Comunità

Pizza Village ospite in Albania nel prossimo weekend

Dopo i positivi riscontri degli appuntamenti 2018 e 2019 a New York per la celebrazione del Columbus Day e le pianificazioni delle tappe a Londra e Dubai, sospese dalla pandemia, riparte il progetto Pizza Village oltre i confini nazionali.

Il format, realizzato e prodotto da Oramata Grandi Eventi, sarà protagonista a Tirana sabato 4 e domenica 5 giugno in occasione della iniziativa “L’Albania accoglie il mondo – Settimane culturali internazionali” durante la settimana dedicata all’Italia.

A seguito della recente presentazione alla Camera dei Deputati del decennale della manifestazione, in programma a Napoli dal 17 al 26 giugno, l’evento Pizza Village sarà in anteprima in Albania. L’ambasciata italiana a Tirana, rappresentata dall’ambasciatore Fabrizio Bucci, nel corso della settimana dedicata all’Italia, ha invitato gli organizzatori di Oramata Grandi Eventi a celebrare, attraverso il loro format, l’eccellenza gastronomica del Made in Italy.

Pizza Village ospite in Albania

Una riproduzione del Pizza Village, con alcuni forni e diversi maestri pizzaioli napoletani, sarà allestita nella famosa piazza che prende il nome dall’eroe nazionale albanese, Giorgio Castriota Scanderbeg, luogo simbolico non solo della capitale ma dell’intero universo albanese.

L’appuntamento “L’Albania accoglie il mondo – Settimane culturali internazionali”, che ha già accolto le delegazioni di Francia, Unione Europea, Stati Uniti e Grecia, diventa così la ripartenza del percorso di internazionalizzazione del Pizza Village. Un format che lo stesso Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, in occasione dell’incontro con gli organizzatori Sebillo e Marinacci, ha definito da valorizzare e sostenere perché modello di promozione di una delle eccellenze italiane all’estero.

Ha affermato il Ceo Alessandro Marinacci:

Siamo felici di poter riprendere un percorso interrotto e la volontà di valorizzazione del nostro progetto espressa dal presidente Fico è sicuramente incoraggiante. Questo invito, che precede di pochi giorni la decima edizione del Pizza Village Napoli, ci onora e ci rende orgogliosi di poter rappresentare la gastronomia italiana, attraverso la pizza, in un appuntamento così importante per la promozione culturale del nostro Paese.

Sistema Irpinia: Maria Gabriella De Matteis nominata alla presidenza della Fondazione

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha nominato la dottoressa Maria Gabriella De Matteis alla presidenza della Fondazione Sistema Irpinia.

Da 25 anni attiva nel gruppo industriale familiare, De Matteis Agroalimentare S.p.A., con importanti incarichi nell’ambito della comunicazione e dell’immagine, Maria Gabriella De Matteis ha seguito con meticoloso impegno ogni fase di sviluppo dei marchi aziendali, della costruzione della brand identity e della comunicazione istituzionale.

Maria Gabriella De Matteis alla presidenza della Fondazione Sistema Irpinia

Maria Gabriella De Matteis alla presidenza della Fondazione Sistema Irpinia

Ha curato la realizzazione di numerosi eventi e progetti di forte sinergia con il mondo della cultura, dello sport e del sociale, guardando sempre alla valorizzazione del territorio e delle sue espressioni più autentiche.

Gabriella De Matteis: video

Responsabile comunicazione De Matteis

Dalle tradizioni legate alla terra alle proposte dell’arte locale, alle scoperte delle eccellenze gastronomiche del territorio. Il rapporto costante con l’Irpinia è la trama che ha sempre tenuto insieme il suo percorso personale e professionale.

Dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane:

Ci affidiamo a una manager dalla straordinaria passione per la sua terra e dal curriculum di tutto rispetto. C’è stata subito intesa rispetto agli obiettivi che vogliamo raggiungere per la valorizzazione dell’Irpinia. Un’interlocuzione proficua, cominciata qualche giorno fa e che ha portato alla decisione di affidarle la presidenza della Fondazione, nella convinzione che insieme al resto della compagine porterà a importanti risultati.

Gianluca Nicastro si è aggiudicato il terzo premio dell’edizione 2021 di ReStartApp

Con il progetto Hirpinia TrufflesGianluca Nicastro, ventiseienne originario di Bagnoli Irpino (AV), si è aggiudicato il terzo premio di startup nell’ambito dell’edizione 2021 del Campus ReStartApp, promosso e realizzato dalla Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Creare un unico player di riferimento del tartufo Nero di Bagnoli e costituire una prima filiera territoriale sono gli obiettivi di Hirpinia Truffles. Il progetto imprenditoriale si occuperà di valorizzare e affermare il Nero di Bagnoli, tartufo autoctono legato all’Irpinia (il tartufo italiano è stato riconosciuto dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità nel 2021), intervenendo sul territorio a sostegno del tessuto economico locale e proponendosi come anello di congiunzione tra operatori, tartufai e consumatori finali. L’idea è di entrare nel mercato nazionale e internazionale del tartufo, facendo leva sulla proposta di un prodotto nuovo legato a una varietà di tartufo ancora poco conosciuta e l’unica legata al Sud Italia. Sarà inoltre realizzato uno dei primi laboratori di dedicati alla trasformazione del tartufo in Irpinia: oltre a commercializzare il prodotto fresco, Hirpinia Truffles intende proporre trasformati classici e innovativi e avviare collaborazioni con chef professionisti, organizzando le fasi della lavorazione esclusivamente in Irpinia.  Elemento distintivo del progetto sarà, infine, il recupero e la messa a reddito di terreni infruttiferi sul territorio.

Dopo 10 settimane di formazione intensiva e un periodo post campus per mettere a punto il proprio business plan, Gianluca Nicastro ha ricevuto un contributo a fondo perduto del valore di 10.000 euroassegnato da Fondazione Edoardo Garrone sulla base della sostenibilità economica e ambientale, dell’innovazione e del potenziale contributo allo sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione dei territori appenninici.

Dal 2014, con 11 edizioni complessive degli incubatori dedicati ai giovani imprenditori della montagna, hanno affiancato 140 aspiranti imprenditori e hanno contribuito all’effettivo avvio di circa 50 imprese, attive prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo e accomunate dall’obiettivo di valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, in chiave innovativa e sostenibile.

ReStartaApp 2021 Gianluca Nicastro

ReStartaApp 2021 Gianluca Nicastro

L’edizione 2022 di ReStartApp, nell’ambito del più ampio del Progetto Appennino, si svolgerà ad Avellino dal 27 giugno al 7 ottobre 2022, in collaborazione con il Comune di Avellino. Il campus residenziale gratuito è dedicato a 15 giovani aspiranti imprenditori in Appennino under 40 provenienti da tutta Italia in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi.

Per candidarsi c’è tempo fino a venerdì 6 maggio.

Sono partner di Progetto Appennino: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e PEFC Italia.

Stefano Bonaccini accoglie la pizza gemellata dei pizzaioli napoletani

Pace fatta tra i pizzaioli partenopei e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Al Governatore emiliano è stata consegnata questa mattina la “pizza Bonaccini”, un piatto composto da Fior di latte di Napoli, mortadella di Bologna, granella di pistacchio, pesto di pistacchio, scaglie di parmigiano Reggiano e basilico, per celebrare un gemellaggio ma, allo stesso tempo, riaffermare la maternità del cibo partenopeo ed italiano più conosciuto e diffuso nel mondo.

Ha affermato il presidente Bonaccini, che nei giorni scorsi aveva twittato inneggiando al vincitore del Campionato mondiale della pizza e promuovendo la pizza emiliana:

Si, però non ho dubbi  tra la pizza Margherita e quella che mi avete dedicato è sicuramente più buona la pizza Bonaccini.

E poi ha proseguito:

Siamo la regione in Europa con il più alto numero di DOP e IGP. Due dei prodotti di questa pizza, la mortadella di Bologna e il Parmigiano Reggiano, fanno parte di quegli straordinari prodotti di qualità Dop e IGP che consentono alla nostra regione di avere il più alto volume economico perché solo con questi prodotti fanno oltre tre miliardi di euro di indotto economico. Siamo orgogliosi della gastronomia che questa terra, l’Emilia-Romagna, può promuovere in Italia e nel mondo, sapendo che la cucina napoletana e quella campana è altrettanto tra le migliori cucine al mondo.

Insomma la pace, se ce ne fosse stato bisogno, è stata celebrata grazie ai maestri pizzaioli napoletani impegnati in città sino a domenica con il Coca-Cola Pizza Village@Home. L’evento, che ripropone l’energia e il gusto dello storico appuntamento del Pizza Village di Napoli, trova nella sua unicità la possibilità di apprezzare contemporaneamente, sulla propria tavola, diverse pizze realizzate dai maestri pizzaioli che prepareranno i grandi classici della tradizione e proposte gourmet inedite, comodamente consegnate a casa grazie a Glovo, delivery partner dell’iniziativa.

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini

Per il secondo anno consecutivo Coca-Cola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor, dell’edizione 2022: pizza e Coca-Cola è il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e convivialità.

L’evento, ideato e prodotto da Oramata Grandi Eventi e AADV Entertainment, trova il prezioso sostegno anche di Mulino Caputo (founding partner) da sempre supporter del progetto PizzaVillage e fornitore di un prodotto apprezzatissimo da tutti i migliori professionisti al mondo. Official partner: Lurisia, Birrificio Angelo Poretti, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Pomodoro di Napoli, Caffè Kenon, Ricola, Amaro Montenegro, Infinity+. Technical partner PizzaMaster, delivery partner in esclusiva, Glovo.

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Il Primo Maggio si ritorna in piazza ad Avellino per festeggiare il Lavoro, per riflettere su un rinnovato impegno per la Pace che attraversi il mondo lavoro ed ogni ambito del nostro vivere in una fase di surreale ritorno alla normalità: diseguaglianze, diritti negati, divari sociali e territoriali, sono esplosi e si sono aggravati dopo due anni di pandemia mentre una guerra esplode nel cuore dell’Europa.

La manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL si svolgerà ad Avellino in Largo Biagio Agnes, già Piazza Verdi, nei pressi del cinema Partenio. L’appuntamento è alle ore 9:30.

Si ritorna in piazza unitariamente (l’ultima volta nel 2018 eravamo a Lioni) per gridare Stop alle armi. Perché sia dato spazio al dialogo, perché sia percorso ogni sforzo per restituire a cittadini, che ne sono ora privati, una vita libera e dignitosa.

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Sarà il Primo Maggio di quanti un lavoro non ce l’hanno, di quanti l’hanno perso, di quelli che si sono spesi a rischio della loro vita durante la pandemia e che, precari, non sono stati assunti, di quelli che hanno continuato a lavorare nei servizi pubblici essenziali come nel privato per garantire la prosecuzione di una vita apparentemente normale, di chi si  ritrova a fare i conti con gli effetti della guerra e con uno stipendio o una pensione erose dai prezzi aumentati a dismisura senza che governo e partiti di maggioranza trovino soluzioni adeguate ai bisogni emergenti dalla realtà.

L’Irpinia si ritrova dopo tre anni più isolata, più debole, più lontana dal resto della Regione, più povera di diritti di quanto non fosse già. La desertificazione industriale prima, dei servizi ora, sono il terreno di coltura dello spopolamento: ogni anno perdiamo più di 3000 cittadini tra decremento delle nascite, emigrazione e morte. La politica non comprende che il tempo del potere e dei poteri è miseramente terminato e i corpi organizzati e la società civile devono trovare insieme la forza di reagire al nichilismo istituzionale che continua a negare un presente e un futuro alla nostra Terra.

Il Primo Maggio  CGIL CISL UIL, il sindacato confederale, darà voce in piazza agli immigrati, a coloro che sono fuggiti scappati dalla guerra, a chi un lavoro non ce l’ha più, a che lavora in nero, in grigio, a chi continua a garantire un servizio, tra mille difficoltà, ai nostri cittadini piccoli, giovani e anziani, a chi soffre per la qualità di servizi distrutti dalla cattiva amministrazione negli enti e nelle società’ di servizi, a chi paga le crisi aziendali , a chi non arriva alla seconda settimana,  in definitiva a tutti quelli che vogliono gridare ancora più forte ora basta!

Antica Abellinum, studenti a lezione di archeologia

Dichiara Giuseppe Spagnuolo, Sindaco di Atripalda:

Una giornata dedicata alla cultura, tra l’altro incorniciata da un bellissimo sole, presso l’area archeologica dell’antica Abellinum. Continua così la collaborazione triennale con l’Università degli Studi di Salerno, la Soprintendenza ed il Comune di Atripalda con la finalità di valorizzare il nostro parco archeologico soprattutto dal punto di vista delle attività didattiche e formative e, più in generale, come polo culturale della nostra Città. Oggi, ad esempio, a lezione di archeologia con un nutrito gruppo di alunni delle scuole superiori che hanno seguito con interesse le informazioni e le tante curiosità che gli sono state fornite dal professor Alfonso Santoriello, docente del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, che è il responsabile tecnico-scientifico di questo progetto, e dal suo team.

Atripalda

Atripalda

Continua Spagnuolo:

Abellinum  resta in cima alle nostre priorità dal punto di vista culturale perché ne comprendiamo il valore storico, è l’area fulcro da cui è nata e si è sviluppata la storia del nostro territorio in un’ottica non solo atripaldese ma direi di comprensorio. Ma accanto a questo c’è l’intenzione di arricchirne la fruizione anche sotto il versante turistico. Sono in corso contatti con operatori del settore proprio per studiare una formula che metta insieme un’offerta complessiva, che vada dalla cultura all’enogastronomia, da orientare verso quel turismo esperienziale oggi sempre più in via di diffusione.

Premio Gesualdo danza

Domenica sera, il palcoscenico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino è diventato un luogo magico dove l’artista ucraina Iana Salenko, in una magistrale interpretazione del “Cigno nero” in un “pas de deux” con il ballerino moldavo Dinu Tamazlacaru, ha mostrato una combinazione di tecnica ed espressività arrivando a soddisfare non solo l’eccellente aspetto artistico ma anche a trasmettere, attraverso la danza, forti emozioni nel pubblico in sala proveniente da tutta la regione Campania. 

Premio Gesualdo danza

Premio Gesualdo danza

Nel corso dello spettacolo si sono alternati: l’étoile Giuseppe Picone, meraviglioso il suo assolo “Il fauno”, al quale è andato il premio Danza Gesualdo alla carriera, Arianne Lafita e Vittorio Galloro, molto bello il “Pas de deux” Libertango , Luisa Ieluzzi (premio Gesualdo al talento) e Stanislao Capissi che si sono esibiti in un coinvolgente pas de deux Cigno Bianco, la ballerina spagnola Lucia Lacarra e Matthew Golding che hanno dato vita in “Snow Storm” ad uno dei momenti più emozionati del gala, e Spellbound contemporary ballet” , un passo a due quasi ipnotico che ha affascinato la platea del teatro Gesualdo.

Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, ha visto il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico, mentre la serata è stata presentata dalla giornalista Luisa Mariani di Piuenne TV.

Nel corso della manifestazione sono stati premiati Antonella Iannone (premio rassegne danza) e Valentina Marini presidente A.I.D.A.P. – direttore Spellbound Contemporary Ballet Roma (premio innovazione artistica) ed il Sindaco di Avellino Gianluca Festa che dal palco ha annunciato che l’amministrazione comunale, visto lo straordinario successo, patrocinerà l’evento anche il prossimo anno.

Fernando Mangone: la sua opera Masque sarà esposta in Biennale

Straordinario artista, Fernando Mangone. Artista a trecentosessanta gradi e non solo per i grandi risultati raggiunti, ma anche per il suo modo di intendere e concepire la vita, l’esistenza, i rapporti interpersonali. Un artista visionario, le cui opere sono un’emozione continua di vibrazioni di luci e di colori. Fernando Mangone nasce ad Altavilla Silentina (Campania), un paese da lui definito “dionisiaco”, tra forti odori, grida gioiose di bambini e animali che convivevano con gli uomini. Stregato dalla musica Rock e dai caldi colori dei pittori fiamminghi che ama studiare, intraprende da bambino, cinquant’anni or sono, il suo percorso di artista e da Napoli a Firenze, fino all’Olanda, acquista fama anche lavorando con grandi marchi. Si autoproclama “un randagio”, ribelle a qualsiasi tentativo di imbrigliarne la creatività, seppur animato da una delicatezza nell’approccio col prossimo che lo ha reso amico sincero con mezzo mondo.

Afferma Fernando Alfonso Mangone:

Sono un disubbidiente, uno che stravolge le regole. Come si può insegnare l’arte, la follia?

Perché non servono le parole, perché la pittura stessa parla. È testimonianza. Il visionario Mangone prima si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Napoli, poi a quella di Catanzaro e successivamente a quella di Firenze, dove ha terminato gli studi con il massimo dei voti. Già da questo suo oscillare continuo, da questi improvvisi e imprevedibili cambiamenti di rotta inizia ad emergere il carattere di Mangone, sempre più insoddisfatto del presente, tutto teso verso altri mondi e altri traguardi. Già da queste premesse inizia a rivelarsi il suo spirito nomade e ribelle, viaggiatore e “attraversatore” di paesi e città, per respirare aria nuova e pulita, diversa, fatta soprattutto di emozione e libertà. Così, già da studente, inizia un’intensa attività espositiva che si sviluppa prevalentemente tra Firenze e Roma. Prendono vita, in questa fase, i rapporti di collaborazione con importanti personaggi della cultura internazionale e tra questi quello con il poeta e scrittore piacentino Aldo Braibanti che in seguito, insieme a Barbara Tosi, diventerà curatore di sue svariate mostre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam.

L’Italia però gli va stretta e così Fernando Mangone decide di partire per cercare altri luoghi, altre mete, altri approdi.

Nel corso di questo suo lungo peregrinare in giro per l’Europa lo troviamo a Parigi, Londra, Berlino e poi in altre città europee: appassionato di musica, segue con sommo interesse i grandi maestri del Rock e del Punk: i Rolling Stones, Genesis, Qeen, Pink Floyd ecc. immortalandoli in giganteschi cartelloni che, per lungo tempo, fanno da sfondo a paesaggi e scorci di famose metropoli.

Fernando Mangone

Fernando Mangone

Poi arriva il periodo olandese, pieno di lavoro e ricco di soddisfazioni.

Dipinge ad Amsterdam, L’Aia e Groningen dove tiene ampi e comodi ateliers. A L’Aia il suo studio si trova all’interno di un vecchio Ministero della Difesa, di fronte all’Ambasciata Italiana e da qui parte e si sviluppa tutta la sua attività artistica: qui esegue la sue straordinarie vedute urbane e poi via, per le strade della città ad eseguire grandi e immensi murales che, ancora oggi, documentano la sua permanenza in terra d’Olanda e il suo interessante percorso.

Fernando Mangone, dunque, come Basquiat, Haring, Hirst e Bansksyribelle e rivoluzionario che, rifuggendo musei, gallerie ed eventi commerciali, inizia a dipingere sui muri delle stazioni metropolitane, nei parchi e sui palazzi degradati portando l’arte nelle strade e in mezzo alla gente per raccontare la vita ed essere, fino in fondo, fedele testimone del suo tempo e dei suoi giorni.

Tra cielo e terra, viaggio nella storia e nella bellezza” è il titolo della prossima mostra personale di Fernando Mangone alla Galleria d’Arte di Armando Lanza a Pietrasanta. Sabato, 30 aprile, alle ore 16,30, l’inaugurazione della rassegna che viene proprio a cadere in concomitanza con un’altra grande manifestazione di rilievo mondiale, la 59a edizione della “Biennale Internazionale d’Arte di Venezia” dove, anche qui, Fernando Mangone è tra i protagonisti.

Fernando Mangone

Fernando Mangone

Una sua importante opera, “Masque”, infatti, a partire dal 23 aprile sarà esposta nel Padiglione “Grenada” all’interno del Collettivo “Identity Collective”, un gruppo di artisti costituitosi per l’occasione. Come poteva allora Fernando Mangone, grande “attraversatore” di città e Paesi e “street-artist” di fama internazionale a non sentire il richiamo della terra toscana?

Fondamentale l’incontro con Armando Lanza, colto e illuminato gallerista di questa città che, affascinato dalla forte espressione dell’artista campano, ha deciso di chiamarlo a far parte dei suoi ambiziosi e importanti progetti.

E così, dopo questa importante mostra personale, dove Mangone presenterà un’esauriente panoramica della sua produzione e delle sue tematiche (mitologia, storia, ritrattistica e visioni contemporanee con una particolare attenzione per Pietrasanta, Firenze, Pisa, Siena, Arezzo, Livorno ecc.) eccolo pronto ad inaugurare anche il nuovo spazio a lui riservato.

Su una superficie di oltre trentamila metri quadrati, polo fieristico dedicato all’arte contemporanea, ideato e voluto da Armando Lanza, l’artista di Altavilla allestirà ben cinque Padiglioni, suddivisi per tematiche, della sua vasta e complessa produzione: straordinaria occasione per entrare nel magico mondo di questo vulcanico artista, nelle sue forme e nei suoi colori, per farci avvolgere dalle sue luci, dalle sue trame e dai suoi percorsi.

Con la presenza di Fernando Mangone, Pietrasanta si arricchisce così di un nuovo, grande personaggio, di un nuovo, grande artista: in attesa e in preparazione dei prossimi importanti eventi.

I vincitori della quinta edizione del concorso 1801 Passaggi

Tre premi della giuria e il Premio speciale “Frank Cancian” assegnati al termine della V edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi” ispirato agli scatti realizzati nel 1957 dal fotografo e antropologo statunitense Frank Cancian a Lacedonia (Av). Da un vero e proprio “studio di comunità” con le fotografie, realizzato nel Sud rurale dei tardi anni 50, parte ogni anno un viaggio fotografico e documentaristico in tutta Italia.

Ha vinto il primo premio del concorso annuale di fotografia documentaria “1801 passaggi” il trentenne fotoreporter di Cava de’ Tirreni Gabriele Durante, con una foto scattata nella festa della Madonna delle Grazie di Raito a Vietri du Mare (Sa).

Secondo premio al fotografo jesino Pietro Picchietti, con un’immagine di festa realizzata a Cupramontana (An), seguito al terzo posto dalla giovane artista parmense Alma Beccarelli, che ha scattato sulla spiaggia del faro di Bibione (Ve).

Premio speciale “Frank Cancian” il riccionese Andrea Pecci

Premio speciale “Frank Cancian” Andrea Pecci

Ad aggiudicarsi il Premio speciale “Frank Cancian” il riccionese Andrea Pecci, con una foto scattata in Sicilia.
Tutte le fotografie selezionate e le motivazioni dei premi assegnati sono visibili permanentemente sul sito web del MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino.
20, come ogni anno, sono le foto selezionate come finaliste dalla giuria, che in questa tornata era
composta dalla coordinatrice Simona Guerra (esperta in ordinamento di archivi fotografici e saggista),
da Massimo Cutrupi (fotografo dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero
della Cultura e docente) e da Francesco Marano (antropologo e artista, professore associato
dell’Università della Basilicata, direttore della rivista peer reviewed “Visual Ethnography”).

Il figlio di Frank Cancian, Steve Cancian (californiano, architetto paesaggista e fotografo) ha rappresentato la famiglia dell’autore statunitense – scomparso nel novembre 2020 – per l’assegnazione del premio a lui intitolato.

vincitori 1801 Passaggi

vincitore 1801 Passaggi primo premio Gabriele Durante

I premi sono stati proclamati e “consegnati” in una cerimonia tenuta in videoconferenza, la cui
registrazione resta visibile sulla pagina Facebook del MAVI e di LaPilart.
Il concorso è ispirato agli scatti realizzati nel 1957 a Lacedonia dallo statunitense Frank Cancian, allora
fotografo e futuro antropologo, che realizzò un vero e proprio “studio di comunità” con le fotografie: un
patrimonio custodito ed esposto nel MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino dal 2017, dopo la
donazione da parte di Cancian alla Pro Loco “Gino Chicone” dei 1801 negativi, dei relativi provini a
contatto, delle note di campo redatte da Cancian nel sei mesi di permanenza in Italia e di altri materiali
dell’epoca.
Il concorso “1801 Passaggi”, dedicato in questa quinta edizione al tema “Un paese italiano, 2021”, è
organizzato dalla Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia e dall’associazione LaPilart nell’ambito delle
attività del MAVI, con il sostegno del Comune di Lacedonia e in partnership con il Museo delle Civiltà
(Roma, Ministero della Cultura) e la Fondazione Un Paese (Luzzara).

Il progetto produce ogni anno un viaggio fotografico e documentaristico in tutta Italia. Esso consiste nella selezione, mediante le scelte operate da una giuria di alto livello culturale e tecnico, di un gruppo di 20 opere fotografiche realizzate oggi nel territorio italiano sulla base degli spunti di ispirazione forniti da un gruppo di 20 foto tra quelle scattate da Cancian a Lacedonia nel 1957. Le 20 nuove opere selezionate entrano ogni anno nell’archivio MAVI e saranno anche stampate ed esposte nel museo lacedoniese, la cui riapertura è imminente dopo importanti lavori di ristrutturazione.

Manca poco per il Gala Internazionale Gesualdo danza

Cresce l’attesa per un evento dal grande valore culturale che vedrà riuniti ad Avellino i più prestigiosi nomi del panorama della danza internazionale.

Domenica 24 aprile con inizio alle ore 20.30, nell’ambito del primo Concorso Gesualdo Danza, il palcoscenico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino diventerà un luogo magico e straripante di bellezza grazie alla presenza di 11 étoile internazionali che si esibiranno per dar vita ad una serata di gala che emozionerà sicuramente i presenti.

Nel corso dello spettacolo si alterneranno l’étoile Giuseppe Picone, uno dei più grandi ballerini di danza classica al mondo, e le altre stelle della danza internazionale quali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, Arianne Lafita e Vittorio Galloro, Lucia Lacarra e Matthew Golding, Giuliana Mele e Mario Laterza (Spellbound).

Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico.

Durante l’evento saranno attribuiti i seguenti riconoscimenti: Premio Carla Fracci, Premio al talento, Premio Produzione, Premio Formazione, Premio Carriera.

Presenterà la serata Luisa Mariani di Piuenne TV.

Gala Internazionale Gesualdo danza

Gala Internazionale Gesualdo danza

La serata di gala sarà preceduta, sabato 23, dai concorsi nazionali ed internazionali che vedranno la partecipazione di numerose scuole di danza italiane che si disputeranno numerosi premi e borse di studio alla presenza di giudici di altissimo prestigio quali: Giuseppe Picone (etoille internazionale – Presidente Giuria Internazionale), Franco Miseria (coreografo TV – Presidente di Giuria Nazionale), Alen Bottaini (direttore Bavaria ballett academy di Monaco di Baviera), Alessandro Rende (direttore Europa in danza e Italian dance award), Alin Gheorghiu (consigliere onorifico balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest), Azzurra di Meco (giornalista e coordinatrice danza cantiere internazionale d’arte di Montepulciano), Emanuele Battista (coreografo internazionale), Fabio Gison (Solista e coreografo teatro San Carlo), François Petit (Assistente direttore Ballett Schule Theater Basel), Irma Cardano (Coreografa internazionale), Manuela Barbato (Art journalist and dance curator Teatro Bellini di Napoli), Mario Nocera (Responsabile area Urban), Massimiliano Craus (Critico di danza e giornalista), Peter Valentin (coreografo internazionale), Roberto D’urso (Responsabile modern/jazz), Stefano Angelini (Solista teatro San Carlo), Valentina Marini (presidente A.I.D.A.P. – direttore Spellbound Contemporary Ballet Roma).

Il concorso sarà per i giovani allievi un’occasione di crescita professionale unita alla possibilità di guadagnare esperienze formative di prestigio.

Il Teatro Gesualdo, durante l’evento, ospiterà la mostra fotografica “AQVA” di Luigi Bilancio e la presentazione del volume “Giselle e il teatro musicale” di Maria Venuso, Docente di Storia della danza presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli.

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