Cultura

Variazioni senza tema di Manlio Santanelli al Teatro San Ferdinando

Dieci racconti tra il grottesco e il surreale compongono la nuova raccolta di Manlio Santanelli intitolata Variazioni senza tema edita da Caracó.

Il ritorno in libreria dello scrittore e drammaturgo Manlio Santanelli è segnato da un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici. La prefazione è stata scritta da Maria Teresa Chialant, i dieci racconti sono stati illustrati dall’artista Carmine Luino e le opere originali saranno in mostra al Teatro San Ferdinando dal 18 novembre fino al 6 gennaio.

Dieci racconti che convergono in dieci strade che partono da una “piazza della divaganza”.

Manlio Santanelli

Spiega Manlio Santanelli:

Sono storie che raccontano una doppia realtà laddove i protagonisti nascondono o travestono aspetti della loro vita e del loro passato ricorrendo a storie fantastiche, che impediscono al lettore di riconoscere il confine tra realtà e fantasia». Ogni trama si trasforma in un viaggio di cui è certa la partenza ma non l’arrivo, che è sempre governata dall’imprevedibile, con uno stile personalissimo che coniuga scrittura teatrale e pura narrazione.

Scrive Chialant:

Già il titolo Variazioni senza tema indica la propensione dell’autore al gioco linguistico, non fine a sè stesso ma come una sfida a frasi fatte e a espressioni idiomatiche consolidate, proponendone di nuove, nelle quali la seconda metà dell’enunciato contraddice quanto ci si aspetta dalla prima, così sfatando luoghi comuni e producendo un effetto di straniamento.

L’ironia e il gusto a giocare con la lingua divertono chi legge e nel contempo propongono riflessioni profonde sulle bizzarrie e le insensatezze dei comportamenti umani.

Variazioni senza tema di Manlio Santanelli

La mostra “Dieci illustrazioni X Dieci racconti” curata da Carmine Luino è chiaro e scuro, pieno e vuoto, colore e buio.

Spiega Luino:

Bellezza e forma, gli scritti di Santanelli sono per un illustratore una fonte inesauribile di invenzione. Onorato e divertito nell’interagire con una parola che, in questo caso, vale più di mille immagini.

Caracò ha già pubblicato il testo di Santanelli, La Venere dei terremoti (2012).

Commenta Alessandro Gallo:

Per noi, casa editrice con un pezzo di cuore a Napoli ritornare a pubblicare Santanelli significa stringere ancora le mani sulle nostre radici storiche, antropologiche e soprattutto culturali. Manlio per noi è stato e sarà ancora una bussola che ci ha permesso, come i personaggi di questa sua ultima opera, di farci giocare, riflettere, amare anche, le tante e troppe contraddizioni umane.

 Variazioni senza tema di Manlio Santanelli, un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici.

Vi sono raccolte di racconti nelle quali gli elementi che le compongono hanno fra loro una sorta di familiarità: In questa raccolta intitolata Variazioni senza tema i racconti in essa contenuti non si conoscono per niente, e se si incontrano non si salutano. Ma c’è da sperare che vivendo assieme nello stesso volume, in futuro potranno stabilire fra loro una civile convivenza.

 

Contest di improvvisazione letteraria Morellini Editore

In occasione di BookCity Milanovenerdì 18 dalle ore 21 si svolgerà l’XI edizione del Contest di improvvisazione letteraria – eccezionalmente senza costi di partecipazione!

Morellini Editore

Come funziona?

1. PREPARATI…:
– se sei di Milano, raggiungi la sede di Labò in viale Zara 9: alle 20,30 presenteremo la raccolta dei premiati delle prime 10 edizioni Scritto in una notte e potrai approfittare di un piccolo aperitivo
– se vuoi partecipare a distanza, collegati con la pagina FB (magari già che ci sei inizia a seguirci…) o YouTube di Morellini Editore
2. …SI PARTE: alle 21 in punto verrà estratto, in diretta FB e YouTube e alla sede di Labò, il tema del racconto sul quale cimentarti
3. SCRIVI: componi il tuo racconto, , senza limitazioni di genere o battute, ma attento…deve essere inviato entro le 23!
4. INVIA: manda il tuo componimento a proposte@morellinieditore.it prima che scattino le 23 e…il gioco è fatto!
5. AND THE WINNER IS…: gli elaborati verranno valutati da una giuria selezionata che assegnerà al vincitore un buono acquisto di 50 euro sul sito. Il risultato verrà pubblicato entro il 30 novembre sulla pagina FB di Morellini Editore

Cosa aspettate a iscrivervi?

I vincitori di accordi @ DISACCORDI

Giorgio Testi con il suo film breve Chiusi fuori si aggiudica il premio della sezione nazionale della diciannovesima edizione di accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio a Napoli.

La giuria artistica ha premiato il cortometraggio perché ”Partendo da Aspettando Godot, un lavoro che omaggia il teatro con un perfetto racconto cinematografico.

Due universi artistici collegati magnificamente da un terreno al centro di un palcoscenico che diventa la porta magica per accedere a questi due mondi: il teatro e il cinema.”

La kermesse partenopea, diretta da Pietro Pizzimento e Fabio Gargano, si è tenuta dal 7 al 13 Novembre 2021 interamente in presenza al PAN – Palazzo delle Arti Napoli; la serata di premiazione condotta da Mariasilvia Malvone si è tenuta invece presso la Corte dell’Arte di FOQUS a Napoli con la proiezione dei cortometraggi vincitori. In giuria quest’anno i fratelli, produttori cinematografici, Alessandro Cannavale e Andrea Cannavale.

Il primo premio della sezione Campania va al cortometraggio Destinata coniugi Lo Giglio di Nicola Prosatore: “L’opera incarna nella sua struttura narrativa e di messa in scena le caratteristiche più importanti che deve avere un cortometraggio: un racconto breve con una storia di senso compiuto. Sorprende, emozionando lo spettatore.”

Migliore attore della 19ma edizione di accordi @ DISACCORDI per la giuria è stato Tony Laudadio per il film breve L’altro di Maurizio Fiume con la motivazione “Per aver interpretato con perfetta misura un personaggio meraviglioso sospeso tra realtà e finzione, con il superamento dei confini attoriali tipicamente italiani. Un ruolo strepitoso che sembra uscito dalla serie americana Twin Peaks nata da Mark Frost e David Lynch.”

Daniele Esposito con Venti minuti, già premiato in tantissimi festival nazionali, si è aggiudicato il premio per la miglior regia, “Un racconto drammatico scandito con precisione da ogni singola inquadratura che compone un film breve con la F maiuscola, dove la regia di Daniele Esposito risulta essere matura e consapevole, e l’uso della macchina da presa è al servizio di una storia estremanente toccante.”

Il premio per la migliore attrice della 19ma edizione di accordi @ DISACCORDI va alla stellare Fanny Ardant per il cortometraggio Good morning midnight – Bonjour minuit di Elisabeth Silveiro: Ancora una volta l’attrice francese dà prova della sua immensa bravura in un personaggio che risulta essere meraviglioso, misterioso e semplice nella sua totale complessità. Una nota alla bravissima regista Elisabeth Silveiro che riesce a dirigerla con mano sicura sapendo mettere la macchina da presa con grande maturità.

Accordi @ Disaccordi

Work it class! di Pol Diggler vince la sezione internazionale di accordi @ DISACCORDI – 19ma edizione: Miglior cortometraggio internazionale per la sua originalità assoluta. Azzardato ma coraggioso per citare l’opera stessa. Il regista si prende gioco dello spettatore alternando finzione e realtà in maniera molto intelligente.

L’inviato speciale della RAI Vincenzo Frenda e il coraggioso operatore  Marco Nicois vincono il premio della sezione documentari con Ostav, Masha, Jurij. La guerra dei bambini  “ L’attualità incredibilmente reale diventa attraverso lo sguardo del giornalista/regista un racconto unico ed originale della guerra. Il fuoco, non quello del conflitto, ma quello della storia è sugli occhi innocenti dei bambini; un documentario di una forza dirompente che resta impressa nell’anima dello spettatore. Immagini e interviste, che sono preziosa testimonianza della totale follia umana e della speranza delle nuove vite che vengono al mondo durante i bombardamenti.“

Portano a casa principali premi anche Donde los  niños   no  sueñan  di  Stefano Sbrulli per la sezione a tematica ambientale e Transparent black and iron rich red di Mario Kreill Cirillo, Isabel Emily Wiegand per la sezione animazione.

Il pubblico ha assegnato il sui premio ad Agostino De Martino con il suo film Go and do – Vai e fai.

Si rinnova anche per quest’anno il premio per il miglior montaggio, istituito da AMC – Associazione Nazionale Montaggio Cinematografico e Televisivo per il festival accordi @ DISACCORDI, con la giuria composta dalla presidente, Annalisa Schillaci, accompagnata dai giurati, Francesco Di Stefano e Michele Sbendorio; alla montatrice Valeria Sapienza per il film breve Un’ora sola di Serena Corvaglia  va il premio edizione 2022. Menzione speciale della giuria di AMC va alla montatrice Alessandra Carchedi per il film breve Gioia di Eduardo Castaldo. Il Premio per la migliore fotografia, in partnership con AIC – Associazione Italiana degli Autori della Fotografia Cinematografica, con la giuria composta dal presidente Daniele Nannuzzi e dai giurati Simone Marra e Luca Cestari; premio aggiudicato in questa edizione da Gianluca Palma  autore della  fotografia di Un’ora sola  di Serena Corvaglia, regista vincitrice col suo film di entrambi i premi delle due giurie tecniche di accordi @ DISACCORDI.

Antonio Capuano omaggia Samuel Beckett

Torna a teatro il regista di cinema, tv e teatro Antonio Capuano, autore e regista dello spettacolo T&P. Totò e Peppinoomaggio a Samuel Beckett che debutterà in prima nazionale al Teatro Mercadante di Napoli mercoledì 16 novembre alle 21.00, con repliche fino a domenica 27.

Antonio Capuano, sceneggiatore e regista di numerosi successi cinematografici come Vito e gli altriPianese Nunzio 14 anni a maggioLuna Rossa e di spettacoli come Medea e Otto pezzi inutili, vincitore nel 2022 del David Speciale, ritorna in teatro con questo nuovo testo che attraverso due figure mitiche dell’immaginario teatrale e cinematografico italiano, Totò e Peppino De Filippo, rende omaggio al genio di Samuel Beckett.

T&P Totò e Peppino regia Antonio Capuano

©ivan nocera per teatro di napoli

Interpretato da Roberto Del Gaudio (nei panni di Totò/Hamm) e da Carlo Maria Todini (in quelli di Peppino/Clow), l’allestimento è la riscrittura elaborata da Capuano a partire dai dialoghi provati da Totò e Peppino di Hamm e Clow, i due personaggi di Finale di partita che tanto aveva incuriosito il “Principe” che lo provò affiancato da Peppino De Filippo in uno spazio a Napoli di cui non si ha nessuna cronaca.

Ha dichiarato Antonio Capuano:

Totò ha affinità con Beckett, è assurdo, paradossale e astratto, mentre Peppino è il controcanto che ti riporta alla realtà. Ho voluto recuperare, riscrivere e reimmaginare quel loro duetto andato perduto, non scorrendo più il copione di Finale di partita ma riproducendone la traccia con un Totò-Hamm cieco e incapace di stare in piedi e un Peppino-Clow che non si siede mai. Nel testo a parte spunti presi da Finale di partita ho inserito frasi “illuminanti” dai romanzi di Beckett L’innominabile e Malone muore.

Le scene dello spettacolo sono di Antonella de Martino; i costumi di Francesca Balzana; le musiche di Federico Odling; aiuto regista Emanuele Donadio. La produzione è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale. 

Al Teatro Mercadante da mercoledì 16 a domenica 27 novembre 2022.

Presentato al Trianon Viviani il progetto Guida bene in piazza Mercato

Con “Guida bene in piazza Mercato” l’educazione stradale per l’inclusione sociale. Presentato al Trianon Viviani il progetto che permetterà a cento giovani del centro storico di Napoli di conseguire la patente di guida e inserirsi nel mercato del lavoro.

Con il ministero dei Trasporti (Dgt Sud), nella rete dei promotori associazioni delle autoscuole e istituzioni del territorio Marisa Laurito madrina dell’iniziativa.

Diffondere la cultura della sicurezza stradale per recuperare e sviluppare le regole della cittadinanza e della solidarietà.

Questo l’obiettivo di “Guida bene in piazza Mercato”, il progetto di educazione stradale e diffusione della cultura della legalità promosso dalla direzione generale territoriale del Sud (Dgts) del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.

L’iniziativa consentirà il conseguimento della patente di guida a giovani della seconda Municipalità del Comune di Napoli, provenienti da famiglie con particolari disagi culturali, sociali ed economici.

Il progetto riprende la formula già sperimentata con successo in realtà territoriali complesse e non prive di situazioni di fragilità o disagio, come i quartieri partenopei della Sanità e di Forcella e Gioia Tauro: un
programma che dà l’opportunità a cento giovani, che vivono realtà socio-economiche poco fortunate, di conseguire quella patente di guida che spesso è un requisito per un futuro inserimento nel mondo del lavoro.

Guida bene in piazza Mercato

Madrina di questa nuova edizione Marisa Laurito.

Il progetto, che terminerà entro il settembre dell’anno prossimo, è il frutto di un protocollo di intesa sottoscritto dalla Dgts con la Città metropolitana di Napoli, l’Unione nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza automobilistica (Unasca), la Confederazione Autoscuole riunite e Consulenti
automobilistici (Confarca). la fondazione Trianon Viviani, l’Associazione Gioventù cattolica (Asso.Gio.Ca.) e la Fondazione di comunità del Centro storico di Napoli (Fccsn).

L’Asso.Gio.Ca. e la Fccsn individueranno i cento giovani, che saranno suddivisi in quattro gruppi. Ogni gruppo seguirà un corso in tema di sicurezza stradale, propedeutico alla preparazione delle prove di verifica dell’idoneità tecnica per il conseguimento della patente. A integrazione del corso ci saranno alcune ore di lezione sulla legalità tenute dai Carabinieri.

I moduli didattici, individuati dalla Dgts, verranno sviluppati da esperti della stessa direzione generale, l’Unasca e la Confarca. La formazione specifica finale per il conseguimento della patente di categoria A1 o B si terrà presso le scuole guida del quartiere che hanno aderito al progetto.

Ha evidenziato Umberto Volpe, direttore della Dgts:

Obiettivo primario dell’iniziativa è contribuire a riannodare il rapporto di fiducia del territorio con lo Stato. Ancora una volta, insieme alle associazioni
presenti sul territorio che operano quotidianamente per migliorare e rilanciare il quartiere, lavoreremo accanto ai ragazzi, provando a convogliare le loro energie e ad avvicinarli alle Istituzioni attraverso un
percorso formativo che, partendo dal tema della sicurezza stradale, possa far comprendere loro l’importanza del rispetto della regola quale strumento a garanzia di ogni convivenza civile.

Nella manifestazione di presentazione al teatro Trianon Viviani, i rappresentanti dei soggetti partner del progetto hanno espresso, con grande soddisfazione, i motivi di partecipazione per questa iniziativa di
solidarietà e inclusione sociale.

Ha dichiarato Antonio Datri, presidente dell’Unasca:

All’interno delle regole del Codice della Strada creiamo una nuova occasione di riscatto sociale in un quartiere difficile, proseguendo il progetto di innovazione sociale, voluto nel 2019 da Pasquale D’Anzi della Dgts, e condotto assieme alla Città metropolitana, al Terzo settore e ai professionisti della sicurezza stradale: dopo la Sanità e Forcella, continua il nostro contributo per trasmettere il senso della legalità, dando l’occasione di conseguire la patente, uno strumento in più per lavorare.

Per Paolo Colangelo, presidente della Confarca:

aderiamo sempre con grande entusiasmo a queste importanti iniziative sulla sicurezza stradale patrocinate dalla Dgts: saremo impegnati nel far conseguire la patente a persone con difficoltà economica non solo perché l’autonomia di poter effettuare spostamenti sarà di aiuto a coloro che ne beneficeranno, di accedere più facilmente al mondo del lavoro, ma anche perché lo faranno, “guidati” con l’attenzione alla massima sicurezza sulle nostre strade.

Affermano il presidente Giovanni Pinto e il direttore artistico Marisa Laurito, testimonial di Guida bene in piazza Mercato:

Dopo l’edizione di successo dedicata a Forcella  la fondazione Trianon Viviani partecipa con slancio al rilancio di questa iniziativa della Dgts, che in questa edizione è dedicata allo storico quartiere vicino di piazza Mercato: il teatro della Canzone napoletana offre il proprio contributo per l’inclusione sociale e la diffusione della cultura della legalità collegata al rispetto delle regole, in linea con la propria missione statutaria.

Dichiara il presidente Gianfranco Wurzburger:

Per l’Asso.Gio.Ca., l’associazione nata nel 1997 che si occupa di minori e giovani a rischio, l’educazione stradale non deve essere esclusivamente considerata come conoscenza tecnica o addestramento, ma anche come un’attività educativa rivolta ai ragazzi di insegnamento dell’importanza delle regole.

Conclude Antonio Alfano, vicepresidente della Fccsn:

Guida bene in piazza Mercato sarà una opportunità con cui i fermenti positivi di questa “periferia” nel Centro di Napoli avranno modo di dimostrare l’ansia che ha questa vasta area, che tanto ha contribuito alla storia, alla cultura e all’economia della città, di tornare ai livelli storici e rilanciarli in nuove prospettive.

AMarti scava nella propria interiorità con “Pietra”

Dall’8 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio Pietra, nuovo singolo della poliedrica artista emiliana AMarti. Un brano dalle influenze indie-folk, etereo e fuori dal tempo in cui spicca la straordinaria voce di Martina Alberi.

 AMarti spiega così il singolo:

Quando ho iniziato a scrivere Pietra credevo di liberarmi di un’illusione d’amore. La musica è arrivata, invece, a scovare un cassetto più nascosto, dove ho trovato l’infelicità di mia madre, nutrita dalle stesse illusioni ed effimera come la sabbia. Avrei voluto richiuderlo subito, ed invece sono rimasta lì, in silenzio, nel nostro dolore. L’ho ringraziato. Senza, non avrei mai potuto scegliere la mia felicità, sentirmi più solida, come la pietra.

C’è un rapporto simbiotico fra testo e melodia: l’inizio è lento, cupo e si snoda con un leggero movimento verso una sbocciante serenità che culmina nella incalzante gioia di una più grande consapevolezza.

AMarti

AMarti: chi è?

AMarti è un’artista che associa musica e disegno per dare voce alla sua coscienza. L’Italia e la Scozia, paese che l’ha ospitata per lungo periodo, sono presenti nei suoni e nei testi. Ad una base folk, si aggiungono synth ad evocare l’oniricità a cui l’artista naturalmente tende. Le atmosfere sono impreziosite da Maria e Giulio, mani raffinate e curiose di rendere il progetto nella sua più sincera intensità.

Di sé dice:

Vengo da uno scoglio sul mare di Porto Garibaldi, piccolo porto in provincia di Ferrara. Nel cercare un accesso autentico a me stessa, su quello scoglio, che per anni tentai di dimenticare, ritrovai la chiave.
Avevo una semplice chitarra, nessuna tecnica ma una instancabile necessità di liberare. Facendo spazio al silenzio, con la musica lui si è raccontato. Ha trasformato il mio dolore e ho vibrato con la vita.

Narciso presenta Make Up il suo primo singolo

Narciso: drag singer e cantautore, diventato virale sul web nell’estate 2022 per il duetto fuori programma con Arisa durante un concerto dell’artista lucana, arrivato al grande pubblico con la sua entrata nel cast della seconda stagione di Drag Race Italia.

Narciso

Narciso presenta “Make Up”, il suo primo singolo disponibile dall’11 Novembre 2022 per Indieffusione, scritto insieme a Roberto Casalino e prodotto da Francesco Tosoni. 

L’artista si esibirà live, nello stesso giorno d’uscita del singolo, a Largo Venue di Roma durante la serata “Latte Fresco”.

Prendetevi sempre cura di voi perché siete l’unica cosa che conta.

Il resto è solamente un bla bla bla che non può scomporre il vostro Make-Up.

É questo il messaggio che Narciso, prima eliminazione della seconda stagione di Drag Race Italia, versione nostrana del celebre talent americano ideato da RuPaul, ha lasciato alle altre concorrenti sullo specchio della Werk Room dopo aver abbandonato il main stage del programma. Una frase chiave che Narciso riprende nel suo primo singolo, un brano manifesto scritto a quattro mani con Roberto Casalino, come messaggio universale verso tutti coloro che nella vita arrivano a sentirsi sconfitti.

Non bisogna necessariamente vincere per lasciare un segno nel mondo perché ognuno di noi ha già in sé qualcosa di divino da cui attingere per trascendere i giudizi e le aspettative con i quali ogni giorno ci incontriamo e ci scontriamo.

“Make Up” è un invito a brillare anche quando non ci si sente adatti al contesto che ci circonda in una società basata sull’immagine in cui stereotipi e pregiudizi sono all’ordine del giorno. È un’esortazione ad indossare l’abito con il quale ci si sente più a proprio agio per andare oltre l’ossessione dell’aspettativa.

Narciso

Narciso: chi è?

Anche Narciso si distingue nel mondo Drag: ha uno stile androgino, non indossa seni o parrucche e, per questo, si trova spesso a dover giustificare il suo modo di essere, proprio come capita ad ognuno di noi, in qualsiasi ambiente o situazione della vita in cui ci sentiamo a disagio perché fuori dai canoni abituali. É attraverso la musica, unita al make-up e all’attenzione per gli outfit come mezzo per diffondere un messaggio trasversale di inclusività e rendere i valori del mondo Drag fruibili al di fuori di un ambiente esclusivo, che Narciso riesce ad essere out of the box, inclusivo e accessibile a chiunque voglia ascoltarlo.

Nella produzione di Francesco Tosoni,Make Up” è inquadrata in un pop di stampo internazionale.

Lo scintillio dei synth si fonde con il calore di strumenti analogici come le chitarre elettriche e l’organo, tipici di un sound retrò, per unire tradizione e innovazione, rispecchiando anche in questo aspetto lo stile e l’essere Drag di Narciso: un’anima retro-glam tempestata di scintillanti glitter.

Cantine Aperte a San Martino: Aminea Winery racconta le differenze tra Vino nuovo e Vino Novello

Molto spesso si confonde il vino nuovo, ossia il vino “appena fatto” figlio dell’ultima vendemmia, con il vino novello, che è ben altra cosa. Infatti, quest’ultimo è il risultato di una particolare tecnica di vinificazione, la “macerazione carbonica”, il procedimento per ottenere il vino Novello che risale agli anni ’30 ed è utilizzato soprattutto in Francia, nella regione del Beaujolais, a partire dal vitigno Gamay per ottenere il notissimo “Beaujolais nouveau“. Due tipologie di vino totalmente diverse, che spesso vengono confuse, probabilmente per l’assonanza del nome.

Cantine Aperte a San Martino

In occasione di Cantine Aperte a San Martino, il 12 e il 13 novembre Aminea Winery fuga ogni dubbio attraverso un’avvincente degustazione che mette a confronto, appunto, il “vino nuovo” a base di Aglianico e il vino francese Beaujolais nouveau“, celebrando allo stesso tempo anche il classico abbinamento di entrambi i vini con le castagne.

In questo caso, la castagna di Montella IGP, prodotto tipico irpino. Infatti, dopo l’arrivo in cantina alle ore 11,00 con coffee break, si proseguirà con trekking dolce nel castagneto per un focus sul ciclo della vita della pianta di castagno, sui segreti della raccolta e sui mille modi di preparare i frutti. Alle ore 12,00 si continuerà con la visita guidata in cantina per la degustazione del vino nuovo a confronto con il vino francese Beaujolais, accompagnati da caciocavallo impiccato su fetta di pane caldo e spiedini di mortadella; poi, pranzo in terrazza per gustare la “maccaronara”, pasta fresca tipica di Castelvetere sul Calore, fatta a mano al momento, e vino aglianico “Monsignore”, con la possibilità di partecipare al show cooking dedicato alla castagna di Montella Dop.

Ovviamente, il momento clou dell’appuntamento sarà il confronto tra il vino nuovo a base di Aglianico, prodotto dell’ultima vendemmia, con il vino novello francese. L’enologa di Aminea Winery racconterà ai propri ospiti della zona di produzione “Beaujolais” e di tutte le caratteristiche del disciplinare consentito in Italia per la produzione di Vino Novello Dop, con particolare riferimento alle differenze che intercorrono tra i due vini solitamente confusi. Da una parte il vino nuovo, con caratteri di “giovinezza” accentuati, molto profumato, per il quale serviranno altri processi di vinificazione per cui è un prodotto non ancora “finito” e, dall’altra, il vino Novello, il celebre AOC Beaujolais, che deve le sue caratteristiche gustative ad una particolare condizione, la fermentazione alcolica intracellulare. Questa si verifica in assenza di ossigeno, perché l’uva non viene pigiata subito, ma sottoposta a macerazione per almeno dieci giorni, a una temperatura intorno ai 30°C.

È in questa fase che l’alcol estrae dalla buccia il colore e le principali sostanze aromatiche, mentre il tannino è in quantità limitata. Solo nella fase finale l’uva viene pigiata e il residuo zuccherino trasformato in alcol con un metodo di vinificazione tradizionale. Per questo, il vino Novello ha una gradazione alcolica non molto alta. Si presenta di color rosso rubino con riflessi violacei, con note di viola e frutti rossi come fragola, lampone e ciliegia. Il gusto è morbido, fresco e fragrante.

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli è il racconto della Milano degli anni Ottanta-Novanta, una stagione di vita italiana conficcata nelle seggiole dei bar della grande metropoli.
L'ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta: la trama

Sergio Corselli è un ventisettenne col pallino del gioco delle carte. Vive a Milano dove è cresciuto tra le vie della periferia, i bar, smargiassate e poker in compagnia. Da quel mondo però è uscito e si porta dietro solo un soprannome, si è laureato, ha avviato una piccola azienda di consulenza editoriale e cerca di farsi strada nella metropoli che conta, nei salotti frequentati dalle teste pensanti dell’editoria.
Scopre anche un inedito di Shakespeare, ma le cose vanno come vanno e allora ecco che ritornano gli amici del passato a provare a dare una mano a un tavolo e in una partita decisiva.

Maurizio Zottarelli: biografia

Maurizio Zottarelli è nato a Milano, città dove vive e lavora. Giornalista, nel 2000 ha esordito come autore teatrale. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’undicesimo dito”, per Bompiani. Nel 2020 ha pubblicato “Confini”, per Morellini (2020), romanzo che ha ottenuto notevoli riconoscimenti di critica arrivando, nel 2021, in semifinale al Torneo letterario di Repubblica e tra i sedici finalisti del Premio Nebbia Gialla.

Torna Acronimo Costanzo, tra Napoli e il Brasile, passando per la “Piana”

Torna Acronimo Costanzo con “Passame ‘e parole”, singolo che anticipa il nuovo lavoro discografico, il primo con il progetto“Macrè Ensemble” in uscita prossimamente su etichetta ed edizioni Suono Libero Music. 

Il brano è una morbida bossa nova acustica che si sposa perfettamente con la musicalità evocativa della lingua napoletana.

Costanzo, partenopeo d’origine ma lucchese d’adozione e professione (è maestro di Scuola Primaria), sta sperimentando nuove strade mescolando il suo essere cantautore ai suoni della Macrè Ensemble, eclettico quartetto formato da musicisti provenienti da formazioni e generi diversi. I componenti del progetto sono Diego Ruschena (basso balalaika/chitarra), Emiliano Barrella (percussioni), Mattia Salvadori (tromba), e lo stesso Acronimo Costanzo (voce e tastiere).

Acronimo Costanzo

Nel videoclip della canzone i protagonisti sono Sauro e Piera Mori, coniugi lucchesi sia sullo schermo che nella vita reale, il loro matrimonio è prossimo alle nozze d’oro, cinquant’anni di vita vissuta assieme.

Sauro ha una storia particolare. Contadino, come suo nonno, il mitico Luigi Gaddini, che nel 1956 da Massa Macinaia divenne campione italiano del celebre “Lascia o Raddoppia” programma condotto da Mike Bongiorno.  Il suo talento? Conosceva tutta la “Divina Commedia” di Dante a memoria! 

Vederli in scena, bellissimi nella spontaneità di sorrisi e sguardi, mostra allo spettatore “la premura e il rispetto dell’amore maturo, in una più lenta condivisione del fluire del tempo.”. A spiegarlo così è proprio l’autore Costanzo, che aggiunge:

Il loro è un esempio per tutti. Un amore sa affrontare il mare in tempesta della vita e si trasforma in un fiume placido, che accompagna i due protagonisti lungo un fluire di esperienze, emozioni e consapevolezze con un’alchimia che si rinnova quotidianamente.

Le riprese ed il montato, girate in Corte Mori, una delle caratteristiche corti di Capannori nella Piana lucchese, sono opera di Diego Ruschena, con soggetto di Acronimo Costanzo.

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