Cultura

Grottaminarda: laboratorio artistico per bambini di Zigarte ispirato alla Pop Art di Andy Warhol

Siamo giunti al terzo ed ultimo appuntamento con Talenti d’Irpinia a Grottaminarda! Questa volta l’evento è dedicato ai più piccoli (dai 4 ai 10 anni), che verranno coinvolti in un laboratorio interattivo, ispirato alla Pop Art di Andy Warhol.

Marianna Calabrese, presidente dell’associazione Zigarte, è animata dalla voglia di avvicinare i bambini all’arte, educandoli alla conoscenza attraverso il divertimento e l’interazione. La sfida è quella di far entrare i bambini in un mondo che sembra complesso per i più piccoli ma che in realtà, trovando la chiave giusta, non lo è per nulla.

Il laboratorio artistico si svolgerà venerdì 23 agosto alle ore 18:30 presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda.

L’ingresso è gratuito!

Zigarte: laboratorio per bambini

laboratorio teatrale Zigarte

Per scoprire lo spirito che anima Marianna Calabrese e Giuseppe Borrelli non vi resta che guardare l’intervista!

“Arte, fede e musica popolare”,
Carpignano protagonista nell’ambito di Talenti d’Irpinia

Arte, fede e musica popolare, questi gli ingredienti del secondo appuntamento grottese di Talenti d’Irpinia che ha visto protagonisti la frazione di Carpignano e gli Ex Voto, band emergente che omaggia i cantori popolari, riadattando le vecchie ballate con sonorità raffinate e decisamente più melodiche delle originali.

Luogo di pace e spiritualità la comunità di Carpignano, dove tutto ruota intorno al Santuario dei Padri Mercedari in cui è conservata la sacra effige. Al quadro della Madonna di Carpignano che evoca numerose leggende ormai entrare a far parte della cultura popolare, si rivolgono ancora oggi i fedeli che indirizzano all’effige ogni sorta di preghiera e un volta all’anno, nella prima settimana di settembre, si recano in processione al Santuario fondato ottocento anni fa dai padri Mercedari.

È la tirata del Carro di Carpignano, una tradizione ripresa dai giovani ufitani insieme alla lavorazione del grano; un evento giunto quest’anno alla 7a edizione che simboleggia l’inscindibile legame tra sacro e profano, tra cielo e terra, tra mondo contadino e mondo artigiano.

Una tradizione molto diffusa in zona, dal forte significato propiziatorio ed augurale, che affonda le radici nella cultura agreste e nella pratica dei contadini di portare in processione la Madonna per invocare la grazia della pioggia in periodi di siccità o per ringraziarla dell’abbondante raccolto al termine dell’estate.

Grottaminarda: il Poetry Slam dei Mezzopalco approda al Castello D’Aquino

Il progetto Mezzopalco nasce da un’idea di Riccardo Iachini e Toi Giordani, la loro è una poesia performativa che si avvale di spoken music e beatbox.

Il loro obiettivo è quello di usare la poesia orale come medium per divulgare la contaminazione tra diversi generi musicali: hip-hop, drum’n’bass e techno, trap, jungle fondendole con le parole di componimenti in versi.

Il Poetry Slam dei Mezzopalco arriva a Grottaminarda, l’8 agosto alle 21: 30 al Castello D’Aquino caffè letterario, per condurvi all’interno di un viaggio fatto di parole e beatbox.

Mezzopalco:video

Mezzopalco

L’evento fa parte dell’estate grottese, ideata e sostenuta dal Comune di Grottaminarda.

Segnate la data e non mancate!

 

Grottaminarda: secondo appuntamento a Carpignano con gli Ex Voto per Talenti d’Irpinia

Gli Ex Voto sono un nuovo progetto composto da: Valter Vivarelli batteria e percussioni, Rocco Zambrano voce e chitarra, Alessio Meloro fiati e voce e Carmine Iarrobino basso e voce.

La band vi aspetta domani giovedì 1 agosto alle ore 21:30 a Carpignano, frazione di Grottaminarda, per il live promosso dal Comune di Grottaminarda e da Talenti d’Irpinia.

Ex Voto: intervista

La nuova band irpina

The Transparent Path of Serenity: il disco del chitarrista irpino esule del rock

Alla fine degli anni ’90 Alfredo D’Angelo lo si poteva incontrare, in giro per la sua città, mentre attraversava il corso principale, con la chitarra in spalla, vestito di nero, con un cipiglio in viso pressoché costante, una massa di capelli lunghi e crespi che spesso gli ombreggiavano lo sguardo. Spesso riuscivo ad anticipare il suo ingresso in sala prove, un garage minuscolo adibito a tale scopo, soltanto per il piacere di vederlo suonare come non avevo mai visto fare prima.

Alfredo D’Angelo muoveva veloci le sue dita sulla tastiera, concentrava il suo ego sulle note; la sua somiglianza con Jimmy Page lo rendeva un piccolo eroe rock’n’ roll maledetto, e la particolarità della sua bravura, del suo virtuosismo si aggiungeva al carisma che riusciva a rapire chi lo ascoltava e lo ammirava allo stesso istante: era questa la caratteristica che riusciva a impressionarmi.

Eppure una ritrosia, associata ad una massiccia dose di umiltà, lo ha sempre tenuto fuori da alcuni contesti in cui sembrava ovvio potesse partecipare. Lui preferiva ottenere risultati soddisfacenti con uno studio febbrile, rinchiuso tra quattro mura, nella sicurezza proustiana che un giorno tutto sarebbe giovato soltanto al proprio fabbisogno artistico, personale.

Qualcosa cambia però quando qualche anno dopo fonda gli Ordita Trama e annienta il suo carisma funesto e introverso. La sua esperienza ora può dare un senso nella diffusione di una musica che annienti il proficuo bisogno di sentirsi meglio e basta, di ballarci su come fosse un’ondata di baldorie lussureggianti che si scontrano nella ripetitività di un’azione soltanto meccanica.

Per lui la musica è altro, è la continuità di un’esperienza appena vissuta, di un lamento represso che possa esprimere una violenza innocua ma rumorosa, sferragliante, a volte acutizzata dal feedback.

Eppure è in questi stessi anni, dopo la pubblicazione di due dischi, che la maturità personale prende il sopravvento su quella metà oscura quasi kinghiana che soprassedeva costantemente, e Alfredo diventa un professionista stimato, un ascoltatore attento agli stimoli esterni, e un musicista che assorbe i bisbigli che la natura gli offre mentre passeggia per i boschi o quando osserva il moto del mare, in compagnia della chitarra acustica.

Forse quella sensazione di misticismo di Jimmy Page un po’ gli è rimasta addosso, solo che la contemplazione della bellezza che gli gira intorno lo illumina e lo coinvolge nell’interpretazione dei suoni, dei contorni e del verde intorno, quasi come a catturare una “Bron-Yr-Aur” d’inizio millennio.

Alfredo D’Angelo. Album

The Transparent Path of Serenity di Alfredo D’Angelo

In questi giorni viene pubblicato il suo primo disco solista, The Transparent Path of Serenity, esperienza che lo coinvolge addirittura in una sensazione parallela a tutto ciò che ha convissuto con la sua band. E’ ovvio che la cultura della sua formazione rock non sia lontana, così come la sua passione sfrenata per la letteratura e i classici latini, ma qualcosa sembra essere tornata in superficie, e comprende una buona dose di  personalità che non sempre è riuscita a trovar posto nella diffusione radiofriendly che lo ha interessato e lo ha aperto finalmente al pubblico.

Ha ripreso vita quell’esperienza di condivisione intima dei suoi stimoli più profondi, solo che questa volta chi lo ha ammirato negli ultimi dieci anni potrà abbracciare insieme a lui quel lato più introverso eppure fatalmente più permissivo e aperto.

Spiega a Il Plurale:

Ho subito iniziato a sviluppare un alter ego musicale, timido a svelarsi , che si formava nell’ascolto della fusion, del jazz, del flamenco, oltre che della musica classica e dei nostri più vicini esponenti partenopei, avventurandomi nell’approccio di strutture armoniche che esulavano dal rock.

Passionate Caste e Transparent Path, le tracce n. 3 e 5 ricordano addirittura i suoi ventidue anni, e timidamente sono venute fuori nella ricerca ammissiva che si è fatta spazio col tempo e con la sicurezza acquisita.

Il disco si apre con una risacca marina e lo stridìo dei gabbiani, e una lieve percussione che prende guadagno assieme all’incedere della tastiera e d’improvviso un arpeggio morbido, tenue e sensuale ci avvolge e ci dà il benvenuto nella più interessante parentesi di questo diario uditivo e ammaliante. Il brano, Metaphore, respira con le emozioni che traspirano dai nostri pori, dal recondito interesse che ci cattura e ci spinge alla conquista dei contributi al benessere contemplativo. L’eco dei Porcupine Tree più romantici si enuncia dallo spettacolo a cui assistiamo.

La seconda traccia è una continuità morbida di ciò che la precede, e uno stile à la Maurizio Solieri pare voglia coinvolgerci  nei ricordi che ci avvolgono. E’ qui che possiamo già godere del virtuosismo che fuoriesce dalle dita di Alfredo D’Angelo, il quale preferisce non annoiare con la precisione e con la velocità, bensì con la profondità.

La terza composizione, Passionate Caste, è una vera e propria favola dark, e ci svela la trasparenza del cammino verso la serenità che è il compito di tutto il lavoro. La filosofia delle strutture ci fa intendere che le melodie non ci fanno scappare lontano dalle complessità quotidiane,  ma sottolineano tale sensazione di indisposizione spesso ottenebrata dagli impegni che la maturità ci ha obbligati a obbedire.

Proposed Opposition, il quarto brano, è un tango nervoso e psicopatico e addirittura la chitarra assume un suono rude e controverso alla filosofia delle sonorità che ci siamo abituati ad ascoltare.

Gli arrangiamenti volutamente acidi e violenti ci costringono a difendere il nostro ego più suscettibile.

La title track, originariamente pensata per gli Ordita Trama, riporta alle atmosfere del primo disco della sua band, e conserva le sonorità tipiche del lavoro solista; è un insieme di esperienze condivise ma percepite nella maniera più personale, forse più autentica.

L’ultimo brano, Verses in F Major riserva una sorpresa: Alfredo D’Angelo scrive dei versi che affida all’attrice napoletana Piera De Piano, ed è incredibile quanta poesia possa enunciarsi dalla morbidezza delle frasi che allo stesso tempo graffiano come unghie su pietra:

Ho velato di malinconia

il tempo trascorso nella gioia del momento vissuto

nascosto ai sorrisi che mi allietavano.

Con questo primo lavoro da solista Alfredo D’Angelo, il chitarrista irpino esule dal rock ma neanche troppo lontano da esso, ha forgiato la trasparenza, ed ha reso materia l’atmosfera che lo attorniava nell’esilio in cui si è costretto per troppo tempo.

Alfredo D'Angelo

Alfredo D’Angelo

Particolari attenzioni vanno all’artwork stupendo, curato dal grafico e web designer Alfonso D’Urso, al lavoro magistrale di produzione e di arrangiamneti di Raffaello Pisacreta della Mood Records, alla cura maniacale delle percussioni di Pasquale Tomasetta e Ruggiero Botta, all’eccellente basso di Giuseppe Nocito, già bassista degli Ordita Trama.

Per ascoltare subito il lavoro: https://soundcloud.com/alfredodangelo

Per ordinare la vostra copia personale in formato CD scrivere a: akedo@hotmail.it

Carmine Maffei

Pasqualino Miano racconta la filosofia di Slow Food e l’importanza del territorio

Pasqualino Miano, segretario Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi, ci spiega l’importanza di continuare a far restare in vita le tradizioni culinarie irpine. Oltre alle tradizioni è importante la scelta delle materie prime perché siamo ciò che mangiamo e la nostra salute è strettamente collegata alla genuinità degli alimenti che scegliamo di portare sulla nostra tavola.

Pasqualino Miano: video

cucina tradizionale irpina

Pasqualino Miano era presente alla presentazione de Le ricette di Mafalda l’Irpinia a tavola di Mafalda Meninno.

Celzi di Forino è un popolo raffinato: sold out per Sal Da Vinci

Lo scorso sabato c’è stato il sold out a Celzi di Forino. Sul palco un Sal Da Vinci, che ha celebrato l’amore, quello vero e duraturo, con uno spettacolo di oltre 50 minuti. Il suo live ha infuocato la piazza della frazione di Celzi.

Sal Da Vinci: evento

il cantante partenopeo

I festeggiamenti a Celzi di Forino, da sempre,  si caratterizzano per una grande passione, coesione , compatezza di uomini e donne che fanno di questa occasione un momento di aggregazione forte, tanto da poter affermare Celzi di Forino è un popolo.

La tradizione si distingue grazie a Capitano, Alfonsino, Robero, Lucio e tutte le nuove leve di cui misconosciuti i nomi da parte della scrivente, solo per una questione di età generazionale differente. A loro va un grande grazie , anche per la scelta giusta  del cantautore partenopeo che ha saputo con la sua performance, far comprendere che l’amore è il motore di tutto, e i ragazzi di Celzi di Forino.

Quest’amore per la loro terra  non lo nascondono, lo offrono senza remore, sicuri di poter essere un anello duraturo per una Forino di qualità.  L’attesissimo Ciuccio di Fuoco a conclusione della processione di S. Anna poi vista dal drone ha incantato gli spettatori che sono soliti seguire questo rito con fede, devozione e dedizione.

Comitato Festa Celzi di Forino

Comitato Festa Celzi di Forino

Come ha dichiarato il Comitato festa di Celzi di Forino:

Sono stati mesi di lavoro intenso, senza tregua, ma ne è valsa la pena. Vedere Celzi piena di gente è stata una vittoria per noi del comitato festa.

Un Comitato festa che con l’animazione Colibry di Ilenya e Nataly ha portato i più piccini a rallegrare il corso principale con il loro entusiasmo e la loro genuità. Scommetto che terminata la festa, sono già pronti ad organizzare la prossima e chissà qualche anteprima non ci venga annunciata tra qualche mese.

 

Mafalda Meninno presenta il suo ultimo libro di ricette irpine

Le ricette di Mafalda l’Irpinia a tavola è il secondo libro di Mafalda Meninno, pubblicato da Delta 3 Edizioni. L’autrice ha cercato di fare una panoramica sugli usi e i costumi dell’Irpinia di un tempo, rapportandoli ai nostri giorni.

La convivialità rappresenta un momento aggregativo, in cui si consolidano i rapporti umani perché a tavola, nella maggior parte dei casi,  si entra in confidenza con il resto dei commensali.

Mafalda Meninno: video

Mafalda Meninno

Mafalda Meninno, all’interno del suo libro di ricette scritte in dialetto grottese, si sofferma anche sull’abbinamento cibo/vino ovvero quello di cercare un equilibrio perfetto in cui le pietanze non prevarichino sul vino e viceversa.

Durante la presentazione del libro, particolare rilievo è stato dato alla ciambottella, piatto tipico della cultura gastronomica di Grottaminarda, che viene apprezzato anche oltre i confini dell’Irpinia.

Da ciò è nato lo spunto di diffondere la cultura gastronomica irpina che rappresenta anche un modo per far conoscere un piatto povero della tradizione gastronomica di un luogo come lo è la ciambottella grottese.

Celzi di Forino: appuntamento con il concerto di Sal Da Vinci

Sal Da Vinci vi aspetta, stasera, a Celzi di Forino dove si esibirà in occasione della festa di Sant’Anna. Il cantante si esibirà alle 22:00 e vi condurrà in un viaggio fatto di musica, storia, ricordi ed emozioni.

Grottaminarda,
grande successo per lo spettacolo teatrale Ditta Costruzione Sogni

Piazza XVI Marzo, il palcoscenico ideale per lo spettacolo teatrale Ditta costruzione sogni portato in scena a Grottaminarda dalla compagnia teatrale La Fermata nell’ambito del festival itinerante Talenti d’Irpinia, promosso dalla Provincia di Avellino.

La perfomance ha coinvolto in un clima divertito ma attento una vasta platea, conquistata dal fascino della scenografia, semplice e suggestiva, e dalla magistrale recitazione degli attori capaci di far vibrare le corde emotive del pubblico.

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