Comunità

Atripalda, legalità a scuola: premio al liceo De Caprariis

Una giornata di grandi emozioni e che rappresenta il coronamento di un percorso avviato oltre un anno fa. Ecco la dimostrazione più efficace di come ci possa essere una filiera istituzionale virtuosa, che funziona, perché in grado di attivare rapporti di collaborazione. Tutto in nome della cultura della legalità che deve essere promossa sempre e comunque, a partire dal mondo della scuola, tra i più giovani.

È quanto dichiara Giuseppe Spagnuolo, sindaco di Atripalda, che ha partecipato ad  Avellino, insieme alla consigliera comunale Giuliana De Vinco, all’iniziativa voluta dalla Regione Campania dedicata al contrasto di fenomeni quali il racket e l’usura alla presenza del Prefetto di Avellino, Sua Eccellenza Paola Spena,  del Sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, e dell’assessore regionale alla Sicurezza e alla Legalità, Mario Morcone.

Nel corso della giornata sono stati i premiati gli alunni del Liceo Scientifico “Vittorio De Caprariis” di Atripalda che hanno partecipato al concorso.

Spiega il primo cittadino:

Noi contro usura e racket” promosso in collaborazione con l’associazione SOS Impresa: “Attraverso elaborati  realizzati con diverse tecniche e diversi strumenti di comunicazione gli studenti hanno mostrato una grande maturità nell’affrontare tematiche così complesse come quelle legate al racket o all’usura. Rappresentano davvero motivo di vanto e di orgoglio per la nostra comunità. Se è ai giovani che dobbiamo affidarci con l’obiettivo di costruire una società migliore, da questi ragazzi arriva un messaggio che è rassicurante. Il loro entusiasmo e la loro serietà sono il viatico migliore per gettare le basi per un mondo la cui stella polare sia davvero il bene comune.

Atripalda, legalità a scuola: premio al liceo De Caprariis.

Atripalda, legalità a scuola: premio al liceo De Caprariis.

Conclude il sindaco Giuseppe Spagnuolo:

Come Amministrazione Comunale abbiamo investito molto proprio con l’obiettivo di diffondere in maniera capillare la cultura della legalità. A questa esigenza rispondeva l’istituzione dello Sportello anti usura ed a anti racket che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un presidio, un avamposto nel contrasto a fenomeni così gravi e rispetto ai quali è dovere delle istituzioni fare da argine, determinando le condizioni, sociali e culturali, perché non attecchiscano divenendo di fatto elementi distorsivi per una comunità ancora sana come è quella di Atripalda.

World Wild Carnival ad Acireale

La mappatura dei Carnevali di tutto il mondo sarà presentata ad Acireale alla presenza dei Carnevali più importanti d’Italia.

Il progetto “World Wild Carnival – Carnevale Globale” per la mappatura dei Carnevali di tutto il mondo, ideato dall’irpino Roberto D’Agnese, sarà presentato in un contesto di assoluta eccezione come uno dei Carnevali più importanti d’Italia, quello di Acireale, venerdì 22 aprile alle ore 19:00 presso locali comunali, e vedrà la partecipazione dei principali Carnevali d’Italia con le loro maschere ufficiali.

World Wild Carnival

World Wild Carnival

Un palcoscenico nazionale di grande rilevanza anche per i Carnevali dell’Irpinia, che saranno presenti ad Acireale con Carnevale Princeps, una sfilata che si terrà il giorno 23 aprile, con diverse maschere da tutta Italia.

Spiega Roberto D’Agnese:

L’obiettivo di questo progetto  è stato quello di catalogare e mettere in connessione le iniziative legate al Carnevale in Italia e nel mondo, con l’intento di globalizzare le tradizioni nel senso della conoscenza, preservando l’individualità di ogni tradizione popolare. La creazione di una geografia mondiale dei Carnevali significa aver dato vita ad un network per globalizzare le tradizioni nel senso della conoscenza, ma tutelando e allo stesso tempo promuovendo l’esclusività della tradizione popolare. È fondamentale tenere salda la tradizione nella sua diversità ma è altrettanto importante renderla contemporanea e quindi fruibile dalle nuove generazioni.

La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata al Vinitaly

La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata presso la sala congressi del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati a Verona in occasione del “VI Concorso Enologico per Istituti Agrari d’Italia”.
Per la premiazione della gara rivolta agli istituti agrari italiani, produttori di vini di qualità, erano presenti Gian Marco Centinaio, sottosegretario all’Agricoltura e Stefano Vaccari, direttore generale del CREA, hanno consegnato con soddisfazione l’attestato di premio alla scuola enologica di Avellino.

Un momento importante e di condivisione che ha messo al centro del dibatto il valore etico degli alunni che, ad oggi, dimostrano essere consumatori responsabili, ben attenti al valore della sostenibilità. Una proiezione anche al mondo del lavoro grazie al contributo offerto dalle nuove generazioni di produttori per la crescita e lo sviluppo del settore vitivinicolo.

Il Sottosegretario Centinaio ha più volte sottolineato l’importanza della formazione che gioca un ruolo importante per la crescita del territorio in connessione all’agroalimentare. Il concorso sta riscuotendo da parte delle scuole un crescente interesse e maggiore attenzione all’aumento degli standard qualitativi del vino italiano.

La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata al Vinitaly

La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata al Vinitaly

Durante la cerimonia di premiazione del “VI Concorso Enologico per Istituti Agrari d’Italia”, organizzato dal MiPAAF/CREA, e in collaborazione con RENISA, hanno partecipato 27 scuole, provenienti da 15 diverse Regioni. In gara, sono stati presentati 64 vini in gara, valutati in base a 5 categorie (vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti IGT).
La scuola enologica De Sanctis di Avellino è stata premiata con 5 qualità di vino e spumanti quali Fiano Docg, Greco di Tufo Doc, Aglianico Igt, Spumante rosé di aglianico, Passito di fiano.

Il MEC-Mercatino Enogastronomico a Certosa sulla Strada delle Abbazie

Pasqua golosa, sapori genuini in scena: il MEC- Mercatino Enogastronomico della Certosa on the road per questa Pasqua 2022, in casa e in trasferta.

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, 17 e 18 Aprile, decine di produttori ed espositori animeranno  l’area verde su cui si affaccia la Certosa (via del Monumento, Certosa di Pavia) offrendo a golosi e turisti una carrellata di prodotti – tutti a filiera corta – come riso del Pavese, salame di Varzi, formaggi e salumi dell’Oltrepò e dolci come le offelle di Parona, praline e pasticceria secca, grappe e birra artigianale. Ed ancora miele, vini,  salumi di suino e d’oca, pasta fresca, confetture, distillati, olio. Gli organizzatori hanno previsto una ulteriore data domenica 25 Aprile: stesso format ed eccellenze a prova di goloso per foodies ed enoturisti.

Il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa, non tutti lo sanno ma in certe occasioni si trasforma e si caratterizza per la sua ubiquità: infatti, il lunedì di Pasquetta le sue eccellenze wine & food saranno presenti anche a Morimondo, alle porte di Milano, destinazione Corte dei Cistercensi.

A chi fosse alla ricerca di un’idea su come trascorrere Pasqua e  Lunedì dell’Angelo, il MEC dà quindi la possibilità di una gita golosa a Certosa di Pavia ed in quel di Morimondo. Due località che si caratterizzano per bellezza e storia: il MEC offre, infatti, l’occasione per coniugare gusto e cultura con una gita fuori porta: enogastronauti e turisti a breve raggio potranno scoprire realtà dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in luoghi bellissimi, carichi di storia e spiritualità.

L’Abbazia di Morimondo è visitabile dalle 15 alle 18.  Per la Certosa di Pavia gli orari di visita sono dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ingresso gratuito, info allo 0382 925613). Meteo permettendo, entrambe le location sono facilmente raggiungibili anche in bicicletta, oltre che in auto e con il treno.

Morimondo

Morimondo

Morimondo: la storia

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297.

La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio.

L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

Certosa di Pavia

Certosa di Pavia

Certosa di Pavia: la storia

La Certosa di Pavia è stata dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia. Eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia, il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).

La facciata, marmorea, è stata disegnata tassello dopo tassello da scultori e architetti, con angeli, monarchi e statue di santi. Un autentico tripudio di affreschi, ori, lapislazzuli e lacche e un’arte unica: bassorilievi e dipinti famosi come il “Padre eterno benedicente” del Perugino si vanno a sommare alle figure dipinte dagli antichi Certosini, che si affacciano dall’alto da finestre trompe l’oeil.

Gli étoiles Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez al Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”

Compagni sul palcoscenico, compagni nella vita. Una carriera parallela che li ha portati, come coppia da sogno, sui più importanti palcoscenici del mondo.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez saranno tra gli ospiti più attesi del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”, imponente progetto artistico fortemente voluto dalla direttrice della scuola di danza “Esmeralda” di Avellino, Guendalina Manzi, con la direzione artistica del maestro Fabrizio Esposito.

La loro presenza è attesa per la serata di Gala del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”che si terrà domenica 24 aprile, quando potremo vederli esibirsi in tutto lo splendore che le loro performance esprimono.

Ci spiega l’étoile napoletano Vittorio Galloro:

Non vedo l’ora di tornare ad Avellino. Ho un bellissimo ricordo del Teatro “Carlo Gesualdo”, una vera e propria perla per il potenziale che ha e per perfezione della sua struttura tecnica. Ringrazio di cuore l’organizzazione e Fabrizio Esposito per averci coinvolti in questo importante progetto.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez

 Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez: intervista

Una carriera eccezionale la sua, una vita dedicata alla danza che l’ha reso uno dei nomi italiani più apprezzati di questa arte nel mondo. 

Ho iniziato a danzare che ero solo un bambino, seguendo le orme di mia sorella maggiore. Poi ho fatto un’audizione al San Carlo di Napoli, sono stato preso e ci sono rimasto per sei anni. Io stesso a un certo punto ho deciso di lasciare perché il mio desiderio era quello di studiare danza a Cuba, in ho sempre amato tanto l’approccio maschile alla danza del ballerino cubano. Ho frequentato una scuola prestigiosa che mi ha formato molto e sono divenuto poi gradualmente un ballerino che ha girato i più prestigiosi palcoscenici del mondo.

Quali differenze ha riscontrato nell’approccio alla danza tra l’Italia e i Paesi esteri?

Porto Napoli sempre nel mio cuore, anche se ora sono di sede in Emilia-Romagna e per lavoro viaggio tantissimo. In Italia ho trovato da ragazzino poche porte aperte, e solo quando ho consolidato una carriera internazionale non ho più avuto problemi. Devo ammettere che all’estero le possibilità che può avere un ballerino sono diverse, e decisamente maggiori, per una propensione alle arti più diffusa e incentivata.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez: un binomio di magia sul palcoscenico iniziato 11 anni fa. Come si trova una danzatrice cubana in Italia? 

Mi sono sempre trovata bene in Italia, confessa l’étoile Arianne Lafita Gonzalvez, in particolare Napoli è molto simile a Cuba come cultura e ogni volta che mi ci reco mi trovo come a casa. In linea generale, però, c’è sempre in me il pensiero che si possa fare di più per la danza, perché il potenziale è molto alto e molti talenti sono destinati ad andare fuori.

Dopo la necessaria pausa legata all’emergenza sanitaria del Covid, sono tornati ormai a pieno regime gli eventi in presenza. È stato sicuramente difficile per voi del balletto stare fermi. E quali emozioni prova ora? 

L’invito da parte del maestro Esposito mi ha fatto un immenso piacere e mi ha regalato tanta gioia. È un evento importante e far parte di questo progetto per me è un onore. Quello della pandemia ha rappresentato un periodo molto particolare per il mondo intero, e anche per noi ballerini è stata dura dover continuare ad allenarci senza poter fare nulla di più. Stando praticamente fermi. Ora c’è una voglia straripante di emozionarci e di emozionare.

Cos’è per lei la danza? 

Per me la danza è il mio tutto. Sembra una frase banale, ma non potrei definire altrimenti quella che per me non è solo una passione, non è solo un lavoro, ma l’essenza stessa della mia vita. Ho iniziato da piccolina, ma già ero consapevole che quello sarebbe stato il mio destino.

I ballerini Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez parteciperanno alla serata di Gala del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo” esibendosi in due passi a due: “Satanella” e un tango su musiche di Piazzola. Protagonisti di un evento pieno di bellezza, di arte, di incanto.

Ferdinando Cianciulli, l’omaggio di Montella a cento anni dall’assassinio

Il Comitato d’onore per il centenario dell’assassinio di Ferdinando Cianciulli (22 febbraio 1922-22 febbraio 2022) presenterà il 14 aprile presso il Teatro “Adele Solimene” di Montella i due volumi redatti da Mario Garofalo, Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano. Un omaggio al personaggio storico nell’anno del centenario della sua morte.

Così il Comune di Montella omaggia il suo concittadino illustre:

A cento anni dall’assassinio di Ferdinando Cianciulli riteniamo doveroso ricordarlo perché uomini come lui hanno segnato la nostra storia culturale e politica e diventati patrimonio collettivo di una Comunità, testimonianza fondamentale per i più giovani”

Questa è la motivazione che, su sollecitazione di Mario Garofalo e Paolo Saggese, ha dato vita, nei primi mesi dello scorso anno, al Comitato d’onore per il centenario della morte di Ferdinando Cianciulli, a cui hanno aderito: Francesco Barra, Giuseppe Iuliano, Generoso Picone, Cecilia Valentino e Anna, Adriana e Raffaele Dello Buono, nipoti di Ferdinando Cianciulli.

Ferdinando Cianciulli, l’omaggio di Montella

Ferdinando Cianciulli, l’omaggio di Montella

Per la celebrazione dell’evento il Comitato ha lavorato alla stesura di questi due volumi, un “corpus” di saggi e di documenti che consegnano un profilo “a tutto tondo” del politico e del pubblicista che ha segnato la vita sociale, culturale e politica di Montella e dell’Irpinia tutta.
Le due pubblicazioni saranno presentate in un Convegno in programma il 14 aprile alle ore 17:00 presso il Teatro “Adele Solimene” di Montella ed hanno il considerevole merito di arricchire il patrimonio culturale irpino di elementi storico-sociali nuovi o ancora non del tutto esplorati.

I due volumi dedicati a Cianciulli

“Ferdinando Cianciulli. Passione e ideologia. Scritti scelti” è stato interamente curato da Mario Garofalo e propone una selezione completa degli scritti, con una Appendice sulla storia del Partito socialista irpino dal 1900-1922, di cui è stato fondamentale protagonista.

“Ferdinando Cianciulli Martire del socialismo A cento anni dal suo assassinio (22 febbraio 1922-22 febbraio 2022) – Con un omaggio a Giovannina Morrone” è stato curato da Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano con saggi di Francesco Barra, Generoso Picone e Cecilia Valentino.

Il Comitato d’onore per il centenario dell’assassinio di Ferdinando Cianciulli.

Grottaminarda: cosa sta accadendo a 40 giorni dallo scioglimento

Sono trascorsi 40 giorni dallo scioglimento dell’amministrazione comunale di Grottaminarda e ci si sta organizzando per presentare le nuove liste in vista delle prossime elezioni.

Dopo oltre un mese dallo scioglimento, sembra strano che si abbia ancora la necessità di far chiarezza, ripetendo sovente sempre le stesse cose, soprattutto dagli stessi volti.

Qualche domanda nasce spontanea. Perché il resto delle persone che ricoprivano un ruolo istituzionale e facevano parte dell’amministrazione comunale non hanno la stessa impellenza nel voler dire la propria e spiegare la loro posizione? Probabilmente perché non si avverte la stessa necessità, rispetto a chi ci sta mettendo e ci ha messo la faccia? Perché non si parla del futuro? Ma, soprattutto, viene da chiedersi se queste continue dichiarazioni video non siano altro che un modo velato, per iniziare una campagna elettorale sotto mentite spoglie?

Si sta abusando troppo del termine cittadini, non siamo in campagna elettorale e ufficialmente ancora non si è in questa situazione. Qual è il reale motivo se non sensibilizzare quanto più si può i futuri elettori? Tutto quello che sta accadendo, dopo 40 giorni, trascende il ridicolo, soprattutto, se partiamo dalla colpa che si sta dando ai tre della maggioranza che hanno fatto cadere l’amministrazione comunale. Vogliamo ricordare che la firma è stata fatta da 4 della maggioranza: Marcantonio Spera, Virginia Pascucci, Marilisa Grillo e Lucio Lanza. Probabilmente il quarto, reo confesso, che non viene più accusato e non lo è mai stato è ritornato sulla retta via per chi ora punta il dito e parla di alto tradimento? Probabilmente la risposta si avrà quando si pubblicheranno le liste, intanto il dubbio permane.

Ci si sta nascondendo dietro la cittadinanza grottese, abusando di questo termine, dimenticando che la popolazione ha sempre compreso tutto.

Bisogna ricordare che l’elettore è un essere pensante, che ha potere decisionale e che ci sono molti elettori a cui forse non si è mai stati abituati perché sta cambiando la generazione.

Parliamo di un elettorato che guarda al fare a 360 gradi, ad un fare che lo coinvolge nelle attività e nella vita di tutti i giorni. C’è una parte della cittadinanza che forse è stanca di ascoltare parole disattese o vacanti di contenuti.

C’è un elettorato che forse va oltre il taglio del nastro e si domanda come mai dopo l’inaugurazione dell’autostazione e il tanto rumore ancora non sia cambiato nulla, che si guarda intorno e non vede circolari attive. C’è il cittadino che passando dal nuovo stazionamento si domanda come mai dopo l’inaugurazione di questo spazio tanto atteso e utile si siano rimesse le transenne.

C’è un elettorato che osserva questo e tanti altri aspetti che sono tangibili nel quotidiano. C’è un elettorato che non va per strada a fare pettegolezzi scambiati per politica ma che silenziosamente attende il proprio momento per esprimere un potere decisionale in sacro silenzio e con tanta consapevolezza di ciò che sa e che vede.

Si dovrebbe iniziare a guardare al futuro con una consapevolezza diversa e capire che la nuova generazione è diversa da quella di ieri, c’è chi realmente attende un cambiamento che però non è rappresentato, ipoteticamente, da volti più giovani che appartengono alla stessa lobby di ieri.

C’è un elettorato che della campagna elettorale fatta di offese personali mascherate da altro è stufa perché semplicemente non appartiene a questo modo di fare. C’è un elettorato che è stanco di vedere tanti Zeno perché si possono commettere anche degli errori, ne facciamo tutti, ma l’importante è che si sbagli perché si è fatta una scelta libera e consapevole partita dal proprio sentire e non da terze parti o da altri fattori.

Guardare al nuovo significa cambiare radicalmente il modo di fare politica e retorica perché i tempi sono cambiati ed è giusto prendere consapevolezza di ciò.

Del futuro non c’è certezza ma di ciò che è stato si ha anche troppa consapevolezza.

Ad maiora.

Ultimi giorni per partecipare alle iniziative dedicate alle imprese locali

Ultimi giorni per partecipare alle iniziative dedicate alle aziende locali dell’Area Vasta di Avellino, nell’ambito dell’edizione 2022 di Progetto Appennino, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Avellino, con l’obiettivo di favorire il consolidamento del tessuto produttivo rappresentato dalle piccole e medie imprese appenniniche del territorio irpino.

C’è tempo fino a mercoledì 6 aprile 2022 per candidarsi a “Vitamine in Azienda”, percorso gratuito di accelerazione dedicato a 15 imprese locali, seriamente interessate e motivate a beneficiare di un servizio di consulenza e coaching personalizzato.
Il coaching – previsto tra giugno e novembre 2022 – si articolerà in 7 incontri individuali, che affronteranno le specifiche problematiche gestionali e manageriali delle singole aziende, per favorire lo sviluppo del business, e 3 incontri collettivi, di carattere formativo più generale, che coinvolgeranno simultaneamente tutte le imprese selezionate.

Attraverso il percorso, i partecipanti potranno acquisire competenze e strumenti concreti, tagliati su misura, per consolidare il proprio modello di business, risolvere criticità organizzative e strategiche e cogliere potenzialità e opportunità specifiche di sviluppo e crescita

È fissata invece mercoledì 13 aprile la scadenza della call per “Imprese in rete”, percorso gratuito di consulenza e accompagnamento alla nascita o al rafforzamento di progetti di rete tra imprese appenniniche del territorio irpino. Collaborare per soddisfare bisogni ed esigenze comuni e, allo stesso tempo, massimizzare le performance dei singoli è il risultato atteso. La rete può essere composta da almeno tre aziende che aderiscono su base territoriale, di prodotto o di filiera.

L’iniziativa si rivolge fino a un massimo di due gruppi di imprese.
Ciascun network parteciperà a 7 incontri, 4 individuali e 3 collettivi – previsti tra giugno e novembre 2022 –
durante i quali le imprese saranno affiancate da consulenti allo scopo di sviluppare il proprio progetto di rete.
Il percorso permetterà alle aziende partecipanti di condividere asset o risorse strategiche centralizzare processi e procedure e mettere in comune conoscenze e competenze, per ottenere insieme risultati che individualmente sarebbero irraggiungibili.

Progetto Appennino

Progetto Appennino

Le call to action di “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete” sono disponibili on line nell’area bandi del sito web di Fondazione Edoardo Garrone.

Progetto Appennino è ideato e promosso da Fondazione Edoardo Garrone, che per l’edizione 2022 ha individuato il partenariato guidato dal Comune di Avellino – insieme al Comune di Mercogliano e alla Fondazione Polo Terra, in rappresentanza del territorio denominato “Area Vasta di Avellino” – come il più idoneo per realizzare l’originale programma di rilancio delle aree interne.

Formazione per la nascita di nuove giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti, coinvolgimento di altre dimensioni della comunità nelle attività produttive, strumenti e competenze per dare vita a progetti di sviluppo efficaci perché condivisi e inclusivi sono i pilastri del Progetto.
Tre le iniziative complementari che lo compongono c’è anche ReStartApp, campus residenziale gratuito destinato a 15 giovani aspiranti imprenditori under 40, provenienti da tutta Italia, in possesso di idee di impresa o startup nelle filiere tipiche dell’economia montana. È possibile candidarsi a ReStartApp fino al 6 maggio. Maggiori informazioni sono disponibili online sul sito.

Il primo Paderno Point d’Italia nasce da Casolaro Hotellerie

Cooperazione, sinergia e speciale attenzione al cliente. Da questi presupposti trae ispirazione la collaborazione tra Paderno, leader italiano nella produzione e commercializzazione di strumenti da cucina per la ristorazione professionale e punto di riferimento del settore Ho.Re.Ca a livello internazionale, con l’azienda campana Casolaro Hotellerie, specializzata in forniture alberghiere e marchio autorevole nel mondo dell’ospitalità.

I due partner inaugureranno insieme il primo Paderno Point d’Italia giovedì 31 marzo al Cis di Nola dalle ore 10.30 alle ore 14.00, presso lo showroom di Casolaro.

Un vero e proprio “shop in shop” è quello che ha preso forma nei locali di Casolaro Hotellerie, una sorta di stand fieristico “in house” che si dipana per ben 100 metri quadrati e in cui gli avventori potranno “toccare con mano” le novità e l’eccellenza dei prodotti firmati Paderno. Un assortimento completo che unisce altissima qualità a funzionalità e design, per una gamma completa in grado di soddisfare ogni esigenza del back office del canale professionale, con un’assistenza continua.

 Paderno Point Napoli

Paderno Point Napoli

Questo evento è il frutto di un sogno iniziato 10 anni fa e che oggi diventa realtà grazie all’incontro e allo scambio d’intenti delle “nuove generazioni”. Sì, perché oltre ad essere un’iniziativa dall’alto valore imprenditoriale, quello che accomuna i due brand è una storia familiare, generazioni che per decenni si sono tramandate la passione per la cucina e il rispetto per la Famiglia. Due realtà diverse che condividono la stessa filosofia e lo stesso modo di fare business, la cura del cliente sopra ogni cosa, un aspetto prioritario per entrambe le aziende.

Infatti, Paderno Point è un’esperienza che nasce soprattutto per agevolare la customer care. I clienti avranno la possibilità di effettuare ordini diretti all’azienda, risparmiando sulle spese di trasporto, e potranno usufruire di offerte dedicate.

Così commenta l’iniziativa Paolo jr Casolaro, socio della f.lli Casolaro Spa:

Da buoni cultori dell’ospitalità, qui da Casolaro c’è spazio per tutti. La cooperazione è uno stimolo che alimenta lo scambio d’idee, una spinta a fare sempre meglio, anche se si tratta di aziende affermate. “Paderno Point” è un po’ il coronamento di un’avventura iniziata molti anni fa, un percorso nato dalla condivisione degli stessi valori, come quello di essere aperti alle novità e la famiglia.

Incontrare le esigenze dei clienti, creando allo stesso tempo, nuove opportunità di lavoro, è un atto dovuto per rendere omaggio al consumatore, motore propulsivo di ogni attività.

Disturbi dello Spettro Autistico, incontro con associazioni e famiglie a Palazzo Caracciolo

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha incontrato a Palazzo Caracciolo il rappresentante dell’associazione Tribunale Diritti del Cittadino-Ufficio Garante Diverse Abilità, Michelangelo Varrecchia, e alcuni genitori di ragazze e ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

Nel corso del confronto, sono emerse le condizioni di difficoltà che le famiglie incontrano quotidianamente.

Dichiara il presidente Rizieri Buonopane:

Vogliamo essere concretamente vicini alle famiglie. Pur nei limiti delle nostre competenze, stiamo verificando la possibilità di integrare i servizi di trasporto delle ragazze e dei ragazzi presso i centri specializzati. Questo, ovviamente, a supporto dell’attività che già effettuano giornalmente i soggetti individuati dall’Asl di Avellino per tale scopo. È nostra intenzione chiedere un confronto con il direttore generale dell’Azienda sanitaria, la dottoressa Maria Morgante, per studiare quali azioni in tal senso la Provincia possa mettere in campo per dare un contributo reale alle famiglie, senza determinare intralci alla preziosa opera svolta dagli operatori sanitari e a quanti sono impegnati nell’assistenza.

Prosegue il presidente Buonopane:

Nell’auspicio che presto possa aprire il Centro per l’Autismo di Avellino, confermiamo la disponibilità a incontrare le famiglie e le associazioni impegnate sul territorio. Allo stesso tempo, siamo pronti alla collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte nel rispetto massimo delle singole funzioni.

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