Cultura

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Eva Meijer, scrittrice e studiosa dei linguaggi animali, ricostruisce la storia dimenticata di Len Howard, un’appassionata osservatrice degli uccelli, nata in Inghilterra a fine ’800 e catturata fin dall’infanzia nel loro mondo di voli, canti, itinerari indecifrabili sul giardino e i campi gallesi intorno alla sua casa. Mostrando una precoce tendenza all’autonomia, Len elude il destino femminile dell’epoca e lascia la famiglia altoborghese per diventare una violinista ed esibirsi nelle orchestre di Londra.

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Fin quando, già quarantenne, non capisce qual è la vera rotta da seguire: l’amore per gli uccelli. Abbandona quindi la città, gli affetti e la musica per trasferirsi in campagna, nel Sussex, e vivere nel suo “Bird Cottage” da sola con gli uccelli.

Il behaviorismo dimentica tuttavia che la condizione di cattività o di libertà incide sulle condotte di molti
animali. In genere gli uccelli sono timidi, spesso hanno perfino paura degli umani: studiandoli in un laboratorio si influenzeranno i loro comportamenti e dunque i risultati della ricerca. Inoltre, se si parte dal presupposto che i pensieri e le sensazioni degli animali siano impenetrabili, si otterranno risultati tesi a confermare questa idea. Considerando un essere alla stregua di una macchina, si formuleranno quesiti che riflettono questo punto di vista e si limiterà perciò lo spettro delle risposte ricavabili dall’oggetto di studio (uso qui deliberatamente la parola “oggetto”).

Caparbiamente – e per il resto della vita – Len li osserva, li studia, conquista la loro fiducia, entra nelle loro comunità rispettandone l’indole e gli spazi. E comincia a capirli, con risultati straordinari. Per molti fu una signora eccentrica che parlava con le cinciallegre, per il mondo scientifico un’outsider difficile da digerire.

La realtà è che Howard è stata una brillante precorritrice nello studio dei comportamenti e linguaggi degli animali in libertà, con un’indipendenza e un acume che i suoi tempi non premiarono, ma che oggi ci appaiono esemplari.

Eva Meijer: biografia

Eva Meijer è una scrittrice e filosofa, ricercatrice all’Università olandese di Wageningen e direttrice di vari organismi e associazioni dedicati alle ricerche di Filosofia ambientale e agli Animal Studies. Ha scritto romanzi e saggi tradotti in diciotto paesi; nottetempo pubblicherà prossimamente due suoi romanzi ispirati alle esperienze con il mondo animale.

I tuoi denti: il nuovo singolo di Zerella

Atterra sul panorama indipendente italiano, “I tuoi denti”, il brano venuto dallo spazio, firmato Zerella Fuori mercoledì 23 febbraio per Tippin’ Factory e distribuito da Believe Italia.

Zerella quando non parla, canta. E se non canta, guarda la luna. Ama viaggiare con la mente con i suoi videogiochi, con i libri di poesia e con la geografia astronomica. Da bambino aveva una fissa per la plastilina, per i dinosauri e per Sarabanda. Chissà quale delle tre è rimasta impigliata fino ad oggi tra le meccaniche del suo basso.

Zerella

Zerella

Zerella è Ciro Zerella, cantautore classe ’93 cresciuto tra i dischi, le musicassette e i videogiochi della sua vecchia casa che un giorno vorrebbe comprare.
Da buon millennial è cresciuto con il mito dei dinosauri, della plastilina e del Game Boy, ma senza averlo mai avuto.
Inizia a scrivere canzoni all’inizio degli anni ‘10 per scappare dalla monotonia del liceo e con il suo progetto cantautorale apre, negli anni, concerti per Maria Antonietta, Edda, Giorgio Canali, Gio Evan, Marlene Kuntz (e molti altri).

L’esordio discografico arriva nell’ Aprile del 2018 quando esce il suo primo disco, “Sotto Casa Tua” pubblicato in formato fisico da Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe. Il disco è coprodotto dallo stesso Zerella con Emilio Capuano (già fonico di palco di Luca Barbarossa) e dai musicisti che hanno contribuito alla crescita del progetto. Dal disco verranno estratti tre singoli: Nico, Terra Boa e Santiago Bernabeu ( feat. Gabriele Troisi).



Il 19 Febbraio 2019 è uscito il terzo singolo estratto da Sotto Casa Tua, una nuova versione remixata e rimasterizzata di Santiago Bernabeu, in duetto con Gabriele Troisi.
Sempre in quell’anno Zerella è tra i 130 nomi selezionati dalla commissione di 1M Next – il contest del Primo Maggio della RAI e tra i 25 semifinalisti del Premio Fabrizio de Andrè a Sanremo nei giorni e nelle attività collaterali del Festival. Dopo un minitour che tocca Napoli, Roma, il Cilento e l’Irpinia, a Settembre raggiunge la finale del Premio Ugo Calise, festival per nuovi cantautori e sempre nello stesso mese esce “Tutta Bianca”, brano prodotto da Davide Napoleone (Giorgieness, Michele Bravi) e Simone Sproccati (Salmo, Zibba) che lo proietta tra i nuovi nomi del panorama indie nazionale.

Nel 2020,  nonostante l’anno complicato per tutto il settore, Zerella suona dal vivo a Napoli, Bologna, nella sua Avellino ed apre il concerto di Gio Evan al Caserta Music Festival a settembre. L’anno si chiude con la partecipazione ad Esordi, programma radiofonico condotto da Ema Stokholma e Gino Castaldo su Rai Radio 2. “Tutta Bianca” viene inoltre selezionata per il format “Musica e Parole” a cura del Premio Tenco.
Dopo l’uscita per Revubs Dischi di “All’Una Con Te” nel marzo del 2021, entra in “Novità Indie Italiano” su Amazon Music. Seguito poi a Settembre dal brano “Se Dio Vuole” prodotto da Savious, missata da Leonardo Lombardi e masterizzata da Salvatore Addeo

Il 23 febbraio del 2022, Zerella pubblica il nuovo singolo “I tuoi denti” in contemporanea con la sua partecipazione a Musicultura all’edizione di questo stesso anno.

La Compagnia dei Mercanti di Sapori un’iniziativa Slow Food

La Condotta Slow Food Avellino APS ed il Touring Club Italiano – Club di territorio Paesi d’Irpinia – sono lieti di annunciare la prossima iniziativa in comune prevista per domenica 27 marzo 2022 a Sorbo Serpico: “La Compagnia dei Mercanti di Sapori, Viaggio nel luogo di stesura del primo Trattato Della mercatura e del mercante perfetto”: visita al Borgo, spostamento a Candida per il pranzo alla Corte dei Filangieri ad un prezzo specialissimo e gran finale alle Tenute Casoli con degustazione dei vini della Cantina.

Ore 9.30 Ritrovo a Sorbo Serpico

L’antico abitato di Serpico era ubicato sulla cima del Monte Serpico a guardia della strada che nell’alto Medioevo da Avellino portava a Montella e di là a Conza e a Melfi. Il primo signore documentato è Torgisius de Castro Serpico, presente quale sottoscrittore ad uno Scriptum concessionis del dicembre 1146 rogato a Serra. Alla fine del XIV secolo, col superamento della concezione medioevale della difesa naturale in cima al monte, gli abitanti di Serpico cominciarono a scendere a valle, dando origine all’attuale centro abitato di Sorbo che per un collegamento con il castello porta l’appellativo di Serpico.

I SS. Sacramenti della chiesa di S.Pietro di Serpico furono discesi in quella di S. Martino di Sorbo e poi nel 1626 nella Chiesa dei SS. Nomi di Gesù e Maria; la presenza di famiglie notabili ha fatto sì che la chiesa nei secoli si arricchisse di notevoli opere d’arte, un Cristo morto in legno proveniente dalla distrutta chiesa di San Rocco, scultura pregevole in legno attribuita al Venuti.

Nel centro urbano emergono diverse testimonianze storico artistiche architettoniche del passato del piccolo paese, quali il palazzo feudale appartenuto a Don Nicola Maria Brancaccio, Principe di Ruffano, con l’annessa chiesa della SS.Annunziata e palazzo Titomanlio del XVI sec., famiglia illustre divenuta nota nel Principato Ultra per avere i suoi membri ricoperto la carica di governatore in varie terre, nonché con patente del 26/02/1784 della terra di Sorbo.

La Compagnia dei Mercanti di Sapori

La Compagnia dei Mercanti di Sapori

Il Comune di Sorbo Serpico ricade nella perimetrazione del Parco Regionale Monti Picentini; nella Carta dei Sentieri del Parco rientra il sentiero escursionistico n° 140 che va da Sorbo Serpico a Volturara Irpina; inoltre, la sommità del Monte Serpico (800 m slm) è Area Archeologico Monumentale soggetta a misure di tutela e valorizzazione.

Una vera e propria peculiarità afferente al territorio sono le Sorgenti di Saliceto, alimentate dalla diffusa circolazione idrica dei rilievi calcarei dei Monti di Serpico, propaggini nord-occidentali del Massiccio del Terminio, che in passato alimentavano tre mulini e una cartiera.

Ore 13.00

Spostamento verso Candida, luogo che prende il nome dal colore del materiale roccioso caratteristico della morfologia locale.Candida è un antico e piccolo paese dalla storia affascinante. Fu a lungo feudo dei Filangieri e conserva ampie tracce del suo glorioso passato: chiese, conventi e palazzi storici sono immersi nel verde dei boschi e dei coltivati posti in splendida vista panoramica sui monti irpini. Era il paese dei chiodaroli per eccellenza.

Ore 13.15

Pranzo presso La Corte dei Filangieri (Guida Osterie d’Italia Ed. Slow Food 2021).

Menù: Minestra e Fagioli Quarantini di Volturara Presidio Slow Food – Baccalà all’insalata con il suo rinforzo – Matassa di Caposele con ceci e peperoni cruschi – Carne di maiale e peperoni – Zuppetta di galletta – In abbinamento un calice di vino a scelta. Prezzo soci Slow Food e Touring Club: 25 Euro – Accompagnatori non soci: 30 Euro.

Il menù è curato da Antonio Petrillo, oste Irpino, sommelier, giovane talento della cucina locale, fondatore della Corte dei Filangieri, recentemente inserita nella Guida Osterie d’Italia edita da Slow Food Editore.

Ore 16.00

Passeggiata libera per il Borgo e successiva degustazione dei vini della Cantina Tenute Casoli, nell’elegante palazzo settecentesco nel centro storico, sapientemente ristrutturato dall’Ing. Luigi, Gigi per gli amici, intento a preservarne quanto più possibile la struttura ed i preziosi particolari originali, tra i quali il portone in legno ed il vecchio abbeveratoio, dove sono attualmente in esposizione antichi attrezzi contadini.

L’azienda gestisce e vinifica, con l’aiuto immancabile di Archimede, le uve provenienti da circa 13 ettari di vigneti, tutti siti in provincia di Avellino, per la produzione di Greco di Tufo DOCG e altri vini a denominazione.

In virtù della totale liberalità del lavoro offerto e dei principi ispiratori delle rispettive mission, le Associazioni organizzatrici propongono questo programma con orari e soste coordinati in modo da garantire l’ordine e la sicurezza dei partecipanti, riservandosi la possibilità di prolungarne o abbreviarne ciascuna durata secondo le esigenze esperienziali del momento.

Van Gogh multimedia e La Stanza segreta a Napoli

Apre a Napoli il 19 marzo e sino al 26 giugno nel monumentale Palazzo Fondi, la mostra Van Gogh multimedia e La Stanza segreta, ideata e organizzata dalla società Navigare Srl.

Dopo l’ampio successo tributato dal pubblico in altre città italiane, la mostra arriva a Napoli in una versione inedita e rinnovata, con l’aggiunta di una speciale sezione di opere originali provenienti da collezioni private e firmate da grandi artisti del periodo impressionista francese: Paul Cézanne, Henri de Toulouse-Lautrec, Fernand Cormon, Émile Bernard ed altri.

Van Gogh multimedia e La Stanza segreta

Van Gogh multimedia e La Stanza segreta

Nucleo fondante dell’esposizione, curata da Giovanna Strano e Maria Rosso, è la travagliata figura umana e artistica del Maestro olandese, presentata attraverso un percorso multimediale ricco di contributi e di una suggestiva galleria di celebri ritratti, autoritratti, nature morte e paesaggi che riproduce i dipinti originali con la massima fedeltà.

La sezione dedicata agli originali, che il visitatore potrà vedere all’interno della Stanza Segreta, presenta opere provenienti da collezioni private a cura di Vincenzo Sanfo per Diffusione Italia International Group.

La multimedialità, rappresentativa di un nuovo modo di avvicinare il pubblico all’arte, ambisce a realizzare, attraverso la tecnologia di altissima qualità, ciò che Van Gogh voleva fare con la sua arte attraverso il colore: allontanarsi dalla resa naturalistica per andare oltre l’immagine e rimandare a significati più profondi, più intensamente esistenziali. Accanto a sofisticate tecnologie, come la VR Experience per la visione 3D delle opere attraverso una app, l’allestimento introduce anche dettagliate riproduzioni di abiti e di oggetti appartenenti all’artista, nonché ricostruzioni reali di ambienti quotidiani divenuti celebri attraverso i suoi dipinti, come la stanza da letto di Arles. 

La stagione fischiettante di Ivan Doig

È l’autunno del 1909 quando l’attenzione del vedovo Oliver Milliron cade su un annuncio di giornale: “Non sa cucinare ma non morde”.

La stagione fischiettante è un romanzo di formazione ambientato in una cittadina immaginaria del Montana. A narrare è Paul Milliron che, a distanza di anni, evoca i ricordi e i sogni vissuti da undicenne perspicace e sorprendentemente saggio. Il tutto ha inizio quando il padre Oliver, contadino, vedovo e padre di tre figli, decide di assumere una governante rispondendo a un quanto mai bizzarro annuncio.

Si presenta così alla porta Rose Llewellyn di Minneapolis insieme al singolare e colto fratello Morrie Morgan. Lei conquisterà la famiglia Milliron, pur non sapendo cucinare, lui si troverà inaspettatamente a ricoprire il ruolo di insegnante nella piccola scuola monoclasse di Great Falls e – sotto la sua tutela – Paul e gli altri bambini inizieranno a eccellere. I due forestieri, però, nascondono un segreto…

Un inno a uno stile di vita scomparso, agli individui eccentrici e alla poesia della diversità.

Il tempo del racconto è scandito dall’attesa e dal passaggio della cometa di Halley, dalla promessa di un grandioso progetto di irrigazione destinato a far fiorire la prateria del Montana e dalla crescita di una classe eterogenea di alunni, a cui un improvvisato insegnante offre la possibilità di costruirsi un futuro diverso.

Maestoso romanzo che, con precisa dovizia descrittiva, rende omaggio all’infanzia, all’educazione e all’amore per le parole, alla fantasia e ai maestri. La stagione fischiettante è l’ennesimo tassello con cui Doig racconta il mito della frontiera e la ricerca degli spazi aperti non solo fuori, ma anche dentro di sé.

La stagione fischiettante è l’undicesimo romanzo di Ivan Doig. Scritto negli anni della maturità e pubblicato negli USA nel 2006, è il primo della trilogia che ha fra i protagonisti lo stravagante e sapiente Morrie Morgan. Gli altri titoli della trilogia: Work Song, 2010 e Sweet Thunder, 2013.

La stagione fischiettante di Ivan Doig

La stagione fischiettante
di Ivan Doig

Ivan Doig: biografia

Ivan Doig (1939-2015) ha ambientato gran parte dei suoi sedici libri in Montana, dove era nato e cresciuto, figlio di un cowboy e di una cuoca. È considerato una delle voci più originali della narrativa della frontiera e della working class delle fattorie e dei ranch, tanto che la New York Times Book Review lo ha definito “una figura centrale nella letteratura del West americano”. A sua volta, il Washington Post ha scritto che le storie di Doig ricordano i racconti di Stevenson, “per la capacità di mescolare la storia con la finzione, l’avventura con la vita di tutti i giorni, le tradizioni e la leggenda”. Più volte premiato per i suoi romanzi, Doig è stato anche finalista al National Book Award con il memoir This House of Sky.

Le metamorfosi di Franz Kafka al Teatro Mercadante

Una trasformazione paradossale, letteralmente animalesca, che si manifesta nella mutazione in scarafaggio del protagonista Gregor – potente allegoria di una vita scandita da moti dell’animo, ritmi lavorativi, rapporti familiari e sociali, sovrapposizioni e incomprensioni, che racchiudono gli elementi della nostra esistenza attuale – a cui segue l’isolamento, la repulsione, la necessità di rinchiudersi in una stanza, al sicuro ma distanti dal resto del mondo fino ad arrivare all’annullamento totale.

Le metamorfosi di Franz Kafka

Le metamorfosi di Franz Kafka

Attraverso le parole di Kafka, assumiamo il punto di vista di Gregor, che è insetto ma pensa da essere umano, sperimentando la condizione quasi cosmica, e metafisica, di un personaggio che sembra segnato dal male della depressione indotta dall’alienazione del lavoro subordinato, dalla maldicenza, dalla separazione da ogni forma di socialità.

Perché solo Gregor è stato condannato a lavorare per un’azienda in cui alla minima omissione hanno immediatamente sospettato il peggio? Tutti i dipendenti erano zoticoni senza eccezioni? Non c’era tra loro un solo lavoratore leale e devoto che, quando non aveva pienamente utilizzato un Poche ore della mattinata per l’azienda, è stato fatto impazzire mezzo da rimorsi di coscienza e non è riuscito davvero ad alzarsi dal letto?

Commenta Barberio Corsetti:

In terza persona, Gregor si guarda e ci racconta, ci fa vedere la realtà con i suoi occhi  abbandona il mondo degli umani e si trasforma, assume un altro corpo, immaginario, nato nel bozzolo protettivo del letto.

La causa prima di questa rinuncia a sé stesso, che si esprime nella fuga dalla propria identità, è il suo lavoro e la sottomissione alle sue regole massacranti, all’imbecillità gerarchica, con un’eco lontana di minacciose strutture burocratiche e voci maldicenti.

Oreste di Daniele Timpano

Oreste ha ucciso la madre Clitemnestra e dal giorno del delitto giace malato e ormai al limite della follia accucciato in uno scatolone.

La sorella Elettra lo assiste.

Entrambi attendono che la città pronunci il suo verdetto di morte.

Unica speranza: Menelao, fratello del padre.

Quando questi si rifiuta di aiutarli e la città li condanna, fratello e sorella, cui si è aggiunto l’amico Pilade, decidono di tentare il tutto per tutto.

In questo Oreste di Daniele Timpano, filologicamente reinventato a partire dalle traduzioni ottocentesche e novecentesche dell’originale euripideo, albeggia quella stessa movenza profondamente anti-catartica, nella quale la catarsi si rivela uno scaltro dispositivo di mistificazione collettiva, che si ritroverà nella gran parte dei testi successivi del drammaturgo romano.

Completano l’edizione la prefazione di Maddalena Giovannelli e una postfazione di Attilio Scarpellini.

Oreste di Daniele Timpano

Oreste di Daniele Timpano

Daniele Timpano: biografia

Nato a Roma nel 1974, è uno dei più apprezzati drammaturghi italiani contemporanei.

Con Elvira Frosini fonda la compagnia Frosini/Timpano nel 2008.

I loro lavori sono stati rappresentati nei più importanti teatri e festival in Italia e all’estero.

Tra gli spettacoli della compagnia ricordiamo: la trilogia Storia cadaverica d’Italia, che comprende Dux in scatolaRisorgimento pop Aldo mortoEcce robot!Sì l’ammore noZombitudineAlla città mortaAcqua di coloniaDigerseltzCarne.

Con i suoi lavori Timpano è stato finalista e vincitore di numerosi premi: Premio Scenario (2005), Premio Vertigine (2010), Premio Dante Cappelletti/ Tuttoteatro.com (2008) e Premio Ubu (2017).

Nel 2014, Rai5 ha realizzato un documentario sul lavoro di Frosini/Timpano nel ciclo Roma: la nuova drammaturgia.

Torna in scena il musical Adagio Napoletano al Trianon Viviani

Al Trianon Viviani, il ritorno del musical “Adagio Napoletano, Cantata d’ammore”, con la novità dell’inserimento di Ciro Capano, e la nuova tappa di “Terræmotus Neapolitan Talent” (Tnt) sono gli appuntamenti programmati da mercoledì 23 a domenica 27 febbraio.

Mercoledì 23 febbraio, alle 21, settima puntata del contest del teatro della Canzone napoletana, alla ricerca delle nuove voci “esplosive”.

Ideato dal direttore artistico Marisa Laurito e presentato da Gennaro Monti con Tiziana De Giacomo, il talent show vede i concorrenti – da cinque a sette per serata – che si esibiscono sul palco del teatro, per il pubblico presente in sala e per i navigatori collegati in diretta streaming sulla pagina Facebook del Trianon Viviani. Al termine di ogni puntata una qualificata giuria tecnica, presieduta dal regista Bruno Garofalo, stila, a insindacabile giudizio, una classifica, tenendo conto del consenso espresso dal pubblico in sala e dai likes registrati sui social, e proclama il vincitore della serata che accederà alla fase finale. I due migliori talenti esplosivi che si aggiudicheranno la finale potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.

Le candidature sono aperte fino all’esaurimento delle partecipazioni previste. Il regolamento è all’indirizzo teatrotrianon.org/terraemotus-neapolitan-talent.

Tutte le serate di Tnt sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

È possibile rivedere le tappe precedenti – che hanno visto l’affermazione come vincitori di Marianita CarforaFederica RaimoChiara CampitelliEnzo EspositoFabiana Russo e Francesca Curti Giardina – sulla webtv del sito istituzionale e sul canale youtube del teatro.

Venerdì 25 e sabato 26, alle 21, nonché domenica 27 febbraio, alle 18, torna in scena il musical, dal ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti, che è la principale produzione del Trianon Viviani.

Con un importante elemento di novità: il debutto nella compagnia Stabile della Canzone napoletana, dell’attore-cantante Ciro Capano, recentemente applaudito al cinema in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino per la sua interpretazione del maestro Antonio Capuano: tormentoni popolari sono diventate le sue frasi nel film «‘A tiene na cosa ‘a raccunta’?!» e «Non ti disunire!».

Adagio Napoletano

Adagio Napoletano

Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città.

Racconta il regista Bruno Garofalo:

In questo spettacolo non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

Scritto dallo stesso Garofalo, con la collaborazione ai testi di Karima Campanelli e Raffaele EspositoAdagio Napoletano è interpretato da Ciro Capano, Susy SebastianoFrancesco Malapena, con la partecipazione straordinaria di Gigio Morra.

L’Oro degli Ebrei di Gianfranco Manes

L’oro degli ebrei è un romanzo di azione e spionaggio ambientato nel tragico mondo dei sopravvissuti alla Shoah, quando una drammatica realtà emerge dalle oscure pieghe della guerra appena terminata: il disegno ordito dai capi nazisti, sull’orlo della disfatta, per far sopravvivere in una nuova e più pericolosa forma il mostro cresciuto nel cuore dell’Europa.

Saranno quattro giovani ebrei, uniti da un filo imperscrutabile, a svelarne il mistero, in una catena di eventi fra Austria, Italia, Svizzera e Palestina, che attraverso intrighi e colpi di scena, servizi segreti e tradimenti, condurrà il lettore, a ritmo incalzante, nell’abisso del Novecento e a un drammatico esito finale.

L’Oro degli Ebrei di Gianfranco Manes

L’Oro degli Ebrei di Gianfranco Manes

Gianfranco Manes: biografia

Gianfranco Manes dal 1985 al 2015 è stato professore ordinario di Elettronica e ha insegnato nelle Università di Firenze e di Perugia.

Ha svolto un’intensa attività scientifica collaborando con università e industrie nazionali e internazionali. Ha diretto progetti di ricerca della Commissione europea ed è stato membro di comitati di indirizzo per il V e VI Programma quadro. Il suo romanzo d’esordio La Variabile Nascosta, pubblicato da Diarkos nel 2020, è stato ben accolto da critica e pubblico e vincitore del premio letterario Un mare di libri.

Corso di Perfezionamento Universitario e Aggiornamento Culturale in “Wine Business”

Il Corso di Perfezionamento Universitario e Aggiornamento Culturale in “Wine Business”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Salerno, arriva alla Decima Edizione, che conferma la modalità digitale già sperimentata nel 2021 con la Nona Edizione.

A partire dal 18 marzo 2022 (iscrizioni entro il 20 febbraio 2022), il Corso, con la direzione scientifica del Prof. Giuseppe Festa, che ha dato vita alla più grande Professional Learning Community sul Wine Business in Italia, ritorna anche quest’anno in chiave “smart” con tanto di Wine Business Box che renderà possibile i laboratori di degustazione a distanza; in modalità “smart tasting”.

La “scatola del vino” sarà recapita agli allievi per degustare da casa, dall’ufficio o altrove, in tutta comodità e sicurezza, i campioni oggetto di studio, insieme ai propri colleghi di Corso, durante le lezioni online.

Durante il percorso didattico si affronteranno gli argomenti più importanti e stimolanti dell’economia del vino, come l’introduzione all’enologia e l’enografia, assieme a dettagliate conoscenze di Wine Marketing, comunicazione ed enoturismo; non mancheranno approfondimenti sulle valutazioni di sostenibilità, tema caldo del momento e studi economici in materia di valutazione degli investimenti nel comparto vitivinicolo, analisi economico/finanziaria del sistema vitivinicolo italiano e internazionale, strategie di crescita e sviluppo nei mercati del vino. Inoltre, i Case Study aziendali, con interventi da parte dei principali stakeholder del mondo del vino nazionale e internazionale, assieme alle degustazioni tecniche in modalità smart. renderanno ancora più coinvolgente il Corso che renderà i discenti dei veri “esperti del Wine Business”.

Il Corso si è affermato nel tempo come un’iniziativa formativa sempre più autorevole e innovativa, ideale per chi intende sviluppare competenze professionali nell’ambito dell’economia del vino e soprattutto in materia di enoturismo. È rivolto a operatori professionali del comparto viti-vinicolo, docenti presso le Scuole Secondarie Superiori intenzionati ad approfondire le materie economico-aziendali nel mondo del vino e a chiunque sia attratto dall’idea di lavorare a progetti di gestione dell’impresa vitivinicola e più ampiamente wine-based come la consulenza amministrativa fiscale e direzionale, formazione, eventi.

Corso di Perfezionamento Universitario e Aggiornamento Culturale in “Wine Business”

Corso di Perfezionamento Universitario e Aggiornamento Culturale in “Wine Business”

Corso di Perfezionamento Universitario e Aggiornamento Culturale in “Wine Business”: informazioni sul corso

Le modalità del corso. 100 ore di lezione tra streaming online e studio off-line, con docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori/manager/professionisti del comparto vitivinicolo regionale, nazionale e internazionale; due incontri settimanali a distanza (giovedì e venerdì, dalle 17 alle 20); aula virtuale sulla piattaforma Microsoft Teams (con base all’Università degli Studi di Salerno); un laboratorio di degustazione (con base a Milano e in giro per l’Italia) in collaborazione con Divinea.Com, leader in Italia per l’organizzazione degli “smart tasting”, con la partecipazione di aziende vitivinicole da tutta Italia e con la collaborazione istituzionale di tutti i Consorzi di Tutela della Campania; 50 ore di didattica con focus sull’enoturismo e altre 50 centrate sull’internazionalizzazione dell’impresa vitivinicola; 20 Case Study delle aziende vitivinicole collegate online e attestato finale dell’Università degli Studi di Salerno per laureati (titolo di Corso di Perfezionamento Universitario) e per diplomati (titolo di Corso di Aggiornamento Culturale).

Il Corso sarà svolto in collaborazione con numerosi e importanti partner, come: Associazione Nazionale “Città del Vino”, Associazione Nazionale “Donne del Vino”, Movimento Turismo del Vino della Campania, International Academy of Sensory Analysis (IASA), SEF – Sviluppo Efficienza Finanza (agenzia d’internazionalizzazione), Osservatorio dell’Appennino Meridionale (Consorzio tra Regione Campania e Università degli Studi di Salerno) e numerosi altri enti istituzionali del mondo del vino a livello nazionale e internazionale, tra cui l’EuroMed Research Business Institute con il “Wine Business Research Interest Committee” (coordinato dal Prof. Giuseppe Festa).

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