Cultura

Divided We Fall il nuovo album di One Year Before

Divided We Fall di One Year Before racconta l’incompletezza del non riuscire a condividere le proprie emozioni con gli esseri umani, distanziati da rapporti effimeri, incomprensioni o parole non dette espressamente, molto spesso generate dal dolore di esperienze passate.

Accettare senza rancore tutto quello che ci attraversa, con la maturità di chi riconosce la menzogna che niente o nessuno ci appartiene realmente.

Avviene nel silenzio, in un cantato appena accennato, quasi senza voler fare rumore.

Il dolore è l’unico sentimento a cui è impossibile trovare rimedio; lo stesso dolore che, qualora seppellito, può dare forza agli individui di tramutare l’individualità di ognuno nella condizione universale di “noi”.

One Year Before

One Year Before: chi è?

Matteo De Benedittis, tastierista, compositore e arrangiatore.
Dal 2007 al 2009 tastierista e arrangiatore per la band etno-combat-folk “Aioresis” a cui segue un lungo tour in tutta italia.

Nel 2010 entra nella rock band “Le Carte” aprendo nell’estate dello stesso anno i concerti di Aerosmith, Cranberries e Stereophonics.

Nel settembre del 2009 fonda la band electro-rock “Jack in the Head” di cui è autore di musica, testi e gran parte degli arrangiamenti, e dopo l’uscita dell’omonimo disco aprono i Negramaro all’Heineken Jammin’ Festival di Mestre.

Dal 2009 al 2017 presta la sua partecipazione come session-man nella realizazzione di alcuni dischi, come nel disco di Willie Peyote “Sindrome di Tôret”, I-Nude, Forte, Toromeccanica, Noon, Michele Cortese, Mediterranean Psychedelic Session tra i tanti.

Nel 2018 è tastierista ed arrangiatore del progetto “Blumosso”, di cui è anche l’autore di alcuni videoclip, “In un albergo di Milano” e “Diverso”.

Nel 2021 esce il progetto “One Year Before” (AmorFati Dischi) primo progetto solista di cui è autore ed interprete delle proprie canzoni.

Al via il “Porte Aperte” dell’Olio dop Colline salernitane

La DOP Colline salernitane apre le porte al pubblico e ai giornalisti per immergersi nella cultura e nella tradizione della raccolta e della trasformazione delle olive.
Questa mattina alla presenza di giornalisti, food blogger e appassionati di cucina è partito il progetto Porte aperte, un’occasione per conoscere dall’interno il processo e la filiera della produzione dell’olio Dop Colline salernitane.
L’evento rientra nella campagna di promozione dell’olio DOP Colline Salernitane realizzata con il contributo dell’Unione Europea FEASR-PSR Regione Campania 14-20 Misura 03, intervento 321- Sostegno per informazione e promozione svolto da associazioni di produttori.
Un momento di incontro e confronto con i giornalisti per far conoscere loro tutte le fasi della produzione dell’olio, dalla visita in campo, alla raccolta delle olive, al percorso di lavorazione in frantoio, un panel test con la degustazione finale. Ad aprire fisicamente le porte al pubblico l’azienda Oro Campania, che fa parte del circuito Dop Colline salernitane.
Presenti in questa prima giornata, i giornalisti Luciano Pignataro ed Alfonso Sarno, i food blogger Fabio D’Amato, Michela Festa, Barbara Landi.
E poi ancora Lino Torsiello e la giornalista e conduttrice gastronomica Rosaria Sica. “L’olio rappresenta indubbiamente una delle eccellenze del nostro territorio, una realtà ancora poco conosciuta – commenta Pignataro – ma che ha necessità di essere sdoganata a livello mediatico. Questo sicuramente rappresenta il modo migliore per farlo, solo raccontando il dietro le quinte di un prodotto se ne può apprendere la vera essenza”. Una giornata che ha coinvolto e sorpreso tutti.
La DOP Colline salernitane
 “Abbiamo finalmente messo i piedi nella terra – commenta ancora la Sica – abbiamo toccato con mano la differenza tra raccolta meccanica e manuale, abbiamo ascoltato dalla voce di chi ogni giorno lavora negli oliveti le varie problematiche che possono presentarsi, ci siamo emozionati per il profumo dell’olio extravergine d’oliva durante il panel test”. In campo durante la raccolta, Angelo Napoliello, tecnico e appassionato del settore, ha raccontato la storia dell’oliveto, ha spiegato come nel corso degli anni ci siano stati dei sostanziali cambiamenti, sia nella raccolta che nella lavorazione, velocizzando i processi  e stressando le piante il meno possibile, anche con l’utilizzo della lotta biologica che nel tempo ha sostituito i metodi chimici.
Il nutrito gruppo di appassionati si è districato tra le varie operazioni, vestendo i panni degli addetti ai lavori e apprendendo ogni dettaglio caratteristico delle varie qualità di olio, provando anche a distinguerne le varie proprietà, attraverso l’assaggio.
Questa è solo una delle tantissime iniziative messe in campo dalla Dop che coinvolgeranno non solo giornalisti e stakeholders ma anche scuole e università. Ecco le prossime date di novembre il 3, il 15, il 22, il 24 e il 29. Mentre a dicembre sono previste nelle giornate dell’1, del 6 e del 15.

Al Trianon Viviani il nuovo concerto di Andrea Sannino

Domani, sabato 29 ottobre, alle 21, Andrea Sannino ritorna al Trianon Viviani con il nuovo concerto, “Andrè”, dopo il successo nella stagione precedente con il musical Carosone, l’americano di Napoli.

Andrea Sannino

Spiega Andrea Sannino, l’interprete di Abbracciame, la canzone che ha accompagnato tante persone nel recente periodo della pandemia:

I miei genitori e gli amici del quartiere mi chiamano familiarmente “Andrè” e questo nome è diventato parte del mio dna, diventando un suono che mi accompagna da sempre. Sono cresciuto a Ercolano, in provincia di Napoli, in una terra meravigliosa in cui suoni e linguaggio sono musica quotidiana. La mia musica attinge dalle mie radici e il mio essere napoletano diventa tutt’uno con l’essere me stesso, tanto da scegliere questo mio nomignolo familiare per chiamare questo mio recital.

Lo spettacolo, scritto dallo stesso Sannino, è un viaggio appassionato ed entusiasmante nella vita musicale personale dell’artista, che, nonostante le tantissime performance in programmi televisivi, per le reti nazionali, resta fortemente legato ai suoi vicoli, alle cose semplici della vita quotidiana, al repertorio eterno, fatto di smorfie e gesti, della gente comune.

Ecco quindi una scaletta musicale nella quale sono inserite, per la prima volta, tantissime canzoni della musica napoletana, classiche e contemporanee, riarrangiate nei sapori e nei suoni di oggi, o grandi successi della musica internazionale riproposti nella madrelingua napoletana.

L’orchestra dal vivo è diretta da Mauro Spenillo.

Il concerto è prodotto da Malfi music.

Libreria Casa Naima: un novembre ricco di meraviglie

Il cartellone di appuntamenti di novembre 2022 a Casa Naima “vuol dire crescere insieme, imparare insieme, confrontarci su poesia, letteratura, musica e farlo con persone di ogni età”.

La libreria di San Giorgio del Sannio conferma una visione lunga sugli eventi e sulla costruzione di una realtà culturale forte di radicamento con le persone. Vera Gheno, Antonella Presutti, Carlo La Sala, Raffaele Calvanese, Anna Toscano, Gianni Montieri, i laboratori di pittura, degustazione, disegno, i circoli di lettura dedicati sono solo alcune tappe di un mese da vivere insieme. 

Domenico Cosentino, librarioscrittore e editore della ‘round midnight edizione, con Flavia Peluso, libraia, illustratrice e Presidente dell’Associazione Culturale Naima vi attendono alla Libreria Casa Naima: luogo nato con lo scopo di promuovere la cultura sul territorio nei suoi aspetti molteplici: letterari, musicali, enogastronomici.

Una libreria che vuole essere casa e fucina di laboratori culturali e manuali, organizzati per tutte le età, eventi come presentazioni di libri, mostre d’arte e fotografiche, concerti acustici. Una casa che è il punto vendita di materiale tipografico unico (realizzato e dipinto a mano utilizzando materiale riciclato di ogni tipo), marmellate, è una libreria indipendente che mette a disposizione tutte le sue competenze nella selezione di qualità tanto di libri usati che nuovi. Una casa dove accomodarsi e godere di una tisana, un caffè, un frullato o centrifugato.

Casa Naima

Casa Naima: gli appuntamenti di novembre


02 Novembre ore 18:30
Dear Virginia 
Circolo di lettura Femminile – Femminista

05 novembre ore 18:30
Vera Gheno – presenta
Femminili Singolari

06 novembre ore 10:30
Laboratorio avvicinamento alla musica bambini 8-12 anni
a seguire ore 17:30 Laboratorio di INTENTO per Adulti

11 novembre ore 18:00
TRILOBITI
 circolo di lettura per adulti

12 novembre ore 18:30
Antonella Presutti
 presenta “Il rianimatore”

13 novembre ore 10:30
Laboratorio Magritte bambini 5-8 anni

a seguire ore 17:00 Degustazione di The con Tatiana Guadalupo

17 novembre ore 19:00
Circolo di poesia “Nel segreto dell’inchiostro”

18 novembre ore 19:00
Carlo La Sala recita Bukowski da “Factotum”

19 novembre ore 19:00
Raffaele Calvanese presenta “Di che cosa parla…”

20 novembre ore 10:30
Corso di disegno manga ragazzi 9-13 anni

24 novembre ore 17:00
circolo di lettura per Bambine Ribelli 9-14 anni

25 novembre ore 19:00
Gianni Montieri e Anna Toscano reading di poesia

26 novembre ore 17:00
Kamishibai bambini 5-9 anni

27 novembre ore 10:30
Mindfulness bambini 3-5 anni
 
PER TUTTI GLI EVENTI E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE 3343059729

La mia versione dei Grevisi: racconta una storia vera di molestie

Il brano dei Grevisi, “La mia versione”, racconta una storia vera di molestie, una di quelle storie giovani, di sottilissima e crudele violenza, che, a volte, riempiono le pagine dei giornali e possono sfociare in tragedia.

Vittima è Daniele, non ancora diciottenne giovane e talentuoso studente napoletano, che racconta così la sua drammatica esperienza:

Una ragazza, fece delle avances che non furono da me corrisposte ma, dopo il rifiuto, una volta tornata dai suoi amici, mette in atto il suo piano diffamatorio capovolgendo i fatti.

Al giovane ragazzo, accusato ingiustamente, viene fatta “terra bruciata” intorno e si ritrova solo, isolato da tutti, in pratica senza il fulcro sociale fondamentale per un ragazzo della sua età:

Oggi che ho superato questa vicenda- conclude così- sorrido ma, all’epoca fu uno shock emotivo fortissimo. Mi ha dato la colpa delle sue colpe ed una dinamica pericolosa che accade spesso, da ambo i sessi, tra noi giovani. Una vera e propria violenza psicologica, argomento su cui noi vorremmo porre l’attenzione.

Da questa esperienza negativa, dopo un periodo buio Daniele, che ama la musica e studia pianoforte, conosce Matteo, all’epoca chitarrista-cantante in un’altra band e, grazie a questo nuovo rapporto, nascono i Grevisi.

Grevisi

Il progetto Grevisi

Il nome del gruppo è ispirato al termine “greve”, usato nello slang giovanile romano, una parola che esprime stupore e sorpresa per qualcosa, e nasce nel 2021 dall’unione, come già detto di Daniele Sansosti (tastiere), Matteo Tafuri (chitarra e voce) e Francesco Cianci (batteria). Ai ragazzi si aggiungerà, dopo qualche mese, Giuseppe Di Fiore (basso), che condividendo gusti musicali simili decidono di iniziare a suonare insieme e scrivere inediti.

Musicalmente il brano è un rock alternativo che strizza l’occhio al prog, genere musicale caro ai giovani artisti. Le loro band di riferimento sono i Pink Floyd, Porcupine Tree, Muse e gli italianissimi Osanna e PFM.

Attenzione maniacale per il suonato, groove e ritmiche ossessive sono i loro marchi di fabbrica. In questo momento sono al lavoro sul primo Ep prodotto da Suono Libero Music.

Curiosità. Il videoclip è curato proprio da Francesco Cianci, batterista della band (che di professione è, per l’appunto, apprezzato videomaker) e l’uscita del giorno 23 richiama, a voler dissacrare, il 23 maggio 2020, data degli accadimenti che racconta la canzone.

Le cose che non ti ho detto: l’intima dedica di Federico Fabi alla propria sorella

Il 13 dicembre 2017 esce “Io e me x sempre, l’EP d’esordio di Federico Fabi scritto e auto prodotto in una cantina nel quartiere Spinaceto. Il cantautore romano conquista immediatamente il pubblico e l’attenzione degli addetti ai lavori superando il mezzo milione di ascolti online. Federico Fabi si fa notare nei più importanti live club romani fino a calcare i palchi di tutta la Penisola.

Il 4 maggio 2021 esce il suo ultimo album ‘C’eravamo quasi’ distribuito Sony Music per Vertigo in collaborazione con Asian Fake, con la produzione di Matteo Domenichelli. Il 30 settembre 2022 esce il nuovo singolo ‘Un amore’ distribuito da ADA Music Italy che anticipa il nuovo album completamente autoprodotto.

Le cose che non ti ho detto è il nuovo singolo di Federico Fabi sulle piattaforme digitali per ADA Music Italy e in radio dal 28 ottobre. Il brano è una sinfonica e intima dedica alla propria sorella in cui emergono negli arrangiamenti gli ascolti che più hanno influenzato il cantautore romano degli ultimi mesi: “Paul” dei Big Thief, “Nebraska” di Bruce Springsteen e “Heroes” di David Bowie.

Federico Fabi

Federico Fabi spiega così il brano:

Musicalmente è uno dei pezzi più arrangiati dell’album, con un ritornello che cresce ogni volta che si ripete fino ad arrivare ad un’esplosione di suoni sul finale. La canzone è il dialogo di una sorella che racconta di sé stessa al fratello, mettendosi a nudo completamente per la prima volta. 

Di sé racconta:

Mi chiamo Federico Fabi, ho ventisette anni e vivo nella periferia di Roma. La musica non è mai stata nei miei piani, è capitata e basta. Negli ultimi tre anni sono usciti due album e ho fatto qualche concerto in giro per l’Italia. Nel mentre lavoro come direttore in una libreria, vivo da solo, cucino poco e soprattutto non ho animali dato che riesco a badare a malapena a me stesso.

Antonio Sorrentino “canta ancora” al Trianon Viviani

Lo Scugnizzo elegante” è il titolo della serata d’onore dedicata ad Antonio Sorrentino, che si terrà domani, venerdì 28 ottobre, alle 21, al Trianon Viviani.

A distanza di ventiquattro anni dalla prematura scomparsa, è ancora vivo il ricordo di questo artista di Forcella. Questa serata – nata in collaborazione con il comitato Rinascita di Forcella – non vuole commemorare Antonio, ma ricordarlo, da protagonista, in un vero spettacolo, proprio nel teatro del suo quartiere.

Tanti colleghi e amici lo racconteranno e interpreteranno le canzoni del suo repertorio, con il contrappunto della proiezione di video che ripercorreranno le fasi salienti della sua intensa seppur breve carriera, che aveva debuttato, a soli sette anni, nella compagnia di Nino Taranto, Rosalia e Beniamino Maggio, per poi affermarsi sulla scena musicale e teatrale.

Antonio Sorrentino “canta ancòra”

L’omaggio si aprirà con l’ascolto di un brano inedito, recentemente ritrovato, interpretato dallo Scugnizzo elegante: Canto ancòra dello stilista e autore Sally Monetti.

Con la conduzione di Tiziana De Giacomo, parteciperanno Romeo BarbaroAngelo Di GennaroTony FaielloMario MaglioneFrancesca MariniMassimo MasielloCiccio MerollaAntonella Morea, i Paese mio bello (l’ensemble costituito da Lello GiulivoGianni LamagnaAnna Spagnuolo e Patrizia Spinosi, con Michele Bonè e Paolo Propoli), Ida RendanoGino RivieccioBrunella SeloMaddalena Sorrentino e Marco Zurzolo, con Sal EspositoGiovanni Pelella e gli Allerija. Interverranno Renato Marengo e Gino Aveta. L’orchestra Sud in sound sarà diretta da Aniello Misto e Gennaro Franco.

Completano la locandina della serata, organizzata da Jesce sole, la direzione artistica di Peppe Ponti, la regia di Pino Sondelli e la supervisione generale di Claudio Niola. La realizzazione televisiva è curata da Sud promotion di Maurizio Palumbo. L’illustrazione è di Petra Scognamiglio.

Museo Irpino: proseguono gli appuntamenti

Giovedì 27 ottobre alle 17.30 nella Sezione Scientifica del Museo Irpino si parlerà di scienza e di radiotecnica attraverso una visita speciale. Tra radio, microfoni, valvole amplificatrici e altoparlanti, i visitatori conosceranno infatti la figura di Nicola Vanni, irpino appassionato di radiotecnica e non solo, proprietario di un celebre negozio di elettronica di Avellino. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione ScienzaViva.
Si prosegue Venerdì 28 Ottobre alle 18.00 a Palazzo della Cultura con la presentazione del libro A volte la neve di Maria Consiglia Alvino, inizialmente prevista per sabato 29 ottobre e anticipata al venerdì 28 per esigenze dell’autrice.

Percorsi d'autunno al Museo Irpino
Romanzo di esordio di Maria Consiglio Alvino, che racconta la storia di tre ragazzi cresciuti nello stesso paese e accomunati dallo stesso destino, quello di aver lasciato la propria terra d’origine (e i propri affetti). Ambientato in un paese immaginario dell’Irpinia, i protagonisti, ognuno a suo modo, affronteranno il loro viaggio di ritorno combattendo con il proprio senso di inadeguatezza, il mistero dell’amore, le miserie interiori, i fantasmi delle vite possibili, la paura della morte. Modera l’incontro Leonardo Festa con Laura Polzone e Maria Chiara Pizza.
Nell’ambito della programmazione autunnale si ricorda inoltre che sono attualmente in corso
3 mostre.
Da sabato 22 ottobre e fino al 31 Gennaio 2023 è visitabile nella Biblioteca provinciale “Sostituiamo la nostra mente ai nostri occhi. Manoscritti, documenti e libri di Giovanni Verga (1922-2022) a cura del prof. Toni Iermano in collaborazione con la Biblioteca e con il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Fino al 30 novembre al Complesso monumentale Carcere Borbonico è aperta al pubblico la mostra Caleidoscopio Friburgo, una collettiva di 22 artisti di diverse nazionalità uniti in un unico grande progetto espositivo a cura di Andrea B. Del Guercio, organizzato dalla Provincia di Avellino, in collaborazione con Montoro Contemporanea e con la direzione organizzativa di Gerardo Fiore.
Infine, nella Sezione Archeologica del Museo Irpino è visitabile fino al 5 novembre la mostra fotografica In Itinere a cura di Filippo Barbaro.
L’ingresso alle mostre e agli eventi è libero e gratuito.

Claudia Coli torna in una fiction targata Rai

L’attrice Claudia Coli torna in una fiction targata Rai. Sarà infatti lei a interpretare Luciana Castellina in “Romanzo Radicale” di Mimmo Calopresti (una coproduzione Rai Fiction e Italian International Film), docu-film con protagonista Andrea Bosca nei panni di Marco Pannella, che andrà in onda (in prima serata) su Rai3 l’11 novembre.

Luciana Castellina ha avuto un ruolo di spicco nella politica italiana (e non solo), sia come parlamentare comunista che come eurodeputata.

Il suo con Marco Pannella è sempre stato un rapporto caratterizzato dall’incontro-scontro, come si racconta nel film che ha tra i suoi momenti salienti il Referendum per il divorzio nel 1974, che vide i due su posizioni opposte.

«Pannella e compagni avevano avuto il merito di allargare i confini della politica oltre la fabbrica e la chiesa, includendovi anche la cucina e la camera da letto» – dice Luciana Castellina nel film – «Era delicata, anzi una sciagura per la donna se non ci fosse stata la riforma del diritto di famiglia, visto che non garantiva alla donna di poter restare in casa. L’impostazione di Pannella era per l’individuo e la sua libertà, che però si gode in modo diverso se sei povero e sei ricco. Le rassicurate erano solo le donne borghesi».

Di recente Claudia Coli ha partecipato al film “Eravamo bambini” di Marco Martini (prodotto da Wildside, Minerva Pictures e Vision Distribution).

Claudia Coli

Claudia Coli: biografia

Claudia Coli si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Genova, completa la sua formazione in Francia allo Studio Pygmalion e in Italia presso il Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi. Debutta in palcoscenico arriva nel 2000 al Teatro di Genova nello spettacolo “I reverendi” con la regia di Jerzy Stuhr. Nel cinema esordisce in un ruolo da protagonista nel film “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini, selezionato al Festival di Cannes, nella sezione Un certain regard. Seguono spettacoli teatrali per la regia di Valerio Binasco quali “Il gabbiano” di Cechov (nel quale interpreta Nina e Cara professoressa di Ljudmila Razumovskaja). Nel 2003 viene candidata al Premio Ubu come Nuova attrice (under 30). Torna al cinema con “Il fuggiasco” di Andrea Manni tratto dal romanzo di Massimo Carlotto. Nel 2004-2005 interpreta Liliana Ungari nella miniserie televisiva “Amanti e segreti 1-2” di G. Lepre Rai 1.

Nel 2005 il regista Patrice Chéreau la sceglie nel film “Gabrielle”, dove recita in lingua francese al fianco di Isabelle Huppert: per la sua performance viene selezionata alla candidatura dei César come “Nouvelle Espoir femminin”. Nel corso degli anni, sempre in cinema, lavora con Renato De Maria, Francesco Falaschi, Marina Spada, Maria Sole Tognazzi, Eros Puglielli e Tony D’Angelo in “Calibro 9”.

In televisione, sempre per la regia di Renato De Maria, prende parte al serial “Medicina generale”. Sul piccolo schermo seguono lavori con Francesca Archibugi (“Renzo e Lucia”), e fiction come “Raccontami”, “L’uomo della Carità” (con Giulio Scarpati), “L’allieva”, “Provaci ancora Prof”, “1992” con Stefano Accorsi, “Don Matteo 10”, “Non Uccidere” e altri.

Tornando al teatro, nel corso degli anni è stata Natasha nelle “Tre sorelle di Čechov” per la regia di Massimo Castri, ma ha anche firmato una sua ideazione assieme al musicista Arturo Annecchino dal titolo “La signorina Else… e di alcuni piccoli valzer” tratto da Arthur Schnitzler. È poi stata la protagonista femminile della commedia brillante “Cercasi tenore” con Gianfranco Jannuzzo e ha lavorato con Nikita Michalkov, V. Malosti, P. Maccarinelli e altri. Ha recitato con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in “Frost/Nixon” e” Afghanistan Il Grande Gioco- Enduring Freedom” prodotto dal Teatro dell’Elfo di Milano.

Claudia lavora come insegnante alla Scuola Civica Paolo Grassi – Summer School ed è docente alla scuola di cinema ICMA, Michelangelo Antonioni. Tiene inoltre laboratori di recitazione su temi monografici, spettacoli teatrali e film.

Angélique Cavallari al Cineteatro Farina di Foggia

Il 28 ottobre Angélique Cavallari sarà al Cineteatro Farina di Foggia (un cinema d’essai) per la proiezione de “La nuit”, pluripremiato mediometraggio di Stefano Odoardi (che ha partecipato a vari festival internazionali come International Toronto Woman Festival, Cult Movies International Film Festival ecc) di cui è protagonista insieme ad Alessandro Intini.

Angélique interpreta l’artista Lelé, che all’inizio del racconto vediamo alle prese con un concerto e alla fine declamare delle poesie: sia le musiche che le composizioni poetiche portano la firma dell’attrice e fanno parte di “Collection A” (collezione poetica realizzata in collaborazione con Alexis Bret).

In occasione della proiezione Angélique farà anche un reading con le sue poesie, sia edite che inedite.

L’evento è organizzato dal Rotari Club di Foggia e dal collettivo Mediante.

Nel frattempo l’artista sta preparando un nuovo volume di poesie e ha iniziato a comporre altre soundtracks ultracontemporanee poetico – onirico – elettroniche con un nuovo collaboratore negli studi parigini.

Sta anche realizzando dei podcast, in cui legge delle poesie da lei scritte o scelte. Il focus scelto sono le poetesse che, nel mondo, si sono impegnate per la pace e che hanno trovato nella poesia il modo di dar voce e sublimare fatti e sentimenti a volte inenarrabili.

Continua naturalmente anche la sua attività come attrice: lo scorso novembre ha infatti ultimato le riprese di “Dark Matter” di Stefano Odoardi, un thriller (coproduzione italo-olandese) che la vede nei panni di Elena, una donna misteriosa che riserverà non poche sorprese allo spettatore. Un ruolo non facile, sul quale ha lavorato molto spingendosi ancora una volta oltre i suoi limiti.

Il film uscirà nelle sale italiane nei prossimi mesi.

Angélique Cavallari

Angélique Cavallari: chi è?

Recentemente Angélique Cavallari è stata l’invitata d’onore del prestigioso Film Festival di Alexandria d’Egitto per i paesi del Mediterraneo, dove in passato fu membro di giuria nonchè Presidente di giuria. Per l’occasione lei ha scritto una Ode, un omaggio poetico alla città di Alexandria, ma anche all’arte, al cinema, alla bellezza e alla resistenza.
Il poema è stato letto dalla stessa Angélique al Teatro Opera della prestigiosa Biblioteca Alessandrina durante la cerimonia di chiusura e ha ottenuto così tanto successo da essere stato stampato e appeso nell’importante sede dei critici letterari e degli scrittori d’Egitto, al Cairo.

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