamo che l’Irpinia è piena di attrattive turistiche che, se valorizzate, potrebbero rappresentare un forma economica molto rilevante per tutti.
Confidiamo nelle parole sopracitate, sperando nella solerzia della Regione Campania.
La situazione economica precaria, in questo momento, sta attraversando un ulteriore periodo di crisi causato dal Covid. Dunque, la prospettiva di collegamenti veloci verso i centri e le aree metropolitane potrebbe rappresentare una speranza non solo per l’economia ma per evitare, anche, un altro grande problema che attanaglia le nostre zone: quello dello spopolamento.
5 comments on Bombardiamo Avellino, parte la campagna elettorale di Passaro
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