Cultura

La zattera di Géricault inaugura la nuova stagione del Teatro San Ferdinando

La zattera di Géricault con la regia di Piero Maccarinelli inaugura il 27 ottobre la nuova stagione del Teatro San Ferdinando.
In scena (in ordine di apparizione) Lorenzo Gleijeses, Francesco Roccasecca, Claudio Di Palma, Nello Mascia, Anna Ammirati.

Al Louvre, di fronte alla “Zattera della Medusa” di Géricault, c’è sempre una gran fila. Il naufragio della nave Meduse si deve all’imperizia del suo capitano. A bordo della zattera c’erano all’inizio 147 persone. Il giorno del salvataggio erano rimasti vivi in 15.

Uno di loro pubblicò un resoconto della loro odissea denunciando inefficienze e incompetenze. Ne nacque un affaire politico tale da mettere in imbarazzo la monarchia francese appena risalita al trono dopo la disfatta napoleonica nel 1815.

L’originale testo di Carlo Longo segue il percorso dell’artista ma al contrario. Dall’esposizione dell’opera terminata si risale alla sua giovinezza ai complicati rapporti con gli zii in un percorso esistenziale e artistico di grande fascino.

La zattera di Géricault

La zattera di Géricault: trama

Nel 1819, il ventottenne Théodore Géricault espone al Salon di Parigi un gigantesco dipinto dal titolo La zattera della Medusa.

L’opera diventa subito uno scandalo politico per l’aperta accusa di inefficienza verso la monarchia appena restaurata. Il dipinto raffigura i naufraghi abbandonati su di una zattera, al largo delle coste del Senegal, dal vigliacco e incompetente comandante della nave, messo a capo della “Meduse” unicamente per la sua passata fedeltà alla monarchia.

Ma quella Zattera non rappresenta solo la Francia alla deriva dopo la caduta di Bonaparte o la terribile agonia dei superstiti al naufragio della fregata Meduse, ma il naufragio della vita stessa dell’artista, in una storia d’amore proibita e disperata. Al Louvre di fronte alla Zattera della Medusa di Géricault c’è sempre una gran fila.

Il naufragio della nave Meduse si deve all’imperizia del suo capitano. A bordo della zattera c’erano all’inizio 147 persone. Il giorno del salvataggio erano rimasti vivi in 15. Uno di loro pubblicò un resoconto della loro odissea denunciando inefficienze e incompetenze.

La bellezza rimasta è il nuovo romanzo di Roberta Zanzonico

Dal 4 novembre 2022 sarà disponibile in libreria e negli store digitali “La bellezza rimasta” (Morellini), il nuovo romanzo della scrittrice Roberta Zanzonico.

Commenta l’autrice:

Da medico psichiatra, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di tante vite. Quel che più mi ha colpita nella loro narrativa è stata la fragilità (e il coraggio di affrontare una vita incerta nonostante questa). Ne “La bellezza rimasta”, si parla di questa comune fragilità, sia essa imposta dalla malattia o dalla semplice condizione umana. Quella che ci spinge a non vivere il presente e rintanarci in una vita immaginaria. La fragilità che ci fa rifugiare nella nostalgia, che ci svuota la memoria delle parti spiacevoli, che ci spinge a cercare nella vita la semplicità e non il significato. Nel mio romanzo però si parla anche del coraggio di chi decide di vivere una vita vera nonostante tutto.

La bellezza rimasta: trama

La Signora Chiara è una donna anziana che da ormai dieci anni vive nel passato poiché afflitta da una condizione che non le permette più di formare nuovi ricordi. Solo le memorie precedenti alla malattia sono preservate. Una condizione singolare, causata da anni di abuso di alcol, con un risvolto inatteso: permette, a chi parla con la Signora Chiara, di tornare indietro a un momento nel tempo in cui la vita era sembrata gentile. La donna non ricorda, per esempio, che Gioacchino, l’unico figlio del Signor Morbidelli, è guercio poiché ha perso il senno e in un episodio psicotico si è strappato via un occhio. Giacché la Signora Chiara ignora la realtà presente, continua a chiedere al padre, di quel figlio bello e promettente di pochi anni prima. Mentre la gente del paese sogghigna alla vista del Signor Morbidelli, la donna è l’unica a riservargli la stessa cortesia di una volta. Sarà così che l’uomo si troverà a cercare la smemorata nella speranza di rivivere attraverso lei i giorni andati.  A uno a uno, gli abitanti del paesino si siederanno al tavolo della Signora Chiara per ricevere la stessa consolazione: tornare indietro a quando si era (o si pensava di essere) felici. Non è forse più semplice tornare indietro che andare avanti?  Eppure, la memoria, come alcuni capiranno con amarezza, è un posto alimentato più dall’immaginazione che dalla realtà, che rischia di anestetizzare e infine intrappolare i più vulnerabili, così da precludere loro la possibilità di vivere ancora.

La bellezza rimasta di Roberta Zanzonico

Roberta Zanzonico: chi è?

Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.

Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la

Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.

Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la UCLA, dove insegna nella facoltà di Medicina e nel Dipartimento di Psichiatra. Oltre alla medicina, le sue passioni sono la musica e la scrittura. Ad Aprile 2019, pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Ensemble: Blu Stanzessere. Sempre per Edizioni Ensemble, pubblica due racconti: Agnese e l’Azione nel 2020 e El Niño nel 2021.

 L’opera è stata pubblicata in accordo con l’agenzia EditReal di Michela Tanfoglio.

Sud Top Wine: i vini della Campania premiati

Sono 69 i vini migliori del Sud Italia selezionati dalla prestigiosa giuria di Sud Top Wine tra oltre 600 etichette provenienti da Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna.

La Commissione del concorso ideato e organizzato da Cronache di Gusto, composta da Daniele Cernilli (Doctor Wine – presidente della Commissione), Stephen Brook (Decanter), Robert Camuto (Wine Spectator), Andreia Debon (Bon Vivant) e Federico Latteri (Cronache di Gusto) – ha degustato i vini suddivisi in 23 categorie e individuato i vincitori premiati nell’ambito di Taormina Gourmet presso l’Hotel Villa Diodoro a Taormina, alla presenza dei giurati e dei giornalisti presenti all’evento e di Gino Colangelo, dell’agenzia americana Colangelo & Partners, partner del concorso Sud Top Wine.

Sud Top Wine 2022

Sud Top Wine, ecco i vini della Campania premiati 

Taurasi Docg

Taurasi Docg Alta Valle 2017 – Colli di Castelfranci

Taurasi Docg Sant’Eustachio 2017 – Boccella

Taurasi Docg Riserva Scorzagalline 2015 – Fonzone

Greco di Tufo Docg  

Greco di Tufo Docg Riserva Vigna Laure 2020 – Cantine Di Marzo

Greco di Tufo Docg Riserva Vallicelli 2020 – Colli di Castelfranci

Greco di Tufo Docg Riserva Grancare 2020 – Tenuta Cavalier Pepe

 

Fiano di Avellino Docg

Fiano di Avellino Docg Riserva Alessandra 2013 – Di Meo

Fiano di Avellino Docg 2020 – Guido Marsella

Fiano di Avellino Docg Alimata 2018 – Villa Raiano

 

Vini bianchi campani a base di Falanghina

Campi Flegrei Dop Falanghina Cruna Delago 2021 – La Sibilla

Campi Flegrei Dop Falanghina Vigna Astroni 2018 – Cantine Astroni

Campi Flegrei Dop Falanghina Luce Flegrea 2021 – Cantine del Mare

 

Vini bianchi campani (varie Doc e Igt)

Paestum Igp Greco Elea 2019 – San Salvatore 19.88

Cilento Doc Fiano Licosa 2021 – Il Colle del Corsicano

Irpinia Doc Fiano 2021 – Il Cortiglio

 

Vini rossi campani (varie Doc, Docg e Igt)

Terre del Volturno Igp Pallagrello Nero Tralice 2019 – Il Casolare Divino

Irpinia Doc Aglianico 2019 – Antica Hirpinia

Paestum Igp Rosso Mèrcori 2017 – Francesca Fiasco

 

La giuria di Sud Top Wine ha evidenziato come negli anni stia cambiando in maniera evidente l’approccio del consumatore internazionale verso i vini italiani. C’è grande curiosità e interesse verso i vitigni autoctoni, rispetto ad un recente passato in cui venivano privilegiati vini dal carattere più internazionale. In generale la qualità media del prodotto è nettamente in crescita e i vini si presentano come più autentici e sempre più territoriali. Si registrano progressi sui rosati, con la presentazione anche di vecchie annate, a dimostrazione che le cantine cominciano a credere su questa tipologia in maniera più incisiva. Un quadro, insomma, molto interessante, che delinea un futuro sempre più importante per i vini del Sud Italia.

Un villaggio natalizio per promuovere le festività a Napoli

Christmas Village sarà l’evento di punta del periodo natalizio in programma a Napoli e si svolgerà alla Mostra d’Oltremare dall’ 1 al 18 dicembre 2022.

La manifestazione, organizzata dalla società Eventitalia srl presieduta da Martina Ferrara, animerà il periodo precedente il Natale realizzando un vero e proprio villaggio nordico per trasportare i visitatori, di ogni età, nell’atmosfera magica delle festività di dicembre-gennaio. L’appuntamento si pone l’obiettivo di divenire attrattore turistico per la città metropolitana di Napoli.

Saranno oltre 5.000 metri quadri, che si sviluppano all’aperto nel viale delle 28 Fontane del quartiere fieristico napoletano di Fuorigrotta, ad ospitare il Villaggio costituito dalle classiche casette in legno, da aree d’intrattenimento, giochi, un palco musicale posto alla base del gruppo marmoreo del teatro Mediterraneo e tanto altro.

Christmas Village 2022 Napoli

Afferma Martina Ferrara, ceo di Eventitalia:

Ho voluto realizzare questo progetto per trasformare sogni in realtà e realizzare nel cuore di Napoli il più grande Christmas Village mai visto in Campania. Per diversi anni ho avuto la possibilità, durante i miei viaggi, di visitare villaggi simili nelle maggiori capitali del Nord Europa rimanendo sempre affascinata dall’atmosfera che creavano e sugli effetti turistici che producevano. Per questo motivo ho deciso, sfruttando la mia attività imprenditoriale, di realizzare questa visione positiva nella mia città avvalendomi della migliore location strutturale possibile e di una event creator di assoluta qualità come Cira Lombardo.

La nota professionista, che ha firmato il progetto esecutivo del percorso di luci, colori, animali fantastici, decorazioni, alberi multicolor e scenografie natalizie straordinarie, ha immaginato anche la definizione degli spazi esterni che saranno illuminati dalle luci sugli alberi guidando i visitatori, che entreranno dall’ingresso di Piazzale Tecchio, in un mondo incantato.

Il progetto, sostenuto dalla Mostra d’Oltremare di Napoli, rientra anche in una azione di impegno sociale come ha spiegato la consigliera delegata Maria Caputo:

Ospitare il Christmas Village alla Mostra d’Oltremare significa offrire alle famiglie un luogo da vivere per avvicinarsi al Natale nella giusta atmosfera, grazie ad una particolare e suggestiva scenografia delle nostre aree esterne. Anche in questo caso Mostra d’Oltremare, al fianco della sua attività fieristica e congressuale, mantiene un forte impegno sociale soprattutto verso i più piccoli, in un’oasi verde unica nel suo genere e, soprattutto, sicura e nel cuore della città”.

Tra novità e allestimenti non mancheranno sorprese al Christmas Village 2022, sia sul palco musicale, con interpreti di livello internazionale, sia nell’area food dedicata alle leccornie natalizie, con i prodotti alimentari tipici del periodo.

Presenti i maggiori e migliori brand aziendali nostrani: dai produttori di gelati, dolci e graffe, ma anche laboratori, alimentari e di decoupage, per i piccolissimi ospiti. Una pista di pattinaggio in ghiaccio e un’area giochi completeranno le zone intrattenimento che affiancheranno l’area commerciale composta da circa 100 casette in legno con affascinanti proposte commerciali legate, appunto, al periodo del Natale.

La manifestazione Christmas Village sarà aperta dal 1° al 18 dicembre dal lunedì al venerdì con orario 16.30-21.30, mentre il sabato e la domenica dalle 11.30 alle 23.30.

La foresta vergine. Pensare Napoli

Nel solco del progetto dedicato a Raffaele La Capria, al cui centro è lo spettacolo Ferito a morte, adattato da Emanuele Trevi dal romanzo omonimo, per la regia di Roberto Andò, il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale promuove il ciclo di incontri denominato “La Foresta Vergine. Pensare Napoli”.

La metafora che attraversa il romanzo è lo spunto per riflettere sulle aspettative di Napoli e su cosa è cambiato da allora, una riflessione che investe le attese e l’immaginario della città. Sul palco del Teatro Mercadante, di volta in volta, si alterneranno Erri De Luca, Diego De Silva, Alessio Forgione, Goffredo Fofi, Valeria Parrella, Viola Ardone, Maurizio De Giovanni, Wanda Marasco, Ruggero Cappuccio, Silvio Perrella.

La Foresta Vergine è come la malafede. Immagina che Napoli sia la Foresta…

Che uno di noi, in questa Foresta, completamente solo, voglia conservare la sua indipendenza, il suo carattere e insomma il suo io autentico. Voglia conservarlo svilupparlo o modificarlo senza interferenze deformatrici immune dalla sopraffazione inevitabile e corruttrice dell’ambiente, che sta lì a bocca spalancata, pronto a ingoiarlo. […] Non si può resistere da soli a una Foresta […] Perdi tutto il tempo, tutte le energie a districartene, ti esaurisci così. Poi non hai la forza per fare nient’altro.

Raffaele La Capria, Ferito a morte

A completamento del progetto dedicato a Raffaele La Capria, al cui centro è lo spettacolo Ferito a morte, adattato da Emanuele Trevi dal romanzo omonimo, per la regia di Roberto Andò, il Teatro di Napoli, in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival, promuove un ciclo di incontri denominato La Foresta Vergine. Pensare Napoli. La metafora che attraversa il romanzo è lo spunto per riflettere sulle aspettative di Napoli e su cosa è cambiato da allora, una riflessione che investe le attese e
l’immaginario della città.

La foresta vergine. Pensare Napoli

La foresta vergine. Pensare Napoli: i prossimi incontri

Viola Ardone – Fabrizio Coscia | 21 novembre 2022 ore 18.00
Valeria Parrella – Simona Boo e Marco Messina 99 Posse | 12 dicembre ore 18.00
Maurizio De Giovanni – Enzo D’Errico | 23 gennaio 2023 ore 18.00
Alessio Forgione – Goffredo Fofi | 13 febbraio 2023 ore 18.00
Ruggero Cappuccio – Pierluigi Razzano | 27 febbraio 2023 ore 18.00
Silvio Perrella – Ottavio Ragone | 20 marzo 2023 ore 18.00
Diego De Silva – Massimiliano Virgilio | 3 aprile 2023 ore 18.00
Wanda Marasco – Francesco De Core | 8 maggio 2023 ore 18.00

La stagione delle meraviglie irpine: la seconda edizione

Dopo la prima edizione del 2019 che ha riscosso consensi e grande partecipazione da parte della comunità, torna la seconda edizione de La stagione delle meraviglie irpine.

Roberto Pascarella, promotore dell’evento, ha creduto fortemente in questo progetto da amante del suo territorio e soprattutto da grande estimatore delle materie prime che offre l’Irpinia.

L’evento si svolgerà il 22 e il 23 ottobre al Passo di Mirabella con eventi enogastronomici, musicali e altri incontri legati all’affascinante mondo del tartufo e dei tartufai.

Domenica 23 alle 10:30 in Via Grotte (adiacente a Piazza Angrisani) alle ore 10:30 si svolgerà una gara di bellezza dei cani da tartufo. Alle 11:30 presso Contrada Bosco inizierà una vera e propria caccia al tartufo.

La due giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio si concentrerà soprattutto sulla conoscenza delle materie prime irpine: tartufo bianco, tartufo nero, funghi, funghi porcini, formaggi, salumi, olio d’oliva, vino e torrone.

La stagione delle meraviglie irpine non mira a diventare una sagra ma un evento che sia capace di aggregare le piccole e medie imprese che hanno investito sulla qualità delle materie prime del territorio. Le eccellenze a cui si è dato maggiore rilievo sono: i funghi porcini e il tartufo nero e bianco.

Quando parliamo di tartufo, in particolar modo del nero, siamo portati ad associare questa materia prima esclusivamente alla zona di Bagnoli Irpino mentre come ha affermato Carmine Marinelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Tartufai  della Regione Campania, le nostre zone sono ricche di tartufo e non solo di quello nero ma anche del più pregiato bianco.

Quando si parla del tartufo bianco si pensa al Bianco d’Alba considerato da sempre il re dei tartufi perché oltre ad essere il più profumato e aromatico è il più raro, difficile da trovare perché i tentativi di coltivazione sono falliti miseramente nel tempo.

Roberto Pascarella, nell’intervista, ci spiega come in alcune annate invece fosse più pregiato il tartufo bianco irpino rispetto a quello di zone più rinomate.

Il tartufo bianco, infatti, si sviluppa in modo spontaneo in un rapporto simbiotico solo con alcune piante specifiche ed è per questo motivo che raggiunge prezzi stratosferici. Il tartufo bianco irpino non è da meno, stiamo parlando in media di 2000 euro al kg.

La stagione delle meraviglie irpine nasce con lo scopo di diffondere una conoscenza genuina verso le materie prime del territorio, mostrando un mondo che non tutti conoscono e che viene, molto spesso, commercializzato superficialmente e senza passione.

Per prenotare basterà telefonare al seguente numero: 0825 44 90 65

28esimo Trofeo RiLL: risultati, premiazione e nuova antologia

Domenica 30 ottobre, alle 18:00, avrà luogo la premiazione del XXVIII Trofeo RiLL per il Miglior Racconto Fantastico, premio letterario organizzato dall’associazione RiLL – Riflessi di Luce Lunare.
La cerimonia si svolgerà all’interno del festival internazionale Lucca Comics & Games, presso la sala incontri “Giovanni Ingellis” di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).

Il Trofeo RiLL è uno dei maggiori concorsi letterari italiani per racconti fantastici. Possono partecipare al premio storie fantasy, horror, di fantascienza e, in generale, ogni racconto sia (per trama e/o personaggi) “al di là del reale”. A ogni edizione partecipano stabilmente più di 300 racconti; nel 2022 i testi ricevuti sono stati 371, scritti da più di 300 autori e autrici, residenti in Italia e all’estero.
Il Trofeo RiLL è patrocinato da Lucca Comics & Games, che da sempre ospita la premiazione.

Nel corso della premiazione sarà presentata l’antologia “Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”: ventesima uscita della collana “Mondi Incantati”, che pubblica ogni anno i migliori racconti del Trofeo RiLL e di SFIDA (altro concorso bandito da RiLL). Il libro, curato da RiLL, è edito da Acheron Books. La copertina è firmata dall’illustratrice Valeria De Caterini.
“Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” propone anche la sezione RiLL World Tour, che dal 2013 ospita i racconti fantastici premiati nei concorsi esteri con cui il Trofeo RiLL è gemellato: il premio Visiones (Spagna); il premio Ataegina (Portogallo); la NOVA Short-Story Competition (Sud Africa); la Horror Flash Fiction Competition (Australia).

28esimo Trofeo RiLL: risultati, premiazione e nuova antologia

Trofeo RiLL: i vincitori

“Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” include tredici racconti.
Aprono il volume le cinque storie premiate del XXVIII Trofeo RiLL, selezionate dalla giuria del concorso, composta da scrittori, giornalisti, accademici, esperti e autori di giochi:

Vincitore del XXVIII Trofeo RiLL: Quel signore in salotto, di Nicola Catellani (Carpi, Modena)
Una ghost-story dei nostri giorni, scritta con tale naturalezza da accentuare l’empatia verso i personaggi. Si parte da uno spaccato di vita familiare, con le ansie e le preoccupazioni quotidiane comuni a molti di noi; in questo contesto il soprannaturale si fa strada inaspettato, senza ricorrere a effetti speciali, ma semplicemente sedendosi nel tranquillo salotto di un’anziana signora.

Secondo Classificato: nonmorto, di Marta Bonaventura (Londra, Gran Bretagna)
Un racconto sui non morti, molto ben sviluppato e nel quale un nucleo doloroso sottende l’invenzione fantastica. Dopo un avvio quasi investigativo, l’orrore si afferma come colpa e ripristino dell’equilibrio. Quasi un omaggio a Poe.

Terzo Classificato: Il funerale dell’assassino, di Nelson Nazzicari (Lodi)
Una storia dura e cruenta, una sorta di frammento di un’ambientazione (un’Italia futuristica?) che si intuisce molto articolata, nella quale emerge con forza lo scontro fra istituzioni laiche e religiose. Per certi aspetti, un racconto a tesi, che vuole scuotere i lettori.

Quarto Classificato: Still life, di Riana Rocchetta (Imola, Bologna)
Il racconto di una notte di festa in cui i defunti escono dalle tombe per vivere un effimero momento di nostalgia, rimpianto o vendetta… ma il grottesco si fa garbato e l’orrore è solo uno sfondo per la narrazione, mentre la scrittura procede ironica e disinvolta.

Quinto Classificato: Il frutteto, di Giorgio Smojver (Padova)
Un racconto evocativo e coinvolgente, che si svolge a Messina nel XIII secolo. L’ambientazione italiana è ben utilizzata, e molto apprezzabile è la forma linguistica, che usa arcaicismi con efficacia, risultando scorrevole e mai forzata. Le tre voci narranti si alternano in modo convincente, fino all’epilogo.

Sempre durante la premiazione, sarà consegnato il premio speciale Lucca Comics & Games per SFIDA 2022, il concorso che RiLL riserva dal 2006 agli autori/ autrici arrivati una o più volte in finale al Trofeo RiLL. Il concorso deve il nome alla SFIDA che RiLL lancia con ogni edizione: scrivere una storia che rispetti uno (o più) vincoli, che cambiano ogni anno.
Nel 2022 SFIDA rende omaggio al centenario della nascita di Charles M. Schulz (il “papà” dei Peanuts, e quindi di celeberrimi personaggi del mondo del fumetto: Snoopy, Charlie Brown, Linus…) e “gioca” con il ventennale della collana Mondi Incantati, che da sempre pubblica i racconti vincitori del concorso.
La SFIDA era quindi duplice: in primis, l’incipit di ciascun testo doveva obbligatoriamente essere “Era una notte buia e tempestosa” (forse il più celebre inizio di una storia, puntualmente usato da Snoopy quando si cimentava nella scrittura); inoltre, ogni racconto doveva avere come tema: “storia di uno scrittore (o scrittrice) e del suo libro”.

I quattro racconti vincitori di SFIDA 2022, selezionati da RiLL, sono pubblicati nell’antologia “Quel signore in salotto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”. Uno di essi sarà insignito con il premio speciale Lucca Comics & Games.
Si tratta di:
– L’uomo lince, di Andrea Galla (Torino)
– La fromula magica, di Nicola Catellani (Carpi, Modena)
– Libro delle piogge, di Cristiano Montanari (Modena)
– Loop, di Alessandro Izzi (Gaeta, Latina)

Lo stand di RiLL a Lucca Comics & Games 2022 è il numero CAR 109 di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).
L’antologia “QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” sarà disponibile presso lo stand RiLL, insieme agli altri libri curati da RiLL.

Le poesie di Titina De Filippo musicate da Brunello Canessa

Il Trianon Viviani propone “Filumena, in arte Titina. La musica nelle parole”, il concerto con le canzoni di Brunello Canessa che ha musicato poesie della zia Titina De Filippo.

Punto di equilibrio tra le forti e conflittuali personalità dei fratelli Eduardo e Peppino, dopo il ritiro dalle scene, a causa del suo cuore malato, Titina De Filippo concentrò la sua creatività su altre arti, come la pittura e la poesia. Proprio da qui, dai suoi versi malinconici, nasce questo concerto, ideale continuazione della tradizione della canzone napoletana nata spesso dall’incontro di un poeta e di un musicista.

Le poesie di Titina De Filippo musicate da Brunello Canessa

Brunello Canessa: chi è

Brunello Canessa, nipote della grande artista scomparsa, musicò negli anni ‘90 una ventina di sue poesie, all’epoca raccolte in una compilation prodotta da Gino Aveta per le edizioni Curci nella quale, a interpretare i brani, furono chiamati artisti del calibro di Lina Sastri, Ron, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Nino Buonocore, Lino Vairetti, Leopoldo Mastelloni, Riccardo Pazzaglia e, più recentemente, Fiorella Mannoia. In questo spettacolo Canessa, artista fra i più attivi della scena underground partenopea, fa di nuovo sua questa opera interpretando i brani dal vivo, con alcune “incursioni” recitate, per una sorta di concerto/racconto dedicato al mito di Titina.

Sul palco, Susanna Canessa (violoncello e voce), Ingrid Sansone (voce recitante), Giorgio Pinto (voce recitante), con la partecipazione di Lino Vairetti degli Osanna. Con loro i musicisti Marco Corcione (piano), Roberto Giangrande (basso), Francesco De Laurentiis (violino) e Leopoldo Brancaccio (batteria).

Prodotto da Brunello Canessa official e i Due della Città del Sole, il concerto sostiene le attività del Rotary club Pozzuoli.

C’est la vie è uscito il nuovo singolo dei Motelnoire

La rock band Motelnoire torna in radio e nei digital store con il singolo C’est la vie, brano scritto insieme a Tiziano Motti (co-producer) e che farà parte dell’album in uscita a fine 2022. La canzone è prodotta da Luca Venturi per On the set, con distribuzione Artist first, registrata, mixata e masterizzata da Danilo Di Lorenzo @MoonHouse recording a Milano. Arrangiamento e produzione MotelNoire.

Il videoclip, diretto da Carlo Battillocchi (supporto tecnico Marco Romeo) è stato girato a Milano.

La band:

C’est La Vie e’ il risultato così come il racconto della profonda relazione tra noi MotelNoire e quella splendida “cherie”: Milano.

Una meravigliosa ed elegantissima signora che tutti abbiamo amato e continuiamo ad amare alla follia, dal primo momento fino all’ultimo ballo, essendone figli ed orfani al tempo stesso, inghiottiti dal suo caos ma dipendenti dallo stesso, ogni qualvolta ci si allontana anche per pochi istanti.

MotelNoire

MotelNoire: chi sono

I MotelNoire nascono nel 1999 nelle periferie di Milano ed a quell’epoca la musica per loro rappresentava tutto. Sul finire degli anni ’90 Milano era paragonabile ad una vera e propria giungla, sempre più caratterizzata dalle nuove tendenze e dove le mode che arrivavano da oltreoceano imperavano un po’ ovunque… i locali e i club erano gremiti e fumanti, sempre colmi di gente e l’attenzione era soprattutto rivolta alla musica “live” e vi erano concerti praticamente ad ogni angolo della strada.

Ed è proprio in quel periodo lì che MotelNoire muovono i primi passi, dalle periferie della zona sud di Milano, suonando varie cover nei club limitrofi, ma di lì a breve il bisogno sempre più crescente di “dire la loro” è andato a sfociare in vere e proprie canzoni inedite. Incidono molti provini, girando per tanti studi di registrazione, in un periodo in cui si lavorava ancora e solamente con tecnologia analogica e si registrava su nastro (ancora non c’era stato l’avvento del digitale…), pertanto gli studi di registrazione avevano costi molto alti, a dir poco quasi proibitivi per dei giovani come loro.

La musica oggi per i Motelnoire si può quasi definire come “un’astronave del tempo”: lungo il proprio cammino hanno attraversato suoni e stili musicali diversi, passando dal Rock al Pop, dal Punk degli anni Settanta fino all’Hard Rock, dal Blues ma senza disdegnare il Jazz, tutto questo fino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti, dopo tanti anni impiegati nel mondo del professionismo con Artisti del panorama nazionale e internazionale quali Federico Zampaglione – Tiromancino, Jake La Furia dei Club Dogo, Gary Wallis (Pink Floyd, Duran Duran, Tom Jones), Nathan East (Eric Clapton, ecc.), Rockets, Luca Carboni solo per citarne alcuni, decidono nel 2016 di racchiudere tutto il loro passato nell’album “On Tv”, edito per Sony Music.

I MotelNoire da sempre sono molto attivi anche per quanto concerne l’attività live; molteplici sono le collaborazioni che si sono susseguite nel tempo con Artisti come le Vibrazioni (due Tour nazionali all’attivo), Lacuna Coil, Rival Sons, e molti altri.

Tutto questo va oggi a concretizzarsi nel loro prossimo lavoro discografico: un vero e proprio “Diario di bordo”, nel quale i MotelNoire hanno annotato tutti i loro trascorsi musicali e grazie al quale sono in grado oggi di condividere tutte le esperienze vissute fino ad ora, che è previsto in uscita nel periodo prenatalizio, sulla label on the set e con la distribuzione capillare di Artist First, grazie alla persona di Luca Venturi, che li sta seguendo artisticamente ormai da diverso tempo.

Celebrazioni per il Centenario della morte di Giovanni Verga

Sabato 22 Ottobre, in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga, la Biblioteca Provinciale “S. e G. Capone” organizza due eventi speciali con il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.
Alle ore 17.00 nella Sala Penta il prof. Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, terrà una lezione dal titolo: “Il mondo non può esser diverso da quello che è”. Ritratto di Giovanni Verga (1922-2022).
Alle ore 18.30 nelle sale della “Capone” sarà aperta al pubblico la Mostra documentaria e bibliografica:
“Sostituiamo la nostra mente ai nostri occhi?”.
Manoscritti, documenti e libri di Giovanni Verga (1922-2022), Biblioteca provinciale “S. e G. Capone” Avellino a cura del prof. Toni Iermano con la stretta collaborazione del personale della Biblioteca Provinciale.

Percorsi d'autunno

Il percorso espositivo si propone di offrire in particolare al mondo della Scuola un profilo letterario e critico di Giovanni Verga attraverso i preziosi manoscritti autografi delle novelle La lupa e Cos’è il re, entrambe edite nella “Rivista Nuova” prima di essere pubblicate rispettivamente nelle raccolte Vite dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883), il carteggio tra il maestro siciliano e lo scrittore verista Carlo Del Balzo (1853-1908), rare prime edizioni (Drammi intimi, Novelle rusticane, Pane nero, Il marito di Elena per citarne alcune), giornali e riviste del tempo tratti dalla rigogliosa Emeroteca della “Capone”, edizioni apparse nel Novecento, testi di critica letteraria, tra cui quelli di alcuni dei più significativi studiosi dell’opera verghiana ad iniziare da Luigi Russo e Giacomo Debenedetti.
Documenti e opere esposti contribuiscono a definire anche i rapporti tra Giovanni Verga con famiglie e scrittori della provincia di Avellino.

Il carteggio con Carlo Del Balzo, iniziato nel 1879 e protrattosi fino al 1897, attesta una relazione intellettuale e umana significativa che trova la sua consacrazione nella collaborazione di Verga alla “Rivista Nuova”, fondata e diretta dal letterato di S. Martino V.C. (1879-1881), all’ambientazione del romanzo Il marito di Elena (1882) ad Altavilla Irpina e ai riferimenti alla città di Avellino contenuti nella prima versione di Tigre reale (1875).
La Mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2023.
L’ingresso agli eventi è libero.

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