Comunità

Recevin promuove Città Europea del Vino

Città Europea del Vino è un riconoscimento che avviene a rotazione tra i diversi Paesi che fanno parte della Rete Europea delle città del Vino Recevin, una piattaforma di promozione per la Città Europea del Vino designata.

Il riconoscimento viene assegnato alla candidatura che maggiormente valorizza la cultura del vino e le tradizioni del territorio vitivinicolo, attraverso iniziative coinvolgenti e appuntamenti capaci di attrarre turisti.

Città Europea del Vino Recevin

Città Europea del Vino Recevin

Città Europea del Vino offre l’opportunità di consolidare legami con altre regioni europee del vino e promuove l’enoturismo a livello europeo attraverso la cooperazione tra le Città Europee.

Per l’anno 2022 ci sarà ancora l’Italia come protagonista di Città Europea del Vino: sono aperte infatti le candidature al Riconoscimento e a rappresentare le proprie caratteristiche in ambito europeo.

La Città designata dovrà prevedere per tutto l’anno un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche che animeranno il Comune o l’aggregazione di Comuni che avranno ottenuto il riconoscimento e chew saranno al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo, nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino.

Il programma presentato dalla Città candidata dovrà avere respiro europeo ed esplorare le sue peculiarità, dimostrando la propria creatività e rafforzando le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino e sviluppando cooperazione tra i vari attori del territorio.

Il progetto Città Europea del Vino 2022 avrà la durata di un anno a partire dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2022. I Comuni o i gruppi di Comuni, appartenenti ad uno stesso territorio con mission e finalità analoghe, potranno inviare entro il 30 aprile 2020 una manifestazione di interesse, compilando il modulo.

Per informazioni ulteriori e per ottenere il modulo da compilare basterà inviare una mail al seguente indirizzo: pianigiani@cittadelvino.com.

Cultura Crea Invitalia: cosa c’è da sapere

Cultura Crea è un finanziamento Invitalia, creato per sostenere le iniziative imprenditoriali in essere o under construction all’interno del settore industriale legato alla cultura e al turismo.

Questo finanziamento si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, sono, inoltre, compresi gruppi di persone che indono costituire una società.

Vittorio Fresa spiega il finanziamento: video

Il finanziamento Invitalia spiegato dal Responsabile Service Unit Cultura Crea

Cultura Crea finanzia gruppi di persone che vogliono costituire un’impresa che deve essere formata entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni e le le imprese societarie formatesi da non oltre 36 mesi, sono incluse anche le cooperative.

Il finanziamento Invitalia si rivolge in particolar modo a ONLUS e a imprese sociali.

Vittorio Fresa, responsabile Service Unit Cultura Crea Invitalia ci spiega, nel video in home, alcuni importanti criteri da considerare prima di inoltrare la domanda per il finanziamento Cultura Crea.

Cultura Crea

Cultura Crea

Cultura Crea finanzia programmi di investimento fino a 400mila euro all’interno delle seguenti aree tematiche:

  1. Conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
  2. Conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento.
  3. Fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione.
  4. Gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.

Cultura crea è un finanziamento agevolato a tasso 0, fino al 40% della spesa ammessa o può essere erogato in forma di contributo a fondo perduto fino al 40% di spesa ammessa. In entrambe le formule è possibile arrivare al 45% per i progetti che vengono presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.

Se Cultura Crea non è un finanziamento utile per avvire la vostra attività, potete valutare Resto al Sud, un altro finanziamento Invitalia.

Vincenzo Durante spiega i punti salienti di Resto al Sud

Resto al Sud è un incentivo che mira a sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Centro Italia e nel Mezzogiorno.

Vincenzo Durante, responsabile Area Occupazione Incentivi e Innovazione Invitalia, ha illustrato gli incentivi per gli imprenditori dell’Ufita, spiegando nel dettaglio alcuni particolari su questo tipo di finanziamento.

Vincenzo Durante spiega il finanziamento Resto al Sud

Il Responsabile Area Occupazione Incentivi e Innovazione Invitalia

Resto al Sud: a chi è rivolto

Possono richiedere accesso al finanziamento Resto al Sud gli under 46 che:

  • Sono residenti, al momento della presentazione della domanda, in Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cEntro Italia che sono state colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.
  • Coloro che hanno intenzione di trasferirsi nelle suddette regioni dopo la comunicazione positiva del finanziamento Resto al Sud.
  • Coloro che non sono titolari di altre attività imprenditoriali.
  • Coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
  • Coloro che, nel momento della richiesta del finanziamento, non risultano titolari di partita IVA e che non lo sono anche nei 12 mesi antecedenti la presentazione della richiesta Resto al Sud.ù
  • Le cooperative, le ditte individuali costituite dopo il 21 giugno 2017 o gruppi di persone che intendono formare un team entro 60 giorni, se residenti all’estero entro 120 giorni, dopo l’esito positivo della valutazione.
Invitalia

Invitalia

Resto al Sud: quali sono i settori ammessi per fare richiesta del finanziamento

I finanziamenti Resto al Sud vengono elargiti, sempre in base all’idoneità del progetto presentato, alle imprese che si occupano di:

  • Beni nei settori industriali, nell’artigianato, nella trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.
  • Imprese che si occupano di fornitura di servizi alle imprese e alle persone.
  • Servizi al turismo.
Resto al Sud Invitalia

Resto al Sud Invitalia

Resto al Sud: quali sono i settori non ammessi per fare richiesta del finanziamento

Resto al Sud non finanzia le attività agricole e il commercio, fatta eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività d’impresa.

Nello specifico e in base alla classificazione ATECO 2007:

  • Le imprese di Agricoltura, Silvicoltura e Pesca ad eccezione della divisione 03.
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio.
  • Riparazione di autoveicoli e Motocicli ad eccezione della classe 45.20 e 45.40.3.
  • Attività Immobiliari ad eccezione della classe 68.20.
  • Attività professionali scientifiche e tecniche.
  • Amministrazione e pubblica difesa.
  • Assicurazione Sociale Obbligatoria.
  • Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.
  • Produzione di Beni e Servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze.
  • Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
Resto al Sud vignetta

Resto al Sud vignetta

Resto al Sud: le spese ammissibili

Resto al Sud agevola gli acquisti relativi al programma di spesa e di beni e servizi che rientano nelle seguenti categorie:

  • Opere edili relative ad interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa.
  • Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica.
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione.
  • spese relative al capitale circolare inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa.
  • Sono ammissibili spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.
  • Le spese relative ai beni di investimento che, per la loro funzione nel ciclo produttivo e/0 erogazione del servizio, solo localizzati presso altre unità produttive della stessa società o di terzi, sono ammissibili alle agevolazioni purché:

1. Siano relative ad attrezzature utilizzate per lavorazioni effettivamente connesse al completamento del ciclo produttivo da agevolare.

2. Siano singolarmente identificabili mediante immatricolazione e iscrizione nel libro dei beni prestati a terzi o, nel caso di utilizzo presso altre unità produttive della stessa società, nel libro dei beni ammortizzabili ovvero nel libro degli inventari ovvero nel libro giornale; in ogni caso la loro ubicazione deve risultare dai documenti di trasporto tenuti ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1978, n.627, e del decreto ministeriale 29 novembre 1978 e successive modifiche e integrazioni.

3. Vengono forniti, per ciascun bene, gli elementi utili di conoscenza in riferimento ai relativi contratti posti in essere (modalità, durata, penalità, clausole di rescissione).

4. La cessione in uso avvenga a titolo gratuito.

5. I beni non vengano destinati a finalità produttive estranee a quelle della società titolare delle agevolazioni.

6. Il legale rappresentante della società cedente sottoscriva una dichiarazione di impegno al rispetto dei predetti vincoli e condizioni, resa sotto forma di DSAN.

Invitalia Resto al Sud

Invitalia Resto al Sud

Per altri dubbi e per una consulenza è possibile rivolgersi a Invitalia!

Mibact stanzia 30 milioni di euro per progetti di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni

Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha pubblicato il bando tanto atteso che riguarda il recupero e la valorizzazione dei Borghi storici del Sud.

Il bando mette a disposizione 30 milioni di euro per progetti inerenti la riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

La ripartizione è così suddivisa:

  • 20 milioni sono destinati a Comuni fino a 5mila abitanti.
  • 10 milioni ai Comuni fino a 10mila abitanti purché abbiano individuato il centro storico come zona territoriale omogenea.
Mibact

Mibact

Vi riportiamo integralmente il bando pubblicato suPubblicato su: https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/MenuPrincipale/BandiDiGara/index.html
https://ponculturaesviluppo.beniculturali.it/ :

BANDO BORGHI E CENTRI STORICI
Avviso pubblico relativo alla selezione di interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 24 del 28/02/2020)

Struttura Responsabile: Segretariato Generale – Servizio II Programmazione Strategica Nazionale e Comunitaria quale Autorità responsabile del Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020 e Autorità di gestione del Piano Operativo Cultura e Turismo FSC 2014 2020
Dirigente Responsabile: Arch. Dora Di Francesco

Dotazione finanziaria: 30 Milioni di euro, IVA compresa, di cui:

  • 20 milioni di euro a valere sul Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020 – Asse 1b.
  • 10 milioni di euro a valere sul Piano operativo “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 – Linea di azione 3.b.

Oggetto: Interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario. L’intervento mira altresì a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.

Destinatari: I Comuni della Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una popolazione residente – dati Istat al 31/12/2018 – fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO) ai sensi dell’art. 2 lett. A) del decreto ministeriale n. 1444/1968 e successive modifiche.

Interventi ammissibili:

  • recupero e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e/o spazi pubblici;
  • realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti Unesco, biblioteche, aree archeologiche e altre attrattive culturali, religiose, artistiche, ecc.);
  • erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza (info point, visitor center, etc.), volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso tecnologie avanzate e strumenti innovativi (prodotti editoriali e multimediali, portali informativi, pannelli interattivi, audioguide, realtà aumentata, ecc.).
  • valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, ecc.), in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico;
  • realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di siti;
  • valorizzazione di saperi e tecniche locali (artigianato locale, tecniche costruttive e lavorazioni dei materiali secondo le tradizioni locali, ecc.) anche attraverso attività esperienziali aventi ad oggetto gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi;
  • miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori.

Spese ammissibili:

  • Servizi e forniture;
  • Lavori edili, strutturali e impiantistici;
  • Collaboratori e consulenti;
  • Spese generali;
  • Servizi di architettura e ingegneria (art.46 Dlgs. 50/2016) per la progettazione degli interventi;
  • Servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale.

Finanziamento concedibile: Il finanziamento, non cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili.
Il contributo massimo concedibile per beneficiario è di 1.000.000 di euro, IVA compresa.

Termini e modalità di presentazione della domanda: Ogni Comune può presentare una sola domanda di finanziamento da trasmettere entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso esclusivamente all’indirizzo PEC mibac-sg.servizio2@mailcert.beniculturali.it indicando nell’oggetto la dicitura: “MiBACT – Interventi di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni – Domanda di finanziamento”.

Il bando scade il 13 aprile!

Montemarano: riviato il concerto de I cantori di Carpino

A causa delle misure urgenti adottate dalla Regione Campania sull’emergenza Coronavirus il concerto previso per sabato 29 febbraio, in occasione del Carnevale di Montemarano, de I cantori di Carpino, evento presente all’interno del Carnevale delle Culture, è stato rinviato a data da destinarsi.

Carnevale Montemarano: annullati appuntamenti del fine settimana

Carnevale Montemarano

Per quanto riguarda il corteo funebre del Carnevale l’appuntamento è previsto per domenica 8 marzo alle ore 10:00.

Carnevale: come nasce e perché si festeggia così

Il grigiore dell’inverno che sembra, per molti, non giungere mai al termine viene squarciato dal Carnevale, una festa lunga una settimana, rivolta al divertimento e ai colori straripanti, da ogni dove.

Tra le diverse etimologie attribuite alla parola Carnevale, in molti ritengono che derivi da carnem levare (levare la carne).

Goethe sul Carnevale dice:

Il Carnevale non è una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso.

Durante il Carnevale il mondo si capovolge, si sbeffeggiano le autorità, il servo diventa padrone e il padrone servo, la tristezza cede il posto all’allegria e si liberano tutti gli istinti repressi. Il grottesco, il fantasioso e gli animaleschi personaggi del Carnevale simboleggiano, per alcuni, le angustie dell’inverno, rappresentate anche dai camuffamenti.

Carnevale

Carnevale

Carnevale: le maschere e i coriandoli

Le sfide carnevalesche sono delle battaglie simulate e i proiettili sono coriandoli, che si lanciano scambievolmente.

Come nascono i coriandoli?

Un tempo, prima che nascessero i coriandoli, le munizioni di Carnevale erano le uova (solo i gusci), successivamente si passò ai confetti di zucchero, che al loro interno contenevano semi di coriandolo. Da qui deriva l’origine del nome. Dai confetti di zucchero si passò ai confetti di gesso e poi si arrivò ai coriandoli di carta che erano più leggeri, pratici ed economici dei confetti di gesso.

Le maschere, oltre a dissimulare la propria identità, hanno significati magici, irreali e misteriosi.

La maschera di Arlecchino, ad esempio, proviene dal nome hellequin, radice tedesca holle, che significa inferno. Inizialmente la maschera di Arlecchino non era colorata ma era formata da foglie che avevano i diversi colori delle stagioni climatiche.

Nell’antichità classica, quando il nuovo anno iniziava il primo marzo, il tempo della rinascita cosmica precedeva di poco la primavera e, dunque, c’era maggior motivo di inneggiare per l’arrivo dell’anno nuovo e per l’addio al vecchio e per dare il benvenuto alla ripresa stagionale.

Ecco alcune delle motivazioni per cui si festeggia il Carnevale.

Carnevale

Carnevale

Tutto ci riconduce agli scampoli dei saturnali romani, durante i quali, si nominava un re e lo si immolava, nello stesso modo in cui si celebra la morte del Carnevale.

In Grecia, invece, vi erano celebrazioni in onore di Dioniso, il dio della vite, che però aveva anche giurisdizione sui defunti e aveva il potere di farli vivere e rinascere. Dioniso veniva presentato seduto su un carro, altro elemento che caratterizza il nostro Carnevale.

Il Carnevale viene anche definito la festa del ventre perché rappresenta l’eccesso e le scorpacciate. Infatti la gastronomia tradizionale di Carnevale è composta da cibi consistenti, come gli gnocchi o la braciola di maiale ripiena.

Invitalia: incentivi per gli imprenditori dell’Ufita

Sabato 29 febbraio presso la Dogana Aragonese- Palazzo della Bufara- a Flumeri dalle ore 15:00 si terrà il secondo incontro organizzato dall’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita, mirato ad aumentare la competitività del territorio.

Durante il convegno verranno presentati e spiegati tre incentivi gestiti da Invitalia: Resto al sud, Cultura Crea e Smart&Start Italia.

L’incontro si divide in due parti: la prima in cui verranno illustrati gli incentivi sopra citati. La seconda parte del convegno sarà incentrato sullo Story-Telling e nuove opportunità, che sarà curata dal Consigliere Comunale di Gesualdo delegato alle attività produttive, Michele Di Foggia, e racconterà le esperienze dei giovani imprenditori.

locandina Invitalia a Flumeri

Locandina Invitalia a Flumeri

Durante l’incontro sarà possibile avere un colloquio con gli esperti Invitalia. È possibile prenotarsi entro il 27 febbraio, inviando una mail al seguente indirizzo: mdifoggia@yahoo.it specificando nell’oggetto Prenotazione incontri 1 to 1.

Lupus in fabula: a Solofra lezione di latino con Totò

Al telefono la voce di Enzo Marangelo, regista, attore, direttore artistico e anima della rassegna Lustri Cultura in dies, ha un suono morbido e pacato, eppure non si accusa alcuna reticenza: il suo modo pressoché ammaliante di esporre frasi convenevoli o concetti che siano possono rapirti e tenerti ancora per molto incollato all’apparecchio…ma è tempo di capire cosa andrà in scena stasera alle 21 al Palazzo Ducale Orsini in Solofra.

Tutti conoscono Totò come comico, ma quasi nessuno ha capito che, innanzitutto, era un uomo di grande cultura. Stasera terremo una vera e propria lezione, e nonostante faccia parte della sezione Teatro di Lustri, rispetteremo tali canoni, ma sarà qualcosa di davvero originale.

Lo spettacolo Lupus in fabula di oggi, facente parte del ricchissimo programma del regista solofrano che ha in serbo occasioni culturali imperdibili per qualsiasi appassionato che possa avvicinarvisi, fa portare in scena una caratteristica davvero notevole del Principe della risata: l’uso smisurato delle citazioni in latino di Totò.

La più naturale performance che il suo autore Gigi Spina, insieme allo stesso Enzo Marangelo, possa attuare in tale occasione: una proposta che conterrà documenti, scene proiettate, e molto probabilmente anche un grosso vocabolario Latino-Italiano alla mano, per condurre un pubblico, che possa fungere sia come tale che da veri e propri studenti diligenti,  a tuffarsi nell’avventura inusuale di risentirsi pronti come per la preparazione a un esame.

Lupus in fabula Teatro Lustri

Lupus in fabula Teatro Lustri

Le nostre radici e la nostra cultura sono alla base di questa inusuale lezione, dove Gigi Spina condurrà i suoi discepoli nella lusinghiera comprensione di ciò che ci circonda oggi, interpretando meglio ciò che ci hanno insegnato ieri, nella nobile interpretazione del portavoce delle citazioni in latino a cui ricorreva Totò in molti film, sotterrando per un attimo il lato comico e cogliendone le sfumature classicheggianti, da cui prendere esempio.

Tastare meglio il terreno su cui poggiamo attraverso la comprensione e la diffusione di frasi di un mondo che forse non ci appartiene più, in cui la seriosità si fa bella dietro la maschera della comicità ora palese, ora sottile di Totò, personaggio emblematico della cultura partenopea, sarà un sotterfugio che di furbesco ha davvero poco: sarà la riuscita di un’esperienza che coglierà forse lati nascosti della nostra caustica personalità, soffocandone lati negativi, elargendone la qualità.

Gli scambi di battute di Gigi Spina e Enzo Marangelo saranno intervallati da piacevoli sketch presi dai film di Totò, in cui ci si sofferma sul significato della frase in latino che in essi sarà enunciata: l’occasione di amare ancor più un uomo dal fascino irresistibile e dal talento ineguali.

Il tutto sarà allietato da dolci intervalli musicali in cui si esibiranno Diana Erika Lettieri alla voce e Nunzio Vanni al pianoforte.

Lupus in fabula

Di e con: Gigi Spina

Regista/Attore: Enzo Marangelo

Voce: Diana Erika Lettieri

Pianoforte: Nunzio Vanni

Ore 21, Palazzo Ducale Orsini, Solofra (AV)

Lustri cultura in dies: locandina

Lustri cultura in dies

 Lustri Cultura in dies: la rassegna

La rassegna culturale Lustri Cultura in dies è partita lo scorso gennaio e continuerà fino a maggio di quest’anno. Viene svolta tra il Complesso Monumentale di Santa Chiara e il Palazzo Ducale Orsini in Solofra (AV).

Il ricco programma è compreso di cinque sezioni: Teatro, Seminari, Filosofia, Intercultura e Territorio. Il tutto è curato dalla direzione artistica del regista e attore Enzo Marangelo, e l’organizzazione comprende, oltre l’organico della rassegna, la partecipazione del Comune di Solofra, dall’Accademia di teatro Città di Solofra e dall’associazione culturale Hypocritès Teatro. Il progetto si avvale del patrocinio morale dell’ Università di Napoli Federico II e del Dipartimento di Studi Umanistici, Società Filosofica Italiana sezione napoletana G. Vico.

Enzo Marangelo

Enzo Marangelo

L’obiettivo principale è la sensibilizzazione delle masse inerenti al territorio di appartenenza, quale quello della rassegna stessa, in cui attraverso le sue cinque sezioni, che nel corso di un programma che oggi ha ormai raggiunto una partecipazione di artisti internazionali,  tocca altisonanti momenti di aggregazione che valutano la crescita morale degli individui che vi ci partecipano, attuando una sorta di resistenza culturale, dove la rivalutazione, la conoscenza e l’amore per le terre di appartenenza, insieme alle performance creative sia di seminari che di filosofia, unisce la passione per il teatro come mezzo fecondo di comprensione della volubilità umana, cogliendone dottrine.

Carmine Maffei

Parco del Partenio: a Roccarainola verrà realizzata la seconda porta d’ingresso

Il Parco del Partenio, dopo quella di Mercogliano, avrà un’altra porta d’ingresso e sarà quella di Roccarainola che rappresenterà l’ingresso della Città Metropolitana.

Francesco Iovino, presidente dell’ente regionale del Partenio, ha firmato una convenzione con la Città Metropolitana.

Il progetto prevede la costruzione di una struttura prefabbricata in legno, sviluppata su tre piani di 70 mq e a forma piramidale, per ricordare i versanti delle vette del Partenio, da cui si potranno ammirare le diverse angolature della montagna.

All’interno del progetto vi è anche la realizzazione di un centro multimediale all’avaguardia, che gestirà tutte le informazioni provenienti dai diversi territori che riguarderanno tematiche ambientali, turistiche, storiche e architettoniche.

Parco del Partenio

Parco del Partenio

Francesco Iovino ha affermato:

Abbiamo avuto la possibilità di far conoscere ancor meglio il nostro Parco alla provincia di Napoli. La realizzazione della porta d’ingresso a Roccarainola è un ulteriore modo per mettere in risalto i nostri tesori e portare in provincia di Avellino turisti e amanti della natura.

Scroll to top