Cultura

Chiara Moscardelli ritorna nelle librerie con un nuovo romanzo

Chiara Moscardelli, dopo il romanzo Volevo essere una vedova (2019), ritorna nelle librerie con un nuovo romanzo: Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli.

Protagonista del romanzo è Teresa Papavero, figlia di un noto professore di criminologia, che vive nel piccolo comune di Strangolagalli e sta vivendo un momento d’oro della sua vita. La donna, infatti, è riuscita a risolvere brillantemente il caso dell’omicidio di Paolo Barbieri e la scomparsa di Monica Tonelli, diventando una presenza fissa Dove sei?, una trasmissione televisiva di cronaca.

Intanto Strangolagalli è diventato meta turistica da parte di  curiosi che vogliono visitare il piccolo paese e da ciò scaturisce la necessità di ampliare del B&B Papaveri e Capperi, ribatezzato Le combattenti.

Durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione del locale in cui partecipa attivamente anche Teresa Papavero si scopre un cadavere all’interno del muro.

La comunità di Strangolagalli non riesce a spiegarsi il perché di quel cadavere e basta poco per scatenare il caos in quella che, fino a qualche ora prima, era una tranquilla cittadina.

Dopo il ritrovamento del corpo, ma soprattutto dopo che il medico aveva preso la decisione, molto sofferta andava detto,  di occuparsi dello scheletro anziché del povero Pasquale, l’edificio in ristrutturazione era stato preso d’assalto da tutti gli abitanti di Strangolagalli.

Tranne che da Don Guarino, noto ipocondriaco, rimasto chiuso in canonica terrorizzato dall’idea di poter essere contagiato da un cadavere.

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli: di Chiara Moscardelli

L’ultimo romanzo di Chiara Moscardelli

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli: il romanzo

Teresa Papavero sente la responsabilità di risolvere questo caso ed è pronta a scoprire il volto dell’assassino, decidendo di affiancare nelle indagini il medico legale che si occupa del caso: Maurizio Tancredi.

Il medico però non nutre una grande simpatia per la donna che intanto inizia fantasticare, credendo di trovarsi di fronte un cold case perché da tempo non vede più in giro Serra, il fascinoso poliziotto che l’ha sedotta e abbandonata. Il cadevere potrebbe essere quello del suo spasimante sparito misteriosamente? Chi avrebbe voluto vederlo morto? La sua morte potrebbe essere collegata a qualcuno che per qualche ragione nutre un profondo odio nei confronti di Teresa?

Chiara Moscardelli con questo romanzo cambia nettamente il mood cui i suoi lettori sono abituati, l’ironia non manca ed è il tratto distintivo della sua lettura. Il lettore questa volta non viene condotto all’interno del complesso e intricato mondo femminile ma in un romanzo noir sui generis perché ad animare la lettura non è la suspense tipica di questo genere o non è solo questa che incuriosisce.

Per scoprirlo bisognerà aspettare il 30 settembre, la data di uscita prevista per Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagallo nelle librerie!

La candidata ideale di Haifaa Al Mansour: una storia di emancipazione femminile

La candidata ideale è un film di Haifaa Al Mansour, prima regista donna dell’Arabia Saudita.

Dopo La bicicletta verde (2012) la regista ritorna dietro la macchina da presa per mostrarci la storia di  Maryam (Mila Al Zahrani), dottoressa che lavora in un piccolo ospedale in Arabia Saudita e che, quasi ogni giorno, si scontra con le problematiche culturali da cui nascono i pregiudizi e la difficoltà di accettare che una donna possa essere anche medico.

La candidata ideale

La candidata ideale

La candidata ideale: trama

Maryam è appoggiata da suo padre, un musicista di ampie vedute, l’uomo non si contrappone alle scelte della figlia nonostante lo scherno che l’uomo ha subìto, a suo tempo, a causa della moglie ormai defunta. La madre di Maryam era una cantante che nonostante la sua passione e voglia di emergere è stata bloccata da tutta quella serie di retaggi culturali che oggi la giovane dottoressa ha deciso di affrontare a sue spese.

Per potersi far valere a livello legale Maryam si ritrova per caso a candidarsi per il Consiglio Comunale e questa scelta non fa altro che complicare la sua situazione. La candidata infatti si ritrova ad essere derisa, a non essere ascoltata e a rispondere a domande che in sé già contengono il seme della discriminazione di genere.

La candidata ideale ci mostra che la strada che le donne devono percorrere in Arabia Saudita, e non solo, è ancora lunga. Il lungometraggio nonostante l’incalzare leggero e ironico non è altro che una denuncia sulla condizione femminile.

Le provocazioni all’interno del film sono velate, basti pensare alla scena presente anche nel trailer, che ci mostra Maryam con il niqab alla guida di una macchina mentre parla al cellulare. Un’immagine che parla da sola in quanto ci mostra due aspetti della modernità dove vediamo una donna sola alla guida, diritto conquistato da pochi anni.

La candidata ideale film

La candidata ideale film

Haifaa Al Mansour denuncia le barriere culturali

La candidata ideale rappresenta i limiti culturali con cui quotidianamente ogni donna, anche quella occidentale, si scontra negli ambienti lavorativi e politici. Se pensiamo alle quote rosa, ad esempio, nonostante lo si voglia vedere come un segno di emancipazione culturale nei confronti delle donne non è altro che un obbligo con cui ci si ritrova a fare i conti perché in caso contrario la presenza femminile in politica sarebbe sicuramente minorerispetto a quella attuale.

Haifaa Al Mansour oltre a mostrare il suo mondo ancora intriso di grettezza culturale ci offre il modo per riflettere anche sulla condizione femminile in quei luoghi considerati più aperti dell’Arabia Saudita.

Questo film insieme a Un divano a Tunisi rappresentano una visione diversa e il desiderio di voler superare le barriere culturali che ormai da troppo tempo ingabbiano le donne.

Il lungometraggio di Haifaa Al Mandsour è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 3 settembre.

Campania Stories dall’1 al 4 settembre a Paestum

Campania Stories è un evento dedicato esclusivamente alla stampa specializzata nazionale e internazionale ed è il primo evento organizzato post emergenza Covid. L’evento enologico è stato organizzato per dare modo alla stampa di degustare i vini della Campania della prossima annata e di scoprire il territorio irpino attraverso le realtà dei produttori presenti.

Campania Stories si svolgerà dall’1 al 4 settembre presso Mec Paestum Hotel e Hotel Cerere a Paestum e le aziende partecipanti saranno circa 80 aziende vitivinicole.

Campania Stories 2020 si svolgerà a Paestum

Campania Stories 2020

Campania Stories 2020: le cantine irpine presenti all’evento

Le cantine della provincia di Avellino che saranno presenti all’evento sono le seguenti:

  • Amarano
  • Antico Castello
  • Bambinuto
  • Barbot Stefania
  • Bellaria
  • Borgodangelo
  • Canonico e Santoli
  • Cantine dell’Angelo
  • Colli di Lapio
  • Contrade di Taurasi
  • De Gaeta
  • Delite
  • Di Marzo
  • Di Meo
  • Di Prisco
  • Donnachiara
  • Ferrara Benito
  • Feudi di San Gregorio
  • I Capitani
  • I Favati
  • Il Cancelliere
  • Le Masciare
  • Nativ
  • Passo delle Tortore
  • Perillo
  • Pietracupa
  • Regina Collis
  • Rocca del Principe
  • Tecce Luigi
  • Tenuta Cavalier Pepe
  • Tenuta del Meriggio
  • Tenuta Sarno 1860
  • Tenuta Scuotto
  • Tenuta di Pietrafusa
  • Terre D’Aione
  • Traerte
  • Vesevo
  • Vigne Guadagno
  • Villa Diamante
  • Villa Raiano
Campania Stories 2020

Campania Stories 2020

Cosa prevede la manifestazione

Il programma di Campania Stories prevede tasting tecnici per l’assaggio dei vini delle aziende partecipanti da parte della stampa, un tour su tutto il territorio regionale per visitare le cantine e conoscere da vicino i produttori. L’evento vuole dare la possibilità di creare un dialogo tra il patrimonio artistico, storico e naturalistico della Regione Campania insieme ad un tratto caratteristico che contraddistingue questo territorio: il vino.

Durante i giorni in cui si svolgerà l’evento è prevista una tappa al Parco Archeologico di Paestum.

L’ultimo giorno di Campania Stories (venerdì 4 settembre) si svolgerà il tradizionale momento dedicato agli operatori di settore di tutta Italia dove sarà possibile degustare i vini proposti in assaggio dalle aziende partecipanti. Le fasce disponibili sono 3: dalle ore 14:30 alle 16:30, dalle 17:30 alle 19:30, dalle 20:30 alle 22:30.

Durante l’evento gli argomenti di discussione riguarderanno gli aggiornamenti sui dati di produzione e di filiera, la valutazione delle annate dei vini bianchi e dei rossi dell’ultimo ventennio. Ci saranno novità per quanto riguarda la valutazione delle annate: per ogni millesimo una valutazione in ventesimi, relativa alla media qualitativa e al potenziale evolutivo in generale sarà accompagnata da parole chiave riconducibili allo specifico carattere climatico ed espressivo oltre ad indicazioni sulle finestre di consumo consigliabili per ciascuna annata.

Campania Stories 2020 è un’edizione speciale perchjé si pone come obiettivo quello di rilanciare la promozione del vino campano nel mondo.

L’evento è promosso da Miriade & Partners, dalle 80 aziende partecipanti in collaborazione con AIS Campania e con il sostegno della Regione Campania.

Nel labirinto di Altacauda: tra sacro e profano per conoscere Altavilla Irpina

Nel labirinto di Altacauda: tra sacro e profano è un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra Slow Food Avellino, Sezione Terre del Greco e Touring Club Italiano.

La giornata prevede una visita guidata itinerante che partirà davanti La Chiesa Santa Maria Assunta, il luogo di ritrovo dei partecipanti, proseguendo verso il Santuario dei Santi Martiri Pellegrino e Alberico Crescitelli fino al Forno Delizie di Grano.

Incluse nella visita itinerante ci sono: il Laboratorio Museale di restauro del Tessuto, la Casa Museo di Sant’alberico Crescitelli e il Museo della Gente senza storia.

Alla fine del percorso è prevista una sosta presso il Chiostro dei Verginiani in cui ci sarà una degustazione dei vini della cantina Contea de Altavilla che sarà accompagnata dalle delizie di Sergio Luongo e dalle pizze di Zi’ Luisella.

Il costo per partecipare a Nel labirinto di Altacauda è di € 13,00 per i non soci mentre per i soci Slow food e Touring Club è di €11,00.Nel labirinto di Altacauda: tra sacro e profano è un'iniziativa slow food

Nel labirinto di Altacauda: tra sacro e profano

Altavilla Irpina: informazioni

Altavilla Irpina è un paesiono arroccato su un costone roccioso posto su tre colli: Ripe, Torrone e Forestasi. Le origini di Altavilla risalgono a tempi molto remoti, alcuni infatti ritengono che Virgilio l’abbia menzionata con il nome di Poetilia. Nell’età normanna viene ricordata con il nome di Altacauda, quando nel 1134 fu occupata da Ruggero.

Il borgo cambiò il suo nome con quello odierno nel 1220 in onore alla famiglia reale, originaria di Hauteville in Normandia.

Il borgo nonostante i cambiamenti dovuti al post sisma conserva il suo impianto medievale arroccato su un pendìo dove infatti vi sono torri, chiese, palazzi della nobiltà locale in un labirinto di stradine e sottopassi.

Ad Altavilla Irpina troviamo l’austero palazzo Comitale, considerato uno degli esempi più belli del Rimascimento in Campania.

Ne labirinto di Alcauda ha come obiettivo quello di far scoprire le bellezze conservate in paesino dell’Irpinia a chi non ha la fortuna di conoscere bene il territorio. La manifestazione oltre ad avere uno scopo culturale e architettonico mira alla conoscenza a 360 dei luoghi ed è per questo che ha organizzato degustazioni di eccellenze a Km0.

La cultura, la conoscenza di un luogo e della sua gente si scopre soprattutto dal repertorio gastronomico e dalle materie prime offerte dalla terra.

Una settimana di educazione ambientale con il Parco del Partenio

Il 14 settembre il Parco del Partenio ha promosso una settimana di educazione ambientale finalizzata ad attività educative, culturali e individuali mirate alla socializzazione e alla pedagogia ambientale.

Dal 19 al 22 agosto presso il Rifugio Toppo del Monaco, a Pietrastornina, sarà possibile per i più piccoli avventurarsi in percorsi didattici e culturali mirati alla sensibilizzazione ambientale.

Durante queste giornate dedicate sarà possibile svolgere: Tai Chi, Yoga, osservazione astronomica, ginnastica dolce, trekking, nordic walking, tornei di giochi delle scarte e partite a scacchi.

Parco del Partenio

Parco del Partenio

Il progetto promosso dal Parco del Partenio riguarda i ragazzi dagli 11 ai 17 anni, l’ente ha stanziato 4mila euro come contributo. Il progetto scuola all’aperto rientra all’interno del progetto Incontri lungo la via Campanina.

Purtroppo il termine per le iscrizioni è terminato, salvo rinunce ed eventuali comunicazioni. L’ente Parco del Partenio effettuerà l’istruttoria formale delle domande ricevute, verificandone la correttezza. Non saranno prese in considerazione le domande pervenute oltre i termini indicati. Verrà redatta una graduatoria dei beneficiari del contributo in base alle dichiarazioni Isee.

La capienza è pari a 24. Ciascun partecipante verserà un contributo integrativo per coprire i costi di fruizione delle prestazioni.

In base al reddito familiare il costo integrativo è variabile:

  • Da 0,00 a 6590,00 sono disponibili 16 posti e non c’è costo integrativo.
  • Da 6590,00 – 30000,00 sono disponibili 4 posti e il costo della tassa integrativa è di €10,00.
  • Da 15000,00 -30000,00 sono disponibili 4 posti e la tassa integrativa è di €20,00.
  • Con un reddito >30000,00 non sono disponibili posti e bisognerà pagara la tassa d’iscrizione pari a €40,00.

È importante trasmettere ai più piccoli l’importanza e il valore del proprio territorio attraverso un’educazione ambientale e culturale perché i bambini di oggi saranno gli adulti del domani. L’importanza di comprendere il valore dei luoghi in cui si vive abitua ciascun individuo al rispetto dell’ambiente e della natura. Poter avere la possibilità di fare delle lezioni all’aperto, oltre alla socializzazione, è un modo pedagogico per poter educare in modo diverso e più efficace.

Teatro e Festa del libro a Sant’Andrea di Conza

Teatro e Festa del libro è una doppia manifestazione che quest’anno arriva alla sua 43esima edizione per quanto riguarda la Rassegna teatrale di Sant’Andrea di Conza e l’ottava edizione per quanto concerne la Festa del Libro.

La doppia manifestazione si svolgerà dal 18 al 24 agosto nel Teatro Episcopio e nei Giardini dell’Episcopio di Sant’Andrea di Conza, un paesino dell’Alta Irpinia.

Pompeo D’Angola, Sindaco di Sant’Andrea di Conza, annuncia così l’appuntamento:

È stato uno sforzo incredibile, ma alla fine siamo riusciti a rinnovare la nostra tradizione culturale, presentando un cartellone ricco ma al tempo stesso compatibile con le esigenze di sicurezza.

Teatro e Festa del libro 2020 a Sant'Andrea di Conza

Teatro e Festa del libro 2020 a Sant’Andrea di Conza

Teatro e Festa del libro: il programma

Teatro e Festa del libro inizierà il 9 agosto con un Cineforum a Km 0 al bar La Fontana che successivamente verrà riproposto il 12 al bar La Capsula e il 20 agosto al pub Anema e Core. Il 16 agosto alle ore 21:00 presso il Mulino La Fonte si svolgerà un recital pianistico del Maestro Luigi Bellino in memoria di Natalia Boccia, la ragazza recentemente scomparsa in un incidente in provincia di Napoli.

Il programma del teatrale

Il 18 agosto alle ore 21:30 presso il Teatro Episcopio Giorgio Marchesi e Camilla Diana porteranno sul palco Le notti bianche, uno dei capolavori di FëdorDostoevskij, diretto da Francesco Giuffré.

Il 19 agosto alle ore 21:30 presso il Teatro Episcopio verrà portato in scena Parlami d’amore Mariù, scritto da Paolo Logli, con Rocìo Muñoz Morale. Paolo Conticini, Martina Difonte. Cesare Andrea Bixio si esibirà dal vivo insieme al Tenore Alessandro D’Acrissa accompagnato dal pianoforte Andrea Biagioli.

Il programma de La Festa del libro

Il 21 agosto verrà presentato La civiltà Appennino: l’Italia in verticale tra identità e rappresentazione di Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro. La presentazione si svolgerà alle ore 19:30  presso i Giardini dell’Episcopio.

Il 22 agosto alle ore 19:30 al Teatro Episcopio verrà presentato il libro Grazie Ameri, a te Valenti. Salvatore Biazzo racconta 50 anni della storica trasmissione Rai, 90° minuto.

Il 23 agosto verrà presentato Tre per cento con David Riondino, Dario Pisano, Silvio Mignano: quasi una jam-session. A seguire si esibiranno The Optimist Q – Rocco Cetrulo & Friends.

Il 24 agosto al bar La Pergola la manifestazione si concluderà con la presentazione del libro Il ricordo di un amore ai tempi del Covid-19.

La doppia manifestazione è stata possibile grazie all’impegno e alla collaborazione del Forum dei giovani e dell’associazione Io voglio restare in Irpinia.

La banalità del tragico di Raymond Carver a teatro

Simona Fredella, Andrea Palladino e Alessio Sordillo hanno proposto in versione teatrale Una cosa piccola ma buona, un racconto breve di Raymond Carver contenuto all’interno del libro Cattedrale (1983).

La trasposizione teatrale, a mio avviso, è completamente riuscita: la rappresentazione infatti nonostante la tematica angosciante sottolineata dalla scenografia cupa e realistica è stata travolgente e intensa.

La loro scelta è stata coraggiosa perché non è semplice riproporre in versione teatrale un autore particolare e forte come quello che hanno scelto eppure l’impresa è riuscita pienamente. Ancora più da apprezzare è il voler condurre lo spettatore in una tematica così forte e cupa che, oggi, pochi post lockdown stanno proponendo. Troppo distratti dal voler contemplare la vita stiamo dimenticando che la cultura deve portarci a far riflettere, anche rimarcando sensazioni che, ad oggi, cerchiamo di allontanare per ovvie ragioni, legate ai mesi precedentemente trascorsi.

Cerver rappresentazione teatrale di Una cosa piccola ma buona

La Notte dei Barbuti 2020

Una cosa piccola ma buona si basa su fraintendimenti vissuti all’interno di un momento tragico e ce ne svela la sua banalità perché in fondo non è il tragico ad essere banale ma siamo noi che decodifichiamo la realtà, la esasperiamo, trascendendo nel banale.

Il racconto di Carver riesce a penetrare nel profondo dell’animo umano, utilizzando la crudeltà della realtà e della vita, sottolineando che siamo miseria ma allo stesso tempo siamo capaci di umanità, di perdono e di vicinanza.

Una cosa piccola ma buona di Raymond Carver: la trama della rappresentazione teatrale

Una cosa piccola ma buona racconta la storia di Scotty, un bambino che è stato investito da un’auto nel giorno del suo compleanno. I sentimenti dei genitori del piccolo sono i protagonisti del racconto. L’altra protagonista è la solitudine del pasticcere.

L’equivoco infatti nasce da una telefonata di quest’ultimo che chiama a casa di Ann e Howard per risentirsi del fatto che nessuno,ormai da tre giorni, si sia recato presso il suo laboratorio dolciario, per ritirare la torta commissionata. Il problema è che all’inizio della telefonata il pasticcere non dice chi sia e i coniugi pensano che sia l’ospedale dove’è ricoverato Scotty che li abbia telefonati per comunicare che lo stato del figlio è peggiorato.

Una piccola ma buona di Raymond Carver

Una piccola ma buona di Raymond Carver

Ann e Howard si precipitano in ospedale, scoprendo che il bambino è stazionario e presi dalla disperazione e dall’angoscia per ciò che stanno vivendo non pensano che a telefonarli sia stato il pasticcere ma qualcuno che vuole beffarsi crudelmente di loro in momento così duro e complicato da affrontare.

L’ansia per via di altre telefonate del pasticcere si tramutano in rabbia nei confronti di questa voce sconosciuta che sta esasperando e mettendo a dura prova i nervi di Ann e del marito.

Purtroppo arriva anche la telefonata dell’ospedale che comunica la notizia che i genitori tanto scongiuravano e poi arriva ancora una volta la voce del pasticcere.

Finalmente la donna comprende che le telefonate sono del pasticcere e i due si precipitano al laboratorio carichi di rabbia e con ilcuore in frantumi.

Proprio quando due oltrepassano la soglia del laboratorio e i tre chiariscono, ognuno la propria situazione, che arriva l’epilogo.

Preobabilmente avete bisogno di mangiare qualcosa- disse il pasticcere. – Spero vogliate assaggiare i miei panini caldi. Dovete mangiare per andare avanti. Mangiare è una cosa piccola ma buona in un momento come questo.

Mangiate, prendete tutti quelli che volete. Ci sono tutti i panini del mondo qui.

Ann e Howard lo odorarono, poi lui glielo fece assaggiare. Sapeva di melassa e cereali integrali. Continuarono ad ascoltarlo. Mangiarono tutto quello che poterono. inghiottirono quel pane scuro. Sotto le batterie di luci fluorescenti sembrava giorno. Rimasero lì a parlare fino all’alba, un chiarore pallido e intenso che entrava dalle vetrine, senza che venisse loro in mente di andarsene.

Una cosa piccola ma buona è un crescendo delle esasperazioni emozionali e del sentire umano ma anche dell’insoddisfazione e dell’immensa solitudine di cui siamo intrisi, a prescindere dalle nostre vite, dalle scelte fatte e dai fallimenti accumulati perché basta un nonnulla, un equivoco, un qualcosa a scombussalare i nostri equilibri e la nostra fragilità.

Corto e a capo 2020: ritorna la rassegna cinematografica irpina

Corto e a capo ritorna anche quest’anno con una rassegna cinematografica che ha come protagonisti la terra e la vita. Siamo alla VI Edizione dell’iniziativa culturale che da anni ha come scopo quello di diffondere una conoscenza cinematografica del e sul territorio nostrano.

Corto e a Capo 2020 inizierà il 18 agosto e terminerà il 23 agosto, spostandosi tra Montemiletto, Trevico e Venticano.

Umberto Rinaldi: intervista

Direttore artistico Corto e a capo

Umberto Rinaldi, direttore artistico, della manifestazione su questa edizione racconta:

Il nostro obiettivo è quello di portare il cinema nelle periferie, nelle aree interne e in quelle zone dove spesso è difficile vedere immagini in movimento oltre gli schermi dei propri telefonini o dei propri televisori.

Inseguiamo il paradosso di rendere il cinema centrale grazie all’attenzione delle zone decentrate e di rendere la periferia centrale grazie alla forza delle immagini e del racconto cinematografico.

Dalle aie alle piazze, dalle cantine alle terrazze, dai vecchi casali alle arene all’aperto, ogni luogo per noi diventa un posto buono per ospitare cinema, per raccontare storie, per mostrare volti luoghi e realtà diverse da quelle che vediamo noremalmente sugli schermi.

Il tema e nome dell’edizione 2020 è Terra Mia! Creazione, conservazione e vita perché la terrà racchiude in sé diversi significati: morte, rinascita, nutrimento e pericolo.

Corto e a capo 2020

Corto e a capo 2020

Corto e a capo 2020: calendario

Martedì 18 agosto dalle 21:00 si terrà a Montemiletto la proiezione del primo blocco di cortometraggi che saranno votati dalla giuria popolare. Durante la stessa serata ci sarà la proiezione fuori concorso di Poi si vede di Domenico Pizzulo.

Mercoledì 19 agosto alle 21:50 Corto e a capo si sposterà a Trevico, paese natale di Ettora Scola, dove ci sarà la seconda proiezione dei corti in gara. Ad aprire la serata ci sarà la premiazione de Il principe delle pezze di Alessandro Di Ronza. A seguire la proiezione del cortometraggio fuori concorso in omaggio a Ettore Scola per celebrare e commemorare la grandezza del suo cinema.

Giovedì 20 agosto a Venticano ci sarà il concerto di Nicola Piovani che suonerà alle 21:00 con Marina Cesari al sax e Marco Loddo al contrabasso. Dopo l’esibizione di Leçon-concert: La musica è pericolosa si proseguirà con la proiezione e votazione e ci sarà la personale di Luigi Fuschetto e la mostra fotografica Retra-Terra in movimento che proseguirà fino alle 22:00.

Venerdì 21 agosto all’Arena del Multisala Gaveli di Benevento ci sarà la proiezione die Il Delitto Mattarella, il nuovo film di Aurelio Grimaldi, che sarà presente per un incontro con il pubblico insieme ad Alfio D’Agata, direttore della fotografia.

La seconda parte della serata del 21 agosto continuerà a Venticano con la proiezione dei corti in gara e la consegna del Premio Mario Puzo che verrà consegnato ad Aurelio Grimaldi. Durante la serata verrà esposta la personale di La terra è donna di Dina Pascucci. Per i più piccoli  ci sarà un angolo dedicato a proiezioni di animazione.

Sabato 22 agosto a Venticano e domenica 23 agosto a Montemiletto ci saranno le proiezioni fuori concorso in Irpinia Carpet e le premiazioni con i voti della giuria popolare e tecnica. Sabato verrà proiettato il documentario partecipato Il Covid, il letargo e la rinascita, realizzato come ogni anno nel workshop del festival.

Domenica invece l’appuntamento finale terminerà con la presentazione del libro Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano, sceneggiatreice storica dei film di Massimo Troisi. La serata si concluderà con il Drive in in Piazza Mercato con la proiezione dei corti vincitori e a seguire ci sarà una notte dedicata ai corti horror e fantasy.

Ritorna Dante per tutti e le leggende medievali al Castello d’Aquino di Grottaminarda

Ritorna Dante per tutti al Castello d’Aquino di Grottaminarda, dopo la sospensione causata dall’emergenza sanitaria. L’iniziativa curata da Luca Maria Spagnuolo, storico dell’arte di Avellino ha come scopo quello di leggere volta per volta passi della Divina Commedia di Dante Alighieri e di leggende medievali, di cui il noto e intramontabile testo è permeato.

I testi presentati provengono da manoscritti e incunaboli non editi o di difficile reperibilità che sono stati trascritti da Luca Maria Spagnuolo.

Dante per tutti è un laboratorio culturale che prevede la lettura e il commento di un Canto dantesco, la cui tematica è correlata ad un approfondimento legato a temi culturali, teatrali e della letteratura medievale.

Dante per tutti di Luca Maria Spagnuolo

Ritorna l’appuntamento letterario dedicato a Dante Alighieri

Dante per tutti: l’iniziativa culturale

Dante per tutti prevede degli appuntamenti in cui vengono proposte leggende del XIV e del XV secolo, lette nella loro versione originale (volgare italiano), discusse e commentate successivamente.

I temi principali di cui trattano le letture riguardano leggende di Santi e diavoli e brani provenienti dal repertorio giullaresco medievale.

In previsione delle celebrazioni per il centenario della morte di Dante Alighieri (2021), Il Castello d’Aquino ha programmato una serie di incontri danteschi.

Il primo incontro si terrà mercoledì 12 agosto alle ore 19:30 in cui è prevista la lettura del Canto I dell’Inferno: l’incontro tra Dante e Virgilio nella selva oscura.

Il secondo appuntamento è previsto per 2 settembre alle ore 19:30 in cui verrà letto e commentato il Canto V dell’Inferno, il canto di Paolo e Francesca che verrà introdotto dalla leggenda di un demone che tenta un monaco al peccato di lussuria.

La durata dell’incontro è di circa un’ora e per poter partecipare all’evento bisogna prenotarsi, contattando il seguente numero telefonico: 334 947 46 73.

Il costo del biglietto è di € 5.00

Struttura dell'Inferno dantesco

Struttura dell’Inferno dantesco

L’Inferno dantesco

La Divina Commedia (1472) di Dante Alighieri è considerato un capolavoro della letteratura mondiale che è attuale perché racconta dell’umanità, immutata nei secoli, e descrive la complessità della nostra vita composta da viaggi concreti, astratti, mistici e morali.

La Divina Commedia spesso viene definita l’enciclopedia del Medioevo perché Dante Alighieri, studioso, filosofo e credente ha dato vita ad un’opera lettraria che contiene tutti gli elementi della cultura del suo tempo.

L’immaginario viaggio oltremondano nell’Inferno dantesco si compie in sette giorni. Dante Alieghieri al tempo aveva 35 anni ed era al punto centrale della sua vita perché all’epoca l’età media del tempo era di circa 70 anni.

Una sera perdendo la strada si ritrova in una selva oscura (che allegoricamente rappresenta il peccato) e vede  l’angoscia e la sofferenza di quel luogo da cui vorrebbe fuggire, percorrendo un colle ma viene ostacolato da tre animali (una lonza che rappresenta l’incontinenza, un leone che rappresenta la violenza e una lupa che incarna la cupidigia).

In suo soccorso giunge Virgilio (simbolo della ragione) che lo accompagna nel suo viaggio ultraterreno tra: inferno, purgatorio e paradiso.

L’inferno è il primo dei mondi ultraterreni che Dante attraversa ed è un abisso sotterraneo che lo scrittore colloca vicino Gerusalemme, centro geografico e religioso del mondo emerso che ha la forma di un cono rovesciato.

L’Inferno dantesco è diviso in tre zone: Antinferno, Alto inferno e Basso inferno.

Dante si è preoccupato di dare una struttura geometrica  all’inferno, esigenza che rispecchia la mentalità astratta e geometrica del Medioevo. Ciascun cerchio è popolato da anime peccatrici e lo scrittore si sofferma sul loro processo di degradazione e di imbestiamento, evidenziando la genesi psicologica del peccato e delle motivazioni che indusse al rifiuto della legge divina e umana.

Le anime vengono fissate nell’eternità con la loro contraddittoria personalità che si manifestò in terra. I peccatori sono uomini che hanno vissuto in modo esasperato e disperato, una sorta di esseri degradati dal peccato. L’Inferno, infatti, è pieno di personaggi che da un lato rivelano le lotte civili di Firenze e da un altro insistono sul tema della degradazione della Chiesa sul cui seggio si succedono papi simoniaci.

Il mondo, dunque, per Dante Alighieri è ribaltato e c’è bisogno di ricostruire una società secondo le indicazioni divine contenute nei testi sacri.

Per approfondire l’immenso e misterioso mondo racchiuso nell’Inferno dantesco non vi resta che partecipare a Dante per tutti!

Parte Junior Camp Grottaminarda: il campo estivo dedicato alla creatività

Junior Camp Grottaminarda è un campo estivo dedicato a bambini dai 3 ai 14 anni che si svolgerà dal 10 al 21 agosto dalle ore 08:30 alle 12:30 presso lo Stadio comunale di Grottaminarda in Via Tratturo.

Realizzare un campo estivo non è un’impresa facile perché richiede diverse figure professionali specializzate in diversi settori. Lavorare con i bambini e con diverse fasce di età richiede la presenza di personale qualificato e abilitato per poter garantire divertimento e apprendimendo, stimolando le diverse esigenze legate a ciascuna età della vita.

Il campo estivo organizzato dal Comune di Grottaminarda

Il campo estivo dedicato alla creatività e all’apprendimento

Oggi la situazione è ancora più delicata perché bisogna garantire e assicurare la sicurezza, dovendosi attenere a protocolli anti-diffusione Sars-Cov2 disposti e sanciti da provvedimenti regionali.

Junior Camp Grottaminarda è un progetto del Comune di Grottaminarda, voluto fortemente da Marilisa Grillo, assessore all’istruzione e alle politiche giovanili, da sempre sensibile nei confronti delle idee innovative volte alla sensibilizzazione culturale collettiva, in ogni sua forma e con un approccio moderno e dinamico.

Il campo estivo proposto infatti esula dal voler proporre il semplice svago perché la parola d’ordine è la creatività. I bambini partecipanti verranno coinvolti in diversi laboratori cultutari che spaziano dal teatro allo sport, all’apprendimento e alla danza.

I partecipanti non saranno semplici spettatori ma verranno coinvolti in attività che oltre al sorriso hanno intenzione di lasciare un segno educativo, mostrando diverse forme d’intrattenimento non circoscritte alla sola area ludica.

Junior Camp Grottaminarda ha come scopo quello di regalare momenti di sana e sicura spensieratezza ai più piccoli che rappresentano la categoria che ha sofferto maggiormente delle privazioni causate dal lockdown.

Junior Camp Grottaminarda

Il campo estivo di Grottaminarda

Junior Camp Grottaminarda: il vademecum del centro estivo in merito al protocollo di sicurezza

Junior Camp Grottaminarda in primis ha garantito che lo svolgimento di tutte le attività d’intrattenimento possano verificarsi nella massima sicurezza, affidando il coordinamento del progetto alla Cooperativa Sociale Heidy, specializzata per quanto riguarda le attività per l’infanzia e per l’adolescenza con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza sia degli operatori che degli utenti.

Le misure generali adottate sono in linea con le disposizioni regionali che prevedono:

  • Informazione per genitori, bambini e personale che verrà formato su tutte le misure di prevenzione da adottare.
  • Sarà prevista una segnaletica con pittogrammi idonea per i minori.
  • Sarà garantita un’area di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori.
  • È prevista un’organizzazione che eviti assembramento.
  • Verrà rilevata quotidianamente la temperatura corporea a tutti gli operatori e ai bambini.
  • Il rapporto tra personale e minori si svolgerà tenendo presente le disposizioni regionali che prevedono, per ogni fascia d’età, la possibilità di interazione tra operatori e bambini, classificata e stabilita in base alle diverse fasce di età.
  • Le attività scelte privilegiano quelle che possono ridurre rischi di contagio, evitando contatti prolungati.
  • Saranno installati dispencer per l’igiene delle mani con pulizia regolare e giornaliera per gli arredi e le varie superfici.
  • Verrà garantito un costante ricambio dell’aria qualora siano predisposti ambienti interni.
  • I giochi ed eventuali materiali verranno utilizzati esclusivamente da ciascun singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio.
  • Verranno promosse misure igienico-comportamentali con modalità ludiche, valutate in base all’età e al grado di autonomia dei bambini.
  • Il personale e gli operatori seguiranno dei corsi specifici che riguardano la protezione e la prevenzione per potersi attenere in modo scrupoloso alle procedure in essere.

La data di iscrizione per la raccolta delle adesioni al Centro Estivo è terminata quindi non è più possibile partecipare.

Non ci resta che fare un in bocca al lupo a Junior Camp Grottaminarda per aver realizzato questo progetto dinamico e formativo!

Scroll to top