Cultura

Fortuna: un brano d’amore dal sound latino di Luis Navarro

È disponibile sulle piattaforme digitali e su Youtube il video-singolo “Fortuna” di Luis Navarro featuring Monica Sarnelli
Il cantautore, produttore musicale, pianista e vocal coach di Caserta, considerato tra i pionieri della musica latina made in Italy, torna con una ballata latineggiante in cui i due protagonisti duettano intensamente a ritmo di salsa. 

Il brano, pubblicato dall’etichetta discografica Key Music, è un ritorno discografico per il giovane e talentuoso artista marcianisano Luigi Bollito, in arte Luis Navarro, da anni rappresentante del genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano). 
Navarro ha duettato con le cantanti Francesca Alotta, Viola Valentino, lo showman Luca Sepe, e pubblicato di recente il singolo “Angel” con l’uruguaiano Alkimista Hitmaker; torna con una canzone scritta con il produttore e autore Carlo Feola e Monica Sarnelli. 

Dopo il successo di “Doje parole, con Roberta Tondelli, arriva una nuova collaborazione musicale per la cantante partenopea Monica Sarnelli, artista  sempre pronta a mettersi in gioco e a sperimentare.

luis navarro monica sarnelli

luis navarro monica sarnelli

Biografia di Luis Navarro e Monica Sarnelli

Il suo primo successo discografico “El amor que yo querria” è stato distribuito in tutta Europa da X-Energy (attuale casa discografica di LP) in compilation molto fortunate che vantavano la presenza di Pitbull, Shakira, Michel Telò e Gusttavo Lima. Altri suoi brani sono stati distribuiti da Universal Music, D:vision e Hit Mania.

Ha collaborato con la diva degli anni ’80 Viola Valentino nel remix del suo celebre brano “Comprami” e in un nuovo inedito “Aspettami questa notte”. Ha duettato in concerto con Francesca Alotta, vincitrice del Festival di Sanremo con il brano “Non Amarmi”, cantato in coppia con Aleandro Baldi. Ha tenuto concerti in Romania, Francia e Spagna. Ha cantato in quattro lingue e il suo brano “Amor” è stato prodotto in Romania dai produttori di Inna. Uno dei suoi ultimi brani, “Baila”, è stato prodotto in Colombia con il cantante colombiano Mauricio Rivera, con il quale ha anche duettato. Ha collaborato con il poeta Alessandro Tartaglione in “Patto Tra Noi”, brano che ha raggiunto e superato le 100.000 visualizzazioni su YouTube, e con lo stesso ha scritto il brano “E’ parlà”, nel quale ha duettato con il cantautore partenopeo, già partecipante al Festival di Sanremo, Luca Sepe. 
 È stato ospite in diverse trasmissioni tv, come Domenica In (Rai 1, 2002), Amici (Canale 5, 2008), Il Sabato Italiano, Uno Mattina, I Soliti Ignoti (Rai 1, 2018). Tra il 2021 e il 2022 scrive e produce due brani che promuovono il genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano): “Toda la Vida” e “Angel”, quest’ultimo scritto con il produttore uruguaiano Alkimista Hitmaker.

Il percorso artistico di Monica Sarnelli è legato alla soap televisiva di Rai 3 “Un posto al sole” per la quale interpreta – da ben venticinque anni, un vero record – la sigla ma la cantante napoletana vanta la pubblicazione di sette album (per la quasi totalità prodotti da Gigi De Rienzo, collaboratore storico di Pino Daniele), due raccolte antologiche e collaborazioni illustri con Edoardo Bennato, Little Tony, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, Sal da Vinci. Negli ultimi anni è stata protagonista dello spettacolo musicale-teatrale “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci” scritto da Federico Vacalebre. Nel 2017 ha pubblicato “Vicino a te” e nel 2018 “Tu si meglio ‘e me” (brani entrambi inediti) e nel periodo “marzo 2021/febbraio 2022” – periodo di grande attività discografica – ha pubblicato ben 4 singoli: “E’ Femmena” ed “Un Posto al Sole, in duetto con la figlia Francesca Andreano, “Un Nuovo Sud” (brano scritto dal musicista/videomaker Felice Iovino) con la speciale partecipazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, “Abbracciamo” condivisa con Mauro Spenillo e con Andrea Sannino.

Il complice di Friedrich Dürrenmatt al Teatro Mercadante

Il complice è una allegoria grottesca, com’era allegoria quella dei Viaggi di Gulliver di Swift: lo stesso Dürrenmatt si definisce «il commediografo più truce che ci sia» e aggiunge «La nostra è un’epoca del grottesco e della caricatura». Già solo la scelta di una forma allegorica fa venire la voglia di mettere in scena questo testo, anche come reazione alla moda teatrale di falso realismo o di sogni estetizzanti sfruttando gli autori classici.

Il complice di Friedrich Dürrenmatt

Il complice di Friedrich Dürrenmatt

Il complice: la trama

Nel sottosuolo di una Metropolis senza nome vive Doc, uno scienziato famoso che la crisi economica ha buttato sul lastrico (“La mia scoperta fondamentale sul problema della vita è che per una crisi economica sono finito in mezzo a una strada”); costretto a lavorare per Boss, un anziano capomafia, ha inventato una macchina per dissolvere cadaveri: “Il delitto perfetto è diventata una possibilità reale”.

Gli affari vanno a gonfie vele ma Doc e il suo necrodializzatore diventano oggetto di contesa e strumento di lotta tra interessi diversi. Nella gestione della macchina infernale, fra Boss e Doc s’inserisce il capo della polizia, Cop. Quando si scontrerà con la gigantesca rete di connivenze che domina la macchina statale, anche Cop, a suo modo cercatore di giustizia rimarrà schiacciato, e il controllo dell’apparato, con Doc come insostituibile tecnico addetto, passerà alle alte sfere dell’ordine costituito.

Il complice di Friedrich Dürrenmatt sarà in scena al Teatro Mercadante dal 31 marzo al 10 aprile.

Caffè Borbone sponsor ufficiale del contest Imago 2022 di Comicon

International Pop Culture Festival, che si terrà a Napoli dal 22 al 25 aprile 2022, lo storico concorso di Fumetto e Grafica IMAGO, nato da un’idea dello scrittore Maurizio Ponticello, che quest’anno ha uno sponsor d’eccezione: Caffè Borbone. Ed è proprio “‘na tazzulella ‘e cafè” il tema dell’edizione 2022 del contest: ai partecipanti verrà chiesto di realizzare un elaborato sul caffè inteso come rito sociale e simbolo culturale. Per l’occasione Comicon e Caffè Borbone hanno istituito il Premio Speciale “Caffè Borbone” che offrirà al vincitore uno stage presso l’ufficio grafico dell’azienda napoletana di caffè.

Caffè Borbone

Caffè Borbone

Regolamento

Termine di consegna: 9 Aprile 2022 presso la Taverna del Gargoyle.

Sono esclusi i professionisti

Il disegno deve essere originale

Premio speciale “Caffè Borbone”: lo sponsor ufficiale di IMAGO 2022, Caffè Borbone, decreterà, tramite una giuria dedicata, il vincitore di un premio speciale da loro assegnato che consisterà in uno stage presso il proprio ufficio grafico!

 Tema: ’Na tazzulella ’e cafè?

Nero, macchiato, schiumato, shakerato, freddo o, ancor meglio, corto e bollente. Ognuno la beve come crede ma la tazzina di caffè non è solamente la bevanda più amata dagli italiani perché è un vero e proprio culto che unisce il Bel Paese da Nord a Sud. Non solo, bere un espresso è tradizione, cultura e socialità aggregante. E presto se ne accorgerà pure il mondo intero poiché proprio il caffè espresso è stato candidato, all’unanimità, a “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’UNESCO. Che significa? Semplice: mantenere intatta una diversità culturale di fronte a una globalizzazione che divora e appiattisce ogni cosa.

Del caffè se ne sono già occupati letterati, poeti e musicisti, e ora tocca a voi.

Imago, quindi, chiede di realizzare un elaborato che rispecchi questo aspetto del caffè quale simbolo culturale e rito sociale. Il caffè, allora, come pretesto per stare insieme alle persone care, o per semplice piacere a fine pasto o di prima mattina: una eccellenza che aiuta tutti ad affrontare la giornata con nuove energie.

È un piacere che non si nega a nessuno, e che Napoli, dove il caffè è più rito che altrove, rimarca con l’invenzione del “caffè sospeso”. Ne sapete qualcosa?

E per voi, che cosa rappresenta il caffè? Quali ricordi, persone, situazioni o immagini rievoca anche solo il suo inconfondibile aroma? Quali ricordi, persone, situazioni o immagini rievoca anche solo il suo inconfondibile aroma?

KamAak al debutto discografico per la label INRI Classic

Il duo, fusione sinergica tra musica elettronica e musica da camera, è formato dalla violinista e performer Stella Manfredi e dal bassista e producer Luigi Castiello, e debuttano con tre brani per l’etichetta discografica INRI Classic. 

Le digital-release, che formano una trilogia con pubblicazioni cadenzate, hanno come titolo Imperfect Disconnect e rappresentano un lavoro concettuale anticipato dal primo brano “Onne“.

KamAak

KamAak


Il sound di KamAak affonda le radici nella musica classica ed attraverso la sperimentazione fonde elementi contemporanei alla tradizione. Le loro composizioni sono caratterizzate da suoni ipnotici, crescendo intensi, temi accattivanti mescolati ad un sapore pop che si evolve ed affascina.
Il loro è un lavoro di ricerca che genera composizioni evocative, elaborate nello stile tipico delle musiche da film, pubblicità, contenuti social e televisivi.

Onne” è un brano che racconta il legame che unisce l’uomo al fuoco, una connessione che avviene lungo due linee, che più volte si intersecano, creando, un unico filo conduttore, che lega i tre brani selezionati per questa prima release discografica del duo.

Partendo da campioni di voci di mercanti e di pescatori dell’aria vesuviana, si è costruito un viaggio caratterizzato da forze contrastanti che rimandano la mente ai moti marini (ONNE).

Il lavoro audiovisivo conduce lo spettatore in questo viaggio nel quale la protagonista, scortata da una anziana figura, attraversa un mare misterioso. Un video che lascia molto spazio all’interpretazione e gioca con l’allegoria:
il rosso dei capelli della protagonista richiama il magma del Creator Vesevo, l’anziana donna è una chiara citazione a Caronte nell’inferno di Dante, l’orologio donato alla protagonista dall’anziano venditore di ortaggi è un riferimento al tempo liquido di Dalì.

Ispirati dalle loro radici, territoriali e culturali, “Imperfect Disconnect” presenta elementi del territorio Vesuviano con tutto il suo fascino. L’intento è produrre musica per un viaggio sonoro durante il quale si incontrano/scontrano la potenza della natura, con la sua capacità distruttiva, e le spigolose, calde e algide ambientazioni estive e invernali che il vulcano – tra miti e leggende – ci regala da millenni. Partendo dai suoni tipici dell’Area Vesuviana inizia così un viaggio sensoriale che accompagna l’ascoltatore in luoghi visionari, onirici e distanti dal proprio essere.

Bovarismo: il nuovo singolo di Anna Castiglia e date del tour

Bovarismo: la dame que fuit la vie de la provence: Madame Bovary ovviamente, nonché l’alter ego dell’autrice Anna Castiglia si stringono indissolubilmente in un singolo con testo in italiano ma anche in francese, e ancora in una canzone pop dal retrogusto swing e jazz, con un accenno ai valzer dalla Francia. Il personaggio letterario della Bovary assume mille volti, si confonde con quello della Castiglia, per ritrovarsi ancora in quello di una Drag Queen.

Le strofe si riferiscono alla quotidianità e alla vita privata e di coppia dell’autrice che più riceve e più desidera ma non a tal punto da suicidarsi come la protagonista del romanzo francese elle s’ote la vie pour voire ca renneissance/si toglie la vita per vedere la sua rinascita.

Ad anticipare l’uscita del singolo “Bovarismo” alla mezzanotte del 24 marzo, Anna Castiglia inaugurerà anche la prima data del tour al Bike & Garage (Grosseto), tappa zero del “Bovarismo Tour” in seguito alla vittoria del premio “L’artista che non c’era”, concorso organizzato da L’isola che non c’era in collaborazione con Nuovoimaie.

Anna Castiglia: Bovarismo tour

Anna Castiglia: Bovarismo tour

Anna Castiglia: date tour

24 marzo BIKE & GARAGE (Massa Marittima, Grosseto)
25 marzo CIRISIO (Pomarance, Pisa)
26 marzo BARLUME (Marina di Carrara, Massa-Carrara)
31 marzo CINQUANTA (Pagani, Salerno)
2 aprile MAT (Terlizzi, Bari)
7 aprile VOLUME ALLA VOCE (Conselice, Ravenna)
8 aprile DRANK (San Salvo, Chieti)
3 luglio CUNICOLI FESTIVAL (Cuneo)

Anna Castiglia

Anna Castiglia

Anna Castiglia: biografia

Anna Castiglia nasce a Catania nel dicembre del ’98 in una famiglia amante dell’arte. La madre è un’ex attrice dello stabile e il padre è un famoso comico e speaker siciliano.
Comincia a prendere lezioni di chitarra classica all’età di 9 anni e di canto a 16 per poi trovare il coraggio di esibirsi live in vari locali di Catania durante gli anni del liceo.
Subito dopo si trasferisce a Torino per diplomarsi in canto, danza e recitazione alla Gypsy Musical Academy.

Tra le numerose esperienze musicali che intraprende a Torino, la più significativa è la partecipazione al _reset festival del 2020 (Off Topic)  e in particolare alla sezione _reHUB, un laboratorio che seleziona quattro progetti per lavorare con dei mentor d’eccezione: Samuel, Margherita Vicario, Eugenio Cesaro e Marina Rei. 

Successivamente, in collaborazione con _reset e The Goodness Factory partecipa all’open session in streaming delle OGR di Torino.
Ha realizzato un video live di una propria canzone nello studio di Riccardo Parravicini (Nicolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Bianco, Levante) che presto verrà pubblicato.

Si è esibita ad Apolide, tramite un progetto promosso da _reset festival e buskercase che valorizza il cantautorato femminile: “Canta fino a dieci”.
Ha avuto l’occasione di aprire i concerti di: Piero PelùGinevra e  Tre allegri ragazzi morti.
Il 27 maggio ha pubblicato il suo primo singolo “Ju mi siddriu” che denuncia in modo agrodolce l’indolenza dei siciliani i quali spesso ignorano le meraviglie e i problemi dell’Isola. Il 3 dicembre del 2021 è uscito il suo secondo singolo, “Tutto Più Rosso” in due versioni.

Il 24 marzo partirà per un tour in Italia grazie alla vittoria del premio “L’artista che non c’era”, concorso indetto da Nuove Imaie e tenutosi a Milano. 

Il 25 marzo segna così la data di uscita del primo singolo, “Bovarismo“, per l’etichetta Tippin’ Factory e distribuito da ADA Music Italy.

Lullaby è il primo singolo del producer lo-fi endly

Lullaby è un brano che nasce spontaneamente durante la session di registrazioni del nuovo disco di Clementino (in uscita per Sony il prossimo aprile) di cui endly e Paolo dei TheRivati hanno lavorato alla direzione artistica.

La canzone è una fusione di napoletano e inglese dal sound hip hop con sfumature e colori vintage. “Lullaby” si presenta come una novità nel panorama lo-fi mondiale intrecciando queste varie atmosfere e identità.
La canzone parte da un sample estratto da una delle ultime canzoni dei TheRivati, dal titolo appunto “Ninna nanna”, per trovare un beat lo-fi hip hop e arrivare alla inconfondibile voce di Achex che con una strofa in inglese rende la canzone universale.

Il videoclip è realizzato da Anartica Film con la regia di Michel Liguori e traduce in immagini l’armonia e la dolcezza del suono prodotto da endly.

Lullaby è il primo singolo del producer lo-fi endly

Lullaby è il primo singolo del producer lo-fi endly



Racconta endly:

Lullaby nasce dall’idea di creare un brano lo-fi in lingua napoletana e visto che con i TheRivati c’è un’amicizia ventennale e più volte ci eravamo promessi di collaborare, quale occasione migliore? L’aggiunta di Achex (artista con cui collaboro moltissimo) è per dare un respiro internazionale e per creare una fusione originale di lingua napoletana e inglese.

Il giorno in cui morì il sole di Yan Lianke

Le pagine del romanzo di Yan Lianke scorrono intense e visionarie come accade sempre con questo scrittore, uno dei più dotati del panorama letterario cinese: come se raccontasse le sue storie sull’orlo di una faglia che dà il capogiro, mentre la dimensione realistica si intreccia con quella simbolica e la storia della Cina rurale in cui è cresciuto si affaccia sui presagi distopici e apocalittici della contemporaneità.

Tutto avviene in un giorno lunghissimo sfinito dalla canicola, il sesto giorno del sesto mese del calendario lunare, che un delirio improvviso trasforma in una notte interminabile: nei villaggi dei Monti Funiu comincia a dilagare, al crepuscolo, un sonnambulismo contagioso, una veglia allucinata e fuori controllo in cui i desideri e i pensieri soppressi durante la disciplinata realtà del giorno prendono forma e guidano le azioni degli uomini, fino alle conseguenze più estreme.

A seguito di questi fatti, tante persone sono morte nel nostro villaggio. E tante altre sono morte nella nostra cittadina. Sui nostri Monti Funiu e nel mondo oltre le montagne, attraverso i paesaggi di sogno di quella notte, sono morte tante persone quante sono le spighe di grano che cadono sotto i colpi della falce. Miseri e avviliti, molti altri hanno continuato a vivere sulle montagne e nel mondo, numerosi come i chicchi di frumento
che germogliano nei campi. Villaggi e bambini, monti e universo: in tutti loro, gli organi interni sono come fogli di carta che avvolgono sacche di sangue annacquato. Una minima disattenzione e quegli involucri di carta possono rompersi. Il sangue può fuoriuscire. La vita può svanire come una goccia d’acqua inghiottita da una distesa arida. Come una foglia caduta in un bosco autunnale già stretto nella morsa di un gelo d’inverno.

Il quattordicenne Li Niannian è il primo ad accorgersene e l’unico a non cadere in balia del fenomeno, mentre osserva tutto con una domanda in testa che si fa sempre più impellente: il sole spunterà di nuovo la mattina? Come potrà tornare la luce, dopo quella notte di vertigini in cui il mondo si è addentrato troppo in profondità nel sogno?

Il giorno in cui morì il sole di Yan Lianke

Il giorno in cui morì il sole di Yan Lianke

Yan Lianke: biografia

Yan Lianke (1958), è considerato uno tra i maggiori scrittori cinesi contemporanei. Nato nella provincia del Henan, oggi vive a Pechino. I suoi genitori erano contadini poverissimi e non potevano permettersi di farlo studiare all’università, così lo incoraggiarano ad arruolarsi nell’esercito. Diventato scrittore di testi di propaganda, lasciò la carriera militare e nel 1979 cominciò a dedicarsi alla sua vera passione.
Negli anni ha prodotto oltre 40 opere tra romanzi, raccolte di racconti e saggi.

Anche se alcuni dei suoi libri sono stati censurati in patria, sono stati tradotti in tutto il mondo e gli sono valsi l’assegnazione, nel 2014, del Premio Franz Kafka. Ad oggi Yan continua a parlare onestamente e apertamente dell’impatto che la censura del governo, e la stessa autocensura, ha avuto sulla produzione degli scrittori cinesi.

Per nottetempo sono usciti Il sogno del Villaggio dei Ding (2011), Pensando a mio padre (2013), I quattro libri (2018), finalista al Man Booker International Prize, e Gli anni, i mesi, i giorni (2019), che ha vinto il Premio Lu Xun, l’equivalente cinese del National Book Award.

Grounded di George Brant al Teatro Mercadante

Grounded di George Brant sarà in scena dal 29 marzo al 3 aprile al Teatro Mercadante.

Messo in scena per la prima volta nel 2013, questo sconvolgente monologo ha avuto un fortissimo impatto sulla scena britannica e americana, con oltre centocinquanta allestimenti, dal clamoroso debutto al Festival di Edimburgo nel 2013 alla produzione del Public Theatre di New York con protagonista Anne Hathaway.

Grounded in scena al Teatro Mercadante

il monologo di George Brant

La guerra contemporanea vista dalla prospettiva di una pilota dell’American Air Force, che dopo una maternità imprevista si ritrova costretta a restare a terra e guidare i droni, in un crescendo di sensi di colpa e alienazione. Orgogliosa Top Gun al comando di un F16, la protagonista della storia è fiera di una divisa e una carriera che si è conquistata duramente.
Sino al momento in cui un uomo entra nella sua vita e con la nascita di una figlia tutto cambia drasticamente. Rientrata in servizio, diventa pilota di droni: per difendere il suo Paese e “rendersi utile” deve rinunciare a volare in quel cielo azzurro che adorava. Sarà così che, in una base nascosta nel deserto americano, dentro una roulotte senza finestre, scopre un altro modo di volare e distruggere, di controllare e punire. È una nuova guerra, apparentemente
asettica, scientifica. Ma qualcosa in lei si modifica, il disagio la attanaglia, in un crescendo di angoscia e consapevolezza. Recensito entusiasticamente dai giornali inglesi e americani, Grounded porta sulla scena la crudezza di un tempo che non può lasciare testimoni.

Eppure, resta quel velo di umanità che potrebbe forse cambiare qualcosa. Davide Livermore si avvale della traduzione di Monica Capuani e di un impianto scenico che coinvolge straordinariamente ogni singolo spettatore: un’esperienza immersiva, che vola dal cielo ai meandri più dolorosi
dell’animo umano.

La ballata dei gusci infranti di Random

Random pubblica il nuovo singolo La Ballata Dei Gusci Infranti (Visory Records), fuori in radio e su tutte le piattaforme digitali e accompagnato dal videoclip.

La Ballata Dei Gusci Infranti è l’unico brano cantato della colonna sonora (interamente curata da Zenit) dell’omonimo film di Federica Biondi, ispirato ai tragici eventi del terremoto che ha colpito le zone di Amatrice, Norcia e Visso nel 2016. Il film sarà al cinema dal 31 marzo 2022. Ambientato ai piedi dei Monti Sibillini nell’Appennino umbro marchigiano, il film racconta la storia di un gruppo di persone che si ritroveranno a condividere lo stesso destino: un giorno, all’improvviso, ogni desiderio di futuro, ogni progetto, s’infrange contro l’orrore di un fortissimo terremoto. Un evento tragico che farà perdere a tutti qualcosa, spezzando la quotidianità e l’equilibrio.

Il video è un omaggio al film: alcune immagini fondamentali della storia si alternano a quelle dei luoghi ancora feriti dal terremoto e ripercorsi da Random. Colline, case, alberi e strade riacquistano significato arricchendosi di una “nuova storia”.

Scritta da Random e prodotta da Zenit, La Ballata Dei Gusci Infranti racconta con delicatezza il senso di perdita e come la precarietà della vita possa essere colmata da una possibile rinascita. Random decide di tornare a fare musica trattando temi apparentemente complessi e apparentemente distanti da quelli della sua generazione, ma che in realtà toccano tutti. Nei versi del nuovo singolo l’artista esorta tutti coloro che hanno vissuto situazioni difficili a riprendere in mano la propria vita e a recuperare la quotidianità perduta.

Random spiega:

Ho scritto questo brano pensando soprattutto al film, lasciandomi totalmente ispirare da ciò che la storia ha significato per me, e raccontandola a mio modo e con le mie parole. È stata un’esperienza di scrittura musicale totalmente nuova: questa volta io sono stato semplicemente il tramite di un messaggio che va ben oltre me. Sono molto orgoglioso di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto che porta con sé tematiche delicate e attuali, perché il tema della perdita torna sempre, anche in questi giorni così violenti. E so che è dura andare avanti ma vorrei che si provasse a non avere paura perché, anche quando si subisce una perdita, si può sempre ricominciare e scrivere una nuova storia.

Con oltre 210 milioni di ascolti su tutte le piattaforme digitali Random, appena ventenne, è fra i giovani artisti italiani più popolari e già autore di grandi successi: i tre singoli “Chiasso”, “Rossetto” e “Sono un bravo Ragazzo un po’ fuori di Testa” contano un totale di 6 dischi di Platino. I brani sono tutti contenuti nell’EP “Montagne Russe”, uscito a giugno 2020 e certificato Oro.

Random ha da poco annunciato lo spostamento delle sue due date dal vivo previste a marzo. Gli spettacoli, prodotti e distribuiti da VIVO Concerti, sono stati riprogrammati a ottobre e si terranno a Roma il 6 (Teatro Centrale) e a Milano il 12 (Magazzini Generali). In merito allo spostamento, ha dichiarato:

Non vedo l’ora di risalire sul palco e di avervi tutti con me e  presto sarà così, serve solo un altro po’ di pazienza. Per tornare a stare tutti insieme, i concerti di Roma e Milano previsti a fine marzo sono stati spostati. Abbiamo deciso di rimandare gli show direttamente a ottobre, quando potrò farvi ascoltare musica nuova e preparare uno spettacolo diverso da quello che avevo in mente e che è rimasto fermo per troppo tempo. Voglio darvi il meglio di me e sto lavorando duro per questo. I biglietti che avete già acquistato rimarranno validi per le nuove date. Ci vediamo a ottobre!

La ballata dei gusci infranti

La ballata dei gusci infranti

La ballata dei gusci infranti: testo

Hai mai chiesto alla luna perché il sole la chiama quando arriva la sera?

O a un bambino che corre col pallone perché la vita è così bella?

Io non ho paura di fare tutto quello che ho in testa se mi fa stare bene

Non mi interessa

Oggi o domani ti perdi la strada e non te ne accorgi

Se mi scorderò 

Di sto tempo che vola come un aeroplano 

Che la vita ti cambia in un attimo 

E non riesco più a trovare un senso

Più a fare dì meglio 

 

Non avere paura

Mi manchi come l’aria

Perdere cosa?

Tornare a casa

Una nuova storia

 

Non avere paura

Mi manchi come

 

Come un fascio di luce che mi sfiora le guance 

Come i piccoli passi verso qualcosa di grande 

Come un giro del mondo

Fatto con gli occhi chiusi

Come il primo tramonto 

 

Se mi scorderò 

Di sto tempo che vola come un aeroplano 

Che la vita ti cambia in un attimo 

E non riesco più a trovare un senso

Più a fare dì meglio 

 

Non avere paura

Mi manchi come l’aria

Perdere cosa?

Tornare a casa

Una nuova storia

 

Non avere paura

Mi manchi come l’aria

Perdere cosa?

Tornare a casa

Una nuova storia

I Terconauti su Rai 2 in occasione della giornata mondiale dell’autismo

Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo e per l’occasione i Terconauti parteciperanno a una puntata a tema di “O Anche No”, il programma di inclusione sociale e disabilità realizzato con la collaborazione di Rai per il Sociale e Rai Pubblica Utilità. L’appuntamento è su Rai 2venerdì 1° aprile alle 23.55 e in replica domenica 3 aprile alle 9.10.

I fratelli Damiano e Margherita Tercon insieme a Philipp Carboni saranno presenti con dei video ironici (girati in collaborazione con LogoAgency), che affrontano i temi legati all’autismo con il loro consueto stile, delicato ed ironico. Tutta la famiglia Tercon è stata coinvolta nei video: c’è infatti la madre Simonetta Lolli, ma anche il padre Mauro in una comparsata.

I video verranno poi condivisi sui loro social, sempre più seguiti.

D’altra parte i Terconauti non si fermano mai e continuano ad esplorare varie forme d’arte per portare il loro messaggio di positività.

Nel 2020, per esempio, i fratelli Damiano e Margherita Tercon hanno pubblicato (per Mondadori) il libro “Mia sorella mi rompe le balle – Una storia di autismo normale”, diventato un best-seller.

Invece nel 2021 hanno esordito nel mondo della musica con il singolo “Ballo Pessimo”: la canzone (un sequel in musica dello sketch “Mia sorella mi rompe le balle”, che vede Damiano passare dalla lirica alla dance) è un manifesto a favore dell’inclusione sociale, che cattura dal primo ascolto.

I Terconauti

I Terconauti

I Terconauti: biografia

I fratelli Damiano e Margherita Tercon, insieme a Philipp Carboni, si muovono tra video web, tv, teatro, fumetti e libri, con la loro frizzante ironia e un nuovo modo di fare comicità. La loro sfida è dimostrare che, ciò che per molti potrebbe essere visto come un limite, è in realtà una strada in grado di aprire a infinite possibilità.

Non è un caso se le loro esibizioni a “Italia’s Got Talent” e “Tu Si Que Vales” hanno lasciato il segno, togliendo all’autismo quel velo di pietismo che di solito ricopre l’argomento.

E con lo stesso mood hanno portato avanti diverse collaborazioni, tra cui spicca quella con i The Show con cui hanno realizzato, in giro per Milano, delle divertenti candid camera con cui sono riusciti far capire, con un sorriso, che anche chi è autistico è una persona come tutte le altre.

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