Attualità

“Pianta un albero”,
l’iniziativa green della Fondazione Rachelina Ambrosini di Venticano

Venerdì 4 ottobre, alle ore 10.00, presso i giardini della Fondazione Rachelina Ambrosini di Venticano, si terrà una importante iniziativa all’insegna del rispetto dell’ambiente.

L’Amministrazione Comunale, le Scuole, la Parrocchia e le Associazioni sono invitate a piantare un albero nel giardino della Fondazione come gesto simbolico ma carico di valore che ha lo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini alla cura del verde.

 

La storia di Rachelina Ambrosini

La vita di una ragazza meravigliosa, la studentessa santa, dono del Signore, in un piccolo paesino d’Irpinia oggi conosciuto in tutto il mondo. Rachelina, unica figlia del dottore Alberto Ambrosini e di Filomena Sordillo, nacque il 2 luglio 1925, nella minuscola frazione Passo di Dentecane, presso Pietradefusi, in provincia di Avellino. Era una bambina vivace ed estremamente buona, simile a un piccolo giglio a cui è concesso per breve tempo di donare alla terra l’incanto del suo profumo; la sua vita si spezzò a sedici anni per una grave malattia, eppure fu così intensa da lasciare nel ricordo di chi l’ha conosciuta l’immagine di “una giovane generosa, aperta al prossimo, umile, silenziosa, obbediente”.
Allo speciale carattere di Rachelina si legava una religiosità devota e profonda, ben racchiusa in questo suo pensiero: “Cerca la pace, il grande dono di Dio, l’unica gioia che non si può godere nel male, l’unica gioia perfetta che è frutto del bene”.
L’intimo legame con la Fede e la preghiera si decise già nei primi mesi di vita se non dallo stesso giorno della nascita di Rachelina, dedicato alla Madonna delle Grazie.
Alcuni testimoni raccontano che le sue prime parole furono “Ave Maria”, quelle che ogni giorno sentiva recitare dalla madre durante la preghiera del Rosario; e, proprio donna Filomena, meritevole di aver trasmesso precocemente alla figlioletta una intensa pietas mariana, fu la prima depositaria di una meravigliosa quanto inaspettata confidenza: “Sai mamma, ho visto la Madonna!”.

L’apparizione della Vergine Maria avvenne mentre Rachelina giocava nel giardino di casa; lo raccontò alla mamma candidamente, come voleva la spontaneità dei suoi quattro anni e la naturalezza che avrebbe sempre contraddistinto il saper accogliere con umiltà e obbedienza gli eventi straordinari con cui Dio rivelava il suo disegno per lei. Più volte, infatti, la piccola Rachelina disse di aver visto la Madonna e a cinque anni, gravemente ammalata di morbillo, rivelò di aver visto anche Sant’Antonio, che le aveva preannunziato: “Guarirai presto e bene ma prima dei 16 anni mi raggiungerai in Paradiso”.
In seguito a questa profezia, non furono l’angoscia e il turbamento a prendere il sopravvento ma, al contrario, l’amore per la vita, la ricerca della pace trovata nella “sottomissione alla volontà di Dio, nella coscienza tranquilla, nell’adempimento scrupoloso dei doveri di cristiano e di cittadino”. Rachelina ricordava il giorno della sua Prima Comunione, 12 giugno 1932, come il più bello. Quel suo primo incontro con il Signore l’aveva incamminata in un percorso di scelte virtuose, fatto innanzitutto di purezza, di appartenenza all’Azione Cattolica, del desiderio di essere vicina alle persone umili, di ubbidienza ai genitori e ai suoi insegnanti e soprattutto dell’abbandono alla Volontà di Dio di una forza e una dedizione eccezionali, inimmaginabili per la sua età, anche nei momenti più duri della sofferenza e per questo tanto più ammirabili e di insegnamento. Difficile prova per Rachelina fu la lontananza dal paese e dai suoi adorati genitori negli anni di studio trascorsi prima al Liceo “Orazio Flacco” di Bari, dove dimorava presso l’Istituto Santa Rosa e poi a Roma, al Liceo del Collegio “Cabrini”, retto dalle Suore del Sacro Cuore.
L’amore per il padre e la madre e tutti i suoi cari, testimoniato dall’affetto e dal trasporto manifestato in tante lettere, si fondeva al desiderio di assecondare i loro desideri, di sottomettersi alla loro volontà e di compiacere dando il meglio di sé.
Anche grazie a queste lettere e altri scritti che Rachelina ci ha lasciato riusciamo a scorgere il profilo di una ragazza semplice, legatissima ai suoi, che soffre per la loro lontananza, che è vicina ai suoi amici, specialmente dei più deboli, che affronta con ansia le prove d’esame e la grande mole di studio, che vive con apprensione la chiamata alle armi del padre al momento dello scoppio della seconda guerra mondiale e che progetta il suo futuro decidendo di diventare insegnante, apprezzando la musica e le arti in genere per i benefici che recano all’animo umano, rasserenandolo dai dispiaceri e permettendogli di cogliere e rappresentare la bellezza del Creato. Quella di Rachelina è stata un’esistenza speciale, per la sua umanità, per gli eventi prodigiosi che l’hanno caratterizzata e infine perché nei momenti più difficili, anche quelli più penosi della malattia che la ridusse in fin di vita il 10 marzo 1941, tali furono la sua forza d’animo e la sua fede, che non si perse mai nello smarrimento generato dalla sofferenza, poiché nella pace del cuore, che si realizza con il completo affidamento della propria vita al Signore, individuò la vera strada per il raggiungimento della felicità. Molte sono le testimonianze di persone che hanno beneficiato della sua intercessione verso l’Altissimo.
Soldati, malati, persone umili e professionisti, sono state aiutate con la preghiera nel momento del bisogno dalla visione della “Studentessa Santa“, che con la sua purezza ha lasciato un tangibile segno nelle genti d’Irpinia e non solo. Rachelina dal settembre del 1958 riposa nella Chiesa Badiale di Santa Maria e Sant’Alessio in Venticano, alla destra dell’altare.
Attualmente in Vaticano è aperta la causa della sua beatificazione.

 

La Fondazione

É il 14 maggio 1973 quando per volontà della famiglia Ambrosini e Sordillo nasce la Fondazione intitolata alla Serva di Dio, Rachelina Ambrosini.
La giovane, scomparsa prematuramente a 16 anni nel 1941, lascia un segno profondo non soltanto nella comunità di Venticano e nelle città in cui ha vissuto durante gli anni di studio, ma sin dove giunge la sua fama di “studentessa santa”.
Rachelina è umile, attenta ai bisogni degli altri, rispettosa della sua famiglia, degli insegnanti, degli amici, profondamente devota e protagonista di eventi mistici e miracolosi.
Rappresenta un modello di cristianità da emulare, un punto di riferimento soprattutto per i giovani, poiché poco più che bambina mostra di saper affrontare la vita con grande forza e saggezza, indicando la strada per raggiungere la pace con sé stessi e sperimentare pienamente la “gioia del cuore”.
Sulla base dei principi di Rachelina, la Fondazione Ambrosini viene fondata proprio per essere vicina ai ragazzi, per assisterli in tutte le fasi della loro crescita e aiutarli in situazioni di disagio familiare, di handicap, sostenendo progetti ed iniziative tesi ad avvicinarli al volontariato, al rispetto per il prossimo e per l’ambiente.
Dal 27 maggio del 1992 la Fondazione è regolarmente riconosciuta da Decreto Ministeriale come Ente Morale è iscritta al n.329 del Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Avellino ed è inserita nel Centro Documentazione Fondazioni.

Le attività

Il presidente della Fondazione Rachelina Ambrosini, Tommaso Maria Ferri, insieme a Papa Francesco

La Fondazione Rachelina Ambrosini si occupa da anni di progetti umanitari di carità e conversione in Italia e all’estero, lavorando in rete con associazioni concretamente impegnate sui territori di riferimento.
In primo luogo si interessa dei giovani, dei più deboli, nei confronti dei quali mobilità la macchina della solidarietà, ma anche di quelli più fortunati, potenzialmente in possesso degli strumenti per operare a loro volta; per questo coinvolge gli studenti in iniziative di sensibilizzazione alla comprensione degli scenari sociali, avvicinandoli al mondo del volontariato.
Gli impegni nel mondo: Africa, Filippine, Honduras
A voler contrassegnare la presenza della Fondazione Ambrosini nel Mondo si potrebbe immaginare una sorta di abbraccio solidale intorno alla sua parte più fragile.
Attualmente è operativa in Etiopia, Filippine ed Honduras, fra i paesi più poveri e meno industrializzati, penalizzati in alcuni casi da situazioni politiche di regime e credenze culturali restrittive in situazioni di già estremo disagio: indigenza, sistemi viari complicati e inefficienti, scarsità dei principali servizi, in primo luogo ospedali e scuole.
In questi luoghi la Fondazione risponde in modo semplice e concreto a bisogni urgenti: la garanzia di assicurare almeno un pasto al giorno per due anni a 500 bambini di Santa Cruz, sull’isola di Marinduque nelle Filippine; il sostegno al processo di scolarizzazione e all’autosufficienza alimentare con l’attivazione di orti scolastici nelle comunità di Las Flores e di El Paraiso in Honduras; la collaborazione con l’Associazione italiana Medici con L’Africa Cuamm per garantire l’accesso gratuito al parto e salvare la vita delle mamme e dei loro bambini nell’ospedale di Wolisso in Etiopia e in altri 15 ospedali africani. Dal giugno del 2011 è partner della Fao.

La Fondazione è diramata sul territorio nazionale; oltre alla principale sede di Venticano, opera a Bari, Benevento, Padova, Roma, Salerno.
In Italia la “Solidarietà è energia alternativa”.
Corsi ed incontri tesi ad incentivare la formazione al volontariato internazionale degli studenti delle scuole superiori e universitari; ed è ancora dialogo con associazioni, enti e istituti pubblici e privati chiamati a sostenere i valori e i progetti della Fondazione.

 

 

 

Grottaminarda,
il Celta Vigo seleziona giovani calciatori

Domenica 15 settembre a Grottaminarda, in collaborazione con le società sportive Vomero Aminei e Minarda Calcio Grotta, si svolgerà un importante Progetto Sportivo dedicato a ragazzi tra i 5 e i 16 anni.

Dalla Spagna sono arrivati per tenere corsi e selezioni i tecnici federali della RC Celta Vigo: Marcos Alonzo, Jorge Rodriguez e l’interprete Candy Lopez.

Al termine della conferenza in cui sarà presentato il progetto “GDM Academy” (Gioco-Metodologia-Didattica), i selezionatori del Celta Vigo opereranno una scelta per ogni fascia di età, scegliendo i ragazzi più bravi che poi saranno chiamati in Spagna per uno stage.

Turismo in Irpinia,
Touring Club fa tappa a Bonito

Riparte da Bonito, piccolo centro irpino famoso per i suoi murales, il percorso di promozione turistica del territorio organizzato da Touring Club Campania che invita alla scoperta di ogni scorcio e opera d’arte custoditi all’interno dei meravigliosi borghi della provincia di Avellino.

Dalle stradine al castello, dalla torre campanaria ai murales, tutto si fa arte. Gli splendidi murales sono stati realizzati a partire dal 2011 grazie all’impegno dell’Associazione Boca di David Ardito che ha invitato a Bonito alcuni tra i maggiori street artist a livello mondiale e con loro ha iniziato ad abbellire gli edifici del centro. Le opere realizzate hanno lo scopo di far godere gli occhi e provare a tenere aperta la mente sulle prospettive di sviluppo offerte dall’arte urbana: molto più di un semplice decoro, un faro puntato che aiuta a migliorare la nostra percezione degli spazi, ad educare all’arte contemporanea, a far crescere le aree fragili e a ridefinire l’abbandono.

Quella messa in piedi dall’Associazione Boca trova in Touring Club Campania, rappresentata da Giovanni Pandolfo, un importante alleato per un’operazione di diffusione dell’arte pubblica che sta prendendo sempre più forma nella nostra provincia e che potrebbe aggiungersi ad un percorso di promozione turistica che provi ad andare fuori dagli schemi dell’enogastronomia, del paesaggio, dell’artigianato, dei festival musicali e delle sagre.

Programma Touring Club Campania 2019/2020

  • Domenica 22 settembre 2019, Conza della Campania e Sant’Andrea di Conza: Visita all’area archeologica di Compsa. Nel pomeriggio visita al al centro storico di Sant’Andrea di Conza, con i suoi aspetti caratteristici e medievali.
  • Sabato 28 settembre 2019, Petruro Irpino: Un pugno di case aggrappato su uno sperone panoramico nell’areale del Greco di Tufo DOCG. Petruro è borgo dell’accoglienza per antonomia in Irpinia e costituisce un’isola per la distanza dal rumore.
  • Sabato 12 ottobre 2019, Avellino: Visita al centro storico del capoluogo irpino: il Duomo (XII sec.), la Torre dell’Orologio, costruzione barocca simbolo della città, progettata da Cosimo Fanzago, al quale si deve anche la Fontana di Bellorofronte.
  • Sabato 26 ottobre 2019, San Martino Valle Caudina e Montesarchio: Visita alle chiese, ai palazzi nobiliari e al castello di San Martino. Nel pomeriggio il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
  • Domenica 5 aprile 2020, Rotondi: Tra Valle Caudina e Partenio, Rotondi è notissima per il Santuario della Madonna della Stella e per le tradizioni ad essa legate durante la Pasqua. Incantevoli sono i percorsi per le escursioni montane e pedemontane.
  • Domenica 3 maggio 2020, Atripalda: Nell’antica Abellinum, colonia romana dell’82 a.C., è visibile una Domus di tipo ellenistico – pompeana. Visita alla Chiesa di Sant’Ippolisto Martire con lo Specus Martyrum (cimitero paleocristiano).
  • Sabato 9 maggio 2020, Torella dei Lombardi e Villamaina: Alla scoperta di masserie e antichi mulini attraverso paesaggi collinari. Convegno dedicato al censimento e recupero delle architetture rurali in collaborazione con l’ordine degli architetti della Provincia di Avellino e Irpinia 7x.
  • Domenica 10 maggio 2020, Bisaccia: Visita di Bisaccia, con l’antico castello Ducale e lo splendido Museo Civico Archeologico.
  • Domenica 31 maggio 2020, Abbazia del Goleto: Per il nono anno consecutivo si rinnova il Cammino di Guglielmo, sulle tracce del Santo fondatore dell’Abbazia del Goleto.
  • Domenica 14 giugno 2020, Chiusano San Domenico: Il paese ha origini medievali, conservando tracce del suo passato nel borgo storico e nelle chiese. Il centro ha una forte vocazione turistica per l’elevato valore paesaggistico del suo territorio. Qui la natura è la vera attrazione.
  • Domenica 21 giugno 2020, da Cassano Irpino a Castelfranci a Paternopoli: Visita guidata lungo le strade del vino alla scoperta di cantine, vigneti e borghi. Degustazioni conviviali di vini Doc.
  • Domenica 28 giugno 2020, Mirabella Eclano e Fontanarosa: Aeclanum, uno dei centri sanniti e romani più importanti dell’Irpinia. Fontanarosa, famosa per la sua pregiata “Pietra” oggetto della sapiente lavorazione della tradizione artigianale locale.
  • Venerdì 3 e Sabato 4 luglio 2020, Cairano: Due giorni di escursioni e convegno sul tempo del recuperare e riabitare i piccoli paesi; attribuzione del premio nazionale in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, l’Università di Salerno e Roma e Irpinia 7x.

 

Intelligence e Security,
nuovo prestigioso incarico nell’Ancis per Salvatore Pignataro

Salvatore Pignataro, attuale segretario regionale dell’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza, componente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi nel settore Scienze Investigative e direttore del Centro Studi dell’Associazione Esperti in Sicurezza Pubblica e Privata, accoglie con soddisfazione il suo inserimento nella prestigiosa Associazione Nazionale Consulenti di Intelligence e Security.

Sviluppo turistico e promozione dell’agricoltura,
al via i focus sui bandi del Gal Partenio

Il Gal Partenio, presieduto da Luca Beatrice, organizza tre incontri divulgativi per presentare i tre bandi con scadenza ad ottobre su sviluppo turistico e promozione dell’agricoltura sociale.

Oggi, giovedì 5 settembre, alle ore 18, ad Arpaise, presso la Sala consiliare, si terrà l’incontro territoriale per i comuni di Altavilla, Petruro, Torrioni e Santa Paolina, mentre giovedì 12 settembre, alle ore 18, si terrà l’incontro a Pannarano, presso la Sala consiliare, per i comuni di Rotondi, Cervinara, San Martino e Roccabascerana; infine, giovedì 19 settembre, alle ore 18, incontro divulgativo a presso la sala consiliare del Comune di Sant’Angelo a Scala per Summonte, Mercogliano, Ospedaletto, Pietrastornina e Capriglia.

La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al prossimo 15 ottobre. Le tre misure messe a bando fanno riferimento a due assi prioritari individuati nella strategia di sviluppo del Gal Partenio: la valorizzazione in termini turistici del territorio e alla promozione dell’agricoltura sociale; tutte e tre le azioni prestano attenzione alla valorizzazione territoriale promossa da enti pubblici e al sostegno al tessuto produttivo ed imprenditoriale locale. Gli interventi devono ricadere nelle macroaree C o D del PSR Campania 2014-2020 e ricadenti nei seguenti Comuni: Altavilla Irpina, Arpaise, Capriglia Irpina, Cervinara, Mercogliano, Ospedaletto D’Alpinolo, Pannarano, Petruro Irpino, Pietrastornina, Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Santa Paolina, Sant’Angelo a Scala, Summonte, Torrioni. Si precisa che la localizzazione dell’intervento deve essere rispettata anche dagli Enti Parco.

In particolare, il bando relativo alla tipologia di intervento 7.5.1 fa riferimento al “Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative e turistiche su piccola scala” ed i beneficiari possono essere i Comuni o gli Enti Parco.  L’obiettivo è di finanziare investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, centri di accoglienza e informazione per la valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico. Il presente bando mira a sostenere investimenti pubblici, su piccola scala, tesi allo sviluppo di itinerari turistici e ricreativi del patrimonio culturale, rurale, naturale e storico della Regione, e alla promozione e valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico.

Il bando relativo alla tipologia di intervento 16.3.1: Contributo per associazioni di impresa del turismo rurale. Ha invece l’obiettivo di consentire il superamento di diseconomie organizzative e strutturali che limitano il pieno sviluppo di un’offerta integrata di turismo rurale su base locale e di carattere collettivo nonché favorire la messa in rete di strutture e servizi su base locale. Può essere beneficiario dell’intervento una Associazione composta da almeno cinque microimprese operanti nel comparto del turismo rurale.

Il bando relativo alla tipologia di intervento 16.9.1 riguarda Agricoltura sociale, educazione alimentare, ambientale in aziende agricole, cooperazione con soggetti pubblici/ privati – Azione b: Costituzione e operatività di partenariati per la realizzazione di un progetto finalizzato ad accompagnare le imprese agricole in un percorso di diversificazione nell’ambito agrisociale e didattico. Il soggetto beneficiario è il partenariato che deve essere costituito da imprese agricole, anche sotto forma di reti di imprese, cooperative agricole, consorzi, e altri soggetti pubblici e privati interessati: fattorie sociali, associazioni, organizzazioni professionali e sindacali, fondazioni, enti pubblici, organismi di consulenza, soggetti del terzo settore, ed altri soggetti riconosciuti funzionali allo svolgimento del progetto (fattorie didattiche e agriturismi). Il partenariato è in forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS). Obiettivo è quello di sostenere interventi in ambito agro-sociale e didattico realizzati dalle imprese agricole in partenariato con soggetti pubblici e/o privati. La cooperazione è finalizzata alla proposizione e alla realizzazione di un progetto in grado di soddisfare il raggiungimento di alcuni obiettivi, tra cui l’integrazione del reddito aziendale mediante la diversificazione delle attività e l’inclusione sociale. La tipologia di intervento sostiene le imprese agricole che vogliono diversificare le attività erogando servizi alla collettività, in partenariato con soggetti pubblici e/o privati.

 

Nasce Etn.ia,
il blog che racconta l’Irpinia e la sua gente

Da un’idea di Nunzio Gaeta e Valentina Taccone, autori di un progetto di comunicazione dedicato alla promozione e alla valorizzazione territoriale, incentrato su volti comuni e rappresentativi del territorio, nasce Etn.ia – racconti di gente. Si tratta di un lavoro ideato e costruito a quattro mani, basato su racconti polivalenti fatti di foto, video e testi, tutti convolati all’interno del blog.

Il progetto, attualmente, vede la decisiva collaborazione dell’associazione Mater.ia – irpinia.turismo.territorio e dell’agenzia di comunicazione Cybear. Sono dossier di positiva denuncia, pensati in risposta alla piaga dello spopolamento. Si raccontano storie di personaggi che hanno deciso di restare o di tornare per restare, con l’intento di dare il proprio contributo con un’impronta positiva alla crescita del territorio. Sono ritratti variegati, scritti su artigiani detentori di una viva tradizione lavorativa, che sta andando in disuso nell’epoca della modernità, su artisti di differente estrazione culturale, da pittori a scultori, su persone comuni o persino intellettuali che hanno voglia di raccontare qualcosa di sé, facendolo con la propria operosità.

I protagonisti di Etn.ia sono risorse umane che entrano a far parte dei beni immateriali del territorio, perché rappresentano un segno positivo offerto con la propria persona e il proprio talento.

Sono un veicolo di identitaria trasmissione comunicativa, ognuno con la propria impronta. Alcuni sono ben conosciuti in loco, ma altri sono apprezzati ovunque, in Italia e persino all’estero.

Da qui, per due volte alla settimana, di martedì e di giovedì, a partire da martedì 3 settembre e a seguire, saranno pubblicati sui canali di maggiore utenza, i videoclip dedicati ai protagonisti del territorio. Seguiranno attività, eventi, workshop, altri progetti legati alla comunicazione e altri racconti da incorporare.

Il progetto nasce autofinanziato, perché gli autori hanno creduto fortemente nel valore insito alla propria provincia, ma sarà possibile effettuare per sostenere tutti i suoi progressi con una piccola donazione (https://www.paypal.me/etniairpinia).

 

Il Progetto

Etn.ia è un progetto di comunicazione sviluppato sugli attori del territorio che hanno dato un’impronta decisiva alla promozione e valorizzazione delle aree interne dell’Irpinia e della Campania.

Narra di artisti locali e di oltreconfine locale, artigiani di vecchi mestieri in via di estinzione, persone comuni e intellettuali che, con caratteristiche esclusive, sono diventate patrimonio immateriale delle aree distrettuali di provenienza, tutte attraverso contenuti multimediali (materiale grafico foto, video e testi), veicolati sul web, in formato blog e con attività di divulgazione ed eventi itineranti, workshop, corsi, e attività di comunicazione.

È la voce narrante di chi ha deciso di restare, contrastando lo spopolamento e le criticità della provincia di Avellino e della regione tutta, e mostrando il valore delle radici e del senso di appartenenza, messe in correlazione in un’operazione di network locale.

 

I personaggi del progetto

Flavio Grasso, Ariano Irpino (scultore\ ceramista di maioliche arianesi)

Angela Mezzullo, Atripalda (tappezziera)

Sabino Repole, Atripalda (fabbro)

Emiliano Stella, Avellino (artista)

Giuseppe Altavilla, Grottaminarda (liutaio)

Vittorio Iannuzzi, Grottaminarda (sarto)

Antonio Italo, Grottaminarda (calzolaio)

Giuseppe Rubicco, Avellino (scultore – vetro e argilla)

Otello Galluccio, Aiello del Sabato (scultore – legno)

Michele Continiello, Monteverde (costruttore e restauratore organi)

Antropocene: il docufilm sulla trasformazione del pianeta causata dall’uomo

Il termine Antropocene è stato diffuso negli anni ’80 dal biologo Eugene F. Stoermer e riportato in auge da Paul Crutzen, Nobel per la chimica, nel 2000. Antropocene indica l’era geologica successiva all’Olocene, in cui l’uomo è diventato la principale causa di trasformazione e corruzione delle condizioni ambientali terrestri. La maggiore diffusione di questo termine si è avuta in ambito filosofico perché tra i geologi questa nozione non è stata ancora validata perché mancante di analisi globali e metodologie specifiche tali per poterne appurare la veridicità.

Il termine Antropocene deriva dal greco “anthropos”( uomo) e “kainos”(nuovo) quindi già l’etimo ci suggerisce l’ingresso di una nuova era caratterizzata dalla centralità dell’operare umano a discapito dell’ambiente circostante, quello della natura.

Lo sfruttamento ambientale perpetrato da anni dall’essere umano nei confronti della natura tutta, ha generato un cambiamento terrestre e climatico.

Il documentario Antropocene diretto da Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky e Nicholas de Pencier, in uscita nelle sale italiane il prossimo 19 settembre, mostra visivamente tutto lo scempio di cui abbiamo accennato.

Il documentario chiude la trilogia composta da Manufactured Landscapes (2006) e Watermark (2013) lungometraggi che rientrano nello stesso mood di Antropocene.

Antropocene: il trailer

Il documentario sull’impatto umano ai danni del pianeta

Ciò che muove i registi del docufilm è la voglia di mostrare senza poesia cosa realmente stiamo facendo al nostro pianeta, lo spettatore verrà condotto in ben 43 luoghi appartenenti a 20 Paesi.

In Kenya, ad esempio, si accatastano, come se fossero foglie secche, zanne di elefanti sequestrate a bracconieri per poi essere bruciate.

Intanto ad Hong Kong si continua a lavorare l’avorio, che proviene dalla Siberia e dai ghiacci e dal permafrost che si sciolgono e permettono di ritrovare resti di antichi mammuth. per ottenere oggetti di vatrio tipo e che possono richiedere anche anni di lavorazione.

Ad Atamacama, nel deserto cileno, vi sono immense vasche gialle o azzurre in cui viene trattato il litio, indispensabile per le batterie dei nostri smartphone o per le auto elettriche.

Il viaggio prosegue tra foreste canadesi fino a giungere a Shangai e in altri luoghi sparsi nel mondo e tutto ciò per denunciare un fenomeno di cui siamo a conoscenza ma, come molti altri argomenti, valutiamo con molta superficialità.

Ariano Irpino,
si chiude con successo la 7a Edizione dell’AIFF

Una serata ricca di ospiti e glamour nella villa Comunale ha chiuso la 7a Edizione dell’Ariano International Film Festival, un viaggio intenso ed entusiasmante nella produzione cinematografica indipendente. Alla cerimonia di chiusura presenti tanti volti noti dello star system tra cui Nino Celeste, Fabio Roncato e la bellissima Emily Shah. A presentare l’evento ancora un volta Franco Oppini.

Novità di questa edizione il Cine Lab, progetto finanziato dal Mibac che ha visto i ragazzi dell’Istituto Covotta impegnati dal mese di febbraio in attività legate al mondo del cinema.

Con la premiazione dei vincitori si è chiusa, quindi, la quattro giorni di cinema d’autore che ha trasformato Ariano Irpino in un teatro a cielo aperto confermando il trend già molto positivo registrato nella precedenti edizioni.

Tra i vincitori di questa edizione, si segnala, “Essere diversi”, l’opera prima del regista originario di Pratola Serra, Francesco Musto, premiata dalla giuria popolare nella sezione cortometraggi.

 

 

Gambero Rosso premia il Pastificio Graziano

Il Pastificio Graziano, azienda di Manocalzati di proprietà dei fratelli Alfonso e Andrea D’Urso, a meno di due anni dalla sua nascita, è stato riconosciuto dal Gambero Rosso tra le realtà artigianali migliori in Italia. Nel numero di agosto, in edicola da oggi, il magazine dedica un approfondimento ai Pastifici della Penisola intitolato: “Arcobaleno Pasta. Cosa sta succedendo al prodotto più amato dagli italiani?”.

50 i marchi scelti dalla guida, solo 4 in Campania, tra questi il Pastificio di Manocalzati, punta di diamante regionale per il suo progetto di filiera corta certificato e per la qualità dei grani utilizzati. Un successo che riflette bene la filosofia dei fratelli D’Urso, da sempre riconosciuti a livello internazionale per la capacità imprenditoriale nel lavoro conciario e adesso anche nella pasta.

“Siamo partiti da zero – esordiscono Alfonso e Andrea D’Urso – venivamo da un settore completamente diverso, ma abbiamo avuto l’umiltà di circondarci di persone competenti da cui apprendere i segreti di un segmento agroalimentare meraviglioso come quello della pasta. Abbiamo lavorato alacremente per ottenere un risultato qualitativo all’avanguardia che tenesse fede alla tradizione delle nonne irpine, abili massaie e esperte artigiane. Dopo un anno e mezzo possiamo dire che grazie al nostro staff, ai nostri maestri pastai e ai docenti dell’Università di Salerno abbiamo ottenuto un prodotto capace di competere sul mercato con i brand più prestigiosi, dimostrando che in Irpinia, terra di grano, si può produrre la pasta migliore al mondo”.

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Le caratteristiche della pasta Graziano sono cinque: acqua microfiltrata delle sorgenti dei Monti Picentini, semola di grano duro 100% italiano (solo il cuore del chicco di grano dell’entroterra campano e pugliese), tracciabilità totale del prodotto (tramite codice QR), essiccazione lenta (30 ore d’estate, 40 d’inverno) a bassa temperatura con celle statiche, trafilature al bronzo, al platino e all’argento. Il risultato è un prodotto eccellente, poroso è sempre al dente.

L’attenzione di Gambero Rosso ha acceso i riflettori non solo sulla qualità della materia prima, ma anche sull’intuizione di sostituire il bronzo con dei metalli preziosi. I D’Urso hanno  brevettato, insieme all’UniSa, le trafilature argento e platino, per trovare un’alternativa ad una lega che col tempo è soggetta ad usura. Dopo test approfonditi, i docenti del Laboratorio del Dipartimento di Chimica “A. Zambelli” hanno testato che con le nuove trafile la semola non cambia proprietà organolettiche, ha inoltre un’idratazione superiore del core della pasta e rugosità migliore.

“Il Platino e l’argento sono due nostri brevetti – spiega l’amministratore della società, Alfonso D’Urso – e rispetto alla tradizionale trafilatura offrono alcuni vantaggi. Il più significativo è che le trafile in platino e argento non si consumano e quindi non c’è dispersione, seppur impercettibile, di metallo nella pasta. Questa importante innovazione consente di limitare l’usura dei materiali delle trafile, con conseguente sensibile diminuzione delle scorie, e migliore aspetto termico dell’estrusione. Così il sapore è più ‘pulito’, i tempi di cottura diminuiscono di due minuti e la rugosità permane intatta garantendo al consumatore la massima uniformità dell’alimento”.

Il costo dell’investimento del Pastificio Graziano è alto, in quanto una trafila pesa circa 60 kg, ma è stato dettato dalla voglia di creare una pasta di fascia altrettanto alta per le cucine di chef stellati e per tutti coloro che nel piatto ricercano il massimo della qualità per un risultato gastronomico unico.

“Essere menzionati da una rivista come Gambero Rosso tra i migliori in Italia ci riempie di orgoglio e ci fornisce le motivazioni giuste per continuare in progetti ancora più grandiosi nell’interesse dello sviluppo economico e agroalimentare di una terra florida come la nostra Irpinia – concludono gli imprenditori Andrea e Alfonso D’Urso”.

Ambiente e sicurezza idrogeologica,
in arrivo 6 milioni di euro per 10 comuni irpini

Grazie all’approvazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, la provincia di Avellino può beneficiare di oltre 5.8 milioni di euro per la salvaguardia del territorio dal rischio, sempre altissimo, di frane e alluvioni.

Di seguito si riportano tutti i comuni della provincia di Avellino che potranno beneficiare dei fondi, gli interventi finanziati e l’ammontare del finanziamento.

Ariano Irpino: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Montarozzo, €70.000

Bagnoli Irpino: Intervento di sistemazione idraulica del vallone Difesa, €1.062.000

Bonito: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Pretalonga, €80.000

Caposele: Manutenzione idrogeologica del vallone Palmenta, €245.500

Fontanarosa: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Strepparo Moleta, €75.000

Gesualdo: Lavori di sistemazione idraulico-ambientale del Vallone Tremolito, €874.000

Mercogliano: Ripristino funzionalità idraulica del vallone S. Stefano, €88.000

Sant’Angelo all’Esca: Sistemazione idraulica in località Cantraboni, €724.000

Taurano: Progetto di sistemazione e regimentazione dell’impluvio in località Capodacqua, €750.000

Torrioni: Risanamento e sistemazione idrogeologica ed ambientale in località Cannelle-Cassano, €575.000

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