Comunità

Arriva il primo incontro di Zia Lidia Social Club con la proiezione di Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino

Zia Lidia Social Club riparte con i suoi incontri dedicati al cinema. Il primo appuntamento si terrà a Mirabella Eclano presso il Cinema Carmen dove verrà proiettato alle 21:00 il film Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino.

Presente alla proiezione ci sarà il regista che incontrerà il pubblico e spiegherà aspetti inediti del lungometraggio.

Michela Mancusi: intervista

Il Presidente di Zia Lidia Social Club di Avellino

Michela Mancusi, presidente di Zia Lidia Social Club, ci svela nel video in home qualche anticipazione senza spoiler sull’ultimo lavoro di Marcello Sannino. Durante l’intervista è palese l’entusiasmo nelle sue parole per poter riprendere, dopo tanto tempo, gli appuntamenti in sala di Zia Lidia, attesi da molti.

Finalmente ritorniamo in sala e questo evento segna la ripresa degli incontri di Zia Lidia Social Club, dopo una lunga attesa che ci ha visti costretti alle nostre visioni virtuali.

Torniamo in sala con Marcello Sannino, noto documentarista, che già è stato ospite dello Zia Lidia Social Club con docufilm. Con questo lavoro esordisce con la finzione che indaga l’universo tutto al femminile con due attrici intense e interessanti tra cui Ludovica Nasti, che ricordiamo nel film L’amica Geniale, dove interpreta Lila da bambina e Ivana Lotito, volto noto di Gomorra.

Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino è un film che mostra il rapporto di riconciliazione tra una madre e una figlia. Una caratteristica del lungometraggio riguarda la sua ambientazione perché pur essendo ambientato a Portici, la città non ha alcuna relazione diretta con il contesto urbano.

Rosa Pietra Stella: il trailer

Rosa Pietra Stella racconta la storia di Carmela (Ivana Lotito) e di sua figlia Maria (Ludovica Nasti). Lei è una donna esasperata perché non ha un lavoro e si ritrova ad essere sfrattata da casa.

Pur di procurarsi un lavoro Carmela decide di trafficare con e per gli immigrati, procurando permessi di soggiorno. Lo sguardo sociale di Marcello Sannino sui nostri giorni è aspro e non cede mai il posto al sentimentalismo.

Michela Mancusi riassume con queste parole Rosa Pietra Stella:

Questo film mostra l’incontro con tra personaggi che sono ciascuno in cerca del proprio sé all’interno di un mondo e di una esistenza precaria. Marcello Sannino, con il suo sguardo poetico, riesce aportare sul grande schermo il dramma di un’esistenza invisibile, restituendo ai protagonisti la propria dignità personale e umana e senza cedere al pietismo.

La pellicola è un crescendo di empatia.

Michela Mancusi: video

Scena tratta dall’ultimo film di Marcello Sannino

Zia Lidia Social Club: prossimi incontri

Dopo la proiezione di Rosa Pietra Stella sono previsti altri due appuntamenti nel mese di settembre.

Il 22 settembre verrà proiettato Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, il film è stato presentato in concorso alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia.

Il 30 settembre è prevista la visione di Padrenostro di Claudio Noce che ha come protagonista Pierfrancesco Favino che ha vinto con questo film, alla Biennale Cinema 2020 di Venezia, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.

Matteo Salvini ad Ariano Irpino: la pseudodemocrazia dei giorni nostri

Prima di addentrarmi nel pieno della questione e dei problemi che si sono palesati oggi mi sembra doveroso e opportuno scrivere e spiegare l’uso proprio di tre parole che spesso usiamo e abusiamo e di cui strumentializzamo il loro significato, dimenticandoci l’originale.

Le parole in questione sono tre: democrazia, libertà di pensiero e manifestazione. Queste elencate, oltre ad essere parole presenti nel nostro vocabolario comune, sono termini che hanno valenza giuridica perché sanciti dalla nostra Costituzione.

Il Principio di democrazia lo troviamo nell’articolo 1 della Costituzione che come molti sapranno serve a stabilire che l’Italia è una Repubblica democratica in cui la sovranità appartiene al popolo. Vivere in uno Stato democratico significa che in un determinato Paese deve essere ed è garantita  l’uguaglianza e dove vengono garantiti i diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo. Questi diritti devono essere garantiti al cittadino in quanto singolo e all’interno di manifestazioni sociali, come quelle politiche o di associazioni.

La libertà del cittadino viene sancita sempre all’interno della Costituzione italiana negli articoli 13-54 e precedentemente sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Tra i diritti fondamentali più importanti c’è il diritto alla vita e alla salute, la libertà di pensiero, di parola e di stampa e quella di poter praticare liberamente la propria fede religiosa e politica. La Costituzione prevede dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale che vengono rappresentati in libertà riconosciute  a patto che non si trasformino in egoismo dei più forti a danno dei più deboli.

All’interno dell’articolo 17 e 21 della Costituzione si parla della libertà di pensiero e della libertà e del diritto di poter manifestare.

L’articolo 17 della Costituzione afferma:

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.

Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.

Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

L’articolo 21 invece stabilisce:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Detto e stabilito questo, non da me ma dalla nostra Costituzione, andiamo ad analizzare l’episodio di oggi.

Partendo dal presupposto che ci troviamo in Irpinia che tra i diversi problemi “vanta” quello dello spopolamento. Stamattina in previsione dell’arrivo di Matteo Salvini sono stati chiusi alcuni accessi pubblici e limitata di conseguenza la viabilità cittadina probabilmente per la paura che potesse svolgersi un’insurrezione popolare con quattro anime presenti (circa 200) o che volassero pomodori come è successo a Torre del Greco dove il leader leghista è stato costretto a risalire in auto e annullare il comizio.

Altro elemento sconcertante e surreale è stata la presenza della Polizia di Stato in numero proporzionale maggiore rispetto ai presenti.

Vi mostriamo una foto di stamattina, scattata da un manifestante, per farvi comprendere visivamente lo stato delle cose che si sono verificate. Questa puntualizzazione non significa che la presenza delle Forze dell’Ordine non doveva esserci a tutela dell’ordine pubblico in primis  ma sembra un’esagerazione che purtroppo a mio avviso è la conseguenza della pseudodemocrazia dei nostri giorni.

La copiosa presenza della Polizia stamattina ad Ariano Irpino per l'arrivo di Matteo Salvini

Manifestantri contro Salvini in netta minoranza rispetto alla Celere presente

Mi spiego meglio, partendo dal presupposto che la violenza umana che sia fisica o verbale non trova giustificazione dal mio punto di vista e soprattutto non la inglobo in un colore politico specifico o ideologia specifica. Dunque che comportamenti poco tolleranti possano sfociare in altro richiede la presenza di chi ha le competenze per poter gestire eventuali disordini è d’obbligo.

Detto ciò da qui a schierarsi impedendo un movimento di manifestazione mobile lo trovo vergognoso, ridicolo ed esagerato tanto è vero che non si è creato alcun disordine e non sono volati né pomodori  né si sono verificati episodi spiacevoli.

La città del Tricolle bloccata per l'arrivo di matteo Salvini

Paura del premier leghista dopo l’episodi a Torre del Greco

Mi sembra doveroso fare un’altra precisazione il diritto di manifestare non implica e non deve contenere in sé la voglia di tappare la bocca all’altro perché diventa un atteggiamento antidemocratico, qualora lo scendere in piazza porti con sé questo intento.

Manifestare significa palesare un dissenso, un diverso pensiero e non limitare la parola altrui. Nelle manifestazioni ci siamo sempre trovati di fronte e a chi era a favore di determinate ideologie e a chi era contro ma è normale e giusto che sia così.

La pseudodemocrazia di oggi sembra aver perso di vista il limite esistente per legge tra la propria libertà e quella altrui e la presunzione di avere ragione ha preso il posto del confronto critico che non include assenso e necessariamente condivisione.

Matteo Salvini rappresenta la pseudodemocrazia e ci mostra uno spaccato sociale di come siamo, a prescindere da questo singolo evento. Siamo disabituati al confronto, disabituati al ragionamento costruttivo, nichilisti socialmente e ideologicamente, troppo presi dal nostro mondo virtuale e quando ci scontriamo con la realtà reale diventiamo disadattati sociali.

Questo è quello che è accaduto oggi al leader leghista.

Troppo preso Matteo Salvini dalla sua propaganda social si ritrova ad avere difficoltà nel confrontarsi e relazionarsi con chi la pensa in modo diverso dal suo. Il leader leghista per poter fare il politico e non il politicante social dovrebbe confrontarsi anche e, soprattutto, con chi la pensa diversamente.

Accettare e mostrare ai suoi seguaci che non riceve solo consensi invece di bloccare forme di espressioni sociali che sono diritti inalienabili sarebbe un grande atto di normalità perché  le informazioni politiche e i dissensi occultati palesano poca professionalità e serietà.

Un politico che si rispetti dovrebbe tenere in maggior considerazione chi non è d’accordo col proprio pensiero perché potrebbe e rappresenta uno sprone per capire quali sono le reali necessità di un popolo e magari creare più consensi e non popolarità social come fanno le influencer.

Altro aspetto non meno importante è l’importanza del gesto del manifestare che deve essere tramandato di generazione in generazione come lo è stato per noi e come è stato fatto con noi.

La nuova generazione deve comprendere e avere la libertà e la possibilità di manifestare in strada e non scrivendo un commento o lasciando una emoticon sui social.

Dario Saltarelli, noto artigiano pasticciere campano, chiede ai politici maggiori servizi

Dario Saltarelli è un famoso artigiano pasticciere del casertano che ha trasformato la sua grande passione in una professione apprezzata in tutto il territorio italiano. La sua impresa artigiana si basa su un principio fondamentale e imprescindibile: il sapere tradizionale che mira a conservare l’immenso patrimonio culturale gastronomico italiano.

L’attività imprenditoriale di Dario Saltarelli, la Polakkeria, esiste da oltre quarant’anni e il suo obiettivo resta sempre quello di valorizzare il territorio attraverso la trasformazione delle materie prime che questo mette a disposizione.

L’artigiano pasticciere invita le istituzioni politiche ad essere più presenti e vicine a chi, come lui, ha deciso di investire sul territorio casertano ricco di risorse naturali che però non vengono valorizzate.

Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione Caserta e Provincia-Napoli e Provincia, per capire cosa ci si aspetta dalle istituzioni politiche locali da chi nonostante tutti i limiti territoriali è riuscito ad affermarsi diventando un’eccellenza campana.Dario Saltarelli

Dario Saltarelli

Dario Saltareli e le aspettative riposte nella politica regionale

La difficoltà riscontrata da Dario Salterelli, per quanto concerne la sua attività imprenditoriale, è il non appoggio da parte delle istituzioni politiche nei confronti di chi vuole puntare sulle risorse turistiche di Baia Domizia.

Queste sono le parole del noto imprenditore:

Io mi aspetto dalla politica un’attenzione in più che si potrebbe riscontrare con l’offerta di servizi maggiori dedicati agli utenti da parte delle istituzioni politiche locali e nazionali. Questa è una grande pecca che ci crea dei danni.

Dario Saltarelli e Mariangela Merola

Dario Saltarelli e Mariangela Merola

Oltre alla mancanza di servizi adeguati il problema, secondo l’imprenditore casertano, è la mancanza di un’associazione o di un consorzio perché creare una forma aggregativa simile permetterebbe di far entrare in contatto gli imprenditori con le istituzioni politiche in modo più fluido.

Il consorzio, infatti, oltre a creare un collegamento diretto tra chi vive il territorio e chi lo gestisce è un modo per dare valore e dignità a chi ogni giorno si spende in prima persona per dare valore al luogo in cui vive e lavora.

Per Antonio Caggiano bisogna guardare all’Irpinia con gli occhi del visitatore

Antonio Caggiano, è uno tra più noti produttori di vino in Irpinia, tra i primi che ha dato valore al Taurasi e che ha creato una cantina simile ad un museo della cultura contadina e artigianale. Simili ricercatezze le possiamo trovare solo visitando cantine non a Km 0.

Durante un convegno al Castello di Taurasi alcuni imprenditori noti nel settore enogastronomico e agroalimentare sono stati invitati per parlare delle loro esperienze, del loro successo, ma anche delle loro difficoltà, legate al territorio e alle politiche locali, che però non hanno rappresentato un solco invalicabile ma sono servite a stringere i denti, continuando a credere ciascuno nel proprio sogno fino a raggiungere il loro obiettivo e a concretizzarlo.

Antonio Caggiano

Antonio Caggiano

Antonio Caggiano era presente al dibattito e iniziamo proprio dal suo intervento e dalla sua storia che, oltre a rappresentare un esempio di chi è riuscito con sacrificio a ritagliarsi uno spazio nella sua terra e oltre confine, ci mostra soprattutto come bisogna guardare all’Irpinia e come intervenire per dare importanza al territorio e a ciò che si vuole fare.

Le istituzioni politiche ovviamente non possono restare a guardare inermi e appoggiare le idee imprenditoriali della grande filiera ma devono dare spazio e dignità soprattutto a quelle piccole realtà che devono affermarsi e che rispetto alle più note non hanno a disposizione le risorse economiche di chi può affermare di avercela fatta.

I vigneti della Cantina Caggiano

I vigneti della Cantina Caggiano

Antonio Caggiano consiglia a guardare l’irpinia con gli occhi dei visitatori

Antonio Caggiano ha spiegato ai presenti cosa lo ha spinto a fare la differenza e cosa lo spinge ancora oggi a migliorarsi giorno dopo giorno. Dalle parole del produttore capiamo che per realizzare la sua realtà imprenditoriale oltre all’amore per la sua terra e per il vino c’è stata la curiosità di viaggiare e di visitare altri posti e luoghi in cui la vocazione enologica dovuta al terroir è diventata un’idea fiorente di commercio e quindi di sviluppo.

Queste sono le parole del produttore:

Io ho cercato sempre di guardare Taurasi e il nostro territorio con gli occhi del visitatore perchè se noi guardiamo solo con i nostri occhi non facciamo altro che appagare il nostro piacere ma noi dobbiamo imparare a vedere ciò che vedono gli altri che non vivono la nostra terra e i nostri paesi.

Quando io andavo ad Avellino e scendevo da Lapio verso Taurasi e avevo già visitato le Langhe e la Toscana, un giorno capì che dovevo iniziare a cambiare qualcosa.

Dopo quel giorno acquistai un terreno e iniziai a piantare delle vigne che sono uno spettacolo da guardare a livello paesaggistico.

Dobbiamo fare le cose non per noi ma per gli altri.

Taurasi avrebbe bisogno di una bella sistemata. Noi abbiamo le cantine del centro storico che sono di una bellezza indescrivibile e infatti ho proposto al Sindaco  di Taurasi di realizzare un grande progetto in cui tutte queste cantine possano essere collegate tra loro attraverso un percorso sotterraneo. Questo progetto dovrebbe essere affiancato ad una strada panoramica da realizzare al di sotto del centro storico così da dare spazio alla storia architettonica della nostra terra e dare anche possibilità di ammirare i nostri vigneti che ci rappresentano.

Interno cantine Cantine Caggiano Taurasi

Interno cantine Cantine Caggiano Taurasi

 

Lo stesso discorso Antonio Caggiano lo ha affrontato quando ha costruito la propria cantina che è di una bellezza suggestiva e dove all’interno possiamo trovare cavatappi storici da collezione e pezzi di vite che sono diventati oggetti di arte ornamentale. La sua è una storia che emoziona perché dalle sue parole si comprende il sacrificio affrontato un tempo dal quale però è scaturito un grande successo e una grande gioia.

Mariangela Merola candidata alle Regionali Campania scrive una lettera aperta agli elettori di Napoli

Mariangela Merola, candidata alle Elezioni Regionali per il Territorio di Napoli e Provincia – Caserta e Provincia, a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca per la lista Lega per l’Italia con il Partito  Repubblicano Italiano (PRI).

La candidata si presenta ai suoi potenziali elettori con una lettere aperta, diversa da quella scritta per Caserta, perché ben consapevole che ciascun territorio è diversificato socialmente ed economicamente e quindi porta in sé problematiche che, seppur universalmente valide, si differenziano nel particolare per quanto riguarda bisogni, aspettative e soluzioni da intraprendere.

Mariangela Merola: lettera aperta agli elettori di Napoli

Mariangela Merola candidata alle REgionali in Campania con PRI

Mariangela Merola: lettera aperta agli elettori di Napoli

Mi presento!

46 anni da compiere il 20 settembre e avvocato.

È con grande orgoglio che ho accettato di candidarmi alle prossime elezioni regionali per le circoscrizioni di Napoli e Caserta!

Il mio o0biettivo è dare voce alle persone, ai giovani che a fatica si rialzano dopo la chiusura economica e sociale, necessitata dall’emergenza sanitaria, alla gente del Sud, delle province campane, che è piena di potenzialità culturali e lavorative ma, spesso, priva di risorse operative.

Mi propongo di dare voce a Napoli: realtà multiforme, variegata, multietnica e città metropolitana.

Conosco la realtà napoletana per esservi nata e vissuta fino al matrimonio, circa vent’anni fa, in seguito al quale mi sono trasferita in provincia di Caserta, pur continuando a recarmi con frequenza pressoché quotidiana.

A napoli ho frequentato il liceo Vincenzo Cuoco, l’Università degli Studi Federico II, a Napoli ho la mia famiglia di origine, gli amici di infanzia, ho metà del mio cuore.

Il mio impegno politico verso Napoli e la sua provincia è proteso ad attenzionare le istituzioni alla rete ospedaliera, alla rete oncologica, in una, ad offrire attenzione e supporto alla medicina del territorio, le cui difficoltà sono evidenti e tristemente note, sia in ordine alla precarietà delle strutture, sia in relazione alla penuria di personale medico-sanitario, condizioni che inevitabilmente finiscono col pregiudicare le esigenze del malato e, più in generale, la salute del cittadino. I traguardi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sinora raggiunti non dovranno più essere casi isolati bensì dovranno fungere da volano per la medicina e la scienza.

Mariangela Merola: intervista

Mariangela Merola candidata alle Regionali in Campania con De Luca

I propositi della candidata alle prossime Regionali in Campania

Mariangela Merola prosegue spiegando i suoi propositi:

Il mio proposito, non secondario, è di contribuire fortemente ad una politica seria nella gestione dei rifiuti.

La questione è annosa e coinvolge molteplici comparti: in primo luogo quello della salubrità e quindi della salute pubblica, prima accennato, in secondo luogo quello dell’inquinamento che va sempre più limitato in favore della tutela dell’ambiente e della green economy.

La gestione razionale dei rifiuti, infatti, non significa soltanto agire in termini di migliore vivibilità della città ma serve a tutelare la salute delle persone per limitare, a lungo termine, l’emergenza sanitaria, a potenziare il turismo e ancora a creare nuove risorse e nuovi posti di lavoro.

Non ultimo compito del referente politico regionale è, per l’appunto, quello di mettersi al servizio delle persone per contribuire a dare loro incentivi al lavoro, porre in essere azioni di contrasto alla povertà non in termini di mero assistenzialismo ma con politiche solidali di incentivo all’occupazione, alla crescita personale, culturale ed economica di ogni individuo, singolarmente considerato e integrato nel vivere civile.

Il territorio di Napoli e del suo comprensorio ha concrete possibilità di sviluppo anche in termini di polo logistico euromediterraneo; tutte queste potenzialità vanno esaminate e bisogna lavorare in modo serio ed attento per svilupparle.

Mariangela Merola: intervista

L’avvocatessa candidata alle Regionali Campania 2020 con De Luca

Lettera aperta di Mariangela Merola: conclusioni

Mariangela Merola conclude con queste parole la sua lettera aperta rivolta agli elettori di Napoli:

Dal mio canto, ringrazio chi ha creduto in me, proponendo la mia candidatura, non essendo io addentrata nelle logiche della tattica politica e ai meccanismi atavici del clientelismo e delle false promesse.

Mi propongo per il cambiamento, come volto nuovo, lontano dai giochi di potere, nei quali non mi riscontro e che non sono conformi al mio modo di vedere la vita, la politica e la macchina economica e sociale che ne viene inevitabilmente bloccata.

Il mio impegno è nella legge, nella normativa perché è questa che consente, a livello regionale, di offrire lavoro e sviluppo alla nostra provincia e tutela dell’ambiente che ci circonda.

Il mio proposito, lo ripeto, è offrire lo strumento per il benessere del territorio! Perché è questo che cerco di fare da vent’anni, attraverso la mia professione di avvocato: dare voce!

Attraverso l’impegno politico al Consiglio Regionale, il mio obiettivo è dare voce: alle famiglie, agli studenti, agli insegnanti, agli agricoltori, agli imprenditori, agli artigiani, ai commercianti, ai medici, ai tecnici, al comparto dell’edilizia, agli artisti del nostro territorio. Affinché non venga abbandonato ma che rinasca attraverso i mezzi che la legislazione e il governo regionale consentono e che il consigliere regionale deve offrire al territorio.

Spero, quindi, di averne la possibilità attraverso il vostro voto!

SID apre le iscrizioni al corso BLSD PBLSD tra i più richiesti nei Curriculum Vitae

SID (Servizi Infermieristici Domiciliari) di Grottaminarda apre le iscrizioni al corso BLSD (Basic Life Support – early Defibrillation) PBLSD (Paediatric Basic Life Support). Il progetto messo a disposizione dal centro di formazione rappresenta un supporto base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce che è necessario per poter soccorrere i soggetti colpiti da attacco cardiaco attraverso la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione.

L’apprendimento delle misure di primo soccorso rappresentano una delle mission indispensabili. Conoscere le manovre di primo soccorso, rianimazione e defibrillazione in età pediatrica è fondamentale per poter agire in modo consapevole davanti ad un arresto cardiaco improvviso o di ostruzione delle vie aeree.

BLSD è un corso rivolto a tutti a prescindere se si decida di lavorare in ambito sanitario o in un altro settore. Avere nel proprio CV un corso come questo rappresenta sicuramente un valore aggiunto che verrà valutato con occhio positivo da un ipotetico recruiter.

Sid Grottaminarda corso BLSD PBLSD

SID Grottaminarda corso BLSD PBLSD

SID Grottaminarda corso BLSD PBLSD: informazioni utili

Partecipando al corso BLSD PBLSD si apprenderanno  le tecniche di base a supporto delle funzioni vitali per affrontare situazioni di emergenza, utilizzando il defibrillatore semiautomatico esterno. La certificazione che sarà rilasciata da SID attesta l’addestramento al BLSD adulto e pediatrico ed è valida anche per il riconoscimento di crediti formativi scolastici.

Gli obiettivi del corso sono relativi all’apprendimento pratico e teorico che riguardano le principali manovre e la sequenza di rianimazione di base del lattante e del bambino in condizioni di arresto cardiaco.

Spesso siamo portati a credere che vivere una situazione di emergenza è un evento che non debba necessariamente riguardarci o che sia difficile trovarsi in una simile situazione.

Se rovistiamo nella nostra memoria sicuramente ci sarà stato qualche episodio in cui abbiamo assistito in prima persona ad un malore che ci ha lasciati inermi e incapaci di intervenire. Da qui possiamo facilmente capire quanto sia importante essere in grado di intervenire in questi casi che potrebbero anche riguardare i nostri cari o la sfera della nostra frequentazione sociale.

SID Grottaminarda: informazioni e recapiti utili per iscriversi

La durata del corso è di una giornata (il 26 settembre) ed è di 5 ore.

Il costo è di 70 euro.

Il corso è previso il 26 settembre ed è obbligatoria l’iscrizione.

Conseguire il corso BLSD PBLSD è di fondamentale importanza per chi vuole lavorare nelle scuole, nelle ludoteche, nelle case famiglia e nell’ambito dei servizi di assistenza domiciliare agli anziani.

In molti concorsi pubblici è richiesto come requisito!

Per potersi iscrivere è necessario contattare i seguenti numeri:

Numero Verde: 800 913 374

Numero mobile: 329 90 32 480

SID Grottaminarda  si trova in Via Fontanelle.

Politica in Irpinia: per Franco Fiordellisi tante parole sparse da parte dei politicanti e pochi fatti

Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil Irpina, delinea un quadro politico irpino dai tratti cupi. Quello a cui stiamo assistendo, propagande politiche a parte accompagnate da vagonate di parole vuote e vane, non fanno altro che attestare una politica territoriale che manca di fatti e di politica basata sul fare.

L’emblema di questa constazione è ciò che è accaduto a Novolegno che ha dismesso l’attività, licenziando più di 100 lavoratori.

Le parole del segretario dell Cgil non lasciano spazio a fraintendimenti:

Novolegno, del gruppo Fantoni, ha deciso di fare ingenti investimenti nella produzione di uguali manufatti a Udine Osoppo.

Quest’azione potrebbe essere inserita tra le tantissime ingiustizie perpetrate a danno della nostra terra ma anche verso lo Stato, se non fosse che tanta colpa è tutta della deputazione nazionale unitamente ai livelli regionali, per le mancate azioni e risposte ai lavoratori e ai sindacati che proponevano di avviare un polo di riuso e riclo del legno, adeguando impianti e macchinari per non creare problemi all’ambiente e alle comunità locali, le quali hanno negli anni avuto problemi con gli scarichi in atmosfera e continuano a tenerne per gli scarichi di acque non depurate.

A completare questo corollario vi è anche la dismissione della Iavarone Legnami a Calitri e la forte crisi che sta affrontando HolzBau Sud sita sempre a Calitri. Le aziende sopracitate, per mancanza di investimenti in impianti e macchinari, hanno dovuto arrendersi e gettare la spugna.

Segretario Generale Cgil Irpina

Franco Fiordellisi

I sindacati, come sottolinea Franco Fiordellisi, sono messi alla gogna dai rappresentati istituzionali di vari livelli che non fa altro che perpetrare a livello dialettico il solito scarica barile per cui sembra difficile trovare una soluzione del problema che finisce inevitabilmente accartocciandosi su se stessa.

Franco Fiordellisi conclude con questa affermazione:

Ci assumiamo il peso della responsabilità e rilanciamo sul progetto eco sostenibile di riuso e riciclo del legno in sicurezza per i lavoratori e l’ambiente.

Vogliamo portarlo avanti e lo riproporremo al Governo nell’idea del Contratto istituzionale di sviluppo.

Regionali Campania 2020: Ines De Leucio dice no al clientelismo politico in Irpinia e nel Sannio

Ines De Leucio, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia con il PRI che sostiene Vincenzo De Luca, durante la presentazione dei candidati del Partito Repubblicano Italiano e di Lega per l’Italia, si presenta e spiega le motivazioni della sua candidatura, offrendo un quadro problematico che riguarda le istituzioni politiche locali e non solo.

Ines De Leucio: video

La candidata per le prossime Regionali in Campania con Il PRI che sostiene De Luca

Ines De Leucio è italiana ma con seconda cittadinanza australiana dunque è una donna che tocca con mano due realtà politiche, culturali e sociali agli antipodi. L’aver modo di confrontarsi con realtà diverse mette in luce in modo ancora più evidente le criticità politiche delle istituzioni locali e regionali.

La candidata durante il suo intervento, infatti, parla della mancanza di parità di diritti e di considerazione all’interno di determinate strutture politiche che possono riguardare le amministrazioni comunali o provinciali in cui, seppur in modo implicito, ci si rende conto di una differenza sottile tra cittadini di serie A,B,C o non classificati.

Questi meccanismi taciti e perpetrati negli anni, secondo la candidata, devono cambiare perché se il Sindaco di una città australiana, ad esempio, lo si vede intento come qualsiasi altro cittadino a fare la fila alla posta perché questa pari dignità umana non la troviamo in Irpinia o nel Sannio?

Ines De Leucio tra i tanti aspetti critici, figli dell’entroterra e di una chiusura culturale che deve cambiare e adeguarsi ai tempi, sottolinea la libertà di espressione che in molte delle nostre zone manca. In Australia, ad esempio, due uomini o due donne possono baciarsi tranquillamente ad un tavolino del bar cosa che non succede nelle nostre comunità e che se, approfondiamo nel dettagio, la politica nazionale non contempla pienamente neanche a livello legislativo.

Ines De Leucio: video

La candidata alle Regionali Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia

Ines De Leucio auspica ad una maggiore apertura culturale, ad una semplificazione burocratica per quanto riguarda rapporti di lavoro a breve termine. La candidata inoltre desidera poter costruire delle comunità in cui le stesse amministrazioni comunali possano essere vicine ai singoli cittadini perché come ci ricorda Ines De Leucio il Comune è la casa di qualsiasi cittadino appartanente a quella determinata comunità.

Gusto Italia in tour vi aspetta a Caserta per la sesta tappa

Gusto Italia in tour arriva alla sua sesta tappa che si svolgerà a Caserta dal 4 al 6 settembre dalle ore 10:00 alle ore 24:00.

Locandina Gusto Italia in tour

Locandina Gusto Italia in tour

Giuseppe Lupo spiega così la manifestazione itinerante:

Facendo grande attenzione a favorire il distanziamento sociale, impegnati nel combattere la diffusione del Covid-19, favoriamo l’incontro diretto con produttori e artigiani. E in questo nuovo calendario saremo presenti anche in Basilicata, oltre che in Campania.

Emiliano Casale, assessore del Comune di Caserta ci tiene a puntualizzare quanto segue:

Teniamo da sempre alla valorizzazione dei prodotti tipici, per questo il comune di Caserta accoglie con piacere Gusto Italia in Tour ma allo stesso tempo è importante garantire sicurezza, promuovendo eventi all’aperto e invitando a non abbassare la guardia. Ne usciremo con il buon senso.

Gusto Italia in tour 2020: sesta tappa a Caserta

Sesta tappa a Caserta per l’evento itinerante made in Campania

Gusto Italia in tour a Caserta: il programma

Venerdì 4 settembre alle ore 20:00 la chef Elmira Toktakunova dell’agriturismo Fontana Bosco di Piana di Monte Verna  preparerà il Pignatiello tartufato del Medio Volturno.

Domenica 6 settembre alle ore 20:00 lo chef Carmine Rauso del ristorante Le Volte di Annibale e Bacco di Caiazzo prepareà il Filetto di maiale nero casertano.

Tra gli ospiti saranno presenti Maria Fiore, presidente Unpli Caserta che presenterà il progetto.

Tra i prodotti presenti ci sarà la pasta artigianale al miele, cioccolato e tipicità campane DOP e IGP oltre a conserve di mare, liquori  artigianali, salumi, formaggi e specialità sott’olio e frutta secca.

In occasione dell’ottava edizione del concorso saranno protagonisti nella tappa casertana i piatti tipici del medio Volturno.

Prossime tappe dell’evento

Dal 10 al 13 settembre Gusto Italia in tour si fermerà a Minori in Costa d’Amalfi.

Dal 18 al 20 settembre l’evento itinerante farà tappa a Benevento.

Dal 24 al 27 settembre la nona tappa è prevista a Potenza.

Dal 2 al 4 ottobre l’ultima tappa prevista è ad Avellino.

Multe su strisce blu e autovelox: non è sempre necessario limitarsi a pagare

A quanti di voi sarà successo di parcheggiare sulle strisce blu, pagare il ticket e non riuscire a rispettare il tempo previsto indicato sul biglietto e ritrovare al ritorno un verbale?

L’avvocato Paolino Salierno ci spiega cosa si può fare in questi casi perché non è necessario pagare la multa ma è possibile contestare il verbale in alcune circostanze specifiche.

Una nota del Ministero dei Trasporti del 2015 aveva ribadito che chi lasciava scadere il ticket del parcheggio sulle strisce blu non poteva essere punito con una multa ma doveva integrare il pagamento in proporzione alla durata effettiva della sosta.

La Corte di Cassazione si è posta in contrasto con la stessa nota del Ministero, stabilendo che qualora si accerti che la sosta si è prolungata oltre il tempo consentit, oltre l’orario indicato dal ticket per cui è stata pagata la tariffa, è legittima l’applicazione di una sanzione.

Paolino Salierno ci spiega in che modo è possibile evitare di pagare il totale del verbale ma solo integrare il tempo in esubero per cui non è stato pagato il ticket.

Paolino Salierno: video

Multe su strisce blu e autovelox non bisogna solo pagare il verbale

Multe autovelox: i consigli di Paolino Salierno

Per quanto riguarda le multe autovelox anche in questo caso bisogna pagare il contributo unificato ma vanno valutati alcuni particolari per poter evitare di pagare l’importo complessivo scritto sul verbale.

Per quanto concerne le multe riguardanti autovelox vanno valutati i casi singoli in base al tipo di sanzione e al tipo di autovelox e ciò necessita di una visione accurata da parte del vostro legale di riferimento che può comprendere l’esistenza o meno di presupposti per agire o meno.

Un consiglio di Paolino Salierno riguardo questa tipologia di multa è quello di riferire chi era al volante, qualora si decidesse di pagare il verbale, all’organo di Polizia da cui è partita la sanzione.

Scroll to top