Attualità

Navigare, sabato 20 al via il salone nautico a Posillipo e Mergellina

Due sedi, cento imbarcazioni esposte e la dizione di Internazionale, queste alcune delle novità della 34ma edizione del Navigare, l’esposizione nautica con prove libere in mare in programma a Napoli da sabato 20 a domenica 28 novembre. Posillipo e Mergellina ospiteranno dunque il Navigare, Salone Nautico Internazionale di Napoli che propone agli appassionati del mare, con accesso libero, di poter provare gratuitamente le imbarcazioni in mare prima di definire l’acquisto.

La nove giorni espositiva organizzata da AFINA – Associazione Filiera Italiana della Nautica –, dopo due anni di stop causa pandemia, torna con molte novità. A celebrare l’inaugurazione, fissata per sabato mattina alle ore 11 al CN Posillipo, sarà la banda musicale dell’Arma dei Carabinieri che accoglierà, sulle note dell’inno di Mameli, le Autorità che parteciperanno al taglio del nastro. Tra gli ospiti l’assessore ai lavori Pubblici del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, il presidente dell’istituto di Credito Cooperativo di Napoli e Campania, Amedeo Manzo e la dottoressa Flavia Matrisciano, direttrice Fondazione Santobono Pausilipon.

A fare gli onori di casa saranno il presidente Afina, Gennaro Amato e il presidente del sodalizio rossoverde, Filippo Parisio.

Tra le novità quella della doppia sede. Il CN Posillipo ospiterà nella sua darsena circa 60 imbarcazioni dai 5 a 10 metri, mentre la società internazionale Gruppo Luise, che gestisce il molo di sopraflutto “Molo Luise” a Mergellina, accoglierà i modelli dai 12 metri a salire. Stand in darsena e sul molo completeranno l’esposizione.

 Afferma Gennaro Amato, presidente dell’associazione che conta 250 cantieri iscritti:

Napoli deve appropriarsi del ruolo che le compete: diventare la capitale espositiva della nautica da diporto del Mediterraneo Per questo motivo l’appuntamento di marzo prossimo deve assumere una connotazione più importante e consentire all’intera filiera nautica di presentarsi nel migliore dei modi. Sono felice quindi che l’amico Massimo Luise, manager e socio di Gruppo Luise, abbia accettato la nostra richiesta, mettendoci a disposizione il tratto di porto di Mergellina gestito dalla sua società, ed aderendo così ad un progetto che getta le basi per dare a tutti gli amanti della nautica e del mare la possibilità di avere un’esposizione in acqua.

Per le imbarcazioni, invece, molte le anteprime in mostra a cominciare dai gommoni, il segmento più atteso dagli amanti del settore nautico, Italiamarine, Novamares, Oromarine, Sea Prop, per citarne alcune, presenteranno le ultime produttività. Tra i gozzi spiccano i modelli di punta di Baia Nautical, Cantieri Mimì e Nautica Esposito, mentre per le barche diverse curiosità per Evo, Rio Yachts, Tornado Yachts e in esposizione anche i bellissimi modelli Azimut, Itama, Fiart e Cranchi. Ma anche esposizione di servizi e motori marini e accessori non mancheranno al salone.

Grazie alla dizione Internazionale il salone diventa anche punto di riferimento di maggior prestigio. Identità che consente agli espositori di poter ricevere l’interesse di buyers esteri e di collocare la città di Napoli tra le leader dei saloni del Mediterraneo. La partnership messa in campo dall’organizzazione, presieduta da Gennaro Amato, con la Banca di Credito Cooperativo di Napoli consentirà notevoli vantaggi per gli acquirenti e produttori del settore. Il presidente Amedeo Manzo, anche presidente del Gruppo campano, ha infatti messo in campo valide azioni di supporto, con agevolazioni di credito e finanziamenti, per l’intero comparto.

Il Navigare Salone Nautico Internazionale di Napoli, con accesso libero a tutti i visitatori, sarà aperto il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 17.00, mentre dal lunedì al venerdì l’orario sarà dalle 12.30 alle 17.00.

Arredare smart city, sostenendo enti pubblici a titolo gratuito

Le Città intelligenti o, meglio, le smart city sono quelle che puntano all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici, creando connessioni tra le infrastrutture delle città e il capitale umano, sociale e culturale. Un concetto, da sempre messo in pratica, anche in tempi non sospetti, da Ipas Spa, che da più di 50 anni, opera a livello nazionale nel campo della pubblicità esterna.

Pioniera dell’arredo urbano e, ancor oggi, primo player nazionale nell’arte di abbellire le metropoli offrendo, allo stesso tempo, un servizio di pubblica utilità, Ipas continua a puntare sulla Campania, estendendosi ed acquisendo un ramo d’azienda della SASEP srls – Soluzioni Arredo Smart per gli Enti Pubblici con sede in Santa Maria Capua Vetere. E lo fa “ereditando” tutto il suo know how, assumendosi così un importante impegno verso Enti Pubblici e Pubbliche Amministrazioni, per la fornitura a titolo gratuito di innumerevoli impianti innovativi di arredo urbano, segnaletica e cartellonistica stradale, che contribuiranno a migliorare il decoro e la fruizione di servizi utili alla Regione. Un’opportunità unica per gli enti per ottenere restyling dell’arredo urbano cittadino: biglietto da visita per i Comuni, soprattutto, quelli con una marcata vocazione turistica.

transenne parapedonali

transenne parapedonali

Nuove pensiline per l’attesa bus, transenne parapedonali, cestini per la raccolta differenziata, panchine con ricarica smartphone e molte altre soluzioni belle ed innovative impreziosiranno, dunque, altri 20 comuni acquisiti da Ipas e dislocati in provincia di Napoli, dal vesuviano al nolano, passando per la provincia di Caserta e zone turistiche. Un’operazione, che “innesca” un circuito virtuoso, sia per la cittadinanza, che per l’indotto lavorativo e per la valorizzazione e la crescita del territorio con soluzioni esteticamente valide e funzionalmente efficaci, in grado di ottimizzare la vocazione anche dei centri storici.

Il tutto, ponendo particolare attenzione alle relazioni tra il verde, l’illuminazione, la pavimentazione, l’arredo urbano e gli spazi di aggregazione, tenendo conto dei dettami in merito ad impatto ambientale e tutela delle aree sottoposte a vincoli

Giardini storici: ASSO.IMPRE.DI.A. aderisce APGI

Con molto piacere annunciamo che ASSO.IMPRE.DI.A. aderisce, divenendo membro associato ed entrando a far parte del CDA dell’APGIAssociazione Parchi e Giardini d’Italia, organizzazione nazionale di riferimento e coordinamento degli enti e dei soggetti, pubblici e privati, che si occupano di parchi e giardini, impegnata dal 2011 nel portare avanti azioni concrete di interesse pubblico, a livello nazionale, per diffondere la cultura dei parchi e dei giardini storici.

ASSO.IMPRE.DI.A.

ASSO.IMPRE.DI.A.

ASSO.IMPRE.DI.A. dal canto suo è impegnata a promuovere, a nome di tutte le imprese ad essa associate, la tutela dell’ambiente e del territorio paesaggistico e urbano attraverso politiche che riducono l’impatto ambientale, anche attraverso la creazione di relazioni di collaborazione stabili e continuative, con diverse Istituzioni. La collaborazione tra le due realtà associative, – dichiarano Alberto Patruno e Nunzia Petrecca del CDA di ASSO.IMPRE.DI.A. – in un’ottica sinergica, ne potenzierà le rispettive capacità di fare rete consentendo di sostenersi sempre di più nelle reciproche attività con gli obiettivi comuni di promozione dei temi legati all’ambiente ed alla sua tutela in linea con gli obiettivi europei quali Natura 2000, pietra angolare della politica UE sulla biodiversità̀ e la tutela degli ecosistemi con conseguenti enormi benefici ecosistemici per i parchi e giardini storici di natura socio-economica, ivi compresi vantaggi diretti derivanti dal turismo e dalle attività̀ ricreative, ma anche beni e servizi ecosistemici, quali il controllo delle inondazioni, la decontaminazione delle acque, l’impollinazione e il riciclaggio dei nutrienti organici.

Istituto Tecnico Agrario De Sanctis: apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

È stato presentato agli studenti nell’evento mercoledì 20 ottobre presso i locali della mensa scolastica dell’Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis” Domicella, l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

Educazione e sicurezza alimentare al centro dell’incontro che ha visto la partecipazione istituzionale del sindaco di Domicella,  Antonio Corbisiero, insieme a Salvatore Velotto, Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari della Campania e del Lazio, Salvatore Gragnaniello, Tecnologo Alimentare e Coordinatore dello sportello Spo.S.A., Mariateresa Palmieri, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Nicola Pecoreli’, Marianna Visone, Tecnologo Alimentare e Sergio De Luca, Rappresentante dell’Istituto Tecnico Statale Agrario ‘De Sanctis – D’Agostino’.

Istituto Agrario “De Sanctis” di Avellino

Lo Sportello Sposa ‘Sportello Sicurezza Alimentare’ è stato studiato per offrire un servizio gratuito di primo orientamento ed informazione, ai cittadini e alle imprese dell’agroalimentare in tema di sicurezza alimentare, all’educazione alla sana e corretta alimentazione, all’etichettatura, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e allo sviluppo e innovazione.

Durante l’incontro, l’amministrazione di Domicella ha firmato il protocollo d’intesa con l’Ordine dei Tecnologici Alimentari Campania e Lazio e ha introdotto e illustrato gli obiettivi del piano operativo delle attività previste per il 2022 nella promozione e nella diffusione della cultura della sicurezza alimentare attraverso l’informazione e la formazione. Tra i servizi destinati agli studenti dell’ITA “De Sanctis – D’Agostino” di Domicella, sarà curato un piano alimentare studiato all’intero della mensa scolastica mirato a rispettare gli standard di qualità, sicurezza alimentare e salute, connesse al sistema consapevole della “food integrity” per la produzione e il consumo di alimenti sani, nutrienti, sicuri, identitari e tracciabili.

Manager della tutela ambientale: parte la seconda edizione del master

Il 22 ottobre, alle 10.00, sarà firmato la seconda edizione del “Master in Management delle opere per la tutela ambientale e del verde” organizzato dall’Università di Perugia degli Studi di Perugia in collaborazione con Assoimpredia (Associazione Nazionale Imprese Difesa e Tutela Ambientale). Alla cerimonia, che si svolgerà presso la sede del rettorato Palazzo Murena – Piazza Università, 1 – alla presenza di Maurizio Oliviero, Rettore dell’Ateneo umbro, Gianluca Bartolini, Presidente di Assoimpredia.

Manager della tutela ambientale

Manager della tutela ambientale

Il Master, della durata annuale, anno accademico 2021/22, intende formare i futuri manager del green, in grado di gestire tutte le attività relative alla realizzazione e gestione delle opere di tutela ambientale e del verde pubblico e privato, in ambito urbano ed extra-urbano. L’attività didattica riserverà particolare attenzione alla normativa sull’Ambiente, sugli appalti pubblici, sui principi dell’organizzazione gestionale d’impresa, le tecniche di ingegneria naturalistica, di fitogeografia e geobotanica, la manutenzione delle specie ornamentali (dai tappeti erbosi alle alberate) e la progettazione degli spazi verdi.

Dichiara Alberto Patruno Segretario di Assoimpredia:

Si tratta di tematiche di grande attualità anche e soprattutto in vista dei progetti che il nostro Paese potrà introdurre grazie alle risorse del PNRR. Un’edizione importante che coincide con il decennale della nostra Associazione, impegnata da sempre nella difesa e nella tutela dell’Ambiente. Temi che il Covid ha messo ulteriormente in luce,  evidenziando quanto sia importante.

… preservare gli spazi verdi come risorsa strategica non solo per il benessere e la sicurezza dei nostri territori e dell’ecosistema, ma principalmente per i legami che la stessa natura ha per la nostra salute di cittadini …

(estratto della Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 luglio 2020 n. 2020/2691-RSP).

L’iniziativa gode del patrocinio morale del Ministero della Transizione ecologica, di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente), AIDTPG (Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini), CONFINDUSTRIA CISAMBIENTE, ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) ed ELCA (European Landscape Contractors Association).

Parco del Partenio: droni per difendere il territorio e forza lavoro a costo zero?

Difesa e valorizzazione del territorio sono le parole d’ordine del Parco del Partenio, presieduto da Franco Iovino, che punta sulle nuove tecnologie e sull’innovazione insieme all’aiuto di preziose collaborazioni esterne. Quest’ultimo un punto importante che andrebbe approfondito.

Le dichiarazioni fatte da Franco Iovino sono le seguenti:

Siamo aperti a chiunque voglia bene all’Irpinia e a questa fetta territorio. Va proprio in questa direzione la partnership intrapresa con Analist Group, software house irpina.

Si è chiuso con un successo di numeri e attenzione il corso formativo “Modalità d’uso di tecnologie innovative per l’acquisizione dei dati del territorio” nato proprio dalla collaborazione tra Parco del Partenio e Analist Group.

Venti partecipanti al corso, per una sala colma di professionisti, di rappresentanti delle istituzioni che si occupano del controllo del territorio e anche di semplici amanti delle nuove tecnologie.

Il corso, svoltosi a Summonte, presso la sede dell’Ente, è stato tenuto dall’ingegner Antonio Iannuzzi, Ceo di Analist Group, che ha illustrato le dinamiche di funzionamento del drone nella lezione teorica per poi tenere una sessione pratica di volo.

Prosegue il rappresentante dell’Ente Parco del Partenio, rivolgendosi ai corsisti:

La nostra non è solo l’istituzione che reprime e pone vincoli. Abbiamo sposato una nuova filosofia, vogliamo sorvegliare e proteggere il parco, ma anche creare nuove opportunità di crescita, di sviluppo e di lavoro.

L’ente Parco ha ancora pochi strumenti per fare quello che andrebbe fatto. Per questo motivo, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Spero che possiate continuare, anche dopo il corso di formazione, a darci una mano. Dobbiamo fare di tutto per questo territorio che si trova proprio a ridosso del capoluogo.

Questa non è una cosa da poco. Perciò va difeso e protetto con ogni mezzo, per questo motivo c’è bisogno della collaborazione di tutti.

Parco del Partenio

Parco del Partenio

Le domande, il rammarico e la rabbia nascono spontanee, leggendo queste parole. Ora vi spieghiamo il perché.

Il Parco del Partenio appartiene agli enti strumentali controllati di diritto pubblico, che ricevono ed hanno ricevuto fondi dalla Regione Campania, per poter erogare corsi formazione, pagare personale, mantenersi durante il corso degli anni, per organizzare eventi e non continuiamo perché la lista è lunga e può diventare davvero imbarazzante.

Ciò che stiamo affermando è presente nella nota integrativa al disegno legge del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2019-2021, in cui viene chiaramente delucidato l’importo erogato dalla Regione Campania per i diversi comparti. Una lettura lunga ma sicuramente esaustiva.

In breve essendo stati stanziati fondi sia per la formazione che per creare lavoro, post formazione perché ci si deve appellare al prezioso aiuto di collaborazioni esterne per poter sorvegliare il territorio a costo zero? I corsi di formazione erogati dal Parco del Partenio sono stati erogati a terzi gratuitamente perché così andava fatto ma sicuramente coloro che hanno messo a disposizione le proprie conoscenze e il materiale sono stati retribuiti, com’è giusto che sia.

Perché, post corso di formazione, i partecipanti dovrebbero mettere a disposizione il loro tempo gratuitamente per fare qualcosa che all’interno del bilancio regionale dovrebbe essere retribuito?

Perché ci lamentiamo che il territorio non viene valorizzato nel modo giusto se non viene data dignità al tempo messo a disposizione, remunerandolo?

La forza lavoro e il tempo speso hanno un valore che si trasforma in retribuzione che equivale a gratificazione. Iniziando a pensare in questo modo, dando il giusto valore alle persone, qualcosa potrebbe iniziare a cambiare.

Il problema grave è che chi parla di riqualificazione del territorio, tutela e spopolamento non fa nulla per evitare queste piaghe sociali, su cui si sta giocando anche troppo, a nostro avviso. In questa situazione post pandemica in cui il divario sociale ed economico è palese ogni giorno sempre di più, sotto gli occhi di tutti, questa eterna circolarità sempre uguale a se stessa e poco inclusiva stanno realmente stancando.

Se le cose non cambiano è perché non si fa nulla per cambiarle perché non lo si vuole, per gli interessi più disparati.

Lo sdegno nasce dalla consapevolezza che ci sono i mezzi, i fondi e le risorse per poter cambiare le sorti mentre si dice tutt’altro, probabilmente, per una ripartizione errata delle risorse messe a disposizione. Il cane che si morde la coda perché è consapevole e gli fa comodo così.

Gennaro Saiello: “Concorsone in Campania, tutto fermo. In 1800 attendono assunzione”

Il presidente della Commissione speciale regionale Innovazione e Digitalizzazione: Convocherò i vertici regionali in commissione per conoscere il perché dei ritardi.

Così il presidente della Commissione speciale regionale Innovazione e Digitalizzazione e consigliere regionale M5S Gennaro Saiello:

Le prove sono state superate, la comunicazione dal Formez sulle assegnazioni è pervenuta da tempo. Eppure gli oltre 1800 vincitori del Consorsone regionale sono in attesa da mesi di essere assunti negli enti locali a cui sono stati destinati. Un’attesa che durerà per chissà quanto. Sono trascorsi già 20 giorni da quel 14 settembre, data nella quale quale il Formez aveva annunciato che le amministrazioni interessate avrebbero ricevuto comunicazione formale dell’avvenuta assegnazione e che avrebbero provveduto alla convocazione dei candidati vincitori.

Annuncia Saiello:

Il concorsone nasceva dalla necessità di arginare la deriva della scarsa occupazione, che registra nel Mezzogiorno livelli bassissimi e per la quale siamo costretti ad assistere all’emigrazione intellettuale dei nostri giovani, perdendo i nostri talenti. Ora che c’è possibilità di mettere un freno a questa emorragia, ci siamo arenati alle battute finali e intendo conoscere il perché. Per questo  porterò la questione all’esame della prossima seduta di Commissione.

Confcommercio Avellino: aumento smisurato nel mese di settembre del costo delle farine

A seguito di una affollata riunione con i titolari dei panifici della provincia di Avellino, svoltasi presso la sede della scrivente Confcommercio Campania distretto di Avellino, il 30 settembre c.a. , sono emerse le seguenti criticità del settore:

  • Aumento smisurato nel mese di settembre del costo delle farine, per alcune di esse addirittura fino al 100% rispetto al costo di agosto;
  • Aumento del costo di tutte le fonti energetiche, gas, luce e materie prime per i forni a

Alfa luce di un quadro cosi drammatico, tutti gli imprenditori presenti alla riunione ( circa 120 panifici rappresentati ) hanno espresso la necessità di prevedere un aumento del prezzo del pane.

Si precisa che l’aumento ipotizzato è mediamente del 30% ( variabile da panificio a panificio e anche in funzione della tipologia di prodotto venduto ) ma comunque ben al di sotto del valore medio degli aumenti smisurati delle materie prime e delle fonti energetiche che i suddetti stanno subendo.

La Confcommercio pertanto, si fa carico di incontrare periodicamente la categoria per monitorare l’ulteriore prevedibile aumento dei costi alia produzione che purtroppo, e a malincuore, non potrà escludere un ulteriore rincaro del prezzo del pane.

L’intervento della scrivente tende anche e soprattutto a rispettare le norme antitrust evitando eventuali cartelli, tutto nell’interesse dei cittadini e a tutela dei panificatori.

Tale iniziativa è stata comunicata anche a S.E. il Prefetto di Avellino in un’ ottica di collaborazione data la delicatezza della questione in oggetto.

L’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà con Caffé Borbone

Dopo una serie di test, portati a termine con successo nei mesi scorsi, per Caffè Borbone, brand pioniere dell’espresso napoletano, l’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà, consentendo un risparmio, anche in fatto di emissione di CO 2 nell’aria.
L’azienda partenopea, per spedire i propri prodotti dalla Campania al Piemonte e in Lombardia, ha scelto difatti di affiancare al classico trasferimento su gomma, quello su rotaia, sperimentando la metodologia di trasporto intermodale, impiegata a pieno regime per i carichi completi.

l’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà

l’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà

Una “strada” alternativa che, oltre a far del bene al pianeta, è in linea con la volontà dell’azienda di ottimizzare i processi, rendendo l’attività sempre più sostenibile.
D’ora in avanti, oltre alla modalità di spedizione classica, le casse mobili, che trasportano Caffè Borbone, partiranno anche dall’Interporto di Nola (Napoli) e/o da Marcianise (Caserta), dove si trova la stazione ferroviaria, ed arrivare direttamente in Piemonte e/o Lombardia tramite trasporto su “rotaia”.
A questo proposito, volendo fare un confronto, prendendo come riferimento le stesse distanze, il trasporto via gomma, genererebbe 54 kg di CO 2 rispetto ai 16 kg prodotti via treno, con un risparmio del 67% nell’emissione di anidride carbonica.

Il Parco regionale del Partenio punta sull’innovazione per salvaguardare il territorio

L’autunno “caldo” del Parco regionale del Partenio presieduto da Francesco Iovino. Diversi i progetti messi in campo dall’ente che ha sede a Summonte. Si parte con un piano ad hoc per l’uso delle tecnologie innovative. Condividere le conoscenze tecnologiche ed innovative per conoscere, studiare e difendere il territorio.

Il Parco Regionale lancia il progetto formativo “Modalità d’uso di tecnologie innovative per l’acquisizione dei dati del territorio” rivolto a tutti i professionisti ed agli appartenenti alle istituzioni che si occupano di controllo e monitoraggio del territorio.

Parco del Partenio

Parco del Partenio

Una scelta che punta a dar vita ad una filiera della conoscenza e dell’utilizzo di tecnologie digitali per gestire e preservare al meglio i quasi 15mila ettari di Parco che, come noto, abbracciano i comuni di ben quattro delle cinque province campane (Avellino, Benevento, Caserta e Napoli).

Il corso prevede la formazione dei partecipanti in merito all’uso professionale di tecnologie innovative a partire dal drone con esercitazioni pratiche sul campo ed all’interno delle sedi del Parco Regionale del Partenio. Il tutto per mettere in condizione gli interessati di far proprie le più innovative e precise pratiche di rilievo del territorio.

L’obiettivo del progetto formativo è quello di introdurre e consolidare l’utilizzo di tali tecnologie per contrastare gli incendi delle zone boschive e lo sversamento abusivo di rifiuti, per stimare i danni delle calamità naturali, per ottimizzare le azioni relative alla tutela della pubblica sicurezza (come, ad esempio, operazioni di ricerca o di salvataggio) ma anche per stimare e valorizzare le aree verdi dell’immenso Parco Regionale del Partenio. E, non per ultimo, affidare ai professionisti la possibilità di ampliare e rafforzare le proprie competenze.

Spiega Iovino:

Con questo progetto saranno impartite le nozioni più importanti per l’uso delle tecnologie innovative e consentire, a più persone possibili, di tutelare al meglio il nostro territorio. Lanciamo una sorta di progetto di salvaguardia diffusa del Parco del Partenio a cominciare dall’utilizzo dei droni.  Credo che sia quanto mai necessario mettere in campo più azioni possibili per preservare le ricchezze ambientali in nostro possesso.

Ed ancora: il programma europeo Garanzia Giovani, fortemente voluto dal presidente Iovino, è nella sua fase operativa.

A partire dallo scorso 22 settembre e fino al 2 ottobre 2021, infatti, pubblicata l’offerta di tirocinio per il profilo di Addetto a funzioni di segreteria sulla borsa lavoro regionale.

Potranno candidarsi all’offerta di tirocinio i giovani Neet di età compresa tra i 16 e i 29 anni –  non iscritti a scuola né all’Università, che non seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale e che risultano disoccupati – e giovani non Neet di età compresa tra i 16 e i 35 anni (34 anni e 364 giorni) che risultino disoccupati e residenti nelle Regioni meno sviluppate e in transizione.

Al tirocinante spetterà un’indennità di partecipazione di 500,00 € mensili per n. 6 mesi.

La misura sarà finalizzata a favorire l’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di  giovani disoccupati e/o inoccupati ed agevolare le loro scelte professionali, mediante una formazione  a diretto contatto con il mondo del lavoro, attraverso il rafforzamento dello strumento del tirocinio quale misura di politica attiva.

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