Cultura

Beauty: il nuovo singolo di Rayan Seventeen17

Dopo un’incredibile serie di release di successo, sfociata nelle oltre 10 milioni di views su YouTube e nell’iconico videoclip di “Barbie” – con protagonista la splendida Carlotta D’Este -, Rayan Seventeen17 torna nei digital store con “Beauty”, il suo nuovo singolo.

Il brano, scritto dallo stesso artista romagnolo e prodotto da Paolo Paone, è una dedica d’amore a cuore aperto posata sull’intreccio armonico tra il bianco e nero dei tasti di un pianoforte e l’incalzare di un beat delicato e avvolgente, meravigliosa analogia tra i ricordi che attraversano i pensieri dell’autore – «non mi basti più dentro i pensieri» – e lo scandire, il sussulto ritmato del suo cuore, sospeso tra malinconia, passione e dubbi- «cerco il motivo del perché il mio cuore non si illumina» -.

In un sorprendente susseguirsi di rimpianti e desideri, il testo mette in luce un’autentica e profonda analisi di se stessi, scandagliando senza maschere né orgoglio ogni vibes che pervade e permea la dimensione emozionale di un sentire che si interroga, ponendosi quesiti e trovando sempre e solo un’unica risposta, la vivida speranza di un riavvicinamento con colei che, nonostante lo scorrere del tempo – «ti cerco da mesi» -, resta e vive «più sotto, nell’anima».

Beauty è il terzo inedito del mio secondo album in lavorazione, il sequel di “Baby” e “Barbie”. Tutti e tre i pezzi, sono dedicati alla stessa persona. “Beauty” parla di quella volta che “fumavamo coockies”, di quando l’ho rivista ad un party e l’ho riaccompagnata a casa. Insieme a “Barbie”, è il brano a cui tengo di più, perché le storie che racconto sono in perfetto sync con quello che sto vivendo in questo momento.

Una forma canzone che dona forma a ciò che a volte le parole non sanno e non possono descrivere, profilando sogni, sentimenti e quelle falle, quei vuoti interiori, che come e vere e proprie crepe nella parte più intima di noi, interrompono il fluire naturale e disinvolto di ciò che siamo, imponendoci di riflettere, di fare i conti con tutte quelle fragilità – «solo come sopra i Go-Kart» – e quelle ferite – «nel torace ho cicatrici delle bitches» – che spesso ci portano ad agire in netto contrasto con la nostra vera essenza – «ho tutte le donne mio hermano, tranne quella che amo» -, per la paura di essere giudicati – «se una parte di me va in pezzi, non mostro quel lato» -, da chi ci circonda, ma soprattutto, da noi stessi.

Uno spaccato autobiografico, indirizzato, come le due precedenti release, alla stessa musa ispiratrice – accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto dall’eleganza figurativa di Marco Cobianhci – reso identificativo ed emblematico grazie alla sensibilità e alla finezza compositiva di Rayan Seventeen17, supportato dalla sua capacità di trascendere dalla mera narrazione personale, per abbracciare l’universalità delle emozioni umane.

Rayan Seventeen17

Rayan Seventeen17

Rayan Seventeen17: biografia

Rayan Seventeen17, pseudonimo di Rayan Ramfar, è un cantautore italiano nato a Bologna il 17 Maggio 1996. Appassionato di musica fin da bambino, nel 2017 dà il via alla sua carriera artistica da indipendente, pubblicando una serie di release che gli consentono di farsi conoscere e apprezzare da pubblico e critica e di affinare abilità compositive ed espressive.

Brano dopo brano, grazie ad una capacità unica di rendere universali emozioni ed esperienze personali, trasponendole in testi suggestivi ed emblematici, supera le 10 milioni di visualizzazioni su YouTube e, nel 2021, pubblica l’omonimo debut album, composto da 15 tracce che ne riconfermano attitude, carisma e sensibilità autorale. Al disco, fanno seguito “Baby”, “Barbie” e “Beauty”, apripista del suo secondo progetto full length, la cui uscita è prevista nel corso dei prossimi mesi.

Aspro dei Little Boys

Esce, a meno di due mesi di distanza dal primo inedito “My Love”, il secondo singolo dei Little Boys, Power Rock duo di Bergamo, dal passato policromo e con un futuro gremito di tinte forti.

Aspro (Engine Recors / Believe), questo è il titolo, sarà disponibile in tutti i negozi digitali al partire dal 1 aprile.

Aspro è il sapore che ti presenta la vita, è la sfaccettatura della tua personalità, è la dissonanza che si crea fra ciò che vorresti e ciò che in realtà hai.

Aspro è quella altisonanza necessaria che ti permette di interagire con la parte più narcisista di te.

Si diventa Aspri – per intenderci – adottando una serie di meccanismi di difesa atti a respingere l’elemento disturbante: mi renderò disgustosa così da ferirti, Aspra per respingerti… anche se, alla fine, l’Aspro rimane un gusto per veri intenditori e c’è sempre chi se ne innamora.

Little Boys

Little Boys

Little Boys: biografia

I Little Boys sono un Power Rock duo nato nell’inverno del 2020 in Giappone, dopo una scommessa su un volo aereo: Elle (Laura) alla chitarra/voce ed Esse (Sergio) alla batteria. Non lasciano dichiarazioni in merito al loro rapporto: amici, fidanzati, fratelli?

Amano il blues e il rock’n’roll, e questo vi basti.

L’infatuazione per il sound vintage li porta a “Sotto il mare recording studios” di Verona, dove per il loro primo album registrano sedici pezzi su nastro da 2” con Ampex 24 tracce.

Incidono così in presa diretta la loro attitudine rock, le influenze delta blues e l’arroganza acid-punk. Il risultato è l’omonimo Little Boys: un disco pieno di verità, polvere e sudore.

Il loro modo di comporre segue uno paradigma rigido, dove vige un minimalismo d’altri tempi che impatta naturalmente anche sull’immagine, con la predominante del bianco e nero. Pacato, tranquillo, introverso, giudizioso: Esse.

Irrequieta, estroversa istrionica ed egocentrica: Elle.

Tutto tranne l’essenziale tra noise rock e psichedelia

Il suono ruvido e il canto forbito di Davide Cusumano sono la cifra stilistica dei Di Viola Minimale. I quattro elementi della band, orgogliosamente made in Sicily, danno vita al nuovo progetto discografico, una raccolta di sei brani pubblicata il 18 marzo 2022.

Il viaggio inizia nell’estate del 2019 sulla scia della radio fantasma russa UVB-76 che dal 1973 continua a trasmettere un segnale simile ad un ronzio sempre uguale a sé stesso. I pensieri si diramano stimolando la composizione dei primi testi.

Dappoi i brani si impregnano di paesaggi densi di ricordi sovietici, quelli a nord dell’Ucraina, dove la natura si è riappropriata del suo spazio trovando il modo di reagire alla distruzione. In quel caso, il cambiamento è stato repentino, necessario, dettato da un evento scatenante.

Proprio mentre i Di Viola Minimale producono i brani che faranno parte di Tutto tranne l’essenziale, il mondo è costretto a piegarsi a un nuovo cambiamento. Radicale, spaventoso, su scala globale. Ora le canzoni si muovono all’interno di ambientazioni parallele ma accomunate da notevoli analogie, come attraversando un ponte spazio-temporale che collega idealmente aprile 1986 e marzo 2020.

Non è un caso se Radionuclidi sentimentali inizia con due voci che si sovrappongono, quella del messaggio di evacuazione della città di Pripyat nel 1986 e l’altra dell’allora premier Giuseppe Conte nel 2020, né se Tutto il frastuono della sospensione propone dei campioni di UVB-76, contestualmente al concetto di indebolimento del pensiero umano, e Giocattoli (stanchi) russi è il brano d’apertura del disco, o ancora se Ganzfeld e Scoby hotel fotografano degli scenari di vita circoscritta dentro le mura domestiche. Non è un caso se, parafrasando l’aforisma di Oscar Wilde “niente è più necessario del superfluo”, questo nuovo lavoro in studio prende il nome di Tutto tranne l’essenziale.

Sei brani che i Di Viola Minimale hanno composto e registrato tra l’estate del 2019 e l’autunno del 2021. Ciascuna traccia con una propria identità forte, rappresentata mediante una diversa illustrazione realizzata ad hoc da Alessandro La Cognata. Il suono è curato da Carlo H. Natoli con missaggio e mastering effettuati presso il Rooftop Studio di Londra.

Di Viola Minimale

Di Viola Minimale

Un progetto discografico ricco e dalla personalità spiccata e chiara, ricercato. Così come i due lavori precedenti, che affrontano anch’essi il tema del cambiamento ma con approcci differenti. Testi affilati, musiche funzionali al messaggio da trasmettere, espliciti i riferimenti alle lean production. Il 17 aprile 2015 esce Niente fascino, il cui risultato finale è quasi riconducibile a un manuale che promuove il cambiamento come unica soluzione possibile ad una crisi sistemica.

Un percorso interiore e profondo, intimo e tendente all’ottimismo caratterizza invece La dinamica degli addii, pubblicato l’8 dicembre 2018. Le ambientazioni verdeggianti dei paesaggi della copertina rispecchiano l’umore proattivo dell’album che tuttavia si conclude l’attimo prima del cambiamento. Con la volontà di indagare tematiche fortemente legate al “sé” e l’impatto emotivo lasciato a composizione e arrangiamenti che funzionano efficacemente, i Di Viola Minimale rappresentano una delle scintille più brillanti dell’attuale panorama underground italiano con dinamiche e situazioni musicali in cui perdersi e ritrovarsi a seconda della necessità e che lasciano ottimi spunti per live di livello, durante i quali concedersi ulteriori sperimentazioni. Ancora un punto messo a segno in una carriera on stage da vent’anni.

Di Viola Minimale: biografia

Di Viola Minimale nasce a Ragusa nel marzo 2004 da un’idea di Davide Cusumano (autore e compositore dei brani) che avvia il progetto artistico con l’obiettivo di fotografare emozioni, percezioni e fatti vissuti nel quotidiano. Col tempo la band ha goduto dell’alternarsi di diversi musicisti, sino a giungere all’attuale formazione con Andrea Sciacca (batteria e percussioni), Davide Cusumano (chitarra e voce), Giulio Di Salvo (chitarra) e Salvo Pepi (basso). Insieme danno vita a performance cariche di energia anche quando il progetto si esprime attraverso ballate destrutturate, a tratti psichedeliche.

Stilisticamente riconducibili ad una fusione tra noise rock, psichedelia e forma canzone, i Di Viola Minimale hanno sempre proposto pezzi propri, alternando spettacoli live a produzioni in studio, sperimentando ininterrottamente nuove soluzioni stilistiche che li hanno portati a musicare anche uno spettacolo teatrale. Dopo cinque lavori in studio ed altrettanti videoclip, il 18 marzo 2022 vede la luce Tutto tranne l’essenziale.

Quinto appuntamento con il libro di Matteo Claudio Zarrella

L’Associazione Equilibri aps, nata per promuovere il territorio, la cultura ed il patrimonio librario, comunica che lunedì 11 aprile 2022, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del Comune di Cesinali (AV), si terrà il quinto appuntamento della rassegna Un libro al mesededicata alla presentazione di volumi redatti da autori locali.

In occasione dell’inizio della Settimana Santa, l’incontro sarà dedicato al volume “Quid est veritas? Il dramma della passione e morte di Cristo”, di Matteo Claudio Zarrella, magistrato, già presidente del Tribunale di Lagonegro, e grande appassionato di cultura locale.

L’opera, edita da D’Amato editore, riprende il dramma della passione e morte di Cristo che, utilizzando le parole dell’Autore, è «destinato a ripetersi e soffre a star chiuso in un libro», che pone al lettore molti interrogativi e fornisce molti spunti di riflessione.

Quid est veritas?

Il libro Matteo Claudio Zarrella

Ad accompagnare l’Autore nella narrazione delle ultime fasi della vita di Cristo e, in particolare, del suo processo, ci saranno Don Vittorio Ferrara, parroco di Cesinali, e Adriano Maffeo, avvocato e docente all’Università di Napoli “Federico II”.

Parteciperà al confronto anche il Gruppo d’arte drammatica e sperimentale Carmine Fernando Venezia di Cesinali che, con il coinvolgendo di un’intera comunità, tiene viva la messa in scena del rito degli ultimi istanti della vita di Nostro Signore.

A moderare l’incontro, sarà Leonardo Festa, docente di storia e filosofia.

Uragano – Un film di Broadway di Nicolò Marangoni

In radio e negli store digitali “Uragano – Un film di Broadway” (Senza Dubbi/Believe), il nuovo singolo del cantautore Nicolò Marangoni, una ballad intensa che unisce il cantautorato della nostra tradizione con le sonorità pop più moderne.

Il brano (produzione, mix e master Take Away Studios), che fa parte del disco “In qualche altra vita”, porta anche le firme di Davide Marchi ed Andrea Pelliciari. Il regista del videoclip, online sempre dall’8 Aprile, è Riccardo Sammartini (Samma).

Questo primo album, uscito il 25 Marzo, nasce da una percezione molto forte e presente nella vita dell’artista di avere come lasciato qualcosa, qualcuno da qualche parte nel mondo, nel tempo. Le canzoni hanno una funzione di mantenere uno spiraglio aperto di una porta, dove quel poco che ci è dato vedere, immaginare e ricordare, è un altrove appartenente ad un’altra vita che però è sempre vicina, reale, tangibile, insomma che in qualche modo ci appartiene, a volte anche molto di più di quella di ogni giorno. Ogni parola vuole essere così un tentativo di rimarcare come dei passi sulla neve, di mantenere una traccia o come di lanciare delle sonde nel passaggio dei secoli e vedere se qualcuno risponde.

Nicolò Marangoni:

Uragano è una storia d’amore e rivoluzione, o meglio di un amore rivoluzionario. Un amore che se ne “frega” del mondo, delle mode, un amore che mi mette a nudo con sincerità già dalle prime strofe, quando gli confido cosa mi manca, cosa mi fa paura. Un amore come un film, come appunto un uragano, che arriva inaspettato e se ne va con violenza, perché tutti gli adii in qualche modo sono violenti.

Nicolò Marangoni

Nicolò Marangoni

Nicolò Marangoni: biografia

Nicolò Marangoni nasce a Noventa Vicentina il 5 febbraio del 1999. Il suo percorso artistico ha inizio con lo studio della chitarra acustica e successivamente del pianoforte all’età di 14 anni.

Con questi due strumenti inizia così a scrivere le sue prime canzoni. Nel 2016 inizia la collaborazione con il produttore Simone d’Eusanio (turnista e arrangiatore per alcuni cantanti italiani) con cui cresce sia artisticamente che personalmente. Sempre nel 2016 partecipa alla scrittura del libro collettaneo “La mia prima volta con Fabrizio De Andrè”, con prefazione di Dori Ghezzi.

Nel 2019 inizia a lavorare sulle nuove canzoni con lo studio Take Away di Modena fino alla recente realizzazione del suo primo album, in uscita il 25 marzo 2022. Nel maggio del 2020 firma un contratto di distribuzione con Believe, con la quale pubblica i singoli “Flaubert”, “La tua stanza piena di fiori”, “La geografia dei nostri sguardi” e “A Torino”. Nel 2021 viene selezionato per partecipare al concorso Universal per autori “Genova per voi”, con cui conosce diversi discografici e autori del panorama attuale, conclusosi con una esibizione live al Teatro Della Tosse di Genova e in diretta streaming sui canali della Siae.

Le canzoni per Nicolò sono una resistenza al disordine, una porta aperta su un’altra vita lontana che sente di aver vissuto o verso la quale, forse, sta andando. In contemporanea al suo percorso artistico sta studiando “Scienze dello spettacolo” presso l’università di Padova, dove attualmente vive.

Music For The Music – A LoveTrip Of Rockalvi Festival 2008/2021

Rockalvi è il nome di un festival che si svolge in provincia di Napoli ma anche il marchio con il quale il local promoter Peppe Guarino, infaticabile appassionato di musica di qualità, da oltre tredici anni organizza rassegne live diventando un punto di riferimento per i migliori eventi di “musica altra” che si svolgono in Campania. 

In occasione del suo ultra-decennale Rockalvi ha pensato di raccogliere in una compilation canzoni che testimoniano l’affetto che gli artisti dimostrano nei confronti di un lavoro accurato, colmo di spirito indipendente e che rivolge la sua attenzione alle attività sociali. Dopo oltre 300 concerti organizzati è arrivato il momento della prima produzione discografica e non poteva essere che una compilation con una parte dei musicisti che, grazie a Rockalvi, in questi anni sono stati in tour a Napoli e provincia.

Con ben 36 brani la compilation, pubblicata sia in formato doppio Cd-digipack, gode di nomi illustri del panorama nazionale e internazionale con sei inediti e ventotto chicche sonore di: 
Downtown Boys24 GranaEterea Postbong BandRezophonicPlatonick DiveLibera VeloJoyCutDinosauriCesare Basile (con un inedito), The TrickDriftmachineSycamore AgeHugo Race (con un inedito), FojaPick A Piper (con un inedito), Plan De Fuga, ...A Toys OrchestraThe Notwist,  Marco Messina & Sacha Ricci (99 Posse), Almamegretta(P)itchAnchorsongAmor FouPerdurabo & ShrammLili‘A67K-Conjog (con un inedito), Joasihno, EPO, Tim McMillanSaroosMr. SillaGnut (con un inedito), Elli De MonBol&SnahMarco Sica & Luigi Ferrara (con un inedito).


L’obiettivo della Compilation è arrivare al pubblico sensibile che ancora una volta vorrà partecipare al folle sogno che coniuga Musica e Beneficenza a sostegno dell’Associazione Camilla La Stella che brilla Onlus. Con la convinzione che promuovere la condivisione di una passione e la generosità verso gli altri possano renderci capaci di vibrare all’unisono, trovando una via d’uscita alla velocità di questi nostri tempi cupi e ossessivi.

Nato da un’idea di Peppe Guarino il Rockalvi è una moderna e impavida fenice. Dai festival ai grandi e piccoli club, da un parcheggio di provincia di Napoli (Calvizzano) alla grande metropoli partenopea, dal mare al verde di tanti angoli campani, il Rockalvi ha sempre ripreso i suoi voli alla ricerca di cuori da mischiare. Quelli degli artisti, giunti da tutta Italia e anche da più lontano, degli addetti ai lavori, del pubblico. Una storia lunga 13 anni che approda a questa raccolta che suona come un album di ricordi e come un invito a scegliere di schierarsi sempre dalla parte delle cause giuste, soprattutto per i momenti duri del periodo pandemico che ha imposto una stasi forzata anche al settore Musica.

Non ci sono parole giuste o adatte per descrivere tutto l’Amore che è racchiuso in questa compilation che mira a sostenere il progetto “Musica per la Musica” dell’associazione Camilla la Stella che Brilla Onlus.

Dopo tanto supporto ricevuto dal mondo della Musica, il Rockalvi ha voluto ricambiare unendosi alle tante voci di un settore che si sta rialzando dopo lo stop imposto dalla pandemia. 
Con la vendita della compilation, infatti, si mira a sostenere i progetti dell’associazione e, tra questi, quello di creare con i proventi ricavati, la creazione di borse di studio per l’incisione di musica inedita presso l’Auditorium Novecento di Napoli. Un modo concreto per aiutare gli artisti emergenti che non hanno avuto nessuna possibilità di esprimersi per due lunghi anni.
 

Oggi, più che mai, Rockalvi rompe il silenzio e invita a prendersi il tempo per viaggiare, traccia dopo traccia, in quei luoghi sospesi che le canzoni sanno inventare per chiunque voglia esplorarli.
Un po’ troppo sognatori? Un po’ ingenui a mettere in piedi un progetto come questo? I promotori non sanno fare altrimenti! Perché? Il senso ci sembra di poterlo davvero raccontare con le parole di Cristiano Godano, un grande amico del Rockalvi.

“Noi, puri e candidi o un po’ colpevoli
Per voglie che ardono

Noi cerchiamo la bellezza ovunque”

 (Bellezza – Marlene Kuntz)


Un ringraziamento Speciale a Camilla, la nostra stella che ci ha indicato la strada dell’amore, lungo la quale abbiamo amato la vita in modo più completo.

Music For The Music – A LoveTrip Of Rockalvi Festival 2008/2021: Tracklist

Rockalvi

Rockalvi


CD 1

1 24 Grana – Le Abitudini
2 Downtown Boys – Work
3 Eterea Postbong Band – Timecracker INEDITO
4 Rezophonic – Rezo Squad
5 Platonick Dive – Polaroids
6 Libera Velo – ‘O Mare Nun So ll’Onne
7 JoyCut – Wireless
8 Dinosauri – Uno Splendido Disastro
9 Cesare Basile – Sara e il Fiume  INEDITO
10 The Trick – Dinner Of Fools
11  Driftmachine – Call Mr. Moriba
12 Sycamore Age – A Maze
13 Hugo Race – Shining Light (Demo) INEDITO
14 Foja – Buongiorno Sofia
15 Pick A Piper – Sea Tunnels  INEDITO
16 Plan De Fuga – When I First ( Ghost Track )
17 A Toys Orchestra – Lub Dub
18 The Notwist – Object 5
19 Marco Messina & Sacha Ricci – Dancing In The Depth  INEDITO

CD 2
1 Almamegretta feat. Horace Andy – Just Say Who
2 (P)itch – Breakfast and Stars
3 Anchorsong – Ceremony
4 Amor Fou – La Stagione Del Cannibale
5 Perdurabo & Shramm – Don’t Tell Me What To Do
6 Lili – Ritornare
7 ‘A 67 – I Colori
8  K-Conjog – Mosh Pit  INEDITO
9  Joasihno – Grounds
10  EPO – Appriesso ‘e Stelle
11  Tim McMillan – The Caravan
12  Saroos – Tatsu Jam
13  Mr. Silla – Holding On
14  Gnut – Dint’a Capa Mia ( Demo Version ) INEDITO
15  Elli De Mon – Confession
16  Bol&Snah – The Sidewalks
17 Marco Sica & Luigi Ferrara – 54VVF-1B in Dub  INEDITO

L’associazione Camilla la stella che brilla ONLUS nasce a dicembre 2008, a seguito di una grande gara di solidarietà che ha visto partecipi tante persone nella raccolta fondi per la piccola Camilla affinché le fosse possibile sottoporsi alle terapie necessarie per la sua riabilitazione.

Questo grande amore per Camilla spinse i suoi  genitori ed alcuni amici a contraccambiare dedicando il loro tempo ad aiutare anche altri piccoli bambini speciali. Da allora tanti passi sono stati fatti, gli amici sono aumentati e creando una rete meravigliosa che ha fatto comprendere che solo Uniti si può…Tutto!

Presentazione del libro “Puglia” del giornalista Riccardo Riccardi

Sabato 9 aprile, alle ore 18, nelle Scuderie del palazzo Pannone Ferrara di Bitonto – piazza Marconi 16/20 – sarà presentato il libro di Riccardo Riccardi “PUGLIA – Viaggio nelle dimore storiche” (Adda Editore); un evento patrocinato dal Consiglio Regionale della Puglia, dal Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto e dalla casa editrice.

Introdurrà e modererà il giornalista e presidente del Centro Ricerche di Bitonto, Marino Pagano, il quale converserà con l’architetto e autore, Cristiano Chieppa; il direttore Archivio Diocesano, Stefano Milillo e con l’autore del libro, Riccardo Riccardi.

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti-covid e in piena sicurezza. Per l’accesso all’evento sarà necessario essere muniti di green pass e mascherina FFP2, secondo le disposizioni vigenti.

Puglia di Riccardo Riccardi

Puglia di Riccardo Riccardi

La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l’identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza.

La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia.

Spesso i beni storici artistici – castelli, palazzi, ville, masserie – sia pubblici sia privati vengono visti, nell’immaginario collettivo, come lussuose dimore poste sia nel cuore sia limitrofi dei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario viene associata a quella di un ricco e fortunato “signore”.

La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l’amore per l’arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia. Come nel resto del “bel Paese”, e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un’antica dimora è complessa e comporta l’opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione.

È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l’economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile, rappresenta infatti una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza.

Riccardo Riccardi

Riccardo Riccardi

Riccardo Riccardi: biografia

Riccardo Riccardi, saggista e giornalista barese, studioso di Storia economica e sociale del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, da anni indaga sugli aspetti poco analizzati della storia pugliese e lucana e, chiaramente, del Mezzogiorno d’Italia.

Ha pubblicato: I Pomarici – Storia di un’antica famiglia meridionale, Levante Editore, Bari 2003 e 2006; L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia(1835-1861), Congedo Editore, Galatina 2007 e 2010; Album Lucano – Famiglie, personaggi e immagini ritrovate, Antezza Editore, Matera 2008; Una famiglia borghese meridionale – I Porro di Andria, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2013; Spezierie e Farmacia in Terra di Bari, Adda Editore, Bari 2015; Riscatto materano – La vocazione del “fare” della borghesia cittadina, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; Matera – Breve storia della città dei “Sassi”, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; La Dinastia Ulmo – Un viaggio sospeso nel tempo tra Matera, Taranto, Martina Franca, Castellaneta, Locorotondo, Ottaviano e Napoli, Edizioni dal Sud, Bari 2019; Lucania Felix, Lilit Books, Montescaglioso 2021; Puglia, Viaggio nelle dimore storiche, Adda Editore, Bari 2021.

Collabora con le riviste storiche ed economiche: “Risorgimento e Mezzogiorno” del Comitato di Bari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento; il magazine dell’associazione internazionale Wine Fashion Europe; il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Pasqua al Villaggio delle Uova di San Martino Siccomario

Conto alla rovescia per la Pasqua 2022 al Villaggio delle Uova: tre giorni di giochi, laboratori creativi, natura, divertimento.

Protagonista delle attività in programma nel week-end di Pasqua e Pasquetta la Caccia alle Uova: dal 16 al 18 Aprile, bambine e bambini si scateneranno in una curiosa caccia al tesoro alla ricerca delle uova colorate che gli organizzatori avranno nascosto nell’ampio parco che caratterizza la struttura. Aiutati da alcuni indizi, i piccoli potranno trovare sorprese, giochi, caramelle, cioccolatini.

Pasqua al Villaggio delle Uova

La tradizione della caccia all’uovo si perde nella notte dei tempi.

Infatti già nel 700 d.C. alcune popolazioni anglosassoni avevano iniziato a chiamare Easter il periodo primaverile che promuoveva nuova vita e fertilità con la protezione della dea Eostre, dea della rinascita. Stati Uniti e paesi nordici, nel periodo che precede la Pasqua, usavano celebrare la dea raffigurandola come un coniglio: Eostre-Easter dona uova alle persone per simboleggiare la nascita di una nuova primavera.

PuraVida Farm ha voluto portare questa originale tradizione anche da noi, nel suo parco situato alle porte di Pavia: il Villaggio delle Uova ogni settimana si anima di iniziative a tema, giochi, laboratori didattici e creativi: bambini e bambine potranno inoltre destreggiarsi su trattorini elettrici ed a pedali, sulle macchine elettriche a gettoni, i pedalò, giocare nella casetta del mais e sui gonfiabili. Gli artisti in erba potranno mettere alla prova la propria creatività e decorare gli incarti delle uova di Pasqua in un singolare laboratorio creativo proposto ogni fine settimana.

Nella tre giorni di Pasqua non mancheranno, inoltre, il Museo Ovopinto di Civitella del Lago (Terni) le cui creazioni, in trasferta per l’occasione, verranno esposte in una singolare mostra; il Museo dell’Oltrepò, diretto da Simona Guioli, presente con una selezione delle collezioni di botanica, zoologia, paleontologia, archeologia, mineralogia. E ancora, la Croce Rossa Italiana che sarà presente con la sua ambulanza: gli operatori saranno impegnati non solo nelle attività di soccorso al pubblico ma anche in giochi, animazione e prove a tema assistenza, guidando piccoli e grandi alla scoperta di cosa fa e come opera la CRI.

Nel parco anche un mercatino dove acquistare prodotti tipici locali brandizzati Puravida Farm, tra cui le Uova di Pasqua. Parte dell’incasso derivato dalla vendita delle uova sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana, sede di Pavia.

Una Pasqua all’insegna della vita all’aria aperta, dinamica e piena di cose da fare: per placare i morsi della fame, messa a dura prova da tanta attività, all’interno del parco si potrà scegliere tra street food presso i vari corner presenti o i piatti tipici del territorio e le pizze del ristorante  La Lanca interno alla struttura.

L’ingresso al Villaggio delle Uova (12 euro)  è gratuito per i bambini da 0 a 3 anni.

Data la specificità del Villaggio, in caso di forte maltempo, la manifestazione verrà annullata e i biglietti rimborsati.

Lo staff del Puravida Farm ha pensato anche alle scuole offrendo la possibilità di una visita ludico-didattica dedicata, durante la settimana per i bambini dai 3 ai 14 anni.

Sono previsti due pacchetti: il primo, dalla durata di mezza giornata, comprende la visita alla fattoria dei nostri animali, un laboratorio ricreativo, l’accesso alle aree giochi e la visita alla mostra; il secondo, invece dalla durata di una giornata, comprende la visita alla fattoria dei nostri animali, due laboratori, l’accesso alle aree giochi e la visita alla mostra.

Al Trianon Viviani, l’ “Ossessione napoletana” di Maria de Medeiros e Mauro Gioia

Dopo il grande successo di Noa, un’altra artista internazionale salirà sul palcoscenico del Trianon VivianiMaria de Medeiros, l’attrice e cantante portoghese – nota in particolare per la partecipazione al cast stellare di Pulp fiction di Quentin Tarantino, premiata con la coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia –, al suo debutto alla regia in Italia.

Venerdì 8 e sabato 9 aprile, alle 21, e domenica 10 aprile, alle 18, Maria de Medeiros e Mauro Gioia daranno vita alla prima assoluta di “Ossessione napoletana”, uno spettacolo musicale, scritto dagli stessi due artisti.

Ossessione napoletana, spettacolo musicale di Mauro Gioia e Maria de Medeiros in prima assoluta – venerdì 8 e sabato 9 aprile, ore 21; domenica 10 aprile, ore 18:00.

Ossessione napoletana

Ossessione napoletana

Ossessione napoletana: trama

Che ci fa una star internazionale nello studio polveroso di una televisione privata napoletana?

Lei è una diva del cinema, lui il sostituto di uno storico presentatore locale.

Il loro incontro, per un’intervista quasi impossibile nella trasmissione cult Ossessione Napoletana, segna il ritorno dell’attrice a Napoli, città nella quale ha lasciato trascorsi e passioni.

Lei è l’attrice, cantante e regista Maria de Medeiros; lui il cantante e attore Mauro Gioia. Insieme danno vita a uno spettacolo spiazzante, nel quale i ruoli vengono sovvertiti e dove persino il pianista, Giuseppe Burgarella, ha molto da dire.

Tra domande irriverenti, che mettono a confronto il maschile e il femminile, lo spettacolo si dipana tra testi di Susan Sontag e James Joyce, e canzoni, con classici napoletane e brani di Chico Buarque, Clementino e della stessa de Medeiros.

In campo musicale ha realizzato tre album come cantante.

Lo spettacolo è prodotto dal Trianon Viviani in accordo con Hetzel Productions Paris. Il visual è di Giovanni Ambrosio.

Ossessione napoletana segna il debutto italiano di Maria de Medeiros alla regia e il ritorno dell’attrice sulle scene nazionali.

L’attrice e regista portoghese – tra teatro e cinema – e cantante, è stata premiata come miglior attrice con la coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia per il film Três irmãos di Teresa Villaverde (1994). Ha interpretato, tra l’altro, la scrittrice Anaïs Nin nel biopic Henry & June di Philip Kaufman (1990), accanto a Uma Thurman, il ruolo di Fabienne, la fidanzata di Butch Coolidge (interpretato da Bruce Willis), in Pulp fiction di Quentin Tarantino (1994) e ha dato vita al personaggio di Eleonora Fonseca Pimentel nel film di Antonietta De Lillo Il resto di niente (2003).

Morimondo in Musica: magia e musica nel borgo medievale

Si inaugura il 10 aprile l’edizione 2022 di Morimondo in Musica, rassegna concertistica che porta la magia della musica in questo incantevole borgo medioevale a pochi passi da Milano.

La direzione artistica è a cura di Polimnia Cultura, associazione culturale senza scopo di lucro (attiva sul territorio nazionale e internazionale dal 2009, con sede legale a Milano e operativa a Ozzero – Mi).

L’idea di Antonietta Incardona, presidente dal 2010, è quella di promuovere, divulgare e valorizzare l’espressione musicale e artistica a livello regionale, nazionale e internazionale, anche attraverso la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del territorio.

Musica mozzafiato, paesaggio bucolico e atmosfera sospesa nel tempo è quanto Polimnia Cultura offre al numeroso pubblico che la segue da anni.

Ricordiamo infatti che questa rassegna nasce nel 2015 con il titolo Aperitivo in Borgo e, dopo il blocco forzato causato dal Covid, riprende ancora e con più entusiasmo.

 

Morimondo in Musica vede come partners, oltre l’amministrazione comunale e la Fondazione dell’Abbazia di Morimondo, l’Associazione MEC Mercatino enogastronomico della Certosa, nato circa 14 anni fa alla Certosa di Pavia con lo scopo di far conoscere i prodotti locali ai turisti che frequentano sempre molto numerosi il famoso monastero. Da quell’esperienza, decisamente positiva, è nata la voglia di diventare itineranti e di portare il meglio dell’ enogastronomia anche in altri luoghi. Così l’Abbazia di Morimondo è stata la seconda tappa. Nel 2019 l’associazione che gestisce i mercatini ha preso il nome Arcadinoè e ha Maria Teresa Noe’ come presidente.

Morimondo in Musica 2022

Morimondo in Musica dà appuntamento tutte le seconde domeniche del mese, proprio in corrispondenza del mercatino. I turisti potranno così dedicarsi sia ai sani sapori locali della tavola e concludere la propria passeggiata ad ascoltare buona musica.

I concerti si terranno nella Sala Consiliare, che si trova all’interno del Municipio di Morimondo (Mi). L’ingresso è libero.

Ad aprire la rassegna, il 10 aprile alle ore 16.00, sarà un duo formato da Patrizia Giannone alla chitarra e Antonietta Incardona al pianoforte, che porteranno gli ascoltatori nel “Salotto viennese” eseguendo brani di Giuliani, Diabelli, Carulli e Von Call.

L’8 maggio (sempre alle ore 16.00) sarà invece la volta di un omaggio alle “Women in Jazz”: Paola Pierri con la sua suadente voce, accompagnata dalle armonie jazz del pianoforte classico di Antonietta Incardona, faranno da cornice alla lettura di racconti o aneddoti dell’attore Alessandro Ferrara.

Si chiude il 12 giugno (alle 16.00) all’insegna della “Classic Music”: ad esibirsi saranno due giovanissime promesse del panorama musicale italiano ovvero Giovanni Maccarini al violoncello con Brahms e Marco Maiello con un brano di Charlier alla tromba, accompagnati al pianoforte da Antonietta Incardona, che in questa ultima occasione eseguirà anche qualche brano del suo ultimo lavoro discografico “Immagini” (edito da Pongo Edizioni). E dato che Polimnia Cultura crede fortemente nell’incontro tra le varie forme d’arte, ha coinvolto per questo ultimo appuntamento anche l’artista Constantin Pavel, in mostra con i suoi quadri.

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