Cultura

Incontri in Biblioteca con Guaio di notte di Patrizia Rinaldi

Con Incontri in Biblioteca ha inizio una nuova e ricca rassegna con presentazioni di libri di autori locali e nazionali.
Si inizia mercoledì 22 marzo con il ritorno della scrittrice e creatrice del noto personaggio televisivo Blanca, Patrizia Rinaldi, la quale presenterà la sua ultima opera letteraria Guaio di notte.
Il mese di aprile si apre con la presentazione di Mali del Sud di Gerardo Magliacano e con un evento speciale  in occasione de La notte internazionale della Geografia del 14 aprile, nel corso del quale, in compagnia di Nadia Matarazzo, si discuterà del sapere geografico e della sua valenza culturale.
Martedì 18 aprile la Biblioteca apre le porte al fumettista, scrittore e conduttore radiofonico, apprezzato dalle nuove generazioni e non solo, Matteo Bussola, il quale presenterà la sua ultima opera Mezzamela.

La bellezza di amarsi alla pari. Il mese si conclude il 22 aprile con la presentazione del libro di Angelica de Gianni Tra (me e me) e il 29 aprile con una Disputa filosofica tra Edmondo Lisena e Giovanni Sasso, i quali si confronteranno sul tema del divino e su Dio.

A maggio “spazio” ai piccoli lettori con un laboratorio tenuto dall’illustratrice torinese di libri per bambini e ragazzi e autrice editoriale Giulia Orecchia, vincitrice del Premio della Rivista Andersen XVI edizione nella categoria miglior illustratore.

Si prosegue il 26 maggio con la presentazione di Azzurro Amianto di Emilia Cirillo e si termina il 10 giugno con The Musician and the Senator. The Microhistory of a Friendship di Vincenzo Barra.
Il programma, ideato e promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento Tecnico- Scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca “S. e G. Capone, si inserisce nelle attività di promozione e valorizzazione della Biblioteca.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero fino a esaurimento posti.

Incontri in Biblioteca con Guaio di notte di Patrizia Rinaldi

Incontri in Biblioteca: programma

Mercoledì 22 Marzo
h. 17.30
Presentazione del libro Guaio di notte di Patrizia Rinaldi
Sabato 1 Aprile
h. 17.30
Presentazione del libro Mali del Sud di Gerardo Magliacano
Venerdì 14 Aprile
h. 17.30
La notte internazionale della Geografia
con Nadia Matarazzo
Martedì 18 Aprile
h. 17.30
Presentazione del libro Mezzamela. La bellezza di amarsi alla pari di Matteo Bussola

Sabato 22 Aprile
h. 17.30
Presentazione del libro Tra (me e me) di Angelica de Gianni
Sabato, 29 Aprile
h. 17.30
Disputa filosofica su Dio con Edmondo Lisena e Giovanni Sasso
Venerdì 12 Maggio
h. 17.30
Laboratorio di illustrazione con Giulia Orecchia
Venerdì 26 Maggio
h. 17.30
Presentazione del libro Azzurro Amianto di Emilia Cirillo
Sabato 10 Giugno
h. 17.30
Presentazione del libro The Musician and the Senator. The Microhistory of a Friendship
di Vincenzo Barra

Cilento Tastes: gastronomia e non solo

Prende forma Cilento Tastes, l’evento nato per dar voce al “brand Cilento” con i suoi piccoli artigiani del gusto e non solo. Tante le adesioni, con il patrocinio di enti, istituzioni e il supporto di aziende locali, per un appuntamento che ha l’obiettivo di fare rete sul territorio, promuovendo le piccole economie locali presentando al pubblico le eccellenze cilentane, le stesse che hanno ispirato Angel Keys, precursore della dieta mediterranea. Allo stesso tempo, l’evento avrà lo scopo di fare da indotto turistico e non a caso, si svolgerà durante l’atteso ponte del 22 – 25 aprile, al Next di Capaccio-Paestum.

L’evento aprirà al pubblico tutti i giorni alle ore 18.00 e proseguirà fino alle 22.00 nell’area permanente di degustazione dove gli artigiani del gusto presenteranno le proprie eccellenze, e momenti di approfondimento enogastronomici, solo su prenotazione, dopo le 22.00 la serata continua con una serie d’intrattenimenti.  Ad introdurre “Cilento Tastes” un momento di riflessione sulle tematiche centrali dell’evento con CREA (Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo) e il progetto Agro Biodiversità Campana.

Al centro, sempre e comunque, gli antichi mestieri e le eccellenze cilentane coordinate dall’esperienza di Giovanna Voria, la chef contadina, come lei ama definirsi, ambasciatrice della dieta mediterranea nel mondo.

Riflettori accesi sui prodotti più rappresentativi del Cilento, valorizzati attraverso le diverse masterclass coordinate dal giornalista Marco Contursi: sono previsti, approfondimenti sui salumi cilentani, sull’olio extravergine di oliva Cilento dop, sui vini Dop e Igp del territorio, infine sulla Mozzarella di Bufala DOP ed altri formaggi tipici del Cilento, con l’intervento di professionisti del settore e di associazioni di promozione della cultura gastronomica come Oleum “Assaggiatori Olio d’Oliva” ed Onaf Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio” – delegazione Salerno. E ancora, laboratori sulla cipolla di Vatolla (Associazione Cipolla di Vatolla) e sugli iconici “Fusilli di Felitto” (Associazione APS – Pasquale Oristanio).

Non mancheranno laboratori dedicati al cibo e alla dieta mediterranea a cura di associazioni radicate sul territorio come “Associazione per la dieta mediterranea di Paestum: stile di vita, salute e longevità” e il “Museo Vivente della dieta mediterranea” di Pioppi che rappresenta il tributo più importante ad Ancel Keys scienziato americano che per primo scoprì i benefici dell’alimentazione e dello stile di vita cilentano sulla salute, portando avanti nella piccola località, per oltre 40 anni gli studi sulla dieta Mediterranea, dal 2010 Patrimonio dell’Unesco.

Cilento Tastes

Spazio anche ai bambini, non a caso, al “Cilento Tastes” debutta il format “Food Lab For Kids” in collaborazione con In Cibum, scuola di alta formazione gastronomica, pensato non solo per garantire un valido intrattenimento ai più piccoli, ma anche per sensibilizzare le nuove leve ad una corretta alimentazione: imparare la cultura mediterranea, giocando e divertendosi, diventando “ristoratori per un giorno”.  Durante il laboratorio, i bambini vivranno l’esperienza della ristorazione e cucineranno per i propri genitori. All’insegna dei principi del recupero e della biodiversità è anche previsto un focus sulle “sementi antiche” e la presenza dei “Coltivatori Custodi” ossia, chi provvede alla conservazione “insitu” delle risorse genetiche di interesse agrario a rischio di estinzione iscritte nel Repertorio Regionale. Inoltre è previsto l’intervento dell’associazione “Aperitivo Sociale” che promuove il benessere, la crescita sociale culturale e territoriale. Anche “Campania Tipica” è presente all’evento, brand che lega il turismo alla scoperta dell’autenticità del territorio e delle tradizioni locali e che mette in rete i settori dell’ospitalità extra alberghiera, la ristorazione, le aziende agricole e incoming turistico.

Cilento Tastes

Non solo visibilità, ma anche nuove opportunità: l’evento porterà all’attenzione di operatori del settore, chef, ristoratori, giornalisti, blogger e opinion leader, le eccellenze presentate dai piccoli artigiani del gusto, attraverso un incontro “B2B”, tra produttori e addetti ai lavori allo scopo di generare nuove occasioni di business, ma anche d’ incontro, con appuntamenti di presentazione dell’evento agli esperti del gusto. Forte anche il contributo di grandi aziende in co-branding, come Sole 365: l’azienda sosterrà l’evento condividendone la mission, ossia tutelare le piccole produzioni per sfuggire all’omologazione supportando la catena del valore legata ai prodotti tipici.

Tra le aziende che supporteranno l’evento: Pasabahce specializzata nella produzione di calici in vetro. L’acqua sarà esclusivamente quella campana del marchio Lete e Sorgesana, così come il caffè, grazie al supporto di Caffè Borbone. L’evento sarà raccontato in live da Radio Punto Zero attraverso il programma “Storie di eccellenza” format ideato per Cilento Tastes, con interviste agli esperti presenti all’evento e agli artigiani del gusto che avranno così la possibilità di farsi conoscere, mentre La Contadina, la cultura artigiana della Mozzarella di Bufala Campana, omaggerà tutti i visitatori con il nuovo yogurt di bufala “Bufarello”.

Il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia in tour negli Stati Uniti

Il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia in tour negli Stati Uniti con una serie di eventi a New York per promuovere i vini, la cultura e il territorio dell’Irpinia.

Ha affermato Teresa Bruno, Presidente del Consorzio:

Il Consorzio ha organizzato una serie di iniziative nei mercati di esportazione dal settembre 2022. Quest’anno festeggiamo i 30 anni dall’ottenimento della Docg per il Taurasi e i 20 anni della Docg per Fiano di Avellino e Greco di Tufo. New York è il luogo perfetto per questa celebrazione, un mercato che è sempre stato favorevole ai nostri vini . Lavorando insieme, attraverso il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, possiamo condividere la magia di un territorio come l’Irpinia, concentrandoci sulla nostra straordinaria viticoltura eroica che si pratica anche ad alta quota.

Tre gli eventi – tutti hanno riscosso un importante successo – promossi dal Consorzio nella Grande Mela, in collaborazione con ristoranti e wine educator. In particolare, una Masterclass guidata dalla wine educator Susannah Gold sui vini dell’Irpinia si è tenuta presso “Il Gattopardo”, noto ristorante italiano di proprietà di Gianfranco Sorrentino, originario della Campania, alla presenza di alcuni produttori dalla provincia di Avellino.

Il Consorzio Tutela Vini d'Irpinia in tour negli Stati Uniti
Quindi tappa al SVA Theater, dove il Gruppo Italiano e il Consorzio hanno tenuto la “Italian Table Talks“, tavola rotonda con una degustazione itinerante, moderata da Randall Restiano, beverage director presso Eataly. Infine il Consorzio ha organizzato un Pizza Party presso Ribalta, un’autentica pizzeria napoletana gestita da Rosario Procino e Pasquale Cozzolino.

Il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia è stato fondato nel 2003 e lavora per promuovere e salvaguardare i vini dell’Irpinia, sia le denominazioni DOCG che DOC. Teresa Bruno, della cantina Petilia, è la Presidente del Consorzio e Ilaria Petitto, della cantina Donnachiara, è la Vice Presidente.

Riopan è il nuovo singolo di Sara Jones

Riopan è il nuovo singolo della cantautrice romana Sara Jones disponibile sulle piattaforme digitali (con Artist First) e in radio dal 17 marzo: una ballata pop brillante e leggera prodotta da Spaghetti Unplugged.

L’artista descrive con queste parole il suo nuovo singolo:

Come si digeriscono i ricordi quando da sola non riesci? Prendi una bustina di Riopan per mandare giù le cose che hai dentro. Un medicinale musicale in caso di gastrite e per un cuore che ha il reflusso. In macchina, sotto la pioggia o mentre ci si schiarisce le idee con una camminata veloce tra gli sguardi della città. Riopan nasce dalle cose che rimangono incastrate e che si vogliono lasciar andare. 

Sara Jones

Sara Jones: chi é?

Sara Jones è una cantautrice romana che si perde, letteralmente e costantemente, ma nel frattempo scopre cose, persone e nuove rotte. Filologa Moderna e appassionata di poesia, organizza Jam Session e Open Mic, tra cui “Brillante – l’Open Mic di casa tua” nello storico locale di Roma, il Pierrot Le Fou al Pigneto. È autrice dei singoli “A tutte le cose”Vecchio Amaro“Ti ricordi di me? (Compleanno)” ed “Èrre”, l’ultimo singolo distribuito da Artist First e prodotto dal Wholecar Studio, che vede gli arrangiamenti alle chitarre di Nicolò Maria Capodacqua.

La cantante si descrive così:

Sono Sara, in arte Sara Jones, nasco nel cuore e nel traffico di Roma e mi sveglio solo dopo due caffè. Roma, alla quale sono profondamente legata e che mi permette di portare le mie canzoni da una parte all’altra del Tevere. Organizzo Open Mic e Jam Session, tra cui “Brillante” al Pierrot le Fou (Pigneto), dove amo condividere e incontrare artisti e cantautori emergenti.
Nasco con le canzoni di Zucchero ed Elisa durante i viaggi in macchina, e la mia anima pop-acustica si racconta in continui pezzi di vita quotidiana, quella fatta di traffico, gastrite e notti insonni passate a ritrovarsi. Avere sempre una chitarra in macchina e una bustina di Riopan in borsa, è il mio unico credo.

Riopan è il nuovo singolo di Sara Jones

Il 17 marzo, arriva con il suo quinto singolo “Riopan” (prodotto da Matteo Gabbianelli alla kuTso Noise Home), grazie alla vittoria del Contest “Spaghettiland” (per Spaghetti Unplugged) al Castello di Santa Severa in apertura del concerto di Dargen D’Amico ottenendo come premio della vittoria la produzione del singolo da parte di Spaghetti Unplugged. Nata con le canzoni di Zucchero ed Elisa durante i viaggi in macchina insieme alla famiglia, la sua anima pop-acustica si racconta con continui pezzi di vita quotidiana, quella fatta di traffico, gastrite e notti insonni passate a ritrovarsi. Per quanto riguarda il percorso artistico, chitarra, pianoforte e armonica sono strumenti che ha appreso con la vita e da autodidatta – ha frequentato Il Saint Louis College of Music (Roma) per le lezioni di canto, dove ha incontrato il Maestro Diego Caravano. Ha fatto parte del “Coro del Risuonare”, ed in seguito ha frequentato il corso “Frittura Creativa” di Serena Brancale. Dal 2020 al 2022 ha preso lezioni di canto dalla cantante jazz Valeria Rinaldi; a seguito della vincita di un bando della Regione Lazio, al momento frequenta il laboratorio di alta formazione artistica “Officina Pasolini” nella sezione canzone insieme a Niccolò Fabi.

Si esibisce in numerosi locali della città, e continua a portare la sua esperienza dal vivo per l’esigenza di condividere il mare delle cose che ha dentro; avere sempre una chitarra in macchina, è la sua unica certezza.

Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi di Bianca Cappello

Il 30 marzo a Firenze, nella Cattedrale dell’Immagine di Piazza Santo Stefano al Ponte, verrà presentato in anteprima il volume Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi (1880-1970), edito dalla casa editrice Sillabe di Livorno.

Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi di Bianca Cappello

Scritto dalla storica del gioiello Bianca Cappello, è un testo critico approfondito – al tempo stesso scorrevole e di facile lettura – che permette sia al grande pubblico che agli addetti ai lavori, l’accattivante lettura di un tassello in più nella ricostruzione dell’affascinante storia dell’oreficeria fiorentina nel contesto italiano e internazionale di epoca moderna e contemporanea.

Quasi un secolo di produzione orafa, raccontato dall’autrice in 237 pagine attraverso l’importante archivio di disegni, foto e campioni di gioielli della gioielleria e argenteria Fratelli Peruzzi.

Fondata a Firenze nel 1880 in ogni fase della sua lunga attività tra l’Italia e l’America, si è perfettamente inserita nel contesto storico, politico e di costume e tuttora la Gioielleria Peruzzi è aperta con il suo laboratorio e il suo esercizio commerciale sul Ponte Vecchio a Firenze.

Il volume in italiano e inglese con oltre 300 immagini a colori (prefazione di Luigi Salvadori, introduzione di Dora Liscia Bemporad), è stato editato grazie all’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Intesa Sanpaolo, attraverso i quali è stato possibile accedere ai fondi del Bando Rinascimento.

Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi di Bianca Cappello

Commenta Laura Giannoni Peruzzi:

Ci sono storie che non si possono conservare in soffitta, per questo ho voluto che tutto il materiale documentario dell’attività della Fratelli Peruzzi venisse studiato e valorizzato. Così, uscendo dal suo scrigno, potrà essere conservato per sempre nella memoria di tutti.

Dichiara la storica del gioiello Bianca Cappello:

È stato un onore poter studiare questo notevole archivio di disegni, foto e modelli di gioielli e argenterie fiorentine, valorizzarlo non ha significato solo riportare alla luce la storia della famiglia Peruzzi attraverso un’attenta ricerca documentaria, ma anche poter raccontare qualcosa in più sulla storia del gioiello ‘all’italiana’ (così veniva chiamato nel XIX secolo), caratterizzato da elementi distintivi originali e autonomi rispetto alla gioielleria “alla moda di Parigi o di Londra.

Insieme all’autrice Bianca Cappello, storica del gioiello, con la moderazione della giornalista Lucia Lunghini Viani, nell’immersivo contesto della Cattedrale dell’Immagine, dialogheranno le autorevoli voci di Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze e Vicepresidente dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, la professoressa Dora Liscia Bemporad, già docente dell’Università degli Studi di Firenze, dal 1981 direttore del Museo Ebraico di Firenze di cui è stata la fondatrice e Laura Giannoni Peruzzi A.D. della Fratelli Peruzzi e anima del progetto di studio sull’imponente materiale della storica azienda fiorentina.

Manfredi: “ScottoJonno punto strategico per il futuro della città”

Gaetano Manfredi, intervenuto oggi alla conferenza stampa di presentazione della Caffè libreria ScottoJonno, ha così giudicato il lavoro portato avanti da Tesoreria srl di Luca Iannuzzi, che si è aggiudicata l’assegnazione, in concessione d’uso non residenziale, dei locali della nota Tesoreria Comunale in Galleria Principe di Napoli:

Un grande intervento, un grande esempio di partnership pubblico-privato, con un imprenditore illuminato, in un sito quale la Galleria Principe di Napoli che per noi è strategico per il futuro. Quindi continua la trasformazione della città mettendo insieme iniziativa privata, alto valore culturale e portando avanti il progetto di usare la cultura e il libro come grande fattore di emancipazione culturale democratica e educativa della nostra città che ha bisogno di cultura, educazione e qualità.

Anche lo scrittore Maurizio de Giovanni, fresco di nomina alla guida della Fondazione del Premio Napoli, ha voluto rendere omaggio, nel ruolo di testimonial della cultura partenopea nel mondo, all’azione di rivalutazione, riscoperta e rilancio dei locali storici del café chantant ScottoJonno, prima e Tesoreria Comunale, poi:

Mangiare è cultura, bere è cultura, incontrarsi è cultura, anche camminare è cultura.

Se lo fai inconsapevolmente, passi e te ne vai, e non ti resta niente. Se lo fai con consapevolezza, del posto dove sei stato, delle cose che hai mangiato, delle cose che hai bevuto, delle cose che hai visto e delle pagine che hai letto, ti resta qualcosa. Questo luogo serve a questo: ad acquisire una nuova consapevolezza. Il passo fondamentale fatto da Luca Iannuzzi oggi è il momento di presa di coscienza di un’amministrazione che decide lucidamente di rifondare le parti della città che sono uniche e peculiari, caratteristiche e di cui non possiamo fare a meno.

ScottoJonno

Realizzare una serie di innovazioni tecnologiche, come l’app da scaricare che permette di conoscere i 1800 libri e la loro ubicazione, pareti di fondo con teche piene di libri sul Settecento, Ottocento e Novecento napoletano, il tutto in doppia lingua (inglese ed italiano) sono solo alcune delle prerogative del Caffè libreria ScottoJonno realizzata dall’illuminato imprenditore Luca Iannuzzi:

Abbiamo posizionato all’interno dei QR code che, avvicinando il telefonino, riporteranno all’app e riveleranno una curiosità, uno dei misteri di questa città. Sono 50, diffusi nei luoghi più strani del locale, compresi i bagni, e saranno molto graditi ai napoletani e ai turisti.

Ma questo non basta, il plus di questo progetto sta nel garantire la sussistenza di questa attività che da sola, solo con i libri, solo con la biblioteca gratuita non avrebbe funzionato. L’unico modo è affiancare a questa attività principale un’altra attività che è quella che più funziona a Napoli, cioè la somministrazione, la più semplice e la più facile. Perciò abbiamo la caffetteria e un punto ristoro.

Punto vitale del progetto, la partnership con Diego Guida:

Quando Luca Iannuzzi mi ha parlato del suo progetto di rivalorizzazione degli spazi della ex Tesoreria Comunale in Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo archeologico nazionale – MANN, in un’area piuttosto degradata, ho subito voluto raccogliere l’invito: costruire insieme un nuovo contesto di qualità, anche culturale, è stata per me una sfida da raccogliere – prosegue il patron di Guida editori e presidente della Fondazione Guida alla Cultura-Ente del Terzo settore.- Gli spazi ospiteranno autori, personaggi della cultura anche nazionale, laboratori per i più giovani, presentazioni di libri, corsi per le scuole, eventi per la promozione e la diffusione della lettura. Ci sarà anche una biblioteca già oggi ricca di migliaia di volumi messi a disposizione degli utenti, sarà sempre a disposizione di tutti.

Il caffè letterario ScottoJonno aprirà al pubblico da mercoledì 22 marzo.

Sax Week la Masterclass Internazionale di Sassofono del M. Otis Murphy

Il 29, 30 e 31 marzo  in occasione della prima edizione della Sax Week dedicata alla memoria di Giuseppe De Matola il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella ospita la Masterclass Internazionale di sassofono del M. Otis Murpy, professore di sassofono presso la Jacobs School of Music dell’Università dell’Indiana (USA).
La Masterclass, in collaborazione con Yamaha, è promossa e sostenuta dalla dottoressa Ann Pizzorusso compagna dello storico sassofonista napoletano Giuseppe De Matola.
Al termine della masterclass il 31 marzo alle ore 18, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, presso la Sala Scarlatti del conservatorio napoletano, si svolgerà il concerto intitolato “Nuova musica italiana per sax e chitarra” – inserito nel programma “i Concerti al Conservatorio 2023” – con lesecuzione dal vivo di Gianfranco Brundo al sax soprano e Nicola Oteri alla chitarra decacorde.
Prima del concerto ci sarà la cerimonia di consegna di 5 Borse di studio per il sax “Ann Pizzorusso – Giuseppe De Matola” che saranno assegnate in base alla provenienza degli allievi: 2 dalla Sicilia, 1 dalla Calabria, 2 dalla Campania. La distinzione è voluta poiché la mission è di consentire l’accesso al conservatorio agli studenti meritevoli che provengono da fuori Napoli.
Sax Week la Masterclass Internazionale di Sassofono del M. Otis Murphy
La tre giorni dedicate al Sax inizieranno con le masterclass di Otis Murphy sassofonista americano che ha iniziato a insegnare a soli 28 anni diventando il più giovane insegnate della storia dell’università dell’Indiana. 
Murphy vanta un’esperienza internazionale essendosi esibito in più di 25 paesi e in importanti sedi come l’Auditorium Isaac Stern della Carnegie Hall, la Merkin Hall (New York City), la Casals Hall (Tokyo), il Palau de la Musica (Valencia) e il Muziekgebouw aan het Ij (Amsterdam).  E’ stato vincitore di numerosi premi, tra cui i premi al Concorso internazionale di sassofono Adolphe Sax in Belgio e il Concorso internazionale di sassofono Jean-Marie Londeix in Francia. 
Vanta tante collaborazioni e quattro album da solista e le sue esibizioni e incisioni hanno sempre ricevuto il plauso della critica. La sua recente esecuzione del Quintetto per sassofono contralto e quartetto d’archi di Ellen Taafe Zwilich, con il rinomato Pacifica Quartet, ha raccolto recensioni entusiastiche in tutto il mondo. L’album Contemporary Voices dei Pacifica, piccola ensamble in cui suona Murphy, ha vinto il Grammy Award 2020 per la migliore performance di musica da camera.
Oltre che all’Università dell’Indiana Murphy ha insegnato e tenuto masterclass in scuole di musica in tutto il mondo, come il Conservatorio di Parigi, il Conservatorio di Amsterdam, l’Accademia di musica di Colonia, l’Accademia e il Festival internazionale di strumenti a fiato di Hamamatsu, il Royal College of Music di Londra e molte altre. 
I suoi studenti hanno ricevuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali e sono membri di importanti bande e orchestre.
 Giuseppe De Matola

Sax Week: storia

La Sax Week di Napoli nasce per volontà di Ann Pizzorusso in memoria del compagno, sassofonista rock ’n’ roll napoletano, Giuseppe De Matola.
De Matola era un talento naturale e ha partecipato a tournée internazionali ed è stato un musicista di supporto per molti cantanti famosi  italiani come Nino Soprano. 
Studiò anche fisica e matematica all’Università Federico II e intraprese anche una carriera tecnica in TrenItalia per poi diventare consulente per una società di comunicazione. Andato in pensione si è dedicato alla cucina diventando un eccellente chef.
Sempre al passo con le ultime tecnologie, ha avuto fino all’ultimo mille passioni, dall’ astrofisica al calcio, essendo un tifoso sfegatato degli “Azzurri” la squadra della sua Napoli.
Prima della sua morte, era suo desiderio aiutare gli studenti di sassofono con il loro studi, avendo sofferto molto dopo la seconda guerra mondiale per realizzare i propri sogni di musicista.

Nova King tornano con Romantico

Il graffiante duo rap-trap milanese di fratelli di origine kosovara Nova King, dopo l’incredibile successo ottenuto con le precedenti release, tra cui la suggestiva ed emozionante “Silenzio” ed il travolgente intreccio elettro-house “Dh”, tornano in radio e nei digital store con “Romantico” (PaKo Music Records/Believe Digital), il nuovo singolo che ne evidenzia carisma, versatilità e attitudine ad una narrazione onesta e sincera, frutto di esperienze e trascorsi vissuti in prima persona.

Cresciuti nell’ex campo rom meneghino di via Novara e figli di una società che ancora troppo spesso fa dell’inclusione un vanto disatteso di cui compiacersi senza adempiervi fino in fondo, Kabis e Capo Pac, avvicinatisi al Rap e alla cultura Hip Hop sin dalla tenera età per dar sfogo alle difficoltà riscontrate nel quotidiano, fin dal loro esordio, avvenuto nel 2020 con “Mi presento”, traspongono in barre, liriche e punchlines luci ed ombre del loro vissuto, riportando l’autenticità e la veridicità dei testi al centro dell’intero progetto artistico, che risulta istantaneamente credibile, attingendo a riflessioni, sentimenti e percezioni dal valore universale che li rendono portavoce di un’intera generazione.

Nova King torna con Romantico

Attraverso questo brano, scritto dagli stessi Nova King e prodotto da ProMo L’Inverso del GoldenEye Studio (già per Mezzosanue, Laïoung, Easy One, Shakalab e molti altri), i due artisti si raccontano senza filtri, immortalando uno spaccato attuale e realistico delle difficoltà relazionali che possono insinuarsi in una coppia composta da un ragazzo cresciuto ai margini di una grande città, in costante conflitto con il mondo circostante e ancor prima con il proprio interiore, ed una giovane donna che gli richiede maggiori attenzioni.

«Vengo dalla periferia, dove la strada è casa mia, dove la polizia fa pulizia, ho scelto un’altra via», racchiude il significativo fulcro del pezzo, mettendo in luce quanto le decisioni personali siano l’unica vera chiave in grado di aprire le porte del futuro, che non dipende dall’ambiente da cui si proviene, ma, proprio mediante le vicissitudini che in quel contesto si sono osservate, toccate con mano e vissute sulla propria stessa pelle, possono essere invertite, divenendo le basi di un domani migliore.

Avvolto da un abbraccio sonoro a mezz’aria tra il dinamismo della trap contemporanea ed una commovente malinconia dal forte richiamo latin-pop, “Romantico” è una poesia in musica in cui ad ogni incastro corrisponde una dedica moderna alla persona amata, una connessione di cuore e intenti che mira a far comprendere all’altra metà della coppia quanto, nonostante le apparenti discrepanze ed un altrettanto superficiale divario sociale, l’amore ci cambi, trasformandoci nella miglior versione di noi stessi.

In quegli «alti e bassi della vita» che guidano e delineano il percorso di ciascuno di noi, i due rapper rifiniscono di passione e trasporto il loro tracciato, plasmandosi sul loro stesso sentire, che non li muta per un giudizio o un’etichetta contro cui hanno dovuto combattere fin da bambini, ma li rinnova e li corrobora di nuova linfa, che sottostà a quelle leggi del cuore a cui nessuno è esente – «se vedessi come sono cresciuto diresti “Wo”» -, indipendentemente dalle corazze che indossiamo per far fronte a disagi e sofferenze.

Dichiarano i Nova King:

Romantico”, è un pezzo trap melodico che esprime il modo di essere e di provare amore dei ragazzi cresciuti con poche attenzioni, ragazzi che imparano a stare in piedi da soli in un contesto ricolmo di falsità e corruzione.

Un brano intenso in cui immergersi per scorgere oltre le apparenze e ritrovare il senso della condivisione al di là delle influenze esterne, che riconferma i Nova King, per originalità, sensibilità autorale ed eleganza interpretativa, come il duo più “Romantico” della scena trap italiana.

29esimo Trofeo RiLL: proroga al 20 aprile per partecipare

La scadenza per partecipare al 29esimo Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico è prorogata al 20 aprile 2023.

Il Trofeo RiLL è un premio letterario bandito dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare, col supporto del festival internazionale Lucca Comics & Games e della casa editrice Acheron Books.
Il concorso è dedicato ai racconti fantasy, horror, di fantascienza e ad ogni storia sia (per trama e/o personaggi) “al di là del reale”.
Ogni autore/autrice può inviare una o più opere, purché inedite, originali e in lingua Italiana.
Da un decennio i racconti ricevuti sono oltre 300 a edizione (nel 2022: 371 racconti), scritti da autori/ autrici residenti in Italia e all’estero.
I racconti possono essere spediti, a discrezione di ogni partecipante, per posta oppure in via telematica. Per chi risiede all’estero, è raccomandata la spedizione in formato elettronico.

29esimo Trofeo RiLL

I dieci racconti finalisti del 29esimo Trofeo RiLL saranno pubblicati (senza alcun costo per i rispettivi autori/autrici) in un e-book della collana “Aspettando Mondi Incantati”, curata da RiLL. Inoltre, i migliori 4-5 racconti fra quelli finalisti saranno pubblicati (sempre gratuitamente) nell’antologia del concorso (collana “Mondi Incantati”, ed. Acheron Books), in uscita a Lucca Comics & Games (novembre 2023).
Infine, il racconto primo classificato sarà tradotto e pubblicato in Spagna (su Visiones, antologia annuale di Pórtico – Asociación Española de Fantasía, Ciencia Ficción y Terror) e in Sud Africa (su PROBE, il magazine dell’associazione SFFSA – Science Fiction and Fantasy South Africa).
L’autore/autrice del racconto primo classificato riceverà un premio di 250 euro.

La selezione dei racconti finalisti sarà curata da RiLL. Tutti i racconti saranno giudicati in forma anonima (cioè senza che i lettori-selezionatori conoscano il nome dei rispettivi autori/ autrici).
La giuria del Trofeo RiLL sceglierà poi, fra i racconti finalisti, quelli da premiare e pubblicare nell’antologia “Mondi Incantati” del 2023. Fra i giurati dell’edizione 2022 del concorso: gli scrittori Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Giulio Leoni, Gordiano Lupi, Massimo Pietroselli, Vanni Santoni, Sergio Valzania; lo sceneggiatore di fumetti e scrittore Roberto Recchioni; il sociologo e autore di giochi Luca Giuliano; l’anglista e saggista Cecilia Barella; la poetessa Alessandra Racca; i giornalisti ed autori di giochi Andrea Angiolino, Renato Genovese e Beniamino Sidoti.

Ogni partecipante al 29esimo Trofeo RiLL riceverà in omaggio una copia dell’antologia “QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” (ed. Acheron Books, 2022, collana Mondi Incantati), che prende il nome dal racconto primo classificato del 28esimo Trofeo RiLL, scritto dal modenese Nicola Catellani.
Il libro propone tredici storie: i migliori racconti del 28esimo Trofeo RiLL e di SFIDA 2022 (altro premio bandito da RiLL) e i racconti vincitori di quattro concorsi per storie fantastiche organizzati all’estero (in Australia, Portogallo, Spagna e Sud Africa) e con cui il Trofeo RiLL collabora.

Tutti i libri della collana “Mondi Incantati” sono disponibili su Amazon, Delos Store, Lucca Fan Store e nell’Edicola del Fantastico di Fantasy Voice, oltre che (a prezzo speciale) su RiLL.it
Gli e-book della serie “Aspettando Mondi Incantati”, dedicata ai racconti finalisti del Trofeo RiLL, sono invece disponibili nel Kindle Store di Amazon e, come EPUB, su KOBO, La Feltrinelli e Mondadori Store.

La cerimonia di premiazione del 29esimo Trofeo RiLL si svolgerà a Lucca Comics & Games 2023, il prossimo novembre.

Per maggiori informazioni si rimanda al bando di concorso, all’e-mail e al sito di RiLL (che ospita ampie sezioni sul Trofeo RiLL e le connesse collane di antologie/ e-book).

Mente che mente è il nuovo album in studio di Delio Lambiase

Un progetto, quello di Mente che mente, in cui – rispetto al primo EP “Sacra nostalgia” (2019) e all’album “Radice” (2021) – è stato dato spazio a sonorità più marcatamente elettroniche: 6 tracce nate ed elaborate in questi ultimi 2 anni densi di accadimenti.

Un percorso umano, intellettuale e artistico che parte da lontano e, per la precisione, dalla scrittura del suo romanzo “Il grande salto”.

Uno spartiacque, perché da quel momento ho sentito la necessità di diventare da spettatore anche attore del ribollio artistico che mi agitava.

Una scrittura che si è fatta via via urgenza e medicina dell’esistenza per Delio, che continua:

Un modo per svuotarsi da un peso trasformandolo in viatico per affrontare il quotidiano. Scrivere mi riassetta il cuore, genera una sorta di upgrade dei pensieri.

Dal fiume in piena di una scrittura senza sosta, quindi, al conseguente rovescio della medaglia. Dal romanzo di analisi e passando per il Cammino di Santiago de Compostela, al ritorno alla composizione musicale, più asciutta, quasi essenziale.

Complici la faccia tosta e il sudore, poi, affrontando il giudizio dei contest e l’irrefrenabile voglia di “crescere”, prende parte ai laboratori di scrittura di Francesco Di Bella, motore di stimolo e confronto; arrivando a tessere la tela del suo nuovo “Mente che mente”.

Questo periodo ha messo a dura prova molte nostre abitudini e ha fatto emergere una certa letargia di coscienza che inganniamo costruendoci vite piene di impegni che, molte volte, tradiscono un vuoto interiore che cerchiamo di ignorare, ma che è sempre lì presente.

Mente che mente” è una critica serrata ai meccanismi della mente osservati in me e negli altri e che rivelano che la mente, da nostra servitrice, è diventata un padrone cui obbediamo ciecamente senza interrogarci sull’autenticità di ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo.

Musicalmente volevo uscire dalla confort zone dei miei gusti e delle mie abitudini musicali, così, ho dato spazio, accanto a brani più vicini alla tradizione pop-rock, anche a timbri sonori più marcatamente elettronici e a suoni più contemporanei, cercando di non tradire mai – e sperando di esserci riuscito – l’urgenza e l’autenticità della scrittura.

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